LA PIANIFICAZIONE CHIRURGICA GUIDATA AL COMPUTER ATTRAVERSO LA REPLICAZIONE SOLIDA DEI MODELLI IN IMPLANTOLOGIA AVANZATA: UN CASO CLINICO



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Doctor OS 2006 Mag; 17 (5): 477 CASE REPORT Maurizio Giordano* Pier Paolo De Gioanni* Cesare Bosio** Piero Francesco Novara** Enrica Raviola* Ospedale Martini Torino *ASL 2 Unità Operativa Autonoma (UOA) di Odontostomatologia **ASL 2 Unità Operativa Autonoma (UOA) di Radiologia LA PIANIFICAZIONE CHIRURGICA GUIDATA AL COMPUTER ATTRAVERSO LA REPLICAZIONE SOLIDA DEI MODELLI IN IMPLANTOLOGIA AVANZATA: UN COMPUTER GUIDED SURGERY PLANNING BY MEANS OF STEREOLITHOGRAPHIC REPLICATION IN ADVANCED IMPLANT DENTISTRY: A CASE REPORT Scopo del lavoro. Lo studio si propone di valutare la possibilità di programmare interventi di chirurgia implantoprotesica avanzata attraverso l'utilizzo di software dedicati e della replicazione solida. Materiali e metodi. La programmazione viene illustrata passo dopo passo a partire da un esame TC dei mascellari con l'ausilio di una protesi radiopaca. Il caso clinico presentato è una riabilitazione protesica in una osteodistrazione verticale in sede sinfisaria. La paziente di 68 anni presentava una atrofia dei mascellari di grado avanzato per estrazione precoce degli elementi dentari. Discussione e conclusioni. La pianificazione guidata al computer, permettendo un analisi precisa della morfologia dei siti implantari, e l'esecuzione dell'intervento con le dime ad appoggio osseo si sono rilevate tecniche affidabili nel rispetto degli obiettivi prefissati ed hanno consentito di posizionare gli impianti senza rischi o danni a carico di strutture anatomiche nobili; ottenere dei risultati predicibili inserendo gli inpianti in posizione corretta ed in aree di buona densità ossea; utilizzare tutto l'osso disponibile inserendo impianti di diametro e lunghezza programmata al computer; diminuire significativamente il tempo di esecuzione degli interventi e soddisfare il concetto di implantologia protesicamente guidata. PAROLE CHIAVE Sistema interattivo, impianti osteointegrati, guida stereolitografica, distrazione osteogenetica. Aim of the work. The aim of this paper is to show the advantages of treatment plannig by means of a dedicated software for the fabrication of a model with stereolithographic technology, based on TC examination. Materials and methods. The treatment plan is described step by step, starting from the TC exam of the maxillae with a radiopaque prosthetic model in order to assess the ideal relationship between teeth and alveolar crest. Using these data, through a dedicated software, the implant prosthodontic rehabilitation can be planned, simulated on the stereolithgraphic model, and subsequently carried out with the help of bone or mucosal surgical guides. The case of a 68 years old patient of with advanced maxillary bone atrophy, secondary to early teeth extraction, is reported. Results and conclusion. The computer guided surgical planning and the techniques of solid anatomic replication have some advantages, in particular in cases of severe bone atrophy. The bone guides have proven to be reliable in reaching the planned results, with no risks and without hurting the subject; moreover they allow predictable results, since implants can be placed in the exact position, where the presence of a good bone density was previously assessed. With the use of the anatomic models the most siutable implant length and diamenter can be choosen, thus using whole bone volume available. Eventually, surgery is speeded up, and the requirements of a prosthetically guided implant dentistry can be fulfilled. KEY WORDS Interactive system, implants positioning, stereolytographic guide, distraction osteogenesis. 477

