QUALE FUTURO PER I SERVIZI PUBBLICI LOCALI? RELAZIONE INTRODUTTIVA Ass. alle partecipate del Comune di Rovigo Angelo Milan In primo luogo, é con piacere che porto il saluto dell amministrazione comunale di Rovigo, oltre che mio personale, alle autoritá presenti : il rappresentante del ministero Ernesto Somma l ass. regionale Maria Luisa Coppola la presidente della Provincia di Rovigo Tiziana Virgili gli amministratori e dirigenti delle Amministrazioni Comunali gli amministratori e dirigenti delle societá di servizi gli studenti e i loro docenti e piú in generale ogni altro presente in modo da non dimenticare nessuno. Mi corre poi l obbligo ma anche il piacere di ringraziare da subito quanti si sono attivati hanno collaborato e contribuito alla realizzazione dell appuntamento odierno : la Provincia di Rovigo il Consorzio per lo Sviluppo Sociale ed Economico del Polesine l ATO Rifiuti l ATO Acqua il Consorzio Smaltimento Rifiuti la Polesine Acque l ASM spa di Rovigo l ECOGEST srl il Consorzio Universitá di Rovigo la Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo e il gruppo di lavoro INDALO che ne ha curato l organizzazione Ricordo subito a tutti che i lavori della giornata si svolgono in due sessioni:
il mattino, che dopo i saluti delle autoritá, viene dedicato principalmente alle relazioni di carattere generale, con la presenza di importanti ospiti come certamente avete giá avuto modo di leggere sul programma; il pomerigio vede impegnati invece i presidenti delle nostre societá, consorzi ed enti direttamente impegnati nella programmazione, controllo e gestione dei principali servizi. Perché un convegno sul futuro dei servizi pubblici locali? Questa é la domanda che molti si sono posti in questi giorni, per la veritá assieme ad un altra : perché poi proprio a Rovigo? Per poter rispondere con una certa chiarezza, bisogna prima fare momoria su qual é lo stato dei servizi pubblici locali nella nostra provincia.
SERVIZIO IDRICO INTEGRATO Legge di riferimento: ex Galli L.R. n.5/1998 Dopo circa una decina d anni si sta completando proprio in questi giorni il percorso che ha visto: il superamento, con la liquidazione/ chiusura dei vecchi consorzi acquedottistici, il conferimento delle reti alla societá Polesine Acque, soggetto gestore unico in forza del vigente affidamento in house. Affidamento che contrattualmente scadrebbe il 2023, ma che stante l ultima normativa dovrá essere rivisto entro il 2011. La programmazione ed il controllo del servizio vengono svolti dall ATO Polesine che territorialmente corrisponde alla provincia di Rovigo con l aggiunta di alcuni comuni contermini. Giá qui nascono le prime domande : - Omogeneitá territoriale amministrativa - Scadenza degli affidamenti - Impossibilitá di programmare nuovi investimenti
SERVIZIO EROGAZIONE GAS METANO Legge di riferimento: D. L. n. 164/2000 Nella nostra provincia abbiamo la presenza di piú soggetti fornitori: - l ASM-DG che attraverso l intesa con ASCO PIAVE serve il territorio comunale di Rovigo la cui scadenza contrattuale sarebbe il 2030, ma sappiamo che entro il 2010 vi dovrà essere un nuovo affidamento - l ENEL GAS per una buona parte dei restanti comuni, servizio contrattualmente provveniente dalla ex Camuzzi e prima ancora della Metanodotti Polesani, in forza dell affidamento con gara fatto dall Amministrazione Provinciale negli anni ottanta, la cui scadenza risulta essere il 2015/2022
ma come detto dovrá essere rivista entro il 2011 - Vi sono poi altri soggetti che a vario titolo risultano presenti nello scenario della distribuzione del gas : EDISON, ITAL GAS, SNAM, ecc. Per quanto concerne la programmazione ed il controllo; - vi era in origine la provincia supportata dalle amministrazioni comunali, alcune delle quali recentemente si sono lanciate in singolari fughe in avanti con propri atti deliberativi; - si parla ora anche in questo settore di Autoritá d Ambito che da prima sembrava che il nostro territorio fosse assemblato a quello di Padova, poi a quello di Venezia, ora invece sembrerebbe coincidere con la sola nostra provincia. Anche in questo caso le domande risultano spontanee : - É previsto un gestore unico? - Chi eserciterá il compito di programmare, affidare il servizio e di controllo? - É pensabile/proponibile avere soggetti multiservizi? - La presenza del Terminal gasiero in che modo puó influire sui costi ma anche sulla scelta del gestore? SERVIZIO RACCOLTA E SMALTIMENTO RIFIUTI Legge di riferimento: D.L. n. 152/2006
Anche in questo caso il nostro territorio vede la presenza di piú soggetti: - L ASM che svolge la raccolta nel capoluogo a seguito di un affidamento diretto essendo partecipata 100% del comune di Rovigo, con contratto che scade il 2030, ma che per la recente norma dovra essere riaffidato entro il 2011 - L ECOGEST ( societá partecipata al 32,45% da ASM al 67,55% dal Consorzio RSU di cui fanno parte tutti i comuni della provincia ) che svolge il servizio di raccolta, trattamento e smaltimento per i restanti 49 comuni, il tutto con affidamento avente scadenza naturale al 2020, ma per recente normativa sará anticipato al 2011; - Il Consorzio Rifiuti Solidi Urbani, costituito da tutti i comuni del Polesine, che opera attraverso la propria societá di gestione, che risulta proprietario di discarica e che in virtú della recente intesa, finalizzata al superamento della presenza dei due operatori come sopra descritti, dovrebbe avere titolo per poter mantenere il servizio in House fino alla naturale scadenza; - L ATO Rifiuti, coincidente con il territorio provinciale, che dovendo svolgere i compiti di programmazione e vigilanza dovrá altresí occuparsi dell eventuale nuova gara per l affidamento del servizio. piú preoccupanti: Su queste questioni le domande che ci poniamo sono ancor - Rimane l ATO anche dopo l approvazione del Piano d Ambito? - Rimane il Consorzio visti i dettami dell art. 186 della finanziaria? - Che implicazioni derivano dall essere proprietari di una discarica? - É utile prevedere cicli intergrati con la separazione e la cogenerazione?
