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Università Bocconi a.a. 2011-12 30018 Scienza delle Finanze CLEAM Classe 4 L imposta personale sui redditi Irpef Alberto Zanardi

IRPEF: elementi fondamentali Imposta diretta, personale, progressiva (per scaglioni) 1. Presupposto: possesso di un reddito imponibile in denaro o in natura 2. Base imponibile: reddito complessivo = somma dei redditi di ogni categoria (determinati in base a specifici criteri) (eccezioni rimando) 3. Soggetti passivi: persone fisiche residenti (per tutti i redditi posseduti ovunque prodotti) e non residenti (per i soli redditi prodotti in Italia) Sulle imposte pagate all estero sui redditi ivi prodotti l Irpef italiana riconosce un credito di imposta nei limiti del minore tra il debito di imposta italiano e quello estero

La struttura dell Irpef

L imposta personale sul reddito: scelte fondamentali 1. Unità impositiva: individuo o famiglia 2. Concetto di reddito: prodotto, entrata, consumo 3. Reddito nominale o reddito reale 4. Trattamento dei redditi a formazione pluriennale 5. Meccanismi di accertamento

1. Scelta dell unità impositiva Va sottoposto a tassazione: Individuo Tassazione pura su base individuale: non prevede alcun riferimento alla struttura familiare Famiglia Tassazione pura su base familiare: richiede cumulo dei redditi poi sottoposti a imposizione Scelta rilevante se l'imposta personale è progressiva Esempio Due genitori i Y 1 =20000; Y 2 =85000 + due figli senza reddito Y= 105000 A) IMPOSTA PROPORZIONALE (t=t =20%) t Individuale: T=T 1 +T 2 =0,2(85000) + 0,2(20000)= 0,2(105000)= 21000 = familiare

Scelta dell unità impositiva B) IMPOSTA PROGRESSIVA Scaglioni in euro Fino a 10000 da 10000 a 40000 Oltre 40000 Aliquota marginale t 10% 20% 30% B1) IMPOSIZIONE SU BASE INDIVIDUALE Y 1 =20000 T 1 = 10000*0,1 +10000*0,2= 3000 t 1 =20% t 1 media=15% Y 2 = 85.000 T 2 = 20500 t 2 =30% t 2 media=24% Famiglia: T tot =3000 + 20500 = 23500 t mediafam =22,3%

La scelta dell unità impositiva B2) IMPOSIZIONE SU BASE FAMILIARE (nessuna correzione) B=Y 1 +Y 2 = 105000 T tot = 26500 t med =25,2% t =30% NB. t med più elevata che in precedenza t id ti t bi i i i ( l t t tti i i t i b t identico per entrambi i coniugi (elemento comune a tutti i sistemi su base familiare)

Criteri di scelta Qual è il modo migliore di misurare la capacità contributiva? Incentivi a comportamenti elusivi Neutralità nei confronti della scelta di costituire un vincolo familiare Neutralità nei confronti della struttura economica familiare Effetti sull offerta di lavoro

Capacità contributiva Confronti Famiglia migliore indicatore Comportamenti elusivi Tassazione su base individuale: incentivi fiscali all intestazione di fonti di reddito al coniuge con reddito inferiore Tassazione su base familiare: neutrale Famiglia/convivenza Tassazione su base individuale: neutrale Con tassazione familiare disincentivi fiscali alla costituzione di un vincolo familiare

Confronti Struttura economica familiare (famiglie mono o plurireddito) A parità di reddito complessivo della famiglia Tassazione su base individuale: penalizza le famiglie monoreddito Tassazione su base familiare: neutrale Offerta di lavoro Tassazione su base individuale: neutrale Tassazione su base familiare: gli incentivi al lavoro sono modificati dalla presenza di vincolo familiare In particolare effetti negativi sull offerta di lavoro femminile

Scelta dell unità impositiva In entrambi i casi bisognerebbe tenere conto della dimensione della famiglia Tassazione su base familiare: quoziente familiare Tassazione su base individuale: introduzione di deduzioni o detrazioni per carichi familiari

