Info Rai TV n. 30 del 03 Agosto 2010. Sommario: Rai: Clima rovente per il caso Santoro e Mineo Fonte: LiberoReporter



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Transcript:

Gruppo Aziendale UILCOM-UIL Rai Rai Way Milano Info Rai TV n. 30 del 03 Agosto 2010 Sommario: 1. Rai: Clima rovente per il caso Santoro e Mineo 2. Annozero cancellato: sì a Santoro ma senza Travaglio e Vauro 3. Scandalo Rai/ In tempi di crisi tutti pensano ai fatti loro. Compresa Lei... 4. Il declino dei reality show: la Rai per ora non prevede l'isola dei Famosi 5. Rai/ Usigrai promuoverà inedito voto fiducia giornalisti su Masi 6. Rai/ Su Isoradio arriva 'La notte degli Indipendenti' 7. Rai: cambia direttore sede regionale Valle d'aosta 8. Agcom ribadisce gerarchia canali analogici su digitale terrestre 9. Turismo: brambilla, in vacanza 30 mln di italiani, 15,9% in piu rispetto 2009 10. Manovra: Garimberti, Rai ancora una volta bastonata, costretti a reality 11. Rai/ Udienza ricorso su Ruffini, Tribunale si riserva decisione Rai: Clima rovente per il caso Santoro e Mineo Fonte: LiberoReporter ROMA - Il Consiglio di amministrazione della RAI, riunitosi ieri a viale Mazzini, ha deciso di prendere tempo e rinviare le nuove annunciate e contestate nomine. Fatto questo, che prolunga inevitabilmente lo scambio di vedute in corso almeno fino a mercoledì 21 luglio prossimo. Nei giorni scorsi, erano circolate notizie relative alle intenzione del CdA RAI di voler adottare decisioni alquanto discutibili, secondo molti, in merito ad alcune nomine nella RAI. Un annuncio che aveva dato vita a numerose polemiche scoppiate soprattutto intorno alla possibile sostituzione di Corradino Mineo alla direzione di Rainews. Nelle intenzioni del direttore generale, Mauro Masi il nuovo numero uno di Rainews dovrebbe essere il giornalista Francesco Ferraro, attualmente caporedattore a Sky. Nomina questa che piace alla Lega nord. Mineo invece, sarebbe promosso direttore di Gr Parlamento e condirettore del Gr3. Una notizia che ha suscitato enorme clamore e proteste da parte dell opposizione e dei sindacati dei giornalisti nonchè perplessità da parte di alcuni dirigenti RAI. Un clima rovente che poi, si era un po raffreddato nella mattinata, quando si erano diffuse le voci di un possibile rinvio delle nomine annunciate. Sono in molti a sostenere che la vicenda delle nomine nella RAI vada affrontata anche pubblicamente e non soltanto dall'azienda. Il tutto ovviamente, nel rispetto dell'autonomia decisionale di viale Mazzini. Un pensiero che hanno fatto loro in molti questo, in quanto le paventata nomine sono, per molti, indice di una deriva che rischia di azzerare le ragioni stesse che caratterizzano un servizio pubblico. Sono in molti che ritengono che il caso Mineo, che ovviamente non è isolato, sono tanti i casi scoppiati ultimamente, Santoro, Ruffini, Di Bella, Caprarica, Liofredi, che è l ultimo, ma solo in ordine di tempo, porti ad aprire un dibattito in merito che deve investiremo il Parlamento nell'esercizio dei poteri previsti dalla legge nei confronti della Tv pubblica attraverso la Commissione di Vigilanza. Il rischio che si corre secondo molti, è che le testate giornalistiche della RAI si trasformino in una sorta di monocolore asservito al centrodestra e alla Lega, senza più quel pluralismo che caratterizza 1

