Scuola di fotografia Fotografare la città, tra paesaggio urbano e street Inizia questo mese una nuova serie di articoli con cui affrontiamo le basi della ripresa fotografica. Non è un corso classico da manuale di fotografia, ma piuttosto una scuola per esempi commentati, con approfondimenti tecnici. Il maltempo - Durante un breve intervallo fra due temporali, la luce di una tarda sera di giugno aveva assunto tonalità elettriche, che conferivano un atmosfera spettrale al centro di Verona. Focale equivalente: 24mm. Esposizione: 1/45s f/8 ISO 800. Una volta si diceva che il principale vantaggio della reflex fosse quello di vedere esattamente ciò che si fotografa, perché il mirino guarda attraverso l obiettivo. Oggi lo schermo LCD di qualunque compatta digitale fa la stessa cosa, ma la reflex mantiene ancora una versatilità e una capacità di controllo superiori a quelle di altre fotocamere, oltre a dare la possibilità di costruirsi un corredo ottico su misura. Rispetto alla fotografia analogica, oggi la reflex ha guadagnato un nuovo margine di qualità sulle compatte per via dei sensori più grandi. Tanto per intenderci, oggi c è una maggiore differenza di formato tra una reflex e una compatta di quanta ve ne fosse all epoca della pellicola tra medio formato e rullini 35mm. Sensori più grandi si traducono 24
Il bianco e nero - Di questa immagine vediamo due possibili interpretazioni, molto diverse tra loro. Quella a colori è fedele alla situazione e cerca di rendere in modo ottimale i contrasti e la leggibilità dei dettagli. Si tratta del tipo di resa che ci si aspetta da una fotocamera digitale bene impostata, con nessuna ombra completamente chiusa e nessuna luce sfondata. In questa immagine il ruolo principale è svolto dalla scalinata, che accompagna lo sguardo dai soggetti in primo piano alla figura sulle stampelle. Con un approccio diverso, si può considerare che il contributo dato dal colore è insignificante, se non addirittura dannoso, mentre i molti dettagli distolgono lo sguardo dalle figure chiave. Con la conversione in bianconero e il notevole aumento del contrasto ho eliminato molti elementi presenti nello scatto originale, ottenendo un immagine più netta, che focalizza l attenzione prima sulle figure in primo piano, e poi sull altra più indietro, sulla quale lo sguardo viene condotto dalla scalinata. Sta a chi guarda queste foto scegliere quale interpretazione risulti più efficace per il proprio gusto. Focale equivalente: 24mm. Esposizione: 1/80s f/6,3 ISO 200. 25
L inquadratura azzardata Una regola, che in realtà non esiste e quindi si può violare volentieri, è quella che vuole chiese e palazzi sempre fotografati in orizzontale. Allo scopo di comporre l immagine in modo meno banale si può cercare un punto di ripresa ravvicinato unito all inquadratura verticale. Qui vediamo due possibili interpretazioni dei portici di Mondaino (FC): quella tutto sommato canonica e quella più estrosa, entrambe realizzate con focale equivalente 18mm. Esposizione 1/80s f/5,6 ISO 200. in pixel più grandi, capaci di catturare più luce e mantenere un livello di rumore più basso, così sempre più utenti decidono di passare dalla compatta alla reflex. Questo articolo vuole rispondere a chi desidera ottenere fotografie più soddisfacenti non solo dal punto di vista della qualità tecnica, ma anche dal lato estetico. Per ottenere questi risultati si possono usare i diffusi programmi scena dedicati alle varie situazioni, oppure pilotare manualmente il diaframma, il tempo e la sensibilità ISO con le classiche priorità dei diaframmi o dei tempi. Luce ed esposizione La luce è il componente fondamentale della fotografia, non soltanto dal punto di vista tecnico, ma anche da quello emozionale. Un soggetto che appare banale in determinate condizioni può risultare affascinante se viene valorizzato a dovere da una buona illuminazione. Vale sempre la pena di esplorare più volte gli angoli