Armando Bellini Stefano Bifaretti Stefano Costantini. Elettronica di potenza

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Armando Bellini Stefano Bifaretti Stefano Costantini Elettronica di potenza

Copyright MMIV ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133 a/b 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 88 7999 916 8 I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: dicembre 2004 I ristampa aggiornata: ottobre 2006

Indice Elenco delle figure Elenco delle tabelle vii xvii Introduzione 1 I Semiconduttori impiegati nei convertitori statici 5 1 Diodi 7 1.1 Caratteristiche statiche 8 1.2 Comportamento transitorio 9 1.3 Diodi particolari 13 1.3.1 Diodi Schottky 13 1.3.2 Diodi Zener 14 1.4 Specifiche fornite dal costruttore 14 1.4.1 Portate 14 1.4.2 Dati relativi alle caratteristiche statiche 15 1.4.3 Dati relativi al comportamento transitorio 15 1.5 Comportamento termico 16 1.5.1 Determinazione delle perdite 16 1.5.2 Dispositivi di dissipazione. 19 1.5.3 Determinazione della temperatura di giunzione 20 1.6 Protezioni 24 1.6.1 Protezioni contro sovracorrenti 24 1.6.2 Protezioni contro sovratensioni 25 1.7 Montaggi in serie e in parallelo 30 1.7.1 Montaggio in parallelo 30 1.7.2 Montaggio in serie 31 i

ii Indice 2 Transistor bipolari (BJT) 33 2.1 Caratteristiche statiche 34 2.2 Comportamento transitorio 35 2.2.1 Commutazione dallo stato di interdizione a quello di saturazione 35 2.2.2 Commutazione dallo stato di saturazione a quello di interdizione 36 2.2.3 Capacità 36 2.3 Area di sicurezza (SOAR) 37 2.4 Transistor particolari: Darlington 41 2.5 Specifiche fornite dal costruttore 43 2.5.1 Dati relativi al comportamento statico 44 2.5.2 Dati relativi al comportamento transitorio 44 2.6 Circuito di pilotaggio 44 2.7 Protezioni 49 2.8 Montaggio in parallelo 50 3 Transistor ad effetto di campo (MOSFET) 53 3.1 Struttura dei Transistor MOSFET 53 3.2 Principali differenze tra MOSFET e BJT 56 4 Transistor bipolari con gate isolato (IGBT) 59 4.1 Struttura degli IGBT 59 4.2 Caratteristiche degli IGBT 61 5 Raddrizzatori controllati al silicio 65 5.1 Caratteristiche statiche 66 5.1.1 Caratteristica anodica 66 5.1.2 Meccanismi di innesco 67 5.1.3 Caratteristica dell elettrodo di controllo 70 5.2 Comportamento transitorio 74 5.2.1 Commutazione dallo stato di interdizione a quello di conduzione 74 5.2.2 Commutazione dallo stato di conduzione a quello di interdizione 74 5.3 Componenti particolari 78 5.3.1 Triac 78 5.3.2 Raddrizzatori Controllati Asimmetrici 79

Indice iii 5.4 Specifiche fornite dal costruttore 80 5.4.1 Dati relativi al comportamento statico 80 5.4.2 Dati relativi al comportamento transitorio 81 5.5 Circuito di pilotaggio 82 5.6 Protezioni 87 5.6.1 Protezioni contro eccessivi valori del di/dt 87 5.6.2 Protezioni contro eccessivi valori del dv/dt 87 5.6.3 Protezioni contro sovracorrenti 90 5.6.4 Protezioni contro sovratensioni 90 5.7 Montaggi in serie e in parallelo 90 6 Componenti derivati dai Tiristori 91 6.1 Gate Turn-Off thyristors: GTO 91 6.2 Gate Controlled turn-off Thyristor: GCT 96 6.3 Tiristori con Gate isolato 99 II Convertitori statici 105 7 Caratterizzazione dei convertitori statici 107 7.1 Trasferimento di energia 108 7.2 Funzionamento come amplificatore 111 8 Convertitori c.c.-c.c 113 8.1 Convertitore con tensione di uscita inferiore a quella di alimentazione 114 8.1.1 Carico puramente resistivo 114 8.1.2 Carico induttivo 117 8.1.3 Carico attivo 130 8.1.4 Modalità di controllo del convertitore 135 8.2 Convertitore con tensione di uscita maggiore di quella di alimentazione 141 8.3 Convertitori c.c.-c.c. bidirezionali 146 8.3.1 Convertitori bidirezionali a due quadranti 146 8.3.2 Convertitori bidirezionali a quattro quadranti 147 8.4 Realizzazione con GTO 149 8.5 Realizzazione con Tiristori 150