appunto il servizio pubblico. A tal proposito ieri, prima che venisse annunciato che il CdA RAI aveva deciso di far slittare di una settimana la discussione sulle nuove nomine, i capigruppo del Pd di Camera e Senato, Dario Franceschini e Anna Finocchiaro in una lettera avevano sollecitato l'intervento urgente dei presidenti dei due rami del parlamento, Gianfranco Fini e Renato Schifani. Nella missiva i due capigruppo chiedevano di fermare la deriva inaccettabile di una RAI completamente monocolore nell'informazione giornalistica televisiva e radiofonica cosa sottolineando che ciò non accadeva da almeno 30 anni. La notizia del rinvio dell'epurazione RaiNews24 è un primo risultato delle iniziative di questi giorni, ma il contestuale rinvio dei piani di produzione è un danno per l'azienda e per i suoi lavoratori, ad affermarlo il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni. Il leader sindacale ha aggiunto che: Adesso occorre continuare per fermare definitivamente questo modo di gestire il servizio pubblico attivando tutte le sedi competenti a partire dalla Presidenza delle Camere e dalla Commissione di vigilanza. Mi rendo conto della precarietà e del disagio con cui il direttore e la redazione di RaiNews dovranno continuare a lavorare ma è importante aver realizzato questo primo stop e una rete di solidarietà così vasta che si è manifestata, ha concluso Fammoni. Anche Esterino Montino, capogruppo Pd alla Regione Lazio, nel commentare l intera vicenda ha affermato: Un colpo di mano per cloroformizzare definitivamente l'informazione della Rai che è la televisione pubblica e non del governo. Solo questa può essere la motivazione alla base della prevista decisione da parte del direttore generale di chiedere oggi al CdA la rimozione del direttore di RaiNews Corradino Mineo. Una scelta che segnala una deriva scellerata da parte di chi detiene il governo di questo Paese: ormai non si tollera la benchè minima autonomia di giudizio da parte di professionisti di grande valore ed equilibrio. Il governo vuole mettere a tacere tutte le voci non allineate e dare vita all'informazione unica. E' più che mai necessario che istituzioni, cittadini, lavoratori, mondo della cultura, giovani, facciano sentire la loro indignazione e che il CdA respinga la proposta che il DG Masi si appresta a presentare. La rimozione di Mineo pone un problema di democrazia ed è l'ultimo atto di una strategia volta a ridurre al silenzio e all'emarginazione tutti quelli che non vogliono far parte del coro. Sembra che la richiesta di rimuovere Mineo venga dalla Lega, se cosi fosse, vuole dire che siamo in presenza dell'ennesimo scambio, alla Lega Rainews24, al Pdl la possibilità di far crescere meglio e in modo più rigoglioso P3 e cricche varie, ha concluso Montino. Dopo i pasticci di questi mesi, con i casi Ruffini, Di Bella, Caprarica e Santoro, ci manca solo che il vertice RAI proceda a nuove nomine nelle testate giornalistiche, magari sostituendo direttori interni come Mineo a Rainews con esterni, è questa l affermazione fatta in merito dal senatore Fabrizio Morri, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza. Ricordo bene con quale accanimento il centrodestra, e soprattutto la Lega ha sviluppato una campagna sui compensi e i costi della Rai e oggi per avere un direttore di area leghista non ci si cura della lievitazione dei costi? Si tratta di contraddizioni insopportabili e che hanno una sola spiegazione possibile. Per tenere in piedi questi Governo e questa maggioranza si e' pronti a fare porcate sulle quote latte come su un direttore leghista a Rainews, ha continuato Morri che ha concluso affermando che: Bene dunque se oggi il CdA rinvia ogni decisione e bene soprattutto sarà per l'azienda se il vertice si renderà conto della necessità di cambiare registro. Non è immaginabile che la RAI diventi, nelle sue testate giornalistiche una sorta di monocolore asservito al centrodestra e alla Lega, perchè senza pluralismo si tradisce sic et simpliciter la missione stessa di servizio pubblico. Sulla stessa linea il capogruppo dell'italia dei Valori in commissione Vigilanza, Pancho Pardi il quale ha sostenuto che: Corradino Mineo e Michele Santoro rappresentano un pericolo per Berlusconi, il vero capo della RAI, perchè danno notizie, raccontano fatti e fanno approfondimenti. E chiaro che nella RAI monopolizzata dalla maggioranza si faccia di tutto per tenerli da parte o per espellerli. Sono considerate voci