La scelta dell unità impositiva B3) IMPOSIZIONE SU BASE FAMILIARE (QUOZIENTE FAMILIARE) - tiene conto della numerosità del nucleo familiare (Francia) a) Si calcola il quoziente familiare Q q i i Y coeff. familiari coeff. familiari = 1 per ciascuno dei due genitori, 0,5 per i primi due figli, 1 per 3 figlio... Qf =105000/3=35000 35000 b) Applico la scala delle aliquote a Qf e ottengo T Qf = 6000 c) Moltiplico T Qf = 6000 per la somma dei coefficienti familiari ed ottengo T = 18000 t med =17% t 1 =t 2 =20% (aliquota rilevante su 35.000) tet t si sono ridotte rispetto a tassazione pura su base familiare Si attenua (ma non si elimina) il disincentivo alla partecipazione al lavoro (soprattutto femminile) i

ITALIA: La scelta dell unità impositiva la riforma tributaria del 1974 aveva optato per la FAMIGLIA nel 1976: una sentenza della corte costituzionale ne dichiara l incostituzionalità (discriminatorio) Attualmente: imposta personale su base individuale + detrazioni per familiari a carico Problema assai dibattuto: introdurre il quoziente familiare? Altre proposte: p fattore famiglia. Più in generale: per sostenere i carichi familiari meglio sconti fiscali o fornitura di servizi per la conciliazione lavoro-famiglia (asili-nido)?

2. Concetto di reddito Fonti e usi del patrimonio FONTI USI 1. Patrimonio di inizio periodo 6. Consumi 2. Reddito di lavoro 7. Minusvalenze patrimoniali 3. Redditi di capitale 8. Donazioni effettuate 4. Plusvalenze patrimoniali 5. Donazioni ricevute e successioni 9. Patrimonio di fine periodo: 1+2+3+4+5-6-7-8 = 9 10. Variazione del patrimonio: 9-1 = 11+12+13 = 10 11. Risparmio corrente: 2+3-6 12. Plusvalenze nette: 4-7 13. Donazioni ricevute nette: 5-8

Concetto di reddito SISTEMI D IMPOSIZIONE BASE IMPONIBILE 1. REDDITO PRODOTTO 2+3 + DONAZIONI/SUCCESSIONI 5/8 2. REDDITO ENTRATA 2+3+(4-7) + DONAZIONI/SUCCESSIONI 5/8 3. REDDITO ENTRATA 2+3+(4-7)+5 4. REDDITO CONSUMO 6 + DONAZIONI/SUCCESSIONI 5/8 5. REDDITO CONSUMO 6+8

Reddito prodotto RP = somma delle remunerazione dei fattori produttivi, K e L =2+3 (sono escluse donazioni i e plusvalenze l patrimoniali). Corrispondenza con prodotto nazionale (identità tà di contabilità tà nazionale) a Concetto tradizionale prevalente fino a anni 50-60 Problemi: Equità: non coglie la vera capacità contributiva in quanto esenta donazioni e plusvalenze patrimoniali Elusione: trasformazione reddito in plusvalenza (es: distribuzione azioni a dipendenti a prezzo minore di quello di mercato; mancata distribuzione degli utili di società) Giustificazione della tassazione donazioni/successioni (se esiste): integrazione al funzionamento dell imposta sul reddito (tassazione di materia imponibile sfuggita ) tassazione di fortune immeritate

Reddito entrata (reddito omnicomprensivo) Due differenti definizioni Dal lato degli impieghi i di reddito: RE = potenzialità di consumo del contribuente sotto il vincolo di invarianza del patrimonio. Equivalentemente = consumo effettivamente realizzato + variazione netta del patrimonio = 6 + (9-1) Dal lato delle fonti di reddito: RE = somma delle remunerazioni dei fattori produttivi + plusvalenze nette + successioni/donazioni ricevute = (2+3)+(4-7)+5

Reddito entrata (reddito omnicomprensivo) Innovazione sostanziale rispetto a RP: allargamento base imponibile: RE include plusvalenze nette (e successioni/donazioni ricevute) Inclusione plusvalenze risolve problemi di equità e svuotamento base imponibile Ma comporta difficoltà pratiche: Plusvalenze maturate: difficoltà di accertamento (arbitrarietà), problemi di liquidità Plusvalenze realizzate: salto d aliquota (incentivo al lock-in) e conseguentemente necessità di aggiustamenti ad hoc, trattamento componente nominale Successioni i e donazioni: i nella realtà imposta autonoma

