Piscine e fontane Impianti in luoghi con un rischio maggiore per presenza di acqua

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Piscine e fontane Impianti in luoghi con un rischio maggiore per presenza di acqua pubblicato il 17/08/2013 aggiornato il 17/08/2013 1. Generalità Come tutti sanno piscine e fontane rappresentano luoghi in cui il rischio elettrico è maggiore per la presenza di acqua. Gli impianti elettrici realizzati a servizio e in prossimità di tali strutture devono avere requisiti particolari. Per quanto riguarda le fontane, la Norma CEI 64-8 Sezione 702 si occupa di quelle non accessibili, o che non sono raggiungibili senza l'aiuto di scale o di mezzi simili, perché a quelle che possono essere, anche illecitamente, raggiunte e occupate dalle persone si applicano prescrizioni più severe, le stesse richieste per le piscine. Sono escluse dalla sezione 702 le piscine trattate da apposite norme di prodotto, i bacini naturali, i laghi, le aree costiere o aree simili, a meno che non si tratti di aree progettate espressamente per venire utilizzate come piscine. Le fontane sono state considerate nella sezione 702 della Norma solo a partire dalla quinta edizione. La settima edizione della Norma CEI 64-8 (Novembre 2012) ha apportato alcune modifiche, evidenziate nella trattazione seguente.

2. Piscine In relazione alla pericolosità e ai provvedimenti da adottare per la sicurezza delle piscine, incassate e non incassate, si possono individuare tre zone: 0, 1 e 2: La zona 0 corrisponde al volume interno alla vasca che contiene l'acqua; La zona 1 costituisce il volume delimitato dalla superficie verticale situata a 2 m attorno al bordo della vasca, che si eleva dal pavimento o dalla superficie dove possono sostare le persone, e dal piano orizzontale situato a 2,50 m al di sopra del pavimento o di questa superficie. Se la piscina è dotata di piattaforme per tuffi, trampolini, blocchi di partenza, scivoli ecc.. la zona 1 si dilata in orizzontale per 1,50 m attorno e per 2,50 m al di sopra di queste strutture. Nella zona 1 le persone sono bagnate e a piedi nudi su superfici da considerare anch esse bagnate. La zona 2 è il volume circostante alla zona 1 che si sviluppa in verticale, parallelamente e ad una distanza in orizzontale dalla zona 1 di 1,5 m, fino ad un'altezza di 2,50 m dal piano del pavimento o dalla superficie dove possono sostare le persone (la zona 2 non è prevista per le fontane). La classificazione in zone della piscina influenza la scelta dei sistemi di protezione e dei componenti che si possono installare, occorre quindi prestare particolare attenzione alle distanze, facendo riferimento a quanto riportato nella figura 1 - Estensione delle zone di piscine e pediluvi (sezione verticale, piscina interrata) e 2 - Estensione delle zone di piscine e pediluvi (sezione verticale, piscina fuori terra).

Figura 1 - Estensione delle zone di piscine e pediluvi (sezione verticale, piscina interrata). Figura 2 - Estensione delle zone di piscine e pediluvi (sezione verticale, piscina fuori terra).

Figura 3 - esempio esplicativo di come si modifichi il limite delle zone 1 col filo teso lungo 2 m e il limite delle zone 2 col filo teso lungo 3,5 m (sezione orizzontale). Figura 4 - Si sottolinea che il muretto B, alto solo 1 metro, non delimita la zona 2, a differenza del muretto A, alto almeno 2,5 m. Solo la presenza di ostacoli fissi di altezza non inferiore a 2,5 m modifica le infatti zone secondo la cosiddetta regola del filo teso.

2.1. La zona 0 In questa zona è vietata l'installazione di qualsiasi apparecchiatura elettrica ad eccezione di quelle strettamente necessarie che devono però essere specificatamente destinate all'installazione subacquea e alimentate, per mezzo di circuiti SELV ad una tensione nominale non superiore a 12 V in c.a o a 30 V in c.c., con sorgente di sicurezza installata al di fuori delle zone pericolose. Le condutture che entrano nella zona 0 devono essere limitate a quelle necessarie all'alimentazione degli apparecchi utilizzatori collocati in tali zone e possono essere anche con guaina o rivestimento metallico purché connessi al collegamento equipotenziale supplementare. Sono vietate in zona 0 giunzioni, derivazioni, prese a spina, dispositivi di protezione, sezionamento e comando che devono essere collocati in zona 2 o più convenientemente fuori dalle zone pericolose. E' ammesso invece l'uso di apparecchi utilizzatori previsti per uno specifico funzionamento all'interno delle piscine (ad esempio apparecchi per la pulizia della vasca), a condizione che non ci siano persone all'interno della vasca, se alimentati tramite circuiti protetti con uno dei seguenti sistemi di alimentazione: - SELV con tensione non superiore a 50 V in c.a. o 120 V in c.c ; - direttamente dalla rete con interruzione automatica della alimentazione mediante un interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale I dn non superiore a 30 ma; - separazione elettrica con ogni apparecchio utilizzatore alimentato singolarmente.

