L inquinamento dell aria in Brescia di Marino Ruzzenenti Villaggio Sereno 19 novembre giugno 2011
Brescia PM10 da record in Lombardia Nel 2009 a Brescia la centralina di fondo del Sereno ha superato i 35 giorni il 19 febbraio, 6 giorni prima di Milano. Nel 2010 a Brescia, 35 giorni di supero, al 13 febbraio! Nel 2011 a Brescia, 35 giorni di supero, al 6 febbraio!
Giorni di supero dei 50 μg/m 3 a Brescia anno 2009 aria 3 160 140 120 100 80 60 40 20 0 135 100 90 Broletto Sereno Rezzato Broletto: centralina di traffico, limitato Sereno: centralina di fondo Rezzato: centralina di traffico/industriale 35 giorni: limite di legge per la tutela della salute umana Fonte: http://istituzionale.comune.brescia.it/noauto/airquality/arianuovo/
Giorni di supero dei 50 μg/m 3 a Brescia anno 2010 aria 3 120 100 80 93 94 108 Broletto: centralina di traffico, limitato Sereno: centralina di fondo 60 40 Rezzato: centralina di traffico/industriale 35 giorni: limite di legge 20 0 Broletto Sereno Rezzato Fonte: http://istituzionale.comune.brescia.it/noauto/airquality/arianuovo/
120 100 80 60 40 20 0 PM10 Brescia Giorni di superi al 3 novembre 72 74 76 71 111 83 Broletto Sereno Rezzato 2011 2010 Limite di legge 35 g/a N.B.: Va inoltre tenuto presente che le centraline non hanno registrato i dati in alcuni giorni critici : Broletto 1 giorno sia nel 2011 che nel 2010; Sereno 6 giorni nel 2011 rispetto ad 1 nel 2010; Rezzato 6 giorni nel 2011 rispetto a 4 nel 2010.
A Brescia città non esiste una vera centralina da traffico/industriale Le PM10 di Brescia sono quasi per intero (circa 80%) composte da PM2,5 le più pericolose per la salute Limite di legge 35 giorni Novembre 2011 Mediamente le PM2,5 sono il 79,5% delle PM10
Un contesto degradato La pianura padana dal satellite emissioni di NO 2 precursori delle PM2,5
Sottostimato l inquinamento dell aria In provincia di Brescia poche centraline e solo per il fondo e nessuna in zona di traffico (APAT 2006)
Molto inquinamento da traffico indotto dall industria A Brescia impennata del trasporto merci Parco veicolare circolante nel territorio della Provincia di Brescia (ArpaBs 2005) 2001 2005 Variazioni nei 5 anni autovetture 653.206 689.341 + 36.135 +5,5% autocarri trasporto merci 73.874 90.279 +16.405 + 22,2%
Metallurgia secondaria: importanti emissioni di PCB e diossine 1 (Enea 2003)
Metallurgia secondaria: importanti emissioni di PCB e diossine 2 (Enea 2003)
San Polo (Alfa Acciai) diossine nell aria
Uova alla diossina attorno alle aziende metallurgiche (valore limite 6 pg/g grasso; soglia 4 pg/g grasso)
Emissioni di NOx e PM10 pro/capite 25 20 24,72 19,37 kg/ab/a 15 10 5 10,06 Brescia Lombardia Milano Stato dell ambiente in Lombardia 2008-2009. 0 NOx 3,23 1,95 0,75 PM10
Brescia è la terza peggiore città europea per smog L Istat il 22 giugno 2010 ha presentato i risultati dell analisi sulla qualità dell'aria in 221 città europee desunti da AirBase dell'agenzia europea per l'ambiente (EEA). I dati, riferiti agli anni 2004-2008 e alle centraline di fondo urbano per i tre principali inquinanti, (biossido di azoto, ozono e PM10) sono sintetizzati in un unico indicatore, definito dal numero medio di volte in cui le città superano i limiti di legge. Nel 2008 la qualità dell aria respirata a Brescia è stata di 2,3 volte superiore ai parametri, facendo registrare il terzo dato peggiore a livello europeo, dopo quello della città bulgara di Plovdiv e di Torino.
