SOLUZIONE ESAME DI STATO TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI 2004 TEMA N.1



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Transcript:

SOLUZIONE ESAME DI STATO TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI 2004 TEMA N.1 Svolgimento : Analizzando le caratteristiche del motore per autoveicolo funzionante a ciclo Diesel, possiamo determinare, in primi analisi, mediante i dati a disposizione, i chilometri percorsi con un litro di gasolio, ovverosia : 1

100 ( Km ) / 4,7 ( l ) = 21,27 Km/l. E in seconda analisi, il suo consumo orario; sapendo che, ogni 100 Km percorsi nel tempo di 1 ora, il consumo di carburante è di 4,7 litri, è intuibile che il consumo orario diverrà : Qh = 4,7 l/h 4,7 10 ³ m³/h. E il suo consumo massico orario, sarà : Gh = Qh ϱ. Gh = 4,7 10 ³ ( m³/h ) 835 ( Kg/m³ ) = 3,9 Kg/h. Ora, determiniamo il consumo specifico di combustibile : Cs = Gh / Ne. Cs = 3,9 ( Kg/h ) / 17 ( Kw ) = 0,23 Kg / Kw h 6,4 10 ⁵ Kg/KJ 64 g/mj. Valore che rientra nelle caratteristiche medie dei M.C.I. a ciclo diesel; solitamente i parametri sono compresi tra 55-75 g/mj. Il rendimento globale, inteso come il rapporto fra il lavoro effettivamente reso all albero motore della motrice e l equivalente meccanico del calore speso, risulta : ηg = 1 / 6,4 10 ⁵ 42500 = 0,367. valore decisamente accettabile; solitamente i valori sono compresi tra 0,3-0,38. Ricordando che il rendimento globale del motore è ottenuto come prodotto dei singoli rendimenti parziali, ovverosia : ηg = ηm ηi ηid. Dove ηid rappresenta il rendimento termico ideale del ciclo Diesel ; mediamente solo il 60% del calore Q1 speso si trasforma in energia disponibile sull albero motore, una forte percentuale di calore Q2 viene perduta. Il termine ηi rappresenta il rendimento indicato definito come il rapporto fra il lavoro indicato Li ed il lavoro teorico Lt, o, più propriamente, il rapporto tra l area del ciclo indicato o del ciclo reale ( rilevato mediante appositi apparecchi indicatori ) e l area del ciclo teorico ideale; mediamente il lavoro misurato dall area del ciclo reale non supera il 50 70 % di quello corrispondente al ciclo teorico. Il termine ηm rappresenta il rendimento meccanico definito come il rapporto fra il lavoro utile misurato sull albero motore e il lavoro indicato generato nei cilindri. La potenza effettiva resa, quella che l albero a gomiti può realmente trasmettere alla frizione, sarà evidentemente inferiore a causa delle dispersioni di energia necessarie a vincere gli attriti meccanici ( fra segmenti e pareti dei cilindri, nei cuscinetti, per azionamento degli organi di distribuzione, della pompa dell olio, ecc ); mediamente solo il 88 84 % del lavoro indicato si trasforma in energia disponibile all albero motore. 2

