Circolare n. Allegato A. - raccolta dati (A1a) - indagini. - eventuali nuove indagini (A1b) - cartografie di analisi (A1c)

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Transcript:

REPUBBLICA ITALIANA Assessorato Territorio ed Ambiente Circolare n. del Allegato A Elenco degli elaborati cartografici Cartografie Scala - raccolta dati (A1a) - indagini (A) Strumenti Urbanistici Generali (B) Strumenti Urbanistici Attuativi Fase Preliminare (A1) Fase di Dettaglio (A2) Fase Preliminare (B1) Fase di Dettaglio (B2) - eventuali nuove indagini (A1b) - cartografie di analisi (A1c) - cartografie di sintesi (A1d) - cartografie di analisi (A2a) - cartografie di sintesi (A2b) - indagini - geologica - geomorfologica - idrogeologica - pericolosità geologica - pericolosità sismica - suscettività all edificazione - geologica - litotecnica - geomorfologica - carta di sintesi per la pianificazione generale - raccolta dati (B1a) - indagini - cartografia di analisi (B1b) - indagini integrative (B2a) - cartografie di analisi (B2b) - cartografie di sintesi (B2c) - geologica - geomorfologica - idrogeologica - indagini - geologica - litotecnica - geomorfologica - eventuale idrogeologica - delle prescrizioni ed indicazioni esecutive 1:10.000 1:2.000 1:10.000 1:2.000

REPUBBLICA ITALIANA Assessorato Territorio ed Ambiente Circolare n. del Allegato B Simbologia Geologica Tratta, con modifiche, dalla "Guida al rilevamento della carta geologica d Italia in scala 1:50.000" (1992) del Servizio Geologico Nazionale ed i successivi aggiornamenti pubblicati sui Quaderni del Progetto CARG (Cartografia Geologica e Geotematica) pubblicati dall ISPRA (ex APAT).

REPUBBLICA ITALIANA Assessorato Territorio ed Ambiente Circolare n. del Allegato C Simbologia Geomorfologica Tratta dal "Manuale sui Fenomeni di dissesto geologico-idraulico dei versanti Classificazione e simbologia n 39/2006 pubblicato dall ISPRA (ex APAT).

REPUBBLICA ITALIANA Assessorato Territorio ed Ambiente Circolare n. del Allegato D Guida per la definizione delle Unita' Litotecniche Guida schematica alla definizione di unità litotecniche del "substrato" e della "copertura"

1 SUBSTRATO A) SUCCESSIONI CARBONATICHE Distinzione, in base al grado di suddivisione: A1 - poliedri giustapposti volume medio oltre 1 mc; A2 - poliedri giustapposti volume medio oltre 0,1 mc; A3 - poliedri giustapposti volume medio oltre 0,01 mc; A4 - poliedri giustapposti volume medio oltre 0,001 mc; (es. cataclasiti...) B) SUCCESSIONI CON ALTERNANZE DI LITOTIPI DIVERSI (Formazioni flyschioidi ed Argille varicolori) Successioni strutturalmente ordinate, distinzioni in base a rapporti % tra litotipi lapidei e litotipi "argillosi" Legenda litotipi litoidi litotipi argillosi N.B. - B1 può essere paragonato a A1-A3 Successioni stratigrafiche strutturalmente disordinate, distinzione derivata dalla precedente. B1s - successione originariamente come B1 intensamente tettonizzata B2s - successione originariamente come B2 intensamente tettonizzata B3s - successione originariamente come B3 intensamente tettonizzata B4s - successione originariamente come B4 intensamente tettonizzata N.B. - B1s può essere paragonato a A3-A4 Successioni a struttura "caotica" B1 - caratteristiche generali assimilabili a quelle di "argille varicolori" scompaginate. N.B. - da evidenziare eventuali grossi olistoliti.

