ATTO AZIENDALE. ASLCagliari. D i c e m b r e RELAZIONE PARAGRAFO 3.1 DIRETTIVE RAS RELAZIONE AA V STAMPA DEL 12/12/12

Documenti analoghi
Struttura N. Persone GG LavorativGG Assenza % Presenza % Assenza SAN GIUSEPPE - BLOCCO OPERATORIO

,33 16,67 CHIRURGIA GENERALE 03/ SAN GIUSEPPE - MEDICINA ,06 10,94

Servizio Sanitario Regione Sardegna Azienda USL n. 7 Carbonia

VERSO IL NUOVO OSPEDALE DI CESENA Avvio del percorso partecipato di progettazione. 30 maggio 2017 direzione sanitaria

ATTO AZIENDALE DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MAGGIORE DELLA CARITA ALLEGATO A) (ART. 38) ORGANIGRAMMA

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA

ORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTI OSPEDALIERI

COLLEGIO SINDACALE. Direttore Sanitario. Dipartimenti funzionali interaziendali. Staff Direzione Sanitaria

Struttura organizzativa professionale. (art.2, comma1, lett u l.r. 40/2005)

COMUNICATO STAMPA PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA DI BORDIGHERA E SANREMO

DELIBERAZIONE N. 34/16 DEL

AO MAURIZIANO. SS articolazion e della SC. Denominazione SCDU (come da DPR 484/97) Denominazione SC (come da DPR 484/97)

ASL VC VERCELLI PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ORGANIGRAMMA

NUOVO OSPEDALE DELLA ZONA ORIENTALE DI NAPOLI

Tecnologia, Sanità e Industria: uno sguardo sulla strategia di governance della relazione ospedale fornitore

Dati statistici sulle ASL della provincia di Vicenza - Anno 2008.

Dati statistici sulle ASL della provincia di Vicenza - Anno 2007.

ATTO AZIENDALE A.S.L. NAPOLI 1 CENTRO 2016

ORGANIGRAMMA DIREZIONE AZIENDALE

«Integrare i servizi fa bene alla salute» Ospedale e Territorio: le linee di sviluppo della sanità veneta»

nuovo ospedale della zona orientale di Napoli OSPEDALE DEL MARE

ASL 11 VERCELLI LEGENDA AL PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

Allegato 1. Modificato a seguito del DCA n.80/2010

L applicazione degli standard adottati dal Comitato LEA per l individuazione delle strutture complesse e semplici delle ASL:

U.L.S.S. 16 Padova. SS Servizio Prevenzione eprotezione Direttore Generale SS U.R.P. SC Controllo di Gestione. SS Medico Competente

LA NUOVA PROGRAMMAZIONE SOCIO-SANITARIA IN VALDINIEVOLE

Allergologia Day Hospital Angiologia

PRESIDIO OSPEDALIERO RIUNITO SAN GIOVANNI BOSCO

PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA

SC e SSD ospedaliere e territoriali

ALLEGATO alla DLB n. 668 del 22/08/2012

Direzione delle Attività riguardanti la Sanità ed i Rapporti con il S.S.N. e S.S.R.

SC e SSD ospedaliere e territoriali

Nuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico

NUOVO ASSETTO DEI PP.OO. EBOLI BATTIPAGLIA ROCCADASPIDE OLIVETO CITRA

Domenico Mantoan Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto. Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto

Università Politecnica delle Marche CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Polo didattico di Ancona. a.a

Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Regolamento di Organizzazione ORGANIGRAMMI

Azienda Ospedaliera Universitaria S. GIOVANNI DI DIO E RUGGI D ARAGONA SCUOLA MEDICA SALERNITANA

Allegato 2 Strutture e standard organizzativi della rete dei servizi di assistenza ospedaliera

RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE

ALLEGATO 1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA

AZIENDA OSPEDALIERA DI PERUGIA PLASTICO POLO UNICO OSPEDALIERO - UNIVERSITARIO

Direzione dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale

Elenco. Macrostrutture. Unità Operative Complesse (UOC) Unità Operative Semplici Dipartimentali (UOSD)

Piano dei Centri di Costo

Anestesia e Rianimazione 2 PO Como e S.S.U.Em. 118 Anestesia e Rianimazione 2 PO Como e S.S.U.Em. 118

TERRITORIO OSPEDALE RESIDENZ.

Amici della Cardiologia Cresci UNMS Savona

1. alla mappatura del personale medico del servizio sanitario regionale ed alla ripartizione dello stesso per classi di età;

DA INSERIRE A PAGINA 41

Direttore Generale. Staff DG. U.S. C. Controllo di Gestione Dott.ssa Annalisa Mascheroni. Staff DS. Ufficio staff Direzione Sanitaria

Strutture pubbliche AO PG 30/12/ dic-16 Prestazioni di diagnostica per immagini e di laboratorio in regime

Azienda Sanitaria Provinciale

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 25/6 DEL

ORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTALE ASL LECCE

Presidenza. Presidenza. Direzione

IL POLICLINICO TOR VERGATA. Tiziana Frittelli 25/02/2015

Rete Emergenza. Il paziente giusto all ospedale giusto nel tempo giusto

A.S.L. 2 - Savonese Nuovo Organigramma Aziendale

Nota metodologica. Avvertenze

A.O. Ordine Mauriziano di Torino ORGANIGRAMMA

Percorsi di cura integrati


PRESIDIO OSPEDALIERO M. BUFALINI DI CESENA

Strategie applicate in ASL Biella

Le Cure Palliative erogate in Rete

Il ruolo dell Amministratore di sostegno in ambito Sanitario Dr.ssa Angela Furini

OSPEDALE SAN RAFFAELE SRL Struttura di ricovero e cura - IRCCS Ospedale San Raffaele

DELIBERAZIONE N. 38/12

Profili occupazionali degli specializzati medici all Alma Mater nell'ultimo decennio. Silvia Ghiselli Angelo Guerriero 16 GIUGNO 2015

2010 RELAZIONE ANNUALE 2013 RELAZIONE ANNUALE

DELIBERAZIONE N. 6/15 DEL Proposta di ridefinizione della rete ospedaliera della Regione Autonoma della Sardegna.

Disposizioni in materia di sicurezza - coordinamento e cooperazione delle misure di prevenzione e protezione

IPOTESI ATTO AZIENDALE ORGANIGRAMMA Redatto ai sensi della DGR 29/1 del 16/6/2017 e DGR 34/3 del 12/07/2017

Strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private in possesso dell'accreditamento Istituzionale al 16 settembre 2014.

F I A S O Roma 12 febbraio 2015

I NUOVI STANDARD PER L ASSISTENZA OSPEDALIERA

INDICE GENERALE CAPITOLO I PRESENTAZIONE

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Salute e Servizi Sociali Programmazione, Controllo Direzionale e Politiche del Farmaco - Settore

Iscritti alle SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE a.a. 2014/15

Nuovo polo chirurgico dell Ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona

ASST MELEGNANO E DELLA MARTESANA. L offerta dei servizi sanitari sul territorio della Martesana

PROPOSTA DI NUOVO ASSETTO ORGANIZZATIVO ASL ROMA E. in attuazione del DCA n. 259 del 6 agosto 2014 e del DCA n. 331 del 15 ottobre 2014

Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali

AZIENDA N. UNITA' PERSONALE NECESSARIE PER CONSENTIRE IL RISPETTO DELLE 11 ORE DI RIPOSO/DIE E PER RISPETTARE IL LIMITE DELLE 48 ORE

BILANCIO DI RISULTATO OSPEDALE S. CAMILLO COMACCHIO COMACCHIO 8 SETTEMBRE 2010

ORGANIGRAMMA AZIENDALE E ELENCO STRUTTURE

OBIETTIVO - CONTROLLO CONSUMI DI PERTINENZA PERSONALE INFERMIERISTICO - OSS - AUSILIARI. MAT SANIT Consuntivo BUDGET MAT SANIT Gen / Dic 2011