Ma tutta la Pianura è in condizione critica Il caso di Medole, con scarse emissioni industriali, traffico vicino allo zero nel punto di campionamento, studiato dall Arpa di Mantova nel 2007-2008 Giorni di superi delle PM10 in un anno: 70, due volte il limite
Emissioni di ossidi di azoto, precursori delle PM10, dal polo energetico ASM e da tutti gli altri camini del Comune di Brescia (OTU e Comune Bs) tonn/anno Centrali convenzionali ASM 1.139 70% Inceneritore 341 21% Altri 158 camini 149 9% Totale 1.629 100% % sulle emissioni industriali
Stima dell impatto complessivo della cementeria Italcementi sul totale dell area interessata di Mazzano Rezzato (Comuni di Mazzano e Rezzato, Indagine sull impatto della cementeria Italcementi. Valutazione qualità dell aria, aprile 2007, p. 18)
Dati di emissioni annue di alcuni nuove centrali turbogas simili a quelle ipotizzate ad Offlaga e da a2a in città Università di Bologna, Arpa Emilia Romagna, Valutazione di emissioni inquinanti di impianti termoelettrici da combustibili fossili in funzione delle condizioni di esercizio, 2004 Sito e società Potenza MW CO 2 tonn/a [kg/mwh] NO x * * tonn/a (kg/h) Ravenna Enipower [Offlaga] Candela (FG) Edison [a2a Brescia] * Nostro calcolo 712 1.500.000* circa [300] 358 1.100.000* circa [419,5] 1.656 (206) 820 (102,6) * * In Italia non vengono di norma previste misure specifiche di contenimento degli NO x (Sistemi di abbattimenti catalitici, SCR), adottati di norma invece negli Usa, per cui le quantità emesse di questo inquinante sono mediamente 4-5 volte più importanti. Gli NOx sono precursori di particolato secondario ultrafine.
L inceneritore non inquina?
Immagine suggestiva dell inceneritore Asm-A2A
La nube marrone sulla nostra Pianura
Indiscrezioni di stampa del dicembre 2007 In 18 aziende agricole nella zona a Sud dell inceneritore presenza di diossine nel latte
Inchiesta indipendente (in rosso i terreni sospetti ), marzo 2008 Le diossine nel latte e l inceneritore Inceneritore Asm Misurazioni delle immissioni al suolo, previste nel 1993 dall autorizzazione dell inceneritore, mai eseguite.
Asl di Brescia (settembre 2008):mappa 7/alimenti mappatura zona di provenienza campioni latte Inceneritore Asm inesistente Asl di Brescia, Sito d interesse nazionale Brescia Caffaro ed altre aree inquinate nel comune di Brescia Risultato delle indagini sanitarie ed ambientali al 30 aprile 2008, Brescia settembre 2008
L inceneritore assolto a priori? Dalla mappa dell Asl si conferma che i terreni interessati al latte contaminato da diossine sono al di fuori del sito Caffaro (ad eccezione di uno da cui era partita l indagine); sono collocati a corona nell intorno dell inceneritore; sono in generale distanti, eccetto uno, dalle siderurgiche le cui ricadute sono localizzate (camini di 20-30 m), a differenza di quelle dell inceneritore (camino di 120 m) estese per alcuni Km. Tuttavia l Asl di Brescia, nonché Arpa, Iss, Comune, proprietario di Asm, sembrano assolvere a priori l impianto: Sembra, invece di poter escludere un contributo di rilievo da parte dell impianto di termovalorizzazione dei r.s.u. ed assimilabili ex ASM, ora A2A (Asl di Brescia, settembre
Diossine nell aria di Brescia Nell estate del 2007 l Iss intraprende una campagna di indagine sull aria per verificare la possibile risospensione di microinquinanti dal sito Caffaro. Non risulterebbe apprezzabile l effetto di risospensione dal sito Caffaro. [ ] l indagine eseguita sull aria ambiente ha evidenziato una situazione normale per aree fortemente antropizzate L. Musmeci, ISS, Brescia 20 marzo 2008
Diossine nell aria di Brescia più che attorno all Ilva di Taranto! Rilevazione in periodo feriale, con scarso traffico ed acciaierie chiuse: solo l inceneritore è in funzione. Andrebbero aggiunti 25 fgteq/m 3 dei PCB-DL per cui: 83+25 = 118 fgteq/m 3 (a Taranto i PCB-DL oscillano tra 1,9 e 23,4 fgteq/m 3 Arpa Puglia 2007).
