PRIME INDICAZIONI OPERATIVE PER GLI ELETTI NELLE RSU

Documenti analoghi
PER IL DELEGATO RSU-UGL

Guida Pratica per le RSU e i TAS FGU - GILDA

ELEZIONI RSU 2015 PICCOLA GUIDA PRATICA

Pesaro, 7 dicembre Regolamento di funzionamento della R.S.U. del Comune di Pesaro

D. Qual è la composizione delle delegazioni alla contrattazione integrativa di istituto?

Guida Pratica per le RSU e i TAS FGU - GILDA

LA DIRIGENTE DEL SETTORE ORGANIZZAZIONE PERSONALE E CONTROLLO

Questa guida ha raccolto precedenti documenti, redatti anche in ambito RdB e rielaborati in occasione delle elezioni RSU del novembre 2007.

PROVINCIA DI VICENZA

CHIARIMENTI SULLE RELAZIONI SINDACALI. NOTA ARAN 27 MAGGIO 2004, prot. 4260:

I PERMESSI SINDACALI

Protocollo di intesa in materia di relazioni sindacali

COMUNE DI MONTEPULCIANO Provincia di Siena

COMUNE DI MOTTA VISCONTI Provincia di Milano

PROTOCOLLO D INTESA SULLE RELAZIONI SINDACALI

INFORMATIVA NOMINA RLS

Il giorno 8 luglio.2005 alle ore 8.50 nel locale BIBLIOTECA dell I.T.G. Pozzo di Trento PREMESSO

Prot Catanzaro, 16/12/2010

PROVINCIA DI VICENZA

Contrattazione collettiva nella p.a. Monica McBritton

Provincia di Rovigo VERBALE DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DELL UFFICIO RAGIONERIA/PERSONALE

CONTRATTO D ISTITUTO. Organizzazione del lavoro ed articolazione dell orario del personale docente TRA

Misurazione della rappresentatività.

COMUNE DI POVIGLIO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

La rappresentanza sindacale all interno dell impresa

MIUR.AOOUSPNA.REGISTRO UFFICIALE(U)

R.S.U. RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA 2015/2018 AZIENDA SAN CAMILLO FORLANINI REGOLAMENTO PREMESSA

AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE SAN CARLO Ospedale San Carlo di Potenza - Ospedale San Francesco di Paola di Pescopagano

GUIDA OPERATIVA. Personale dei comparti:

I punti qualificanti del nuovo accordo riguardano: Misurazione della rappresentatività Peso della rappresentatività; Nuove modalità di voto Rsu;

REGOLAMENTO ELETTORALE

COMUNE DI GRAGNANO Provincia di Napoli

SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ATS- AREA SOCIO SANITARIA LOCALE CAGLIARI

R. S. U. LA RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA

I.T.S. E.MATTEI DI DECIMOMANNU

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO. per i dipendenti da aziende di confezione in serie di prodotti di abbigliamento

Il Consiglio di Amministrazione. Esaminata la Bozza Regolamento Aziendale per il Personale; sentito il Direttore;

BOZZA a cura della Cisl Scuola

10. Modalità di consultazione 11. Informazioni e documentazione aziendale 12. Riunione periodica 13. Formazione del RLSSA NORME TRANSITORIE 1.

Comparto Scuola - CCNL 2006/2009

OGGETTO: Nota di chiarimenti in materia di relazioni sindacali.

LE PARTI STABILISCONO E CONCORDANO QUANTO SEGUE. ART. 1 - Obiettivi, campo di applicazione, durata, decorrenza del contratto.

Su MODALITA E CRITERI DI APPLICAZIONE DEI DIRITTI SINDACALI

CONTRATTO INTEGRATIVO DI ISTITUTO A.S. 2013/2014

Oggetto: Contrattazione Sindacale Decentrata - Livello Istituzione Scolastica

La successiva preintesa dell agosto 2001 di modifica dell allegato sulla legge 146 non è stato firmato, quindi non è operante.