Azienda Sanitaria Locale Napoli 2 Nord

OSPEDALI NUOVA CONFIGURAZIONE

Allegato 2 Strutture e standard organizzativi della rete dei servizi di assistenza ospedaliera

MODALITA DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI ACCREDITAMENTO

METODO PER LA DEFINIZIONE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA ED OSTETRICA (INFERMIERI, INF. PEDIATRICI, OSTETRICHE e OSS)

RELAZIONE SULLE NUOVE SCHEDE OSPEDALIERE ULSS 13 MIRANO (VENEZIA)

Conferenza Territoriale Sociale e

Organigramma POAS ASST Rhodense PROPOSTA

PO Monza San Gerardo

Rete Pneumologica. PSR nessun riferimento alle Malattie Respiratorie

Transcript:

ATTO AZIENDALE RELAZIONE PARAGRAFO 3.1 DIRETTIVE RAS ASLCagliari D i c e m b r e 2 0 1 2 RELAZIONE AA V. 30 1 STAMPA DEL 12/12/12

ATTO AZIENDALE - RELAZIONE PARAGRAFO 3.1 DIRETTIVE RAS Sommario Premessa 4 Rete strutture a gestione diretta 7 PO aziendali e emergenza urgenza 7 PO San Giuseppe e PO San Marcellino 8 PO Binaghi 10 PO Businco 11 PO Microcitemico 11 PO Marino 12 PO SS Trinità 13 Rete territoriale 14 Offerta ospedaliera e posti letto 16 Strutture ospedaliere 16 Anatomia e istologia patologica (Cod. 3), Farmacia ospedaliera, Laboratorio analisi 16 Anestesia e Rianimazione (Cod. 82), Terapia intensiva (Cod. 49) 17 Cardiologia e UTIC (Cod. 8 e cod. 50) 18 Chirurgia generale (Cod. 9), Chirurgia toracica (Cod. 13), Chirurgia vascolare (Cod. 14), Algologia 19 Dermatologia (Cod. 52) 21 Ematologia (18), CTMO (18), Oncoematologia pediatrica (66), 22 Gastroenterologia (Cod. 58) 23 Geriatria (Cod. 21) 24 Malattie infettive (Cod. 24) 25 Medicina e Chirurgia di accettazione e d Urgenza (Cod. 51) 25 Medicina generale (Cod. 26), Lungodegenza (Cod. 60), Recupero e riabilitazione funzionale 26 Nefrologia e dialisi (Cod. 29 e Cod. 54) 28 Neurochirurgia (Cod. 30), Unità spinale (Cod. 28) 29 Neurologia (Cod. 32), Neuroriabilitazione (Cod. 75), Centro sclerosi multipla 30 Oculistica (Cod. 34) 31 Oncologia (Cod. 64) 31 Ortopedia e Traumatologia (Cod. 36) 32 Ostetricia e Ginecologia (Cod. 37), Fisiopatologia della riproduzione (Cod. 57) 34 Otorinolaringoiatria (Cod. 38), Chirurgia maxillo facciale (Cod. 10) 35 Pediatria (Cod. 39), Chirurgia pediatrica (Cod. 11), Cardiochirurgia infantile (Cod. 6), Neuropsichiatria infantile (Cod. 33), Endocrinologia pediatrica (Cod.19) 36 Pneumologia (Cod. 68) e attività di riabilitazione (cod. 56) 37 Psichiatria (Cod. 40) 38 Radiologia (Cod. 69), Radioterapia oncologica (Cod. 74), Medicina nucleare (Cod. 61) Fisica sanitaria 39 Urologia (Cod. 43) 40 Riepilogo specialità ospedaliere e posti letto 41 RELAZIONE AA V. 30 2 STAMPA DEL 12/12/12

Specialità e posti letto per presidio ospedaliero 43 Offerta territoriale 45 Riepilogo strutture per l assistenza territoriale e l assistenza collettiva 45 Dipartimenti di assistenza 48 Area ospedaliera 48 Dipartimento direzioni sanitarie di presidio 48 P.O. Binaghi Dipartimento internistico 48 P.O. Businco - Dipartimento Cure Oncologiche 50 P.O. Businco Dipartimento di radio oncologia 51 P.O. Marino - Dipartimento Traumatologia di urgenza 52 P.O. Microcitemico - Dipartimento Pediatrico e Malattie Rare 52 P.O. SS Trinità - Dipartimento Chirurgia 53 P.O. SS Trinità - Dipartimento Medicina 55 Dipartimento Trapianti Midollo Osseo 56 Area ospedaliera e territoriale 56 Dipartimento Emergenza, Accettazione e Urgenza 56 Dipartimento Diagnostica per Immagini 57 Dipartimento Malattie Cardiorespiratorie 58 Dipartimento Salute della Donna 59 Dipartimento Servizi Diagnostici 61 Area territoriale 62 Dipartimento Attività Territoriali (Dipartimento dei Distretti) 62 Dipartimento Farmaco 64 Dipartimento Salute Mentale 67 Area assistenza collettiva 68 Dipartimento prevenzione 68 Dipartimenti funzionali 69 Dipartimento Materno Infantile 69 Dipartimento Riabilitazione, Lungodegenza, Cure Intermedie 70 Staff 72 Dipartimento 1 Organizzazione, Programmazione, Sviluppo 72 Dipartimento 2 Bisogni assistenziali, Pianificazione sanitaria, Integrazione 73 Area Amministrativa 74 Dipartimento Servizi Amministrativi 74 Dipartimento Acquisti, Servizi Tecnici, Logistici e di Supporto 75 Sintesi e considerazioni sulla proposta di riorganizzazione 76 Posti letto 76 Proposta della ASL di Cagliari 77 Dotazione organica e Piano occupazionale pluriennale 79 Dipartimenti 80 RELAZIONE AA V. 30 3 STAMPA DEL 12/12/12

Premessa Con le nuove direttive per gli atti aziendali la RAS ha stabilito che la struttura organizzativa scelta e descritta nell atto aziendale sia accompagnata da una relazione con la esplicitazione della valutazione dei seguenti elementi: 1. caratteristiche della rete delle strutture a gestione diretta presenti sul territorio, attuale e in prospettiva, tenendo conto della presenza di altri soggetti erogatori, pubblici e privati; 2. valutazione dell impatto della soluzione scelta in termini di miglioramento quali-quantitativo dei livelli assistenziali: maggiore appropriatezza del sistema di risposta ai bisogni assistenziali, continuità assistenziale, riduzione dei tempi di attesa; 3. dimensionamento delle strutture tale da garantire il raggiungimento della soglia minima quali-quantitativa di attività che garantisce l efficienza gestionale e la qualità assistenziale, anche tramite un livello delle varie attività svolte idoneo a consentire la permanenza dei requisiti professionali di chi vi opera; 4. previsione delle specialità di media e rara diffusione solo in presenza dei necessari servizi sanitari complementari e dei servizi diagnostici rari solo ove richiesti dalla presenza delle specialità che li richiedono; 5. possibilità di usufruire di specialisti di altre aziende, tramite rapporti convenzionali; 6. aggregazione delle attività complementari o simili in dipartimenti o altre forme di aggregazione; 7. efficienza gestionale, in termini di rapporto tra costi di produzione e valorizzazione della produzione, tariffaria e per funzioni. Si premette che l atto aziendale, cui la presente relazione si riferisce per la descrizione e valutazione delle scelte aziendali, contiene le prime e più urgenti revisioni della configurazione organizzativa, nel quadro di percorsi che, come indicato in questo documento, ne richiederanno ulteriori, compatibilmente con la rimozione dei vincoli da cui dipendono, tra cui: perfezionamento della riforma in corso del sistema, definizione dei posti letto ospedalieri, e disponibilità di risorse. La necessità per la ASL 8 di procedere a un adeguamento in più fasi della configurazione organizzativa aziendale, è giustificata, infatti, da vincoli esterni alla azienda tra cui: quadro regionale non compiutamente definito in relazione a scelte di politica sanitaria (rete ospedaliera, macroarea, nuove aziende sanitarie ed ospedaliere), che costituiscono un prerequisito per le decisioni delle aziende del SSR; ruolo delle aziende maggiori nel contesto regionale, in particolare per quanto riguarda la valutazione del bacino di utenza da utilizzare come riferimento per la configurazione delle strutture e del loro numero; situazione di insularità e di dispersione della popolazione su un territorio molto vasto, che implicano una prudente valutazione delle conseguenze derivanti da una rigida applicazione degli standard nazionali, sia con riferimento alla assistenza e alla erogazione dei LEA, sia con riferimento ai costi che si dovrebbero sostenere per assistere i pazienti al di fuori del territorio della regione; RELAZIONE AA V. 30 4 STAMPA DEL 12/12/12

