PIANO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO



Documenti analoghi
COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

LE ATTIVITA E I SERVIZI OFFERTI

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL REGIONE LIGURIA

Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

DGR. n del

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

Criteri per la formazione delle graduatorie per l accesso agli asili nido comunali.

REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA

Comune di Capannori Provincia di Lucca

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

PIEMONTE. D.G.R. n del 1/8/2005

REGOLAMENTO CONCERNENTE I CRITERI, LE MODALITA DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO IN MATERIA DI TRASPORTO REFEZIONE SCOLASTICA

COMUNE DI TREVI NEL LAZIO (Provincia di Frosinone)

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

Comune di Montevecchia Provincia di Lecco REGOLAMENTO DELL ASILO NIDO DEL COMUNE DI MONTEVECCHIA

N. 423 DEL

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO

Settore Contenzioso Cultura Pubblica

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI

Gent.le Dipendente. Cordiali saluti,

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie

COMUNE DI CALANGIANUS Provincia di Olbia Tempio

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

Doveri della famiglia

SERVIZI PER L AUTONOMIA DELLA PERSONA DISABILE

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica

Comune di Morlupo Provincia di Roma REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO!ISCRIZIONI!A.S!2015/2016!

COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania. Regolamento per l affidamento familiare dei minori

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL TEMPO EXTRASCOLASTICO PER MINORI DISABILI

Requisiti per la presentazione delle domande

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO per l EROGAZIONE del SERVIZIO di RISTORAZIONE SCOLASTICA

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione

COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè. Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia

REGOLAMENTO SERVIZIO RISTORAZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CENTRO ESTIVO

Oggetto: richiesta ISCRIZIONE ALL ASILO NIDO SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Sostegno e Accompagnamento Educativo

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS) DEL COMUNE DI CARLOFORTE

ALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE

CREDITO SCOLASTICO credito scolastico punteggio attribuzione punteggio massimo crediti candidati interni candidati esterni

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico febbraio 2014

LA GIUNTA COMUNALE. Premesso che:

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

La nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro

ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI ARTICOLO 2 DESTINATARI ARTICOLO 3 AMBITO DI APPLICAZIONE

COMUNE DI REGGELLO (Provincia di Firenze)

DGR 399 DD LA GIUNTA REGIONALE

Comune di Gradara Provincia di Pesaro e Urbino. Linee guida per il funzionamento del servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica

Continuiamo a lavorare per offrire sempre più opportunità a chi vive in Lombardia.

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

SETTORE POLITICHE SCOLASTICHE, GIOVANILI E FORMAZIONE PROFESSIONALE SERVIZIO DIRITTO ALLO STUDIO AVVISO PUBBLICO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

PROTOCOLLO D INTESA. Tra. Provincia di Potenza. Ufficio Scolastico Provinciale

ASSEGNO DI STUDIO PER ISCRIZIONE E FREQUENZA

Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio.

Dote Scuola della Regione Lombardia anno scolastico 2013/2014

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROVINCIA DI PIACENZA PROGRAMMA ANNUALE

COMUNE DI ROVIANO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE GRADUATORIE PER L ACCESSO AGLI ASILI NIDO COMUNALI.

PRESENTAZIONE PROGETTO

SCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso

COMUNE DI NERVIANO (Provincia di Milano) C O N V E N Z I O N E

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

PROTOCOLLO D INTESA TRA. L UNIONE ITALIANA dei CIECHI e degli IPOVEDENTI ONLUS. Imera Agrigento; rappresentata legalmente dal Sig.

Transcript:

COMUNE DI LEGGIUNO Provincia di Varese Tutti gli uomini per loro stessa natura desiderano imparare (Aristotele) PIANO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Assessorato alla Pubblica Istruzione

Introduzione La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi [ ] (Costituzione della Repubblica Italiana, Articolo 34) Il diritto allo studio è assicurato mediante interventi diretti a facilitare la frequenza nelle scuole materne e dell obbligo; a consentire l inserimento nelle strutture scolastiche e la socializzazione dei minori disadattati o in difficoltà di sviluppo e di apprendimento; ad eliminare casi di evasione e di inadempienza dell obbligo scolastico; a favorire le innovazioni didattiche ed educative che consentono un ininterrotta esperienza educativa in stretto collegamento tra i vari ordini di scuola, tra scuola, strutture parascolastiche e società; a fornire un adeguato supporto per l orientamento scolastico e per le scelte degli indirizzi dopo il compimento dell obbligo di studio [ ]. (Legge Regionale 20 Marzo 1980, n. 31, Articolo 2) Il Comune promuove lo sviluppo ed il progresso civile, sociale ed economico della propria comunità ispirandosi ai valori ed agli obbiettivi della Costituzione. omissis Il Comune ispira la propria azione ai seguenti criteri e principi: omissis rendere effettivo il diritto allo studio ed alla cultura; omissis (Statuto Comunale, Articolo 3) In questo articolo del nostro Statuto troviamo l anima dei diritto allo studio che è, innanzitutto, diritto di accesso ed alla frequenza e diritto al raggiungimento del massimo successo formativo possibile. Gli Enti Locali sono chiamati a contribuire al miglioramento della qualità dell offerta formativa, al potenziamento dei servizi messi a disposizione della scuola, alla rimozione degli ostacoli economico sociali al fine di garantire a tutti le stesse opportunità. La Legge Regionale 20 Marzo 1980, n. 31, all articolo 2, aggiunge anche l importante concetto di sostegno alle innovazioni educative e didattiche che consentano una ininterrotta esperienza educativa in stretto collegamento tra i vari ordini di scuola, tra scuola, strutture parascolastiche e società. E su questi principi che intendiamo programmare il Piano per il Diritto allo Studio. Una scuola per tutti che consenta ad ognuno di poter esprimere il meglio di sé è stato il sogno dei padri fondatori della nostra Repubblica e resta ancora il sogno civile, educativo e didattico di cui crede che dalla scuola derivi, e nella scuola si trovi, il futuro del nostro Paese. Esercitare la grande responsabilità della formazione e dell educazione dei giovani non è solo doverosa ma è ancora possibile, grazie al servizio del corpo docente e di tutti gli organici delle scuole ma, in una più ampia

