Supporto ideale per moduli Fotovoltaici su copertura piana

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CATALOGO 2014 Sistema brevettato - Patented system Supporto ideale per moduli Fotovoltaici su copertura piana Sun Ballast, svolge la funzione di struttura e zavorra Senza Profili, Niente da Assemblare, Zero Fori in copertura

Basic srl, azienda Italiana in forte espansione nel settore della produzione di accessori per il fotovoltaico, in questi anni si è fatta spazio offrendo una valida alternativa ai leader storici presenti sul mercato, presentando un prodotto innovativo Sun Ballast struttura per moduli su copertura piana. I prodotti della gamma Sun Ballast sono il risultato di anni di esperienza diretta degli stessi ideatori, che scontrandosi con le problematiche reali di installazione e assistenza, furono spinti alla ricerca di soluzioni nuove, ponendosi come prerogativa quella di creare un sistema capace di unire sicurezza e praticità, allo scopo di agevolare e mettere in sintonia Progettisti, Installatori e Manutentori. Basic srl fornisce piccole e grandi imprese coprendo tutto il territorio nazionale in tempi di consegna brevissimi a costi contenuti. Sun Ballast dall Inglese Equilibrio del sole Sun Ballast, svolge la funzione di struttura e zavorra Senza Profili, Niente da Assemblare, Zero Fori in copertura Semplice ed economico bilanciato per carichi su struttura e tenuta venti Sun Ballast, Innovativo, efficiente e modulabile, è il supporto ideale per i pannelli fotovoltaici su copertura piana, terra battuta, asfalto e pavimentazioni con pendenza massima 10. Può essere facilmente adattato ai pannelli di qualsiasi formato e tipologia. Con l aspetto di un cuneo, Sun Ballast è strutturato come pezzo unico, non fa solo da supporto ma anche da zavorra per il pannello, il sistema non prevede l utilizzo di profili di alluminio ne altri accessori che comportino una fase di premontaggio, la semplicità è la caratteristica fondamentale da cui scaturiscono i vantaggi tecnici ed economici di Sun Ballast. Sun Ballast riduce di fatto le tempistiche di installazione fino al 70% a confronto a soluzioni tradizionali. È un sistema modulabile sia in termini di gradi di inclinazione che di peso, grazie ai 5 modelli della gamma Sun Ballast: 3, 8, 11, 20, 30, che permettono di posare i moduli nelle varie combinazioni possibili, orizzontale, verticale, est ovest. La modulazione del peso viene fatta grazie alla possibilità di raddoppiare le zavorre accoppiandole oppure inserendo zavorre supplementari, questo da il grosso vantaggio di andare ad inserire i pesi solo nelle zone più opportune senza caricare inutilmente aree della copertura. Basic srl è in grado di offrire un servizio di consulenza gratuita in fase di valutazione preventiva, per aiutare i propri clienti e/o i progettisti ad orientarsi verso una scelta ponderata, mettendo a disposizione e a confronto le proprie competenze tecniche in materia.

Materiali resistenti Il materiale principale di Sun Ballast, il cemento, permette una bassissima usura nel tempo e la capacità di resistere anche alle perturbazioni più intense e a diverse condizioni climatiche. Così un unico Sun Ballast può resistere a varie installazioni successive. Oltre alla struttura, lo stesso assemblaggio di Sun Ballast è semplice e immediato e può essere agevolmente sistemato alla base del pannello solare senza bisogno di elementi aggiuntivi che potrebbero danneggiare la copertura o incidere sulla sua impermeabilizzazione. Il supporto Sun Ballast è arricchito nella struttura con prodotti impermeabilizzanti che potenziano le sue caratteristiche di resistenza nel tempo. Costi contenuti I costi di installazione dei pannelli fotovoltaici sono generalmente alti anche per la presenza di vari accessori ed elementi di giunzione. Sun Ballast, grazie alla struttura minimale e ai materiali di cui si costituisce, non comporta l impiego di accessori aggiuntivi per il montaggio, che, in molti casi, ha un costo superiore a quello dello stesso prodotto di supporto. Con Sun Ballast non sarà più necessario cambiare la piattaforma di montaggio dei pannelli o aggiungere elementi ma basterà adattare le caratteristiche modulabili di Sun Ballast alla tipologia del pannello. Un successo in linea con i tempi Il successo del nuovo prodotto è evidente. Come confermano i dati di vendita, Sun Ballast sta già registrando ottimi risultati ed è in linea con le migliori performances registrate per i prodotti della sua categoria. I motivi? Affidabilità, sicurezza ed efficienza sono solo alcune delle motivazioni che portano installatori e rivenditori di tutta Italia ad acquistare Sun Ballast. Ma non sono le uniche ragioni. Per Sun Ballast l azienda applica i principali accorgimenti per rendere più semplice ed efficace il montaggio che lo rendono anche un prodotto a basso impatto ambientale. Sun Ballast infatti rientra anche nell ampio e moderno concetto di sostenibilità ambientale, visti i pochissimi componenti di cui è composto e che sono quindi successivamente da smaltire ma vista anche la sua resistenza nel tempo. Così il supporto Sun Ballast può aumentare la stessa funzionalità e il rendimento dei pannelli fotovoltaici, grazie alla sua funzione di sostegno e alla possibilità di orientarlo nella maniera ottimale.