Reddito consumo RC = consumo effettivo del contribuente = 6 Risparmio esentato No problema di valutazione e inserimento nella base imponibile delle plusvalenze Applicazione concreta: conti registrati RC = RP risparmio corrente = RP (depositi + prelievi )= RP (2+3-6) Trattamento successioni e donazioni. Due casi: Trasferimenti di ricchezza rientrano nella base imponibile come atto di consumo del donante: lifetime expenditure tax Trasferimenti di ricchezza non rientrano nella base imponibile: fiscalmente rilevanti al momento in cui finanziano attività di consumo dell e edeo del donata io dell erede o del donatario Vantaggio fondamentale rispetto a RP o RE: no doppia tassazione del risparmio, no discriminazione late spenders

Esempio: trattamento fiscale degli early e late spenders con un imposta sul reddito Contribuente A periodo 1 periodo 2 reddito consumo reddito consumo valore attuale imposta 100 100 100 100 Imposta reddito 10 10 10+10/1.1=19.09 imposta consumo 10 10 10+10/1.1=19.09 Contribuente B periodo 1 periodo 2 reddito consumo reddito consumo valore attuale imposta 100 60 104 144 Imposta reddito 10 10.4 10+10.4/1.1=19.45 1=19 45 imposta consumo 6 14.4 6+14.4/1.1=19.09 Tasso di interesse = tasso di sconto = 10% Aliquota di imposta = 10%

Reddito consumo Problemi: Necessario ridefinire il concetto di consumo: esclusione necessità ineludibili, formazione (istruzione), mantenimento (sanità) del capitale umano Effetti redistributivi non graditi: tassare il consumo (ed esentare il risparmio) equivale a tassare i redditi da lavoro (ed esentare i redditi da capitale) => discriminazione qualitativa al contrario in un ottica lifetime, tassare il consumo (e non il risparmio) significare tassare relativamente di più i giovani e i vecchi (quando il consumo è relativamente più elevato rispetto al reddito) rispetto ai contribuenti delle fasce di età centrali

Sintesi: i tre concetti di reddito Reddito prodotto 2+3 Colpisce il risparmio ed esenta i guadagni in conto capitale Problemi di equità interindividuale e di elusione dell imposta (svuotamento base imponibile) Reddito entrata 2+3+4-7 (+5) Colpisce risparmio i e guadagni in conto capitale Problemi pratici per inserimento plusvalenze (trattamenti ad hoc) Reddito consumo 6 (+8) Esenta il risparmio (elimina problema inserimento plusvalenze) Problemi: effetti redistributivi

Esempio Si determini la base imponibile di un imposta sul reddito coerente rispettivamente con i criteri del reddito entrata, reddito prodotto e del reddito consumo per un individuo che ha ricevuto i seguenti introiti: A. Redditi da lavoro = 1000 B. Dividendi azionari = 100 C. Interessi da obbligazioni = 50 D. Plusvalenza su un terreno di proprietà = 3000 E. Plusvalenza sul valore delle azioni possedute = 1000 Ha inoltre sostenuto le seguenti spese: F. Pagamento di premi assicurativi = 50 G. Acquisto di titoli di Stato = 60 Reddito prodotto = A+B+C = 1150 Reddito entrata = A+B+C+D+E = 5150 Reddito consumo = reddito entrata variazione del patrimonio = A+B+C+D+E- (D+E+F+G) = 1040 = A+B+C (F+G) = reddito prodotto risparmio

Caratteristiche della base imponibile in pratica In Italia: tradizionalmente i t fondata su reddito prodotto, con aperture a: reddito entrata: inclusione di alcune tipologie di plusvalenze reddito consumo: esenzione del risparmio previdenziale USA: reddito entrata (ma risparmio previdenziale non in b.i.) Germania: ibrida: detassazione risparmio (esenzioni rendimenti da principali impieghi: depositi bancari, obbligazioni) Paesi nordici Europa: Dual income tax (imposta proporzionale uniforme per redditi di capitale all aliquota minima del imposta sui redditi, imposta progressiva per redditi di lavoro e assimilati)