C) SUCCESSIONI CONGLOMERATICO-SABBIOSO-ARGILLOSE Conglomerati C1 - a legante "argilloso" C2 - a legante "calcitico" C2.1 = basso grado di cementazione C2.2 = medio grado di cementazione C2.3 = elevato grado di cementazione N.B. - La distinzione C2.1-C2.2-C2.3 può essere effettuata sulla base della resistenza d'assieme del materiale. Es. In C2.,1 è possibile isolare i clasti con la sola azione della mano; in c2.2 questa operazione è possibile solo con il martello; in C2.3 questa operazione non è possibile neppure con il martello. Da evidenziare la presenza di eventuali fratture e le variazioni del grado di cementazione. Sabbie (Vedi G1-G3 della "copertura") Argille (Vedi H1 della "copertura") D) UNITÀ VULCANICHE unità litotecnica descrizione comportamento D1 PCL - piroclastico, ceneri e lapilli da litoide a granulare, mai rigido D2 PB - piroclastico, breccia granulare a granulometria grossolana D3 PS - piroclastico, scorie granulare a granulometria grossolana D4 PCS - piroclastico, ceneri e da granulare a coesivo, scorie secondo il grado di alterazione degli strati D5 PP - piroclastiti granulare, granulometria mal classata, grossolana in matrice cineritica D6 POZ - piroclastico, Pozzolane granulare, granulometria mal classata, grossolana in matrice cineritica D7 PT - piroclastico, tufo litoide litoide per zeolitizzazione, densità 1,6-1,8 D8 PZ - Piroclastici zeolitizzate litoide per zeolitizzazione, densità 1,8-2,1 D9 PLW - Pillow lavas litoide, fratturato con presenza di zeoliti e livelli argillificati Granulare - coesivo granulare granulare da granulare a coesivo granulare granulare rigido rigido rigido D10 L - Lave litoide, fratturato rigido E) UNITÀ METAMORFICHE

unità litotecnica descrizione comportamento E1 MTB - Metamorfiti di Basso grado E2 MTM - Metamorfiti di Medio grado E3 MTA - Metamorfiti di Alto grado Rocce lapidee con scistosità pervasiva (filladi e anageniti) Rocce lapidee con scistosità evidente (micascisti e metarenarie quarzose) Rocce lapidee con scistosità evidente (marmi - gneiss) Rigido coesivo Rigido - coesivo Rigido 2 - COPERTURA La definizione di unità litotecniche deve essere preceduta da una identificazione di unità litostratigrafiche che tenga conto almeno di una schematica suddivisione genetica del tipo: - detriti di falda - coltri eluviali - depositi alluvionali - depositi colluviali - accumuli di frana Si dovrà inoltre distinguere fra episodi sedimentari in atto o fossili. La suddivisione delle unità litostratigrafiche in unità litotecniche sarà eseguita sulla base delle caratteristiche granulometriche e delle proprietà tecniche secondo lo schema sotto riportato. F) SEDIMENTI A GRANA GROSSA Materiali sciolti F1) frammenti lapidei arrotondati o spigolosi (specificare la forma dei clasti) F2) idem, con frazione fina interstiziale. Materiali "coesivi" F1 o F2 ma dotati di coesione per legante "argilloso" Materiali cementati (legante calcitico) F3 - basso grado di cementazione F4 - medio grado di cementazione F5 - elevato grado di cementazione (Vedi C1-C2 del "substrato") G) SEDIMENTI A GRANA MEDIO FINE Materiali sciolti G1 - sabbie sciolte G1c - sabbie sciolte inglobanti frammenti spigolosi o arrotondati Materiali coesivi G2 - sabbie limose e limi sabbiosi

G2c - sabbie limose e limi sabbiosi inglobanti frammenti spigolosi o arrotondati Materiali cementati G3 - sabbie cementate (1) (1) Da valutare tipo di legante e grado di cementazione con metodi speditivi analoghi a quelli indicati per C1-C2 del "substrato". H) SEDIMENTI A GRANA FINE E FINISSIMA H1 - limi argillosi od argille H1c - limi argillosi od argille inglobanti frammenti lapidei spigolosi o arrotondati N.B. - Da evidenziare eventuale fessurazione ed esistenza di livelli o lenti anche sottili di materiali sabbiosi.

REPUBBLICA ITALIANA Assessorato Territorio ed Ambiente Circolare n. del Allegato E Simbologia per la rappresentazione delle indagini Tratta da Standard di archiviazione e rappresentazione informatica, simbologia per la stesura della carat delle indagini secondo quanto previsto dagli Indirizzi e criteri per la microzonazione sismica Commissione Tecnica per il monitoraggio degli studi di Microzonazione Simica (art.5 comma 7 OPCM del 13/11/207 n 3907)

REPUBBLICA ITALIANA Assessorato Territorio ed Ambiente Circolare n. del Scenari di Pericolosità sismica potenziale Allegato F Legenda: Figure 1, 2, 3, 4, 5, 13 Zone sede di instabilità dei versanti, presenza di frane antiche o recenti, pendii con cadute massi, sedimenti soffici con acque circolanti Figure 6, 7 Aree poste ai margini di scarpate Figure 8, 9, 10, 12 Aree poste in valli alluvionali o su conoidi, su sedimenti fini o in presenza di falda Figure 11, 14 Aree interessate dalla presenza di discontinuità o sovrastanti cavità

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