Tabarelli Giulio - Ingegnere Ambientale REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN MARTINO BUON ALBERGO

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REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN MARTINO BUON ALBERGO PROGETTO DI MODIFICA E AMPLIAMENTO IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI ERRE & ERRE S.R.L.S. Via Cesare Beccaria, 14/CD San Martino Buon Albergo (VR) STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE INTEGRAZIONI A SEGUITO RICHIESTA PROT. 0034521 DEL 26/04/2016 La Ditta Il Tecnico

A seguito della richiesta di integrazioni a seguito dell istruttoria di cui alla comunicazione prot. 0034521 DEL 26/04/2016, si redige la presente Relazione Integrativa. I punti riportati di seguito ripercorrono le richieste di integrazioni della comunicazione di cui sopra, allo scopo di completare le informazioni per l istruttori di Screeninig di Impatto Ambientale per le modifiche proposte all impianto della Erre & Erre Srl. 1.1 CONGRUITÀ PIANO REGIONALE GESTIONE RIFIUTI Nel precedente Studio di Impatto ambientale per lo Screening, non veniva considerata la distanza dalle abitazioni civili presenti e dall abitazione prossima, per la verifica di Congruità col Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali. Si riporta pertanto il paragrafo normativo del Piano 1.3.7.2 Distanza minima dalle abitazioni ed edifici pubblici Criteri di esclusione L ubicazione degli impianti và valutata anche in relazione alla distanza dai centri abitati, così come da edifici destinati ad abitazione, già la L.R. 3/2000 definisce all art. 32 opportune distanze per la localizzazione delle discariche, in linea con tale principio il D.Lgs. 36/2003 per l ubicazione delle discariche di rifiuti pericolosi e non pericolosi indica espressamente che vanno effettuate tra le altre, verifiche per le condizioni di accettabilità dell impianto in relazione alla distanza dai centri abitati. In quest ottica nel rispetto del principio di precauzione, vanno certamente fatte opportune valutazioni in merito alla distanza da edifici destinati a civile abitazione (e non solamente centri abitati) oltre che da aree sensibili (strutture scolastiche, asili, ospedali, case di riposo, grandi luoghi di aggregazione). Allo scopo di prevenire situazioni di compromissione della sicurezza delle abitazioni o di grave disagio degli abitanti - sia in fase di esercizio regolare che in caso di incidenti e di cantiere - è definita una distanza di sicurezza minima tra: l area ove vengono effettivamente svolte le operazioni di recupero o smaltimento, intesa come il luogo fisico ove avvengono le suddette operazioni, indipendentemente dalla presenza di eventuali opere di mascheratura e/o mitigazione previsti in progetto; gli edifici pubblici e le abitazioni, anche singole, purchè stabilmente occupate (esclusa l eventuale abitazione del custode dell impianto stesso). Le suddette distanze si computano indipendentemente dalla distanza fra la recinzione perimetrale dell attività e le abitazioni o gli edifici pubblici di cui sopra. In funzione della tipologia impiantistica valgono le seguenti distanze: Tipologia impiantistica di recupero - Distanza di sicurezza o Impianti di recupero aerobico e anaerobico di matrici organiche 500 m o Impianti di produzione CDR 100 m o Impianti di selezione e recupero 100 m L area di impianto risulta pertanto all interno della distanza di rispetto da civile abitazione di 100 mt, senza considerare recinzioni perimetrali e fabbricati. Pertanto viene a modificarsi al disposizione del sistema di granulazione all interno del fabbricato, al fine di rispettare il vincolo evidenziato di cui sopra. Pertanto con la presente si integra anche la tavola di progetto n. 1, denominata 03 Progetto 10-02-2016, che viene sostituita con la nuova Tavola di progetto n. 1, denominata 03 Progetto 05-05-2016, che riporta lo spostamento delle aree in cui avviene effettivamente il luogo fisico delle operazioni di recupero,

