IL FINANZIAMENTO DELLE IMPRESE: CONGIUNTURA E PROBLEMI STRUTTURALI. Una finanza per la crescita Milano 12 giugno 2013
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1 IL FINANZIAMENTO DELLE IMPRESE: CONGIUNTURA E PROBLEMI STRUTTURALI Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia Una finanza per la crescita Milano 12 giugno 2013
2 LA CONGIUNTURA
3 CREDITO ALLE IMPRESE NON FINANZIARIE - variazioni % sui 12 mesi - 16 Italia Area dell'euro '13
4 CONDIZIONI DI OFFERTA: VISTE DALLE BANCHE - dati BLS; indici di diffusione - 0,7 0,6 0,5 Piccole e medie imprese Grandi imprese Totale 0,4 0,3 0,2 0,1 0-0,1 08Q1 08Q3 09Q1 09Q3 10Q1 10Q3 11Q1 11Q3 12Q1 12Q3 13Q1
5 CONDIZIONI DI OFFERTA VISTE DALLE IMPRESE - percentuale di imprese razionate campione INVIND - 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0, imprese manifatturiere con almeno 50 addetti totale campione
6 L identificazione del peso relativo dei fattori di domanda e offerta di credito è un esercizio difficile La quantificazione degli effetti è complicata dalle profonde trasformazioni che interessano il sistema produttivo E comunque possibile individuare due fattori che contribuiscono a frenare l offerta di credito: i) LIQUIDITA ii) RISCHIO DI CREDITO CREDITO E RECESSIONI
7 LIQUIDITA
8 25,0 20,0 Funding gap (scala di destra) FUNDING GAP - punti percentuali e miliardi di euro - Racolta al dettaglio - crescita sui 12 mesi (scala di sinistra) Prestiti a residenti - crescita sui 12 mesi (scala di sinistra) Funding gap in % dei prestiti (scala di sinistra) , , , , ,0 mar-03 dic-03 set-04 giu-05 mar-06 dic-06 set-07 giu-08 mar-09 dic-09 set-10 giu-11 mar-12 dic (1) Prestiti a residenti meno raccolta al dettaglio (depositi da residenti più obbligazioni collocate presso le famiglie). Sono escluse la Cassa depositi e prestiti e le filiali di banche estere in Italia.
9 RACCOLTA DELLE BANCHE: COMPOSIZIONE - miliardi di euro Dicembre 2008 Dicembre 2010 Dicembre 2012 Depositi da residenti in Italia Depositi da non residenti Passività nette verso controparti centrali Obbligazioni detenute da Famiglie Altre obbligazioni Rifinanziamento da Eurosistema
10 OBBLIGAZIONI IN SCADENZA DEI 33 PRIMI GRUPPI - miliardi di euro mar apr mag giu lug ago set ott nov dic obbligazioni al dettaglio controparti istituzioni italiane ed estere
11 LA RISPOSTA DELLA POLITICA MONETARIA Taglio dei tassi ufficiali Operazioni di rifinanziamento a lungo termine Riduzione riserva obbligatoria Ampliamento attività stanziabili Annuncio delle OMTs
12 RISCHIO DI CREDITO
13 NUOVE SOFFERENZE IN RAPPORTO AI PRESTITI - dati trimestrali annualizzati e destagionalizzati; valori percentuali - 5,0 4,5 4,0 TOTALE ECONOMIA FAMIGLIE IMPRESE 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,
14 NUOVE SOFFERENZE PER BRANCA - dati trimestrali annualizzati e destagionalizzati; valori percentuali Totale Imprese Costruzioni Manifattura Servizi
15 CREDITI INCAGLIATI E RISTRUTTURATI - in % sul totale dei prestiti al netto delle sofferenze Manifattura Servizi Costruzioni Attività Immobiliari '13
16 40 REDDITIVITA OPERATIVA DELLE BANCHE - unità operanti in Italia; dati non consolidati - Risultato di gestione (miliardi di euro, scala sx) Svalutazione crediti in % del risultato di gestione (scala dx)
17 INDICI DI PATRIMONIALIZZAZIONE - valori percentuali - 16 Core tier 1 ratio Tier 1 ratio Total capital ratio dic-11 giu-12 dic-12 dic-11 giu-12 dic-12 Primi 5 gruppi Totale sistema
18 LE IMPRESE
19 EMISSIONI OBBLIGAZIONARIE CORPORATE - milioni di euro Francia Germania Italia Fonte: Dealogic
20 CRESCITA DEI PRESTITI E ACCESSO AI MERCATI - variazioni percentuali grandi gruppi emittenti obbligazioni 18 grandi gruppi non emittenti obbligazioni Altre imprese Fonte: Elaborazione su dati Dealogic e Banca d Italia
21 RENDIMENTI DELLE EMISSIONI CORPORATE NEL titoli con durata tra 2 e 5 anni; punti percentuali Francia Germania Italia 7 RENDIMENTI ALL'EMISSIONE AAA AA+ AA AA- A+ A A- BBB+ BBB BBB- BB+ BB BB- B+ B B- CCC+ CCC not rated CLASSE DI RATING Fonte: Dealogic
22 7 RENDIMENTI DELLE EMISSIONI CORPORATE NEL titoli con durata tra 5 e 10 anni; punti percentuali - 6 Francia Germania Italia RENDIMENTO ALL'EMISSIONE AAA AA+ AA AA- A+ A A- BBB+ BBB BBB- BB+ BB BB- B+ B B- CCC+ CCC not rated CLASSE DI RATING Fonte: Dealogic