3. Imponibile reale o nominale I sistemi tributari sono in genere definiti su base nominale Non correggono per l inflazione Se l imposta limposta è progressiva (e redditi indicizzati): Aliquota media aumenta Riduzione in termini reali di deduzioni e detrazioni in ammontare fisso L onere tributario cresce in termini reali: fiscal drag Fiscal drag: imposte progressive e inflazione aliquota media aumenta all aumentare della base imponibile nominale a causa dell inflazione valore reale del gettito aumenta (imposta proporzionale: valore reale del gettito costante) t Fiscal drag in Italia: forte nel periodo 1975-1982 Inflazione elevata Scala di aliquote molto progressiva Da 1982 (in ritardo!): provvedimenti per contrastare crescita automatica dell aliquota media a causa del fiscal drag 1989-91: 91 meccanismo di revisione i automatica ti delle aliquote e degli scaglioni (ampliamento) per eliminare fiscal drag Dal 1992: revisione solo parziale (no aliquote, più volte derogata): fiscal drag presente ma in misura minore che in precedenza grazie a minore inflazione

4. Redditi a formazione pluriennale Se imposizione è progressiva, l inclusione linclusione nella base imponibile dell imposta personale (nel momento del loro realizzo) di redditi che si formano in un arco di tempo pluriennale determinerebbe un notevole innalzamento dell'aliquota media per quel periodo di imposta Esempio: TFR, plusvalenze Soluzioni: Tassazione separata Tassazione nei diversi periodi di formazione del reddito (maturazione)

5. Meccanismi di accertamento Problemi di accertamento quando tassazione di massa e in particolare quando si ha un elevato numero di imprese di piccole dimensioni e lavoratori autonomi Da 1998: studidisettore settore Redditi presunti (a partire da valori normali desunti da documenti contabili ed extra contabili concertazione tra amministrazione finanziaria e organizzazioni di categoria) Contribuente assegnato ad un gruppo omogeneo Posizione fiscale verificata rispetto a congruità dei ricavi dichiarati e coerenza di alcuni indicatori economici sintetici (da informazioni dichiarate da contribuente. Es: rotazione di magazzino, produttività per addetto, ecc.) Studi di settore utilizzati: Da contribuente per allinearsi Da amministrazione finanziaria per effettuare accertamenti con regole diverse a seconda della tipologia di contribuenti

Irpef: determinazione del reddito complessivo Per la determinazione del reddito complessivo iredditi sono classificati in sei categorie, ciascuna con particolari criteri di determinazione (e accertamento): A. redditi fondiari B. redditi di capitale C. redditi di lavoro dipendente D. redditi di lavoro autonomo E. redditi di impresa F. redditi diversi Alcuni redditi che rientrano nelle sei categorie precedenti sono tuttavia soggetti a regimi fiscali sostitutivi (la maggioranza dei redditi di capitale e le plusvalenze finanziarie)

Redditi dei terreni : A. Redditi fondiari DOMINICALI: remunerazione del proprietario a titolo di rendita fondiaria e interessi sui capitali permanentemente investiti nel terreno AGRARI: profitto dell imprenditore agricolo Redditi dei fabbricati DA FABBRICATI: Unità residenziali che il proprietario utilizza come propria abitazione (redditi figurativi) Fabbricati in genere (anche fabbricati ad uso commerciale) locati Non rientrano tra i redditi dei fabbricati i redditi figurativi attribuibili a fabbricati utilizzati dal proprietario nell ambito di esercizio di imprese commerciali o agricole Terreni e fabbricati sono iscritti nel catasto dei terreni o nel catasto edilizio urbano

A. Redditi fondiari Tariffa d estimo catastale: Il reddito afferente al terreno o al fabbricato è ottenuto moltiplicando la tariffa d estimo catastale per la dimensione dell unità fondiaria (cd. rendita catastale) Tariffa d estimo catastale stimata sulla base del reddito normalmente ottenibile dal terreno o dal fabbricato per unità di misura (ettari/vani) i) Semplicità Incentiva l attività economica (fabbricati?) Tuttavia generale sottovalutazione dei redditi (tariffe d estimo non aggiornate e generalmente inferiori ai redditi di mercato) Rivalutate nel 1992 (+5% nel 1996) A fini della tassazione patrimoniale sugli immobili (Imposta municipale propria => federalismo fiscale) abitazioni rivalutate del 60% dal 2012 Probabilmente a breve una legge delega di riforma del catasto basata sui valori di mercato