visione, di tutti gli adulti nello sviluppo della collaborazione tra scuola e famiglia e scuole e agenzie educative territoriali ed enti locali. E compito degli amministratori, della dirigenza, degli insegnanti e dei genitori infondere fiducia nei ragazzi e coraggio nell interpretare il ruolo di educatori e di adulti in una situazione scolastica e culturale complessa ed in continua trasformazione. Operiamo anche in un momento di sofferenza finanziaria delle Pubbliche Amministrazioni da cui non si può prescindere e che presenta una riduzione delle risorse assegnate. Indubbiamente la situazione economica, da una parte, le severe leggi nazionali di contenimento della spesa pubblica, la decurtazione dei trasferimenti statali, dall altra, nonché il continuo aumento della domanda di servizi per la tutela delle fasce deboli, hanno fatto sì che le Amministrazioni Comunali abbiano da tempo intrapreso un percorso di razionalizzazione e di valutazione dei propri interventi. Paradossalmente se da un lato sono aumentate le necessità in campo educativo e, più in generale, in campo sociale, dall altro, invece, sono diminuite le entrate economiche per sostenerle. La predisposizione di questo si inserisce, pertanto, all interno di un contesto complessivo particolarmente difficile che non afferisce solamente alle note difficoltà economico finanziarie generali ma anche al contesto di comune incertezza e cambiamento che tocca le diverse pubbliche amministrazioni, tanto da rendere più complessa la programmazione dei vari interventi che orbitano intorno al mondo della scuola. In primis, sicuramente, il quadro economico e normativo in continua evoluzione la quale caratteristica poco si addice alla necessità di programmare con ragionevoli tempistiche le attività. In questo contesto il tentativo non è stato quello di arginare e/o contenere gli interventi, pur nelle ulteriori limitatezze economiche in cui ci siamo trovati ad operare. Abbiamo, piuttosto, garantito alcune tipologie di servizi ritenuti prioritari, confermando la necessità di privilegiare gli interventi volti ad offrire un attenzione ai bisogni specifici espressi ma anche alle specifiche difficoltà e risorse derivanti dalle esperienze individuali (disabilità, integrazione, fragilità familiare). Il Piano per il Diritto allo Studio è il documento fondamentale della programmazione dei servizi e della distribuzione delle risorse destinate al mondo scuola. La collaborazione tra Scuola, Famiglia e Istituzioni Locali si fonda sul principio della corresponsabilità educativa a garanzia di una crescita armonica, civile e consapevole. La L.R. n.31/1980 attribuisce al Comune le funzioni amministrative e gli interventi idonei a consentire il pieno esercizio del diritto allo studio pertanto, considerando centrale il ruolo della formazione scolastica nel processo di crescita dei ragazzi, l Amministrazione Comunale si prefigge di: integrare e coordinare le risorse dei vari soggetti che operano nel campo dell istruzione e della formazione, ottimizzando il valore della scuola quale risorsa del territorio comunale; facilitare la frequenza nelle scuole dell infanzia e dell obbligo; consentire l inserimento in strutture scolastiche e la socializzazione degli alunni con disabilità e in condizioni di difficoltà o disagio, garantendo un adeguata assistenza, con personale qualificato, finalizzata ad una migliore integrazione degli stessi; ridurre/eliminare i casi di abbandono e di dispersione scolastica;

favorire le innovazioni educative e didattiche che consentono una ininterrotta esperienza educativa, in collegamento tra i vari ordini di scuola e la scuola stessa, le strutture scolastiche e le associazioni presenti sul territorio; favorire la prosecuzione degli studi per gli studenti capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi economici. Sono funzioni importanti, che diventano sempre più difficili da esercitare poiché la crisi economica ha aumentato le difficoltà delle famiglie che, di conseguenza, si ripercuotono sui figli in età scolastica, creando problemi di disagio anche all interno dell ambiente scuola. A tutto questo si aggiunge altresì il fatto che gli enti pubblici, in particolare i Comuni, risultano ogni anno destinatari di provvedimenti penalizzanti che rendono sempre più difficile la programmazione del Piano per il Diritto allo Studio. Ciò nonostante l Amministrazione Comunale, tenendo presente quanto è indispensabile per il buon funzionamento delle scuole, è consapevole dell importanza degli interventi comunali in ambito scolastico e della necessità di non rinunciare a finanziare le attività che mettono al centro dell azione educativa gli alunni, contribuendo a sostenerli nel loro percorso formativo. Il Piano per il Diritto allo Studio è da intendersi un mezzo atto a contribuire al miglioramento della qualità dell istruzione e a supportare il ruolo educativo e formativo della scuola in un contesto collaborativo tra l istituzione scolastica e l Amministrazione Comunale, che è portavoce della comunità. Il Sindaco Adriano Costantini Il Consigliere delegato alla Pubblica Istruzione Mauro Ossola

Finalità del Piano L Amministrazione Comunale intende favorire l integrazione dei diversi gradi scolastici (scuola dell infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado) al fine di ridurre la dispersione scolastica, nella consapevolezza che un percorso didattico educativo inizia dalla scuola dell infanzia e, nella realtà di Leggiuno, si arresta al terzo anno della scuola secondaria di primo grado. In questa prospettiva l Amministrazione, in collaborazione con gli insegnanti ed i docenti delle singole scuole, si renderà propositiva sia per indirizzare e sostenere economicamente la nascita di iniziative specifiche, sia accentuando gli aspetti integrativi di iniziative già esistenti e promuovendone di nuove. Il è stato predisposto nel rispetto delle competenze delle scuole dell autonomia, con spirito di reciproca collaborazione. Con questo strumento si intende garantire il diritto di accesso ai servizi scolastici ed offrire le migliori condizioni possibili per un offerta formativa di qualità, presupposto indispensabile per promuovere il successo scolastico dei bambini e dei ragazzi, riequilibrando situazioni di svantaggio e valorizzando al meglio le potenzialità di ciascun alunno. Il Piano pone in evidenza che la Scuola, oltre ad essere uno dei luoghi principale di produzione e trasmissione culturale, è lo spazio pubblico deputato alla formazione dei cittadini e delle cittadine. Gli straordinari progressi della pedagogia e della didattica ci hanno fatto capire che il compito della scuola non si può ridurre alla trasmissione di conoscenze in un rapporto unidirezionale docente alunno ma deve essere ben più complessa e deve vedere il ruolo attivo del docente nella costruzione dei saperi, il percorso formativo deve essere multi prospettico e multidisciplinare, deve permettere l emersione delle diverse intelligenze utilizzando una molteplicità di strumenti e pratiche didattiche. E particolarmente importante dedicare spazio e tempo alla relazione e collaborazione con tutte le componenti scolastiche per individuare percorsi e progetti da sostenere, per potenziare l offerta formativa, per raggiungere la piena inclusione sociale di tutti i bambini e ragazzi con particolare attenzione alle condizioni di svantaggio sociale ed a tutte le forme di disagio. Particolare attenzione verrà posta nel favorire il proseguimento del percorso scolastico sia attivando strumenti di sostegno economico, quali i contributi comunali (Assegni di Studio), sia informando gli utenti circa la possibilità di contributi economici di altre istituzioni pubbliche (Dote Scuola ed eventuali contributi provinciali, regionali e statali). Impegno costante dell Amministrazione sarà il mantenimento dei plessi scolastici efficienti e idonei al servizio, compiendo tutti quegli atti di ordinaria e straordinaria manutenzione che ne impediscano il deterioramento o l inagibilità. L Amministrazione Comunale si prefigge, altresì, di operare in modo da poter erogare i servizi collaterali che completano l attività propriamente didattica, mettendo a disposizione mezzi e risorse e programmando le priorità sulla base delle proprie disponibilità finanziarie. L organizzazione e le modalità di svolgimento degli interventi del Piano rispondono ai seguenti criteri: riconoscimento dell autonomia delle istituzioni scolastiche nella collaborazione e nel sostegno delle stesse;

sostegno alle famiglie con interventi che consentano, malgrado la riduzione delle risorse, un ampio utilizzo degli strumenti previsti nel piano; continuità educativa, assicurata attraverso lo sviluppo di un offerta di istruzione da coordinare con l offerta di formazione; eliminazione di casi di inadempienza dell obbligo scolastico; valorizzazione della partecipazione e sostegno alle preziose forme di volontariato. Se lo sforzo economico è utile, nulla risulterebbe efficace senza l impegno di tante persone che sostengono e realizzano concretamente gli impegni.