pratica impossibilità per la ASL di Cagliari di allineare il numero dei posti letto per abitante ai parametri della programmazione nazionale, sia perché l azienda dispone di posti letto per specialità di riferimento regionale, sia perché, anche con riferimento a specialità di media diffusione, l offerta aziendale è dimensionata in modo da garantire servizi e prestazioni non disponibili nelle aziende di minori dimensioni della regione; al riguardo la bozza di regolamento interministeriale in corso di predisposizione per la definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi alla assistenza ospedaliera, prevede l ipotesi di adeguare l indice del 3,7 per 1000 abitanti, sulla base dei saldi tra mobilità attiva e passiva; necessità di procedere a una revisione dei processi, coerente con l allestimento di un nuovo set di servizi e prestazioni, garantendo standard adeguati di assistenza. L attuazione delle prime e più urgenti revisioni, che sono oggetto di questa proposta, è legata, a sua volta, alla necessità: 1. di disporre delle risorse per investimenti, nel caso in cui sia necessario adeguare le strutture esistenti, 2. di conoscere le proposte di revisione della AO Brotzu e della AOU di Cagliari, che possono ridurre i margini di manovra delle aziende sanitarie locali, incidendo sulla dimensione del bacino di utenza utilizzato come riferimento per le scelte aziendali, 3. di stabilire la misura della riferibilità alla provincia di Cagliari dei posti letto che saranno proposti dall AOU di Cagliari e dall AO Brotzu, 4. di stabilire criteri per definire il peso e l incidenza dell offerta privata, presente nel territorio della provincia di Cagliari, con riferimento all obiettivo del 3,7 per 1000 posti letto. Di certo, lo stato del patrimonio edilizio aziendale costituisce un importante vincolo per la revisione dell organizzazione, sia in area ospedaliera, sia in area territoriale. Ad esempio, l accorpamento funzionale per i reparti che non hanno una dotazione minima economica di posti letto, potrebbe essere non praticabile in tempi brevi, e, in ogni caso, potrebbe costituire un obiettivo subordinato rispetto alla esigenza di dotare i PO delle specialità principali connesse al proprio ruolo. Per i motivi in precedenza esposti, il percorso di revisione della ASL di Cagliari deve essere modulato nel tempo, nell ambito di un programma che comprende, per ciascuna fase, interventi prioritari coerenti con la programmazione nazionale e regionale, e caratterizzati sia da condizioni di fattibilità, sia dalla possibilità reale di migliorare l offerta senza penalizzare i bisogni degli utenti. Per quanto sopra, l azienda formula una prima proposta di revisione organizzativa che comprende: a) un disegno di massima per la rete di emergenza, per quella ospedaliera e per quella territoriale, quale quadro di riferimento per le scelte di razionalizzazione che saranno attuate in un arco temporale di breve e medio periodo, b) le decisioni più urgenti e non procrastinabili che potrebbero essere attuate nell attuale contesto. A questa proposta ne seguiranno via via altre che hanno lo scopo di realizzare compiutamente gli assetti necessari per il governo e la gestione dei processi di assistenza, tenendo conto delle loro dinamiche e degli effetti conseguenti alla attuazione dei programmi di riorganizzazione delineati in questo documento. RELAZIONE AA V. 30 5 STAMPA DEL 12/12/12

Nuove proposte potranno essere formulate, inoltre, in esito a eventuali ulteriori accordi con l AO Brotzu e l AOU di Cagliari, a compimento dei percorsi di valutazione e negoziazione in corso con i responsabili di queste aziende. Questa prima proposta, quindi, da priorità alla revisione organizzativa in aree o settori, particolarmente critici o per l assistenza, o per i costi, o per il supporto alla governance a- ziendale, e fornisce una prima indicazione per l attuazione delle nuove direttive della RAS, in relazione a posti letto, numero delle strutture e loro accorpamento funzionale. RELAZIONE AA V. 30 6 STAMPA DEL 12/12/12

Rete strutture a gestione diretta È opportuno sottolineare che lo stato e la vetustà delle strutture aziendali, e in particolare degli ospedali, e la necessità di valorizzare nuove attività e compiti in compendi poco flessibili sia per la disponibilità di superfici e volumi, sia per l adeguamento delle dotazioni tecnologiche, implicano specifiche priorità e interventi articolati e complessi che condizionano scelte e tempi. L impegno della azienda in questa prima fase è rivolto, soprattutto, a: Riduzione dei ricoveri in regime ordinario e incremento dei ricoveri in regime diurno e delle attività ambulatoriali e territoriali. Miglioramento della appropriatezza organizzativa, come scelta del livello assistenziale più corretto e meno costoso per i bisogni di cura. Razionalizzazione dei ricoveri ordinari non chirurgici per pazienti dai 65 anni in su e con degenza uguale a superiore a 12 giorni. Concentrazione delle attività per acuti in un minore numero di ospedali (attualmente 7). Concorso, tramite accordi con l AOU di Cagliari, per il trasferimento delle attività ospedaliere che si svolgono ancora presso il PO S. Giovanni di Dio, e per la chiusura dello stesso. Calcolo del fabbisogno di strutture organizzative necessarie e dei posti letto. PO aziendali e emergenza urgenza Il perseguimento di questi obiettivi richiede, preliminarmente, la formulazione di un disegno, in cui siano definiti i ruoli di ciascuno dei presidi, nell ambito di una rete aziendale che, al momento, è così costituita: 1. Tre PO prevalentemente mono specialistici (Businco, Microcitemico, Marino). 2. Un PO (SS Trinità) multi specialistico e punto di riferimento per le attività di Emergenza Urgenza. 3. Un PO (Binaghi) qualificato come polo pneumologico della rete regionale, e con attività anche rivolte alla assistenza diurna e a peculiari percorsi diagnostico terapeutici. 4. Due PO territoriali periferici (San Giuseppe e San Marcellino). L attuale ruolo dei PO aziendali deriva dalla lunga storia di questi ospedali, dal PRSS e dal modello di rete ospedaliera definito per la ASL di Cagliari nel vigente atto aziendale. La presenza di più stabilimenti ha, inevitabilmente, favorito la duplicazione di funzioni e specialità, con la replica a livello di singolo presidio di reparti indispensabili a supporto della vocazione di ciascun presidio, e, in qualche caso, ha dato luogo alla attivazione di reparti con moduli al di sotto di quanto necessario per una razionale gestione. RELAZIONE AA V. 30 7 STAMPA DEL 12/12/12