ZAVORRA 0 Art. 23000 Sistema brevettato - Patented system

ZAVORRA ANGOLO 0 - Art. 23000 ZAVORRA 0 Art. 23000 Immagini esemplificative

18 Kg ZAVORRA 3 Art. 23003

ZAVORRA ANGOLO 3 - Art. 23003 ZAVORRA 3 Art. 23003 Immagini esemplificative

34 Kg ZAVORRA 8 Art. 23008

ZAVORRA ANGOLO 8 - Art. 23008 ZAVORRA 8 Art. 23008 Immagini esemplificative

28 Kg ZAVORRA 11 Art. 23011

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ZAVORRA 11 Art. 23011.2 Sistema brevettato - Patented system

ZAVORRA 11 Art. 23011.2 Immagini esemplificative

ZAVORRA 15 Art. 23015 Sistema brevettato - Patented system

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50 Kg ZAVORRA 20 Art. 23020

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Impianto fotovoltaico? Un gioco da ragazzi. Sistema brevettato - Patented system

ACCESSORI Sistema brevettato - Patented system

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ACCESSORI Sistema brevettato - Patented system

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COSA SERVE PER MONTARLO? SCHEDA DI MONTAGGIO - IMPIANTO CON ZAVORRA MONTAGGIO

SCHEDA DI MONTAGGIO IMPIANTO CON RADDOPPIO ZAVORRA E AGGIUNTA PESI (FILE ESTERNE) Sistema brevettato - Patented system MONTAGGIO

Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 14 01 2008 Circ. 02 Febbraio 2009 - N. 617 AZIONI DEL VENTO Generalità Il vento, la cui direzione si considera generalmente orizzontale, esercita sulle costruzioni azioni che variano nel tempo e nello spazio provocando, in generale, effetti dinamici. Per le costruzioni usuali tali azioni sono convenzionalmente ricondotte alle azioni statiche equivalenti definite al 3.3.3. Peraltro, per le costruzioni di forma o tipologia inusuale, oppure di grande altezza o lunghezza, o di rilevante snellezza e leggerezza, o di notevole flessibilità e ridotte capacità dissipative, il vento può dare luogo ad effetti la cui valutazione richiede l uso di metodologie di calcolo e sperimentali adeguate allo stato dell arte che tengano conto della dinamica del sistema. Velocità di riferimento La velocità di riferimento v b è il valore caratteristico della velocità del vento a 10 m dal suolo su un terreno di categoria di esposizione II (vedi Tab. 3.3.II), mediata su 10 minuti e riferita ad un periodo di ritorno a 50 anni. In mancanza di specifiche ed adeguate indagini statistiche v b è data dall espressione: v b = v b,0 per a s a 0 dove: v b = v b,0 + k a (a s - a 0 ) per a 0 < a s 1500 m (3.3.1) v b,0 a k 0 a sono parametri funzionanti nella Tab.3.3.1 e legati alla regione in cui sorge la costruzione in esame, in funzione delle zone definite in Fig. 3.3.1; a s è l altitudine sul livello del mare (in m) del sito ove sorge la costruzione. Tabella 3.3.1 - Valori dei parametri v b,0 a 0 k a Zona 1 Descrizione Valle D Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia (con l eccezione della provincia di Trieste) vb,0 [Km/h] vb,0 [m/s] ao [m] ka [1/s] 90 25 1000 0,010 2 Emilia Romagna 90 25 750 0,015 3 Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, (esclusa la provincia di Reggio Calabria), Puglia 97,2 27 500 0,020 4 Sicilia e provincia di Reggio Calabria 100,8 28 500 0,020 5 6 Sardegna (zona a oriente della retta congiungente Capo Teulada con l isola di Maddalena) Sardegna (zona a occidente della retta congiungente Capo Teulada con l isola di Maddalena) 100,8 28 750 0,015 100,8 28 500 0,020 7 Liguria 100,8 28 1000 0,015 8 Provincia di Trieste 108 30 1500 0,010 9 Isole (con l eccezione di Sicilia e Sardegna) e mare aperto 111,6 31 500 0,020