Prot. n. 2952/C8 AVERSA, 30 settembre 2013

2 - Le fonti per la disciplina e l'utilizzo dei permessi orari giornalieri per l'anno 2003

LE NOVITA DEL CCNL

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE UFFICIO I: GABINETTO DEL CAPO DIPARTIMENTO

REGOLAMENTO INTERNO RECANTE LA DISCIPLINA DEI PROFESSORI A CONTRATTO

Centro Provinciale per l Istruzione degli Adulti Province di Pescara e Chieti -

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL SOCIALE 2 ART. 1 - COSTITUZIONE DELLA CONSULTA 2 ART. 2 - COMPITI DELLA CONSULTA COMUNALE DEL

VADEMECUM PER LE ELEZIONI RSU / EGV

CONTRATTO COLLETTIVO QUADRO ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI RAPPRESENTATIVE NELLE AREE DELLA DIRIGENZA NEL BIENNIO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI

L A.Ra.N.: nella persona del Presidente - Dott. Sergio Gasparrini FIRMATO NON FIRMATO FIRMATO

DICHIARAZIONE DI ACCETTAZIONE della CANDIDATURA per L ELEZIONE DELLA R.S.U. 5-7 marzo 2012 presso (1)

Segreteria Regionale di Basilicata STATUTO DELLA FEDERAZIONE CISL-MEDICI REGIONE BASILICATA

Azienda Sanitaria Locale BAT

Articolo 1 Campo di applicazione, decorrenza, durata e principi generali

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO

REGOLAMENTO DELLA R.S.U. DELLA REGIONE LAZIO

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA C A S E R T A

PROTOCOLLO PER LA DEFINIZIONE DEL CALENDARIO DELLE VOTAZIONI PER IL RINNOVO DELLE RAPPRESENTANZE UNITARIE DEL PERSONALE DEI COMPARTI

CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE

Area dei servizi amministrativi e finanziari Servizio gestione delle risorse umane DETERMINAZIONE

REGOLAMENTO ELETTORALE

DEMOCRAZIA E RAPPRESENTANZA

REGOLAMENTO RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

TESI IN DIRITTO DEL LAVORO

GUIDA OPERATIVA. Comparto Sanità (aree dirigenziali e personale dei livelli) Permessi retribuiti e non retribuiti

Dirigente Scolastico. Prof.ssa Chiassai Maria Rita. RSU d Istituto: Prof. Bonifazi Paolo. Prof. Giulivi Patrizia. Prof.

ISTITUTO COMPRENSIVO di PEGOGNAGA

PROCEDURE DI RAFFREDDAMENTO

Compiti e ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

Regolamento interno recante la disciplina dei professori a contratto. (Decreto Rettorale n.39 del 12 dicembre 2008)

IL COORDINATORE UNICO AD INTERIM DELLE RISORSE UMANE

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO MENSA E DEI BUONI PASTO

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA 2014/2015

SCHEDA TECNICA DECRETO SALVA- PRECARI 2011/2012 D.M. 92/2011

REGOLAMENTO SUL RAPPORTO DI LAVORO A TEMPO PARZIALE

REGOLAMENTO CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO

FLC CGIL Federazione Lavoratori della Conoscenza

Faq RLS. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e' istituito a livello territoriale o di comparto, aziendale e di sito produttivo.

FLC CGIL Federazione Lavoratori della Conoscenza

RACCOLTA SISTEMATICA DELLE DISPOSIZIONI CONTRATTUALI

CONTRATTO INTEGRATIVO DI ISTITUTO RELATIVO A DIRITTI E RELAZIONI SINDACALI ********

Regolamento Nucleo di Valutazione delle prestazioni

- R.L.S. RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.) -RUOLO - ATTRIBUZIONI COMPITI - NEL SISTEMA SICUREZZA

Via Fruggieri, Santa Maria a Vico (CE) tel./fax

Prot. n. 383/A.26.c Bari, 27/01/2012

Fondo Pensione PREVILABOR Via Milazzo, 17/G BOLOGNA

Prot. n 10980/A26 Porto Sant Elpidio, 22/12/2011

OGGETTO: Relazione Tecnico-Finanziaria Contratto Integrativo di Istituto a.s. 2011/12 (all art. 6 del CCNL )

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA SCUOLA DELL INFANZIA E PRIMARIA

CASA DI RIPOSO n.d. M. Tomitano e N.Boccassin. Via G. Cigana, Motta di Livenza (TV) REGOLAMENTO PER LA NOMINA ED IL FUNZIONAMENTO DELLE

STATUTO del COMITATO GENITORI

Transcript:

PRIME INDICAZIONI OPERATIVE PER GLI ELETTI NELLE RSU Compiti ed attribuzioni delle RSU Il comma 5 dell art. 6 del CCNL del 1999 stabilisce che, con la piena attuazione dell autonomia scolastica e con l attribuzione della dirigenza ai capi d istituto, le materie indicate ai successivi punti b), c), d), e), h), ed i) del comma 3 diventano oggetto di contrattazione integrativa d istituto. art. 6 comma 3 CCNL/1999 b) modalità di utilizzazione del personale in rapporto al piano dell offerta formativa. Si dovrà definire l articolazione degli orari esaminando l eventuale attuazione di attività che eccedono la quota obbligatoria nazionale: si potrà utilizzare il 15% del monte ore annuale di ogni disciplina per compensazioni tra le varie discipline curricolari oppure per l introduzione di nuove discipline sempre utilizzando gli insegnanti in servizio nell Istituto (es. 2 ore settimanali di ed. motoria x 33 settimane = 66 ore; togliendo il 15% cioè 9 ore e 54 di riduzione massima annuale di ed. motoria); c) utilizzazione dei servizi sociali; d) modalità e criteri di applicazione dei diritti sindacali, nonché i contingenti di personale previsti in caso di sciopero (art. 2 dell accordo sull attuazione della legge 146/1990); e) attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Nell ambito delle RSU vengono eletti o designati i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza nel numero di 1 negli istituti fino a 200 dipendenti e 3 negli istituti con più di 200 dipendenti. Questo rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rls) ha diritto : - a ricevere le informazioni e la documentazione relativa alla valutazione dei rischi ed alle misure di prevenzione dell ambiente di lavoro; - alla verbalizzazione delle sue osservazioni e proposte; - alla formazione specifica che prevede un programma base minimo di 32 ore, in orario di servizio(legge 626); - a 40 ore annue di permessi retribuiti per svolgere i suoi compiti, oltre ai permessi già previsti per le Rsu. (art. 4 del CCNL del 99 e art. 58 del contratto integrativo). h) criteri riguardanti le assegnazioni alle sezioni staccate e ai plessi; ricadute sull organizzazione del lavoro e del servizio derivanti dall intensificazione delle prestazioni legate alla definizione dell unità didattica; ritorni pomeridiani. i) modalità relative alla organizzazione del lavoro e all articolazione dell orario del personale ATA e del personale educativo, nel rispetto di quanto previsto dalla contrattazione integrativa

nazionale, nonché i criteri per l individuazione del personale ATA ed educativo da utilizzare nelle attività retribuite col fondo d istituto. Ai sensi del CCND dell 11.07.2000 sulle utilizzazioni (art.6 comma 2 e 3; art.7 comma 2 e 3) è compito della contrattazione d istituto stabilire i limiti di eventuali adattamenti dell orario programmato delle lezioni altrimenti non modificabile. Raccomandiamo di consentire variazioni dell orario soltanto con il preventivo ed esplicito consensodelle parti interessate. INFORMAZIONE PREVENTIVA E SUCCESSIVA Restano ovviamente materie di informazione preventiva, anche dopo l elezione delle RSU i seguenti punti dello stesso comma 3, art.6 del CCNL 99: a ) proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola; f) attività e progetti retribuiti con il fondo d istituto o con altre risorse derivanti da convenzioni ed accordi; g) criteri di retribuzione e utilizzazione del personale impegnato nello svolgimento delle attività aggiuntive; l) criteri per la fruizione dei permessi per l aggiornamento. Restano ALTRESì materie d informazione successiva i seguenti punti dell art. 6 comma 4 del CCNL/1999: a) nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con fondo d istituto; b) criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall'amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni. Il Contratto è definito dal Codice Civile. CHE COS E UN CONTRATTO Art. 1321 il Contratto è l accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale. Art. 1325 i requisiti del Contratto sono: 1. L accordo delle parti; 2. La causa; 3. L oggetto; 4. La forma. Art. 1326 il Contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell accettazione dell altra parte... L accettazione non conforme alla proposta equivale a nuova proposta. Art. 1337 trattative e responsabilità precontrattuale. le parti, nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto, devono comportarsi secondo buona fede.