Organigramma del servizio Pubblica Istruzione ISTRUZIONE Responsabile del Servizio Clarissa Sartori E.MAIL: segreteria@comune.leggiuno.va.it PEC: comune.leggiuno.va@halleycert.it Telefono 0332 647110 (interno 3) Fax 0332 647262 Orario di apertura al pubblico: Mattina: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: 10.30 12.30 Pomeriggio: mercoledì, venerdì: 16.00 18.00 Informazioni e modulistica su www.comune.leggiuno.va.it Consigliere delegato alla Pubblica Istruzione Mauro Ossola Orario di ricevimento: previa richiesta di appuntamento all Ufficio Pubblica Istruzione Telefono 0332 647110 (interno 3) E.MAIL: segreteria@comune.leggiuno.va.it Assessore con delega al Servizi Integrativi Scolastici Barbara Zarantonello Orario di ricevimento: previa richiesta di appuntamento all Ufficio Pubblica Istruzione Telefono 0332 647110 (interno 3) E.MAIL: segreteria@comune.leggiuno.va.it

Contesto Normativo Il Piano per il Diritto allo Studio rappresenta uno strumento essenziale attraverso il quale l Amministrazione Comunale sostiene e garantisce l azione dell Istituzione Scolastica, in un ottica di stretta collaborazione divenuta sempre più indispensabile dopo l entrata in vigore dell autonomia scolastica che ha conferito alle Amministrazioni Comunali funzioni e competenze in precedenza riservate allo Stato circa gli interventi connessi all offerta formativa sul territorio. In quest ottica l Ente locale non solo deve programmare la gestione delle proprie risorse economiche per migliorare qualitativamente i servizi offerti alle scuole, ma assume anche un ruolo essenziale nel proporre interventi e attività nel rispetto delle reciproche competenze. L adozione del "Piano Comunale del Diritto allo Studio" fa erroneamente presumere che il Comune esaurisca la propria politica scolastica nell'erogazione di una serie di fondi in favore delle istituzioni scolastiche; la realtà è molto più complessa proprio perché nell ultimo decennio, il ruolo degli Enti locali, anche in campo scolastico, si è profondamente modificato ed ha assunto una diversa prospettiva. "I compiti meramente strumentali attribuiti agli Enti locali, come erogatori di servizi, vanno a collocarsi in un più coerente e funzionale quadro di politica nel campo dell'istruzione, dove i trasporti, le mense, l'edilizia scolastica, il personale, l'assistenza socio - sanitaria e gli interventi in materia di orientamento scolastico e professionale diventano un contenitore strutturale e organizzativo necessario per attivare processi formativi condivisi e largamente partecipati" (Circolare del Ministero dell'interno n. 15/93). Da fornitori di servizi cui ricorrere per assicurare l'accesso alle varie strutture scolastiche e da fonti di finanziamento per incrementare le risorse, gli Enti Locali entrano a pieno titolo nel sistema dell'istruzione e sono chiamati a cooperare con le istituzioni scolastiche, e prima ancora con le famiglie e gli studenti, nell'attuazione del diritto allo studio. Norme di riferimento: La Legge Regionale 20 Marzo 1980, n. 31 Diritto allo studio norme di attuazione dispone che le funzioni amministrative attribuite ai Comuni, ai sensi dell articolo 45 del D.P.R. 24.07.1977, n. 616, comprendano tutti gli interventi atti a garantire il diritto allo studio secondo i principi di cui agli articoli 3 e 34 della Costituzione Italiana e n. 3 dello Statuto della Regione Lombardia. La Legge 5 Febbraio 1992, n. 104 Legge quadro per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate integrata dalla Legge 21 Maggio 1998, n. 162; Il D. Lgs. 16 Aprile 1994, n. 297 Testo unico delle disposizioni legislative in materia d istruzione, con riferimento alle funzioni amministrative di supporto ai servizi scolastici, disegna una ripartizione tra oneri a carico dei Comuni e oneri a carico dello Stato e di altri Enti.

La Legge 11 Gennaio 1996, n. 23 in tema di norme sull edilizia scolastica propone la ripartizione degli oneri a carico dei Comuni e degli oneri a carico dello Stato riguardo le incombenze amministrative per il funzionamento delle Istituzioni scolastiche. Il D. Lgs. 31 Marzo 1998, n. 112, nel conferire funzioni e compiti amministrativi alle Regioni e agli Enti Locali, individua tra l altro, agli artt. 135-139, alcune funzioni amministrative di supporto all attività scolastica, demandate ai Comuni, con particolare riferimento agli interventi integrati di orientamento scolastico e professionale, alle azioni tese a realizzare le pari opportunità d istruzione, alle azioni di supporto tese a promuovere e sostenere la coerenza e la continuità in verticale e orizzontale tra i diversi gradi e ordini di scuola, agli interventi perequativi, agli interventi integrati di prevenzione della dispersione scolastica e di educazione alla salute. Il D.P.R. 275/1999 e la Legge Costituzionale n. 3/2001, nel sancire la rilevanza costituzionale dei principi dell autonomia scolastica, attribuiscono ai Comuni le funzioni amministrative secondo il principio di sussidiarietà, nell ottica di una collaborazione istituzionale volta a improntare il piano dell offerta formativa alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, valorizzando il concetto di programmazione territoriale dell offerta formativa (art. 3, comma 2) e il principio di adeguatezza della stessa rispetto ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti (art. 1, comma 2). L art. 3, comma 2, del D.Lgs. 18.08.2000, n. 267 stabilisce che Il comune e l'ente Locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo, evidenziando un ruolo di organizzazione delle richieste territoriali e di supporto alle risposte da parte delle Istituzioni Scolastiche, anche alla luce dell art. 8, comma 4, del D.P.R. 275/1999, a mente del quale la determinazione del curricolo tiene conto delle attese espresse dalle famiglie, dagli enti locali, dai contesti sociali, culturali ed economici del territorio. La Legge quadro n. 328/2000 avente per oggetto la realizzazione del sistema integrato dei servizi sociali cioè: interventi di integrazione alunni stranieri, equipe socio psicopedagogica e lo sportello alunni, progetti in favore di alunni diversamente abili, progetti finalizzati alla tutela dei minori e partecipazione degli istituti ai tavoli tematici. La Legge 10 Marzo 2000, n. 62 Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio. La Legge 28.03.2003, n. 53 avente per oggetto Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale.