Meteorological Synthesizing Centre-East, un centro internazionale di un programma cooperativo per il monitoraggio e la valutazione della trasmissione a lungo raggio degli inquinanti nell aria Emissioni di diossine nell aria
Asl di Brescia (settembre 2008): Concentrazioni di PCB e PCD/F, in termini di tossicità equivalente (TEQ) in pg/g di grasso in campioni di latte raccolti in diverse aziende agricole della Città e dell hinterland e della Centrale del latte negli anni 2007 2008 Esclusione dal consumo > 6 pgteq/g di gr Superamento del limite d azione 2 pg/teq/g di gr Concentrazioni medie nel latte della Centrale di Brescia destinato al consumo: 3,09 pgteq/g di grasso
La contaminazione del latte di Brescia e la dose tollerabile E urgente un intervento delle istituzioni, come richiesto esplicitamente dalla Commissione Ue: La Commissione contatterà le autorità competenti italiane [ ] e chiederà informazioni particolareggiate sul follow-up e sulle emissioni industriali nella zona di Brescia, onde prevenire o ridurre la contaminazione futura della catena alimentare umana e animale dalle fonti identificate (A. Vassiliou, Commissione Ue, 14.11.2008)
Da una rivista scientifica internazionale si scopre un livello da record mondiale di contaminazione di latte materno Campione di latte di donna bresciana, al 3 mese di allattamento, consumatrice di prodotti locali sito Caffaro : PCDD/DF/ (diossine) 30 pgteq/g di grasso PCDD/DF/PCB-DL (diossine e PCB diossina-simili) 147 pgteq/g di grasso FONTE: Luigi Turrio-Baldassarri, et all., cit.
Diossine e PCB D-L nel latte materno (pgteq/g di grasso) WHO- TEQs VE1 VE2 VE3 RM DB CA1 CA2 BS PCDDs+ PCDFs 14.8 13.7 11.6 9.40 13,84 7.9 9,1 30 PCBs-DL 19.34 18.85 12.32 11.01 13,43 7,5 8,5 116 Total TEQs 34.2 33.0 25.0 20.4 27,27 15,4 17,5 147 A Venezia 3 pool -10 campioni con dieta povera di pesce (1); -13 campioni con dieta mediamente ricca di pesce (2); -6 con dieta ricca di pesce. (3) A Roma 1 solo pool da 10 donne. [Ingelido A. M. e al., Polychlorinated biphenyls (PCBs) and polybrominated diphenyl ethers (PBDEs) in milk from Italian women living in Rome and Venice. Chemosphere. 67 S301-6]. A Duisburg (Germania) 169 campioni, età 19-42 anni, area altamente industrializzata [Wittsiepe J. E al., PCDD/F and dioxin-like PCB in human blod and milk from German mothers, Chemosphere 67 (2007)] A Caserta un gruppo di 50 donne non esposte (1) e un gruppo di 50 esposte (2) [Rivezzi e al. Diossine e PCB nella popolazione della Provincia di Caserta e di alcuni comuni di Napoli nord. Studio sul rischio di esposizione di 100 donne alla prima gravidanza, dicembre 2008] A Brescia una donna al terzo mese di allattamento, consumatrice di alimenti del sito Brescia-Caffaro [Turrio-Baldassarri L. e al., PCDD/F and PCB in human serum of differently exposed population groups of an Italian city, Chemosphere 73 (2008) S228 S234]
La popolazione di Brescia in generale presenta significative concentrazioni di diossine nel sangue FONTI: -Luigi Turrio-Baldassarri, Vittorio Abate, Chiara Laura Battistelli, Sergio Carasi, Marialuisa Casella, Nicola Iacovella, Annamaria Indelicato, Cinzia La Rocca, Carmelo Scarcella, Silvia Alivernini, PCDD/F and PCB in human serum of differently exposed population groups of an Italian city, Chemosphere 73, 2008, S228 S234; - Brenda Eskenazi, Paolo Mocarelli, Marcella Warner, Larry Needham, Donald G. Patterson, Jr. Steven Samuels, Wayman Turner, Pier Mario Gerthoux, Paolo Brambilla, Relationship of Serum TCDD Concentrations and Age at Exposure of Female Residents of Seveso, Italy, in Environmental Health Perspectives vol. 112, n. 1, January 2004 - Inca - Consorzio interuniversitario Nazionale La Chimica per l Ambiente- Marghera (Ve), Diossine Uomo Taranto (D.U.T.), Rapporti di prova n 10355-10356, 11 gennaio 2008, analisi del 20-27 dicembre 2007.