A. Redditi fondiari (redditi da fabbricati) Abitazione principale utilizzata direttamente dal proprietario (reddito in natura) reddito = rendita catastale (inclusa nel RC) deducibilità integrale della rendita catastale dal RC (dal 2000) atteggiamento di favore nei confronti della casa di abitazione principale (la casa costituisce un bene di prima necessità. Ma allora perché non trattamento analogo per gli altri beni necessari?) trattamento non pienamente garantito ai non proprietari (esigua detrazione per affitto) Il valore catastale (basato sulla rendita ) è assoggettata ad imposta patrimoniale (IMU) Abitazioni locate (diverse dall abitazione principale) reddito = max [rendita catastale; reddito effettivo (canone di locazione) ridotto del 15%] Abitazioni non locate (diverse dall abitazione principale) reddito = rendita catastale aumentata di 1/3 dal 2012 il reddito non rientra in Irpef (solo tassazione patrimoniale IMU)

A. Redditi fondiari (redditi da fabbricati) Possibilità di un imposta sostitutiva sui canoni di locazione delle abitazioni (cd cedolare secca): il proprietario di un immobile residenziale dato in locazione, in alternativa al regime ordinario Irpef, può optare per una imposizione proporzionale con aliquota relativamente bassa (applicata sul canone di locazione annuo stabilito dalle parti o alla rendita catastale se il canone è inferiore): 21% sui contratti a canone libero 19% sui contratti a canone convenzionato Obiettivo: rendere più conveniente l offerta sul mercato delle locazioni incoraggiare l'emersione dei canoni irregolari Riduce il carico fiscale sugli immobili residenziali dati in locazione, in particolare per i proprietari di immobili con redditi più elevati E un tributo erariale il cui gettito è compartecipato dai Comuni (aliquota 21,7% (2011))

B. Redditi di capitale Costituiscono redditi da capitale i redditi derivanti dall impiego di capitale finanziario diversi da quelli conseguiti nell esercizio di impresa (che invece sono considerati reddito di impresa) e dai redditi diversi Tipologie più importanti: interessi e altri proventi derivanti da mutui, depositi e conti correnti interessi i da obbligazioni i i e titoli similari il i utili derivanti dalla partecipazione in società di capitali proventi derivanti da gestioni collettive del risparmio (fondi comuni di investimento) t proventi derivanti da riporti e pronti contro termine su titoli e valute rendimenti su contributi versati nei fondi di previdenza complementare e individuale id rendimenti su premi per contratti di assicurazione sulla vita e per contratti di capitalizzazione Norma di chiusura: ogni provento derivante dall impiego i del capitale, esclusi i rapporti da cui possono derivare utili o perdite in dipendenza di un evento incerto ( redditi diversi)» CAPITALE: certa la prestazione; eventualmente incerta l entità» DIVERSI: incerta entità e prestazione

Redditi da capitale Di fatto le principali forme di impiego del risparmio sono assoggettate a regimi sostitutivi (mediante ritenute alla fonte a titolo d imposta) dimposta) con aliquote relativamente basse: 20%, 12.5% (titoli pubblici) e 11% (risparmio previdenziale) Distinzione: RITENUTA A TITOLO DI IMPOSTA: i redditi oggetto della ritenuta non vengono inclusi nella base imponibile Irpef e quanto pagato esaurisce l imposta dovuta RITENUTA A TITOLO DI ACCONTO: i redditi (al lordo della ritenuta) vanno inclusi nella base imponibile Irpef. La ritenuta costituisce solo un acconto dell imposta che dovrà essere versata in relazione al reddito complessivo del contribuente

B. Redditi di capitale Gli utili di impresa costituiscono l unica tipologia rilevante di reddito da capitale inserito nella base imponibile Irpef: 1. I dividendiid da partecipazione i qualificata in società non residente in un paese a regime fiscale privilegiato: il 49,72% dei dividendi in base imponibile IRPEF (ritenuta a titolo d acconto del 12,5%); 2. dividendi da partecipazione in una società residente in un paese a regime fiscale privilegiato: inseriti interamente nella base imponibile IRPEF. PARTECIPAZIONE QUALIFICATA: percentuale di diritti di voto esercitabili nell assemblea ordinaria maggiore del 2% (società quotate) e del 20% (società non quotate) oppure percentuale di capitale sociale maggiore del 5% (società quotate) e del 25% (società non quotate). 3. I dividendi da partecipazione non qualificate (in società non residenti in un paese a regime fiscale privilegiato) sono assoggettati ad una imposta sostitutiva (ritenuta alla fonte a titolo di imposta): aliquota 20%.

