1 Giornata Mondiale della Pace Fraternità, fondamento e via per la pace 1 gennaio 2013 Il saluto augurale dell Anno Nuovo è la benedizione del Signore invocata sulle persone, sulle famiglie, sui popoli. Il bene più grande e prezioso di cui si ha urgente bisogno è la pace, che è la pienezza dell anelito di ogni uomo alla felicità. Sull inizio dell Anno scende dunque la benedizione di Dio e auguriamoci l un l altro: Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace (Nm 6, 23-27). La Chiesa, madre e maestra nella fede, oggi pone davanti ai nostri occhi, devoti e fidenti, la figura di Maria, la Madre di Dio. All inizio dell Anno, l invocazione a Maria ci rassicura nel cammino di fede e ci orienta nelle scelte di vita con la sua materna protezione, con la sua esemplarità di obbedienza a Dio. Lo stesso Papa Francesco termina il Messaggio, inviato alla Chiesa e al mondo, per la Giornata Mondiale della Pace rivolgendosi a Maria: Maria, la Madre di Gesù, ci aiuti a comprendere e a vivere tutti i giorni la fraternità che sgorga dal cuore del suo Figlio, per portare pace ad ogni uomo su questa nostra amata terra (n. 10). Ora preghiamo concordi per la pace e riflettiamo insieme sulla pace come dono di Dio. Seguendo la meditazione che Papa Francesco svolge nel suo Messaggio sul tema Fraternità, fondamento e via per la pace, ritroveremo salutari benefici per la nostra conversione evangelica.
2 La fraternità, anelito insopprimibile Nel cuore di ogni uomo, anche il più grezzo e apparentemente insensibile, abita un desiderio di fraternità che si esprime in una tensione interiore tesa a stringere legami stretti e sicuri, affidabili, come una rete di relazioni capaci di strapparci dalla solitudine e dalla paura. Questa condizione costituisce il punto di partenza per costruire una pace giusta e duratura. Ogni uomo dunque, interpretando la sua coscienza profonda, è chiamato a intessere una rete che determina una fraternità di cui il luogo privilegiato è la famiglia. Infatti la famiglia appare essere un luogo primario di fraternità e di educazione alle relazioni fraterne (cfr. n. 1). Nell attuale sviluppo meraviglioso delle tecnologie comunicative, si moltiplicano le relazioni, le interconnessioni, tanto da sperimentare una condizione di protezione e di vicinanza. Eppure si osserva come sia frequente il contrasto tra una vicinanza digitale e il crescere della globalizzazione dell indifferenza, confermando una parola di Benedetto XVI: La globalizzazione ci rende vicini, ma non ci rende fratelli (Caritas in veritate, 19/2009). Purtroppo il proliferare della ideologia dell indifferenza, moltiplica la distanza vitale, la sperequazione, la povertà, l ingiustizia, segnalando in modo a volte drammatico l assenza della cultura della solidarietà. Questo rovinoso fenomeno imprime un accelerazione rispetto al costituirsi di una mentalità cosiddetta dello scarto che induce al disprezzo e all abbandono dei deboli, cioè di coloro che sono ritenuti inutili. Dov è tuo fratello (Gen 4, 9) In tale prospettiva appare evidente l incapacità delle culture del consumismo e dell individualismo di produrre vincoli autentici di fraternità. In realtà, una vera fraternità tra uomini e popoli non convince
3 se fondata solo sulla buona volontà dei singoli e delle istituzioni. Essa suppone, quale suo fondamento ultimo, il riferimento ad un Padre comune, cioè una paternità trascendente. Solo il riconoscimento effettivo e consapevole di un Padre consolida l attrattiva verso la fraternità, cioè quel farsi prossimo, fondamento di una vera convivenza pacifica (cfr. n. 2). Dov è tuo fratello? (Gen 4, 9) è la domanda con la quale Dio interpella Caino, chiedendo conto del suo operato. Caino risponde Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?. La risposta evasiva rivela una lontananza non solo affettiva ma soprattutto un sentimento di non accoglienza dell altro. E lecito anche domandarsi: Perché è successo questo agli inizi della storia umana? Perché insorge la violenza tra fratelli? La risposta non è subito evidente e tuttavia pare che sia irrefrenabile l istinto della sopraffazione degli uni sugli altri, anche nel luogo più sacro della famiglia. Caino sconcerta la coscienza perché nega il disegno di Dio che lo vuole fratello di Abele essendo figli dello stesso Padre. Così si infrange la vocazione alla fraternità. Le ingiustizie e le guerre insorgono quando si negano i legami di fraternità, cioè quelle feconde relazioni di reciprocità e di dono. Già Caino porta con sé il veleno del rifiuto, quale conseguenza del peccato, visibile nell avversione invidiosa e forsennatamente competitiva con il fratello. E voi siete tutti fratelli (Mt 23, 8) Ci si chiede: si riuscirà ad estirpare dall uomo la violenza fratricida? Da soli gli uomini possono vincere le tendenze all odio, all indifferenza, all egoismo accettando le differenze legittime che caratterizzano i fratelli e le sorelle? (cfr. n. 3). Le domande esprimono il paradosso della verità cristiana che chiede l amore per i nemici, per i persecutori.