iv Indice 9 Convertitori c.c.-c.a. 165 9.1 Inverter realizzati con interruttori statici 165 9.1.1 Struttura a ponte 166 9.1.2 Struttura a semiponte 167 9.1.3 Struttura a push-pull 168 9.1.4 Circuiti atti alla riduzione delle perdite di commutazione negli inverter a Transistor 168 9.1.5 Circuiti atti alla riduzione delle perdite di commutazione negli inverter a GTO 177 9.1.6 Inverter a Tiristori 177 9.2 Inverter a tiristori senza interruttori statici 189 9.2.1 Inverter parallelo. 189 9.2.2 Inverter serie 195 9.2.3 Inverter a spegnimento complementare 201 9.3 Inverter trifase 205 9.3.1 Inverter trifase con interruttori statici 206 9.3.2 Inverter trifase a Tiristori 207 9.4 Riduzione del contenuto armonico della tensione di uscita 223 9.5 Variazione dell ampiezza della tensione di uscita 228 9.6 Tecniche di modulazione impiegate per variare la tensione di uscita 230 9.6.1 Tecniche di modulazione utilizzate con dispositivi prevalentemente analogici 232 9.6.2 Tecniche di modulazione realizzate impiegando dispositivi a microprocessore 243 9.6.3 Peculiarità delle tecniche di modulazione impiegate nei sistemi trifase 245 10 Convertitori c.a.-c.c. 247 10.1 Convertitori c.a.-c.c. alimentati da rete monofase 248 10.1.1 Convertitore monofase a semionda 248 10.1.2 Convertitore ad onda intera con trasformatore a presa centrale 258 10.1.3 Convertitore a ponte totalmente controllato 263 10.1.4 Convertitore a ponte semicontrollato 265 10.2 Convertitori c.a.-c.c. alimentati da rete trifase 267 10.2.1 Convertitore trifase a semionda 267

Indice v 10.2.2 Convertitore trifase ad onda intera con trasformatore a presa centrale 272 10.2.3 Convertitore trifase a ponte totalmente controllato 276 10.2.4 Convertitore trifase a ponte semicontrollato 280 10.3 Convertitori polifase 283 10.4 Convertitori c.a.-c.c. con carico attivo 284 10.4.1 Convertitore monofase a semionda 284 10.4.2 Convertitore monofase ad onda intera 288 10.5 Convertitori c.a.-c.c. bidirezionali 288 10.5.1 Convertitori c.a.-c.c. a quattro quadranti 290 10.6 Effetti prodotti dal convertitore sulla rete di alimentazione 295 10.6.1 Convertitore monofase a ponte totalmente controllato 296 10.6.2 Convertitore monofase con trasformatore a presa centrale 299 10.6.3 Convertitore monofase a ponte semicontrollato 300 10.6.4 Convertitore trifase a ponte totalmente controllato 302 10.6.5 Convertitore trifase ad onda intera con trasformatore a presa centrale 304 10.6.6 Convertitore trifase a ponte semicontrollato 304 10.7 Miglioramento del fattore di potenza 306 10.7.1 Convertitore monodirezionale a struttura multipla 308 10.7.2 Convertitore bidirezionale a struttura multipla 312 10.7.3 Convertitori monodirezionali con interruttori statici 317 10.7.4 Convertitore bidirezionale con interruttori statici 321 10.8 Influenza dell impedenza della sorgente di alimentazione 325 10.8.1 Convertitore monofase a ponte totalmente controllato 325 10.8.2 Convertitore monofase a ponte semicontrollato 328 10.8.3 Convertitore trifase a ponte totalmente controllato 329 10.8.4 Convertitore trifase a ponte semicontrollato 332 11 Convertitori c.a.-c.a. 333 11.1 Convertitori a controllo di fase 333 11.1.1 Convertitore monofase 333 11.1.2 Convertitore trifase 336 11.2 Cicloconvertitori 340 11.2.1 Modalità di comando dei cicloconvertitori 341 11.2.2 Cicloconvertitori con uscita trifase 343