Le sorgenti di alimentazione del sistema SELV e per separazione elettrica devono però essere situate fuori dalle zone pericolose o anche in zona 2 (Norma CEI 64-8 settima edizione) se protette da un differenziale con Idn < 30 ma. Le prese a spina dei circuiti che alimentano tali apparecchi utilizzatori ed i relativi apparecchi di comando devono essere dotati di una opportuna segnalazione che avvisi l'utente che questi apparecchi devono essere utilizzati solo quando la vasca della piscina non è occupata da bagnanti. Per l'illuminazione delle vasche si devono impiegare solamente apparecchi di illuminazione destinati ad essere utilizzati nell'acqua o a contatto con l'acqua. Devono essere ad installazione fissa e conformi alla Norma CEI EN 60598-2-18 (CEI 34-36) appositamente costruiti per l'impiego in piscina con grado di protezione minimo IPX8 (IPX8/5X se sono previsti getti d acqua per la pulizia della vasca *) e devono essere alimentati tramite SELV a 12 V in c.a. e 30 V in c.c. con la sorgente di sicurezza installata fuori dalle zone 0,1,2. Nell'istallazione di proiettori collocati al di fuori della zona 0, dietro oblò stagni ed alimentati dal retro dell'oblò stesso, si devono adottare opportuni accorgimenti atti ad evitare contatti intenzionali o accidentali tra qualsiasi massa degli apparecchi di illuminazione ed eventuali parti conduttrici degli oblò. * La protezione contro i getti d acqua è resa necessaria in quanto un apparecchio con grado di protezione IP8X garantisce la protezione contro l immersione permanente ma non contro i getti d acqua normalmente utilizzati per la pulizia delle vasche.

2.2. La zona 1 La zona 1 è meno pericolosa della zona 0 ma anche in questa zona valgono in generale le stesse prescrizioni per le condutture e per gli apparecchi utilizzatori specificatamente previsti per le piscine e sono vietate le giunzioni, le derivazioni, le prese a spina, i dispositivi di protezione, sezionamento e comando che devono essere installati al di fuori di tale zona. Se i componenti elettrici sono fissi e specifici per l'impiego in piscina, ad esempio gruppi per l'idromassaggio, l'alimentazione può anche non essere SELV a 12 V ma devono essere soddisfatte le seguenti prescrizioni: I componenti devono essere protetti da involucri aventi un isolamento almeno di classe II, in grado di fornire una protezione contro gli urti di media severità e devono essere accessibili solo attraverso un portello apribile con una chiave o un attrezzo. Il cavo di alimentazione ed i dispositivi di interruzione principali devono fornire una protezione di classe II e il portello deve essere interbloccato in modo da provocare con l'apertura l'interruzione di tutti i conduttori attivi. Il circuito di alimentazione di questi componenti elettrici deve essere protetto mediante una delle seguenti misure di protezione: - SELV ad una tensione nominale non superiore a 25 V in c.a od a 60 V in c.c., con la sorgente di sicurezza installata al di fuori delle zone 0, 1 e 2; - interruzione automatica della alimentazione mediante interruttore differenziale con corrente differenziale nominale I dn non superiore a 30 ma; - separazione elettrica, con alimentazione di un solo apparecchio utilizzatore e con la sorgente di alimentazione installata al di fuori delle Zone 0, 1.e 2.

Nelle piccole piscine (per piccola piscina si intende una piscina nella quale, per mancanza di spazio, non esiste una zona 2), è permesso installare apparecchi di illuminazione (gli apparecchi di illuminazione devono però essere posti entro involucri aventi un isolamento almeno di classe II o equivalente e devono fornire una protezione contro gli urti meccanici di media severità tipica delle costruzioni di tipo industriale), prese a spina, interruttori e altri dispositivi di comando (preferibilmente provvisti di coperchi o placche isolanti ) anche nella zona 1 purché siano fuori dalla portata di mano, installati a 0,3 m dal pavimento ad almeno 1,25 m dal limite della zona 0, e siano protetti mediante: - SELV (25 V c.a. in generale o 50 V c.a. per gli apparecchi di illuminazione), con la sorgente di sicurezza installata al di fuori delle zone 0 ed 1; - separazione elettrica con la sorgente di alimentazione di ogni singolo utilizzatore installata al di fuori delle zone 0 ed 1. - un interruttore differenziale con Idn < 30 ma. Nella zona 1 il grado di protezione non deve essere inferiore a IPX5 mentre per le piccole piscine al coperto dove normalmente non si utilizzano getti d'acqua per le pulizie il grado di protezione minimo può essere IPX4. Possono essere installati elementi elettrici riscaldanti, se annegati sotto al pavimento, purché ricoperti da una griglia metallica connessa all'impianto di terra. La settima edizione della CEI 64-8 ammette la presenza di dispositivi di protezione, sezione, comando e prese a spina in zona 1 solo se SELV (ovvero 12 V c.a. o 30 V c.c.).

