Corso Rete Unifin. Torino, 31 Agosto 2011

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Corso Rete Unifin Torino, 31 Agosto 2011

Indice 1. Il concetto di riciclaggio e l autoriciclaggio. 2. Soggetti internazionali e nazionali di lotta antiriciclaggio 3. Principali destinatari degli obblighi. 4. Clienti e ATC vietati. 5. Clienti soggetti ad autorizzazione del CAR e dell UPA. 6. Procedura segnalazione liste terroristi 7. Obblighi di adeguata verifica e sue applicazioni. 8. Limitazioni all uso del contante e dei titoli al portatore. 9. La struttura antiriciclaggio e organi di controllo interno 10. Segnalazione operazioni sospette. 11. Principali sanzioni 12. Accensione rapporto : informazioni obbligatorie controparti. 13. Tipi di registrazione 14. Antiriciclaggio evidenze operative

Il concetto di riciclaggio e l autoriciclaggio Cosa sono il riciclaggio e l autoriciclaggio? Il riciclaggio è la trasformazione (sostituzione o trasferimento) di qualsiasi bene di provenienza illecita (frutto di delitti non colposi, cioè non voluti) in altri beni, in modo da ostacolare il riconoscimento di tale loro provenienza. Cos'è il finanziamento del terrorismo? Per "finanziamento del terrorismo" si intende "qualsiasi attività diretta, con qualsiasi mezzo, alla raccolta, alla provvista, all'intermediazione, al deposito, alla custodia o all'erogazione di fondi o di risorse economiche, in qualunque modo realizzati, destinati ad essere, in tutto o in parte, utilizzati al fine di compiere uno o più delitti con finalità di terrorismo o in ogni caso diretti a favorire il compimento di uno o più delitti con finalità di terrorismo previsti dal codice penale, e ciò indipendentemente dall'effettivo utilizzo dei fondi e delle risorse economiche per la commissione dei delitti anzidetti.

Soggetti internazionali e nazionali di lotta al riciclaggio Internazionali il GAFI ( Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale ), organismo internazionale deputato a promuovere strategie per la prevenzione e repressione del riciclaggio. Ha emanato le c.d. 49 raccomandazioni (40+9) in materia di riciclaggio e finanziamento del terrorismo; le Autorità nazionali di pubblica sicurezza (in Italia, oltre ai notori, anche Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato); gli organismi dei vari Paesi, deputati esclusivamente alla lotta al riciclaggio (in Italia, come si vedrà, la UIF o Unità di Informazione Finanziaria ). Nazionali la Banca d Italia; la UIF; la Guardia di Finanza.

Clienti e ATC vietati 1/2 La politica di accettazione della clientela (convenzionati compresi) e, quindi, le misure antiriciclaggio assunte (di adeguata verifica della clientela : v. oltre), sono basate sul rischio di esposizione/vulnerabilità al riciclaggio associato a ciascun cliente (v. oltre). I clienti vietati e quelli soggetti a previa approvazione, dei quali si parla in queste slide, sono considerati, rispettivamente, a rischio molto elevato e alto. Per i clienti ad alto rischio, il decreto 231 impone obblighi rafforzati di adeguata verifica, che il Gruppo ha scelto di centralizzare in capo alla capogruppo SCB. Il Gruppo Bancario Santander Consumer Bank, così come Unifin S.p.A. non accettano come clienti né come ATC ( amministrazioni terze cedenti, datrici di lavoro di clienti di cessione del V dello stipendio o di delegazione di pagamento) le seguenti categorie di soggetti, indicati nella slide successiva (per le ragioni indicate al cap. III, par. 1 del manuale antiriciclaggio di Unifin, il presente Corso viene somministrato anche agli agenti di cui essa si avvale. Pertanto, ai fini di questo Corso, la locuzione Gruppo Santander Consumer Bank ricomprenderà anche Unifin S.p.A.):