vi Indice 11.3 Convertitori a matrice 345 12 Convertitori con struttura a più livelli 349 12.1 Inverter con struttura a più livelli 349 13 Convertitori pluristadio 353 13.1 Convertitore bistadio c.a.-c.a. 353 13.2 Convertitori bistadio c.c.-c.c. 355 13.3 Convertitori c.a.-c.c. a tre stadi 359 14 Convertitori risonanti 361 14.1 Convertitori quasi risonanti 362 14.1.1 Interruttori risonanti con corrente di apertura nulla 362 14.1.2 Interruttori risonanti con tensione di apertura nulla 370 14.2 Convertitori a carico risonante 374 14.2.1 Convertitore risonante con carico in serie 375 14.2.2 Convertitore risonante con carico in parallelo al condensatore risonante 376 14.2.3 Convertitore risonante ibrido 378

Introduzione In seguito alla Riforma Universitaria e all introduzione dei Crediti Formativi, il corso di Elettronica di Potenza, già impartito da diversi anni presso la Facoltà di Ingegneria dell Università di Roma Tor Vergata, è stato suddiviso in due moduli da 5 crediti ciascuno: Componenti per l Elettronica di Potenza e Elettronica di Potenza 1. Il presente volume contiene l insieme degli argomenti svolti nei due corsi. La struttura del testo tiene conto della peculiarità dei due insegnamenti; infatti mentre Componenti per l Elettronica di Potenza è seguito da Studenti provvisti di una consolidata conoscenza di base in Elettronica Analogica e Digitale (quasi tutti iscritti al corso di Laurea specialistica in Ingegneria Elettronica) il corso di Elettronica di Potenza 1 è seguito anche da Studenti di corsi di Studi non orientati all Elettronica. Risulta pertanto necessario effettuare una trattazione dei convertitori statici che ipotizzi l impiego di interruttori ideali ed un approfondimento che, una volta illustrato il comportamento statico e dinamico dei componenti utilizzati, evidenzi gli effetti che l impiego di componenti non ideali presenta sul funzionamento dei diversi tipi di convertitore. Conseguentemente il libro è suddiviso in due parti: la prima parte, Semiconduttori impiegati nei convertitori statici, è dedicata esclusivamente al corso di Componenti per l Elettronica di Potenza, mentre nella seconda parte la distinzione tra la trattazione generale con componenti ideali e gli approfondimenti sarà evidenziata impiegando caratteri tipografici diversi. I convertitori statici di energia sono dispositivi elettronici che permettono il trasferimento controllato di energia elettrica da una sorgente ad un carico. I loro campi di impiego sono i più svariati; basta citare i dispositivi di alimentazione in corrente continua o in corrente alternata, gli amplificatori di potenza impiegati nei sistemi di controllo e, in particolare, negli azionamenti elettrici, i gruppi statici di continuità, i convertitori utilizzati per la trasmissione dell energia elettrica in corrente continua. Come si vedrà in seguito, gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici; infatti la struttura del convertitore risulta fortemente influenzata, oltre che dal tipo di sorgente primaria di alimentazione disponibile e dalle peculiarità del carico, dalla potenza che deve essere trasferita al carico e, di 1