più interessanti di una città, a varie ore del giorno e nelle diverse stagioni: le mutevoli condizioni di luce suggeriranno interpretazioni differenti e porteranno a risultati diversi. In linea di massima si ottengono risultati più accattivanti di prima mattina e nel tardo pomeriggio, se non addirittura di notte, ma anche questa regola ha le sue brave eccezioni. Teorizzando su questi aspetti si potrebbero spendere fiumi di parole, ma preferisco rimandarvi alle immagini qui pubblicate. Dal punto di vista tecnico, il concetto base è sempre quello che si può ottenere la stessa esposizione variando i tre parametri fondamentali (apertura del diaframma, tempo di esposizione e sensibilità). A parità di luce disponibile, se apriamo il diaframma passerà più luce e quindi dovremo ridurre il tempo e/o ridurre la sensibilità. Se aumentiamo il tempo di posa, dovremo chiudere un po il diaframma e/o ridurre la sensibilità. Se aumentiamo la sensibilità, si dovrà chiudere un po il diaframma e/o ridurre la durata dell esposizione. La scelta di quale parametro privilegiare (adattando gli altri di conseguenza, in funzione della luce disponibile) dipende dal risultato che si desidera ottenere. Se ad esempio si vuole la massima nitidezza sia Esposizione 1/60s f/8 ISO 400. 26
Monumenti riflessi - Per dare una visione meno scontata dei soggetti più inflazionati, come Palazzo Vecchio a Firenze, si possono cercare riflessi in una vetrina o in una pozzanghera. Focale equivalente: 100mm. Esposizione: 1/60s f/5,6 ISO 100. L attesa - Spesso si trovano spunti ed angoli interessanti, che però mancano di mordente per l assenza di un vero soggetto. La soluzione è la pazienza: aspettando, prima o poi capiterà che arrivi il protagonista che ci mancava. Questa superficie a specchio sopra una vetrina di Colonia voleva solo essere resa più interessante dall elemento umano, passato nel punto giusto nel giro di qualche minuto. Focale equivalente: 31mm. Esposizione: 1/125s f/6,3 ISO 200. per i soggetti vicini che per quelli a distanza si dovrà impiegare un diaframma abbastanza chiuso, oppure impostare il programma paesaggi, mettendo a fuoco ad una distanza intermedia. Vedremo dalle immagini che questa scelta, tipica delle foto di paesaggio urbano, ammette volentieri delle eccezioni. Infatti, per dare maggiore evidenza ad un soggetto in primo piano rispetto ad uno sfondo meno nitido, si dovrà impiegare un diaframma aperto oppure impostare il programma ritratti, mettendo a fuoco sul soggetto principale. Nella foto di paesaggio, anche urbano, in linea di massima il tempo di posa e la sensibilità sono secondari rispetto al diaframma, che resterà quasi sempre il protagonista delle nostre riprese. Per questo motivo la modalità di esposizione più consigliata è sicuramente la priorità dei diaframmi (in genere indicata come A oppure Av sulle ghiere dei modi e sui display delle fotocamere). Qualche volta però sarà bene pensare in termini di tempo d esposizione, soprattutto se stiamo inquadrando soggetti in movimento o se fotografiamo con luce scarsa. La regola generale dice che per non avere del micromosso, che renderebbe meno nitida l immagine, si deve usare un tempo di posa che sia reciproco della focale equivalente in uso, ad esempio 1/125 di secondo con focali intorno ai 100-135mm. Questo può essere un riferimento utile come punto di partenza, ma va interpretato e adattato tenendo conto di altri aspetti importanti. Ad esempio, se il soggetto è immobile potremmo accettare tempi più lunghi a patto di stabilizzare la fotocamera (con lo stabilizzatore incorporato, se presente, oppure col sempre valido treppiede), mentre coi soggetti in movimento può essere necessario un tempo più breve. Approccio opposto se invece vogliamo dare evidenza a qualche tipo di movimento, come ad esempio il traffico automobilistico, la fretta dei passanti o l acqua di una fontana: in questi casi la scelta di un tempo lungo ci darà soggetti strisciati che trasmetteranno un senso di maggiore dinamismo anziché congelati in una sorta di innaturale fermo immagine. Queste foto si potranno fare con la priorità dei tempi (in genere indicata come S oppure Tv sulle 27