scomode, come quelle di IdV che non a caso vengono sistematicamente escluse dai principali tg. Certo il rinvio della rimozione di Mineo da Rainews è, almeno per oggi, una buona notizia. Ma non basta. Mineo deve restare al suo posto, perchè se lo è meritato con gli ascolti, e Santoro deve finalmente poter lavorare in santa pace, ha sostenuto ancora il deputato di IdV concludendo che: Masi la smetta di tentennare, tanto sa perfettamente che c'è una sentenza che gli impone di inserire Annozero nel palinsesto. Si risparmi questo mobbing da quattro soldi. Sull annunciato cambio della guardia a RaiNews ieri è intervenuto anche Ignazio Marino,Pd, affermando che: Perchè Corradino Mineo dovrebbe essere rimosso da direttore di Rainews24? Perchè la logica di questo governo è ancora una volta predatoria e spartitoria e non aziendalista, legata a ciò che è meglio per l'azienda radiotelevisiva pubblica? Forse un professionista serio e rigoroso, i cui 2

risultati sono nei dati d'ascolto, non è funzionale al progetto di smantellamento dell'informazione libera?. Marino chiede che: Intervenga il presidente della Commissione parlamentare di vigilanza Sergio Zavoli impedendo che oggi si celebri un altro atto della presa della Bastiglia Rai, con l'ennesimo indebolimento del servizio pubblico, a tutto vantaggio delle televisioni del presidente del Consiglio. Mi impegno a vigilare sulle decisioni che il Consiglio d'amministrazione prenderà per Rainews24, un canale destinato, con il digitale terrestre, ad acquisire un ruolo di sempre maggiore rilevanza nel mondo della libera circolazione delle notizie, in un contesto gravemente segnato da conflitti d'interesse, leggi-bavaglio e tagli all'editoria. L'unico criterio di selezione deve essere il merito e non tessere di partito o di corrente. Di censura politica invece ha parlato Emanuele Fiano, Pd, nell affermare che: L'eventuale allontanamento di Corradino Mineo dalla direzione della Rainews è un gravissimo atto di censura politica. Mineo è un professionista autorevole e un giornalista libero. La sua direzione in questi anni ha garantito un dibattito ampio e largo, rappresentativo di tutte le posizioni presenti nel panorama politico. In un momento così difficile per il nostro Paese è necessario che i cittadini conoscano la verità dei fatti e le opinioni di tutti e la rimozione di Mineo è l'ennesimo, pesante, passo indietro. Fiano aggiunge che: Bene hanno fatto i capigruppo del Pd in Parlamento a chiedere che questa vicenda sia portata alla discussione di Camera e Senato e non si concluda nelle stanze chiuse di un qualche dirigente della Rai. Ci auguriamo che il cda Rai e il direttore generale vogliano fermarsi in tempo prima di arrivare ad uno scontro senza precedenti non tra destra e sinistra ma tra l'azienda, gli utenti che ancora pagano il canone e tutte quelle persone e associazioni che hanno fatto sentire la loro voce contro una annunciata nuova ondata nel segno della faziosità, dell'oscuramento e persino del dilettantisismo. La ventilata sostituzione di Corradino Mineo e addirittura l'ipotesi di cancellazione della trasmissione Anno Zero sono altrettanti tasselli di una strategia arrogante e irrispettosa degli utenti, ha affermato Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21. Annozero cancellato: sì a Santoro ma senza Travaglio e Vauro Fonte: Leggo Online Il Fatto cita il consigliere di Viale Mazzini Antonio Verro: ok a una trasmissione, ma non con quel format, è troppo faziosa. Michele Santoro può lavorare per la Rai, anzi deve perché siamo obbligati da una sentenza. Ma noi vogliamo un programma diverso da Annozero: meno fazioso, più terzo. Toglierei i monologhi di Travaglio, non possiamo ascoltarli senza contraddittorio. Antonio Verro, consigliere Rai in quota PdL svela disinvolto al Fatto Quotidiano il nuovo progetto di viale Mazzini: Mauro Masi farà votare un piano di produzione