Sulle riviste scientifiche internazionali un altra verità: Conclusioni: Questo studio fornisce alcune prove di un'associazione tra esposizione a PCB e NHL [Linfoma non-hodgkin], anche se i risultati devono essere considerati con cautela, in assenza di misure individuali biologiche di esposizione.
E bene ricordare, che oltre all aria inquinati abbiamo il suolo inquinato e la falda contaminata
salute 7
salute 8
Brescia come la Campania? Anomala incidenza dei tumori primari al fegato (circa il doppio della media nazionale, come nel triangolo della morte di Caserta) Diossine nel latte di alcune aziende nella zona sud della città, come nel latte di bufala campano
Brescia record assoluto di morti per tumore Brescia detiene il record assoluto negativo con la più alta percentuale 36,43%, rispetto ad una media nazionale di 29,53%, ed al livello più basso di Enna con il 21,84%. Qualità della vita 2009 Rapporto de Il Sole-24 ORE 21 dicembre 2009
Tumori al fegato: record bresciano
PM2, PM10 e salute Vi è un ruolo causale dell'inquinamento dell'aria nell'aumentare la frequenza di danni acuti, subacuti e cronici alla salute, nonché di effetti nocivi a lungo termine particolarmente preoccupanti in quanto riguardano i bambini e le generazioni a venire: malattie cardiocircolatorie alle affezioni respiratorie, ai tumori. I principali studi condotti in Europa ed U.S.A. sulla correlazione fra inquinamento atmosferico e cancro al polmone sono concordi nel valutare che per ogni 10 µg/m 3 di PM 2,5 si registra un incremento tra l'8% ed il 14% di neoplasie polmonari. L'OMS ha stimato la quota di decessi attribuibili a valori di PM10 oltre 20µg/m3 in 13 città italiane con oltre 200.000 abitanti sulla base dei valori di PM10 registrati negli anni 2002-2004: 8.220 morti/anno di cui 742 morti/anno per cancro del polmone.
Nuovi studi su PM10 e salute Nell estate 2010, due studi licenziati dal Politecnico di Milano e dall Università Bicocca, sempre di Milano: - secondo il primo, un esposizione a livelli elevati di PM10 per 7 giorni provocherebbe la riprogrammazione del Dna con probabili effetti sullo stesso genoma umano; - la ricerca licenziata dall Università di Milano Bicocca ha approfondito sia la composizione del particolato qualitativamente diversa tra il periodo invernale e quello estivo, sia i diversi effetti sulla salute, studiati attraverso indagini epidemiologiche, o in vitro in laboratorio Un ulteriore studio dell'università di Cambridge mette in evidenza come lo smog possa interferire sul DNA [http://www.ambientebrescia.it/salute.html]
Nell ultimo anno 60 nuove diagnosi in Oncoematologia pediatrica al civile, con un aumento dell 8% rispetto all anno precedente Società italiana di pediatria Comunicato del 28 settembre 2010 Negli ultimi 20 anni in Europa si è registrato un incremento dell 1,2 % annuo di tumori infantili, questa percentuale in Italia è pari al 2%, quasi il doppio che negli USA e nel resto d Europa. L incremento più consistente ha riguardato i bambini sotto l anno di età (+ 3,2%) e alcune forme tumorali (linfomi: + 4,6%, ); è quindi probabile che alla genesi dei tumori contribuisca un esposizione materna o gametica a sostanze tossiche. www.sip.it/?p=3539
Che fare per migliorare la situazione?