Esposizione in controluce In condizioni di forte controluce, anche un moderno esposimetro multizona può venire ingannato dall area luminosa, provocando un evidente sottoesposizione del soggetto principale. In questo scatto eseguito a Gubbio in periodo natalizio la prima foto l ho scattata in automatico (1/800s f/6,3 ISO 400), mentre per la seconda ho escluso il cielo dall inquadratura e bloccato l esposizione (1/125s f/6,3 ISO 400) con l apposito tasto, dopodiché ho ricomposto l inquadratura. Come si vede dai dati di esposizione, vi sono quasi tre diaframmi di differenza tra i due scatti. Focale equivalente: 75mm. ghiere dei modi e sui display delle fotocamere). Tenete presente che le foto qui pubblicate sono state scattare prevalentemente nel formato Jpeg, ma qualche volta l uso del formato Raw può dare un margine di manovra superiore nell ottimizzare la qualità tecnica. La ricerca e la composizione dell immagine Alzi la mano chi non ha mai fotografato il compagno di viaggio sorridente davanti al monumento famoso. Non sono certo foto proibite, ma non vorrete mica tornare da una bella città avendo soltanto dei ritratti ambientati dei vostri amici, no? Questi potreste farli con più cura e migliori risultati anche a casa! Però c è anche il rischio di cadere nell altra banalità, ovvero le facciate di chiese e monumenti più o meno infestate da frotte di turisti, col risultato di alternare Torre di Pisa con amici a Torre di Pisa con turisti, Piazza San Marco con amici a Piazza San Marco con turisti e poco più. Come se ne esce? Occorre esplorare diverse focali, diversi soggetti (anche i dettagli) e cercare inquadrature dal basso o dall alto, per catturare situazioni interessanti o curiose, magari transitorie. Pensate sempre anche alla possibilità di inquadrature verticali; anche se non sfruttano in pieno il televisore o il monitor del PC in fase di riproduzione, servono a variare i risultati e valorizzano meglio determinati soggetti. Le foto qui pubblicate e commentate vi possono dare utili spunti. È importante ricordare che in città non si deve cercare soltanto il Gamma dinamica I grandi sensori delle reflex digitali consentono anche una notevole gamma dinamica, utile nelle situazioni di controluce. Per sfruttare al meglio questa prestazione occorre curare bene l esposizione e applicare le funzioni che espandono la gamma dinamica (già nella fotocamera o in fase di conversione del file Raw). In questo scatto eseguito in Piazza del Popolo a Ravenna si nota la buona leggibilità sia del cielo che sotto i portici. Focale equivalente: 24mm. Esposizione: 1/100s f/6,3 ISO 200. 28
Giorno e sera - Lo stesso soggetto, con lo stesso tipo di inquadratura, può fare un effetto diverso se fotografato a diverse ore del giorno, o addirittura di notte. Al mattino questi hotel che spuntano dal deserto di Dubai sono suggestivi, ma la ripresa di sera colpisce ancora di più, anche se il panorama può risultare meno leggibile. Entrambi gli scatti sono stati effettuati a 28mm di focale equivalente. Esposizione: 1/30s f/4 ISO 400 (mattina) e 1/2s f/4 ISO 400 (sera). Dall alto Se capita la bella giornata col cielo terso, magari di prima mattina o verso sera, non lasciatevi sfuggire l occasione di qualche ripresa aerea da torri o campanili di una certa altezza. Dai sessanta metri della Torre Prendiparte si può avere una spettacolare visione di Bologna, qui ulteriormente valorizzata dall arcobaleno seguito ad un acquazzone. Il grande sensore della reflex consente di rendere al meglio i dettagli dei tetti, quelli delle nuvole bianche e perfino di aprire i nuvoloni scuri ancora presenti sulla scena. Focale equivalente: 18mm. Esposizione: 1/250s f/8 ISO 200.