C. Redditi da lavoro dipendente Tutti i compensi (in denaro o in natura) che derivano da rapporti di lavoro o alle dipendenze de e e sotto la direzione e di altri (incluse le erogazioni liberali) Sono assimilati Pensioni di ogni genere e assegni ad esse equiparati. Proventi derivanti da collaborazioni coordinate e continuative Il reddito di lavoro dipendente rappresenta la componente più importante dell imponibile dichiarato ai fini Irpef (circa pari al 75%) Il reddito imponibile è un reddito lordo: non sono deducibili le spese sostenute per la produzione del reddito però maggiore detrazione (rimando)

C. Redditi da lavoro dipendente Non costituiscono i reddito imponibile: ibil i contributi previdenziali obbligatori versati dal datore di lavoro e dal lavoratore Esenta il RISPARMIO PREVIDENZIALE (apertura al REDDITO CONSUMO) Entra in BI al momento del RISCOSSIONE in forma di pensione differimento dell imposta i contributi ti di assistenza sanitaria i versati dal datore di lavoro e dal lavoratore ad enti o casse aventi finalità assistenziali (limite di 3.615,20 euro) Incentivare le assicurazioni i i sanitarie i il valore delle azioni offerte ai dipendenti per un importo non superiore a 2065 euro, a condizione che non siano cedute entro tre anni dalla percezione Diffondere l azionariato Dal 2008 è stato introdotto un regime fiscale agevolato per i dipendenti privati che ricevono premi di produttività erogati in base ad accordi o contratti collettivi territoriali o aziendali Fino a 6.000 euro lordi per redditi da lavoro che non superano i 35.000 euro si applica un imposta con aliquota del 10% sostitutiva dell IRPEF e delle addizionali regionali e comunali

C. Redditi da lavoro dipendente I datori di lavoro e gli enti previdenziali svolgono la funzione di sostituti di imposta: operano, all atto del pagamento, una ritenuta a titolo di acconto dell Irpef e effettuano il relativo versamento all erario Limitati spazi di evasione fiscale (contrasto di interessi tra datore di lavoro - costo del lavoro deducibile dall imposta sui redditi di impresa - e lavoratore)

D. Redditi da lavoro autonomo Redditi che derivano: dall esercizio abituale (anche se non esclusivo) di arti e professioni i (assenza del vincolo di subordinazione) i dall utilizzazione economica di opere dell ingegno e di brevetti industriali (se non conseguiti nell esercizioesercizio di impresa). Il reddito imponibile è un reddito netto: arti e professioni: differenza tra compensi percepiti nel periodo di imposta e le spese sostenute per la produzione del reddito Per prevenire fenomeni elusivi, l ammissibilità della deduzione di alcune spese è limitata (beni strumentali a uso promiscuo, spese alberghiere, ecc.) negli altri casi: deduzione forfetaria del 25% dei compensi C i iti l l d d i tib ti it i li Compensi percepiti al lordo dei contributi assistenziali e previdenziali (resi netti mediante deduzioni)

E. Redditi d impresa Reddito derivante dall esercizio di imprese commerciali (a fini Irpef: imprenditori individuali, società di persone e in alcuni casi società a responsabilità limitata) Criteri di determinazione del reddito di impresa sono comuni sia all Irpef che all Ires (rimando): reddito netto, di competenza reddito di impresa utile con alcune variazioni rispetto alla normativa civilistica Nel caso in sia prodotto in forma societaria, il reddito di impresa è attribuito a ciascun socio (partnership approach) indipendentemente dalla effettiva percezione in proporzione alla quota di partecipazione agli utili

E. Tassazione separata reddito d impresa I soggetti Irpef che esercitano attività d impresa (titolare di redditi d impresa o di partecipazione in snc o sas residenti) possono optare per la tassazione separata con aliquota del 27.5% (analoga a soggetti Ires) Condizioni: il contribuente deve essere residente nel territorio dello Stato deve essere in contabilità ordinaria, per obbligo o per opzione gli utili non devono essere prelevati o distribuiti Finalità: ridurre la discriminazione di trattamento fiscale tra società di persone e società di capitali

