CAPITOLO PRIMO Le origini del costituzionalismo statunitense 1.1 CENNI STORICI. DALLA COLONIZZAZIONE ANGLOSASSONE ALLA PROMULGAZIONE DELLA COSTITUZIONE FEDERALE: LA SCELTA DEL PRESIDENZIALISMO. Prima della colonizzazione inglese e spagnola nel Nord America vivevano già popolazioni indigene (Sioux, Algonchini, Irochesi, Atzechi, ecc) per lo più dedite alla caccia, alla pesca e ad altre attività agricole molto primitive. 1 Dopo i primi viaggi fatti da Caboto al servizio dell Inghilterra per esplorare il territorio (XVI secolo), nel 1607 un gruppo di coloni mandati 1 Storia in Enciclopedia Zanichelli, pag 1940 3
dalla Compagnia di Londra si insediò a Jamestown, sulle coste della Virginia. Successivamente, nel 1620, un centinaio di dissenzienti puritani (padri pellegrini) con la nave Mayflower raggiunse il Massachusetts per sfuggire all assolutismo di Giacomo I Stuart e poter praticare la propria fede senza impedimenti. Durante la navigazione essi redassero un patto solenne e volontario (Covenant noto come patto Mayflower) in cui stabilirono i principi della futura convivenza che sarebbero stati poi alla base del sistema istituzionale americano. Il primo nucleo della nuova Inghilterra, matrice dell America più tipicamente anglosassone sorse nel New Plymouth che in seguito assunse il nome di Massachusetts. Successivamente, tra il 1628 e il 1630, nella zona arrivarono gruppi sempre più numerosi di puritani sulle orme dei padri pellegrini. Essi vi fondarono prima Salem e poi Boston. Il Massachusetts divenne così il quartier generale dei calvinisti. Nel 1636 un pastore, Roger Williams, si trasferì nel Rhode Island dove fondò Providence, centro di tolleranza religiosa, altro principio 4
fondamentale del modo di vivere americano. Oltre che per motivi politico religiosi, gli Inglesi erano interessati al nuovo continente per motivi mercantilisti, in quanto pensavano di importare materie prime dalle colonie in cambio dell esportazione di prodotti manufatti. 2 In pochi decenni erano state fondate quattro colonie anglosassoni (Massachusetts, Rode Island, New Hampshire e Connecticut). Intanto nella zona centrale della costa atlantica era sorta la colonia del Maryland, fondata da cattolici. Più a sud si erano costituite le colonie della Virginia, della Carolina del nord e della Carolina del sud. Tra la nuova Inghilterra e il Maryland si interponevano le colonie svedesi della nuova Svezia e della nuova Olanda col centro principale di Nuova Amsterdam che, dopo la conquista anglosassone, diverrà New York (1664). In questi nuovi territori nacquero quattro nuove colonie: New York, New Jersey, Pennsylvania e Delaware. Nel 1732 si aggiunse la tredicesima e ultima colonia della Georgia. Esse si strutturarono come comunità semi dipendenti dalla madre patria, basate su una rigida etica del lavoro con piccole aziende a conduzione familiare. 2 M. Teodori: Storia degli Stati Uniti e il sistema politico americano, pagg. 13, 15 5
La situazione delle colonie era molto differenziata: alcune erano proprietà diretta della Corona inglese, altre proprietà privata e altre avevano ordinamenti autonomi garantiti dal re. 3 In questi anni i coloni si scontrarono con gli indigeni per sottrarre loro i territori (guerre indiane). Essi vennero sterminati, culturalmente degradati e rinchiusi in apposite riserve. Nel contempo furono importate nel territorio popolazioni di origine africana, sfruttate come schiave nelle colture agricole del Sud. Si crearono così due società molto diverse: quella del settentrione democratica, basata sulla piccola proprietà, sull artigianato e sul commercio, quella del meridione, aristocratica fondata sul grande latifondo e sullo sfruttamento del lavoro degli schiavi. Si è discusso a lungo sulla libertà e sulla mobilità sociale all interno delle colonie. In esse vi era una società stratificata con una elite ricca e un ceto indigente, anche se erano sconosciute le disparità sociali esistenti in Europa. 4 3 Storia in Enciclopedia Zanichelli, pag 1941 4 M. Teodori: Storia degli Stati Uniti e il sistema politico americano, pag. 17 6
1.2 RAPPORTI CON LA MADRE PATRIA. Le colonie inglesi avevano rapporti conflittuali con la Gran Bretagna in quanto il governo inglese, non solo limitava fortemente la colonizzazione delle regioni, ma applicava sempre più nuove tasse, aumentando il già diffuso malcontento e perciò vi furono alcune azioni di boicottaggio economico ai danni di navi inglesi. Il 5 settembre 1774 i rappresentanti delle colonie, tranne la Georgia, su proposta della Virginia, si riunirono a Filadelfia. Si voleva deliberare sullo stato presente delle colonie... dei loro diritti di libertà... ristabilimento dell armonia con la Gran Bretagna... e affermare il diritto di condurre gli affari. Le intenzioni erano, in generale, pacifiche ma gli stati del Massachusetts e della Virginia avevano intenti bellicosi; soprattutto nel Massachusetts vi erano ingenti depositi di armi e avvenivano reclutamenti di truppe. Proprio nel tentativo di sequestro di un armeria da parte dell esercito inglese ci fu un primo scontro armato a Lexington (19 aprile 1775). Il Congresso dovette riunirsi immediatamente a Filadelfia per 7
assegnare il comando dell esercito coloniale a George Washington che diverrà il primo presidente degli Stati Uniti 5. Nel contempo il Congresso cercò di trattare con la Corona inglese, facendo una petizione in cui si esponevano i diritti delle colonie. Ma Giorgio III non la prese in considerazione e mandò ulteriori truppe contro le Colonie. Ciò rafforzò nei coloni la volontà di staccarsi dalla madrepatria e, dopo varie azioni militari contro gli inglesi, fu fatta la dichiarazione di indipendenza (4 luglio 1776), redatta da Thomas Jefferson. La lotta si inasprì sempre di più e le colonie americane, grazie all alleanza con la Francia (6 febbraio 1778) che mandò 6.000 uomini, si rafforzarono militarmente. 6 Dopo alterne vicende il governo inglese, in seguito alla sconfitta di Yorktown (1781), pose fine al conflitto durato sette anni con la pace di Versailles (3 settembre 1783) con cui rinunciava ai territori americani escluso il Canada. 5 Treccani volume XXXII, pagg. 571 e seg. 6 M. Teodori: Storia degli Stati Uniti e il sistema politico americano, pag. 20 8