realizzata nel mese di Dicembre 2015 Annullamento delle Cartelle Come possiamo intervenire
Quando si puo chiedere l annullamento delle cartelle Equitalia?
Quando è possibile chiedere l annullamento? Sulla scorta di recenti sentenze, sia dei Giudici Tributari sia della Cassazione Civile, è possibile chiedere l annullamento delle singole cartelle esattoriali emesse da Equitalia in quanto viziate dalle seguenti illegittimità: 1) Notifica effettuata a mezzo PEC (solo se la notifica è avvenuta con PEC) Recenti sentenze hanno dichiarato nulle le cartelle notificate via PEC OMISSIS Sulla base delle norme richiamate ed in particolare degli artt. 20, co. 2 e 71, D.Lgs. n. 82 del 2005, ritiene la Commissione che la notificazione per posta elettronica certificata della cartella di pagamento in formato.pdf, senza l'estensione c.d. ".p7m", non sia valida e di conseguenza renda illegittima l'intera cartella impugnata allegata alla pec, appunto in tale formato (Comm. Trib. Di Milano sentenza n. 1023 del 2-02-2017) 2) Carenza di motivazione dell atto in particolare per quanto concerne il calcolo degli aggi, degli interessi e delle somme aggiuntive La cartella di pagamento impugnata è illegittima per mancanza di chiarezza e difetto di motivazione, così come stabilito dall art. 7 della legge 27 luglio 2000, n. 212 a pena di nullità (c.d. "Statuto dei diritti del contribuente") e art 24 della Costituzione SENTENZA N. 24933/2016 CASS. CIV. SEZ. V Questa mancanza impedisce al contribuente di comprendere ed eventualmente di verificare la correttezza delle procedure di calcolo condotte dall'agente della riscossione: In questi termini è richiesto al contribuente un atto di fede (Commissione Tributaria Provinciale Pavia, Sentenza n. 270/ 2016.
Quando è possibile chiedere l annullamento? 3) Violazione degli art. 3 e 53 della Costituzione per quanto concerne l aggio. Disapplicazione degli artt. 29, comma 1, lettera f), del D.L. n. 78/2010 e 17 del D.Lgs. 13 aprile 1999, n. 112, per palese conflitto con la normativa costituzionale e comunitaria. Violazione dell Art. 107 del Trattato di Funzionamento dell Unione Europea Per i giudici detto corrispettivo non trova alcuna ragione d'essere e appare preteso in violazione dei principi costituzionali in materia. Come già riconosciuto dalle CTP di Torino e di Latina, tale compenso rappresenterebbe di fatto un ulteriore modalità di tassazione come tale illegittima, o una sanzione "impropria", posta a carico del contribuente (CTP di Torino ordinanza n. 147/12 e CTP di Latina ordinanza n. 40/13). 4) Violazione dei principi di ragionevolezza e proporzionalità La concreta attuazione dei principi di ragionevolezza e proporzionalità di derivazione europea, impongono all ente pubblico l adozione di misure adeguate, non eccedenti quanto necessario per conseguire lo scopo prefissato. Il corretto esercizio del potere discrezionale adottato dall ente deve comportare il minor sacrificio possibile in un ottica di effettivo bilanciamento degli interessi. Come ha osservato la giurisprudenza amministrativa, il principio di proporzionalità va inteso nella sua accezione etimologica e dunque da riferire al senso di equità e di giustizia ( Cons. Stato, Sez. V, n. 284/2015).
Come interveniamo a tutela del contribuente?
Come interveniamo a tutela del contribuente ANALIZZIAMO e scomponiamo il contenuto della cartella ripercorrendo passo dopo passo il processo seguito e le formule utilizzate da Equitalia per il calcolo delle sanzioni, degli interessi di mora, dell aggio ecc. per confrontarli con le norme tributarie che ne stabiliscono la corretta applicazione. VERIFICHIAMO, analizziamo e controlliamo le cartelle di Equitalia per appurare l eventuale esistenza di: Carenza di motivazione dell atto in particolare per quanto concerne il calcolo degli aggi, degli interessi e delle somme aggiuntive. Violazione degli art. 3 e 53 della Costituzione per quanto concerne l aggio. Violazione dei principi di ragionevolezza e proporzionalità Anatocismo tributario PREDISPONIAMO il ricorso da presentare alla Commissione Tributaria competente.
DOCUMENT I Quali documenti ci occorrono per procedere?
Quali documenti ci occorrono per procedere 1) Copia Cartella esattoriale di Equitalia completa in tutte le sue parti con relativa data di notifica 2) Dati anagrafici e indirizzo PEC dell intestatario della cartella e del legale rappresentante se trattasi di società 3) Dati anagrafici, indirizzo PEC del professionista delegato alla difesa Se la cartella da contestare è stata notificata da oltre 60 giorni (40 gg se trattasi di Avviso di Addebito) non sarà più possibile impugnarla per decorrenza dei termini utili, pena l irricevibilità del ricorso; sarà quindi necessario produrre un Estratto di ruolo aggiornato al fine di potere chiedere l annullamento di uno dei seguenti atti successivi: a) Atto di intimazione di pagamento b) Atto di preavviso di ipoteca c) Atto di preavviso di fermo amministrativo N.B. I suddetti atti ci dovranno pervenire, completi di data di notifica, unitamente ai documenti indicati ai numeri 1,2,e 3
Per approfondire o per procedere Giuseppe Orlandazzi orlandazzi@obiettivovalore.it 392/3293689
In Convenzione con