Incontro di studio La tutela dei Beni culturali Sabato 14 gennaio 2006 ore 18.00 Scuola di Specializzazione per le Professioni legali Vico Pergola, 1 Lucera Autorità, illustri relatori, gentili ospiti, esimi colleghi, cari studenti, sono lieto di porgere il saluto mio personale e dell Università degli studi di Foggia, che mi onoro di rappresentare, a questo importante incontro di studio su un tema di grande interesse come quello della Tutela dei Beni culturali. Un saluto e un ringraziamento sentito mi sia consentito rivolgere ai colleghi della Facoltà di Lettere e Filosofia e Giurisprudenza della nostra Università e al Club UNESCO di Lucera, in particolare al Presidente, l Avv. Pietro Agnusdei, che hanno organizzato questa iniziativa. Ringrazio e saluto per la loro presenza i professori Enrico Follieri e Adelmo Manna che oggi presentano due pubblicazioni di rilievo per il 1
settore: Il diritto dei beni culturali e Il codice dei beni culturali. Gli illeciti penali. L incontro di oggi intende essere un momento di riflessione e confronto sulla tutela, prevenzione, custodia e valorizzazione dei beni culturali che costituiscono un valore fondamentale in sé legato all'immagine della cultura storica ed artistica nazionale e mediterranea che va conservato e difeso in nome dei principi elementari della civiltà e della cultura. Nell affrontare la delicata questione della tutela dei beni culturali nel nostro Paese è necessario partire dall art. 9 della Costituzione, così formulato: la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione. Ne deriva che sviluppo, cultura, ricerca e patrimonio formano un tutto inscindibile e che la tutela deve essere concepita non come mera protezione ma in funzione della cultura di ogni singolo individuo in modo tale che il patrimonio storico e artistico sia fruibile da tutti. 2
Naturalmente per patrimonio culturale nazionale si intende l insieme di due tipologie di beni culturali: i beni culturali in senso stretto, coincidenti con le cose d interesse storico, artistico, archeologico, ecc. e quelli, in senso più ampio, che sono costituiti dai paesaggi italiani, espressione dei valori storici, culturali, naturali e morfologici dei territorio. L Italia, che possiede senza dubbio la più ricca eredità artistica e culturale esistente al mondo, è stata posta in testa alla lista dell UNESCO dei siti patrimonio dell umanità. Essa ha da sempre avuto la responsabilità di conservare questo patrimonio rendendolo disponibile a tutti e con l art. 9 della Costituzione ha dato a tali principi una connotazione istituzionale e costituzionale legata alla consapevolezza del popolo italiano della propria identità e delle proprie radici. La cultura giuridica italiana ha sempre attribuito fondamentale importanza alla salvaguardia del patrimonio culturale a testimonianza della consapevolezza di ciò che il bene culturale è e rappresenta. In questa ottica è indispensabile legare il concetto di tutela a quello della valorizzazione. 3
Infatti, se consideriamo la tutela non come mera conservazione e, quindi, non in maniera statica ma dinamica, non possiamo fare a meno di identificarla con la valorizzazione; si tratta di due concetti che non vanno tenuti distinti ma considerati come aspetti concorrenti. Quando tuteliamo un bene culturale lo valorizziamo così come quando valorizziamo un bene non possiamo prescindere dall operare per la sua tutela. La tendenza degli ultimi anni è andata purtroppo nel senso contrario e cioè verso una decisa separazione dei due concetti di tutela e valorizzazione. Diversi sono stati i provvedimenti legislativi che hanno indirizzato la materia in tal senso fino all adozione del decreto legislativo n. 42 del 2004 così detto Codice dei beni Culturali e del Paesaggio. Il Codice ha abrogato il Testo unico in materia di beni culturali e ambientali e adeguato la normativa sui beni culturali ai dettami imposti dalla revisione del Titolo V della Costituzione che ha a sua volta innovato il riparto di competenze tra Stato e Regioni in materia di tutela e valorizzazione dei Beni culturali attribuendo la prima a livello centrale e la seconda a livello periferico. 4
Il decentramento in atto ha portato ad una crescita delle responsabilità e del ruolo degli Enti locali e delle Regioni, sollecitando una gestione della cultura più dinamica attraverso la quale creare nuove forme di consumo e di occupazione. I Beni Culturali costituiscono uno dei motori di sviluppo del nostro Paese; è necessario attuare delle strategie di rilancio e valorizzazione economico sociale delle ricchezze storico artistiche territoriali, solo così si potrà creare un offerta turistica e culturale all altezza del patrimonio di storia, arte, tradizioni e bellezze paesaggistiche. Noi abbiamo la grande responsabilità di preservare, conservare e restaurare il nostro patrimonio culturale ma anche di promuovere e quindi valorizzare la funzione educativa che i beni culturali possono e devono esplicare. Naturalmente, un ruolo chiave nel processo di radicamento della cultura della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, compete alle Università, nella loro insopprimibile funzione non solo di creazione del sapere, ma anche e prima di essa di educazione dei giovani ai principi di identità culturale e civile. 5
Fin dalla sua nascita l Università degli Studi di Foggia e in particolar modo la Facoltà di Lettere e Filosofia con l istituzione del Corso di laurea in Beni culturali ha portato avanti iniziative di sensibilizzazione, facendo sempre più spesso interagire gli studenti con la cultura della conservazione, del rispetto e della valorizzazione del patrimonio culturale del nostro territorio ponendo particolare attenzione ad un concetto fondamentale e cioè che i beni culturali che ci circondano rivestono un importanza fondamentale per la vita dell uomo essendo essi stessi intimamente connessi al tessuto storico della nostra civiltà. Chiudo questo mio breve intervento augurandovi un fruttuoso dibattito attorno all argomento oggetto di questo incontro; Vi ringrazio, anche a nome dell Istituzione che qui rappresento, per la partecipazione e auspico infine che questo incontro costituisca solo la prima occasione di un felice scambio di ulteriori creativi approfondimenti sull argomento. Grazie. 6