Clienti e ATC vietati 2/2 persone incluse in una qualsiasi delle liste ufficiali di soggetti sottoposti a sanzioni ( liste applicabili ); persone su cui siano disponibili informazioni da cui si deduca che possono essere collegate ad attività illecite; persone i cui affari siano di natura imprecisata, rendendo impossibile la verifica circa la legittimità delle attività o la provenienza dei beni; persone che si rifiutino di fornire le informazioni o la documentazione richieste; qualsiasi tipo di istituto giuridico o persona giuridica di cui non si possa identificare la struttura azionaria o di controllo; società nelle quali la partecipazione al capitale sociale è rappresentata da titoli al portatore e delle quali non si sia potuto identificare con altri mezzi la struttura proprietaria o di controllo; casinò o agenzie di scommesse non autorizzate ufficialmente (al momento della redazione del Corso, per prassi del Gruppo Santander Consumer Bank le agenzie di scommesse non sono finanziabili anche se autorizzate); istituti bancari/ finanziari con sede in Paesi o territori in cui non abbiano alcuna presenza fisica, anche noti come banche "di comodo", e non appartenenti ad un gruppo finanziario oggetto di regolamentazione legale.

Clienti soggetti ad autorizzazione del CAR e dell UPA Le seguenti categorie di clienti sono accettate solo se previamente autorizzate dal CAR (massimo organo di vertice della capogruppo Santander Consumer Bank in materia antiriciclaggio v. oltre): clienti collegati alla produzione o distribuzione di armi e altri prodotti militari; casinò o agenzie di scommesse autorizzati agenzie cambia valute, società specializzate nel trasferimento di denaro; persone politicamente esposte (c.d. PEP ). Per tali si intendono le persone fisiche residenti in altro Stato comunitario o non, che occupano o nei due anni precedenti l instaurazione del rapporto continuativo hanno occupato importanti cariche pubbliche, come pure i loro familiari diretti o coloro con i quali tali persone intrattengono notoriamente stretti legami. Per familiari diretti s'intendono: il coniuge o la persona con cui egli conviva stabilmente, così come i genitori, i fratelli e figli, nonché i coniugi o persone stabilmente conviventi con i genitori, i fratelli e figli. Per persone con cui le PEP intrattengono notoriamente stretti legami si intende: qualsiasi persona fisica che ha notoriamente la titolarità effettiva congiunta di un entità o persona giuridica, o qualsiasi altra stretta relazione d'affari con una PEP (per il concetto di titolare effettivo v. oltre); qualsiasi persona fisica che sia unica titolare effettiva di un entità o persona giuridica notoriamente costituiti di fatto a beneficio di una PEP.

Procedura segnalazione liste terroristi Fonti di dati esterni Liste Unione Europea a cura Servizio Legale AS400 = Blocco del nominativo Invio automatico e-mail al Responsabile Antiriciclaggio Data entry Area processing e/o Feevo Blocco confermato del nominativo ed informativa ad Area Processing Eventuale segnalazione all U.I.F. Sblocco del nominativo ed invio automatico e-mail ad Area Processing

Obblighi di adeguata verifica e applicazioni 1/6 In capo ai destinatari del decreto 231 gravano anzitutto i quattro c.d. obblighi di adeguata verifica della clientela, ossia: identificare il cliente e verificarne l'identità mediante un documento d'identità non scaduto, prima della stipula del contratto (c.d. rapporto continuativo ) o dell'esecuzione dell'operazione occasionale. Qualora il cliente sia una società o un ente, dovrà essere identificato anche il relativo rappresentante. identificare l'eventuale titolare effettivo del cliente e verificarne l'identità. Per titolare effettivo s intende la persona fisica per conto della quale è realizzata un'operazione, ovvero, nel caso di entità giuridica, la persona o le persone fisiche che, possiedono o controllano tale entità. L'identificazione e la verifica dell'identità del titolare effettivo è effettuata contestualmente all'identificazione del cliente. Per titolare effettivo si intende: in caso di società: la persona o le persone fisiche che, in ultima istanza, possiedono o controllano la società attraverso il possesso del 25% di partecipazione al capitale sociale; la persona fisica o le persone fisiche che esercitano il controllo sulla direzione di una società in modo diverso da quello descritto al capoverso precedente;

