Incentivi fiscali ed efficienza energetica: dalle politiche comunitarie alla regolazione regionale. di Gabriella De Maio



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Incentivi fiscali ed efficienza energetica: dalle politiche comunitarie alla regolazione regionale di Gabriella De Maio

La strategia energetica europea L UE considera l energia come un fattore essenziale per la competitività e lo sviluppo economico dell Europa. Entro il 2020 le energie rinnovabili dovrebbero coprire il 20% del consumo finale di energia, congiuntamente all'obiettivo di raggiungere almeno il 20% dell'efficienza energetica. Già da tempo l Unione Europea ha cercato di incentivare l uso delle energie rinnovabili tramite gli incentivi fiscali promuovendo veri e propri cambiamenti nel comportamento dei consumatori, tramite la fiscalità. Fra gli Stati dell UE che hanno operato in tal senso vi è la GERMANIA che ha adottato misure fiscali per la produzione di energia verde e l incentivazione dei sussidi per la costruzione di parchi eolici e solari.

La fiscalità nelle politiche energetiche europee La strategia energetica europea è, dunque, riassumibile in due direttrici fondamentali: 1. intervento dal lato dell offerta incentivi all utilizzo di fonti rinnovabili e meno inquinanti di energia; 2. intervento dal lato della domanda incentivi alla riduzione dei consumi attraverso un utilizzo razionale dell energia. Nella seconda direttrice si collocano gli incentivi fiscali agli interventi di efficientamento energetico.

Gli strumenti della politica energetica italiana Anche l ITALIA utilizza strumenti finanziari e/o misure fiscali sussistenti volte ad incentivare l efficienza energetica di varia natura, come il feed in premium (conto energia), il feed in tariff (la tariffa omnicomprensiva), i certificati verdi, i certificati bianchi e la certificazione energetica. - Certificati verdi: se un impianto produce energia rinnovabile emettendo meno CO 2 di quanto avrebbe fatto un impianto alimentato con fonti fossili (petrolio, gas naturale, carbone, ecc.), il gestore ottiene un certificato verde che può rivendere (a prezzi di mercato) a industrie o attività che sono obbligate a produrre una quota di energia mediante fonti rinnovabili ma non riescono a farlo autonomamente. - Tariffe onnicomprensive constano in un incentivo monetario, che viene concesso - in alternativa ai certificati verdi - per l'energia elettrica verde immessa in rete. - Certificati bianchi sono titoli che certificano i risparmi energetici conseguiti attraverso la realizzazione di interventi di efficientamento energetico e che valgono il riconoscimento di un contributo economico. - Certificazione energetica consiste nella attestazione che un immobile rispetti il parametro dell efficienza energetica.

La certificazione energetica Una delle misure volte ad incentivare l efficienza energetica che più interessa da vicino la collettività locale è la certificazione energetica. La certificazione energetica degli edifici è una procedura di valutazione volta a promuovere il miglioramento del rendimento energetico degli edifici. La procedura deve tenere conto delle condizioni climatiche e locali, del tipo di impianto di riscaldamento e condizionamento, dell'eventuale impiego di fonti di energia rinnovabili e delle caratteristiche architettoniche dell'edificio. La certificazione energetica mira a rendere consapevoli gli operatori e, soprattutto, i cittadini della convenienza di soluzioni costruttive ed impiantistiche più efficienti sia in termini economici che ambientali.

L agevolazione fiscale per la riqualificazione energetica degli edifici La legge di stabilità (2014) ha prorogato la detrazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. L agevolazione è: - 65% per le spese sostenute da giugno 2013 a dicembre 2014; - 50% per le spese che saranno effettuate nel 2015. Si tratta di una riduzione dall'irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) e dall'ires (Imposta sul reddito delle società) concessa per interventi che aumentino il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti e che riguardano, in particolare, le spese sostenute per: la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento; il miglioramento termico dell'edificio (finestre, comprensive di infissi, coibentazioni, pavimenti); l'installazione di pannelli solari; la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

Il meccanismo della detrazione fiscale La detrazione fiscale è un importo che il contribuente ha il diritto di sottrarre dall'imposta lorda (totale delle tasse sui redditi di cui si è debitori verso lo stato) per stabilire così l'imposta netta dovuta. Le detrazioni vanno conteggiate e documentate in sede di dichiarazione dei redditi. Esse si riferiscono dunque sempre ad un preciso anno fiscale (periodo d'imposta). Nei casi di detrazioni per l'efficienza e il risparmio energetico è il contribuente stesso, o un suo consulente, che dovrà accertarsi di avere la documentazione necessaria e dovrà riportare gli importi e i giustificativi nella propria dichiarazione dei redditi.