Valorizzare il particolare Quanti visitatori si sono accorti che nella Basilica di S.Pietro a Roma ci sono angeli nudi? La ricerca di dettagli da fotografare aiuta a vedere e a notare anche aspetti culturali imprevisti come questo. Grazie alle alte sensibilità e ai sistemi di stabilizzazione, anche gli zoom non particolarmente luminosi sono utili per fotografare in luce ambiente ridotta. Focale equivalente: 42mm. Esposizione: 1/15s f/4 ISO 800. La luce radente La luce del tardo pomeriggio è spesso ideale per valorizzare un soggetto e la materia che lo costituisce. Però con questa vecchia imposta di Fiorenzuola ho sfruttato i raggi radenti del sole di un mezzogiorno d estate, capaci di descrivere benissimo la pietra e il legno. Immagini di questo genere si prestano parecchio anche alla ripresa bianconero, ma in questo caso i colori, più volte applicati e più volte sbiaditi sul muro e sulla persiana, hanno un ruolo importante per dare identità al soggetto. Focale equivalente: 36mm. Esposizione: 1/25s f/6,3 ISO 200. monumento più o meno famoso, la chiesa o la piazza. Anche una vetrina o un cartellone pubblicitario possono costituire soggetti interessanti e da certi punti di vista perfino più interessanti proprio perché effimeri. Se di foto del Colosseo è pieno il mondo, un immagine riuscita di una bancarella o di un suonatore ambulante può essere unica. Una bella vetrina ha già molto del set di ripresa professionale, e come tale ci può dare soggetti accattivanti, ben disposti e talvolta perfino illuminati a dovere. Studiando questi soggetti si può affinare la capacità di vedere fotograficamente. Altre volte può capitare di riconoscere uno splendido sfondo per un soggetto che però manca; che fare? Semplice, basta studiare l inquadratura ed aspettare che arrivi qualcuno: un passante, un gatto o altro. Naturalmente non posso garantirvi che il soggetto ideale passi in un tempo ragionevole, ma vi assicuro che in questo modo si possono ottenere scatti più che degni. Il ruolo delle persone Spesso i passanti, gli altri turisti e i nostri stessi accompagnatori costituiscono notevoli elementi di disturbo, inspiegabilmente dotati di una straordinaria attitudine a stazionare sempre proprio dove danno più fastidio alla nostra immagine. In base alla logica positiva di trasformare i problemi in opportunità, vale la pena cercare le situazioni più interessanti create dai passanti, dai musicisti di strada e dagli altri affascinanti personaggi che popolano le città. Qui però si passa dal paesaggio urbano alla street photography, quel genere che ha reso famosi alcuni tra i più grandi fotografi del secolo scorso. Un nome per tutti: Henri Cartier-Bresson. Per sperare di raccogliere qualcosa in questo campo occorre prima raggiungere una notevole padronanza del mezzo tecnico e la capacità di cogliere le situazioni, tenendo comunque presente che anche molti degli scatti spacciati come colti al volo in realtà ricadono nel caso già menzionato di pazien- 30
Movimento veloce e lunghi tempi di posa Una delle prime cose che il fotografo deve imparare è che per congelare un movimento veloce occorre un tempo di esposizione molto breve. Con uno scopo diametralmente opposto, in questa foto vediamo come un lungo tempo di esposizione possa servire a mettere in evidenza lo scorrere veloce della metropolitana di notte. Focale equivalente: 18mm. Esposizione: 1/8s f/4,5 ISO 400. Mosso evocativo In fotografia, il mosso può essere indesiderato oppure creativo. In questo centro commerciale di Dubai abbiamo una prima immagine canonica, che congela il movimento con un tempo relativamente breve; la situazione viene descritta bene, ma la foto non risulta troppo interessante. Nel secondo scatto invece ho preferito evidenziare il movimento, privilegiando l aspetto evocativo rispetto alla pura descrizione. I soggetti non sono riconoscibili, ma d altra parte non era questo l intento, mentre il risultato è certamente più convincente. Si percepisce ancora il contrasto tra gli abiti arabi e quelli occidentali, mentre i soggetti in movimento danno il senso dell attività frenetica comune a qualunque metropoli contemporanea. Focale equivalente: 67mm. Esposizione: 1/45s f/4 ISO 400 (la prima) e 1/6s f/5,6 ISO 200 (la seconda). 31