Tale tendenza è stata ulteriormente accentuata in conseguenza dei ruoli attribuiti ai PO SS Trinità, Marino, San Giuseppe e San Marcellino nella rete di emergenza urgenza, prima della DGR 31/2 del 2011. Va detto, tuttavia, che l attuale status dei PO aziendali è stato sostenuto e si è consolidato attraverso consistenti investimenti, e che un diverso assetto dei ruoli dei presidi, e delle funzioni da svolgere in una prospettiva di razionalizzazione e riorganizzazione, richiede tempi non brevi e ulteriori investimenti. Rispetto allo stato attuale, è necessario prevedere, per il prossimo triennio, una tendenziale riduzione dei ricoveri ordinari ospedalieri, e la gestione di diverse patologie attraverso altri regimi di assistenza. Ciò implica sia la rideterminazione dei posti letto necessari sulla base di stime che tengono conto di questa riduzione, sia l attivazione e il rafforzamento dei canali di offerta che dovranno farsi carico di una crescente domanda di assistenza, tra cui, in particolare, la post acuzie (lungodegenza e riabilitazione), i ricoveri territoriali, e l assistenza residenziale e domiciliare. Nello stesso tempo, si dovrà procedere a rimodulare strutture e specialità in modo compatibile con la domanda di ricoveri appropriati e con i bacini di utenza, e a rideterminare risorse e dotazioni necessarie. In linea con le indicazioni della programmazione nazionale e regionale, si descrivono, di seguito, il modello organizzativo proposto con riferimento agli ospedali, e gli obiettivi che caratterizzeranno gli interventi sulla configurazione organizzativa che l azienda intende realizzare in più fasi. PO San Giuseppe e PO San Marcellino I due ospedali, anche in considerazione delle dimensioni, devono essere trasformati in ospedali territoriali, e organizzati per dare risposte coerenti con le tipologie di bisogni prevalenti nelle aree territoriali in cui operano. Questa prospettiva implica, da un lato, la configurazione dei due presidi quali sedi distaccate dell ospedale SS Trinità, sede di DEA di I livello, per lo svolgimento di attività: 1. di assistenza ospedaliera per i casi di minore gravità che non richiedono interventi in ospedali maggiori, e per attività programmate (in particolare Day Hospital, Day Surgery, Day Service, Week Hospital); 2. di emergenza urgenza, secondo il modello dei Punti di Primo Intervento, con la gestione delle emergenze urgenze affidata al 118 (di norma codici rossi e gialli), in base alle linee guida nazionali e a protocolli concordati, e con attività a carico di unità della azienda per le urgenze minori e per stabilizzazione del paziente in caso di trasferimento ad altri ospedali; 3. di assistenza territoriale con le modalità organizzative delle Cure Intermedie, e, eventualmente, della Casa della Salute. RELAZIONE AA V. 30 8 STAMPA DEL 12/12/12

Questa soluzione è coerente con l obiettivo del miglioramento qualitativo e quantitativo dell offerta di assistenza, e offre maggiori garanzie in termini di appropriatezza e di continuità delle cure; consente, inoltre, un dimensionamento delle strutture tale da garantire il raggiungimento di soglie minime di attività per garantire l efficienza gestionale e la qualità assistenziale, anche tramite un livello delle varie attività svolte idoneo a consentire la permanenza dei requisiti professionali di chi vi opera. Questo modello favorisce, infine, l efficienza gestionale, in termini di rapporto tra costi di produzione e valorizzazione della produzione, tariffaria e per funzioni. I Presidi Ospedalieri San Giuseppe e San Marcellino si riorganizzano secondo il modello di gestione delle emergenze indicato dalla DGR 31/2 2011 per i punti di primo intervento, e concorrono allo sviluppo delle reti di assistenza della azienda, attraverso la operatività dei dipartimenti aziendali e interpresidio che sviluppano attività e funzioni nei due ospedali. Nei due ospedali hanno sede specialità di Medicina, di Lungodegenza e di Chirurgia, e operano specifiche unità o funzioni dei dipartimenti aziendali e interpresidio che garantiscono, per le aree territoriali di riferimento, percorsi di diagnosi e cura che integrano gli interventi locali con gli interventi da effettuarsi negli ospedali di Cagliari. Per quanto riguarda le attività chirurgiche, oltre a interventi compatibili con la sicurezza del paziente, svolti da unità operanti nei due ospedali, saranno ulteriormente sviluppate attività programmate con l intervento, negli ospedali periferici, di specialisti delle unità operative degli ospedali di Cagliari. Con lo sviluppo di degenze secondo il modello delle cure intermedie, e con l attivazione di unità di lungodegenza, all interno dei reparti di medicina, i due ospedali, inoltre, possono rispondere più puntualmente ai bisogni di assistenza delle popolazioni residenti. Le attività di acuzie e post acuzie sono svolte, in tutti gli ospedali aziendali, da dipartimenti interpresidio e aziendali, con interventi possibili con riguardo al caso trattato, e compatibili con l intensità di cure richiesta, con l appropriatezza, e soprattutto, con la sicurezza del paziente e con il suo bisogno di assistenza. In questo modo i PO San Marcellino e San Giuseppe, come tutti gli altri ospedali aziendali, si trasformano in strutture in grado di garantire interventi ospedalieri, con flessibilità, e con l utilizzazione e il ricorso sia a risorse stabilmente dedicate, sia a risorse disponibili nella rete aziendale e in quella regionale. Di seguito si elencano i dipartimenti della azienda coinvolti: Dipartimento di Medicina interpresidio, con unità e competenze nei PO SS Trinità, San Giuseppe, San Marcellino; Dipartimento di Chirurgia interpresidio, con unità e competenze nei PO SS Trinità, San Giuseppe, San Marcellino; Dipartimento Cure Oncologiche interpresidio, con competenze e funzioni nei PO Businco, San Giuseppe, San Marcellino; RELAZIONE AA V. 30 9 STAMPA DEL 12/12/12

Dipartimento di Emergenza, Accettazione e Urgenza aziendale, con competenze, in coordinamento con il 118, in tutti i nodi della rete di emergenza urgenza; Dipartimento per la Salute della Donna aziendale, con competenze e funzioni nella rete ospedaliera e nel territorio; Dipartimento per le Immagini aziendale, con competenze in tutti gli ospedali a- ziendali e nel territorio; Dipartimento dei Servizi diagnostici aziendale, con competenze in tutti gli ospedali aziendali e nel territorio; Dipartimento Materno Infantile aziendale, con competenze in tutti gli ospedali aziendali e nel territorio; Dipartimento Riabilitazione, Lungodegenza, e Cure Intermedie aziendale, con competenze in tutti gli ospedali aziendali e nel territorio. Le direzioni sanitarie operanti nei due ospedali disciplinano il sistema dei rapporti con i Dipartimenti richiamati. Negli ospedali di Isili e di Muravera si attivano le strutture complesse di Medicina e Lungodegenza, aggregate al Dipartimento interpresidio di Medicina, le strutture complesse di Chirurgia aggregate al Dipartimento interpresidio di Chirurgia, e unità operative o funzioni di competenza dei dipartimenti di cui al precedente elenco. In sintesi, con la nuova configurazione e organizzazione dei Dipartimenti, sono soppresse unità operative non compatibili con i modelli di gestione della rete ospedaliera e di emergenza urgenza, secondo gli indirizzi della programmazione nazionale e regionale, e sono attivate funzioni e attività coerenti con il ruolo di ospedale territoriale dei PO di Isili e di Muravera, in base ai bisogni rilevati nel territorio di competenza. PO Binaghi Per il PO Binaghi, già qualificato come polo pneumologico della rete regionale e sede per lo sviluppo di attività rivolte alla assistenza diurna e a peculiari percorsi diagnostico terapeutici, si deve procedere, gradualmente e tenendo conto della disponibilità di spazi e dei tempi necessari alla loro realizzazione, al completamento dei percorsi di riqualificazione da tempo avviati, con: la riduzione delle attività di assistenza per acuti, da concentrare in altri ospedali, l avvio di percorsi di post acuzie con la conversione di posti letto, l ulteriore rafforzamento, nella logica di integrazione ospedale territorio, di attività di assistenza diurna e di peculiari percorsi ospedalieri e territoriali. Questi obiettivi implicano, compatibilmente con i tempi necessari per l adeguamento degli spazi, il graduale trasferimento in altri ospedali aziendali, e in particolare presso il PO SS Trinità, dei reparti di Pneumologia e di Oculistica, e delle attività di laboratorio; comportano, inoltre, l acquisizione dal PO SS Trinità della unità di Diabetologia, l attivazione di nuove specialità mediche, tra cui riabilitazione intensiva cardiologica e pneumologica, e, e- ventualmente, l attivazione di un reparto di lungodegenza. RELAZIONE AA V. 30 10 STAMPA DEL 12/12/12

