APPRENDISTATO. CORSO DI FORMAZIONE 16 ore TUTORI APPRENDISTI

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Transcript:

APPRENDISTATO CORSO DI FORMAZIONE 16 ore TUTORI APPRENDISTI

Argomenti oggetto del corso (16 ore) Contesto in cui avviene l apprendistato (tutore, apprendista, formazione) Cenni sulla normativa nazionale e provinciale Il Piano formativo e i suoi allegati Il tutore e la sicurezza sul lavoro Progettare, realizzare e valutare la formazione in azienda Un auto valutazione di apprendimento e alla fine Una VOSTRA valutazione del corso

COS È L APPRENDISTATO? Il contratto di apprendistato è un rapporto di lavoro a causa mista nel quale l imprenditore è obbligato ad impartire o a far impartire all apprendista l insegnamento necessario al conseguimento di una di una qualificazione (valida per il mercato del lavoro) qualifica professionale di un titolo di studio in conformità al PIANO FORMATIVO

ALCUNI CONTRATTI HANNO RECEPITO IL Decreto legislativo 10-9-2003, n. 276 ed HANNO QUINDI REGOLAMENTATO 3 TIPOLOGIE DI APPRENDISTATO: 1. Diritto\dovere all istruzione e formazione 2. PROFESSIONALIZZANTE 3. Per un diploma o per percorsi di alta specializzazione

CHI PUÒ FARE IL TUTORE Decreto 28 febbraio 2000 n. 22 art. 2 UN LAVORATORE QUALIFICATO SE: Livello contrattuale pari o superiore a quello che l apprendista conseguirà alla fine dell apprendistato Svolge attività coerente con quella dell apprendista Ha almeno 3 anni di esperienza lavorativa IL TITOLARE, SOCIO O FAMIL. COADIUVANTE SE Impresa con meno di 15 dipendenti Impresa artigiana IL TUTORE PUÒ SEGUIRE AL MASSIMO 5 APPRENDISTI

Compiti del tutore D.M. 28 febbraio 2000 art. 1 AFFIANCARE L APPRENDISTA durante il periodo di apprendistato TRASMETTERE LE COMPETENZE necessarie all esercizio delle attività lavorative FAVORIRE L INTEGRAZIONE tra le iniziative di formazione esterna all azienda e la formazione sul luogo di lavoro COLLABORARE con la struttura di formazione esterna all azienda (Es. Enaip, UPT, Veronesi, Centrofor, Barelli, Artigianelli, ecc ) allo scopo di valorizzare il percorso di apprendimento in alternanza ESPRIMERE LE PROPRIE VALUTAZIONI sulle competenze acquisite dall apprendista ai fini dell attestazione da parte del datore di lavoro

COMPETENZE DEL TUTORE D.M. 28 febbraio 2000 art. 3 CONOSCERE il contesto normativo COMPRENDERE le funzioni del tutore GESTIRE L ACCOGLIENZA E L INSERIMENTO degli apprendisti in azienda GESTIRE LE RELAZIONI con i soggetti esterni all azienda coinvolti nel percorso formativo PIANIFICARE E ACCOMPAGNARE i percorsi di apprendimento e socializzazione lavorativa VALUTARE I PROGRESSI e i risultati dell apprendimento COMPETENZE DI AMBITO: ORGANIZZATIVO METODOLOGICO /DIDATTICO COMUNICATIVO RELAZIONALE

SITUAZIONI DA CONSIDERARE Contratti RINNOVATI DOPO il 15 maggio 2005 che recepiscono la nuova normativa, LEGGE 276/03 (ad oggi quasi tutti: commercio, edilizia, turismo, metalmeccanico industria, ecc ) OBBLIGO PIANO FORMATIVO Contratti NON RINNOVATI DOPO il 15 maggio 2005 che prevedono quindi l applicazione della vecchia normativa LEGGE 196/97 (ad oggi Es. Metalmeccanico artigianato) NO PIANO FORMATIVO

