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DELIBERAZIONE N. 15/ 4 Oggetto: Procedura di verifica ai sensi dell art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R. 15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto Ampliamento del Porto Turistico di Porto Rotondo, in comune di Olbia. Proponente: società Marina di Portorotondo S.r.l. L'Assessore della Difesa dell'ambiente riferisce che la società Marina di Porto Rotondo s.r.l. in data 6 novembre 2007, ha presentato istanza di verifica di assoggettabilità a Valutazione d Impatto Ambientale per il progetto denominato Ampliamento del Porto Turistico di Porto Rotondo, in comune di Olbia. L intervento è ascrivibile alla categorie di opere di cui all allegato A1 della Delib.G.R. n. 5/11 del 2005, punto 7, lettera m) Opere costiere destinate a combattere l erosione e lavori marittimi volti a modificare la costa e punto 7, lettera p) Porti turistici e da diporto con parametri inferiori al punto 10 dell allegato B1. Il progetto, il cui obiettivo è garantire adeguate condizioni di protezione ai nuovi ormeggi per grosse imbarcazioni, può essere suddiviso in quattro distinti interventi in ragione della tipologia di opere previste: 1. realizzazione di una risagomatura dell imboccatura del porto, al fine di facilitare il movimento delle imbarcazioni soprattutto nelle ore di punta, passando dagli attuali metri 29, con fondali in scogliera a -2 metri s.l.m., a metri 41 con fondali garantiti liberi a -4,5 metri s.l.m. della configurazione di progetto. Il fondale sarà spianato con scapolame di idonea dimensione per il getto del muro di banchina sul quale verranno realizzate delle celle antirisacca. Il materiale lapideo (massi) che si andranno a salpare all imboccatura del porto sarà reimpiegato nella scogliera di protezione e nelle celle antiriflettenti; 2. realizzazione di un prolungamento dell attuale scogliera di protezione di circa 80 metri, che vede in tale maniera quasi raddoppiare la propria dimensione, arrivando ad avere una 1/ 6

superficie emersa pari a 670 m 2, e una superficie immersa pari a 2.288 m 2. Sulla scogliera di protezione ampliata è previsto il posizionamento di ulteriori briccole per proteggere meglio le fasi di ormeggio delle imbarcazioni; 3. realizzazione, nella costa sud all esterno del porto, di quattro posti barca destinati ai maxi yacht (40 80 metri). Dal momento che allo stato attuale l area si presenta scoscesa e franosa a causa di una discarica di materiale sciolto depositato in seguito alle realizzazioni edilizie della zona, verrà qui realizzato un muro di sostegno rivestito in pietra locale, con al piede una banchina accessibile sia dal mare che dai piazzali del porto. La realizzazione di questi posti barca comporterà delle operazioni di dragaggio per portare il fondale a una profondità adeguata (-4,5 metri). Il calcolo delle quantità di escavo eseguito sul progetto definitivo stima in circa m 3 2.400 il materiale da scavare di cui circa l 80% in roccia, che si prevede di riutilizzare come riempimento a tergo del banchinamento; 4. è previsto inoltre un ampliamento dell edificio destinato alla Direzione della Marina al fine di sopperire alla mancanza di spazio per i servizi alla clientela e al personale, l ampliamento dell area carburanti, la sistemazione della viabilità e dei piazzali a tergo del banchinamento realizzato ex novo. Sono previste consistenti opere di dragaggio, quantificabili in 1.743 m 2 per quanto riguarda la superficie dragata, e in 3.372 m 3 per quanto riguarda i volumi di materiale dragato. Il costo complessivo delle opere è quantificato in circa euro 2.800.000, interamente a carico del proponente, titolare di una concessione demaniale marittima sull area ai sensi del D.P.R. 2 dicembre 1997 n. 509 (Concessione di area demaniale marittima, atto formale n. 74 rep. 003 del 16.1.1986, atto formale n. 01 rep. 276 del 8.9.2000, atto suppletivo n. 04 rep. 476 del 15.11.2001). Il Servizio Governo del territorio e tutela paesaggistica, con nota prot. n. 355/OT del 3.3.2008, ha rilevato che: l area è sottoposta a vincolo paesistico ai sensi del D.M. 30.11.1965, ed è ricompresa all interno della fascia costiera (Assetto Ambientale del PPR); l intervento proposto rientra tra quelli previsti dal PPR all art. 20, comma 2, punto 3, lettera b), per la cui realizzazione il successivo comma 3 prevede l attivazione delle procedure d intesa, prevista dall art. 11, comma 1, lettera c), secondo le modalità descritte nella circolare esplicativa dell Assessorato degli Enti Locali n. 550/GAB del 23.11.2006; 2/ 6