2.3. La zona 2 Nella Zona 2 sono permessi tutti i componenti indicati per la zona uno. Oltre a questi sono ammesse anche prese a spina, interruttori e altri dispositivi di comando a condizione che i circuiti siano alimentati tramite una delle seguenti misure di protezione: - SELV (50 V c.a.), con la sorgente di alimentazione installata al di fuori delle Zone 0, 1 e 2. La sorgente di sicurezza può essere installata nella Zona 2 se il suo circuito di alimentazione è protetto da un interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale I dn non superiore a 30 ma; - interruzione automatica della alimentazione ottenuta mediante un interruttore differenziale con corrente differenziale nominale I dn non superiore a 30 ma; - separazione elettrica, con sorgente di alimentazione di un solo apparecchio utilizzatore e con la sorgente di alimentazione installata al di fuori delle Zone 0, 1 e 2. Questa sorgente può essere installata nella Zona 2 se il suo circuito di alimentazione è protetto da un interruttore differenziale concorrente differenziale nominale I dn non superiore a 30 ma. Nella zona 2 i gradi di protezione minimi non devono essere inferiori a IPX2 per le piscine al coperto, IPX4 per le piscine all'aperto, IPX5 nel caso si utilizzino getti d'acqua per la pulizia. 2.4. Collegamenti equipotenziali I collegamenti equipotenziali principali (EQP) devono essere sempre realizzati. Oltre a questi, devono essere effettuati i collegamenti equipotenziali supplementari (EQS) collegando ad un nodo equipotenziale tutte le masse estranee delle Zone 0, 1 e 2 con i conduttori di protezione di tutte le masse collocate in queste zone, ovvero ad esempio:

condutture con guaina o rivestimento metallico, tubazioni metalliche (acqua), parapetti metallici, ferri d'armatura delle strutture, la griglia metallica elettrosaldata, gli accessori della vasca quali le scalette di accesso alla vasca o i trampolino metallici, ecc.. 2.5. Pompe di alimentazione e altre apparecchiature La nuova 64-8 dedica per la prima volta un capitolo ai locali tecnici (702.55 Altri componenti elettrici). Pompe di alimentazione o altri apparecchi destinati ad essere specificatamente utilizzati in piscina, posti in una stanza o un locale adiacente alla piscina (considerato esterno alle zone 1 e 2) accessibile mediante una ribalta o una porta situata su un piano che circonda la piscina, devono essere protetti da una delle seguenti misure di protezione: a) SELV non superiore a 12V in c.a. o 30 V in c.c. con la sorgente installata al di fuori delle zone O e 1. Quando la sorgente è installata in zona 2, si applica [articolo 702.53: b) Separazione elettrica in accordo a 413 e con il simultaneo soddisfacimento delle seguenti condizioni: - quando la pompa o altri apparecchi sono connessi al bacino della piscina, la connessione deve essere eseguita solo con la tubazione dell'acqua isolante: - deve essere solo possibile aprire la porta o la ribalta per mezzo di una chiave o un attrezzo; - tutti gli apparecchi installati nella stanza o locale devono avere un grado di protezione almeno IP5X o tale protezione deve essere realizzata mediante un involucro. c) interruzione automatica dell'alimentazione e con il simultaneo soddisfacimento delle seguenti condizioni: - quando la pompa o altri apparecchi sono connessi al bacino della piscina, la connessione deve essere eseguita solo con la tubazione dell'acqua in materiale isolante o con le tubazioni metalliche dell'acqua connesse al collegamento equipotenziale:

- deve essere solo possibile aprire la porta o la ribalta per mezzo di una chiave o un attrezzo: - tutti gli apparecchi installati nella stanza o locale devono avere un grado di protezione almeno IP5X o tale protezione deve essere realizzata mediante un involucro; - collegamento equipotenziale in accordo con 702.415.2: - gli apparecchi devono essere protetti per mezzo di un dispositivo differenziale con corrente differenziale nominale non superiore a 30 ma.