Attraverso la disponibilità di spazi, resa possibile dai trasferimenti dei reparti per acuti e da eventuali lavori di adeguamento, si sta valutando, infine, l opportunità di dare avvio anche a nuove forme di ricovero territoriale, secondo il modello delle cure intermedie. Con il nuovo assetto previsto per il Binaghi, la rete ospedaliera aziendale potrà proporsi con più razionalità nella gestione dei livelli assistenziali, della appropriatezza, della continuità assistenziale, e della integrazione ospedale territorio, e con più efficienza, in termini di rapporto tra costi di produzione e valorizzazione della produzione, tariffaria e per funzioni. PO Businco Il PO Businco rappresenta il riferimento regionale e aziendale per la cura delle malattie oncologiche. La revisione organizzativa è rivolta a valorizzare questo ruolo, e a favorire lo sviluppo di attività oncologiche presso altri presidi e a livello territoriale, in linea con le indicazioni della programmazione nazionale e regionale. La riorganizzazione proposta è rivolta, quindi, allo sviluppo della rete oncologica aziendale e di quella regionale, e di soluzioni di decentramento di attività, coerenti con le necessità assistenziali e le risorse disponibili. Relativamente agli assetti si prevede il superamento del modello precedente basato su piccole unità specializzate per organo o per apparato, con la valorizzazione di unità di dimensioni adeguate per garantire qualità assistenziale, razionalità di gestione, flessibilità e efficienza, e con lo sviluppo di soluzioni orientate a categorie di pazienti. PO Microcitemico Il ruolo del PO Microcitemico nella rete regionale è rivolto alla assistenza pediatrica e alle malattie rare. L assistenza in area pediatrica, anche per le ridotte dimensioni del PO, non si è potuta valorizzare secondo gli iniziali obiettivi, con la conseguenza che ha continuato a essere praticata in modo disorganico in diversi punti di assistenza distribuiti negli altri ospedali di Cagliari. Sulla base di queste esigenze, il PO Microcitemico è riqualificato e ammodernato in modo da concentrare l offerta di assistenza in area pediatrica, con specialità rivolte a un bacino di utenza non solo regionale, e si propone come riferimento di elezione per il paziente pediatrico, attraverso un ventaglio di offerta ampio e completo per la diagnosi e cura delle patologie infantili, con specifica attenzione a quelle più diffuse in Sardegna e nell area mediterranea. Per la complessiva valorizzazione e razionalizzazione delle attività di assistenza ospedaliera in area pediatrica nel presidio, si prevedono, quindi, sviluppi collegati: al completamento degli investimenti in corso, che consentiranno, nel breve e medio periodo, la disponibilità di oltre 120 posti letto, al perfezionamento degli accordi in corso con il Brotzu e con l AOU di Cagliari per il definitivo riassetto della assistenza ospedaliera riferita alle patologie infantili. RELAZIONE AA V. 30 11 STAMPA DEL 12/12/12

Nel quadro complessivo di riorganizzazione della rete ospedaliera aziendale, la realizzazione di nuovi posti letto nel PO Microcitemico è strategica sia perché consente di accogliere reparti per le patologie infantili, distribuiti in più punti produttivi, che necessitano di operare in sinergia, sia perché gli spazi attualmente occupati consentono di razionalizzare l offerta negli ospedali in cui i reparti hanno, attualmente, sede. PO Marino La DGR 31/2 2011 prevede il PO Marino come nodo nella rete di emergenza urgenza con la qualificazione di Punto di Primo Intervento, con lo scopo di garantire la gestione delle urgenze minori e la stabilizzazione dei pazienti più gravi fino al trasferimento a un DEA. In relazione a quanto stabilito da questa delibera, è opportuno precisare che l attuale status dell ospedale Marino quale sede di Pronto Soccorso è stato sostenuto e si è consolidato attraverso consistenti investimenti nella edilizia e nelle dotazioni tecnologiche, e che la modifica dell attuale assetto in PPI richiederebbe tempi non brevi, disagi per gli utenti, e ulteriori investimenti negli altri ospedali aziendali, attualmente non sostenibili. Il PRSS 2006 2008, pur prevedendo il superamento degli ospedali SS Trinità e Marino a favore di un nuovo ospedale policentrico, aveva stabilito che fino alla realizzazione della nuova struttura, questi presidi ospedalieri avrebbero continuato a garantire assistenza operando al massimo delle potenzialità tecnologiche, organizzative e strutturali senza riduzione dei livelli assistenziali fino ad oggi garantiti. In particolare, il declassamento del PO Marino da sede di Pronto Soccorso, a sede di PPI, determinerebbe sia la canalizzazione sugli altri ospedali di circa 25000 accessi annui in pronto soccorso, sia l incremento dei trasferimenti di pazienti tra ospedali, con conseguenze negative per l efficienza e per i costi. Nel periodo 2012 2014 non è ragionevole prevedere una realistica attuazione della DGR 31/2 2011 in merito a questo punto, per cui le strategie della azienda si orientano, per il breve e medio periodo, verso una utilizzazione dell ospedale e delle sue specialità, alle migliori condizioni possibili. Per quanto riguarda le tecnologie impiegate e necessarie, le stesse dovranno essere mantenute e aggiornate per garantire la piena operatività dell ospedale e delle funzioni in esso svolte. Attualmente, sono presenti nel PO Marino la maggior parte delle unità che la DGR 31/2 2011 prevede come dotazione degli ospedali di zona (Anestesia, Radiologia, Pronto Soccorso e OB, Ortopedia, Chirurgia d urgenza), e unità per il trattamento delle lesioni midollari, per la medicina iperbarica, e per interventi di microchirurgia ricostruttiva e di chirurgia per il reimpianto degli arti. In mancanza di soluzioni alternative praticabili nel breve e medio periodo, le strategie a- ziendali prevedono, quindi, il consolidamento delle funzioni svolte attualmente dal PO Marino nella rete ospedaliera e nella rete di emergenza urgenza. In questa prospettiva si propone l inserimento nel PO Marino di queste specialità: RELAZIONE AA V. 30 12 STAMPA DEL 12/12/12