Doctor OS 2006 Mag; 17 (5): 478 478 INTRODUZIONE Il successo del trattamento implanto-protesico, oggi sempre più diffuso nella riabilitazione dell edentulismo parziale e totale, è condizionato dall importanza di una collaborazione programmatica tra chirurgo, protesista, odontotecnico e radiologo. La percentuale di successo del trattamento implantologico è sensibilmente condizionata non solo dal rispetto di corrette procedure chirurgiche, peraltro sempre più semplificate, ma anche dall accuratezza della programmazione prechirurgica. Una corretta osteointegrazione di un impianto può infatti avvenire solo se il contesto osseo quantitativo e qualitativo risulta adeguato. A questo proposito è bene sottolineare come informazioni attendibili sulle strutture ossee sono ottenibili solo con attente indagini radiologiche. Le radiografie endorali, la radiografia panoramica e la tomografia sono usate routinariamente per la pianificazione delle ricostruzioni protesiche su impianti. Tuttavia queste immagini spesso non forniscono tutte le informazioni necessarie per una precisa pianificazione, in quanto si tratta di immagini bidimensionali. Con l avvento della tomografia computerizzata, le informazioni ricavabili dalle immagini aumentano notevolmente, sino ad arrivare a ricostruzioni computerizzate tridimensionali, sempre più sofisticate grazie allo sviluppo dei software e degli hardware. Infatti queste tecniche, oltre a fornire immagini e- stremamente fedeli, permettono di presentare in modo esplicito i dati relativi alla collocazione spaziale delle diverse strutture anatomiche già presenti nella scansione bidimensionale originaria, migliorandone la facilità di interpretazione e di trasmissione dei dati (1-5). A queste tecnologie si affiancano le tecniche di replicazione solida (stereolitografia, biomodelling, rapid prototyping), che permettono la realizzazione di modelli anatomici in scala 1:1 dei siti implantari o di placche chirurgiche ad appoggio osseo o mucoso. La stereolitografia è una tecnica mediata dall industria per la realizzazione di prototipi, introdotta in ambito medico per la progettazione di interventi chirurgici di ricostruzione nei casi di voluminose perdite di sostanza nel distretto maxillo-facciale, dopo exeresi di neoplasie maligne o in esiti di trauma. Il passaggio successivo è stato quello di unire le due tecniche, l elaborazione delle immagine computerizzate e la replicazione solida, per la programmazione dei casi di implantologia. Scopo di questo lavoro è mostrare i vantaggi della progettazione di casi clinici attraverso un software dedicato. Tale tecnica prevede la definizione del progetto implantologico sulla base di un esame TC e la sua realizzazione con placche chirurgiche mucose od ossee, prefabbricate con tecnologia stereolitografica. MATERIALI E METODI Per la programmazione del caso clinico è necessaria l esecuzione di un esame TC con l ausilio di una protesi confezionata con denti e materiale radiopaco per poter valutare successivamente le relazioni i- deali fra gli elementi dentali e la cresta alveolare (6). Utilizzando questi dati TC attraverso software dedicati, si progetta in modo virtuale la riabilitazione implantoprotesica, che verrà poi effettuata con l ausilio delle guide chirurgiche ossee o mucose confezionate secondo il progetto realizzato al computer (7). La procedura è suddivisibile in cinque passaggi: preparazione della dima radiopaca necessaria alla corretta e- secuzione dell esame TC; esecuzione dell esame TC; conversione dei dati TC attraverso il software dedicato; simulazione del posizionamento degli impianti con il personal computer; esecuzione dell intervento chirurgico utilizzando la guida appositamente confezionata tramite il programma dedicato e la replica solida (8-10). Il protocollo prevede il confezionamento di una protesi con materiale ed elementi dentari radiopachi secondo il progetto protesico che rispetti i piani estetici e funzionali. Per la realizzazione di una dima chirurgica a supporto osseo è sufficiente una protesi che ricalchi la protesi definitiva solo con gli elementi dentari. Per una guida chirurgica in un intervento transmucoso (flapless: senza scolpire il lembo), invece, si deve creare anche una flangia radiopaca, perché devono essere visibili all esame TC i rapporti fra mucosa e processo osseo alveolare. Eseguendo correttamente l esame TC con la protesi radiopaca indossata dal paziente è possibile eseguire le valutazioni implantari ed estetiche virtuali, poiché sono ben visibili i rapporti con gli elementi dentari radiopachi ed i tessuti ossei e molli. Per la realizzazione della protesi radiopaca si procede con la presa di un impronta delle arcate dentarie ed alla fabbricazione di una protesi montata su articolatore; vengono montati elementi dentari radiopachi su una base in resina e solfato di bario alla concentrazione del 10% e con granulometria fine. La concentrazione non deve essere troppo alta, poiché si creano artefatti, o troppo bassa, in quanto non