senza Annozero e la dicitura spazio Santoro, chiederà al conduttore di creare dal nulla una trasmissione. CLAMOROSE NOVITA Nuova nel titolo, nel formato e nei protagonisti, scrive ancora Il Fatto: via Marco Travaglio, via Vauro. Di certo non possiamo pretendere che faccia un contenitore di musica, proprio perché il giudice che l ha reintegrato aggiunge Verro al Fatto Quotidiano specifica che deve andare in prima serata e occuparsi di informazione e approfondimento. Non possiamo esporre l azienda a ricorsi e denunce. Ma nel segno del rinnovamento possiamo suggerire di cambiare: un talento come Santoro può organizzare varie cose in fretta. Per il giovedì, giorno in cui nella scorsa stagione andava in onda Annozero, il palinsesto della Rai lo dice chiaramente: ci sarà X Factor, la trasmissione-reality show dedicata ai cantanti in erba, che l anno scorso vedeva Morgan tra i protagonisti. Scandalo Rai/ In tempi di crisi tutti pensano ai fatti loro. Compresa Lei... Fonte: Affaritaliani Mentre la Rai è sempre più in difficoltà, l'egoismo e la cecità davanti alla drammatica situazione dilagano all'interno dell'azienda, in tutte le categorie. Nel frattempo, i lavoratori del Tg2 ottengono un'improponibile indennità trasloco di un milione e settecentomila euro lordi. Nel frattempo, nasce anche l'ennesima figura: il "Funzionario Professional". L'invenzione è di Lorenza Lei, direttrice delle Risorse Televisive (si fa il suo nome per la successione di Masi alla 3

direzione generale). Ma non basta: il vizio di rivolgersi a consulenti e collaboratori esterni spesso strapagati invece di sfruttare il vastissimo personale interno ha trovato una causa: manca un database... TUTTI I PARTICOLARI Venerdí 16.07.2010 11:44 Caos Rai/ Valerio Fiorespino (Adrai) ad Affaritaliani.it: "Visto che Masi non ci ascolta ora ci rivolgiamo a Garimberti" LA POLEMICA/ Dopo la pubblicazione del documento in cui all'unanimità l'adrai attacca il direttore generale Masi, Affaritaliani.it ha raccolto lo sfogo del vicepresidente dell'associazione Dirigenti Rai Valerio Fiorespino: "Abbiamo appena scritto una lettera al Presidente per esprimere tutta la nostra preoccupazione. Vogliamo che illustri il nostro disagio al Consiglio di Amministrazione. E poi abbiamo informalmente chiesto un incontro alla Commissione di Vigilanza". E aggiunge: "La politica non ha chiaro quali sono le conseguenze concrete sull'azienda dell'emendamento Calderoli". L'INTERVISTA Mentre la Rai è sempre più in difficoltà, all'interno dell'azienda tutti, ma proprio tutti, dall'ultimo degli impiegati al più noto dei dirigenti, continuano a farsi i fatti propri, a pensare a monetizzare (in tutti i sensi) più possibile, a contentrarsi sul proprio orticello, sul proprio rendiconto personale, senza rendersi conto di quanto sta succedendo. E per di più, in un momento critico per il Paese intero. Manca uno sguardo complessivo, e si sfiora la follia, e (quasi) nessuno lo percepisce e agisce di conseguenza. I LAVORATORI DEL TG2 ACCONTENTATI - L'ennesimo scandalo in casa Rai ha dell'incredibile! In tempi di crisi l'azienda concede l'indennità trasloco di un milione e settecentomila euro lordi ai lavoratori del Tg2 (leggi in fondo in esclusiva il documento sindacale con cui i lavoratori del Tg2 hanno chiesto all'azienda il "riconoscimento straordinario"). Pagandola naturalmente con i soldi che i cittadini italiani versano attraverso il canone ogni anno! In pratica, mentre a Viale Mazzini si continua a parlare di tagli drastici e licenziamenti, e mentre, come anticipato all'inizio, le perdite dell'azienda di Stato avanzano, il capo del personale Luciano Flussi dice sì al "riconoscimento straordinario compenserebbe il disagio subito nell affrontare la prima fase del processo di digitalizzazione (traslochi, stanze sottodimensionate, divisione su due palazzine delle strutture con conseguenti spostamenti quotidiani)". LA