posizionandole oltre il limite indicato su tavola di 100 mt dalla civile abitazione più vicina sita in Via della Repubblica. Quindi il sistema di granulazione che verrà introdotto, e le aree di stoccaggio e selezione dei rifiuti in ingresso all impianto si trovano posizionate oltre il limite vincolante, mentre entro il limite vengono a posizionarsi solo ne aree di stoccaggio dell MPS recuperata. Lo spostamento dell impianto permette di posizionare il sistema filtrante sopra il solaio dell officina magazzino ricambi, mentre i silos di raccolta del granulato saranno posti oltre il portone carraio di ingresso, con le tubazioni passanti sopra lo stesso. Visualizzazione della distanza vincolante di 100 mt dalla civile abitazione Da verifica diretta le altre abitazioni prossime presenti distano 120 e 135 mt. Al fine di approfondire la verifica delle distanze, è stata presa in considerazione anche la presenza di altri impianti di recupero, verificando la banca dati sul sito di ArpaV, aggiornata però al 2014, di seguito riportata.

I due impianti più vicini sono siti in prossimità dell impianto di recupero della Erre & Erre Srl, rispettivamente in Via Della Repubblica e in via della Concordia. La ditta Eurecycling in realtà non è più operante, come risulta dalla Determinazione della Provincia di Verona n. 392/15 del 06 FEB 2015, e quindi non può essere considerata. La ditta Pinheiro da Silva Adeir, per conoscenza diretta risulta in dismissione, e da tempo non vi è più presenza di personale o lavorazioni all indirizzo della sede. Pertanto gli impianti più vicini ad oggi sono situati in Via Caboto e Via dell Artigianato, posti a circa 1700 mt di distanza in linea d aria, e in Via Ca dell Aglio posto a circa 1500 mt di ditantza. Visualizzazione indirizzi impianti di recupero rifiuti del Comune di San Martino Buon Albergo 1.2 INCIDENZA AMBIENTALE Fra gli elaborati per lo studio di impatto ambientale non era inserita la Relazione Tecnica per la verifica di Incidenza Ambientale. Pertanto si integra con la presente, nominandola come elaborato 08bis, in cui vien verificato l uso del suolo e il posizionamento dell impianto in relazione ai sistemi di programmazione del territorio comunali e la distanza da habitat di pregio e siti SIC.

1.3 CICLO DELLE ACQUE Fra le integrazioni richieste vi è un chiarimento per la descrizione del ciclo della acque presente in impianto. Si integra quindi il progetto con una tavola specifica denominata 10 Progetto acque 05-05-2016, in formato A1, con l indicazione delle linee di raccolta delle acque piovane esterne, la posizione corretta del sistema di pozzo perdente per le acque meteoriche, già inviato in bozza con le integrazioni volontarie assieme all autorizzazione allo scarico inviata ancora dalla ditta realizzatrice del fabbricato. La rete si compone quindi di un'unica linea di raccolta con griglie esterne, che conferisce al pozzo perdente indicato in planimetria, per tutte le acque meteoriche, sia delle coperture che dei piazzali esterni. All interno non è presente nessun punto di raccolta. Come specificato anche al successivo punto 1.5 della presente, per i chiarimenti in merito alla realizzazione della fossa per il posizionamento dell impianto di granulazione, non è previsto nessun punto di raccolta acque all interno del fabbricato poichè il rifiuto in ingresso per sua tipologia e per necessità di lavorazione non prevede presenza di acque ne di possibili spanti, essendo già selezionato alla fonte. Pertanto la realizzazione della fossa, che sarà pavimentata esattamente come tutto il fabbricato interno e cioè con pavimentazione industriale in cls, manterrà la completa impermeabilizzazione dell area interna, garantendo un elevato grado di tutela del terreni. 1.4 NORMA TECNICA DI RECUPERO Fra le integrazioni richieste, è presente un approfondimento in merito ai contenuti della norma tecnica di riferimento per le MPS che verranno realizzate. Occorre ricordare che l impianto opera in regime di semplificata e pertanto le MPS prodotte sia dalla frazione cartacea che dalla frazione plastica devono essere conformi ai punti 1.1.4 e 6.1.4 e 6.2.4, previste dal DM 05/02/98 e ss.mm.ii. che ad oggi risulta ancora l unica norma per il recupero di rifiuti. Il citato punto 1.1.4 nello specifico al sottopunto b) prevede l ottenimento di materie prime secondarie per l industria cartaria rispondenti alle specifiche delle norme UNI-EN 643, in cui risulta necessario verificare: impurezze quali metalli, sabbie e materiali da costruzione, materiali sintetici, vetro, carte prodotte con fibre sintetiche, tessili, legno, nonché altri materiali estranei: max 1% come somma totale; carta carbone, carte bituminose: assenti; formaldeide e fenolo: assenti; PCB + PCT: < 25 ppm Pertanto il rifiuto verrà correttamente selezionato in ingresso nelle apposite aree al fine di garantire che quanto inserito all interno del sistema di pressaggio presenti già le caratteristiche merceologiche definite