Art. 1341 le condizioni generali di contratto predisposte da uno dei contraenti sono efficaci nei confronti dell altro, se al momento della conclusione del contratto questi le ha conosciute o avrebbe dovuto conoscerle usando l ordinaria diligenza. In ogni caso non hanno effetto, se non sono specificamente approvate per iscritto, le condizioni che stabiliscono, a favore di colui che le ha predisposte, limitazioni di responsabilità (art. 1229), facoltà di recedere dal contratto (Art. 1373) o di sospenderne l esecuzione (art. 1461), ovvero sanciscono a carico dell altro contraente decadenze (art.2965), limitazioni alla facoltà di opporre eccezioni (art. 1462), tacita proroga o rinnovazione del contratto (art. 1597, 1899), clausole compromissorie (c.p.c. 808) o deroghe alla competenza dell autorità giudiziaria (art. 1370; c.p.c. 6,28,29,30,413). Va infine tenuto ben presente l art. 2077 che vieta la deroga in peius dei contratti di lavoro ad ogni livello. CODICE DI COMPORTAMENTO Premessa essenziale: i dirigenti sindacali, nell esercizio delle loro funzioni, non sono soggetti alla subordinazione gerarchica (CCNQ 7/8/98, parte III, art.18, comma 6). Si ritiene di fornire i seguenti suggerimenti operativi: a) richiedere che sia predisposto un apposito registro dei verbali su cui registrare tutte le contrattazioni e le singole posizioni sugli argomenti trattati; b) chiarire, ove ce ne fosse bisogno, che la trattativa si svolge sempre tra i rappresentanti sindacali eletti ed il Dirigente, che non può essere sostituito da un insegnante o da altro personale privo della qualifica dirigenziale; c) pretendere che le convocazioni: - siano fatte per iscritto, individuino con chiarezza le tematiche da trattare e siano corredate di tutto il materiale che consenta un ampia informazione preliminare; - siano notificate con almeno 5 giorni di anticipo e prevedano tempi definiti di inizio e fine. In situazioni di comprovata urgenza le convocazioni possono essere fatte in tempi brevi secondo accordi preventivamente assunti; - avvengano, di norma, secondo una calendarizzazione preventivamente concordata, fermo restando il diritto delle RSU di riunirsi in orario di servizio; d) rifiutare di trattare argomenti riguardanti problematiche didattiche o tecnico professionali che sono di esclusiva competenza del Collegio dei Docenti, evitando accuratamente di interferire con le scelte del POF; e) affrontare con grande attenzione problemi di lavoro e tutto ciò che è connesso alle prestazioni lavorative, questioni economiche comprese. Tra queste la distribuzione del fondo dell Istituzione. f) stabilire che le decisioni contrattuali prese siano pubblicate in tempi e modi ben definiti (esempio all albo della scuola entro 8 giorni). Poiché c è il pericolo concreto che il dirigente possa avere interesse a peggiorare il già pessimo contratto sottoscritto dai sindacati tradizionali, oltre a pretendere sempre prima le copie degli atti relativi ai punti inseriti all o.d.g., non bisognerà mai sottoscrivere niente senza aver prima

consultato i diretti interessati (siano essi docenti o personale ATA) e senza aver sottoposto l accordo alla preventiva lettura di un esperto. Non accettare incontri fissati unilateralmente dal dirigente la mattina per il pomeriggio. Normalmente gli incontri vanno concordati almeno cinque giorni prima. A certi dirigenti scolastici duri di comprendonio bisogna subito far capire che l'informazione deve essere puntualmente fornita in appositi incontri da concordare tra le parti. L iniziativa delle trattative, proprio per la mancanza di rapporto gerarchico, può partire dalla stessa RSU. - Rimandare la firma di eventuali accordi che abbiano una ricaduta sugli oneri di servizio ad un momento successivo alla consultazione degli interessati e degli organi associativi. Nessuno può porre termini di scadenza entro i quali firmare un accordo sindacale. E un diritto di ciascun membro delle RSU chiedere i riferimenti normativi delle questioni da trattare, annotarli e rivolgersi alla struttura associativa al fine di ottenere le delucidazioni e documentazioni opportune. - Non accettare nuovi oneri di servizio e flessibilità senza adeguata remunerazione e senza il preventivo assenso degli interessati. Le attività aggiuntive, come lo straordinario, devono sempre essere facoltative e pagate in più. I sindacati firmatari del Contratto di lavoro potranno partecipare alla contrattazione integrativa d Istituto anche se non sono stati eletti, questi ultimi non hanno diritto di parola, salvo per eccepire la violazione di norme del contratto nazionale. Nelle scuole dove non abbiamo RSU eletti i nostri referenti devono vigilare attentamente su tutto ciò che avviene nell istituto (contrattazioni RSU, POF, delibere del collegio e del consiglio d istituto, sicurezza, ecc.). Non dimenticare la possibilità per l eletto RSU di convocare e tenere assemblee sindacali d Istituto in orario di servizio, sarà utile, ove possibile un raccordo con la sede provinciale. ALCUNI RIFERIMENTI NORMATIVI ESSENZIALI CCNQ dd 7/8/1998 Modalità di utilizzo dei distacchi, aspettative e permessi nonché delle altre prerogative sindacali Art.2 Diritto di assemblea Le assemblee possono essere indette singolarmente o congiuntamente, con specifico ordine del giorno su materie di interesse sindacale e del lavoro,. dai componenti delle RSU Art.3 Diritto di affissione I componenti delle RSU hanno diritto di affiggere, in appositi spazi che l amministrazione ha l obbligo di predisporre in luoghi accessibili a tutto il personale interno, pubblicazioni, testi e