LEI SI INVENTA I "FUNZIONARI PROFESSIONAL" - Ma non è certo finita qui: come se non bastasse, Viale Mazzini ha deciso di premiare le impiegate più volenterose e fedeli con l'introduzione di una nuova categoria, l'ennesima: nasce la cosiddetta "F professional" (meglio non approfondire a cosa si riferisce quella "F"...). Va precisato che l'organigramma Rai, uno dei più complessi in circolazione, prevedeva finora due categorie di "funzionari": i "funzionari 0" e i "funzionari 1". Adesso arrivano i "funzionari Professional", tanto per contribuire ad allargare la già complessa gestione dei contratti aziendali. Vista l'impossibilità di promuovere a "dirigenti" i funzionari più meritevoli (o con le migliori amicizie...) si sceglie di "inventare" una nuova qualifica che comporta un aumento di stipendio oltre che di grado senza che si debba passare dal Cda. Protagonista di questa fantasiosa invenzione è Lorenza Lei, direttrice delle Risorse Televisive Rai (si parla proprio di "lei", gioco di parole inevitabile, per la successione di Masi alla direzione generale dell'azienda). Pur di ingraziarsi più lavoratori possibili all'interno dell'azienda, la Lei si dà alle promozioni. Altro che licenziamenti... E SULLA DIATRIBA PERSONALE INTERNO VS COLLABORATORI ESTERNI... - Intanto, nelle riunioni di impostazione per le nuove edizioni dei programmi, viene per l'ennesima volta richiesto l'utilizzo di personale interno (si sa, la Rai, nonostante il momento difficilissimo, ha il vizio di continuare a rivolgersi a consulenti e collaboratori esterni spesso strapagati). Saggia proposta. Peccato che alla domanda "avete fatto un data base dei programmisti, registi, giornalisti interni, così da poter avere una visione totale e non parziale del personale a tempo indeterminato e di quello a tempo determinato?" arriva l'amara ammissione: non c'è alcun database... Giù il cappello. SU AFFARITALIANI.IT IN ESCLUSIVA IL TESTO FIRMATO DAI LAVORATORI DEL TG2: 4

SINDACATI TUTTI RAI Slc CGIL Fistel CISL Uilcom UIL UGL Telecomunicazioni SNATER LIBERSIND I lavoratori del TG2 si sono riuniti il 22 giugno u.s. per dialogare sulle ultime notizie apprese in sede di riunione del Cdr giornalisti TG2 in merito ad una una tantum disagio già concordata con l Azienda. Essi chiedono alle sigle sindacali in elenco di associarsi alla richiesta già avanzata da UIL e Libersind per un incontro urgente con l Azienda, in vista del riconoscimento della suddetta una tantum. Il riconoscimento straordinario compenserebbe il disagio subito nell affrontare la prima fase del processo di digitalizzazione (traslochi, stanze sottodimensionate, divisione su due palazzine delle strutture con conseguenti spostamenti quotidiani). Le specifiche che si richiedono sono: - che il provvedimento sia assolutamente esteso all intera platea lavorativa del TG2, compresi i colleghi a TD; - che il provvedimento sia corrispondente nell entità a quanto già concordato per i colleghi giornalisti. Il processo di digitalizzazione in atto al TG2 segnerà il percorso per le altre testate. Pertanto riteniamo essenziale la presenza unitaria di tutte le sigle sindacali che, con un serio impegno e attraverso il confronto con i lavoratori, si facciano portatrici delle istanze che già stanno emergendo e che il processo di digitalizzazione renderà ancora più evidenti. Facciamo riferimento, soprattutto, a corsi di formazione programmati per tempo e alla rivisitazione dei profili professionali con la rivalutazione delle competenze acquisite. Questo favorirebbe l apertura per una riorganizzazione, in senso lato, del comparto informativo Rai ed la valorizzazione delle Risorse Umane spesso sacrificate rispetto agli investimenti tecnologici. Restiamo a disposizione e attendiamo vostri tempestivi aggiornamenti. I lavoratori del TG2 Il declino dei reality show: la Rai per ora non prevede l'isola dei Famosi Fonte: Lo Schermo FEDERICA