23 POLITICHE DIRETTE ALLE IMPRESE Garanzie: Fondo centrale di garanzia per PMI dal 2008 al 2011 sono stati attivati quasi 25 miliardi di euro di finanziamenti per un importo garantito di 13,5 miliardi. Nel 2012 sono state accolte più di domande per un volume complessivo di finanziamenti di 8,2 miliardi e un importo garantito di 4 miliardi Moratorie dal 2009 sottoscritti due accordi per la sospensione dei pagamenti della quota capitale relativa ad alcune forme di prestiti alle imprese: fino a gennaio 2013 risultano complessivamente accolte circa domande, per una quota capitale sospesa pari a circa 20 miliardi di euro Fondi della Cassa Depositi e Prestiti nel 2009 CDP ha messo a disposizione delle banche 8 miliardi (interamente utilizzati) per la concessione di prestiti alle PM; nel 2012 stanziati ulteriori 10 miliardi (di cui 2 riservati all acquisto di crediti delle PMI nei confronti della PA) Smobilizzo dei debiti commerciali della PA
24 INTERVENTI URGENTI Rafforzare il sistema delle garanzie pubbliche Il Fondo di garanzia per le PMI può rappresentare una risposta concreta soprattutto se si modificano alcune caratteristiche operative, tra cui: portabilità della garanzia adeguamento criteri di valutazione economico-finanziaria ammissibilità alla garanzia solo per prestiti addizionali Queste modifiche consentono di aumentare il volume delle garanzie e quindi richiedono un incremento della dotazione del Fondo
25 QUESTIONI STRUTTURALI
26 DEBITO IN RAPPORTO AL PASSIVO E AL PRODOTTO - valori percentuali - leverage (sc. dx) Debiti finanziari / valore aggiunto (sc. sx)
27 REDDITIVITA DELLE IMPRESE (Istat, Conti finanziari, Cerved; valori percentuali) MOL / Valore aggiunto (sc. sx) Oneri finanziari netti / MOL (sc. sx) MOL/Attivo (sc. dx)
28 LEVERAGE: CONFRONTO INTERNAZIONALE - valori percentuali Italia Francia Germania Spagna Area dell'euro Regno Unito Stati Uniti
29 OBBLIGAZIONI IN RAPPORTO AL PASSIVO FINANZIARIO - valori percentuali Italia Francia Germania Spagna Regno Unito Stati Uniti
30 COMPOSIZIONE DELLE PASSIVITA FINANZIARIE - valori percentuali - 100% Capitale Prestiti bancari Altri debiti finanziari 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% ITALIA FRANCIA GERMANIA SPAGNA AREA EURO REGNO UNITO STATI UNITI
31 CAPITALIZZAZIONE DI BORSA DEL SETTORE NON FINANZIARIO IN RAPPORTO AL PIL - valori percentuali Italia Francia Germania Spagna Regno Unito Stati Uniti
32 POLITICHE PER CAPITALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Fondo Italiano di Investimento (banche, CDP, altri) finalità: rafforzamento patrimoniale aziende con fatturato compreso tra 10 e 250 milioni di euro dotazione di 1,2 miliardi. Nei primi due anni di operatività il Fondo ha deliberato investimenti per circa 680 milioni, equamente ripartiti tra operazioni dirette e interventi in altri fondi di private equity Fondo Strategico Italiano (CDP, altri) 4 (+3) mld. Rivolto a grandi imprese Aiuto alla crescita economica (ACE) Altri piccoli fondi volti alla nascita e/o alla crescita delle imprese
33 DAL RAPPORTO ANNUALE ISTAT 2013
34 DIMENSIONE DEL PRIVATE EQUITY INVESTIMENTI IN PERCENTUALE DEL PIL Early stage Expansion 0,07 0,20 0,06 0,05 0,16 0,04 0,12 0,03 0,08 0,02 0,01 0,04 0,00 Italia Europa USA 0,00 Italia Europa USA
35 ALTERNATIVE AL CREDITO BANCARIO Emissione di titoli sui mercati obbligazionari organizzati Strada maestra quotazione: economie di scopo per abbtaere i costi di trasparenza Trasferimento del debito a investitori istituzionali Collocamenti privati (minibonds), Credit funds, Cartolarizzazioni Negli Stati Uniti questi strumenti hanno conosciuto uno sviluppo significativo, ma sono destinati prevalentemente a imprese mediograndi non finanziate dalle banche perché molto rischiose Regolamentazione e vigilanza essenziali per allocare correttamente rischi e incentivi
36 PER CONCLUDERE (I) I. Il credito si sta contraendo a ritmi relativamente elevati. La contrazione è particolarmente forte nel settore manifatturiero. II. I problemi di liquidità delle banche sono stati notevolmente mitigati dalle operazioni di politica straordinaria della BCE, ma i rischi non sono scomparsi. III. Il peggioramento della qualità del credito assorbe ampia parte della redditività operativa, in forte calo, e riduce la capacità di autofinanziamento delle banche.
37 PER CONCLUDERE (II) IV. Le imprese sono vulnerabili perché fortemente indebitate e il loro debito è concentrato presso le banche. Scarsa diversificazione delle fonti di finanziamento. V. Politiche nel breve termine: mitigare i rischi di credito per consentire alle banche di tornare a prestare. VI. Politiche nel medio termine: favorire la capitalizzazione delle imprese e la loro apertura al mercato.
38 IL FINANZIAMENTO DELLE IMPRESE: CONGIUNTURA E PROBLEMI STRUTTURALI GRAZIE PER L ATTENZIONE! Una finanza per la crescita Milano 12 giugno 2013
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