F. Redditi diversi I redditi diversi comprendono categorie di reddito non riconducibili ai redditi di capitale e non conseguiti nell esercizio di arti e professioni o imprese commerciali: 1. Plusvalenze (prezzo di vendita prezzo d acquisto) (a) immobiliari (il( prezzo di acquisto è aumentato dei costi sostenuti) (b) da cessione di azioni (c) da cessione di titoli, valute e metalli preziosi 2. I redditi conseguiti mediante contratti a termine e prodotti derivati (swap, option, future, ecc.) 3. Proventi derivanti dall impiego del capitale in cui possono derivare utili o perdite in dipendenza di un evento incerto (norma di chiusura)

F. Redditi diversi Sono rilevanti ai fini IRPEF: 1. Nella categoria (a), le plusvalenze ottenute da: lottizzazione di terreni e successiva vendita, anche parziale, dei terreni o degli edifici su essi costruiti la cessione a titolo oneroso di immobili costruiti o acquistati da meno di 5 anni, ad esclusione di quelli acquisiti per successione o per donazione e di quelli adibiti ad abitazione principale del cedente e dei suoi familiari Irrilevanti dal punto di vista pratico; finalità anti-elusione Presunzione di attività dimpresa d impresa o semiprofessionale Reddito = differenza tra ricavato dalla vendita e prezzo di acquisto (aumentato dei costi sostenuti).

2. Nella categorie (b): F. Redditi diversi Plusvalenze da partecipazioni qualificate in società non residenti in un paese a regime fiscale privilegiato: inserite per il 49,72% del loro valore nella base imponibile IRPEF (parziale doppia tassazione) Plusvalenze da partecipazioni in società residenti in un paese a regime fiscale privilegiato interamente inserite nella base imponibile IRPEF Plusvalenze da cessione di azioni = differenza tra corrispettivo percepito e costo d acquisto. plusvalenze nette (al netto di eventuali minusvalenze su partecipazioni qualificate) se plusvalenze nette<0, l eccedenza può essere portata in deduzione delle plusvalenze >0 dei periodi d imposta successivi (non oltre il quarto) Le plusvalenze connesse a partecipazioni non qualificate (in società non residenti in un paese a regime fiscale privilegiato) e tutti gli altri redditi diversi non rientrano nella base imponibile IRPEF e sono sottoposti a regimi sostitutivi (aliquota 20%) (parziale doppia tassazione)

Reddito complessivo L imposta personale si applica al reddito complessivo del contribuente calcolato come somma delle singole categorie di reddito Molti redditi sono esclusi dalla progressività dell Irpef ed assoggettati ti a regimi i sostitutivi i di tipo proporzionale i redditi di capitale e i redditi diversi I criteri di determinazione del reddito sono molto eterogenei Reddito normale per i redditi fondiari Reddito lordo per il lavoratore dipendente Criterio di competenza per i redditi d impresa Nozione di reddito prodotto, con qualche apertura a Reddito entrata (inclusione di alcune tipologie di plusvalenze) Reddito consumo (esenzione del risparmio previdenziale)

Gli oneri deducibili (d) Deduzioni più rilevanti: contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori (versati da lavoratori autonomi) Dal 2001 è consentita la piena deducibilità anche dei contributi versati facoltativamente alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza i contributi versati alle forme pensionistiche complementari (fondi pensione e negoziali, aperti, individuali), dua per un importo o massimo di 5.165 rendita catastale dell'immobile adibito ad abitazione principale contributi tib tie donazioni ialle ONG per PVS, per un importo non superiore al 2% del reddito complessivo erogazioni liberali ad istituzioni religiose, non-profit, università, enti di ricerca contributi a fondi integrativi del SSN donazioni i a favore di Onlus, (max 10% del lrc; 70000 ) 70.000