Obblighi di adeguata verifica e sue applicazioni 2/6 identificare l'eventuale titolare effettivo ottenere informazioni sullo scopo e sulla natura prevista (informazioni già contenute nel rispettivo contratto richiesto); del contratto svolgere un controllo costante nel corso del contratto.. Naturalmente, come in genere avviene nel caso degli agenti, se dopo la stipula del contratto non si intrattengono più rapporti con il cliente, l obbligo in parola graverà sul soggetto (la banca, per es.) che intrattiene il rapporto contrattuale. Ề obbligo dei clienti fornire, sotto la propria responsabilità, tutte le informazioni per consentire l adempimento degli obblighi di adeguata verifica della clientela. Quando applicare l adeguata verifica? Gli obblighi antiriciclaggio vanno applicati: quando si instaura un rapporto continuativo, cioè qualsiasi rapporto contrattuale di durata, rientrante nell esercizio dell attività istituzionale dell intermediario quando si eseguono operazioni occasionali, disposte dai clienti, che comportino la trasmissione o la movimentazione di mezzi di pagamento di importo pari o superiore a 15.000 euro, indipendentemente dal fatto che siano effettuate con un operazione unica o con più operazioni che appaiono collegate per realizzare un operazione frazionata che raggiunge o supera il valore complessivo di 15.000 euro.

Obblighi di adeguata verifica e sue applicazioni 3/6 (segue) quando vi è sospetto di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, indipendentemente da qualsiasi soglia di valore, deroga, o esenzione applicabile ai sensi della normativa; quando vi sono dubbi sulla veridicità o sull adeguatezza dei dati precedentemente ottenuti ai fini dell identificazione di un cliente. In caso di accensione di un rapporto continuativo, devono essere raccolte le seguenti informazioni minime: per la clientela (cliente o coobbligato): fotocopia del documento di identità fronte e retro e in corso di validità, fotocopia del codice fiscale; per l eventuale titolare effettivo: acquisizione dei dati identificativi (inclusi gli estremi del documento di identità in corso di validità e il codice fiscale), effettuata mediante apposita dichiarazione (Modulo di identificazione del Titolare Effettivo reso disponibile da Santander) sottoscritta dal cliente; N.B. Secondo il regolamento aziendale vigente nel Gruppo Santander Consumer Bank - Italia i documenti d'identità accettati sono esclusivamente la carta d'identità e la patente di guida e passaporto.

Obblighi di adeguata verifica e sue applicazioni 4/6 Cosa fare in concreto per applicare gli obblighi di adeguata verifica? In sede di un'operazione che porta al trasferimento di un importo pari o superiore a 15.000,00, o di operazioni frazionate, al fine di identificare il soggetto che compie l'operazione devono essere raccolte le seguenti informazioni minime: per i clienti: verifica dei dati acquisiti; per soggetti terzi, cioè tutti quei soggetti che compiono operazioni soggette a registrazione diversi da coloro i cui dati identificativi sono già presenti nell archivio Santander: fotocopia da originale del documento di identità fronte e retro e in corso di validità, fotocopia da originale del codice fiscale. N.B.: in ogni caso occorre aggiornare i dati raccolti, qualora il soggetto richieda un nuovo finanziamento o ponga in essere una nuova operazione.