Medicina generale Neurochirurgia Chirurgia degli arti. In particolare, un unità operativa di Medicina favorirebbe una valutazione più tempestiva e puntuale delle necessità del paziente, e consentirebbe di ridurre i trasferimenti di pazienti tra i presidi della azienda, mentre la neurochirurgia è complementare e sinergica alle attività specialistiche svolte nel presidio. Infine, la Chirurgia degli arti rafforzerebbe, con costi aggiuntivi contenuti, l orientamento specialistico dell ospedale, tenendo anche conto del fatto che, in tempi brevi, il reparto di Clinica Ortopedica del PO Marino dovrà essere trasferito nel Policlinico di Monserrato. PO SS Trinità Il ruolo, delineato per i PO aziendali nella rete di emergenza urgenza dalla citata DGR 31/2 del 2011, prevede lo status di DEA di I livello per l ospedale SS Trinità. Attualmente, rispetto alle indicazioni di questa delibera, l ospedale è inadeguato per alcuni aspetti, che determinano inefficienze e disagi, oltre a trasferimenti frequenti in altri ospedali dell area di Cagliari. Il pronto soccorso del PO SS Trinità, secondo la delibera, deve compiere interventi diagnostico terapeutici, di stabilizzazione e cura del Paziente, di ricovero oppure di trasferimento urgente al D.E.A. di II Livello (Hub) secondo protocolli concordati per le patologie di maggiore complessità. Deve, quindi, presentare una dotazione di servizi di base e specialistici di complessità medio-alta, ma diffusi nella rete ospedaliera, nonché valori adeguati di accessibilità del bacino di utenza. Secondo la richiamata delibera, le attività del DEA si basano su una struttura complessa di Medicina e Chirurgia di Accettazione e d Urgenza, e sulla disponibilità di letti di Osservazione Breve Intensiva e di letti per la Terapia Subintensiva (anche a carattere multidisciplinare), anche comuni con l Area di Osservazione Breve Intensiva. Dalla tabella delle dotazioni di base e specialistiche previste per i DEA di primo livello e- merge la necessità di fornire risposte in merito alle specialità di: Neurologia, Pediatria, Oculistica, Ortopedia e Traumatologia. Quanto alla prima si prevede l attivazione, in tempi brevi, della specialità, accorpandola alla Neuroriabilitazione. Per le specialità pediatriche, la cui destinazione prevista è il PO Microcitemico, l ipotesi da valutare, anche in accordo con l AO Brotzu e l AOU di Cagliari, è quella di attivare una emergenza pediatrica, nel quadro di una complessiva riorganizzazione dell offerta pediatrica nella provincia. RELAZIONE AA V. 30 13 STAMPA DEL 12/12/12

Le specialità oculistiche operative presso l ospedale Binaghi dovranno essere trasferite al PO SS Trinità, non appena si renderanno disponibili gli spazi necessari. Per la ortopedia e la traumatologia le scelte aziendali sono orientate verso un rafforzamento e potenziamento coerente con i requisiti per la funzione di DEA di I livello. Oltre alle modifiche collegate alla emergenza, altre variazioni significative riguardano le seguenti specialità: Chirurgia maxillo facciale Dermatologia Diabetologia Neurochirurgia. Si prevede: l accorpamento di chirurgia maxillo facciale con otorinolaringoiatria, la concentrazione delle attività nel PO Businco per dermatologia, il trasferimento al PO Marino della neurochirurgia per sinergia con le specialità trattate in questo ospedale, lo sviluppo delle attività in ambito territoriale per la diabetologia, secondo gli indirizzi della programmazione nazionale e regionale. Si conferma il trasferimento al PO SS Trinità delle attività pneumologiche per acuti attualmente svolte presso il PO Binaghi, per coerenza con il ruolo attribuito ai due ospedali, e per sinergia con le altre specialità per acuti che si svolgono nel PO SS Trinità. Nel quadro del rafforzamento del PO SS Trinità è prevista, infine, l attivazione di un reparto di Chirurgia vascolare. Rete territoriale Nella rete territoriale le strutture a gestione diretta devono essere riqualificate tenendo conto del loro ruolo nel sistema, ruolo che deve essere modulato per intensità di cure, all interno di una gamma di offerta capace di fornire le opzioni più adatte rispetto allo stato di salute del cittadino e ai suoi bisogni. In questo quadro, occorre sviluppare i nuovi modelli organizzativi delle cure intermedie, della casa della salute, della medicina di base, e rafforzare l assistenza domiciliare. Nel contesto i processi di presa in carico devono essere potenziati e razionalizzati in una prospettiva assistenziale non limitata nel tempo, o all evento che ha determinato il bisogno del paziente. L avvio di nuove soluzioni organizzative, tuttavia, non sempre può essere garantito con sostituzioni di risorse, richiedendo spesso risorse aggiuntive, almeno per il tempo necessario a consolidare e a rendere efficaci i nuovi processi. Questo obiettivo, per altro, è condizionato da criticità importanti tra cui: la frammentazione e la dispersione organizzativa favorita anche dalla conformazione geografica e demografica del territorio della Provincia, RELAZIONE AA V. 30 14 STAMPA DEL 12/12/12

l estrema difficoltà nel sostituire modelli organizzativi più razionali e innovativi, senza creare pregiudizio alle attività di assistenza, la pressione conseguente alla tendenza della popolazione a ricorrere alla assistenza ospedaliera, anche quando non è necessaria. Con DGR 42/3 del 2011 è stata finanziata con fondi POR FESR per il 2007 2013, la realizzazione in provincia di Cagliari di Case della Salute nei Comuni di Mandas, Senorbì, Quartu S. Elena, San Nicolò Gerrei, Pula. Inoltre, con la stessa delibera è stata finanziata la realizzazione di un centro riabilitativo con nucleo hospice a Quartu S. Elena. Oltre a queste nuove strutture, l azienda intende potenziare l offerta territoriale con i nuovi modelli organizzativi delle cure intermedie attraverso la conversione di posti letto per acuti disponibili presso gli ospedali territoriali di Isili e di Muravera, e valutare la possibilità di destinare alle cure intermedie posti letto da rendere disponibili nel PO Binaghi. Per quanto riguarda soluzioni e modelli organizzativi, l obiettivo dell azienda è rivolto a realizzare un percorso di riequilibrio della offerta territoriale che tiene conto delle indicazioni fornite dalle nuove direttive per gli atti aziendali. In particolare, è prevista la realizzazione di strutture interdistrettuali nell ambito del Dipartimento delle Attività Territoriali (Dipartimento dei Distretti), per lo sviluppo e la gestione di attività di produzione riferite alle funzioni distrettuali. Questa soluzione consente di concentrare risorse, attualmente frammentate e disperse, nell ambito di unità organizzative di maggiore consistenza, che garantiscono la realizzazione di economie di scala, e la distribuzione dell offerta assistenziale in modo equo in tutti i distretti, tenendo conto dei livelli di domanda. RELAZIONE AA V. 30 15 STAMPA DEL 12/12/12

Offerta ospedaliera e posti letto La configurazione della rete ospedaliera aziendale, anche sulla base degli indirizzi regionali per gli atti aziendali e delle indicazioni della programmazione nazionale, è rimodulata tenendo conto delle valutazioni riferite a discipline e specialità attivate e da attivare, che sono dettagliate in questo capitolo. Strutture ospedaliere Anatomia e istologia patologica (Cod. 3), Farmacia ospedaliera, Laboratorio analisi I parametri relativi al bacino di utenza indicano per Anatomia e Istologia patologica un fabbisogno massimo di 4 strutture complesse per la provincia di Cagliari. Nella ASL di Cagliari operano 2 strutture complesse di Anatomia e Istologia Patologica (Cod. 3), una presso il PO Businco, e una presso il PO SS Trinità. Il Piano di riorganizzazione non prevede modifiche di configurazione per le 2 strutture. Per la Farmacia ospedaliera i parametri relativi al bacino di utenza indicano una struttura complessa per hub o spoke. Nella ASL di Cagliari opera una struttura complessa di Farmacia ospedaliera. Il Piano di riorganizzazione prevede il mantenimento di questa struttura, con la revisione dei processi e delle attività in vista della razionalizzazione della spesa farmaceutica sia in area ospedaliera, sia in area territoriale. I parametri relativi al bacino di utenza indicano per il Laboratorio di analisi un fabbisogno massimo di 4 strutture complesse per la provincia di Cagliari. Nella ASL di Cagliari operano 5 strutture complesse per Laboratorio di analisi operanti presso il PO Binaghi, presso il PO Businco, presso il PO Marino, presso il PO SS Trinità, presso il PO Microcitemico (Laboratori di Diagnostica avanzata). Sono attivate, inoltre, 2 strutture semplici dipartimentali operanti una nel PO S. Marcellino, e una nel PO S. Giuseppe. Il Piano di riorganizzazione prevede per i Laboratori di Analisi: la soppressione della struttura complessa operante presso il PO Binaghi; la soppressione delle due strutture semplici dipartimentali operanti presso il PO S. Marcellino e il PO S. Giuseppe; il mantenimento temporaneo delle strutture complesse operanti presso gli altri o- spedali, e la valutazione di eventuali ulteriori concentrazioni. Nel nuovo assetto, il Laboratorio di analisi del PO SS Trinità garantisce i servizi e le prestazioni necessarie al PO Binaghi, al PO S. Marcellino, al PO S. Giuseppe. RELAZIONE AA V. 30 16 STAMPA DEL 12/12/12

