RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE
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- Anna Maria Giusti
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1 RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE Ann Marie Pietrantonio Modena
2 Perché cambiare? Direzione Sanitaria NOCSAE
3 Il modello organizzativo è coerente rispetto al contesto attuale e prevedibile in futuro?
4 Mission HUB provinciale per EMERGENZA-URGENZA e POLITRAUMA Sede di centralizzazione per patologie tempo dipendenti (IMA- STROKE) Forte orientamento specialistico (unicità di alcune discipline specialistiche CHIRURGIA VASCOLARE e NEUROCHIRURGIA) Ospedale di riferimento di Modena per le discipline di base e riferimento provinciale per i casi più complessi riferiti alle discipline di base
5 Necessità organizzative legate al ruolo del NOCSAE Hub emergenza urgenza, trauma, discipline specialistiche. Polo tecnologico di riferimento per neuroradiologia interventistica, diagnostica angiografica a angiografia interventiva, emodinamica, chirurgia robotica Riferimento per la casistica di base (pz cronici, pluripatologici, fragili con necessità di stabilizzazione clinica e riabilitazione) Il duplice ruolo associato al forte sviluppo tecnologico (chirurgia mininvasiva, robotica, diagnostica angiografica invasiva) amplifica la necessità di migliorare gli asset organizzativi e differenziare i livelli di cura
6 Aree di criticità e di intervento Area diurna Day Hospital di area internistica e specialità mediche, Day Service organizzato per U.O. percorsi multipli e diversificati dispersione risorse umane e tecnologiche maggiore necessità di spazi Area low care mancata individuazione di un setting dedicato a pazienti con necessità di riabilitazione difficoltà di trattamento dei pazienti anziani provenienti dal percorso ortogeriatrico e dei pazienti neurologici per mancanza di riabilitazione estensiva
7 Area intensiva/subintensiva Aree di criticità e di intervento mancanza di area subintensiva a supporto dell area medica sovrautilizzo di terapia intensiva, neurorianimazione e TIM trasferimento dalla terapia intensiva alle medicine e alla riabilitazione intensiva di pazienti che necessitano di livelli di intensità di cura più elevati Area dell emergenza urgenza O.B.I. sottodimensionata e mancanza di un area a degenza breve ed elevato turnover insufficiente azione di filtro alle aree di degenza ordinaria saturazione della capacità di accoglienza dei reparti sovraffollamento e difficoltà di gestione dei pazienti che stazionano in P.S. Blocco Operatorio utilizzo discontinuo della Recovery Room mancanza di area filtro per i postoperati sovrautilizzo di terapia intensiva e subintensiva
8 Proposta di riorganizzazione Principi Guida ridisegnare i livelli di intensità di cura in relazione ai bisogni riferiti al CASE MIX dell Ospedale quale presupposto per la riorganizzazione per intensità assistenziale salvaguardare la vocazione specialistica dell ospedale enfatizzando le potenzialità (multidisciplinarietà, team per percorso di cura per specifici outcomes clinici, clinical services lines) migliorare la gestione delle risorse logistiche (piattaforme produttive condivise da più unità operative)
9 Area diurna / Piastre tecnologiche Proposta di riorganizzazione Contenuti e Stato di Avanzamento Day Hospital e Day Service Ambulatori Attività angiografica Interventiva organizzata per disciplina accorpamento delle attività di day hospital e day service in unica piastra centralizzata polivalente e individuazione gestore assets logistici. accorpamento delle attività di cardiologia e chirurgia vascolare in un unica piastra angiografica Maggio 2014 Settembre 2014 accorpamento per aree funzionali omogenee e per complementarietà delle discipline nell ambito di percorsi di cura. Settembre 2014 Area low care RE 15 PL del PARE dedicati alla riabilitazione estensiva (in particolare pazienti provenienti dal percorso stroke care e ortogeriatrico) Attivati novembre 2013 Discharge Room attivazione di una discharge room quale area di deflusso per pazienti in dimissione
10 Proposta di riorganizzazione Contenuti e Stato di Avanzamento Area usual care Dipartimento integrato di Medicina, Endocrinologia, Metabolismo e Geriatria Riorganizzazione per intensità assistenziale con trasferimento della U.O. di Geriatria al piano della Medicina Metabolica per favorire la condivisione delle risorse mediche, infermieristiche e degli spazi. Percorso multidisciplinare con connotazione logistica specifica per pazienti con disturbi cognitivi Dicembre 2014 Area intensiva/subintensiva Piattaforma High Care e Subintensiva accorpamento delle Aree High Care e Subintensive non specialistiche in 2 piattaforme invece di 3 con riduzione dei letti di intensiva a favore dell attivazione di letti di subintensiva a supporto dell area internistica definizione e condivisione dei percorsi e dei criteri di accesso omogeneizzazione dei protocolli e linee guida per il trattamento dei pazienti attivazione di teams multidisciplinari stabili per patologia. Luglio/settembre 2014
11 Proposta di riorganizzazione Contenuti e Stato di Avanzamento Direzione Sanitaria NOCSAE Area dell emergenza urgenza P.S. conversione dell attuale O.B.I. in area per l accoglienza dei pz per i quali è in corso l iter diagnostico terapeutico, dei pz fragili o con disturbi cognitivi. Dicembre 2014 O.B.I. trasferimento nell area della Med. Urg. con aumento dei posti letto da 6 a 12. Dicembre 2014 Medicina d Urgenza Blocco Operatorio ridefinizione della mission: gestione in regime di ricovero a degenza breve di pazienti a medio-alta complessità Dicembre 2014 Ridefinizione delle regole di funzionamento e istituzione di un nucleo di coordinamento stabile Recovery Room Chirurgia Robotica Ripristino del funzionamento della Recovery Room secondo le linee di indirizzo SIARTI (osservazione fino a 6 ore). Avviato per la Chirurgia Generale Implementazione dell attività di chirurgia robotica secondo una logica di piastra multidisciplinare: alle discipline di Chirurgia Generale e Urologia si aggiungeranno la Chirurgia dei Trapianti e l Otorino Definizione di un coordinamento permanente della piastra. Maggio 2014
12 E l intervento risolutivo? Gli interventi ipotizzati possono migliorare l efficienza e la qualità della risposta ai bisogni clinico assistenziali dei pazienti
13 Posti letto e dati di attività Direzione Sanitaria NOCSAE
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