comunicati inerenti a materie d interesse sindacale e del lavoro, utilizzando, ove disponibili, anche sistemi di informatica.. Art.4 Locali Ciascuna amministrazione con almeno 200 dipendenti mette a disposizione degli eletti RSU, permanentemente e gratuitamente, l uso continuativo di un locale idoneo, organizzato con modalità concordate. In ciascuna amministrazione (con meno di 200 dipendenti) i componenti delle RSU hanno diritto di usufruire, ove ne facciano richiesta, di un locale idoneo per le loro riunioni. Art.8 - Contingente dei permessi sindacali; Art.9 Modalità di ripartizione Il contingente dei permessi sindacali per le RSU, fruibili in ogni amministrazione, sono calcolati con 30 minuti per ogni dipendente a tempo indeterminato in servizio, compresi quelli in posizione di comando o fuori ruolo; per le associazioni sindacali sono calcolati con 81 minuti. I contratti collettivi potranno integrare i permessi di pertinenza delle RSU. Nel comparto scuola (art.16 Norme speciali per la scuola) i permessi sindacali non possono superare bimestralmente i 5 giorni lavorativi e, in ogni caso, 12 giorni nel corso dell anno scolastico. LA RIPARTIZIONE DEL CONTINGENTE DEI PERMESSI, TRA ASSOCIAZIONI SINDACALI ED RSU, SARÀ EFFETTUATA DAL MINISTERO DELLA P.I. C) art.14, comma 2), che la inoltrerà ai Provveditorati i quali stabiliranno la ripartizione proporzionale dei permessi, in base alla rappresentatività accertata in sede locale, calcolando la media tra il dato associativo (iscrizioni al sindacato) e il dato elettorale (voti ricevuti nelle elezioni RSU). Il contingente dei permessi di spettanza delle RSU è da queste gestito autonomamente nel rispetto del tetto massimo attribuito. PARTE III Art.18 Tutela del dirigente sindacale 4) Il trasferimento in sede diversa dei componenti delle RSU può essere predisposto solo previo nulla osta delle rispettive organizzazioni sindacali e della RSU ove il dirigente ne sia componente. 5) Le disposizioni del comma 4 si applicano anche per l anno successivo alla data di cessazione del mandato sindacale. 6) I dirigenti sindacali, nell esercizio delle loro funzioni, non sono soggetti alla subordinazione gerarchica.

CCNL dd 7/8/98 Accordo collettivo quadro per la costituzione delle RSU Art.7 Durata e sostituzione nell incarico I componenti delle RSU restano in carica per 3 anni; nel caso di dimissioni vengono sostituiti dal primo dei non eletti della medesima lista. Le dimissioni/sostituzioni non possono eccedere il 50 % dei componenti, pena l obbligo di nuove elezioni per il rinnovo completo dell organo. Le dimissioni vanno formulate per iscritto alla stessa RSU, comunicate al dirigente scolastico, contestualmente al nome del subentrante, e ai lavoratori mediante affissione all albo. Art. 8 Decisioni Sono assunte a maggioranza dei componenti. L attività negoziale è assunta in base ai contratti collettivi di comparto. Art. 9 Incompatibilità La carica nelle RSU è incompatibile con qualsiasi altra carica in organismi istituzionali o in carica esecutiva in partiti e/o movimenti politici; ne consegue la decadenza dalle RSU.