CONTROLLI AMBIENTALI NELLE FASI DI BONIFICA Il contributo di ARPAB
Siti contaminati I siti contaminati sono quelle aree nelle quali, in seguito ad attività antropiche svolte o in corso, è stata accertata un alterazione puntuale di prefissate soglie di accettabilità delle caratteristiche naturali del suolo o della falda derivante da un qualsiasi agente inquinante.
Siti contaminati Un sito contaminato richiede un intervento di bonifica finalizzato all eliminazione delle fonti inquinanti, fino al raggiungimento di valori di concentrazione corrispondenti ad un rischio sanitarioambientale accettabile. Un rischio sanitario-ambientale accettabile è una soglia probabilistica oltre la quale l insorgenza di effetti non desiderati sulla salute umana, per via dell inquinamento delle matrici ambientali, è considerata non tollerabile. In attesa del raggiungimento degli obiettivi di bonifica sul sito devono essere poste limitazioni di utilizzo tali da garantire la salute dei fruitori e devono essere attivate misure di messa in sicurezza (operativa e d'emergenza) che impediscano l espansione della contaminazione al di fuori dei confini del sito.
Normativa di riferimento La normativa di riferimento a livello nazionale è il Decreto Legislativo 152 del 2006 e le sue successive modifiche e integrazioni, che al Titolo V della Parte IV, disciplina gli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti contaminati, definendo procedure, criteri e modalità operative.
Normativa di riferimento L attività delle Agenzie Regionali per la Protezione dell Ambiente (A.R.P.A.) su questo tema è regolamentata dall articolo 242 del D.Lgs 152/2006 Le indagini ed attività istruttorie sono svolte dalla Provincia, che si avvale della competenza tecnica delle A.R.P.A.. Per quanto riguarda invece i Siti di Interesse Nazionale (in Basilicata ci sono il Sito di Tito ed il sito Val Basento) la procedura di bonifica è attribuita alla competenza del Ministero dell Ambiente che può avvalersi delle Agenzie regionali per la protezione dell ambiente delle regioni interessate. (art. 252) La norma prevede inoltre l apporto delle ARPA, secondo quanto regolamentato dall articolo 248, anche nella fase dei controlli e nella redazione della relazione tecnica per la valutazione della conformità degli interventi realizzati.
Siti Contaminati - Tipologie di intervento L'Allegato 3 della parte IV, titolo V, del D. Lgs. 152/06, definisce i criteri generali per la scelta e la realizzazione delle varie tipologie di intervento in relazione allo stato di contaminazione e di utilizzo del sito ed in particolare prevede le seguenti misure: Messa in sicurezza d emergenza Messa in sicurezza operativa Messa in sicurezza permanente Bonifica e ripristino ambientale
Siti Contaminati - Tipologie di intervento Messa in sicurezza d emergenza Gli interventi di messa in sicurezza d'emergenza provvedono: alla rimozione delle fonti inquinanti primarie e secondarie; ad evitare la diffusione dei contaminanti dal sito verso zone non inquinate (operazioni di pompaggio dei liquidi); ad impedire il contatto diretto della popolazione con la contaminazione presente(installazione di recinzioni). Gli interventi di messa in sicurezza d'emergenza devono essere attuati tempestivamente a seguito di incidenti o all'individuazione di una chiara situazione di pericolo di inquinamento dell'ambiente o di rischio per la salute umana.
Siti Contaminati - Tipologie di intervento Messa in sicurezza operativa Gli interventi di messa in sicurezza operativa costituiscono l insieme di azioni effettuate su siti contaminati con attività produttive in esercizio con l'obiettivo di minimizzare o ridurre il rischio per la salute umana o ambientale attraverso: il contenimento dei contaminanti all'interno dei confini del sito; la protezione delle matrici ambientali; la graduale eliminazione delle sorgenti inquinanti secondarie.
Siti Contaminati - Tipologie di intervento Messa in sicurezza permanente È l'insieme degli interventi per isolare in modo definitivo le fonti di inquinamento rispetto alle matrici ambientali circostanti e garantire un elevato e definitivo livello di sicurezza per le persone e per l'ambiente. Generalmente si attua con barriere, pozzi di emungimento e trincee drenanti. E considerata una soluzione alternativa alla bonifica da realizzarsi su un sito non interessato da attività produttive in esercizio. La messa in sicurezza permanente prevede piani di monitoraggio per verificarne l efficacia.
Siti Contaminati - Tipologie di intervento Bonifica e ripristino ambientale Per bonifica e ripristino ambientale si intendono tutti gli interventi che hanno l'obiettivo di ridurre la contaminazione del sito a livelli tali da non costituire rischio per l ambiente e per la salute della popolazione. Gli obiettivi di bonifica sono determinati dall'analisi di rischio sito specifica, che tiene conto anche della specifica destinazione d'uso del sito.
