Workshop Agro Energia - Gruppo Cariparma Crédit Agricole Centro Formazione del Gruppo- Piacenza, 26 Marzo 2012 PRESENTE E FUTURO DELLE AGROENERGIE IN VISTA DEI DECRETI ATTUATIVI IN ARRIVO Ingg. Ferderico Viganò, Giulio Bortoluzzi POLIMI - LEAP
Indice della presentazione 1. Quadro normativo 2. Incentivazione e vendita dell energia 3. Prospettive legate ai decreti attuativi in arrivo 4. Attività LEAP per Cariparma nel settore agroenergia 5.LEAP e Cariparmanel settore agroenergia: considerazioni statistiche e casi di investimento 2
Dlgs. N 387 del 29/12/2003 Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell elettricità Fonti energetiche rinnovabili o fonti rinnovabili: le fonti energetiche rinnovabili non fossili (eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, maremotrice, idraulica, biomasse, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas). Biomasse: la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani. Impianti alimentati da fonti rinnovabili programmabili: impianti alimentati dalle biomasse e dalla fonte idraulica, ad esclusione degli impianti ad acqua fluente, nonché gli impianti ibridi. Impianti alimentati da fonti rinnovabili non programmabili o comunque non assegnabili ai servizi di regolazione di punta: impianti alimentati dalle fonti rinnovabili che non rientrano tra quelli precedenti Autorizzazioni: la costruzione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, gli interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale e riattivazione, come definiti dalla normativa vigente, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio degli impianti stessi, sono soggetti ad una Autorizzazione Unica, rilasciata dalla regione o altro soggetto istituzionale delegato dalla regione. 3
Dlgs. N 28 del 03/03/2011 Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE Nuove definizioni di biomasse, bioliquidi, biocarburanti, biometano Procedure amministrative semplificate per la costruzione e l esercizio di impianti per la produzione di EE da fonti rinnovabili (Autorizzazione Unica ancora presente, Procedura Abilitativa Semplificata sostituisce DIA e SCIA) Le tipologie e i valori degli incentivi in vigore hanno durata fino al 31 dicembre 2012 in attesa degli specifici decreti attuativi Linee guida sui meccanismi di incentivazione dopo il 31 dicembre 2012 Definizione della destinazione prioritaria di biogas, biomasse e bioliquidi Biomasse -> utilizzo termico Bioliquidi-> trasporti Biometano-> immissione in rete gas metano Misure in materia di efficienza energetica Incentivazione del biometano immesso nella rete del gas naturale Disposizioni in materia di biocarburanti 4
Normativa regionale di interesse 1. Regolamento regionale 16 marzo 2012, n. 1 Regole di autorizzazione degli impianti a fonti rinnovabili e convenzionali di competenza regionale (sopra i 50 MWt) 2. Deliberazione Giunta regionale 24 ottobre 2011, n. 1495 Criteri tecnici per la mitigazione degli impatti ambientali nella progettazione e gestione degli impianti a biogas 3. Deliberazione Giunta regionale 24 ottobre 2011, n. 1496 Autorizzazione generale alle emissioni per impianti a cogenerazione alimentati a biogas da 3 a 10 MWte limiti alle emissioni per tutti gli impianti 4. Deliberazione assemblea legislativa 26 luglio 2011, n. 51 Individuazione delle aree e dei siti per l'installazione di impianti di produzione di energia elettrica mediante l'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili eolica, da biogas, da biomasse e idroelettrica 5. Deliberazione Giunta regionale 26 luglio 2010, n. 1198 Misure di semplificazione relative al procedimento per la costruzione e l'esercizio degli impianti di generazione elettrica alimentati da biogas prodotto da biomasse provenienti da attività agricola 5
Qualifica IAFR Per poter accedere allo schema di incentivazione dell energia elettrica prodotta previsto dalla normativa un impianto deve ricevere la qualifica di Impianto Alimentati da Fonti rinnovabili Impianti alimentati da fonti rinnovabili, anche ibridi, entrati in esercizio successivamente al 1 aprile 1999 a seguito di nuova costruzione, potenziamento, rifacimento totale o parziale e riattivazione Impianti entrati in esercizio prima del 1 aprile 1999 che successivamente a tale data operino come centrali ibride rispettando le condizioni specifiche previste nel DM 18/12/2008 6