La Legge Regionale 6 Agosto 2007, n. 19 di fatto sostituisce, senza abrogarla, la L.R. 31/80, ossia la tradizionale legge sul diritto allo studio e imprime una svolta particolarmente autonoma rispetto ai temi dell istruzione. La citata Legge 19 dedica attenzione al sistema educativo e al sistema d istruzione e formazione professionale e definisce a grandi linee i ruoli di Regione, Provincia e Comune.

DATI STATISTICI POPOLAZIONE IN ETA SCOLASTICA Residenti per anno di nascita Anno di nascita Numero bambini residenti Anno di nascita Numero bambini residenti Anno di nascita Numero bambini residenti 1996 29 2002 37 2008 41 1997 46 2003 36 2009 30 1998 36 2004 35 2010 36 1999 27 2005 37 2011 32 2000 32 2006 37 2012 31 2001 34 2007 29 2013 (Agosto) 19 Simulazione relativa all andamento della popolazione scolastica riferita ai residenti, per anno di nascita, non tenendo in considerazione eventuali anticipatari, in quanto scelta facoltativa. Scuola Primaria Anno scolastico Anni di nascita per frequenza Totale 2010/2011 2000 2001 2002 2003-2004 174 2011/2012 2001 2002 2003 2004 2005 179 2012/2013 2002 2003 2004 2005 2006 182 2013/2014 2003 2004 2005 2006 2007 174 2014/2015 2004 2005 2006 2007 2008 179 2015/2016 2005 2006 2007 2008 2009 174 2016/2017 2006 2007 2008 2009 2010 173 2017/2018 2007 2008 2009 2010 2011 168

Scuola Secondaria di I grado Anno scolastico Anni di nascita per frequenza Totale 2010/2011 1997 1998 1999 109 2011/2012 1998 1999 2000 95 2012/2013 1999 2000 2001 93 2013/2014 2000 2001 2002 103 2014/2015 2001 2002 2003 107 2015/2016 2002 2003 2004 108 2016/2017 2003 2004 2005 108 2017/2018 2004 2005 2006 109 I dati, essendo relativi alla sola popolazione scolastica di Leggiuno, non hanno valore programmatorio perché non rilevano la frequenza dei minori residenti nei comuni limitrofi. Si evidenzia la presenza di n. 63 residenti di età compresa tra i 14 e i 16 anni soggetti all adempimento dell obbligo di istruzione e formazione secondo quanto disposto dal comma 622 della Legge n. 296/2006 che così recita l istruzione impartita per almeno dieci anni è obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria di secondo grado o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età.

RETE SCOLASTICA ISTITUTO COMPRENSIVO GABRIELE E ARAS FRATTINI Caravate Nato a seguito del Piano di dimensionamento della rete scolastica provinciale approvato dalla Regione Lombardia su proposta della Conferenza Provinciale di Organizzazione. È un Istituto Comprensivo Completo poiché riunisce 1 plesso di Scuola dell'infanzia con 5 plessi di scuola primaria e 2 plessi di scuola secondaria di primo grado che fanno riferimento ad una realtà territoriale articolata nelle Amministrazioni Comunali di Caravate, Leggiuno, Monvalle, Sangiano. SCUOLA PRIMARIA L. RIVA SCUOLA PRIMARIA BARAGGIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA SCUOLA MATERNA SAN CARLO

Il Comune di Leggiuno fruisce di un sistema scolastico frutto della coesistenza di più realtà. per i bambini più piccoli, i servizi educativi sono in carico prevalentemente all Ente Locale ed ai privati: asilo nido comunale e privato. dai tre ai sei anni subentra un sistema integrato, Comune Ente Privato: una scuola autonoma paritaria. dalle scuole primarie, l assoluta prevalenza gestionale è statale. L offerta scolastica è organizzata tramite l Istituto Comprensivo Gabriele e Aras Frattini, strutturato verticalmente: dalle scuole dell infanzia, alle primarie, alle secondarie di primo grado. Cambiano le competenze del Comune il cui ruolo rimane, però, fondamentale per la qualificazione dell offerta formativa. Il sistema scolastico del Comune di Leggiuno è costituito da: SCUOLA PRIMARIA L. RIVA Sede: Piazza Marconi n. 1 tel. 0332 647053 fax 0332 647053 email:riva@comprensivocaravate.it Orario scolastico: dalle ore 08.00 alle ore 16.30 dalle ore 08.00 alle ore 13.00 Lunedì e Giovedì Martedì, Mercoledì e Venerdì SCUOLA PRIMARIA BARAGGIA Sede: Via Dante Alighieri tel. 0332 647787 fax 0332 647787 email: baraggia@comprensivocaravate.it Orario scolastico: dalle ore 08.00 alle ore 16.30 dalle ore 08.00 alle ore 13.00 Lunedì e Giovedì Martedì, Mercoledì e Venerdì

SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO Sede: Via Dante Alighieri tel. 0332 647787 fax 0332 647787 email:medialeggiuno@comprensivocaravate.it Orario scolastico: dalle ore 07.55 alle ore 16.35 Lunedì e Giovedì dalle ore 07.55 alle ore 13.15 Martedì, Mercoledì e Venerdì Attività nelle seguenti giornate di Martedì, dalle ore 13.15 alle ore 16.35 (con servizio di refezione): 17 e 24 Settembre 2013 29 Ottobre 2013 26 Novembre 2013 18 e 25 Febbraio 2014 25 Marzo 2014 15 e 29 Aprile 2014 27 Maggio 2014 SCUOLA MATERNA SAN CARLO Sede: Via S. Stefano n. 2 tel. 0332 647113 fax 0332 647113 La Scuola dell Infanzia San Carlo di Leggiuno è un ente privato che con Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione è stata riconosciuta Paritaria rientrando, pertanto, nel Sistema Scolastico Nazionale. Ispirata ai principi cristiano cattolici, è luogo di apprendimento, di relazionalità, socializzazione ed animazione. Si prefigge come finalità, per ogni bambino, la maturazione dell identità, la conquista dell autonomia, lo sviluppo delle competenze e della sensibilità al gusto delle cose, alla bellezza, alla ricerca del significato della vita. Il Coordinamento della Scuola è affidato alla Cooperativa Sociale ONLUS Educational Team. Orario scolastico: dalle ore 09.00 alle ore 16.00 dal Lunedì al Venerdì E previsto un servizio di accoglienza pre scuola, dalle ore 07.30 alle ore 09.00 ed uno di post scuola, dalle ore 16.00 alle ore 18.00.