2 Introduzione conseguenza, dai tipi di semiconduttori utilizzati. I primi dispositivi atti alla conversione di energia comparvero verso la fine del diciannovesimo secolo; tali dispositivi erano costituiti da commutatori meccanici e consentivano il trasferimento non controllato di energia da corrente alternata a corrente continua. I primi convertitori in grado di controllare il flusso di energia sono stati, invece, realizzati impiegando macchine elettriche rotanti; tali convertitori (convertitori rotanti), il più noto dei quali è il gruppo Ward-Leonard, dal nome dell Ingegnere tedesco che lo realizzò nel 1891, hanno trovato ampia diffusione in tutto il periodo che va dalla fine del diciannovesimo secolo fino ad oltre la metà del ventesimo secolo. Successivamente, con l avvento prima dei thyratron e dei mutatori a vapori di mercurio e quindi dei semiconduttori di potenza, i convertitori rotanti sono stati man mano sostituiti con convertitori statici che presentano, rispetto a quelli rotanti, indubbi vantaggi di costo, di affidabilità, di rendimento e di manutenzione. Lo sviluppo dei semiconduttori di potenza è stato particolarmente rapido. Nell ultimo ventennio, infatti, si è assistito sia ad un consistente incremento delle potenze manipolabili e delle prestazioni dinamiche delle famiglie di semiconduttori già utilizzate negli anni precedenti sia all affermazione di nuovi tipi di semiconduttori. Come si vedrà nella seconda parte del testo, nei convertitori statici di potenza i semiconduttori vengono sempre impiegati, al fine di ridurre l energia dissipata nel convertitore, in regime di commutazione; vengono cioè fatti funzionare alternativamente in regime di saturazione e in quello di interdizione. Pertanto una prima suddivisione dei semiconduttori impiegati nei convertitori statici può essere effettuata prendendo in considerazione la possibilità di comandarne, mediante un opportuno circuito di pilotaggio, il passaggio dallo stato di interdizione a quello di conduzione ed il passaggio dallo stato di conduzione a quello di interdizione. Sulla base di tale caratteristica, i semiconduttori di potenza possono, quindi, venire suddivisi in tre distinte famiglie: componenti non controllati; componenti di cui è possibile comandare solo il passaggio dallo stato di interdizione a quello di conduzione (chiusura o accensione del componente); componenti di cui è possibile comandare, oltre alla chiusura, anche il passaggio dallo stato di conduzione a quello di interdizione (apertura o spegnimento). La prima famiglia è costituita dai Diodi, la seconda dai Raddrizzatori Controllati al Silicio (o Tiristori) e dai Triac, la terza dai Transistor di potenza (bipolari, ad effetto di campo e IGBT) e dai GTO.

Introduzione 3 I Diodi trovano impiego praticamente in tutti i convertitori. I convertitori alimentati in corrente alternata impiegano, per il controllo del flusso di energia, prevalentemente semiconduttori di cui è possibile comandare solo la chiusura mentre quelli con alimentazione in corrente continua utilizzano, tranne che in convertitori dimensionati per potenze di svariati MW, semiconduttori di cui è possibile comandare sia la chiusura che l apertura (attualmente quasi esclusivamente Transistor con gate isolato di tipo MOSFET o IGBT). La prima parte del testo è dedicata alla descrizione delle caratteristiche dei diversi semiconduttori di potenza utilizzati nei convertitori statici, con particolare riferimento al loro comportamento in regime di commutazione. Tale descrizione ha essenzialmente lo scopo di evidenziare le problematiche connesse alla progettazione dei convertitori; pertanto si eviterà, quando non strettamente necessario, di addentrarsi nell esame del comportamento interno del componente ma ci si limiterà a prendere in considerazione le sole caratteristiche esterne. Nel capitolo relativo ai Diodi saranno trattati alcuni argomenti, ed in particolare comportamento termico e protezioni, comuni a tutti i componenti; pertanto negli altri capitoli la parte generale relativa a tali argomenti non sarà ripetuta. La seconda parte del testo, invece, prende in considerazione i vari tipi di convertitore cercando, per ognuno di essi, di evidenziare sia le peculiarità relative al trasferimento di energia sia il legame tra la variabile di controllo e la tensione o la corrente di uscita.