Incentivazione e vendita EE 1. Certificati Verdi Titoli comprovanti la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili a cui èassegnato un valore economico (produttori/importatori di energia elettrica fossile hanno l obbligo di immettere in rete quota di EE da FER) Impianti IAFR di qualsiasi taglia o potenza Obbligatorio per impianti di potenza media annua superiore a 1 MW (o 200 kw per eolico) Non richiedibile per impianti solari (Conto Energia) Taglia: 1 MWh Prezzo: 180 /MWh meno il prezzo medio di cessione dell EE nell anno precedente Durata 15 anni Vendibili mediante contratti bilaterali o sul mercato telematico. I CV non sono incentivazioni dirette dell energia elettrica prodotta, che può essere utilizzata dal produttore o ceduta in rete e remunerata secondo i meccanismi e le remunerazioni di legge (articolo 13 Dlgs. 387/2003, delibere AEEG). 7
Incentivazione e vendita EE 2. Tariffa Omnicomprensiva Dal 2008 alcuni impianti possono scegliere un meccanismo di incentivazione alternativo ai Certificati Verdi relativo all energia elettrica netta immessa in rete. Impianti IAFR entrati in esercizio dopo il 31/12/2007 Impianti di potenza media annua inferiore a 1 MW (o 200 kw per eolico) Non richiedibile per impianti solari (Conto Energia) Durata 15 anni Il valore della tariffa incorpora sia la remunerazione dell energia elettrica prodotta e ceduta al sistema elettrico, sia la quota incentivante. Al termine dei 15 anni l energia elettrica è prioritariamente ritirata e remunerata secondo i meccanismi e le remunerazioni di legge (articolo 13 Dlgs. 387/2003, delibere AEEG). 8
Incentivazione e vendita EE 3. Ritiro Dedicato Modalità semplificata per il collocamento dell energia elettrica immessa in rete alternativa ai contratti bilaterali/vendita diretta in borsa (delibera AEEG 280/2007 e s.m.i.) Impianti di potenza apparente nominale inferiore a 10 MVA alimentati da qualunque fonte Impianti di qualsiasi potenza nel caso di fonti rinnovabili non programmabili Per gli impianti di potenza attiva nominale fino a 1 MW l AEEG ha stabilito i Prezzi Minimi Garantiti per l anno 2012, differenziati per fonte e per scaglioni progressivi di energia (fonte solare fotovoltaica e idrica) 9
Incentivazione e vendita EE 3. Scambio sul posto Valorizzazione dell energia elettrica immessa in rete secondo un meccanismo di compensazione economica con il valore dell energia prelevata dalla rete (delibera AEEG ARG/elt 74/2008 e s.m.i.) Impianti alimentati da fonti rinnovabili con potenza fino a 20 kw Impianti di cogenerazione ad alto rendimento di potenza fino a 200 kw Il GSE riconosce un contributo, a favore del soggetto titolare dell'impianto, definito come Utente dello scambio (USSP), che si configura come ristoro di una parte degli oneri sostenuti per ilprelievo di energia elettrica dalla rete. il riconoscimento del valore minimo tra l onere energia e il controvalore in dell energia elettrica immessa in rete il ristoro dell onere servizi limitatamente all energia scambiata con la rete 10
Dopo il 31 dicembre 2012 Il Dlgs. 28/2001 stabilisce i criteri generali per l incentivazione dell energia elettrica prodotta da impianti IAFR, in attesa dei decreti attuativi che ancora oggi non sono stati promulgati (esistenti solo sotto forma di bozze) Periodo di diritto all incentivo: è pari alla vita media utile convenzionale delle specifiche tipologie di impianto e decorre dalla data di entrata in esercizio dello stesso L incentivo è attribuito esclusivamente alla produzione da nuovi impianti, ivi inclusi quelli realizzati a seguito di integrale ricostruzione, da impianti ripotenziati, limitatamente alla producibilità aggiuntiva, e da centrali ibride, limitatamente alla quota di energia prodotta da fonti rinnovabili L incentivo è cumulabile con altri incentivi pubblici Per impianti di potenza elettrica non superiore a 5 MW l incentivo èamministrato e viene diversificato per fonte e scaglioni di potenza Per impianti di potenza elettrica non inferiore a 5 MW l incentivo è assegnato mediante aste al ribasso (con valore minimo sempre garantito dal GSE) Agli impianti che utilizzano biomasse o bioliquidiper la produzione di energia termica sono concessi incentivi purchè: efficienza di conversione non inferiore all 85% rispetto dei criteri e dei requisiti tecnici stabiliti dal Dlgs. 152/2006 Dal 2016 i Certificati Verdi cesseranno di esistere, con periododi transizione fino al 2015 11
