Le leggi esistenti sono sufficienti ed adeguate per i processi di integrazione e inclusione lavorativa?

Documenti analoghi
Il Dirigente scolastico Prof.ssa Rosa Petrella

LETTI COMPRESI E INTERPRETATI

MEDIAZIONE E RELAZIONE DIDATTICA DUE PAROLE CHIAVE NELLA SCUOLA

L'Italia è una Repubblica democratica, La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

La Costituzione della Repubblica Italiana nel testo vigente

Diritti umani, sociali, di cittadinanza. Introduzione. Ecco 2016

La Costituzione è ancora attuale? Dott. Fabrizio Crestani

Cessazione del rapporto di lavoro - casistica

Senato della Repubblica. Costituzione. della. Repubblica Italiana

La costituzione della Repubblica Italiana. I principi fondamentali

L Italia è una Repubblica

(L'Italia è una Repubblica in cui il popolo sceglie i suoi rappresentanti attraverso le elezioni. Il potere appartiene al popolo.)

LA COSTITUZIONE E LA SUA NASCITA (gennaio 1944 gennaio 1948)

LA COSTITUZIONE ITALIANA

LA COSTITUZIONE ITALIANA

LA COSTITUZIONE. è la legge fondamentale di uno Stato. stabilisce i PRINCIPI che devono regolare le sue attività e tutte le sue leggi.

Comitato Pari Opportunità Ordine degli Avvocati di Trani CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI TRANI

Nuova classificazione

LEGISLAZIONE DEL TURISMO: DIRITTO COSTITUZIONALE

i diritti delle donne disabili i doveri dei giornalisti Brescia,19 marzo 2018

Costituzione e sovranità del popolo

La Costituzione Italiana

La Costituzione della Lituania è stata approvata dai cittadini della Repubblica Lituana al referendum del 25 ottobre 1992 ed entrò in vigore il 2

La scuola nella Costituzione

MODULO III CORSO DI RECUPERO PER ALUNNI STRANIERI IN DIRITTO - CLASSE PRIMA

NUOVI CITTADINI CONSAPEVOLI

Cost Costituzione della Repubblica Italiana (1) Art. 2

una coppia una è una coppia

COPIA TRATTA DA GURITEL GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE

CARTA DEI DIRITTI DELLA PERSONA ANZIANA

COSTITUZIONE ITALIANA

LA COSTITUZIONE ESPLICATA

SCUOLA PRIMARIA CASTELLABATE PICCOLA COSTITUZIONE DI CLASSE V D

COSTITUZIONE ITALIANA

di Centro Studi STT - 28 apr :21 - Letture: Stampe:

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 11 DEL 17 MARZO 2008

Prima dell entrata in vigore della Costituzione. riforma Gentile : l. 31 dicembre 1923, n. 3126

Parte monografica AA Organizzazione dei servizi sociali. Docente: Pierpaola Pierucci

Diritto alla salute e accesso alle cure. Il dettato costituzionale. Lorena Forni 27 ottobre 2017

I diritti umani, sociali, di cittadinanza. Il quadro storico italiano. Ecco 2017

L integrazione attraverso la conoscenza

DAI MEDICI AI LORENA: IL GRANDUCATO DI TOSCANA, FARO DI CIVILTÀ PER L EUROPA

2 giugno 1946: nasce la Repubblica Italiana

Le fonti normative in tema di certificazione delle competenze

L organizzazione dello Stato

IL VALORE SOCIALE DELLA PROFESSIONE DELL ASSISTENTE SOCIALE: LA PROPOSTA DI LEGGE DI RIORDINO DELLA PROFESSIONE. Intervento di Edda Samory

Le garanzie dei diritti Riserva di legge Riserva di giurisdizione

Allegato C - *CARTA DEI DIRITTI DELLA PERSONA ANZIANA*

(Legislazione scolastica Prof.ssa Ilaria Carlotto) PRIMA LEZIONE

I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE

CANDIDATI ALLE ELEZIONI 2016 ISTITUTO COMPRENSIVO N. 6

Novara, 23/24 ottobre Disabili e lavoro. - Dott. Gianfranco Zulian. - D.ssa Emanuela Agosta

Proteo Faresapere Verona

INDICE. 1. Una Scuola di ispirazione cristiana nella storia e nell oggi. 2. La nostra Scuola: la sua Mappa Valoriale: la Costituzione.

