LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE



Documenti analoghi
LE CAPPE DI SICUREZZA BIOLOGICHE

Criteri di scelta: Tipo di inquinamento che si può sviluppare. Tipo di locale o ambiente in cui viene collocata la cappa

LINEE GUIDA PER LA SCELTA DELLE CAPPE CHIMICHE e dei SISTEMI DI ASPIRAZIONE

Programma di manutenzione preventiva

AGENTI CHIMICI. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA SALDATURA A cura di : Mariacristina Mazzari e Claudio Arcari

Protecting your life in laboratory. Containment test of Fume Cupboards Test dell indice di contenimento Cappe Chimiche

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

ebook Linee guida sul locale batterie Seguici su:

VERNICIAtura Impianti di aspirazione localizzata (scheda di approfondimento)

Caratteristiche progettuali e gestionali del sistema di aspirazione di un forno elettrico in Lombardia

Misurazione della portata, rumorosità e lay-out impiantistico degli impianti di aspirazione

La scelta delle cappe chimiche

Bonifica dei fumi di stampaggio

rifiuto da catalogare

GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA

SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO

Sistemi di ventilazione e recupero del calore

TFS Soffitti filtranti per sale operatorie

Alto livello igienico

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita

UNITA OPERATIVA IMPIANTISTICA ANTINFORTUNISTICA AZIENDA USL DI BOLOGNA

ELEVATORI PER NASTRI

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

Manuale ad uso degli studenti (tratto essenzialmente dal manuale UNICHIM n. 6 edizione 1994)

Scheda. Produzione: Scopo della lavorazione. Descrizione della macchina

Rapporto ambientale Anno 2012

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento

Anno Rapporto ambientale

I locali da bagno e doccia

- SALTUARIASALTUARIA-OCCASIONALE

Rischio cancerogeno A5.5. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica

1. Introduzione 2. Istruzioni per la sicurezza. 2 Verifica imballo Descrizione Specifiche Dati Tecnici 3 Dimensioni...

AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI CERCENASCO. OGGETTO: Dichiarazione di inizio attività di acconciatore - estetista - centro di abbronzatura.

GESTIONE DELLA PRODUZIONE

Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte)

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

REGOLAMENTO PER LA SICUREZZA-LABORATORI DI CHIMIA, SCIENZE

Cappe chimiche e sistemi di aspirazione. Cappe chimiche da banco Cappa chimica da banco

2 Principali misure di protezione antincendio da adottare

CLASSIFICAZIONE DI CANCEROGENICITÀ

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio

Schema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi

MANUTENZIONE INVERTER LEONARDO

Le problematiche di sicurezza per l allestimento del cantiere per l installazione degli impianti fotovoltaici

Allegati tecnici obbligatori alla dichiarazione di conformità (D.M. 37/08; Delibera AEEGSI 40/14 e successive modifiche e integrazioni)

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

7.2 Controlli e prove

LISTA DI CONTROLLO PER UFFICI E STUDI. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Stanza Unità organizzativa Ufficio.

La valutazione del rischio chimico

DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE IN VIA GENERALE

Cod. DQHSF IT Rev

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner

2) PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO COSTRUTTIVO E GESTIONALE

Prot. n Roma, 14 dicembre AL SIG. DIRETTORE CENTRALE PER L EMERGENZA E IL SOCCORSO TECNICO SEDE

Numero carrelli senza guidatore a bordo presenti in azienda

RELAZIONE TECNICA DELL IMPIANTO TERMICO

Modifica il DLgs 25/02 (costituente il titolo VII bis del DLgs 626/94) che recepiva la direttiva 98/24/CE del

LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo)

ISTITUTO ATERNO-MANTHONE'

Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano

AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI. SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (ad efficacia immediata) Acconciatore - Estetista - Centro di abbronzatura

Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori

MANUALE di ISTRUZIONI IT 10-11

Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali

LA SICUREZZA IN LABORATORIO. di F. Luca

Istruzione di montaggio L 28 SAUNA IN LEGNO MASSELLO senza finitura esterna sporgente

Percorso n 3 Convalide e controlli sulle apparecchiature

ECONET S CONFORME ALLE NORMATIVE EUROPEE EN E EN

Figura Figura 3-14

Ambiente/PianificazioneTerritoriale. N. Reg. Decr. 332/2011 Data 14/06/2011. Oggetto: Ditta UNIPLAST SRL - Via Verona, 2 - ODERZO.