[ ] l art. 103, comma1, lettere a,b,c, [ ] prescrive l ammissibilità delle opere di cui in oggetto, nel caso in cui siano previste in piani di settore e ubicate nelle aree di minor pregio paesistico, evidenziando, inoltre, che avuto riguardo di quanto disposto dall art. 146, comma 6 del D.Lgs. n. 42/2004, del D.P.C.M. 12.12.2005, e del Piano Paesaggistico Regionale gli interventi previsti siano rilevanti e in grado di pregiudicare in maniera irreversibile l armonia dei beni tutelati. L Assessore, quindi, continua riferendo che il Servizio Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti (SAVI), tenuto conto delle criticità evidenziate dal Servizio Governo del territorio e della tutela paesaggistica, a conclusione dell istruttoria ha evidenziato, in particolare, le seguenti problematiche: l intervento ricade in ambito di paesaggio tutelato ai sensi del Piano Paesaggistico Regionale come ambito di paesaggio costiero n. 18 - Golfo di Olbia, e per la tipologia di opera (pennello di protezione esterna) potrebbe interferire con l equilibrio della fascia costiera, identificata come Bene Paesaggistico Ambientale ex art. 143 del D.Lgs. n. 42/2004; l opera di protezione sulla quale si intende intervenire, andando a raddoppiare la sua dimensione lineare, è stata oggetto di un primo allungamento, rispetto alla configurazione originaria, già nel 2003, senza aver effettuato alcuna procedura di VIA e/o di verifica. Da quanto rappresentato dal proponente tale primo allungamento, così come quello prospettato attualmente, non sono stati progettati con il supporto di adeguati studi di carattere meteo marino. A questo proposito si evidenzia la necessità di effettuare un approfondito studio meteo marino tramite modello che evidenzi gli eventuali impatti sul trasporto solido derivanti dalla realizzazione delle opere a mare (allungamento del pennello, allargamento dell imboccatura del porto, dragaggi, banchinamento), a livello non solo di sito ma anche di area vasta. È infatti evidente, come le modifiche apportate dalle opere a mare non possano essere esaminate in termini solo qualitativi, basandosi soltanto su osservazioni empiriche riferite a una scala temporale limitata, e su un area circoscritta al sito d intervento, dal momento che è ampiamente dimostrato dalla letteratura scientifica di settore come, opere quali quelle in progetto, causino inevitabilmente una alterazione del naturale bilancio di sedimenti trasportati lungo costa ad opera delle correnti litoranee, alterazione i cui effetti risultano tangibili in un orizzonte temporale lungo, e, a seconda della conformazione della linea di costa e del regime delle correnti, in una dimensione spaziale non circoscritta. Inoltre, osservando l area vasta e non il sito d intervento, è evidente che con l allungamento previsto della scogliera questa raggiungerebbe dimensioni tali da poter influenzare le dinamiche del trasporto solido non solo nelle spiagge adiacenti, che 3/ 6

sono quelle considerate dal proponente, ma anche in spiagge relativamente distanti, ad esempio la Spiaggia Ira ad ovest e la Spiaggia delle Alghe a est; il progetto prevede dei dragaggi consistenti in termini di volume in un area di indubbia valenza naturalistica, come testimoniato dalle indagini effettuate sulla presenza di praterie di Posidonia. Sebbene si preveda il riutilizzo del materiale dragato a tergo del banchinamento da realizzare e per realizzare l ampliamento della scogliera di protezione, allo stato attuale, non essendo stata effettuata una caratterizzazione del sedimento, è impossibile evidenziare il reale impatto dei dragaggi per la presenza di eventuali inquinanti. Appare necessario dettagliare le modalità operative attraverso le quali sarà effettuata l asportazione del materiale da dragare e la successiva movimentazione, nonché effettuare una caratterizzazione del sedimento per valutare la presenza di eventuali inquinanti. Inoltre non è escluso l impatto delle operazioni di dragaggio su eventuali preesistenze storico archeologiche, poiché la parte più interna del porto di Porto Rotondo è interessata da un giacimento archeologico, e sono presenti evidenti tracce di antiche frequentazioni, per le quali appare necessario effettuare ulteriori approfondimenti; si determinano notevoli impatti di carattere percettivo paesaggistico dovuti in particolare al raddoppio delle dimensioni del pennello di protezione, che causano una evidente perturbazione dell orizzonte visuale in un area che, per quanto antropizzata, presenta indubbie valenze paesaggistiche; è opportuno effettuare una analisi delle alternative che, unitamente all ipotesi progettuale considerata, tenga conto anche dell alternativa zero (non realizzazione del progetto) e di eventuali ulteriori alternative che potranno scaturire dagli esiti dello studio su modello meteo marino, possibile ad una scala di dettaglio del progetto definitivo. Tale analisi si rende necessaria anche e soprattutto in virtù del fatto che le opere a mare previste, motivate per consentire un limitato incremento dei posti barca (solo quattro) e l accesso al porto da parte di imbarcazioni di grosse dimensioni, potrebbero comunque comportare impatti significativi. A questo proposito si rende inoltre necessaria, per ciascuna delle alternative individuate, un analisi costi-benefici che non si limiti ad analizzare gli aspetti finanziari, ma quantifichi gli oneri ed i vantaggi economici, ambientali e sociali, dell intervento. Sulla base di quanto sopra esposto il Servizio SAVI ha concluso l istruttoria con il parere di assoggettare l intervento in questione all ulteriore procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), in quanto soltanto lo studio di impatto ambientale (SIA) consente di individuare e valutare più approfonditamente l entità degli impatti potenziali, l analisi di alternative progettuali orientate in 4/ 6