DI SPILIMBERGO Sembra proprio che quest'anno non ci sarà spazio per 'L'Isola dei Famosi'. Il reality show di RaiDue, portato al successo da Simona Ventura, a quanto rivela la stessa conduttrice, pare non sia stato inserito nel palinsesto del prossimo anno dalla dirigenza Rai. Ovviamente si tratta di una scelta influenzata dal fatto che il contratto Rai con Simona Ventura è agli sgoccioli, ma la 'donna di punta' della Rai - sebbene possa avanzare pretese, anche economiche, non certo modeste - sembra comunque avere un posto garantito, come dimostra la sua riconferma alla conduzione dell'altra trasmissione di SuperSimo: 'Quelli che il calcio...'. In tutti i casi, al momento il solo vero reality della Rai pare cancellato dal palinsesto. Una cancellazione che solleva alcune domande: sta forse tramontando la stella dei reality show in Italia. D'altronde, che il gradimento è calato, lo dimostrano i numeri della scorsa stagione televisiva, quando, di fatto, tutte le trasmissioni di questo tipo hanno segnato una battuta d'arresto. 5

Anche il primo - e forse il più famoso - reality, il 'Grande Fratello', inizia a sentire la stanchezza di dieci anni di edizioni che, anno dopo anno, nonostante le tante 'trovate' per renderlo interessante, si è fatto sempre più opaco, sempre più uguale a se stesso. La dimostrazione pratica? Semplicemente il fatto che, mentre nelle prime edizioni anche il telespettatore più distratto riuscita ad identificare i concorrenti, dando loro, così, una popolarità quasi inaspettata, ma creando, al tempo stesso, personaggi televisivi che - in campi magari diversi - hanno poi 'fatto carriera', adesso no. Adesso a stento i più attenti riescono a ricordare il nome del vincitore dell'edizione appena finita. Oppure quello della precedente. Non che vada meglio all'isola dei Famosi, re dei reality show con 'vip', che alla sua uscita era stato acclamato con il reality che attirava non solo i giovani, o i tele-dipendenti, ma anche un pubblico 'colto' e 'intellettuale', con la sua sfida contro la natura di personaggi famosi e i suoi opinionisti al vetriolo. Anche qua, abbiamo assistito ad un lento declino della trasmissione. I 'famosi' sono diventati sempre meno famosi e lo spazio è stato assicurato alla belloccia - per lo più straniera - di turno che, in genere, sparisce poco dopo la fine della trasmissione. Insomma, famosi sì, ma relativamente. E anche il format, alla fine, sta mostrando dei limiti: quello che nelle prime edizioni poteva anche divertire, adesso annoia o, quanto meno, non diverte più. E allora ecco che RaiDue toglie la trasmissione dal palinsesto, mente Mediaset le sue decisioni le ha già prese, puntando tutto sul Grande Fratello, ma eliminando tutti i vari reality 'estremi', quali La Talpa. Di una cosa possiamo essere certi: Simona Ventura è sempre un passo avanti a tutti gli altri nel comprendere cosa il pubblico vuole - o, nello specifico, non vuole - e, quindi, fa pensare la sua filosofica rassegnazione al non inserimento dell'isola nel palinsesto e le sue dichiarazioni nelle quali afferma di voler realizzare un'isola diversa, oppure di non farne di niente. In fondo, SuperSimo potrebbe, ancora una volta, aver avuto la vista lunga. Rai/ Usigrai promuoverà inedito voto fiducia giornalisti su Masi Fonte: Apcom L'Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, si dichiara pronto a promuovere un inedito voto di fiducia da parte dei giornalisti Rai rispetto al Direttore Generale Mauro Masi, ovviamente senza conseguenze giuridiche ma politicamente significativo. "Chiederemo un voto di fiducia, annuncia il segretario Usigrai, Carlo Verna. "Fino a quando il dg Masi abusera' della nostra pazienza? Ecco perche' senza atti di riparazione nei confronti dei troppi colleghi demansionati, o magari in presenza di nuovi ingressi contro ogni logica e regola, chiederemo ai colleghi di esprimere su di lui un inedito