SERVIZI STRUMENTALI Legge di riferimento: L. n.248/2006 Recentemente l amministrazione comunale di Rovigo in ottemperanza all articolo 13 del D.L. n. 223/2006 ha dovuto costituire una nuova societá, completamente pubblica (sottolineo che invece negli altri casi il legislatore prevede la presenza del privato nella misura minima del 40%) con l obbiettivo di darle sviluppo provinciale e alla stessa far svolgere quelle funzioni e servizi sanciti come incompatibili con gli altri storicamente svolti da ASM; nella fatispecie stiamo parlando di: - Gestione informatizzazione comunale - Gestione sanzioni stradali - Gestione recupero crediti - Gestione CED - Ecc.. L avvio sembra buono data l adesione di una ventina di comuni oltre che l Amministrazione provinciale e il CONSVIPO; e solo per i propri soci potrá operare. La scadenza del servizio sará quella risultante dai singoli contratti, ma la domanda che molti consiglieri comunali hanno fatto risulta essere: - Perché si é dovuto staccare questo ramo d azienda? - Che incompatibilitá vi era? - Si stanno di fatto, un pezzo alla volta smenbrando le multiutility? É bene ricordare che per norme successive l ASM ha dovuto separarsi prima dal servizio tutela acque, poi dal servizio gas, quindi dai servizi strumentali, prossimamente dal ramo rifiuti, e in futuro cos altro ancora?
SERVIZI DI TELE-DATI-FONIA Legge di riferimento: D.L. n.259/2003 Qualche anno fa, alcuni soggetti pubblici ma anche privati, hanno dato vita alla Polesine Tele Comunicazioni con l intento di cablare la nostra provincia dando con ció impulso allo sviluppo; se per alcuni versi (enti e aziende) questo é avvenuto per altri l obbiettivo è ancora lontano, mi riferisco al mancato raccordo della piccola utenza. Il panorama regionale risulta alquanto frammentato, privo di una reale programmazione, privo di regole e sopratutto privo di una regia che ne favorisca un accorpamento; oggi piú che mai e a maggior ragione in questo campo il piccolo non e bello!. - Recentemente vi sono stati tentativi di dialogo fra i vari operatori, ma si e sentitaproprio l assenza dell istituzione regionale; altre regioni si sono mosse convinte in direzioni convergenti, il Veneto cosa fará? - Le esperienze locali che futuro possono avere?
- É pensabile, cosi come per altri settori anche per questo una sorta di piano regionale? SERVIZI DIVERSI Leggi di riferimento
Solo alcuni esempi per inquadrare l argomento; sempre il comune di Rovigo ha affidato alla propria azienda ex municipalizzata anche altri servizi: - Gestione del calore; scadenza contrattuale prevista il 2025, ma per norma attuale anticipata al 2011. Conseguentemente vi e stato un blocco degli investimenti. - Gestione dei servizi cimiteriali; scadenza contrattuale prevista il 2 0 3 5 che rimane tale. - Gestione del servizio farmacie comunali; scadenza contrattuale prevista il 2035 che rimane tale. - Gestione pubbliche affissioni; scadenza contrattuale prevista il 2012 ma per norma anticipata al 2011 - Gestione parcheggi; scadenza contrattuale prevista il 2030 ma per norma anticipata al 2011 con conseguente impossibilità di investimenti sul futuro. - Detenzione delle quote di partecipazione societaria in : SET, DG, TLC, PARK,ECOGEST, Ora stante le forzate mutazioni avvenute nel passato, cosa é possibile prevedere per il futuro? E ancora pensabile mantenere questi servizi? Uniti o divisi? In che contenitore?
Tornando alla domanda iniziale perché un convegno? e perchè a Rovigo? Credo, dopo queste premesse, sia facile rispondere : - L assetto societario lo chiede. - La territorialitá lo pretende. - I continui cambiamenti lo impongono. - Le prospettive sul futuro lo suggeriscono. Non spetta a me richiamare le previsioni del: - Art. 23 bis legge 112 del 2008 - Art. 15 decreto legge 135 del 2009 - Art.186 finanziaria 2010 Ma certamente è da queste che si deve partire, anche se permangono anche qui interogativi non di poco conto: - A quando i regolamenti?
- Possiamo escludere ulteriori modifiche? - Sono pensabili proroghe? - E con le deroghe a che punto siamo? Non da ultimo, il tema finanziario: - in questo scenario di generale incertezza, gli istituti di credito hanno contratto le loro disponibilitá; - gli investimenti risultano fortemente ridimensionati; - anche questi soggetti dovranno rispettare il patto di stabilitá? - l ingresso dei privati puó essere una soluzione o solo una trasposizione del probblema? A tutti questi interrogativi se ne aggiungono poi altri di carattere piu generale : - L ente locale sará solo spettatore o potrá incidere significativamente in questi processi? - I soggetti privati cercheranno solo il business o saranno portatori anche di qualitá? - Si chiede da piú parti la riduzione dei costi, come si sposa con la previsione di tutti questi soggetti?