CALENDARIO SCOLASTICO La Regione Lombardia, con deliberazione della Giunta Regionale n. IX/3318 del 18.04.2012, ha provveduto alla Approvazione del calendario scolastico regionale per l anno scolastico e formativo 2012/2013 e seguenti (ai sensi del D.Lgs. n. 112/1998 e della L.R. n. 19/2007), introducendo la validità pluriennale, con il fine di favorire la programmazione anticipata dei servizi connessi all attività didattica. Con il succitato provvedimento la Regione Lombardia, oltre ad individuare le giornate di sospensione per le festività nazionali fissate dalla normativa statale, stabiliva per l anno scolastico e formativo 2012/2013 e seguenti: la data di inizio delle lezioni il giorno 5 settembre (che si posticipa al primo giorno lavorativo successivo qualora il 5 settembre sia un sabato o un giorno festivo), per le scuole dell infanzia; la data di inizio delle lezioni il giorno 12 settembre (che si posticipa al primo giorno lavorativo successivo qualora il 12 settembre sia un sabato o un giorno festivo), per tutti gli ordini e gradi d istruzione e per i percorsi formativi di cui all art. 11, comma 1, lett. a) della L.R. 19/07 (percorsi di istruzione e istruzioni e formazione professionale); la data di termine delle lezioni il giorno 8 giugno (anticipato al primo giorno lavorativo precedente nel caso in cui il 8 giugno cada in giorno festivo) per tutti gli ordini e gradi d istruzione e per i percorsi formativi di cui all art. 11, comma 1, lett. a) della L.R. 19/07; la data di termine delle attività il giorno 30 giugno (anticipato al primo giorno lavorativo precedente nel caso in cui il 30 giugno cada in giorno festivo) per le scuole dell infanzia; Stabiliva, altresì, che le istituzioni scolastiche e formative, nel rispetto del monte ore annuale previsto per le singole discipline e attività obbligatorie, possono disporre gli eventuali ed opportuni adattamenti del calendario scolastico d istituto - debitamente motivati e deliberati dall istituto scolastico o formativo e comunicati altresì tempestivamente alle famiglie entro l avvio delle lezioni - nelle fattispecie di seguito enucleate: a. esigenze derivanti dal Piano dell Offerta Formativa, in attuazione delle disposizioni di cui all art. 5, comma 2 del D.P.R. 275/99 nonché all art. 10 co. 3, lett. c) del D.lgs. 297/94. Qualora l adattamento del calendario comporti sospensione delle lezioni, nel limite massimo di tre giorni annuali, è necessario un preventivo accordo con gli enti territoriali competenti ad assicurare i servizi per il diritto allo studio; b. esigenze connesse a specificità dell istituzione scolastica determinate da disposizioni normative di carattere particolare.

Sulla base di quanto comunicato dall Istituto Comprensivo Gabriele e Aras Frattini, si riporta di seguito il calendario scolastico 2013/2014 approvato per i diversi ordini di scuola. Inizio lezioni Scuole Primarie Scuola Secondaria di Primo Grado 12 Settembre 2013 09 Settembre 2013 Termine lezioni Scuole Primarie Scuola Secondaria di Primo Grado 06 Giugno 2014 06 Giugno 2014 Venerdì 1 Novembre 2013 Festa di Tutti i Santi da Lunedì 23 Dicembre 2013 a Lunedì 6 Gennaio 2014 Vacanze Natalizie Sospensioni delle attività durante l anno scolastico Venerdì 7 Marzo 2014 da Giovedì 17 a Martedì 22 Aprile 2014 Venerdì 25 Aprile 2014 Giovedì 1 e Venerdì 2 Maggio 2014 Lunedì 2 Giugno 2014 Vacanze di Carnevale Vacanze Pasquali Anniversario della Liberazione Ponte del Primo Maggio Festa della Repubblica

POPOLAZIONE SCOLASTICA 2013/2014 L azione programmatica del piano è stata predisposta a partire dalla popolazione scolastica, costituita da bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni. La presentazione in termini numerici, della sua distribuzione tra plessi e delle sue caratteristiche salienti è fondamentale per cogliere l andamento demografico della popolazione in generale, la distribuzione sul territorio e la trasformazione socio economica in atto. Essa costituisce lo strumento fondamentale per orientare le scelte strategiche d intervento e le proposte progettuali. Il prospetto che segue riporta i dati che si riferiscono alle classi ed al numero di alunni iscritti nell anno scolastico 2013/2014 presso le scuole del territorio. Scuola Alunni Scuola Materna San Carlo 86 Scuola Primaria L. Riva 126 Scuola Primaria Baraggia 25 Scuola Secondaria di Primo Grado 191 Totale 428 Variazioni iscrizioni Scuola Numero iscritti Numero iscritti Differenze 2012/2013 2013/2014 Scuola Materna San Carlo 85 86 + 1 Scuola Primaria 148 151 + 3 Scuola Secondaria di Primo Grado 176 191 + 15 Totale 409 427 + 19

Dati relativi alla popolazione scolastica: quadro d insieme dal 2009 al 2014 Scuola 2009/2010 2010/2011 2011/2012 2012/2013 2013/2014 Scuola Materna San Carlo 92 96 92 85 86 Scuola Primaria 172 172 162 148 151 Scuola Secondaria di Primo Grado 162 168 176 176 191 Totale 426 436 430 409 428

SERVIZI TERRITORIALI Sul territorio comunale sono presenti servizi diversificati che rappresentano una opportunità di crescita per bambini e ragazzi ed un supporto al ruolo educativo delle famiglie, in un ottica di conciliazione con gli impegni lavorativi. Asilo Nido Comunale Trilly Sede: Via Brughiera n. 17 tel. 339 6969294 fax 0332 987849 email: nidopeterpan@yahoo.it L Asilo Nido comunale è un servizio per la prima infanzia che rientra nella programmazione delle politiche di conciliazione famiglia lavoro del Comune di Leggiuno, attraverso le quali si intende rispondere alle necessità di sostegno dei genitori impegnati in attività lavorative oltre che di educazione e formazione alla socialità del bambino.

L asilo nido accoglie bambini dai tre mesi ai tre anni ed offre un attento servizio educativo che favorisce benessere e crescita individuale. Le educatrici attuano un progetto basato sulla centralità del bambino, sull organizzazione dell ambiente e sulla relazione con l adulto. L asilo nido offre spazi e materiali a misura di bambino per favorire atti autonomi e soddisfare il senso di sicurezza e di protezione. Il nido è aperto secondo la seguente possibile articolazione oraria: TEMPO PIENO (07.30 18.00) GIORNATA RIDOTTA (07.30 15.30) PART TIME MATTINA (07.30 13.00) PART TIME POMERIGGIO (13.00 18.00) PART TIME RIDOTTO POMERIGGIO (15.00 18.00) La ricettività del Nido comunale Trilly è di 20 (venti) bambini. E facoltà avvalersi della deroga prevista dal Piano Socio Assistenziale della Regione Lombardia e successive modifiche, secondo cui la capacità base può essere incrementata del 20%. Il rapporto medio educatore bambino verrà mantenuto come indicato negli standards di personale previsti dalla normativa Regionale. Per l ammissione al nido occorre presentare domanda di iscrizione. Previa pubblicazione di apposito bando, le richieste di ammissione vengono, annualmente, presentate dal 1 al 31 Maggio; in caso di disponibilità di posti, verranno accettate iscrizioni anche oltre il termine stabilito. I bambini che già frequentano il nido sono automaticamente iscritti anche al successivo anno educativo, previa presentazione di richiesta di rinnovo nei termini stabiliti. Fatto salvo il suddetto diritto di precedenza, hanno prioritariamente possibilità di iscrizione i bambini residenti nel Comune di Leggiuno. Altre iscrizioni, nel limite dei posti disponibili, potranno essere accolte relativamente a bambini residenti in altri comuni. La graduatoria viene elaborata attribuendo punteggi differenziati alle condizioni della famiglia del richiedente, con particolare riferimento a: dimensione e composizione del nucleo familiare; condizioni del bambino e dei familiari; rete parentale; tipo e condizioni di lavoro dei genitori.