Questo percorso di riorganizzazione prevede 4 strutture complesse in luogo di 5, nessuna struttura semplice dipartimentale, e successive eventuali concentrazioni che tengano conto delle esigenze dei singoli presidi connesse al loro ruolo. Anestesia e Rianimazione (Cod. 82), Terapia intensiva (Cod. 49) I posti letto di Terapia intensiva attivati nelle strutture pubbliche della provincia di Cagliari sono 44, di cui 22 presso la ASL 8, 12 presso il Brotzu e 10 presso l AOU di Cagliari. I parametri relativi al bacino di utenza indicano per la Terapia intensiva (Cod. 49) un fabbisogno massimo di 4 strutture complesse per la provincia, con 8 posti letto ciascuna, per complessivi 32 posti letto. Per Anestesia e Rianimazione (Cod. 82) le strutture devono essere relazionate in rapporto allo sviluppo della rete di emergenza. Nella ASL di Cagliari operano 4 strutture complesse di Anestesia e Rianimazione (Cod. 82 e 49), una presso il PO Businco (Anestesia e Rianimazione), una presso il PO Marino (Rianimazione e camera iperbarica), una presso il PO SS Trinità (Anestesia e Rianimazione), una presso il PO Binaghi (Anestesia e Rianimazione). Sono attivate, inoltre, 3 strutture semplici dipartimentali operanti una nel PO Marino (Anestesia), una nel PO S. Marcellino (Anestesia), una nel PO S. Giuseppe (Anestesia). Di seguito si forniscono PL effettivi impiegati e l indice medio di occupazione 2010-2011 : Terapia intensiva e Anestesia e Rianimazione ASL di Cagliari N Riferimento Posti letto % Occup. 1 SS Trinità Anestesia e Rianimazione 8 55,45% 2 Businco Anestesia e Rianimazione 6 93,49% 3 Binaghi Anestesia e Rianimazione 4 70,55% 4 Marino Rianimazione e camera iperbarica 4 73,08% Totale 22 Il Piano di riorganizzazione prevede: la conversione della struttura complessa del PO Binaghi in struttura semplice dipartimentale senza posti letto di terapia intensiva denominata Anestesia, in coerenza con il trasferimento delle attività per acuti presso altri ospedali; il mantenimento della struttura complessa di Anestesia e Rianimazione del PO Businco con 8 PL complessivi, giustificati dal tasso di occupazione, dal prevedibile incremento di attività nel presidio e nel vicino PO Microcitemico, e da quello collegato alla riduzione dei ricoveri in acuzie presso il PO Binaghi; il mantenimento della struttura complessa Rianimazione e Camera Iperbarica con 8 PL complessivi, giustificati dal tasso di occupazione e dall incremento prevedibile di attività derivante dalla attivazione di nuove specialità nel PO Marino (Medicina generale, Neurochirurgia), e dalla riduzione dei ricoveri in acuzie presso il PO Binaghi; RELAZIONE AA V. 30 17 STAMPA DEL 12/12/12

il mantenimento della struttura complessa Anestesia e Rianimazione del PO SS Trinità con 8 PL, giustificati dal tasso di occupazione e dall incremento prevedibile di attività derivante dalla attivazione di nuove specialità nel PO (Pneumologia, Clinica ortopedica, Chirurgia vascolare), e dalla riduzione dei ricoveri in acuzie presso i PO Binaghi, S. Marcellino e S. Giuseppe; il mantenimento della struttura semplice dipartimentale di Anestesia del PO Marino; la soppressione delle strutture semplici dipartimentali di Anestesia dei PO S. Giuseppe e S. Marcellino, alle cui esigenze provvede il reparto di Anestesia e Rianimazione del PO SS Trinità. Per la terapia intensiva pediatrica sono previsti due posti letto operativi nel PO Microcitemico, sotto la responsabilità organizzativa del reparto di Anestesia e Rianimazione del PO SS Trinità. Il percorso di riorganizzazione prevede 3 strutture complesse in luogo di 4, 2 strutture semplici dipartimentali in luogo di tre, e una dotazione complessiva di 26 posti letto, contro i precedenti 20; questo numero è coerente con il ruolo del PO Businco in ambito regionale, e con la dotazione richiesta per i PO Marino e SS Trinità quali nodi della rete di emergenza. Cardiologia e UTIC (Cod. 8 e cod. 50) I posti letto di Cardiologia attivati nella strutture pubbliche della provincia di Cagliari sono 61, di cui 0 presso la ASL 8, 32 presso il Brotzu e 29 presso l AOU di Cagliari; nella sanità privata sono accreditati 10 PL presso la Clinica S. Antonio con un indice di occupazione del 67,4%. I parametri relativi al bacino di utenza indicano per la Cardiologia un fabbisogno massimo di 4 strutture complesse per la provincia, con 20 posti letto ciascuna, per complessivi 80 posti letto. Per l UTIC sono attivati 18 PL presso la ASL di Cagliari, 6 presso l AOU di Cagliari, 16 presso l ospedale Brotzu per complessivi 40 PL. I parametri relativi al bacino di utenza indicano per l UTIC un fabbisogno massimo di 4 strutture complesse per la provincia, con 8 posti letto ciascuna, per complessivi 32 posti letto. Nella ASL di Cagliari operano 3 strutture complesse di Cardiologia (Cod. 8) presso il PO Businco, presso il PO Marino e presso il PO Binaghi, e una struttura semplice dipartimentale presso il PO Microcitemico. Tutte queste strutture operano senza posti letto. Nel PO SS Trinità opera una struttura complessa di Cardiologia e UTIC che utilizza 18 posti letto. L indice medio di occupazione per questa struttura è pari al 87,10% complessivo (il sistema di rilevazione non consente un calcolo in dettaglio per le due specialità). Il Piano di riorganizzazione prevede: RELAZIONE AA V. 30 18 STAMPA DEL 12/12/12