Il principio della non cumulabilità delle agevolazioni fiscali La detrazione non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per i medesimi interventi da altre disposizioni di legge nazionale (ad esempio la detrazione per il recupero del patrimonio edilizio). Se gli interventi realizzati rientrano sia nelle agevolazioni previste per il risparmio energetico sia in quelle previste per le ristrutturazioni edilizie, si potrà fruire, solo dell uno o dell altro beneficio fiscale per la detrazione delle relative spese.

La politica energetica della Regione Lazio La Regione Lazio ha definito la politica energetica in favore delle fonti rinnovabili essenzialmente: a) con L.R. n. 15 del 2004 ha prescritto misure per incrementare l impiego dell energia solare termica e per diminuire gli sprechi idrici negli edifici. b) con L.R. n. 16 del 2011 ha introdotto una serie di misure volte a semplificare le procedure per l installazione di impianti ad energie rinnovabili sul territorio. L obiettivo è non solo la promozione della produzione di energie da fonte rinnovabile ma anche la realizzazione di infrastrutture elettriche lineari necessarie all immissione nel sistema elettrico dell energia verde.

Il protocollo d intesa Regione Lazio GSE Il protocollo d intesa viene siglato fra la Regione e il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) il 22 maggio 2014 Nelle premesse viene precisato che la Regione Lazio promuove l utilizzo delle fonti rinnovabili e i sistemi per l efficienza energetica negli usi finali di energia con l obiettivo di stimolare l iniziativa delle famiglie alla realizzazione di interventi sui quali attivare eventuali differenti agevolazioni fiscali previste dalla normativa vigente.

Gli intenti della Regione e del GSE Gli intenti delle parti del Protocollo d intesa sono essenzialmente: a) realizzare sul territorio nuove iniziative e progetti volti allo sviluppo delle tematiche dell efficienza energetica, della sostenibilità ambientale, delle energie rinnovabili, che possano anche prevedere la partecipazione di enti locali, strutture sanitarie regionali, nonché enti gestori dell edilizia residenziale pubblica; b) valutare la possibilità di programmare e realizzare percorsi formativi sui temi dello sviluppo delle energie rinnovabili e dell efficienza energetica anche con riferimento al tema della certificazione energetica degli edifici della PA. Il GSE svolgerà attività di supporto a favore della Regione Lazio, rendendosi disponibile a: istaurare collaborazioni volte all analisi dei principali tematiche delle politiche energetiche; individuare le linee direttrici, propedeutiche all eventuale elaborazione di una normativa regionale con caratteristiche di organicità energetica, con particolare attenzione alle misure di efficienza energetica sugli edifici.

Spunti per una politica energetica efficiente Il futuro delle politiche energetiche passa dunque attraverso due passaggi imprescindibili: a) un incremento dell efficientamento energetico che aumenti i risparmi e riduca i costi; b) un uso dell energia più cosciente da parte degli operatori del settore e dei singoli cittadini. Il presupposto da cui si dovrebbe partire per rendere efficace ed efficiente le politiche di incentivazione all utilizzo di fonti rinnovabili è considerare che una grossa parte dell energia che consumiamo è sprecata, e potrebbe essere facilmente risparmiata.

La formula dell approccio integrato Appare evidente che le politiche energetiche comunitarie, statali e regionali su fonti rinnovabili si fondano su un approccio integrato, riassumibile nella seguente formula: i + r + sp = e 2 La somma fra le(i) informazioni fornite ai cittadini ed alle imprese, unita al (r) risparmio energetico ed alla (sp) semplificazione delle procedure consente, tramite la stabilizzazione dei costi e degli stessi incentivi fiscali, di realizzare l obiettivo dell efficienza energetica(e 2 ).

Una nuova cultura energetica Il perno di una nuova cultura energetica che incrementi l utilizzo delle fonti rinnovabili è l efficienza energetica che a sua volta si fonda sul risparmio di buona parte dell energia che viene sprecata. L incentivo è sì una misura volta a incrementare lo sviluppo di determinate attività, di produzione di nuove fette di mercato, ma esso, con riferimento all energia verde, va inteso non solo in una logica imprenditoriale, ma anche in senso etico e civico, fornendo maggiori incentivi ai comportamenti virtuosi, al risparmio di quell energia che già esiste e che costituisce un giacimento nascosto ma imprescindibile per tutelare il futuro delle nuove generazioni.

Grazie per l attenzione