legittime proteste della popolazione
La mobilitazione e l intervento dei cittadini possono fare molto Il 28 febbraio 2010 presentato un esposto alla Magistratura
Metallurgia secondaria: le emissioni di PCB e diossine possono essere drasticamente ridotte (Convegno ambientalisti 2005) [http://www.ambientebrescia.it/siderurgiaimpatto.pdf]. La riduzione delle emissioni involontarie nell ambiente di PCDD/PCDF, PCB, e, ove è possibile, eliminarle, definitivamente si presenta come un impegno urgente (Enea 2003).
Sembra che anche l AIB, finalmente, si sia convinta
Dal 2004 denunciati i sistemi inefficaci di abbattimento fumi dell inceneritore Asm-A2a Un impianto non al meglio delle tecnologie disponibili per l abbattimento degli inquinanti, [per la mancanza del] sistema catalitico di riduzione degli ossidi di azoto (Scr), [pp. 134-141]
Finalmente si riconosce che l inceneritore ha bisogno di un aggiustatina da 100 milioni di euro Giornale di Brescia 10 febbraio 2009 Inoltre A2a dovrebbe aver finalmente installato i catalizzatori anche sulla centrale a carbone, richiesta che avanzata da anni
Uscire dalla monocoltura dei rifiuti prosciugare fino quasi ad azzerare il flusso dei rifiuti urbani, con il porta a porta, senza ricorrere ad alcuno smaltimento né in discarica né nell inceneritore. va drasticamente ridotta la quota di rifiuti speciali ufficiali importati solo per ragioni di business da fuori provincia per i rifiuti/rottami, che non vengono conteggiati ufficialmente tra i rifiuti importati, bisogna gradualmente ridimensionare il settore del loro trattamento eliminare alla fonte il fluff, abbandonando subito la paleotecnica dei mulini di frantumazione del rottame tal quale, in favore della separazione con recupero dei diversi materiali e successivo riciclo Contro l importazione ufficiale di rifiuti speciali, la Provincia deve contrastare con determinazione le richieste di nuove piattaforme o l ampliamento delle esistenti, nonché rivedere le troppe autorizzazioni in atto
Il giallo dei dati sulle emissioni dei microinquinanti dall inceneritore Per quanto riguarda gli inquinanti più tossici (metalli pesanti, diossine e PCB) abbiamo una sintesi per gli anni 2008-2010, nulla per il 2011.