Per altitudini superiori a 1500 m sul livello del mare si potrà fare riferimento alle condizioni locali di clima e di esposizione. I valori della velocità di riferimento possono essere ricavati da dati supportati da opportuna documentazione o da indagini statistiche adeguatamente comprovate. Fatte salve tali valutazioni, comunque raccomandate in prossimità di vette e crinali, i valori utilizzati non dovranno essere minori di quelli previsti per 1500 m di altitudine. Figura 3.3.1 - Mappa delle zone in cui è suddiviso il territorio italiano L'impianto fotovoltaico, utilizzando il sistema SUN BALLAST, può essere posato su qualsiasi tipologia di copertura (es. copertura priva di parapetti, copertura con presenza di parapetti, copertura con forma rettangolare, copertura con forma irregolare, ecc...). Ai fini della verifica statica dell'impianto fotovoltaico, l'azienda BASIC, con la collaborazione di professionisti nel settore dell'edilizia, ha provveduto ad eseguire la verifica a ribaltamento dell'impianto in base alla posizione del sito oggetto d'intervento, altezza dell'edificio, tipologia della copertura e pressione del vento agenti sull'impianti prendendo come riferimento il D.M. 14/01/08 "Norme Tecniche per le Costruzioni", la Circolare 02/02/2009 n. 617 " Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Istruzioni per l'applicazione delle «Nuove norme tecniche per le costruzioni» di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008 (Suppl. Ordinario n.27) ed il CNR-DT 207/2008 - Istruzioni per la valutazione delle azioni e degli effetti del vento sulle costruzioni. La ditta BASIC S.R.L. fornisce relazioni tecniche contenente informazioni a carattere puramente indicativo e non vincolante. I dati utilizzati per la verifica sono ricavati dai disegni e informazioni ricevuti dal committente che realizzerà l'impianto, pertanto i dati utilizzati così come la procedura di calcolo devono essere attentamente controllati e approvati dal progettista strutturale dell'opera. All'interno della relazione, viene indicata la pozione dell'impianto in copertura, ed in base alla pressione del vento agente in copertura, vengono indicate le zone dove si necessita del raddoppio di zavorra e dell'utilizzo di pesi aggiuntivi. Le prime file dell'impianto fotovoltaico, sono quelle maggiormente investite dal vento, ed in base alle considerazioni effettuate, si consiglia di mettere il carter frangivento per garantire una maggiore stabilità all'impianto. Inoltre nel caso in cui si realizzi un impianto di piccole dimensioni si consiglia inoltre di collegare le zavorre con tubolari metallici.

