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NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 21 maggio 2010 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero della Salute Italiano, dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC), in riferimento alla nuova influenza umana A/H1N1 si evidenzia la seguente situazione: SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE Paesi Numero dei decessi accertati per influenza umana A/H1N1 Italia 259 Europa 4874* Africa 168* America 8396* Medio Oriente 1019* Asia 1808* Est Pacifico 1832* Totale 18.356 * Dati forniti dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 21-05-10, aggiornamento n. 101. Dati forniti dal Centro Nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell Istituto Superiore di Sanità (FluNews) - Comunicato n. 28 del 03 09 maggio 2010. Dati forniti dalla Rete Italiana Sorveglia nza Influenza (InfluNet): Alla 18 settimana (dal 03 al 09 Maggio 2010) in Italia sono stati accertati 435 casi (incidenza 0,61%), di cui 86 tra 0-4 anni (incidenza 1,92%); 106 tra 5-14 anni (incidenza 1,18%); 209 tra 15-64 anni (incidenza 0,49%); 34 oltre i 65 anni (incidenza 0,23%). 7 casi (incidenza 1,23%) sono stati accertati nella Regione Marche e 1 casi (incidenza 0,08%) è stato confermato nella Regione Umbria. 1

In tutto il mondo sono stati confermati in laboratorio casi di influenza pandemica A/H1N1 in più di 214 Paesi e sono stati accertati 18.356 morti. La situazione attuale è in gran parte è invariata rispetto all ultimo aggiornamento. Le zone dove il virus circola più frequentemente sono quelle localizzate in alcune parti dei Caraibi e Sud-Est asiatico. Nelle zone temperate dell'emisfero settentrionale e meridionale, la circolazione virale è sporadica. In Africa centrale è stata registrato un incremento della trasmissione dei virus dell'influenza di tipo B. La stessa viene accertata a bassi livelli in Asia, Europa ed America centrale. Nelle regioni tropicali delle Americhe le zone di trasmissione virale più importanti sono localizzate nei Caraibi. A Cuba è stato registrato un periodo di circolazione virale nel mese di aprile 2010 più virulento rispetto a quello avvenuto nel mese di febbraio 2010. Nella Repubblica Domenicana il virus pandemico è stato isolato in associazione a diversi virus respiratori. Anche nelle zone tropicali del sud America (Messico, Colombia, Brasile, Guatemala, Nicaragua, Honduras) il virus dell influenza pandemica ha circolato a bassi livelli. In Bolivia sono stati accertati casi di influenza di tipo B dal mese di febbraio 2010 ad oggi. Inoltre in diversi Paesi vengono accertati isolamenti virali riferiti al virus dell influenza pandemico in corso di co-circolazione con altri virus (adenovirus, virus respiratorio sinciziale). In Asia il virus pandemico è localizzato in Bangladesh, Malesia e Singapore. Tra questi Singapore registra alti livelli di malattie respiratorie associate al virus pandemico (39% dei campioni saggiati). In Bangladesch sono stati accertati casi di co-infezione tra il virus pandemico e quello dell influenza tipo B. Casi sporadici di virus dell influenza A/H1N1 sono stati accertati in Thailandia, India, Cambogia e Filippine, Cina e Korea. Nelle regioni temperate dell'emisfero settentrionale e meridionale la circolazione del virus pandemico rimane a bassi livelli. In Australiaa e Nuova Zelanda sono stati registrati lievi incrementi di malattie respiratorie. Tuttavia, in Australiaa questi aumenti sono stati attribuiti principalmente alla diffusione di virus respiratori diversi da quelli influenzali. Nelle regioni temperate del sud delle Americhe, sono stati accertati casi sporadici di virus influenzali, fatta eccezione per il Cile, che continua a segnalare aree di co-circolazione pandemicaa con altri virus respiratori. In Europa il virus dell influenza A/H1N1 circola a bassi livelli, associato al virus dell influenza di tipo B. Quest ultimo viene isolato principalmente nell Europa orientale e settentrionale. Nell'Africa sub-sahariana i pochi dati disponibili suggeriscono che la trasmissione del virus dell'influenza pandemica è attualmente rilevabile in casi sporadici. In Ghana, il 6% dei campioni saggiati sono risultati positivi per il virus dell influenza pandemica. Sono stati segnalati inoltre casi sporadici del virus dell influenza di tipo H3N2 e del virus di tipo B nella zona occidentale del Paese. Di seguito si riportano due mappe pubblicate dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) e dall Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), riguardanti rispettivamente i diffusione geografica dei virus influenzali a livello europeo durante la 19 settimana e il numero dei test positivi per influenza nel Mondo (10 16 Maggio 2010). 2

-, numero dei casi clinici in diminuzione +, numero dei casi clinici in aumento =, numero dei casi clinici non variato A(H1)v, virus dell influenza tipo A, sottotipo H1 B, virus dell influenza tipo B 3

4

Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet: 1) Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali http://www.ministerosalute.it/ 2) Istituto Superiore di Sanità http://www.iss.it/ 3) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) http://www.who.int/en/ 4) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA) http://www.cdc.gov/ 5) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) http://www.ecdc.eu.int/ 6) L Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE) http://www.oie.int/ 7) Sito internet dell WHO dedicataa all influenza http://gamapserver.who.int/globalatlas/home.asp 8) Sito internet Influnet http://www.iss.it/if A cura della Direzione dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche e in collaborazione con il Dr. Stefano Petrini (s.petrini@izsum.it). Tel. 075-3431 Fax. 075-35047 www.izsum.it 5