Obblighi di adeguata verifica e sue applicazioni 5/6 Cosa fare in concreto per applicare gli obblighi di adeguata verifica? Le ATC e i clienti per Unifin Nel momento in cui si instaurano rapporti d affari, si verifica e registra identità, rappresentanza e sede legale, capacità legale, oggetto e ragione (o denominazione) sociale delle ATC presso le quali sono impiegati i clienti, così come altri dati sull identità degli stessi, contenuti in documenti ufficiali (le ATC sono le Amministrazioni Terze Cedute ). Questi dati debbono essere oggetto di aggiornamento permanente, sia presso la Sede sociale sia nell Archivio Unico Informatico. Quando sussistono indizi o certezze - in merito a clienti o ATC la cui identificazione è obbligatoria - che non agiscono per conto proprio, si raccolgono informazioni per verificare e registrare sia l identità dei soggetti rappresentanti, delegati e autorizzati (cosiddetti esponenti ), sia l identità delle persone per cui conto agiscono (i clienti in senso stretto). Nel caso di persone giuridiche che non svolgessero un attività commerciale certa ed avessero natura patrimoniale o strumentale, è necessario adottare misure ragionevoli al fine di determinare la loro struttura azionaria o di controllo. Deve essere verificato che il tipo di business o l attività del cliente, e dell ATC, non contravvenga alla normativa antiriciclaggio stabilita nel manuale antiriciclaggio di Unifin. Non viene instaurato né si mantiene alcun rapporto con i clienti e/o ATC le cui attività suscitino dubbi in relazione alla loro liceità. All inizio del rapporto vengono raccolte informazioni precise e complete allo scopo di conoscere la natura dell attività professionale o commerciale dei clienti, adottando misure che permettano di verificare ragionevolmente la veridicità di tali informazioni. I moduli ed i documenti utilizzati come supporto documentale delle operazioni devono essere firmati dai clienti che abbiano richiesto tali operazioni. È rifiutata qualsiasi operazione che comporti un rischio di credito, sebbene garantita, nel caso in cui il richiedente e l ATC correlata non siano stati debitamente identificati, non si possieda un adeguata conoscenza degli stessi e dell attività svolta oppure quando non sia stata sufficientemente identificata la provenienza delle garanzie offerte.

Obblighi di adeguata verifica e sue applicazioni 6/6 Adeguata verifica da parte degli agenti Gli agenti osservano gli obblighi di adeguata verifica della clientela anche per le operazioni di importo inferiore a 15.000 euro e assolvono all obbligo di registrazione delle informazioni raccolte in sede di adeguata verifica, e conservano per un periodo di dieci anni anche le operazioni di importo inferiore a 15.000 euro che devono essere altresì registrate, a cura dell agente, direttamente sul sistema informatico di Santander o Unifin, cui devono comunque essere celermente trasmesse qualora tale sistema non fosse operativo. Approccio (di applicazione degli obblighi di adeguata verifica) basato sul rischio Come si è detto, i descritti obblighi di adeguata verifica vanno applicati in funzione del rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. Si applicano ai clienti misure di adeguata verifica semplificate, standard o rafforzate, secondo che siano stati classificati, rispettivamente, a rischio basso, medio o alto. La classificazione viene effettuata da Santander

Limitazioni all'uso del contante e dei titoli al portatore Il trasferimento di denaro contante o di titoli al portatore, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, è vietato quando il valore dell operazione, anche frazionata, è complessivamente pari o superiore a 2.500,00 euro. Il trasferimento per importi pari o superiori a 2.500,00 può essere eseguito solo per il tramite degli intermediari abilitati e individuati esclusivamente nelle banche, negli istituti di moneta elettronica e in Poste Italiane S.p.A..

La struttura antiriciclaggio e organi di controllo interno 1/2 Comitato di Analisi sul Riciclaggio (CAR) Il Comitato di Analisi sul Riciclaggio rappresenta, nell ambito del Gruppo Bancario Santander Consumer Bank, l organo sociale di vertice in materia di prevenzione antiriciclaggio. Riferisce al Comitato Audit. E composto da un Presidente (nella persona dell Amministratore Delegato e Direttore Generale) e cinque Membri (nelle persone del: Direttore Legale e Compliance, Direttore Finanza, Direttore Tecnologia e Operazioni, Direttore Commerciale e del Responsabile Audit), di cui uno con funzioni di Segretario (nella persona del Direttore Legale e Compliance, nella sua veste di Direttore UPA v. oltre - del Gruppo Bancario Santander Consumer Bank). Unità di Prevenzione Antiriciclaggio (UPA) All UPA sono attribuite competenze, per tutto il Gruppo Bancario Santander Consumer Bank, di natura tecnico-giuridica e operativa in materia di antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo. Dipende funzionalmente dal DCPBC presso il Gruppo Santander in Spagna. E' composto dal Direttore UPA del Gruppo Bancario Santander Consumer Bank, che lo dirige, nonché da un analista.