si e- videnziano i limiti fra protesi e mucosa. Una volta confezionata la protesi radiopaca si esegue un e- same TC con corretti parametri (gantry tilt il più possibile vicino a 0 ; intervallo fra le scansioni di 1 mm) in modo da ottenere un esame accurato per permettere una precisa pianificazione implantare. Per aumentare la stabilità della protesi durante l'esame TC e la stabilità dei mascellari tra loro è consigliabile preparare un morso in cera o in silicone. I dati TC vengono memorizzati su CD e convertiti, attraverso il software dedicato, in immagini interattive (SurgiGuides, Materialise, Leuven, Belgio) che permettono la pianificazione attraverso una chirurgia virtuale, con l inserimento degli impianti al personal computer tramite l interazione del software con l esame TC del paziente. Quest ultimo, e-

Doctor OS 2006 Mag; 17 (5): 481 CASE REPORT seguito con la protesi radiopaca, ci permette di conoscere i rapporti dell osso alveolare con l asse corretto d inserzione degli impianti e ci permette quindi di valutare il volume osseo a disposizione ed i rapporti con le strutture nobili. Una volta valutato il volume osseo disponibile possiamo inserire virtualmente un impianto della lunghezza, del diametro e con l inclinazione volute. L impianto può essere ruotato, traslato e modificato in lunghezza sino ad ottenere un progetto ottimale. È possibile creare una implantoteca con i diversi modelli di impianti, da cui attingere a seconda del sistema implantare utilizzato. In qualsiasi zona ossea è possibile la valutazione della qualità dell osso usando la scala Hounsfield. Al termine della programmazione virtuale si memorizza il progetto su CD e si invia alla casa produttrice della dima chirurgica stereolitografica (SurgiGuides, Materialise, Leuven, Belgio), indicando il numero ed il diametro delle frese utilizzate nel protocollo del sistema implantare. Con la tecnica stereolitografica viene creata una placca chirurgica che può essere, a seconda dei casi, ad appoggio osseo od ad appoggio mucoso per la tecnica senza lembo. Il passo successivo è rappresentato dall esecuzione dell intervento programmato. Il caso clinico presentato è una riabilitazione protesica in una osteodistrazione verticale in sede sinfisaria. La paziente di 68 anni presentava una atrofia dei mascellari di grado avanzato, per estrazione precoce degli elementi dentari, portatrice di protesi totali mobili ormai incongrue. La soluzione proposta alla paziente è quella di una riabilitazione protesica superiore con protesi mobile ed inferiore con overdenture. Viene eseguito un e- same TC con strati di 1 mm di spessore, memorizzato su CD per la ricostruzione tridimensionale computerizzata ed il confeziona- Fig. 1: radiografia cranio in laterale pre-distrazione osteogenetica. Fig. 2: radiografia cranio in laterale al termine della distrazione osteogenetica. Fig. 3: radiografia panoramica dentaria alla rimozione del distrattore. Fig. 4: la protesi radiopaca. 481

Doctor OS 2006 Mag; 17 (5): 483 CASE REPORT mento di una replica solida. Lo studio al banco della replica solida evidenzia la necessità, per ottenere una riabilitazione implantare corretta e protesicamente guidata, di aumentare il volume osseo a disposizione. Per questo motivo viene programmato un intervento di distrazione osteogenetica verticale in sede sinfisaria, modellando il distrattore sul biomodello precedentemente ottenuto (fig. 1). Al termine dell osteodistrazione (fig. 2) viene rimosso il distrattore (fig. 3) e viene eseguito un altro e- same TC per programmare l intervento di inserzione degli impianti (Evolution 2000, Allmed, Milano) attraverso il protocollo Surgiguides. Quest ultimo esame TC è stato e- seguito con l ausilo di una protesi confezionata con elementi dentari radiopachi per valutare le relazioni ideali fra gli elementi dentari Fig. 5: una fase della progettazione al computer. Fig. 6: una fase della progettazione al computer. Fig. 7: una fase della progettazione al computer. Fig. 8: placca chirurgica ad appoggio osseo. Fig. 9: immagine intraoperatoria. La sinfisi con l osteodistrazione avvenuta ed ossificata. Fig. 10: immagine intraoperatoria della preparazione dei siti di inserzione degli impianti. 483