Indagine Excelsior 2008 Presentazione dei risultati e analisi dei principali fenomeni in atto

Le origini della nostra Cos'tuzione

Pierangelo Cenci Assistente sociale CpA Umbro

CRESCERE INSIEME COOPERATIVA SOCIALE-ONLUS

La più bella del mondo. La nostra Costituzione

Carta dei diritti dell anziano

S O M M A R I O. Art. 1 (Finalità)

IISS E.Fermi Bibbiena A.S. 2018/2019. Schemi di Cittadinanza e Costituzione

PROCEDURE E DOCUMENTAZIONE PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI - Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3

La Costituzione. artt. 3, 6, 33, 34, 117 PRINCIPI FONDAMENTALI. Art. 3.

CLASSE 3A. anno scolastico 2018/19

A relazione del Vicepresidente Reschigna: Premesso che:

MANIFESTO PER LA COSTITUZIONE DI UN COMITATO NAZIONALE PER LA PIENA ATTUAZIONE DELL ART. 3 DELLA COSTITUZIONE

LEGGE REGIONALE N. (102)

Lavorare oggi. Leggi e contratti: primi elementi.

COMUNE DI MEZZAGO DISPOSIZIONI E CRITERI PER LA TENUTA DEL REGISTRO AMMINISTRATIVO DELLE UNIONI DI FATTO E CONVIVENZE

IL TURISMO ACCESSIBILE

Comune di Parma DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N DD DEL 10/03/2015

Educazione civica. Prof.ssa Laura Frizza

Cosa sono I diritti umani?

FISH Calabria Onlus. b) la rimozione delle barriere culturali e architettoniche; c) la promozione delle pari opportunità.

Economia del Lavoro 2010

Nascita di un nuovo Stato

DIRITTO ALLO STUDIO. Corso di formazione

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Fabio Caon, Annalisa Brichese Università Ca Foscari - Venezia. La valutazione in contesti multiculturali: tra scienza e normativa

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA -testo vigente- PRINCIPI FONDAMENTALI. Il Capo provvisorio dello Stato

PROPOSTA DI LEGGE STATUTARIA. Disposizioni in materia di riconoscimento e cura dei beni comuni. Modifiche agli articoli 3 e 4 dello Statuto.

LA SICUREZZA COME DIRITTO INCLUSIVO. Fabio Dattilo Corpo nazionale Vigili del Fuoco

PALAZZO DUCALE, INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE DELL AREA ADIACENTE AL COMPLESSO

Considerato inoltre: Tenuto conto

PROVA TEORICA PER COMPETENZE DELL UNITÀ FORMATIVA ASSE CULTURALE STORICO SOCIALE 1T C COSTITUZIONE ITALIANA

parole PER UNA SCUOLA INCLUSIVA

Prof. Salvatore Curreri Teoria generale dei diritti umani

LIBERTA COSTITUZIONALI Introduzione, caratteri essenziali e riserva di legge

PROFESSIONALITA DOCENTE

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE ROMANO, ANNA TERESA FORMISANO, VOLONTÈ. Riconoscimento della lingua italiana dei segni

Inclusione lavorativa: il diritto di affermare la propria abilità

GENITORI E SCUOLA SIAMO DAVVERO LIBERI DI SCEGLIERE? DI COLLABORARE? Un appello dei genitori per un impegno di tutte le forze politiche

Le generazioni dei diritti umani

Programma di attività di AGENZIA REGIONALE PER IL LAVORO. Versione: 1/2016 (23/12/2016) Stato: Versione finale (consuntivo)

REGOLAMENTO PER IL REGISTRO AMMINISTRATIVO DELLE UNIONI DI FATTO E CONVIVENZE

Date esami Date esami

Deliberazione n del 20 novembre 2009

COMUNE DI GAVORRANO PROVINCIA DI GROSSETO

Transcript:

Alcuni quesiti fondamentali: Le leggi esistenti sono sufficienti ed adeguate per i processi di integrazione e inclusione lavorativa? Vengono rispettate e opportunamente applicate? Esistono differenze territoriali nella loro applicazione? E possibile creare un sistema nazionale solo interpretando le leggi? Può la sola legge determinare l accesso ad un diritto? Infine: può essere utile definire con chiarezza un modello di intervento e quindi sostenerlo con un valido e coerente quadro legislativo e normativo?

L Italia può considerarsi un paese all avanguardia per quanto riguarda il sistema di Welfare, in particolar modo sul tema della disabilità. Sono presenti normative di tutela e di sostegno all inclusione socio-lavorativa, anche se non sempre vengono rispettate. Il riconoscimento della condizione di disabilità avviene all interno di Commissione mediche, attraverso una codificazione in percentuale del grado di compromissione della persona.