La struttura antiriciclaggio e organi di controllo interno 2/2 Funzione Antiriciclaggio esternalizzata La Funzione Antiriciclaggio, attualmente esternalizzata è individuata in Consilia Business & Management S.r.l. corrente in Milano. Tale Funzione è posta sotto la supervisione e il coordinamento del Responsabile Legale e Compliance di Santander Consumer Bank. Ha, tra gli altri, il compito di collaborare con le funzioni aziendali in relazione alle tematiche connesse all antiriciclaggio. Responsabili Antiriciclaggio per le Società Controllate (Santander Consumer Finanzia S.r.l. e Santander Consumer Finance Media s.r.l.) Per ogni Società controllata da Santander Consumer Bank S.p.A. nonché per Unifin S.p.A., è nominato un Responsabile Antiriciclaggio funzionalmente dipendente dal Direttore UPA del Gruppo.

Segnalazione operazioni sospette 1/3 Gli agenti adempiono all obbligo di segnalazione di operazione sospetta ( SOS ) trasmettendola senza ritardo, secondo i casi, esclusivamente: - al Delegato SOS di SCB., individuato nel Direttore Legale e Compliance di SCB - all UPA (di SCB), oppure (per Unifin) Presidente del CdA e all UPA (di SCB). al Responsabile SOS, individuato nel Va segnalata qualsiasi operazione - posta in essere da cliente, convenzionato o terzo - che per caratteristiche, entità, natura o qualsivoglia altra circostanza conosciuta induca a ritenere o sospettare, in base agli elementi a propria disposizione, che: il denaro, i beni o le utilità oggetto delle operazioni medesime possono provenire da attività: di «riciclaggio», di «impiego di denaro, beni o altre utilità di provenienza illecita»,. il rapporto continuativo o l operazione richiesti dal cliente, siano collegati ad attività di finanziamento del terrorismo. L'operatore si astiene dal compiere l'operazione ritenuta sospetta finché non sia stata effettuata la relativa segnalazione, secondo la procedura descritta in seguito, a meno che l astensione non sia possibile, con debita motivazione, tenuto conto della normale operatività dell intermediario o possa ostacolare le indagini. La segnalazione dovrà contenere, fra l altro: l esposizione dettagliata determinata operazione; dei fatti che inducono a ritenere sospetta una l analitica indicazione di ogni elemento utile a suffragare il sospetto; in allegato alla segnalazione, la documentazione relativa all operazione segnalata.

Segnalazione operazioni sospette 2/3 Il modulo contenente la segnalazione deve essere inviato in busta chiusa direttamente ai destinatari citati. Il modulo contiene anche le informazioni di cui al manuale antiriciclaggio di riferimento, e ad esso vanno allegati i supporti cartacei che documentino la caratteristica anomala. Una copia della segnalazione inviata sarà comunque trattenuta dall agente segnalante e conservata in un apposito archivio riservato tenuto presso l agenzia. Il suddetto Delegato o Responsabile della SOS delle Società di riferimento, ricevuta la segnalazione, ne restituirà copia - debitamente datata e sottoscritta per accusa di ricevuta all agente segnalante; provvederà quindi ad esaminare la segnalazione pervenuta alla luce della documentazione ad essa allegata e di qualsiasi altro elemento a sua disposizione, anche desumibile dall Archivio Unico Informatico. Compiuto tale esame, sarà cura del Delegato o Responsabile citato: redigere un proprio parere motivato circa la fondatezza o meno della segnalazione e, nel caso affermativo, della eventuale necessità di procedere a trasmettere la segnalazione alla UIF; impartire per iscritto all agente segnalante - le opportune istruzioni circa le misure che egli deve adottare relativamente all operazione segnalata e ai soggetti coinvoltivi; provvedere, nel caso, all eventuale segnalazione alla UIF, previa informativa al C.A.R.. In caso di urgenza, il Delegato o Responsabile, debitamente aggiornato, ne metterà a conoscenza il Presidente del C.A.R. e procederà alla segnalazione alle Autorità, informandone nella prima riunione utile gli altri membri del CAR attraverso il Direttore dell UPA, se tale carica è ricoperta da persona diversa.