La graduatoria è il risultato dell applicazione dei criteri di cui sopra, nel rispetto del seguente ordine di priorità: bambini diversamente abili opportunamente certificati; bambini il cui nucleo familiare presenti una situazione socio-ambientale segnalata dai competenti servizi ASL; bambini conviventi con un solo genitore. Le domande di iscrizione ricevute nel termine stabilito saranno vagliate in base all ordine di priorità ed all attribuzione di punteggio come di seguito indicato, al fine di formare la graduatoria generale: A. Priorità PRIORITA La priorità si applica anche alla lista di attesa (l inserimento potrà essere effettuato in qualsiasi momento dell anno educativo, a prescindere dall effettiva disponibilità di posti), previa adeguata documentazione presentata dalla famiglia Gravi problemi sociali, psicologici, sanitari nel bambino e nella famiglia con particolare riferimento a: - bambini portatori di deficit documentato - bambini soggetti a provvedimenti del tribunale dei minori - nuclei in gravi condizioni economiche e/o sociali B. Composizione del nucleo familiare Per nucleo familiare si intendono i soggetti tra i quali intercorre un rapporto di filiazione legittima, naturale o adottiva. Nella dichiarazione sostitutiva unica si deve comunicare la composizione del nucleo familiare e più specificatamente: I genitori coniugati, non coniugati o adottivi residenti nello stesso luogo o in luoghi diversi, che contribuiscono al mantenimento del bambino frequentante il servizio Asilo Nido; eventuali altri componenti la famiglia anagrafica dei genitori del bambino che abbiano con la medesima un rapporto di parentela fino al 2 grado; I genitori adottivi congiuntamente affidatari del bambino utente; I genitori tenuti a concorrere al mantenimento del bambino utente, anche se non affidatari del bambino CONDIZIONI DEL NUCLEO FAMILIARE PUNTEGGIO Famiglie con particolari situazioni sociali e/o sanitarie Invalidità al 100% di un genitore, o di un altro figlio, che necessita di assistenza continua e che non è ospitato in strutture protette 14 Famiglie monogenitoriali Genitori non coabitanti Separati legalmente/divorziati 5

Carico familiare Fratelli/sorelle o parenti in linea retta entro il 2 grado conviventi con invalidità certificata sopra i 2/3 Fratelli/sorelle fino all ingresso nella scuola dell obbligo (6 anni). (per ogni fratello/sorella) Inesistenza di nonni e/o parenti diretti del bambino (per decesso, lontananza o infermità certificata) 7 2 5 C. Lavoro o studio dei genitori LAVORO MADRE PUNTEGGIO Monte ore a tempo pieno 7 settimanale part time oltre le 18 h settimanali 5 part time inferiore alle 18 h settimanali 2 Distanza dalla con sede di lavoro a più di 20 km da nido 2 sede di lavoro con sede di lavoro a più di 50 km da nido 3 STUDIO Studente (non sommabile al lavoro) comprovato da documentazione attestante l iscrizione ad un corso di studi, in corso 2 LAVORO PADRE PUNTEGGIO Monte ore a tempo pieno 7 settimanale part time oltre le 18 h settimanali 5 part time inferiore alle 18 h settimanali 2 Distanza dalla con sede di lavoro a più di 20 km da nido 2 sede di lavoro con sede di lavoro a più di 50 km da nido 3 STUDIO Studente (non sommabile al lavoro) comprovato da documentazione attestante l iscrizione ad un corso di studi, in corso 2 Le famiglie degli utenti partecipano alla copertura dei costi del servizio attraverso la corresponsione di una retta mensile determinata annualmente dall Amministrazione Comunale e versata direttamente all ente gestore.

Rette di frequenza anno educativo 2013/2014 approvate con deliberazione della Giunta Comunale n. 33 in data 19.04.2013, esecutiva ai sensi di legge: Tempo pieno Tipologia Frequenza Orario 07.30 18.00 Retta mensile 530,00 (incluso buono pasto) Part time mattina 07.30 13.00 440,00 (incluso buono pasto) Part time pomeriggio 13.00 18.00 365,00 (escluso buono pasto) Giornata ridotta 07.30 15.30 480,00 (incluso buono pasto) Part time ridotto pomeriggio 15.00 18.00 265,00 Il Comune di Leggiuno parteciperà ai costi sostenuti dalle famiglie mediante l erogazione di una quota da determinarsi sulla base dell ISEE (Indicatore situazione economica equivalente) della famiglia. Il contributo del Comune di Leggiuno sarà erogato mensilmente esclusivamente in favore delle famiglie residenti nel territorio. Al momento della presentazione della domanda di ammissione al nido le famiglie devono produrre la certificazione relativa alla situazione economica del nucleo familiare (ISEE) per la determinazione del contributo comunale. In caso di mancata presentazione della documentazione relativa alla situazione economica del nucleo familiare (ISEE) non verrà corrisposto alcun contributo. Per l anno educativo 2013/2014, la Giunta Comunale, giusta deliberazione n. 34 in data 19.04.2013, esecutiva ai sensi di legge, ha determinato i seguenti criteri per la quantificazione del contributo da erogare alle famiglie residenti a sostegno della frequenza all Asilo Nido Trilly : Fascia I.S.E.E. Valori I.S.E.E. Percentuale compartecipazione 1^ inferiore a 3.000,00 50% 2^ compreso tra 45% 3.000,01 e 5.000,00 3^ compreso tra 40% 5.000,01 e 7.000,00 4^ compreso tra 35% 7.000,01 e 10.000,00

5^ 6^ 7^ compreso tra 10.000,01 e 15.000,00 compreso tra 15.000,01 e 25.000,00 superiore a 25.000,00 30% 25% 20% Nell anno educativo 2012/2013 il contributo complessivamente erogato dal Comune di Leggiuno in favore dell utenza risulta pari a 9.214,45. Il Regolamento dell Asilo Nido Trilly approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 32 in data 22.09.2006, esecutiva ai sensi di legge, modificato con deliberazioni del Consiglio Comunale n. 12 in data 29.05.2007 e n. 7 in data 12.04.2012, esecutive ai sensi di legge, regola e disciplina il servizio. A seguito di gara di appalto, la gestione del servizio educativo didattico e del servizio complementare per il funzionamento dell Asilo Nido Aziendale Comunale Trilly nel periodo 01.09.2012 31.08.2017 è stata affidata alla ditta Peter Pan snc con sede in Ispra (VA), Piazza Don Guanella n. 19.