Pillole di tecnica Esposizione La quantità di luce richiesta per ottenere una foto accettabile. In base alla luce disponibile, l esposimetro darà indicazioni (esposizione manuale) oppure piloterà direttamente la fotocamera (esposizione automatica, programmata, scene, ecc.) per dosare l esposizione agendo su diaframma, tempo e sensibilità ISO. Rispetto a quanto indicato dall esposimetro, si potranno apportare correzioni manuali per aumentare o ridurre la quantità di luce che arriva sul sensore, in funzione del risultato che si desidera ottenere. Apertura (del diaframma) Indica le dimensioni del foro del diaframma attraverso cui passa la luce dall obiettivo al sensore. Con un diaframma più aperto (indicato da numeri piccoli, ad esempio f/2) passa più luce in un determinato intervallo di tempo; con un diaframma più chiuso (indicato da numeri grandi, ad esempio f/8) passa meno luce. Tempo di posa (velocità di otturazione) Corrisponde all intervallo di tempo che diamo alla luce per impressionare l immagine sul sensore. Con un tempo breve (es. 1/1000s = un millesimo di secondo) la luce avrà poco tempo per colpire il sensore, mentre con un tempo lungo (es. 1/2s = mezzo secondo) si potrà accumulare luce per un intervallo prolungato. I tempi più brevi sono adatti alle condizioni di luce abbondante, o per congelare l azione di soggetti in rapido movimento, mentre i tempi lunghi sono richiesti dalle riprese in luce scarsa, oppure per evidenziare il movimento. Sensibilità ISO Indica la capacità del sensore di fornire la luce necessaria a produrre un immagine. Sensibilità minori (es. da ISO 100 a 400) sono adatte per fotografare in luce abbondante e consentono di avere immagini più dettagliate e con minore presenza di disturbo sull immagine (rumore). Sensibilità maggiori (es. da ISO 800 a 3200) sono indicate per fotografare in luce scarsa o per congelare l azione di soggetti in rapido movimento, ma generano un maggiore disturbo sull immagine (rumore). Quando si modificano le impostazioni di sensibilità della macchina, non si agisce sulla capacità del sensore di rilevare la luce, che non cambia; si interviene invece sull amplificazione del segnale rilevato dal sensore. Messa a fuoco selettiva La regola che vuole il paesaggio tutto a fuoco può essere violata tutte le volte che si presenta una buona occasione, come questa a Comacchio (FE). Come istantanea di paesaggio urbano, la foto si stacca dalla consuetudine dando una netta prevalenza al soggetto in primo piano pur senza isolarlo completamente dal suo contesto. Come macro, mantiene l ambiente e l atmosfera del paese, per superare il tipico senso del costruito comune a tante riprese di questo genere. Il trucco consiste nell uso di una focale grandangolare spinta, unita alla distanza di ripresa ridottissima. Focale equivalente: 21mm. Esposizione: 1/400s f/8 ISO 200. te attesa della situazione che ci piacerebbe fotografare. Naturalmente tutto questo risulta difficile se l amica sbuffa perché siamo fermi già da 5 minuti in quest angolo di mondo senza nemmeno fare uno scatto. A voi la scelta su chi o cosa privilegiare, ma ricordate che è preferibile fare meno foto e un po più ragionate che tanti scatti tutti uguali. Dario Bonazza 32