Dopo il 31 dicembre 2012 Relativamente alle agroenergie, nell ultima bozza di decreto attuativo (gennaio 2012): Aste al ribasso: fissati i contingenti (MW) da mettere all asta Incentivi EE e CHP: proposta di valori per le tariffe incentivanti Vita utile degli impianti: ridefinizione dei valori 12
Attività LEAP per Cariparma nelle agroenergie Dall aprile 2010 esiste una collaborazione stabile fra il Gruppo Cariparma Crédit Agricole e LEAP per l esecuzione di valutazioni tecnico-economiche di impianti a fonti rinnovabili. LEAP offre una consulenza specialistica utile a verificare la solidità della proposta tecnica avanzata nel progetto di impianto. Cariparmaimpiega la relazione tecnico-economica fornita da LEAP nell ambito dell istruttoria creditizia relativa ai finanziamenti degli impianti. Quadro riassuntivo attività Valutazioni LEAP per Cariparma BIOENERGIE FOTOVOLTAICO MINI-EOLICO MINI-IDROELETTRICO AGROENERGIE Bioenergie = biomasse+biogas+bioliquidi (GSE) 13
Analisi tecnica impianti a biogas 1.Analisi delle caratteristiche tecniche e delle condizioni di garanzia fornite per i principali componenti e confronto con lo stato dell arte: Sistemi di caricamento biomasse e/o reflui zootecnici Digestori Gruppo di generezione elettrica e termica Sistemi di trattamento biogas/digestato 2.Valutazione della producibilità teorica dell impianto sulla base delle biomasse/reflui utilizzati 14
Analisi tecnica impianti a biomasse 1.Analisi delle caratteristiche tecniche e delle condizioni di garanzia fornite per i principali componenti e confronto con lo stato dell arte: Sistemi di caricamento e preparazione biomasse Caldaia e gruppo di scambio termico Gruppo di generezione elettrica e termica Sistemi di trattamento fumi di combustione 2.Valutazione della producibilità teorica di energia elettrica e termica dell impianto sulla base delle tipologie di biomasse alimentate 15
Analisi economica impianti a biogas/biomasse 1.Verifica dei costi di esercizio dell impianto forniti dal cliente e ricalibrazione sulla base di informazioni di letteratura/impianti esistenti 2.Determinazione del regime fiscale sulla base della ragione sociale del soggetto responsabile dell impianto secondo le circolari della Agenzia delle Entrate, le delibere AEEG e le disposizioni del GSE 3.Ricostruzione del Conto Economico legato ai ricavi generati dall impianto, calcolo dei flussi di cassa e dei principali indici di valutazione degli investimenti: Valore attuale netto (VAN) Tempo di PayBack attualizzato Tasso interno di Rendimento (TIR) Flussi di cassa attualizzati e cumulati - Ipotesi capitale proprio 0% 2,5% 5% 7,5% 10% 12,5% Flussi di cassa attualizzati e cumulati - Ipotesi con mutuo bancario 0% 2,5% 5% 7,5% 10% 12,5% M 5 4 3 2 1 0-1 -2-3 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Anni M 5 4 3 2 1 0-1 -2-3 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Anni 16
Impianti biogas: considerazioni statistiche (1) 17
Impianti biogas: considerazioni statistiche (2) Suddivisione degli impianti per potenza nominale installata numero impianti 16 14 12 10 8 6 4 2 0 3 1 1 0 0 0 200 200 400 400 600 600 800 800 1000 >1000 Potenza nominale [kwe] 14 Suddivisione degli impianti per mix di alimentazione 4 1 Suddivisione degli impianti per tipologia di gruppo di cogenerazione 1 14 Solo biomasse vegetali Solo reflui zootecnici Biomasse vegetali + reflui zootecnici 18 Motore Otto Microturbina 18
Impianti biogas: considerazioni statistiche (3) Costo d'investimento specifico per taglia d'impianto C.I. specifico [ /kwe] 7500 7000 6500 6000 5500 5000 4500 4000 3500 0 400 400 800 800 1000 Potenza impianto [kwe] Tempo di Payback per taglia d'impianto (tasso di attualizzazione 5%) 9 Tempo di Payback [anni] 8 7 6 5 22 20 Tasso Interno di Rendimento per taglia d'impianto (solo capitale proprio) 4 0 400 400 800 800 1000 Potenza impianto [kwe] TIR [%] 18 16 14 12 0 400 400 800 800 1000 Potenza impianto [kwe] 19
Conclusioni Fino ad oggi la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili agroenergeticheèun investimento con una buona redditività Il Decreto Rinnovabili vuole stabilire nuove regole dal 2013, per il 2012 tutto rimane invariato Verranno ridefiniti i meccanismi di incentivazione (es. scomparsa Certificati Verdi) Appare probabile una riduzione del valore degli incentivi sulla produzione di EE, compensata dalla valorizzazione di altre componenti (es. cogenerazione ad alto rendimento e immissione del biometanoin rete) C è ancora assoluta incertezza sui decreti attuativi 20
GRAZIE PER L ATTENZIONE! Ing. Giulio Bortoluzzi Consorzio LEAP www.leap.polimi.it 21