Il quadro legislativo di riferimento a livello nazionale comprende una legge quadro complessiva sulla disabilità (104/92) e una legge che favorisce l ingresso nel mondo del lavoro (68/99) e che istituisce un Fondo Regionale per garantire strumenti economici per i percorsi di accompagnamento e di sostegno. Con la legge 18 del 2009 l Italia ha aderito alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.

COSTITUZIONE ITALIANA Art. 1. L Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. Art. 2. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale 4

Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all organizzazione politica, economica e sociale del Paese. 5

Art. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società 6

In Italia il diritto al lavoro è sancito, oltre che dalla Costituzione, anche dalla legge 68/99, rivolta alle persone con disabilità 7

LE POLITICHE ATTIVE In Italia le politiche attive del lavoro cominciano ad avere concreta attuazione a seguito della Riforma del Collocamento, con cui vengono decentrati i servizi per l impiego dallo Stato alle Regioni. In sostanza dal 2000 in poi le Regioni costituiscono la rete dei Centri per l Impiego all interno delle singole Province e attivano strumenti di orientamento e matching. Le Province sono anche la sede degli Uffici Competenti che si occupano della gestione delle liste del Collocamento obbligatorio delle persone con disabilità, a cui può iscriversi chi ha riconosciuto più del 45% di invalidità dalle Commissioni mediche.. 8

Il passaggio da un approccio di sostegno sociale a un approccio di Politiche Attive del Lavoro (PAL) caratterizza il modello che credo si debba realizzare. Per arrivare a questo è necessario che sul territorio vengano strutturati servizi in grado di interloquire col mercato del lavoro e con gli organismi competenti: Comuni, Province (Aree Omogenee/Città Metropolitane), Regioni e Stato anche in attesa della riforma dell art. V della Costituzione nella ridefinizione delle politiche attive del lavoro (definizione ruolo ANPAL). E necessario contestualmente che Politiche del Lavoro e Politiche Sociali trovino un punto di incontro e di piena convergenza sul tema della presa in carico globale delle persone con disabilità. 9

Per operare nell ambito delle Politiche Attive del Lavoro è importante che si attivino reti di operatori che agiscano in ambito di accreditamento regionale e intercettino le azioni programmatiche e di finanziamento locali e nazionali. Il principale canale di finanziamento e di intervento è il Fondo Regionale per il Lavoro dei Disabili, così come previsto all art. 14 della legge 68/99. La rete degli operatori deve quindi strutturarsi attraverso le forme di accreditamento così come previste dalla normativa nazionale (dlgs 276/03) 10

Le persone con disabilità, ed in particolar modo quelle con maggiori fragilità psichiche o motorie, necessitano di strumenti di accompagnamento all inserimento lavorativo e strumenti a garanzia del mantenimento del posto di lavoro. La rete dei servizi presente sul territorio è in grado solo parzialmente di assicurare un intervento con questi strumenti. I servizi pubblici, che operano nell ambito dei servizi sociali delle Aziende Sanitarie e dei Comuni, sono presenti su tutto il territorio pur con difficoltà connesse ai finanziamenti specifici. I servizi privati o del privato sociale sono sviluppati in alcune zone del territorio nazionale, in particolare al nord, e operano attraverso i finanziamenti della legge 68/99 e del Fondo Regionale per i disabili. Le modalità di finanziamento degli interventi non ha consentito uno sviluppo organico di reti, ostacolando anche la crescita di modelli di presa in carico condivisa fra i vari attori del territorio. 11

Gli strumenti che più efficacemente vengono utilizzati nelle azioni di accompagnamento e inserimento al lavoro sono essenzialmente due: il tirocinio e la formazione. Il tirocinio consente alla persona con disabilità e all azienda ospitante di generare le condizioni di osservazione e di organizzazione interna per progettare un successivo inserimento stabile. Consente anche al servizio inviante di monitorare l andamento attraverso un operatore specializzato che affianca la persona con disabilità e programma interventi di adeguamento dell azione stessa. I tirocini per persone con disabilità possono essere ripetuti ed avere tempi più lunghi (attualmente possono avere una durata massima di 24 mesi) L ambito normativo è regionale e su questo tema c è ancora poca uniformità e chiarezza procedurale. 12

La formazione, a mio giudizio, risulta carente evidenziando ancora una volta la necessità di collegare maggiormente formazione e lavoro in un quadro contemporaneo ed adeguato alle necessità delle persone, siano esse disabili o meno, alle imprese, ai processi di inclusione socio-lavorativa.