voto di fiducia". "Tra le nomine rinviate ieri dalla Rai - sottolinea Verna- per motivi 'procedurali' non ce ne era assolutamente una riguardante il collega Giovanni Masotti, lasciato senza incarico, dopo essere stato, dalla sera alla mattina, e contro ogni previsione contrattuale, rimosso dalla Sede di corrispondenza di Londra. Un atto vergognoso ed inaccettabile, posto in essere forse per riparare ad un altro torto, fatto all'ex direttore del Gr, Antonio Caprarica, lasciato senza incarico per un anno e giustamente in causa con l'azienda. Un effetto domino di atti contro le norme del diritto del lavoro - rileva il sindacalistache ha avuto piena pubblica evidenza con la reintegra di Ruffini a Rai3 e la contestuale estromissione di Antonio Di Bella, attualmente senza mansioni". Rai/ Su Isoradio arriva 'La notte degli Indipendenti' Fonte: Apcom Da domani prenderà il via su Isoradio il nuovo programma 'La notte degli Indipendenti'. Un appuntamento settimanale, in collaborazione con il Mei (Meeting degli Indipendenti), che andrà in onda il venerdì fra le 00.30 e le 5.30 del mattino del sabato per un totale di 40 puntate nell'arco di 11 mesi in cui sarà protagonista la musica degli artisti italiani indipendenti. La trasmissione, condotta da Gennaro Iannuccilli, si presenta come un grande evento musicale nel corso del quale sarà possibile ascoltare i 'Top 100', ovvero i cento migliori brani segnalati, 6

individuati e selezionati tra le produzioni indipendenti attraverso il circuito dei nuovi media, delle autoproduzioni, dei concerti nei circoli e nei club, dei festival, delle web tv e radio, le tante rassegne e concorsi. L'iniziativa gode della collaborazione della Direzione per la Sicurezza Stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del supporto del Ministero per la Gioventù. Rai: cambia direttore sede regionale Valle d'aosta Fonte: ANSA Dopo due anni di direzione, Giovanni Girolimetto, in seguito ad un'intesa con l'azienda, lascia la guida della sede regionale Rai della Valle d'aosta. Nelle scorse settimane ' andato in pensione anche il redattore capo, Giacomo Sado. Al momento, pertanto, l'azienda non ha ancora il nuovo direttore ed il nuovo redattore capo. Girolimetto era succeduto a Renzo Canciani, direttore della sede per poco meno di 10 anni e che ha lasciato la direzione, per altri incarichi aziendali, dopo avere portato a termine il progetto per la costruzione, a Saint Christophe, della nuova sede. La struttura della Rai valdostana ha un budget di oltre due milioni di euro e occupa una settantina di dipendenti tra giornalisti, tecnici programmatori, oltre a una decina di dipendenti di RaiWay di stanza ad Aosta. Agcom ribadisce gerarchia canali analogici su digitale terrestre Fonte: Reuters Ribadita la gerarchia analogica dei canali televisivi sulla piattaforma digitale, con i "generalisti nazionali" che dovranno essere programmati di default su tutti gli apparecchi dal numero uno al nove del primo arco di numerazione, i locali dal 10 al 19, e gli altri suddivisi per categorie nelle successive posizioni. La decisione è stata formalizzata oggi dal Consiglio dell'autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), presieduto da Corrado Calabrò, che ha ufficializzato tramite un comunicato il piano nazionale deciso in una riunione dell'8 luglio per la numerazione automatica dei canali (Lcn) sulla piattaforma digitale. Il piano dell'agcom ribadisce quanto deciso dal "Testo unico sui servizi di media audiovisivi e radiofonici" (Dlgs 44/2010), che prevede che sia garantita la "semplicità d'uso" del sistema di ordinamento automatico dei canali, che rispetti le "abitudini e preferenze degli utenti, con particolare riferimento ai canali generalisti nazionali e alle emittenti locali". Sebbene l'autorità abbia voluto sottolineare la libertà dell'utente di riorganizzare i canali secondo le proprie preferenze, il sistema