Procedura di Bonifica Procedure Operative: Indagine preliminare Caratterizzazione del sito Analisi del rischio Progetto di bonifica
Procedura di Bonifica Procedure Operative Indagine preliminare Il responsabile dell'inquinamento, attuate le necessarie misure di prevenzione, realizza nell'area interessata dalla contaminazione un'indagine preliminare sui parametri oggetto dell'inquinamento. In base agli esiti dell'indagine ripristina l'area e produce autocertificazione in cui dichiara la non contaminazione del sito, altrimenti predispone il Piano della Caratterizzazione. Le Amministrazioni, avvalendosi del supporto tecnico di ARPAB, valutano il piano presentato e lo approvano congiuntamente mediante la Conferenza di Servizio (CdS).
Procedura di Bonifica Procedure Operative Caratterizzazione del sito I criteri di progettazione ed esecuzione della caratterizzazione ambientale per un sito potenzialmente contaminato sono definiti all Allegato 2 alla parte IV, titolo V del decreto, che identifica le seguenti fasi: 1. raccolta dei dati esistenti ed elaborazione di un modello concettuale preliminare; 2. elaborazione del piano di investigazione iniziale (indagini, campionamenti ed analisi in situ e di laboratorio); 3. analisi dei risultati ed elaborazione di un modello concettuale definitivo. In particolare, il campionamento e le successive analisi chimiche di terreni e acque sotterranee rivestono un ruolo primario nella definizione dello stato di contaminazione di un sito.
Procedura di Bonifica Procedure Operative Analisi di Rischio L'Analisi di Rischio sito-specifica viene elaborata tenendo conto dei dati analitici dei campioni prelevati in fase di caratterizzazione e dei dati rilevati dallo studio delle caratteristiche del sito, incrociati con i dati della banca dati dell Istituto Superiore di Sanità, in modo da definire le concentrazioni soglia di rischio (CSR). Se dai controlli risultano superamenti delle CSR, anche per un solo parametro, il sito viene definito contaminato e scatta l obbligo di bonifica attraverso l'elaborazione di un progetto operativo di bonifica.
Procedura di Bonifica Procedure Operative Progetto di Bonifica Il progetto di bonifica include tutti gli interventi atti ad eliminare le fonti di inquinamento e le sostanze inquinanti o a ridurre le concentrazioni delle stesse presenti nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee ad un livello uguale o inferiore ai valori delle concentrazioni soglia di rischio (CSR).
La situazione in Basilicata al 2015 Dei 487 siti presenti nell Anagrafe Regionale, 17 siti sono stati bonificati, 28 sono arrivati alla fase di bonifica (ancora non conclusa), 55 sono risultati non contaminati. I restanti 387 siti segnalati, sono ancora in pieno iter procedurale. Dei 487 siti presenti nell Anagrafe Regionale, l A.R.P.A.B. fornisce supporto Tecnico- Scientifico, agli enti preposti, su 365 siti, di cui 201 Regionali e 164 ricadenti nei Siti di Interesse Nazionale.
Cosa fa ARPAB? ARPA Basilicata, attraverso i tecnici dei Dipartimenti Provinciali di Potenza, Matera e Centro Ricerche Metaponto, contribuisce alla valutazione delle procedure di bonifica dei Siti Contaminati sia in fase istruttoria a supporto dell Autorità competente, sia attraverso verifiche in sito mediante sopralluoghi, campionamenti, analisi ed elaborazione dati per il controllo di quanto previsto dalla normativa ambientale e dai progetti autorizzati.
Cosa fa ARPAB? Fornisce supporto Tecnico-Scientifico agli Enti nell istruttoria di competenza sia per i siti regionali che per quelli di interesse Nazionale(SIN).
Cosa fa ARPAB? Effettua controlli in sito per la verifica del rispetto della Normativa e dei progetti autorizzati mediante sopralluoghi, ispezioni e prelievi di campioni delle matrici ambientali interessate.
Cosa fa ARPAB? Esegue analisi di laboratorio su campioni di terreno e acque sotterranee e relativo confronto dei risultati con i valori normativi e autorizzati (CSC e CSR).
Cosa fa ARPAB? Effettua: Valutazione di analisi di soil gas e aria in relazione ai monitoraggi finalizzati alla verifica degli esiti dell analisi di rischio sito specifica; valutazione e validazione dei risultati della caratterizzazione, dei monitoraggi e delle attività di collaudo eseguiti dal responsabile della bonifica; relazione tecnica per la certificazione di avvenuta bonifica da parte della Provincia.
Cosa fa ARPAB? In ottemperanza alla normativa vigente, ARPAB svolge le proprie attività inerenti i controlli ambientali nelle fasi di bonifica sia sui siti a valenza regionale, dichiarati potenzialmente contaminati o contaminati, quali: Depositi di rifiuti (discariche) in funzione o in disuso; punti vendita idrocarburi; aree di estrazione di idrocarburi gassosi e/o liquidi. che sui i siti di interesse nazionale (SIN). In Basilicata insistono due SIN: Tito e Val Basento.