Segnalazione operazioni sospette 3/3 Avvenuta la segnalazione, l agente segnalante, ricevuto il suddetto modulo dal Delegato SOS o, secondo i casi, dal Responsabile SOS, provvederà ad inserire negli appositi spazi riservati: data e firma per accusarne ricevuta; la propria valutazione motivata circa la fondatezza o meno della segnalazione. Il modulo - debitamente compilato e corredato di data, firma e allegati - sarà inviato in busta chiusa dall agente direttamente al Delegato (o Responsabile) della SOS e all UPA. Una copia della segnalazione inviata, come detto, sarà comunque trattenuta dall agente e conservata in un apposito archivio riservato tenuto presso l agenzia. N.B.: - la normativa prevede l assoluta riservatezza circa l identità dell operatore segnalante (in questo caso, l agente) e, nel caso di denuncia o rapporto effettuati a seguito della segnalazione, circa l identità della Società segnalante; - la segnalazione, se posta in essere per le finalità sopra descritte e in buona fede, non comporta responsabilità di alcun tipo.

Principali sanzioni 1/2 Sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria dall 1% al 40% dell importo trasferito (illecito amministrativo) le seguenti violazioni: trasferimento di denaro contante o titoli al portatore per un valore complessivamente pari o superiore a 2.500,00, eseguito senza il tramite di banche, istituti di moneta elettronica o Poste Italiane S.p.A.; emissione di assegni bancari, circolari o postali, o di vaglia postali o cambiari, per importi pari o superiori a 2.500,00 senza indicazione del nome/ragione sociale del beneficiario o senza la clausola di non trasferibilità. Per le suddette violazioni la sanzione non può comunque essere inferiore nel minimo a 3.000,00. Per le violazioni relative al trasferimento di denaro, che riguardino importi superiori a 50.000,00, la sanzione minima è aumentata di cinque volte; per le violazioni relative ad assegni e vaglia, che riguardino importi superiori a 50.000,00, le sanzioni minima e massima sono aumentate del 50 per cento; Violazione degli obblighi di identificazione e registrazione (illecito penale): multa da 2.600,00 a 13.000,00 per il singolo incaricato dell operazione. Qualora gli obblighi di identificazione e registrazione siano assolti avvalendosi di mezzi fraudolenti, idonei ad ostacolare l'individuazione del soggetto che ha effettuato l'operazione, la sanzione è raddoppiata; Omessa segnalazione di operazione sospetta (illecito amministrativo/penale): sanzione dal 1% al 40% dell importo dell operazione, salvo che il fatto costituisca reato (ad. es. perché nell omessa segnalazione sono ravvisabili gli estremi del reato di "favoreggiamento"). Violazione dell obbligo di riservatezza circa l avvenuta segnalazione di un operazione sospetta e il relativo esito eventualmente comunicato dalla U.I.F. (illecito penale): arresto da 6 mesi a 1 anno o ammenda da 5.000 a 50.000,00;

Principali sanzioni 2/2 (segue). Si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 euro a 200.000 euro (illecito amministrativo) per le seguenti violazioni: violazione delle disposizioni emanate dalle competenti Autorità di Vigilanza circa le modalità di adempimento degli obblighi di adeguata verifica del cliente, l'organizzazione, la registrazione, le procedure e i controlli interni volti a prevenire l'utilizzo degli intermediari a fini di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo; mancata adozione delle misure di adeguata formazione del personale (anche degli agenti) al fine della corretta applicazione delle disposizioni del decreto 231, ivi compresa l attuazione di programmi di formazione finalizzati a riconoscere attività potenzialmente connesse al riciclaggio o al finanziamento del terrorismo.

Tipi registrazione 10 Registrazione operazione. 12 Registrazione bonifico in arrivo. 11 Registrazione bonifico in partenza. 13 Registrazione operazione priva della persona 22 Apertura conto corrente. 23 Apertura altro rapporto continuativo. 26 Cessazione del rapporto

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