Doctor OS 2006 Mag; 17 (5): 484 Fig. 11: immagine intraoperatoria di inserzione degli impianti. Fig. 12: immagine intraoperatoria con tutti gli impianti posizionati. Fig. 13: radiografia panoramica di controllo dopo l inserzione degli impianti. Fig. 14: riabilitazione protesica. 484 e la cresta alveolare (fig. 4). Attraverso il software dedicato si è programmata l inserzione di sei impianti nella zona sinfisaria (figg 5, 6 e 7). A questo punto vengono confezionate le guide chirurgiche per l inserzione degli impianti progettati al computer (fig. 8). Si procede all inserzione degli impianti nelle sedi stabilite (figg. 9, 10, 11 e 12). Trascorso il tempo necessario per l osteointegrazione si procede alla riabilitazione protesica (figg. 13 e 14). DISCUSSIONE Per una corretta protesizzazione su impianti devono essere presi in considerazione diversi fattori fra i quali: il volume osseo, i rapporti antero-posteriori dei mascellari, la densità ossea, la presenza di parafunzioni, l asse d inserzione degli impianti, il rapporto impianti-protesi. Per minimizzare gli effetti di ogni fattore di carico sugli impianti, il chirurgo deve posizionare un numero di impianti di diametro e lunghezza adeguati, in zone ossee di buona densità, in modo da sfruttare i vantaggi di un aumento della superficie implantare disponibile. La progettazione della riabilitazione protesica con i software dedicati ottimizza lo sfruttamento del volume osseo alveolare a disposizione e permette la creazione della placca di guida, che trasferisce il nostro progetto alla fase chirurgica, rendendo possibile la riabilitazione programmata. Le placche ad appoggio osseo sono simili alle dime chirurgiche tradizionali, ma sono più precise, in quanto realizzate seguendo il profilo osseo ricavato dai dati TC e non attraverso l impronta della zona alveolare realizzata con l interposizione dello strato mucoso (tecnica tradizionale). Le dime ottenute con questa metodica sono costruite attraverso la realizzazione di una replica solida e, quindi, calzano perfettamente sulla base ossea alveolare e risultano assolutamente stabili durante le fasi di preparazione dei siti implantari. CONCLUSIONI La pianificazione guidata al computer e l esecuzione dell intervento con le dime ad appoggio osseo si sono rivelate tecniche affidabili in grado di raggiungere gli o- biettivi prefissati; hanno consentito di posizionare gli impianti senza rischi o danni a carico di strutture anatomiche nobili, permettendo un analisi precisa della morfologia dei siti implantari; di ottenere dei risultati predicibili inserendo gli impianti in posizione corretta ed in aree di buona densità ossea; di utilizzare tutto l osso di-

Doctor OS 2006 Mag; 17 (5): 485 sponibile inserendo impianti di diametro e lunghezza programmata al computer; di diminuire significativamente il tempo di esecuzione degli interventi e di soddisfare il concetto di implantologia protesicamente guidata. BIBLIOGRAFIA 1) Kraut RA. Interactive CT diagnostics, planning and preparation for dental implants. Implant Dent 1998;7(1):19-25. 2) Abrahams JJ, Kalyanpur A. Dental implants and dental CT software programs. Semin Ultrasound CT MR 1995 Dec;16(6):468-86. 3) Benson BW. Presurgical radiographic planning for dental implants. Oral Maxillofac Surg Clin North Am 2001;13:751. 4) Cavalcanti MG, Yang J, Ruprecht A, Vannier MW. Accurate linear measurements in the anterior maxilla using orthoradially reformatted spiral computed tomography. Dentomaxillofac Radiol 1999 May;28(3):137-40. 5) Cavalcanti MG, Yang J, Ruprecht A, Vannier MW. Validation of spiral computed tomography for dental implants. Dentomaxillofac Radiol 1998 Nov;27(6):329-33. 6) van Steenberghe D, Naert I, Andersson M, Brajnovic I, Van Cleynenbreugel J, Suetens P. A custom template and definitive prosthesis allowing immediate implant loading in the maxilla: a clinical report. Int J Oral Maxillofac Implants 2002 Sep-Oct;17(5):663-70. 7) Parel SM, Triplett RG. Interactive imaging for implant planning, placement, and prosthesis construction. J Oral Maxillofac Surg 2004 Sep;62(9 Suppl 2):41-7. 8) McAllister BS, Gaffaney TE. Distraction osteogenesis for vertical bone augmentation prior to oral implant reconstruction. Periodontol 2000 2003;33:54-66. 9) Jacobs R. Preoperative radiologic planning of implant surgery in compromised patients. Periodontol 2000 2003;33:12-25. 10) Sarment DP, Al-Shammari K, Kazor CE. Stereolithographic surgical templates for placement of dental implants in complex cases. Int J Periodontics Restorative Dent 2003 Jun;23(3):287-95.