Perché non esce più il Rapporto Otu? Limite di legge Media dei valori rilevati dal Negri (0,00035 ng/nm3-0,0058 ng/nm3) [Arpa Brescia, Attività ispettiva ai sensi del D.lgs 18 febbraio 2005 n. 59 e s.m.i. stabilimento a2a spa via Malta 25r di Brescia (Bs). Relazione tecnica, 28 settembre 2009]
L inceneritore brucia in realtà 800.000 t/a Andamento a Brescia della gestione dei rifiuti Osservatorio provinciale Rifiuti 2010 L inceneritore ha bisogno di rifiuti: l indifferenziato pressoché uguale
Il miglioramento dal 2008 grazie ai comuni che sono passati alla raccolta porta a porta La Provincia Entro il 2012 la raccolta differenziata deve essere al 65%
L inceneritore brucia in realtà 800.000 t/a Andamento a Brescia della gestione dei rifiuti Osservatorio provinciale Rifiuti 2010 L inceneritore ha bisogno di rifiuti: l indifferenziato pressoché uguale
Il miglioramento dal 2008 grazie ai comuni che sono passati alla raccolta porta a porta La Provincia Entro il 2012 la raccolta differenziata deve essere al 65%
[Comune di Brescia, Termoutilizzatore di Brescia: sintesi dei dati relativi alle emissioni in atmosfera per gli anni 2008-2009-2010. http://www.comune.brescia.it/nr/rdonlyres/424c9aa0-a973-4d4a-9c4a- AAC2485D9880/0/SINTESIDATIOSSERVATORIOTU.pdf] Le trappole dell inceneritore In provincia la raccolta porta a porta ha ridotto i rifiuti da smaltire dalle 341.794 t/a del 2004 alle 290.282 t/a del 2010; circa 50.000 tonnellate in meno,un potenziale disastro economico per l inceneritore di Brescia, evitato importando esattamente 50.000 tonnellate da fuori [Comune di Brescia, Rapporto dell Osservatorio sul termoutilizzatore a2a, 2004-2005. http://www.comune.brescia.it/nr/rdonlyres/45f6b036-3463-4f42-a8d8-9529e6a35849/0/rapportootu2004_2005.pdf]
Confronto tra Brescia e Novara (porta a porta di qualità con RD al 72%) RSU: quantità pro capite/giorno 2 1,8 1,6 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 2 1,2 0 Produzione 0,80,8 RD 1,2 0,4 Smaltimento Brescia Novara
Pericoloso colpo di coda dell inceneritore Asm-A2a Verranno effettuate valutazioni quantitative e qualitative dei rifiuti da inviare a termovalorizzazione introducendo il concetto di "rete" impiantistica per lo smaltimento regionale. [Atto di indirizzi per il Consiglio Regionale ai sensi del c. 3 art. 19 L. R. 26/2003 in materia di programmazione della gestione dei rifiuti Delibera Giunta della Regione Lombardia n. IX/2072 del 28 luglio 2011] [http://www.ambientebrescia.it/lombardiarifiutiindirizzo2011osservazioniceraniruzzenenti.pdf]
Energia: risparmio energetico e produzione non termica di elettricità; riscaldamento senza combustioni delle abitazioni (solare e geotermico); superamento del sistema arcaico del teleriscaldamento In Pianura padana bisogna drasticamente ridurre le combustioni Industrie: riconversione verso produzioni con minor carico termico nel processo produttivo; recupero di materia dai rifiuti in alternativa all incenerimento Traffico veicolare: trasporto pubblico a trazione elettrica (treni, tram, filobus); sviluppo delle idrovie; espansione dell uso della bicicletta; prevenzione del trasporto merci ( filiere corte, riduzione delle produzioni ad alta intensità trasportistica, come la metallurgia )
Pericoloso colpo di coda dell attuale Amministrazione sul Traffico Diminuzione nello spazio e nel tempo delle Zone a traffico limitato (ZTL) Diminuzione del costo della sosta delle auto private invece che del costo del biglietto dei servizi pubblici Progetto di parcheggio sotto il Castello
Un mondo che produce rifiuti e consuma risorse non ha futuro 68
L aumento del PIL non corrisponde più a vita migliore All interno dei paesi dell Ocse, i più ricchi, negli ultimi trent anni, il tasso di suicidi è cresciuto in media del 10% Pietro Bevilacqua, Miseria dello sviluppo, 2008, p. 114
Benvenuta decrescita per riprenderci la felicità Importanti ricerche e studi dimostrano che il PIL da diversi decenni si va scostando dal vero benessere sociale: Daly e Cobb, For Common Good, Usa 1989 Lane, Loss of Happiness in Market Democracies, Yale University 2000 Bruni L. e Porta PL., Economics and Happiness, Oxford University 2006 70
agire 8 Siamo davvero messi male, però i problemi non possono essere risolti dallo stesso atteggiamento mentale che li ha creati Albert Einstein La situazione è talmente disperata, che mi riempie di speranza Guy Debord, situazionista francese
Per chi vuole saperne di più www.ambientebrescia.it