VECCHIA NORMATIVA Legge n.196/1997 GIOVANI TRA I 16 e i 24 ANNI d età con qualsiasi titolo di studio DURATA CONTRATTO: min. 18 mesi - max 4 anni Obbligo FORMAZIONE ESTERNA 120 ORE/ANNO Le 120 ore sono suddivise in una parte trasversale (35%) e una tecnico professionale (65%). Decreto 8/4/98 I benefici contributivi sono subordinati alla partecipazione alla formazione esterna L azienda aspetta la chiamata ai corsi da parte di A.d.L. (P.A.T.) L azienda deve nominare un TUTORE AZIENDALE NON HANNO L OBBLIGO DEL PIANO FORMATIVO

Decreto min. 8 aprile 1998 Decreto min. 20 maggio 1999 I contenuti della FORMAZIONE ESTERNA: a CARATTERE TRASVERSALE (comportamenti relazionali, conoscenze organizzative e gestionali, disciplina rapporto di lavoro, sicurezza..) almeno il 35% delle ore di formazione esterna a CARATTERE PROFESSIONALE cioè propri della singola figura professionale

NUOVA NORMATIVA Legge n. 276/2003 GIOVANI tra i 18 (17 se con qualifica) e i 29 anni d età con qualsiasi titolo di studio DURATA CONTRATTO: variata con il D.l. n. 112/2008 (.) OBBLIGO DEL PIANO FORMATIVO attraverso cui l azienda esprime le scelte dei Moduli formativi nel rispetto delle 120 ore/anno e dei moduli della formazione trasversale obbligatoria per tutti Le 120 ore sono suddivise in una parte trasversale e una tecnico professionale Suddivisione: formazione formale e formazione NON formale OBBLIGO FORMAZIONE APPRENDISTA IN CAPO ALL AZIENDA (l azienda non può aspettare la chiamata da parte dell Ente incaricato ma deve attivarsi) L azienda deve nominare un TUTORE AZIENDALE con formazione (corso 16 ore) e competenze adeguate

ALL INTERNO DELLE AZIENDE È QUINDI POSSIBILE CHE siano presenti apprendisti che sono stati assunti avendo a riferimento: sia la vecchia normativa - LEGGE n.196/1997 sia la nuova normativa - LEGGE 276/03 L aspetto al quale fare riferimento per avere chiarezza e capire come comportarsi è: la data di assunzione degli apprendisti in relazione alla data di rinnovo del CCNL con recepimento o meno della nuova normativa.

RISPETTO ALLA DURATA DEL CONTRATTO (Legge 133/2008 ) La L. 133/2008 ha tolto dall'art. 49, comma 3, del D.Lgs. n. 276/2003 il riferimento che fissava in due anni la durata minima del rapporto di lavoro per l apprendistato professionalizzante. A partire dal 26 giugno 2008 (data di entrata in vigore del decreto, poi convertito in legge) è possibile assumere per periodi inferiori a due anni - fermo restando l eventuale durata fissa prevista dai CCNL. Ad oggi i CCNL di maggior riferimento in provincia di Trento che prevedono una durata fissa per il raggiungimento della qualifica sono: * commercio e terziario * commercio cooperativo * studi professionali * turismo *credito. quindi questi contratti HANNO attualmente una durata minima

I TRE APPRENDISTATI secondo il D. Lgs. 276/03 DIRITTO E DOVERE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE Giovani fino a 18 anni senza qualifica professionale Durata massima contratto 3 anni Ore congrue di formazione formale (il precedente decreto fissava 240 ore di formazione formale, di cui 120 culturali 1500 ore di formazione non formale in azienda ATTENZIONE: tutte le assunzioni avvenute dopo il 5 novembre 2008 prevedono quanto indicato nella slide successiva) QUALIFICA PROFESSIONALE PROFESSIONA LIZZANTE Giovani dai 18 anni (17 se in possesso di una qualifica rilasciata da cfp o istruzione professionale) Durata Dai 2 anni ai 6 anni (con attenzione alla slide sulle durate minime) 120 ore di formazione formale (possono essere svolte anche tutte in azienda) 1500 ore di formazione non formale in azienda QUALIFICAZIONE PER UN DIPLOMA O PERCORSI DI ALTA SPECIALIZZAZI ONE Giovani dai 18 anni fino ai 29 anni compiuti Durata variabile per laurea, diploma, master Il monte ore formativo è identificato dalla provincia e dalle parti sociali TITOLO DI STUDIO