La ditta BASIC S.R.L. non si assume alcuna responsabilità per ogni eventuale perdita o danno, diretto o indiretto, incidentale o consequenziale, che dovesse derivare all'utente o ad ogni altra persona dall'utilizzazione dei dati e delle informazioni contenute nella relazione. Di seguito si riporta un esempio indicativo di relazione tecnica di calcolo. 1) VERIFICA STATICA - ZAVORRA La verifica di seguito riportata è finalizzata ad accertare il sistema delle zavorre per coperture piane utilizzate a cui andrà fissato il modulo fotovoltaico garantisce la necessaria sicurezza sotto l azione del vento. Per copertura piana si intende le inclinazioni 5 α +5 Di seguito viene riportata la verifica statica analizzando le file di impianto fotovoltaico (modulo + zavorra) sotto l azione del vento per accertare se le zavorre utilizzate sono idonee alla sicurezza e stabilità del manufatto. Azione Del Vento Il campo fotovoltaico dal punto di vista delle azioni del vento in questo caso è riconducibile al caso di coperture piane, visto che i pannelli rappresentano una serie di elementi non strutturali ed hanno inclinazione di. In merito, il D.M. 14/01/08 stabilisce che la prima superficie investita direttamente dal vento debba superare le verifiche prescritte; ed inoltre si prende in considerazione il CNR-DT 207/2008 - Istruzioni per la valutazione delle azioni e degli effetti del vento sulle costruzioni. Per la determinazione delle azioni dovute al vento diretto normalmente alle ai moduli si è proceduto alle valutazioni seguenti ( C3.3.10.2.1. Circolare 02.02.2009 n. 617): Azioni esterne sui singoli elementi: - per la prima fila di moduli colpita dal vento sono stati assunti i coefficienti stabiliti nel C3.3.10.1 della Circ. Min. n. 617 del 02.02.2009e CNR-DT 207/2008 - Istruzioni per la valutazione delle azioni e degli effetti del vento sulle costruzioni; Azioni d insieme - si applicano alla prima e all ultima fila di moduli le pressioni valutate secondo i coefficienti indicati nel C3.3.10.1 della Circ. Min. n. 617 del 02/02/2009; - contemporaneamente si considera, applicata alla superficie proiettata in piano di tutte le parti del campo fotovoltaico, una azione superficiale orizzontale di tipo tangenziale il cui valore unitario è assunto convenzionalmente pari a 0,10 q ref ce Pressioni massime locali (Rif. C3.3.10.8 Circ. Min. n. 617 del 02/02/2009) a) Nei casi di cui ai C3.3.10.1, C3.3.10.2, C3.3.10.3, nelle zone di discontinuità della forma esterna della costruzione ed, in particolare, nelle strutture secondarie disposte nella fascia perimetrale dell edificio ed in corrispondenza dei displuvi, il valore assoluto del coefficiente di pressione può subire sensibili incrementi (vedere figura C3.3.5 della Circ. Min. n. 617 del 02/02/2009). Tali effetti, dovuti a vorticosità locale, in assenza di specifiche prove in galleria del vento, potranno essere valutati assumendo, per le zone comprese nelle fasce sopra descritte, il coefficiente cp = -1,8.

2) POSIZIONE IMPIANTO IN COPERTURA ESTRATTO CNR-DT 207/2008 PER POSIZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO - Paragrafo H.2.3.1 Il valore del parametro geometrico e che compare in Figura H.5 è pari al minimo tra b (circa _,_ m) o d (circa _,_) e 2h=_,00 m (2x_, m). Nel nostro caso si tiene in considerazione l'altezza di _,00 m pertanto si ha: e/10=_,00 m;e/2=_,00 m ed e/4=_, m Di seguito si riportano i coefficienti di pressione cp e10 da considerare In base al C3.3.10.8 Circ. Min. n. 617 del 02/02/2009 ed alla CNR-DT 207/2008 - Istruzioni per la valutazione delle azioni e degli effetti del vento sulle costruzioni Appendice H paragrafo H.2.3.1, in merito alle pressioni locali, occorre valutare le pressioni locali esercitate dal vento su superfici di piccole dimensioni. Tali pressioni vanno considerate nel procedere alla verifica locale dei singoli elementi e non si sommano alle azioni di insieme del vento. Nelle zone di discontinuità della forma esterna della costruzione, possono insorgere fenomeni locali di separazione di scia e distacco dei vortici, tali da incrementare sensibilmente il valore assoluto del coefficiente di pressione.