LIBRETTO DI IMPIANTO

5.1 DATI TECNICI INGOMBRI STANDARD IMPORTANTE. MISURE DI INGOMBRO CON BENNA STANDARD L 1260 E PNEUMATICI (27x ) DATI TECNICI

INFORMAZIONI SUI RISCHI CONNESSI ALL ATTIVITA DI SERVIZI MICRO E TRASPORTO

Ogni batteria genera, come descritto dalla normativa vigente CEI EN class , un flusso di

Lavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Edifici Evoluti Bertelli Residenza via Mazzali

EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI DI ASPIRAZIONE DEGLI INQUINANTI

DEFINIZIONI INDISPENSABILI

Verifica ed analisi dei rischi per cancelli scorrevoli

Turchi s.r.l. Introduzione

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994

Misure di temperatura nei processi biotecnologici

Presentazione. Impianti di aspirazione centralizzati a bassa pressione ATEX per polveri potenzialmente esplosive KOMSAITALIASRL

LE AGEVOLAZIONI FISCALI CONNESSE AL RISPARMIO ENERGETICO DI EDIFICI ESISTENTI

10 settembre MUSEO CIVICO Climatizzazione della sala Cremona CUP: D14E D - ESECUTIVO PIANO DI MANUTENZIONE IMPIANTI MECCANICI

UBICAZIONE DELL UNITA MOBILE Indirizzo... Nr... Palazzo... Scala...Piano...Interno...CAP... Località...Comune... Provincia...

POLITECNICO DI TORINO

Caratteristiche tecniche e Certificazione Serbatoi da Esterno Zetaplast

MACCHINE PER LA PROTEZIONE DELLE COLTURE

CERTIFICAZIONE DELLE AZIENDE AI SENSI DEI REGOLAMENTI EUROPEI 303/2008 E 304/2008 I & F BUREAU VERITAS ITALIA

Relazione di calcolo

Impianti di evacuazione gas anestetici

Macchine per lo spandimento di concimi granulati

IIS VANVITELLI STRACCA ANGELINI - ANCONA

Transcript:

LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE Incontro con il Dipartimento di Medicina Sperimentale 24 aprile 2008 Settore Prevenzione e Protezione

L uso in sicurezza delle Un corretto uso e un efficace manutenzione periodica delle consentono di diminuire il rischio chimico derivante dalle sostanze manipolate. Le hanno lo scopo fondamentale di evitare la diffusione di vapori e/o gas riducendo il rischio di inalazione da parte dell operatore. Fig. 1

L uso in sicurezza delle Prima di iniziare le lavorazioni verificare che la cappa chimica sia in funzione (ad esempio accertarsi che eventuali serrande presenti sulla tubazione siano aperte). Evitare, per quanto possibile, correnti d aria d in prossimità del pannello frontale della cappa chimica (ad esempio apertura di porte e finestre). La zona di lavoro e tutto il materiale in utilizzo nella cappa devono essere posizionati ad una distanza di almeno 20 25 cm dall apertura apertura frontale.

L uso in sicurezza delle Utilizzare il pannello frontale ad un altezza di 40 cm rispetto al piano di lavoro; ; più il pannello frontale è abbassato migliore è la velocità di aspirazione della cappa. Il piano di lavoro della cappa deve essere mantenuto sempre pulito e ordinato. All interno della cappa è necessario detenere i prodotti chimici utilizzati durante il ciclo lavorativo; è assolutamente vietato usare la cappa come deposito.

L uso in sicurezza delle Non disporre il materiale sotto cappa in modo da ostruire il passaggio dell aria dal pannello frontale. Non utilizzare la cappa come mezzo di smaltimento dei reagenti mediante evaporazione forzata. Se presente non utilizzare il lavandino per smaltire prodotti chimici o rifiuti. Lavorare in piedi o seduti in posizione eretta evitando di sporgersi con la testa all interno della zona di lavoro.