ACCORDO PER LA REGOLAMENTAZIONE APPRENDISTATO IN DIRITTO DOVERE IN PROVINCIA DI TRENTO DURATA APPRENDISTATO: 3 anni FORMAZIONE FORMALE: 420 ore annue (160 culturali presso un ente + 160 professionalizzanti presso un ente + 100 ore di formazione aziendale affidate al tutore aziendale) PIANO FORMATIVO OBBLIGATORIO (eventuale riconoscimento di crediti già posseduti) RETRIBUZIONE : pari all 85% di quella prevista dalla contrattazione collettiva di categoria per l apprendistato professionalizzante; PER L AZIENDA : contributo annuo per la formazione da definire e se alla scadenza del contratto in diritto dovere stipula un contratto a tempo indeterminato contributo di 2.000 al primo anno e 4.000 al secondo anno. PER IL GIOVANE CHE RAGGIUNGE LA QUALIFICA (titolo di studio): contributo di 800,00. POSSIBILITA DI OPTARE PER L APPRENDISTATO IN DIRITTO DOVERE ANCHE DOPO IL 18 ANNO DI ETA per i giovani senza titolo.

LA LEGGE PROVINCIALE 6/2006 Tale legge, in attuazione dell art. 49 comma 5 del D. lgs. 276/2003, disciplina la formazione in apprendistato mediante REGOLAMENTO Il regolamento è operativo dal 5 novembre 2008 e ad oggi è in via di attuazione. Copia del regolamento si trova sul sito internet dell Agenzia del Lavoro

Principali novità introdotte dalla L.P. 6/2006 (e relativo regolamento) Consulenza gratuita presso l Ente di riferimento per la compilazione del piano formativo individuale Possibilità per l azienda di adesione ad un piano formativo standard Impegno per il datore di lavoro di affrontare entro il primo mese l inserimento strutturato dell apprendista dedicando le ore necessarie. Vedesi art. 8 regolamento

Principali novità introdotte dalla L.P. 6/2006 Convocazione degli apprendisti da parte degli Enti Formativi alla formazione delle 40 ore obbligatorie trasversali entro i primi 3 mesi dall assunzione Possibilità di finanziamento della formazione formale realizzata all esterno dell azienda per le figure professionali che non hanno nessuna offerta formativa da catalogo provinciale. Verificare l operatività di tale finanziamento sul sito internet dell Agenzia del Lavoro

Rispetto all invio del piano formativo individualizzato Il Piano, per la sua validazione di conformità, va spedito il giorno stesso dell assunzione all Agenzia del Lavoro Area Iniziative Formative dove, un Gruppo Tecnico, al quale partecipano anche le parti sociali, lo approverà o chiederà all azienda eventuali modifiche entro 30 gg.dalla data della sua presentazione.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI È possibile consultare il sito dell Agenzia del Lavoro Area iniziative formative http://www.agenzialavoro.tn.it/aziende/apprendistato dove (contatti) troverete tutti i numeri telefonici sia dell Agenzia del Lavoro sia di ciascun ENTE FORMATIVO di riferimento

Piano formativo on line Agenzia del Lavoro renderà obbligatorio l invio del piano formativo in versione informatizzata (non sarà più possibile pertanto inviare il piano in forma cartacea) Il programma software GANET che consente l invio del piano formativo e le relative istruzioni (download ed attivazione) si trovano all interno del sito http://ganet.agenzialavoro.tn.it La compilazione potrà essere supportata dall Ente formativo con il servizio di consulenza gratuita offerto dal Tutore dell alternanza, referente principale per la costruzione ottimale del percorso formativo. Successivamente all invio del Piano, dall area riservata del sito Ganet è possibile: La consultazione del piano formativo La stampa del piano formativo L inserimento degli allegati 2 2bis L inserimento dell allegato 4 L inserimento dell allegato 6 Richieste modifiche al piano formativo