di programmazione automatico di decoder e televisori integrati dovrà rispettare la gerarchia della piattaforma analogica per quanto riguarda le prime 20 posizioni. L'Autorità spiega nel comunicato che la suddivisione è stata individuata tramite una "consultazione pubblica", accessibile da aprile sul suo sito, e tramite un sondaggio commissionato ad una società specializzata, che ha rilevato come la "maggior parte" del 57% degli utenti del digitale terrestre che ha riprogrammato i propri canali abbia posto "nelle prime posizioni del telecomando (numeri da 1 a 9) delle emittenti televisive nazionali ex analogiche". Per quanto riguarda le numerazioni decise per gli altri canali, dal 20 al 70 del primo arco di numerazione saranno inseriti "gli altri canali digitali terrestri a diffusione nazionale in chiaro", suddivisi per genere (semigeneralisti, bambini e ragazzi, informazione, cultura, sport, musica, televendite), mentre i canali a pagamento saranno programmati tra il quarto e il quinto arco di numerazione (tra il 401 e il 599). Il piano prevede di lasciare i canali 0, 100, 200, 300, 400, 500, 600, 700, 800, 900 ai servizi "di interesse generale", come le guide ai programmi. 7

Turismo: Brambilla, in vacanza 30 mln di italiani, 15,9% in piu rispetto 2009 Fonte: Adnkronos Un apertura positiva per la stagione estiva 2010. Sono infatti 30 mln gli italiani che tra luglio e settembre hanno pianificato almeno una vacanza contro i 25,9 mln del 2009 (+15,9%). In particolare, nel solo mese di luglio si concentreranno il 35,3% delle vacanze programmate, ad agosto il 44% e a settembre il 20,6%. E questo il bilancio sul comportamento turistico degli italiani per la stagione estiva 2010 illustrato quest oggi a Palazzo Chigi dal ministro del Turismo Michela Brambilla e dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti. Manovra: Garimberti, Rai ancora una volta bastonata, costretti a reality Fonte: ASCA Milano, 16 lug - Puntare sui reality show e' una mossa obbligata per la Rai che esce ''ancora bastonata'' dagli effetti della manovra correttiva. La denuncia e' del presidente della Tv di Stato, Paolo Garimberti, che all'indomani del voto di fiducia sulla manovra da parte dell'aula del Senato punta il dito sulla scarsa attenzione delle istituzioni dei confronti di Viale Mazzini. Spunto per la polemica e' stata la presentazione dell'opera film ''Il Rigoletto a Mantova'', con Gariberti che si e' soffermato sulla necessita' per la Rai di investire in prodotti culturali. ''La Rai - ha detto - deve fare cultura, siamo una grande azienda culturale che pero' in un momento difficile e' costretta a stare sul mercato anche con i reality''. E le responsabilita', secondo il presidente della Rai, sono soprattutto di natura politica: ''Nella manovra doveva passare un emendamento che introduceva il pagamento del canone insieme alla bolletta della luce, come del resto succede in tutto il mondo''. La norma, pero', alla fine ''non e' passata'' ed e' per questo che secondo Gariberti ''per l'ennesima volta la Rai e' bastonata''. Il risultato e' una programmazione piu' focalizzata sugli ascolti che sulla qualita', perche' ''e' difficile fare prodotti di qualita' se mancano i fondi''. E la situazione, ha tenuto a sottolineare il presidente di Viale Mazzini, non cambiera' ''fino a quando non si fara' in modo di far scendere l'evasione del canone sotto il 30%. Fino ad allora la Rai restera' sul mercato anche con i reality''. Rai/ Udienza ricorso su Ruffini, Tribunale si riserva decisione Fonte: Apcom Si è svolta oggi l'udienza per il ricorso opposto dalla Rai alla decisione del Tribunale del Lavoro di Roma che ha reintegrato Paolo Ruffini alla direzione di Raitre. I legali delle parti questa mattina hanno illustrato le rispettive memorie, il collegio giudicante si è riservato la decisione che a questo punto potrebbe essere rinviata alla prossima settimana. 8