maniera tale da minimizzare tali impatti, nonché indicare le opportune misure per la conseguente mitigazione e compensazione di quelli residui. Lo Studio di Impatto Ambientale (SIA), che, nel rispetto della normativa, dovrà contemplare l esame di soluzioni alternative e dell opzione zero, oltre ad un analisi costi-benefici atta a valutare congiuntamente gli aspetti economici ed ambientali, dovrà nello specifico: esaminare la coerenza dell intervento con la pianificazione paesaggistica e di settore, in particolare per quanto concerne la fattibilità dell intervento alla luce di quanto previsto dalle Norme Tecniche di Attuazione del PPR; contenere una analisi storica, per un orizzonte temporale significativo, dell evoluzione della linea di costa, e di una idonea fascia di territorio verso l interno, valutando cartografie storiche, bibliografia, etc., e valutando altresì le modalità attraverso le quali è avvenuta l urbanizzazione e la realizzazione di infrastrutture nel sito d intervento; contenere gli esiti di rilievi batimetrici finalizzati alla definizione, alla scala idonea in funzione delle opere in progetto, delle caratteristiche geometriche dei fondali nelle zone contigue alle opere stesse. Tali rilievi dovranno essere estesi a una congrua zona esterna all intervento, da definirsi sulla base delle schematizzazioni utilizzate per la definizione del moto ondoso e dei fenomeni legati al trasporto litoraneo; contenere gli esiti delle indagini geognostiche finalizzate alle verifiche di stabilità della fondazione (rottura suolo e cedimenti), da approfondire nel settore a mare quando la configurazione del fondale fa presupporre un indotta instabilità del complesso opera-litorale. Le indagini dovranno consentire di approntare le eventuali verifiche di stabilità necessarie; descrivere le modalità con le quali le opere interagiscono con l'assetto idrodinamico (moto ondoso, correnti) e sedimentologico dell'unità fisiografica ed i possibili effetti sullo stesso. Deve in particolare essere verificata la possibilità di alterazione significativa di tali dinamiche (ad esempio induzione di fenomeni erosivi localizzati nell'area vasta). A tale fine si dovranno esaminare, tramite il supporto di un apposito modello di simulazione, gli eventuali impatti derivanti dalla realizzazione dell intervento sul trasporto dei sedimenti nell area vasta d intervento, e andranno valutate, sulla base delle caratteristiche del moto ondoso incidente, nonché delle caratteristiche granulometriche dei sedimenti, la direzione e l entità del trasporto medio longitudinale e la stabilità delle spiagge situate sia nel sito che nell area vasta d intervento, per ciascuna delle alternative progettuali individuate. Andrà inoltre effettuato un bilancio dei sedimenti per ciascuna di queste alternative; 5/ 6

dettagliare le modalità operative attraverso le quali sarà effettuata l asportazione del materiale da dragare e la successiva movimentazione, nonché effettuare una caratterizzazione del sedimento per valutare la presenza di eventuali inquinanti; analizzare gli impatti potenziali in fase di cantiere; effettuare ulteriori approfondimenti tesi a verificare l entità degli impatti riconducibili alle operazioni di dragaggio su eventuali preesistenze storico archeologiche; analizzare l'impatto delle opere sul paesaggio, mediante fotoinserimenti realistici delle stessa da realizzare utilizzando come punti di vista dei punti sensibili da individuarsi sia nel sito che nell area vasta d intervento. Ai fini della mitigazione degli impatti delle opere emerse, le alternative progettuali individuate dovranno tendere a realizzare il miglior compromesso tra dimensioni ed efficacia, e dovranno essere esaminate rispetto all'uso di materiali naturali o artificiali, mettendoli a confronto ai fini dell'impatto visivo, dell'approvvigionamento e dei traffici indotti. Tutto ciò premesso, l'assessore della Difesa dell'ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di sottoporre il progetto in epigrafe all ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale. La Giunta regionale, condividendo quanto rappresentato e proposto dall'assessore della Difesa dell'ambiente DELIBERA di sottoporre all ulteriore procedura di VIA, per le motivazioni esposte in premessa, il progetto Ampliamento del Porto Turistico di Porto Rotondo in comune di Olbia, proposto dalla società Marina di Portorotondo S.r.l. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Il Direttore Generale Fulvio Dettori Il Presidente Renato Soru 6/ 6