La delega Se l azienda non ha inviato da sola il Piano on line ma attraverso un altro soggetto (consulente,associazioni di categoria.) ha comunque la possibilità di gestire autonomamente le attività di: consultazione del piano formativo stampa del piano formativo inserimento degli allegati 2 2bis inserimento dell allegato 4 inserimento dell allegato 6 richieste modifiche al piano formativo In che modo? L azienda deve: Registrarsi collegandosi alla pagina del sito http://ganet.agenzialavoro.tn.it nella sezione registrazione (Agenzia del Lavoro invierà all azienda via mail user name e password ) Chiedere al proprio consulente, operatore di associazione di categoria la delega per il proprio apprendista (operazione che il consulente attiva dal suo sistema operativo con una semplice operazione) Accedere alla sezione area riservata digitando user name e password ) attribuite

OBBLIGO CORSI E ASSENZE Durante la frequenza dei corsi l apprendista è come se fosse al lavoro, si applica cioè la stessa disciplina (paga, permessi, ferie, ecc) Nel caso di assenza al corso dovuta all apprendista e non giustificata/prevista dai CCNL, il datore di lavoro può non riconoscere all apprendista la relativa paga e/o procedere con richiami ufficiali Esempi di assenze che l Agenzia del Lavoro ritiene giustificate - Assenze per malattia, infortunio e visite mediche: - Ritardi individuali dovuti a traffico, agenti atmosferici, scioperi di mezzi di trasporto rispetto agli orari settimanali dei corsi presso gli Enti gestori: - Giorni di congedo per vari motivi (prove di esame, concorsi, congedi parentali; congedo matrimoniale, donazione sangue, ecc..) Non sono giustificate assenze dovute a motivi di lavoro legati all azienda (Es. poco personale, picchi di lavoro, malattia di altri lavoratori, ecc )

Torna a diapositiva novità legge Art. 8 Formazione alla sicurezza e inserimento lavorativo 1. Nell ambito della formazione formale e della formazione non formale il datore di lavoro deve prevedere iniziative di formazione per la sicurezza e di inserimento lavorativo, in relazione alla figura professionale e al profilo formativo di riferimento. 2. Al fine di promuovere comportamenti appropriati in materia di sicurezza sul lavoro, l agenzia del lavoro stabilisce gli obiettivi e le modalità di svolgimento degli interventi formativi per la sicurezza, sentiti il comitato di coordinamento in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro istituito dall articolo 74 della legge provinciale 11 settembre 1998, n. 10 e la competente unità operativa dell azienda provinciale per i servizi sanitari, (ferma restando la normale durata formativa complessiva prevista dal CCNL per il profilo di riferimento). Sono riconosciute le iniziative di formazione per la sicurezza frequentate anche prima del rapporto di apprendistato presso enti pubblici, organismi paritetici provinciali o datori di lavoro nell ambito di sistemi di certificazione quali OHSAS 18000 e UNI EN ISO 14001.

Torna a diapositiva novità legge 3. Nella fase di inserimento in azienda entro il primo mese lavorativo, il datore di lavoro indica nel piano formativo individuale iniziative formative di orientamento dell apprendista, che contengono tra l altro: a) visita aziendale e illustrazione delle modalità di produzione di beni e servizi e dei riferimenti organizzativi e gerarchici aziendali; b) presentazione dei principali elementi del contratto di apprendistato; c) esplicitazione delle attese sulle prestazioni lavorative e sul processo di apprendimento professionale; d) illustrazione del sistema di sicurezza aziendale e di prevenzione degli infortuni sul lavoro.