3. Fontane Nelle fontane non esiste la zona 2 ma solamente la zona 0 e la zona 1 all'interno delle quali vigono prescrizioni per la sicurezza analoghe a quelle per le piscine. La zona 0 corrisponde al volume interno alla vasca contenente l'acqua, compresi i volumi al di sotto delle cascate e dei getti d'acqua, mentre la zona 1 si sviluppa esternamente alla zona 0 a due metri in orizzontale e a 2,5 m in verticale. Se la fontana dispone di piattaforme calpestabili situate sopra il piano stradale la zona 1 si dilata in orizzontale a 1,5 m da queste piattaforme. Figura 5 - Esempio di determinazione delle zone di una fontana composta da diverse cascate e getti d acqua. In queste zone gli apparecchi di illuminazione devono essere a posa fissa e scelti in accordo con la Norma CEI EN 60598-2-18 (CEI 34-36) mentre le pompe elettriche devono rispettare le prescrizioni della Norma CEI EN 60335-2-41 (CEI 61-69).

Questi apparecchi utilizzatori devono essere alimentati con cavi, dichiarati idonei all'immersione continua in acqua dal costruttore, conformi alla Norma CEI 20-19/16. I cavi posati in zona 0 devono essere installati il più lontano possibile dalla vasca e devono collegarsi agli apparecchi utilizzatori seguendo un percorso che sia il più breve possibile. I cavi possono transitare nella Zona 1 ma devono essere provvisti di un'adeguata protezione meccanica. I componenti elettrici nelle devono possedere almeno un grado di protezione IPX8 per la zona 0 e IPX5 per la zona 1 e devono essere adeguatamente protetti contro gli urti mediante, vetri reticolati, griglie o involucri di altro genere rimovibili solo mediante l'uso di attrezzi. Nelle Zone 0 ed 1 sono vietate cassette di giunzione e di derivazione a meno che non contengano circuiti SELV che, in questo caso, possono essere installati nella zona 1. Come nelle piscine è possibile adottare uno dei tre sistemi di protezione contro i contatti diretti ed indiretti: SELV (50 V c.a.), separazione elettrica per ogni singolo utilizzatore o interruzione automatica dell'alimentazione mediante interruttore differenziale con I dn non superiore a 30 ma. Sia che si adotti l'alimentazione di tipo SELV sia che si adotti l'alimentazione per separazione elettrica la sorgente di sicurezza deve essere installata al di fuori delle Zone 0 ed 1. Sono vietate le misure di protezione mediante ostacoli e distanziamento, per mezzo di locali non conduttori e per mezzo di collegamenti equipotenziali non connessi a terra. Adottando circuiti di tipo SELV, indipendentemente dal valore nominale della tensione, le parti attive devono essere protette contro i contatti diretti tramite barriere od involucri che

presentino almeno il grado di protezione IPXXB oppure mediante un isolamento continuo in grado di sopportare una tensione di prova di 500 V per 1 minuto. Nelle Zone 0 ed 1 non devono essere installate prese a spina, né altri dispositivi di protezione, di sezionamento e di comando. Analogamente a quanto indicato per le piscine è richiesto un collegamento equipotenziale supplementare al quale collegare tutte le masse e le masse estranee presenti in zona 0 e 1 (si veda par. 2.4). 3.1. Protezione meccanica dei cavi Per le fontane devono essere rispettate le seguenti prescrizioni addizionali (Norma CEI 64-8 702.520.4): a) i cavi di alimentazione degli apparecchi utilizzatori installati nella zona 0 devono essere posati il più lontano possibile dalla vasca e devono raggiungere gli apparecchi utilizzatori installati entro la zona 0 percorrendo la via più breve praticamente possibile; b) i cavi installati nella zona 1 devono essere provvisti di adeguata protezione meccanica. Nelle fontane, i cavi devono essere conformi alla Norma CEI 20-19/16. Devono essere utilizzati solo tubi protettivi con codice di classificazione X5XX in funzione della resistenza all'urto definita nella Norma CEI EN 61386-1 (CEI 23-80). Tale Norma definisce le proprietà meccaniche dei tubi protettivi con un codice a 12 cifre da 1 a 5, ognuno dei quali rappresenta la severità della particolare prova. Ad esempio la prima cifra rappresenta la resistenza alla compressione, la seconda la resistenza all urto, la terza la resistenza alla trazione ecc.

Nel caso in esame X5XX significa che il tubo deve aver superato la prova all urto più severa, ovvero la prova con un martello di massa 6,8 kg. Quindi sarà possibile utilizzare un tubo cod. 1511.