Si presentano di seguito informazioni relative alle caratteristiche dei bambini iscritti per l anno educativo 2013/2014: Totale iscritti 10 di cui Maschi 6 Femmine 4 Residenti 7 Non residenti 3 Le domande per la frequenza all asilo nido negli ultimi anni sono diminuite in modo significativo, determinando l accesso di tutti i richiedenti e l esaurimento della graduatoria. Sulla base degli iscritti e frequentanti alla data di stesura del presente Piano per il Diritto allo Studio così come sopra indicato, è prevista, relativamente all anno educativo 2013/2014, una spesa presunta pari a 8.100,00 quale contributo da erogare in favore delle famiglie. Asilo Nido Santa Chiara Sede: Via S. Primo n. 17 tel. 0332 648823 fax 0332 648823 email: nidosantachiara@gmail.com

L Asilo Nido Santa Chiara di Leggiuno può ospitare bambini di età compresa dai 3 mesi ai 3 anni. Le attività proposte sono volte a creare condizioni favorevoli per una crescita armonica dei piccoli ed in funzione di un progetto individuale più complesso che stimoli alle autonomie personali. Si distinguono attività individuali e di gruppo, per gruppi eterogeni ed omogenei per età. Ritenendo che i bambini siano in grado, seppure in tenera età, di affrontare percorsi esperienziali complessi e significativi, vengono proposte avventure emozionali, nel mondo dell arte, della musica e della poesia, che portano i bimbi ad una crescita profonda e ad un coinvolgimento importante nella realtà della relazione con l altro. La ricettività dell Asilo Nido Santa Chiara è di 12 (dodici) bambini fatta salva la possibilità di avvalersi della deroga prevista dal Piano Socio Assistenziale della Regione Lombardia secondo cui la capacità base può essere incrementata del 20%. Il servizio è gestito dalla Cooperativa Sociale ONLUS Educational Team. Il nido è aperto, dal lunedì al venerdì, secondo la seguente possibile articolazione oraria: TEMPO PIENO (07.30 18.00) PART TIME 5 ORE PART TIME 4 ORE Si presentano di seguito le informazioni relative alle caratteristiche dei bambini iscritti nell anno educativo 2013/2014: Totale iscritti 14 di cui Maschi 7 Femmine 7 Residenti 5 Non residenti 9 Doposcuola Il servizio di doposcuola è un servizio parascolastico svolto dall Amministrazione Comunale per gli alunni frequentanti le scuole primarie del territorio. E un servizio complementare alle attività didattiche, a supporto delle famiglie con genitori lavoratori. Consiste in una attività di assistenza didattico ricreativa, in un ambiente che offre la possibilità di aggregazioni positive e di attività ludico-ricreative. Lo svolgimento del servizio è previsto nel periodo tra l orario di fine lezioni e le ore 18.00. I giorni di funzionamento del servizio coincideranno con quelli previsti dal calendario scolastico.

Sono esclusi i giorni dichiarati festivi, quelli compresi nei periodo delle vacanze natalizie e pasquali e quelli nei quali saranno sospese le lezioni e le attività scolastiche. Si articola in momenti dedicati ai compiti, alla merenda e ad attività di gioco e di sviluppo dell espressività individuale e della creatività. Il doposcuola mira a: fornire assistenza allo studio ed allo svolgimento dei compiti; offrire ai ragazzi uno spazio di socializzazione; aiutare a migliorare l autonomia e l autostima. Le attività comprendono due momenti principali: lavoro scolastico con svolgimento dei compiti attraverso un attività di sostegno attività sportive e laboratori Si rinvia all apposita sezione 1.2.6 degli INTERVENTI VOLTI A FAVORIRE L ACCESSO E LA FREQUENZA AL SISTEMA SCOLASTICO del presente Piano per il Diritto allo Studio. Biblioteca Comunale Sede: Piazza Marconi n. 1 tel. 0332 647110 (interno 234) fax 0332 647262 email: biblioteca@comune.leggiuno.va.it La Biblioteca Comunale offre un importante servizio di consultazione e prestito di libri con un ampia offerta e varietà, periodicamente aggiornata ed ampliata. Dedicata ai ragazzi dai 3 ai 14 anni, l apposita sezione offre 570 volumi. Orari di apertura al pubblico: Martedì e Venerdì: dalle ore 15.00 alle ore 18.00 Domenica: dalle ore 10.30 alle ore 12.30

Oratorio feriale Nel periodo estivo, la chiusura delle scuole diventa per le famiglie un problema di non poca importanza in quanto emerge l esigenza di trovare per i figli e per il loro tempo libero un riferimento educativo sicuro. In considerazione di ciò la Comunità Pastorale Santi Primo e Feliciano propone annualmente l appuntamento con l Oratorio Feriale Campo dell Amicizia. Nell anno 2013 la Comunità Pastorale Santi Primo e Feliciano, al fine di agevolare le famiglie, ha ampliato la proposta estiva lungo l arco di sette settimane (cinque di Campo dell Amicizia e due di Vacanza in montagna). A sostegno dell attività e considerato lo spirito di servizio alle famiglie, l Amministrazione Comunale di Leggiuno ha approvato lo stanziamento dell importo pari a 3.000,00 in favore della Comunità Pastorale.

