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RAPPORTO CER Aggiornamenti 9 luglio 2014 Ancora luci ed ombre I dati presentati in questo aggiornamento sono interlocutori. Da un lato, in negativo, abbiamo il credito, ancora in territorio negativo, e le sofferenze, la cui crescita rallenta, ma molto lentamente. Dall altra parte, in positivo, si registra la forte riduzione della dipendenza del settore bancario dai prestiti della Bce, segnale di maggior forza del sistema, e tassi di interesse in leggera riduzione. I dati della raccolta seguono l andamento dei prestiti: meno prestiti, meno funding gap, meno raccolta costosa (obbligazioni e depositi vincolati). Infine, continuano a provenire segnali positivi dalla raccolta dei fondi comuni aperti,soprattutto gli azionari, evidenza che i risparmiatori italiani hanno ripreso ad investire mirando a migliori rendimenti. Gli ultimi dati sul sistema bancario pubblicati dalla Banca d Italia 1 mostrano una situazione di generale stazionarietà del settore bancario. I segnali positivi compensano quelli negativi. Alcune variabili registrano miglioramenti (lieve riduzione del costo del funding, calo del rifinanziamento presso la Bce, rallentamento delle sofferenze totali), mentre altre peggiorano lievemente. La ripresa del settore sarà lenta e difficile. Impieghi Le variazioni su base annua degli impieghi vivi (impieghi al netto delle sofferenze lorde) registrate a maggio 2014, vedi grafico 1, sono sempre in territorio negativo. I dati sono leggermente peggiori rispetto ad aprile. Il dato delle famiglie è condizionato dalla crescita delle sofferenze perché gli impieghi lordi sono cresciuti, seppur di poco, anche a maggio. Per le imprese, 1 Banca d Italia, Moneta e Banche, Roma, 8 luglio 2014. 1/7

si confermano i dati di aprile con qualche lieve arretramento. I dati destagionalizzati evidenziano una contrazione dei prestiti alle famiglie che si attesta al -2,0 per cento, in peggioramento di 2,5 decimi, e una contrazione del 6,9 per cento per il settore produttivo (imprese non finanziare e famiglie produttrici), rispetto al -6,7 per cento di aprile. Per le imprese, la variazione annua rimane ancora molto lontana da valori positivi e si continua a manifestare una riduzione degli impieghi lordi. Questi andamenti si riflettono sul dato globale che a maggio mostra una contrazione pari al 5,5 per cento, dal -5,2 di aprile. 20 Grafico 1 - Impieghi (variazione annua) 15 10 5 0-5 -10 gen-06 nov-06 set-07 lug-08 mag-09 mar-10 gen-11 nov-11 set-12 lug-13 mag-14 totale famiglie settore produttivo Sofferenze La tavola 1 presenta l ultima variazione annua e l ultima variazione trimestrale annualizzata delle sofferenze totali e settoriali. Rispetto al precedente Aggiornamento il dato riferito alla variazione globale annua e quelli relativi a imprese e famiglie produttrici sono in miglioramento, mentre peggiorano quelli relativi alle famiglie consumatrici. Per il totale dell economia gli incrementi permangono a doppia cifra, ma la variazione trimestrale si conferma sotto la soglia del 20 per cento e la variazione annua si è leggermente ridotta. Rimbalza in territorio positivo la variazione trimestrale delle sofferenze delle famiglie consumatrici mentre la variazione annua è risalita di 3 decimi sopra la soglia del 10 per cento, rispetto al +9,4% di aprile. 2/7

Tavola 1 - Sofferenze, variazione annua e trimestrale totale economia e settori Famiglie consumatrici Famiglie produttrici Imprese non finanziarie Totale economia Variazione annua a) 10,3% 15,8% 29,7% 24,2% Variazione trimestrale annualizzata b) 12,6% 10,2% 18,2% 16,3% a) Maggio 2014 su maggio 2013. b) Maggio 2014 su febbraio 2014 annualizzato. Le sofferenze delle famiglie produttrici arretrano di oltre un punto sia su base annua che trimestrale. La dinamica è ancora decisamente crescente, ma la crescita sembra perdere vigore. Stesso andamento per le imprese non finanziarie. Il dato annuo scende sotto la soglia del 30 per cento (in aprile +30,9 per cento) e la crescita trimestrale annualizzata si attesta sotto il 20 per cento (+20,1 per cento in aprile). Sommando tutte le sofferenze si ottiene una variazione globale annua in riduzione di 7 decimi, mentre il dato trimestrale cresce di oltre un punto, principalmente a causa del dato delle famiglie consumatrici. Riassumendo, il mese di maggio ha mostrato un lieve miglioramento nel tasso di crescita delle sofferenze totali e di quelle di imprese e famiglie produttrici. In risalita la dinamica delle sofferenze delle famiglie consumatrici. Raccolta La raccolta bancaria, tavola 2, conferma l andamento flettente. L unica voce in decisa controtendenza sono i depositi in conto corrente. Le altre forme perdono vigore rispetto ad aprile peggiorando la performance. In forte riduzione i Pronti Contro Termine, che rispetto a maggio 2013 si riducono di un terzo. L altra forma di raccolta in decisa riduzione sono le obbligazioni, in marcata contrazione ormai da molto tempo. Anche a maggio si sono registrate variazioni negative sia per la raccolta a breve che per quella a lungo termine, rispettivamente -4,6 per cento e -6,1 per 3/7