dalla UNI-EN 643, per subire solo un trattamento di condizionamento volumetrico, avendo già raggiunto gli standard normativi per essere considerata MPS con la selezione. Le attività di selezione sono manuali. Attività similare per l ottenimento di MPS plastiche tramite selezione manuale, prima dell alimantazione al sistema di granulazione per materiali plastici per l ottenimento di MPS conformi alle specifiche UNIPLAST- UNI 10667 e prodotti in plastica nelle forme usualmente commercializzate. La norma di settore specifica per le MPS plastiche sarà più d una, considerando quindi la UNI 10667-6 per PVC rigido, la UNI 10667-3 per la frazione di Polipropilene, la UNI 10667-02 per la frazione in Polietilene. Tutte le norme tecniche prevedono analisi merceologiche minime, fra cui per la 10667-6 per usi diversi la granulometria con polveri RA<1% RB<0,01%, una massa volumica 1,35<ρ<1,6,mentre per la UNI 10667-3 la definizione di massa volumica < o > di 0,92 per la definizione del tipo a o b, da dimensione del macinato 16 mm max minimo 90% sia per destinazione per estrusione che per stampaggio, oppure per la UNI 10667-02 con le masse volumiche secondo classe 1, 2, 3, 4, 5 e con dimensione del macinato 16 mm max minimo 90% sia per destinazione PE a soffiaggio di corpi cavi che PE per stampaggio. Le norme di settore sono sufficientemente applicate, considerando anche l esperienza diretta dei gestori per l attività prevista, acquisita nelle precedenti attività lavorative con l utilizzo di tecnologie similari e quelli introdotte dal nuovo progetto. La certezze dell ottenimento della conformità dell MPS è data dalla fase di selezione manuale nelle aree apposite effettuata prima dell alimentazione del granulatore, per l eliminazione delle frazioni indesiderabili che potrebbero inficiare l opera di granulazione. 1.5 REALIZZAZIONE FOSSA Come indicato anche al paragrafo precedente la realizzazione della fossa per il posizionamento del granulatore Folcieri e del nastro primario di alimentazione vedrà il taglio della pavimentazione industriale, la realizzazione dello scavo e il rifacimento dell impermeabilizzazione della fossa tutto in cls. Verrà realizzato quindo uno scasso per il posizionamento della macchina granulatrice di 4 x 4 mt, e per il posizionamento del nastro di alimentazione di 2 x 5 mt. Nell immagine successiva, riportata anche in scala nella Tavola 02, si possono vedere le dimensioni di macchine e apprestamenti di realizzazione della fossa per loro posizionamento. Non è prevista alcuna rete di captazione acque in quanto il rifiuto in ingresso è già selezionato in origine per livello qualitativo apprezzabile, finalizzato al recupero.

1.6 PREVISIONALE ACUSTICA Viene integrata la Relazione Previsionale Acustica con l inserimento dei recettori prossimi, e corretto il refuso sulla marca del granulatore 1.7 PRESIDI ANTINCENDIO Si allega documentazione di progetto per la modifica del C.P.I. che verrà presentata. San Martino Buon albergo, li 05/05/2016