il mantenimento della struttura complessa del PO Businco e della struttura semplice dipartimentale del PO Microcitemico; il mantenimento della struttura complessa di Cardiologia e UTIC presso il PO SS Trinità con la realizzazione di un modulo da 20 PL suddiviso in 8 PL per UTIC e 12 PL per Cardiologia, da completare non appena disponibili i necessari spazi; la trasformazione della Cardiologia del PO Binaghi in Cardiologia territoriale (struttura complessa senza PL), a supporto dello sviluppo delle attività che avranno sede presso questo ospedale; la trasformazione della Cardiologia del PO Marino in struttura semplice dipartimentale. È necessario considerare che il numero delle strutture è funzionale alla operatività di 5 ospedali, e che l assenza della specialità in uno di questi, comporterebbe continui trasferimenti dei pazienti, con impatto sulla assistenza, disagi organizzativi e per l utenza, e inevitabili costi aggiuntivi. Chirurgia generale (Cod. 9), Chirurgia toracica (Cod. 13), Chirurgia vascolare (Cod. 14), Algologia I posti letto di Chirurgia generale attivati nelle strutture pubbliche della provincia di Cagliari sono 260,5, di cui 119,5 presso la ASL 8, 48 presso il Brotzu e 99 presso l AOU di Cagliari. Nella ASL di Cagliari opera una struttura semplice dipartimentale di Terapia del dolore presso il PO Businco. Detta struttura utilizza 6 PL (4 RO + 2 DH) accorpati nella specialità di Chirurgia. Nella sanità privata sono accreditate le seguenti strutture: Chirurgia generale Strutture private N Riferimento Posti letto % Occup. 1 Casa di cura Lay 39 + 4 0,30% 2 Sant Antonio 20 + 4 6,00% 3 Villa Elena 17 + 2 12,30% 4 Nuova Casa di Cura Decimo 14 + 4 83,00% 5 Polispecialistica S Elena 15 + 6 29,00% 6 Clinica S. Anna 0 + 3 7 Città di Quartu 0 + 5 Totale 105 + 28 I parametri relativi al bacino di utenza indicano per la Chirurgia generale un fabbisogno massimo di 6 strutture complesse per la provincia, dotate di almeno 24 PL ciascuna, per, massimo, complessivi 136 posti letto; nel contesto è necessario tenere conto che la Chirurgia Oncologica del Businco ha un tasso di attrazione elevato in ambito regionale. RELAZIONE AA V. 30 19 STAMPA DEL 12/12/12

Per la Chirurgia vascolare (Cod. 14) si prevede un fabbisogno per una struttura complessa ogni 400000 800000 abitanti con 16 PL, corrispondenti a 2 strutture complesse per gli ospedali di Cagliari, considerando che questa specialità non è disponibile nel Medio Campidano, nel Sulcis Iglesiente, e nell Oristanese. Attualmente risultano attivati 7 PL nella AOU di Cagliari e 24 nella AO Brotzu. Per la Chirurgia toracica (Cod. 13) si prevede un fabbisogno per una struttura complessa ogni 800000 1500000 abitanti con 16 PL. Attualmente risultano attivati 8 PL nella ASL 8 e 2 PL nella AOU di Cagliari. Il reparto di Chirurgia toracica operante nel PO Businco utilizza 8 posti letto e ha un indice di occupazione del 45,80%. Nella ASL di Cagliari operano 6 strutture complesse di Chirurgia generale (Cod. 9) presso il PO Businco (Chirurgia generale e Chirurgia sperimentale), presso il PO Marino (Chirurgia d urgenza), presso il SS Trinità, presso il PO San Marcellino, e presso il PO S. Giuseppe; è inoltre prevista una SSD di Terapia del dolore. Di seguito si forniscono i PL effettivi impiegati e tassi medi di occupazione 2010-2011: Chirurgia generale ASL di Cagliari N Riferimento Posti letto % Occup. 1 SS Trinità Chirurgia generale 27 + 1 77,52% 2 Marino Chirurgia d urgenza 28 + 1 91,0% 3 Businco Chirurgia Oncologica 14 + 2 76,37% 4 Businco Chirurgia sperimentale 6 + 2 91,78% 5 Businco Chirurgia toracica 8 54,38% 6 Businco Terapia del dolore 4 + 2 48,49% 7 San Marcellino - Chirurgia 15 + 1 63,77% San Giuseppe - Chirurgia 12,5 + 4 80,26% Totale 106,5 + 13 Il Piano di riorganizzazione prevede: il mantenimento della struttura complessa di Chirurgia generale presso il PO SS Trinità con 24 PL complessivi, sufficienti in base al tasso di occupazione, e in considerazione degli interventi in corso rivolti a migliorare l appropriatezza dei ricoveri; l attivazione presso il PO SS Trinità di una struttura complessa di Chirurgia vascolare con 16 PL complessivi, complementare alle attività svolte in questo presidio, che utilizza spazi disponibili presso il presidio. il mantenimento della struttura complessa di Chirurgia d urgenza presso il PO Marino con 24 PL complessivi, sufficienti in considerazione degli interventi in corso rivolti a migliorare l appropriatezza dei ricoveri, (vedi in particolare Medicina generale per l attivazione di un reparto di Medicina nel presidio); RELAZIONE AA V. 30 20 STAMPA DEL 12/12/12

l attivazione, come indicato dalla DGR 3/14 del 2011, di una struttura complessa di Algologia (ex Terapia del dolore) presso il P.O. Businco, che utilizzerà 3 dei PL assegnati alla UO di Chirurgia oncologica; il mantenimento di una sola struttura complessa di Chirurgia Oncologica nel PO Businco con 27 PL complessivi con attivazione all interno della stessa di incarichi di alta specializzazione per assicurare il più ampio e miglior soddisfacimento della domanda. Per i PL assegnati si prevede l utilizzo nelle seguenti specialità: n. 3 PL nella chirurgia Toracica (cod.13), n. 24 nella Chirurgia generale (cod. 9) con n. 3 posti dedicati all algologia e con n. 8 PL per lo svolgimento delle attività di chirurgia del seno. la soppressione della struttura complessa di Chirurgia sperimentale, le cui attività saranno svolte da altri reparti chirurgici, tra cui la Chirurgia del seno; l attivazione presso il PO Businco di una struttura semplice dipartimentale di Chirurgia del seno che utilizza i posti letto del reparto di Chirurgia Oncologica; la soppressione della struttura di Chirurgia toracica le cui attività confluiscono nel reparto di Chirurgia generale del PO Businco, e sono organizzate all interno dello stesso anche mediante incarichi di alta professionalità; la riduzione a 6 dei PL attribuiti alla struttura operante presso il PO S. Giuseppe da accorpare al modulo di medicina (Vedi medicina generale), e il temporaneo mantenimento della struttura complessa; la riduzione a 6 dei PL attribuiti alla struttura operante presso il PO S. Marcellino da accorpare al modulo di medicina (Vedi medicina generale), e il temporaneo mantenimento della struttura complessa; Questo percorso di riorganizzazione consente, per la Chirurgia generale, pur attivando la nuova struttura complessa di Algologia, di mantenere in 6 il numero delle strutture complesse, di mantenere invariato il numero delle strutture semplici dipartimentali, e di contenere il fabbisogno di posti letto in 84, contro gli attuali 119,5, è funzionale alle iniziative relative al miglioramento della appropriatezza dei ricoveri, e consente una razionalizzazione dei costi con destinazione di risorse ad altre attività necessarie. Con la soppressione della struttura complessa di Chirurgia toracica si riduce la dotazione di ulteriori 5 PL, mentre i 3 posti residui restano operativi ed aggregati ai PL di Chirurgia; per la nuova struttura complessa di Chirurgia vascolare sono, invece, necessari 16 PL. Per la sanità privata occorre una rivalutazione dei posti letto riferibili alla provincia di Cagliari, sulla base della contrattazione e dell acquisto dei ricoveri necessari, in coerenza con gli indici di occupazione effettivi rilevati. Dermatologia (Cod. 52) I posti letto di Dermatologia attivati nelle strutture pubbliche della provincia di Cagliari sono 20, di cui 6 presso la ASL 8, e 14 presso l AOU di Cagliari. Nelle strutture private non risultano posti letto accreditati. Considerando che la specialità non è disponibile nella ASL 5, nella ASL 6 e nella ASL 7, i parametri relativi al bacino di utenza indicano per la Dermatologia un fabbisogno massimo di 2 strutture complesse per il Sud Sardegna, con 20 PL ciascuna e complessivi 40 PL. RELAZIONE AA V. 30 21 STAMPA DEL 12/12/12