Cosa fa ARPAB? SIN di TITO (Sito di Bonifica di Interesse Nazionale) E stato inserito tra gli interventi di interesse nazionale individuati dal programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale con Decreto Ministeriale n. 468 del 18 settembre 1998. Il sito insiste in provincia di Potenza ed è stato perimetrato con Decreto Ministeriale 08 luglio 2002, per un estensione di circa 300 ettari.
Cosa fa ARPAB? SIN di TITO Il sito è ubicato in località Consorzio ASI nel Comune di Tito a circa 5 km dal centro abitato. Nelle Conferenze di servizio decisorie del 8/10/2003 e 14/01/2004 svolte presso il Ministero dell Ambiente sono state approvate le attività di caratterizzazione a maglia 200x200 m realizzata dalla Regione Basilicata nelle aree non interessate da attività industriali, svincolando parte della superficie. Dei 97 lotti, su 20 ARPAB sta seguendo le attività di campionamento e analisi in contradditorio con gli esercenti che hanno predisposto il piano di caratterizzazione.
Cosa fa ARPAB? SIN di TITO Nel Sito sono stati ritrovati rifiuti di diversa origine, in particolare sono state evidenziate le seguenti tipologie di rifiuti: fosfogessi, materie prime, prodotti e residui di lavorazione derivanti dalla produzione di concimi a base di fosforo; acque reflue di depurazione; scorie e polveri derivanti da attività siderurgica; materiali contenenti amianto o fibre pericolose sotto forma di cumuli o di elementi di copertura di capannoni contenenti amianto (eternit) in stato di evidente degrado.
Cosa fa ARPAB? SIN di TITO Principali contaminanti rilevati da attività di monitoraggio ambientale: Metalli: Ferro, manganese, Alluminio, Antimonio, Arsenico, Cromo totale e CromoVI, Mercurio, Piombo, Rame, Selenio, Stronzio, Cobalto, Nichel, Tallio, Zinco, Bromo; BTEX: Benzene, Toluene, Etilbenzene, Xilene; Composti organici alogenati: Cloroformio, Clorometano, Diclorometano, Triclorometano, Tricloroetilene, Tricloropropano, Tetracloroetano, Tetracloroetilene, Dicloroetano, Dicloroetilene, Tricloroetano, Esaclorobutadiene; Idrocarburi leggeri e Idrocarburi pesanti; Anioni: fosfati, solfati, e nitrati; Azoto ammoniacale, Ammoniaca; Amianto
Cosa fa ARPAB? SIN VAL BASENTO(Sito di Bonifica di Interesse Nazionale) Il Sito di Interesse Nazionale della Val Basento è stato istituito con la Legge 179/2002 e perimetrato con Decreto Ministeriale del 26 febbraio 2003. Interessa i Comuni di Ferrandina, Pisticci, Grottole, Miglionico, Pomarico, e Salandra per un estensione totale di circa 3400 ettari.
Cosa fa ARPAB? SIN VAL BASENTO Le attività di ARPAB hanno preso il via nel 2003 quando tutte le aziende inserite nel SIN hanno inviato i piani di Caratterizzazione Ambientale. L Agenzia ha curato tutte le indagini ambientali in contraddittorio con le 50 aziende esercenti, all epoca nel SIN, prelevando numerosi campioni di suolo, sottosuolo e acqua sotterranea. Le indagini di caratterizzazione ambientale condotte ai sensi del D.lgs.152/2006 sui suoli agricoli e sulla sottostante falda acquifera hanno consentito di individuare circa 40 aree interessate da inquinamento e di svincolare le aree pubbliche e agricole non contaminate per un totale di 3.000 ettari, restituite agli usi legittimi dal Ministero nella Conferenza decisoria del 2005.
Cosa fa ARPAB? SIN VAL BASENTO Ad oggi le aree non ancora svincolate ed oggetto di attività di indagine e/o bonifica ambientale ricoprono una superficie di circa 400 ettari. Per quanto concerne le aree industriali rimaste ancora vincolate, la principale problematica emersa dalle caratterizzazioni è rappresentata da una diffusa contaminazione delle acque sotterranee dovuta: a composti (solfati, manganese, ferro) afferibili ai cosiddetti valori di fondo naturale; a composti (sostanze organo clorurate) di sicura origina antropica derivanti dalle pregresse attività industriali presenti sull area. E stato di recente approvato il progetto dell accordo di programma quadro per l esecuzione dei lavori di Messa in sicurezza e Bonifica da Amianto del sito Intervento CBMT 10. Già dalle indagini del 2003 si è registrata contaminazione da sostanze organiche (idrocarburi alifatici cancerogeni e non) in prossimità della area Syndial, già Liquichimica, dove è presente un intervento di cinturazione mediante diaframma immorsato nelle argille di base.
Cosa fa ARPAB? Nell anno 2015 l ARPAB ha effettuato sui Siti da Bonificare: N 141 Sopralluoghi; N 300 Prelievi di campioni da analizzare; N 29 Conferenze di servizi e riunioni; N 53 Esami documentali, pareri e integrazioni.
GRAZIE PER L ATTENZIONE Il contributo di ARPAB