L uso in sicurezza delle Posizionarsi leggermente scostati dall apertura apertura frontale al fine di evitare turbolenze. I comandi remoti di fluidi e le prese elettriche a servizio delle apparecchiature eventualmente presenti all interno della cappa devono, per quanto possibile, essere esterni alla cabina della cappa stessa.

La manutenzione delle cappe (di qualsiasi tipo) e dei sistemi di aspirazione in generale richiede particolari precauzioni per prevenire il rischio di esposizione alle sostanze depositate sulle pareti interne dei sistemi di aspirazione. Pertanto la manutenzione è molto importante soprattutto quando vengono utilizzate delle sostanze cancerogene e/o mutagene e altamente tossiche. Le verifiche periodiche sono di competenza dell Unit Unità Produttiva (Dipartimento). Invece la manutenzione delle cappe è in parte a carico del Settore Tecnico e in parte a carico della stessa Unità Produttiva.

I controlli e le verifiche periodiche principali possono essere: tutte le volte che si usa la cappa verifica a a vista della velocità di aspirazione (Operatore) annualmente - verifica e sostituzione dei filtri come previsto dal libretto d uso d e manutenzione (Unità Produttiva); - verifica delle tubazioni di scarico (Unità Produttiva); - verifica del funzionamento elettrico e meccanico del motore dell elettroventilatore elettroventilatore (Unità Produttiva); - controllo delle ore di funzionamento dei filtri (ove possibile) (Unità Produttiva); - verifica generale delle parti meccaniche (ad es. pannello frontale, saliscendi, ), delle parti strutturali, dell impianto elettrico, dei rubinetti e delle lampade UV (ove presenti) (Unità Produttiva); - misura della velocità di aspirazione frontale con anemometro secondo il Manuale UNICHIM n 192/3 n Appendice E (Unità Produttiva).

Gli interventi di manutenzione individuati in seguito alle suddette verifiche e riguardanti i seguenti impianti: - motore dell impianto di aspirazione se non è già compreso nella attrezzatura stessa; - tubazione dell impianto di espulsione; sono a carico del Settore Tecnico. Mentre invece gli interventi di manutenzione relativi ai seguenti i componenti e impianti: - parti strutturali (ad es. pannello frontale, saliscendi, ripiano o interno, pannelli laterali, ); - motore dell impianto di aspirazione se compreso all interno dell attrezzatura attrezzatura; - filtri; - rubinetti, lampade, impianto elettrico e altri comandi compresi all interno o nei pannelli frontali della attrezzature; sono a carico delle Unità Produttive.

L efficienza di una cappa chimica dipende, in larga parte, da una buona velocità di aspirazione frontale. La velocità di aspirazione frontale è,, inoltre, uno dei parametri determinanti per il tipo di operazioni e per le sostanze da manipolare all interno della cappa stessa.

Alla luce di tali considerazioni si è provveduto ad classificare le come previsto nel Manuale UNICHIM n 192/3. v<0,4 m/s Cappa non idonea per alcun tipo di sostanza pericolosa. Da sottoporre a manutenzione. 0,4 v<0,5m/s cappa idonea per sostanze a bassa nocività,, ossia con TLV>100ppm Gruppo 1 0,5 v<0,7m/s cappa idonea per sostanze a media nocività,, ossia con 1ppm TLV TLV 100ppm Gruppo 2 0,7 v<0,85m/s cappa idonea per sostanze ad elevata nocività,, ossia con TLV<1ppm Gruppo 3 v = velocità di aspirazione frontale della cappa chimica misurata posizionando il pannello frontale ad altezza di 40 cm rispetto al a piano di lavoro TLV-TWA TWA = Valore limite di soglia - media ponderata nel tempo Concentrazione media ponderata nel tempo (8 ore) alla quale si ritiene che gli operatori possano essere esposti senza effetti negativi.