cento. In crescita, invece, la raccolta a lungo termine al netto della componente obbligazionaria, che ha registrato un +2,6 per cento. Se non si considerano le obbligazioni, si nota come le banche continuino gradualmente a spostare la raccolta dal breve al lungo termine. Tavola 2 - Raccolta bancaria, variazioni percentuali annue dic-13 gen-14 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 Totale raccolta -2,7-2,9-2,8-4,3-4,4-5,1 Totale raccolta (a) -1,7-1,7-1,5-2,4-2,4-2,8 - breve termine -2,1-2,2-2,2-4,1-4,5-4,6 - lungo termine -3,7-4,1-3,8-4,7-4,2-6,1 - lungo termine (a) -0,4-0,2 0,6 2,8 4,3 2,6 - Depositi 2,4 2,7 1,6 1,4 1,2 2,5 - in conto corrente 2,7 3,8 2,2 2,5 2,4 5,3 - a durata prestabilita 3,9 1,9 1,2-1,0-1,5-3,8 - rimborsabili 0,9 0,7 0,5 0,1-0,1-0,4 - Pct -3,1-2,7 6,6-8,7-16,1-29,9 - Obbligazioni -9,0-9,9-9,6-11,1-10,1-11,2 - Obbligazioni (a) -9,8-10,5-9,9-9,1-6,9-7,4 (a) Al netto delle obbligazioni possedute dalle banche. Nel dettaglio, i depositi continuano a crescere, riaccelerando rispetto ai mesi precedenti, +2,5 per cento a maggio. Tra le forme di deposito si conferma molto dinamica quella dei depositi in conto corrente che cresce del 5,2 per cento in un anno. Le altre forme si contraggono, come avevamo ampiamente previsto: i depositi a durata prestabilita accentuano il calo fino al -3,8 per cento, mentre i depositi rimborsabili calano dello 0,4 per cento annuo. In forte contrazione anche i Pronti Contro Termine, mentre le obbligazioni bancarie si riducono del 7,4 per cento. Per evidenziare che il cambiamento in atto tra le forme di raccolta è di natura strutturale e non più congiunturale, si consideri, a titolo di esempio, che le obbligazioni segnano da ben 27 mesi una variazione annua negativa. Quindi, la contrazione della raccolta, e in modo particolare delle obbligazioni, sta procedendo in modo così spedito perché le banche hanno deciso di eliminare il funding gap. La riduzione dei prestiti sta rendendo inutile parte della 4/7

raccolta che in passato è servita a colmare la differenza tra impieghi e depositi e, quindi, le banche tendono a disfarsene, liberandosi delle forme più costose. Rifinanziamento presso l Eurosistema Nel mese di giugno le banche operanti in Italia hanno ridotto in modo vistoso (-36,8 miliardi) la quantità di fondi presa a prestito con le operazioni di rifinanziamento. Il valore di giugno, pari a 179,6 miliardi di Euro, è di oltre 100 miliardi inferiore al picco registrato a metà 2012. L ammontare dei fondi presi a prestito con le aste a lungo termine continua a ridursi e si attesta a 170,8 miliardi, quasi 102 miliardi in meno rispetto al valore massimo registrato nel 2012. Le MRO (Main Refinancing Operations) a giugno scendono a 8,8 miliardi, un valore in linea con la media degli ultimi anni. Riassumendo, le banche continuano a ridurre l esposizione verso la BCE restituendo i prestiti a lungo termine. È un segnale di vigore del sistema bancario, che dimostra di non avere più bisogno del sostegno dell istituto di Francoforte sul fronte della liquidità a breve termine. 300000 Grafico 2 - Rifinanziamento presso Eurosistema (milioni di euro) 250000 200000 150000 100000 50000 0 gen-99 gen-01 gen-03 gen-05 gen-07 gen-09 gen-11 gen-13 Totale MRO LTRO Il grafico 2 riassume questi andamento mostrando l andamento del totale dei prestiti e delle sue componenti principali: le operazioni di rifinanziamento principali (Main Refinancing Operations) e le operazioni di rifinanziamento a più lungo termine (Long Term Refinancing Operations). 5/7