4 La risposta vera sta nella parola di Gesù: Poiché vi è un solo Padre, che è Dio, voi siete tutti fratelli (Mt 23, 8-9) e nell altra parola: Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati (Gv 15,12). Di qui si evidenzia la via maestra della pace, la via della composizione dei conflitti appellandosi a principi di una umanità redenta. Dunque la radice della fraternità non sta nel valore esclusivo del sangue la consanguineità parentale ma è contenuta nella paternità di Dio. La causa della fraternità passa dall amore personale di Dio per ciascun uomo. La paternità genera naturalmente la fraternità: è infatti l amore paterno che trasforma l esistenza e delinea le vie della solidarietà fraterna. E tuttavia non possiamo dimenticare che il punto verticale della fraternità sta nella croce. Gesù è il principio della riconciliazione e della più alta fraternità. Infatti dalla croce Gesù purifica l uomo dal peccato e lo restituisce nuovo, istituendosi principio di unità. In Gesù ci riconosciamo veramente tutti fratelli. La fraternità, fondamento e via per la pace Dalla rivelazione divina, fattasi carne in Gesù come abbiamo contemplato nella fede a Natale, deriva con evidenza l idea-forza che la fraternità umana sta a fondamento della pace. Questa fraternità è feconda e genera un autentica opera di solidarietà (cfr. n. 4) che sospinge ad essere gli uni per gli altri in una comunità di fratelli. In realtà la pace o è un bene di tutti o è un bene di nessuno. Essa fa parte integrante del bene comune. Inoltre la solidarietà cristiana va oltre la semplice filantropia. Suppone che il prossimo sia amato come viva immagine di Dio Padre, riscattata dal sangue di Gesù, posta sotto l azione dello Spirito Santo (Giovanni Paolo II, in Sollicitudo rei socialis, n. 40/1988).
5 Nel suo Messaggio il Santo Padre espone altri aspetti molto importanti per edificare la pace. Afferma che la fraternità è premessa per sconfiggere la povertà, perché fa riscoprire l economia come mezzo di giustizia e di pace (cfr. nn. 5-6), e ancora sostiene che la stessa fraternità struttura le relazioni solidali, impiantate attraverso la famiglia e lo spazio vitale della comunità. Viene sottolineata la forza della fraternità che si rende del tutto capace a spegnere le guerre. Al riguardo la Chiesa sente il dovere di alzare la voce per far cessare ogni sopruso e violazione dei diritti fondamentali dell uomo (cfr. n. 7) e per incrementare e incoraggiare le vie del dialogo, degli accordi internazionali, della non proliferazione delle armi. Infine la fraternità contrasta e si oppone con decisione contro la corruzione e il crimine organizzato, contro l uso sconsiderato della natura, per usare le risorse a vantaggio di tutti (cfr. nn. 8-9). In realtà la fraternità porta ad un equilibrio fra libertà e giustizia, fra responsabilità personale e solidarietà, fra bene dei singoli e bene comune. Conclusione Papa Francesco, con parole molto persuasive, incita a impegnarsi nell edificare un autentica fraternità. Egli ammonisce affermando che la fraternità ha bisogno di essere scoperta, amata, sperimentata, annunciata e testimoniata (cfr. n. 10). Solo l amore di Dio ci consente di accogliere e di vivere pienamente la fraternità, attraverso il servizio vicendevole. L esempio viene da Gesù che ha detto: Io sono in mezzo a voi come colui che serve (Lc 22, 26-27). Sono i fratelli che si servono con e per amore. Sono i discepoli del Signore, divenuti fratelli per grazia, che diventano modelli di pace e creano condizioni di pace. La vera pace si costruisce ogni giorno nel servizio
6 reciproco e amorevole. Infatti il servizio è l anima di quella fraternità che edifica la pace (cfr. n. 10). In questo inizio di Anno poniamo ogni sforzo per fiaccare gli istinti di rivalità, per neutralizzare le passioni di orgogliosa competizione distruttiva, per porre le basi di una convivenza fraterna, idonea a sopportare le frange di conflittualità che a volte ci sovrastano, anche per futili motivi di rivalsa. La Vergine Maria, regina della pace, sostenga il nostro proposito e ci aiuti a edificare la pace. + Carlo, Vescovo