Le sostanze chimiche a cui viene associato il TLV non rappresenta a la totalità delle sostanze classificate come pericolose. Per questo motivo i gruppi di appartenenza delle sostanze chimiche vengono identificati tramite e la tossicità delle sostanze chimiche in funzione delle frasi di rischio R le quali stabiliscono in modo sintetico la natura dei pericoli riportati sui prodotti. Identificazione della tossicità delle sostanze in funzione delle frasi di rischio R Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 R36 R20 R26 R37 R21 R62 R66 R34 R63 R67 R64 R23 R42 R68 R33 R40 R48 R45 R49 R46

CLASSIFICAZIONE DELLE CAPPE CHIMICHE Colore identificativo della cappa Velocità frontale Classe Utilizzo consigliato v<0,4 m/sec Non classificabile Non utilizzabile 0,4 m/sec v<0,5m/sec 1 Agenti chimici bassa tossicità 0,5m/sec v<0,7m/sec 2 Agenti chimici media tossicità 0,7m/sec v<0,85m/sec 3 Agenti chimici alta tossicità

Per la misura della velocità di aspirazione con anemometro nelle si individuano come punti in cui effettuare le misure quelli costituenti una griglia posizionata nel piano di scorrimento del pannello frontale determinati dalle intersezioni di linee ideali verticali ed orizzontali così individuate: Bordo inferiore del pannello frontale Bordo del piano di lavoro della cappa chimica

I valori così ottenuti devono essere riportati in una scheda di manutenzione specifica per ogni cappa chimica. Tale scheda di manutenzione deve essere disponibile nelle vicinanze della cappa chimica.

SCHEDA DI MANUTENZIONE PER LE CAPPE CHIMICHE SCHEDA 1: RILIEVO VELOCITA DI ASPIRAZIONE Data rilievo DIPARTIMENTO.. Con apparecchiatura a regime e vetro frontale in condizioni operative eseguire una serie di misure con nei punti indicati. Tempo di misura per ogni punto:10s LOCALE. EDIFICIO CAPPA N.. TIPO DI APPARECCHIATURA CAPPA Velocità motore u.m. Rilievo velocità di aspirazione Media valori Misura 1 Misura 2 Misura 3 Misura 4 Media A Velocità di aspirazione (A+B+C)/3 CASA COSTRUTTRICE MODELLO SERIE N INVENTARIO 1 m/sec Misura 5 Misura 6 Misura 7 Misura 8 Media B Data installazione:. Espulsione totale SI NO Filtri SI tipo NO Velocità motore: costante regolabile tipo.. Dimensioni cabina:.. Apertura frontale: ghigliottina anta altro... Piano di lavoro:... Interno cappa: Controllo efficienza allarmi flusso: idoneo non idoneo N. P. Controllo efficienza allarme posizione vetro idoneo non idoneo N. P. Controllo funzionamento lampade Neon idoneo non idoneo N. P. Controllo funzionamento lampada UV idoneo non idoneo N. P. Ore di funzionamento:... Posizionamento della cappa idoneo non idoneo Collegamento allarme remoto idoneo non idoneo N. P. Data compilazione scheda: Misura 9 Misura 10 Misura 11 Misura 12 Media C Valore di riferimento: 0,4 0,8 m / s come da Linee Guida UNICHIM N 192/3 Altezza vetro frontale : 400 mm V1 V2 V3 V4 V5 V6 V7 V8 V9 V10 V11 V12 10 cm = <= 40 cm = 10 cm Strumentazione utilizzata Certificato di taratura n Data Scadenza 10 cm 10 cm 10 cm 10 cm Schede allegate: Scheda 1: RILIEVO VELOCITA DI ASPIRAZIONE L'apparecchiatura è stata controllata secondo la procedura sopra descritta in accordo alle modalità ed ai parametri tecnici indicati dal manuale d'istruzione d'uso. Firma Università Firma del Tecnico addetto al controllo Scheda di manutenzione Pag.1 Scheda di manutenzione Pag.2

Le devono essere conformi alla norma tecnica UNI EN 14175. La cappa chimica occorre che sia dotata della dichiarazione di conformità alla norma UNI EN 14175 e della marcatura CE; tale dichiarazione deve contenere anche la conformità dello strumento dell indicatore del flusso di aria.