PIANO DI INTERVENTO PER L ATTUAZIONE DEL DIRITTO ALLO STUDIO. LINEE GENERALI L Amministrazione Comunale supporta da anni l attività didattica con forme di finanziamento ed interventi di carattere volontario e che non costituiscono assolvimento di oneri obbligatori per l Ente. Nell ambito di questo spirito di collaborazione con le Istituzioni scolastiche, anche per l anno 2013/2014, si confermano gli impegni già assunti negli anni precedenti. L assegnazione e l erogazione dei fondi stanziati nel piano del diritto allo studio si propone di ricercare alti livelli di efficacia e snellezza istituzionale rendendo più efficiente l impiego delle risorse necessarie per la fornitura del materiale didattico e per la realizzazione di interventi a favore dei progetti integrativi alla didattica. Dette finalità saranno attuate tramite il trasferimento diretto di risorse economiche alle scuole che saranno gestite in piena autonomia delle istituzioni stesse, nel rispetto delle destinazioni prestabilite e delle tempistiche. Le scuole costituiscono spazi aperti e per questo messe a disposizioni di tutti coloro che intendono incoraggiare le attività culturali, di formazione e sportive, con la coscienza che la qualità dell istruzione dipende anche dalla capacità che il territorio ha di collaborare con l istituzione scolastica. L Ente Locale, da questo punto di visto, continuerà a garantire un processo di collaborazione con il territorio, in qualità di proprietario degli immobili scolastici e di ente preposto in via prioritaria a dare risposte soddisfacenti agli interessi collettivi. Per quanto riguarda la prima infanzia, la Convenzione con la Scuola Materna San Carlo costituisce un valido strumento per consolidare il rapporto di collaborazione con tale istituzione che svolge una funzione pubblica di carattere educativo e sociale, nell interesse della cittadinanza. Nel rispetto di quanto previsto dalla Legge Regionale 6 Agosto 2007, n. 19, il Comune di Leggiuno sostiene la Scuola Materna presente sul territorio favorendo la creazione di una rete di servizi che garantisca al cittadino ed alle famiglie la libertà di scelta dei percorsi educativi. Con l assimilazione agli istituti statali, le scuole private sono in grado di garantire lo svolgimento di un servizio con standard organizzativi, educativi e funzionali qualitativamente assimilabili a quelli offerti dalle istituzioni statali. La convenzione si inserisce nel quadro di un riconoscimento ufficiale del ruolo pubblico che la scuola materna ha acquisito nel corso degli anni. Nello spirito del pieno riconoscimento del ruolo che la scuola materna svolge a favore del territorio di Leggiuno, l Amministrazione si impegna a sostenerne l attività erogando un contributo annuale pari a 600,00 per ogni bambino residente, iscritto e frequentante con riferimento a n. 11 mesi di attività (Settembre Luglio). Il contributo sarà corrisposto in tre rate nell arco dell anno scolastico. L Amministrazione Comunale si impegna, inoltre, a garantire l assistenza ad personam agli alunni diversamente abili e l assunzione della relativa spesa nell ambito dei servizi di cui alla Legge n. 104/92.

Gli interventi consistono nell assistenza relazionale ed educativa ad personam a bambini residenti con handicap conclamato e certificato dagli organi competenti o su richiesta della neuropsichiatria infantile, compatibilmente con la disponibilità di risorse economiche nel bilancio comunale. Nelle pagine che seguono saranno presentati i servizi e gli interventi previsti per l anno scolastico 2013/2014. Per le iniziative volte a sostenere la qualità dell offerta formativa si sono distinte quelle gestite dalle scuole per le quali viene erogato un contributo, da quelle gestite direttamente dal Comune, tramite il servizio Pubblica Istruzione. La redazione del presente Piano, adempiendo al meglio alle disposizioni normative, è finalizzata ad adeguare le offerte alle domande del contesto territoriale nella consapevolezza che La suddivisione degli interventi si articola nelle sezioni di seguito indicate:

1. INTERVENTI VOLTI A FAVORIRE L ACCESSO E LA FREQUENZA AL SISTEMA SCOLASTICO 1.1. Fornitura di arredi, attrezzature e materiale didattico per il funzionamento della scuola 1.1.1 Fornitura di arredi 1.1.2 Fornitura di materiale didattico ed attrezzature per il funzionamento della scuola 1.1.3 Manutenzione ordinaria degli immobili 1.2 Servizi complementari volti a facilitare l accesso alle strutture ed ai servizi scolastici 1.2.1 Servizio trasporto scolastico 1.2.2 Assistenza trasporto scolastico 1.2.3 Servizio refezione scolastica 1.2.4 Servizio Prescuola 1.2.5 Servizio custodia alunni in attesa dello scuolabus 1.2.6 Servizio Dopo Scuola 1.3 Fornitura libri di testo 1.3.1 Fornitura gratuita libri di testo per le scuole primarie statali e autonome 1.4 Contributi per il sostegno delle spese di istruzione 1.4.1 Assegni di studio 1.4.2 Dote Scuola 1.5 Contributi alle famiglie 1.5.1 Erogazione contributi a sostegno delle spese di istruzione 1.5.2 Contributo per partecipazione a visite di istruzione 2. INTERVENTI PER GARANTIRE LA PARI OPPORTUNITA FORMATIVA 2.1 Promozione dell inclusione scolastica 2.2 Servizio di consulenza psicopedagogica 2.3 Interventi di sostegno al disagio scolastico ed alla disabilità 2.3.1 Il sostegno educativo scolastico ad personam 2.3.2 Alunni in situazione di disagio sociale 2.3.3 Trasporto alle strutture formative ed attività esterne 3. INTERVENTI VOLTI A FAVORIRE LA QUALIFICAZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO 3.1 Progetti integrativi la didattica gestiti dalle Scuole 3.2 Progetti integrativi la didattica proposti e gestiti dall Amministrazione Comunale 3.2.1 Proposte culturali 3.2.2 Educazione alla lettura 3.2.3 Educazione ambientale 3.2.4 Educazione alla sicurezza 3.2.5 Educazione allo sport 3.2.6 Educazione alimentare 3.2.7 Educazione alla creatività 3.2.8 Educazione alla cittadinanza 3.2.9 Educazione musicale 3.3 Sostegno alla Scuola Materna San Carlo

1 INTERVENTI VOLTI A FAVORIRE L ACCESSO E LA FREQUENZA AL SISTEMA SCOLASTICO Gli obiettivi prioritari rimangono quelli fondamentali: assicurare alla popolazione uguali possibilità di accesso alle strutture scolastiche; consolidare il livello qualitativo dei servizi erogati e favorire livelli di eccellenza del sistema scolastico.

1.1 FORNITURA DI ARREDI, ATTREZZATURE E MATERIALE DIDATTICO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA L Ente Comunale, in base al disposto degli articoli 159 e 190 del T.U. 297/1994 e dell articolo 3, comma 2, della Legge n. 23/96, è tenuto a provvedere alle spese di gestione per il funzionamento degli edifici scolastici (es. arredi, utenze, spese telefoniche). 1.1.1 FORNITURA DI ARREDI E compito dei Comuni provvedere all acquisto di arredi per il funzionamento delle scuole e la sostituzione degli elementi divenuti obsoleti e/o inutilizzabili. Tali acquisti si configurano come spese di investimento a cui l Amministrazione Comunale provvede direttamente in accordo con le scuole. Per sopperire alle necessità presso i plessi e su richiesta dell Istituzione Scolastica, all inizio dell anno scolastico 2013/2014 si è provveduto ad acquistare nuovi arredi per un ammontare di spesa pari a 1.500,00. 1.1.2 FORNITURA DI MATERIALE DIDATTICO ED ATTREZZATURE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA In considerazione della specificità dei prodotti che devono rispondere pienamente alle esigenze di ciascuna scuola ed alla tempestività della fornitura che una parte del materiale comporta (materiale didattico, stampati, ecc..), l Amministrazione Comunale ha introdotto ormai da diversi anni il principio dell assegnazione di somme all Istituto Comprensivo per la gestione diretta dei rispettivi acquisti. Le scuole potranno utilizzare le somme messe a disposizione per affrontare una serie di acquisiti di attrezzature e materiali per il raggiungimento di quelle finalità didattiche che le stesse si sono date.