Tassi di interesse I tassi di interesse rilevati ad aprile 2014 sono in lieve riduzione o sostanzialmente stabili. Tavola 3 - Principali tassi di interesse, valori percentuali Tasso BCE Tasso interbancario MID overnight Tasso emissione obbligazioni periodo determinazione tasso superiore a 1 anno Tasso sui depositi, consistenze Tasso sui PCT, nuove operazioni Tasso medio nuovi prestiti acquisto abitazioni Tasso nuovi prestiti credito al consumo, fino a 1 anno Tasso medio sui nuovi prestiti alle imprese mag-13 0,50 0,06 2,38 1,09 1,52 3,71 8,22 3,52 giu-13 0,50 0,11 2,58 1,08 1,85 3,64 8,22 3,35 lug-13 0,50 0,14 2,74 1,05 2,13 3,68 6,16 3,53 ago-13 0,50 0,05 2,89 1,04 1,37 3,63 6,35 3,49 set-13 0,50 0,06 3,54 1,02 1,38 3,68 6,75 3,56 ott-13 0,50 0,06 3,55 0,99 1,26 3,60 6,13 3,50 nov-13 0,25 0,07 3,13 0,99 1,11 3,54 6,40 3,44 dic-13 0,25 0,10 2,50 0,97 1,27 3,50 6,18 3,47 gen-14 0,25 0,14 2,81 0,95 1,58 3,50 6,55 3,41 feb-14 0,25 0,12 2,65 0,94 1,92 3,43 6,45 3,48 mar-14 0,25 0,16 2,68 0,94 1,47 3,44 6,51 3,45 apr-14 0,25 0,24 2,66 0,89 1,17 3,34 6,04 3,35 mag-14 0,25 0,25 2,49 0,87 1,04 3,36 6,09 3,29 Il tasso overnight rimane stabile, allo 0,25 per cento. Probabilmente il dato di fine giugno segnerà una discesa, seguendo il taglio dei tassi della BCE. Il tasso sulle nuove emissioni obbligazionarie scende ulteriormente, al 2,49 per cento ritornando sui valori di 12 mesi prima. In leggera riduzione anche il tasso sui depositi, al minimo degli ultimi 12 mesi, e il tasso sui PCT, che punta la soglia dell 1 per cento. Il tasso medio sui nuovi mutui si mantiene sostanzialmente stabile (3,36 per cento), così come il tasso di interesse sul credito al consumo che rimane vicino alla soglia del 6 per cento. Infine, il tasso sui nuovi prestiti alle imprese si contrae lievemente, fermandosi al 3,29 per cento. 6/7

Fondi comuni aperti La raccolta dei fondi comuni aperti continua a crescere a ritmi sostenuti. A maggio 2014 si sono superati i 6 miliardi di raccolta netta. Il dato è inferiore agli 8,8 miliardi di maggio 2013, ma migliore di due anni prima, quando si era registrata una raccolta netta negativa di un miliardo. Il dato cumulato dei primi cinque mesi mostra una raccolta netta positiva di circa 34,5 miliardi di euro. La crescita rispetto al dato dello stesso periodo del 2013 è di oltre 7 miliardi. Nel 2012 il valore, come si nota dal grafico 3, era negativo. Tra le tipologie, i fondi azionari registrano una forte progressione della raccolta, +23 miliardi tra gennaio e maggio, più distanti i fondi obbligazionari, +8 miliardi, e i bilanciati, +3 miliardi di raccolta. Rispetto ai primi cinque mesi del 2013, la raccolta dei fondi azionari e di quelli bilanciati è in crescita (nel 2013 +11 e +2 miliardi), mentre lo scorso anno risultava più marcata la crescita della raccolta dei fondi obbligazionari (+14 miliardi). Queste differenze testimoniano un passaggio degli investimenti dalle obbligazioni, che ormai rendono molto poco, ai mercati azionari. 50000 Grafico 3 - Raccolta netta mensile cumulata dei fondi comuni aperti (milioni di euro) 40000 30000 20000 10000 0-10000 gennaio marzo maggio luglio settembre novembre 2012 2013 2014 7/7