Pertanto per le file presenti all'interno delle fasce con c pe 1,8 e c pe 1,2, per garantire una maggiore stabilità si consiglia di aggiungere le zavorre all'impianto come da progetto allegato. 3) CALCOLO DELLA PRESSIONE CINETICA DEL VENTO Secondo il D.M. 14.01.08 l azione normale alle superfici del vento è stata calcolata mediante la relazione: p = q b x c e x c p x c d dove: p = Pressione cinetica del vento; q b = Pressione cinetica di riferimento; c e = Coefficiente di esposizione, c p = Coefficiente di forma; c d = Coefficiente dinamico. Il sito interessato dall opera è ubicato nella Regione quindi nella Zona 3 prevista dalla normativa; la sua altitudine è di circa metri su livello del mare pertanto si ha: v b = v b,0 = 27 m/s q b = ½ ρ (v b ) 2 = 45,56 kg/mq dove: ρ = Densità dell aria assunta convenzionalmente costante e pari a 1,25 kg/mc Assumendo come classe di rugosità del terreno la classe, il sito ricade nella fascia costa e pertanto la categoria di esposizione da attribuire al sito è la -. Poiché l altezza della costruzione è z = -,00 m e zmin=,00 m, assumendo ct = 1 si ha: ce (z)=kr2 x ct x ln(zmin/z0) x [7+ ct x ln(zmin/z0)]=1,71 dove: k r = 0, 20 z 0 = 0, 10 m Assumendo: c d = 1,00 c p I fila = ±1.80 - c p I fila I fila = ±1.20 - c p I fila = ±0.70 - c p I fila = ±0.20 la pressione cinetica del vento sulla prima fila di pannelli risulta pari a: p I fila = 45,56 x 1,71 x 1,00 x ± 1,80 = ± 140,24 kg/mq p I fila = 45,56 x 1,71 x 1,00 x ± 1,20 = ± 93,49 kg/mq p I fila = 45,56 x 1,71 x 1,00 x ± 0,70 = ± 54,54 kg/mq p I fila = 45,56 x 1,71 x 1,00 x ± 0,20 = ± 15,58 kg/mq (NON PRESO IN CONSIDERAZIONE IN QUANTO LA PRESSIONE CINETICA E' BASSA)

4) VERIFICA DI RESISTENZA DELLA ZAVORRA L'oggetto di verifica è costituito per ogni fascia di azione del considerando i moduli fotovoltaici e il numero necessario di zavorre in calcestruzzo di dimensioni cm avente inclinazione con posa pannello fotovoltaico orizzontale. I moduli fotovoltaici saranno installati sulla sommità di un edificio con superficie piana e, considerata la struttura del campo fotovoltaico, sono plausibili le seguenti ipotesi: - per superficie di esposizione con vento da Nord e moduli inclinati di viene considerata la proiezione perpendicolare alla direzione del vento; - si trascura l'effetto dello scivolamento. VERIFICA RESISTENZA NELL'AREA CON cpe =±1.80 - N 1 PANNELLO FOTOVOLTAICO Dati di calcolo: - dimensioni modulo (L P H):1650 992 38 mm - peso modulo: 18 kg - inclinazione modulo: 3 - peso complessivo zavorre 45 Kg. Analisi dei carichi - peso proprio totale: Pptot = modulo (18 kg) + zavorre (45 kg)=63 kg - pressione del vento: pi fila = 140,24 kg/mq. SI CONSIDERANO LE SEGUENTI AZIONI PER LA VERIFICA A RIBALTAMENTO Azioni Ribaltanti della fila dell'impianto fotovoltaico composto da zavorra e pannello fotovoltaico Azioni Stabilizzanti della fila dell'impianto fotovoltaico composto da zavorra e pannello fotovoltaico Viene effettuata la Verifica a ribaltamento Momento stabilizzante totale Momento ribaltante totale M stab(tot) > M Rib(Tot) La verifica risulta soddisfatta. Questa relazione riporta la verifica statica della zavorra considerando il calcolo delle azioni del vento secondo il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni ", CNR-DT 207/2008 - Istruzioni per la valutazione delle azioni e degli effetti del vento sulle costruzioni e la Circolare Ministeriale Esplicativa del 02 febbraio 2009, n. 617 "Istruzioni per l'applicazione delle "Norme Tecniche per le Costruzioni" di cui al D.M. 14 gennaio 2008 ". Le informazioni contenute in questo documento hanno carattere puramente indicativo e non vincolante. I dati utilizzati per la verifica sono stati ricavati dai disegni e informazioni ricevuti dal committente che realizzerà l'impianto, pertanto i dati utilizzati così come la procedura di calcolo devono essere attentamente controllati e approvati dal progettista strutturale dell'opera. La ditta BASIC S.R.L. non si assume alcuna responsabilità per ogni eventuale perdita o danno, diretto o indiretto, incidentale o consequenziale, che dovesse derivare all'utente o ad ogni altra persona dall'utilizzazione dei dati e delle informazioni contenute nel presente documento.

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