Aliquote (redditi 2011) Scaglioni in euro Aliquota marginale t Fino a 15.000 23% da 15.000 a 28.000 27% da 28.000 a 55.000 38% da 55.000 a 75.000 41% oltre 75.000 43% Regioni e Comuni hanno la facoltà di introdurre addizionali all'irpef entro limiti stabiliti dalla legge (Regioni 1,23% obbligatoria + 0,5% facoltativa; Comuni 0,8% facoltativa) differenziazione (seppur controllata) dell'onere dell'imposta personale Evoluzione storica 1974: 32 scaglioni; t [10% - 72%] 2002: 5 scaglioni; t [18% - 45%] 2005: 4 scaglioni; t [23% - 43%]

Aliquote (redditi 2011) Contributo di solidarietà: Intervento straordinario consistente nell applicazione dei un contributo del 3% sul reddito complessivo di importo superiore ad euro 300.000 lordi annui per gli anni 2011-12-13 (prorogabile fino al raggiungimento del pareggio di bilancio) Il contributo è deducibile dal reddito complessivo ai fini dell Irpef, dell addizionale comunale e di quella regionale

Le detrazioni (f) Una volta determinata l'imposta lorda, si applicano le detrazioni. Tre categorie: 1. detrazioni per tipo di reddito Variano in funzione del RC e della tipologia di reddito 2. detrazioni per carichi familiari Variano in funzione del RC e legame 3. detrazioni per oneri al 19% (detrazioni per altri oneri) Inoltre: 4. detrazioni per canoni di locazione 5. Detrazioni introdotte nel 1998 per interventi di recupero del patrimonio edilizio

1. Detrazioni per tipo di reddito Lavoro dipendente Reddito Importo detrazione Fino a 8.000 euro 1.840 Da 8.001 a 55.000 euro Pensionato (meno di 75 anni) Fino a 7500 euro 1725 Da 7501 a 55000 Pensionato (più di 75 anni) Fino a 7750 1783 Da 7751 a 55000 Altri redditi (compresi autonomi) Fino a 4.800 1104 Da 4801 a 55000 TUTTI I REDDITI : Oltre 55000 0 A scalare al crescere di RC A scalare al crescere di RC A scalare al crescere di RC A scalare al crescere di RC

Detrazioni per tipologia di reddito e no tax area FINALITA : discriminazione qualitativa dei redditi introdurre implicitamente un livello di reddito minimo esente ( no tax area ) attraverso l ammontare massimo di detrazione lavoratori dipendenti: 8.000 euro pensionati al di sotto dei 75 anni: 7.500 euro pensionati di età pari o superiore a 75 anni: 7.750 euro per i contribuenti con altri tipi di reddito: 4.800 euro, indipendentemente dal numero dei giorni lavorati nell anno accentuare il grado di progressività dell IRPEF

2. Detrazioni per carichi di famiglia Finalità: personalizzazione dell imposta Importo detrazione Coniuge 800 l l di RC (fi 800 ascalare al crescere di RC (fino a 80.000 euro) Figli Minori di 3 anni Maggiori di 3 anni Altri familiari 900 a scalare al crescere di RC (fino a 95.000 euro) 800 a scalare al crescere di RC (fino a 95.000 euro) 750 a scalare al crescere di RC (fino a 80.000)

3. Le detrazioni per oneri al 19% Principali detrazioni: spese mediche (generiche e specialistiche): possono essere detratte per la parte che supera la franchigia di 129 interessi passivi per mutui ipotecari per l'acquisto di immobili adibiti ad abitazione principale (con tetto massimo 4000 euro) N.B.: per i redditi di impresa gli interessi passivi sono interamente deducibili; per le persone fisiche vincoli (tetto, garanzia ipotecaria, finalizzazione del mutuo) finalità: incentivo all'acquisto della prima casa premi per contratti di assicurazione sulla vita puri (rischio morte, invalidità permanente o non autosufficienza) con tetto massimo spese per frequenza di corsi di istruzione superiore e universitaria (in misura non superiore alle tasse statali) liberalità a favore delle Onlus in alternativa a deduzioni (con tetto massimo) liberalità a favore del settore dello spettacolo (con tetto massimo)

Le detrazioni per oneri al 19% FINALITA personalizzare il tributo in relazione a circostanze che modificano la capacità contributiva i introdurre agevolazioni e incentivi in seguito a determinati impieghi del reddito ritenuti meritevoli di tutela e incentivo

Irpef: effetti redistributivi (redditi 2006)