Come controprova, solo per questa configurazione motoristica, conoscendo i valori medi dei vari rendimenti, si può determinare il rendimento globale : ηg = 0,86 0,70 0,60 = 0,361. Valore quasi coincidente con quello calcolato in precedenza. Considerando il motore, della medesima potenza, ad accensione comandata, quindi un motore a ciclo Otto 4T alimentato a benzina, e valutando che un auto alimentata a benzina percorre, con un litro di carburante, una distanza di circa il 30% in meno rispetto ad una autovettura alimentata a gasolio, i Km percorsi, con 1 litro di carburante, saranno : Km percorsi = 21,27 0,7 ~ 15 Km/l. Il consumo orario diverrà : Qh = 100 ( Km/h ) / 15 ( Km/l ) = 6,6 l/h 6,6 10 ³ m³/h. Il consumo massico orario sarà : Gh = Qh ϱ. Gh = 6,6 10 ³ ( m³/h ) 750 ( Kg/m³ ) = 5 Kg/h. Determiniamo, ora, il consumo specifico di combustibile : Cs = Gh / Ne. Cs = 5 ( Kg/h ) / 17 ( Kw ) = 0,29 Kg / Kw h 8,2 10 ⁵ Kg/KJ 82 g/mj. Valore decisamente compatibile; solitamente i valori sono compresi tra 65-115 g/mj. Infine, il rendimento globale risulta : ηg = 1 / 8,2 10 ⁵ 43500 = 0,28. valore accettabile; comunemente i valori sono compresi tra 0,19-0,30. Se lo stesso motore a ciclo Otto fosse alimentato a gas metano, dobbiamo, dapprima, sottolineare, dal punto di vista motoristico, che una delle caratteristiche più importanti del gas è l elevato numero di ottano: 120-130 contro i 95 di una benzina, che consentirebbe di adottare rapporti di compressione molto più alti che nei motori a benzina, senza incorrere nel rischio di detonazione, con benefici effetti sul rendimento del motore (quindi su prestazioni e consumi ). Purtroppo, la necessità di mantenere anche l alimentazione a benzina, a causa della scarsità di distributori, non rende praticamente percorribile questa strada, anzi limita il pieno sfruttamento delle potenzialità di questi combustibili. Sebbene, quindi, un motore a gas, progettato appositamente, sia teoricamente più efficiente di un suo simile a benzina, nella realtà dei fatti, quando si passa dall alimentazione a benzina a quella a gas, si avverte un calo delle prestazioni di circa il 10% con il metano. 3

Ciononostante, con 1 Kg di metano, grazie al suo contenuto energetico, si percorrono gli stessi chilometri che si percorrerebbero con 1,5 litri di benzina, ovverosia : 15 Km/litro di benzina 1,5 22,5 Km/Kg di gas metano. Con un consumo orario di : Gh = 100 ( Km/h ) / 22,5 ( Km/Kg ) = 4,5 Kg/h. Considerando, quindi, che il motore rende un 10% di potenza in meno, il consumo specifico risulta : Cs = Gh / 0,9 Ne. Cs = 4,5 ( Kg/h ) / 0,9 17 ( Kw ) = 0,29 Kg / Kw h 8 10 ⁵ Kg/KJ 80 g/mj. Infine, il rendimento globale risulta : ηg = 1 / 8 10 ⁵ 47700 = 0,26. valore ragionevole; solitamente i parametri sono compresi tra 0,20-0,27. Da ultimo, se alimentassimo il M.C.I. a ciclo Otto con gas GPL, avremmo un consumo di carburante di circa il 20% maggiore, a parità di Km percorsi, rispetto ad una alimentazione a benzina. Dal punto di vista motoristico, quando si passa dall alimentazione a benzina a quella a gas si avverte un calo delle prestazioni di circa il 2-3 %, quindi pressoché inavvertibile. Il maggior consumo è dovuto alla minore quantità di energia disponibile rispetto alla benzina a parità di volume. Quindi, in base a quanto esposto, i chilometri percorsi con un litro di GPL risulta : 15 ( Km ) / 1,2 ( l ) = 12,5 Km/l. Per un consumo orario di : Qh = 100 ( Km/h ) / 12,5 ( Km/l ) = 8 l/h. Determiniamo la massa specifica del gas GPL allo stato liquido; sapendo che un litro di GPL allo stato liquido corrisponde a circa 270 litri allo stato gassoso, possiamo calcolare la massa specifica del carburante, ovverosia : ϱ GPL allo stato di gas = 2,21 Kg/m³ ( dato del tema ministeriale ) 2,21 10 ³ Kg/dm³. ϱ GPL allo stato di liquido = 2,21 10 ³ ( Kg/dm³ ) 270 = 0,5967 Kg/dm³. Il consumo massico risulta : Gh = Qh ϱ. Gh = 8 ( l/h ) 0,5967 (Kg/dm³ ) = 4,77 Kg/h. Considerando, quindi, che il motore rende un 3% di potenza in meno, il consumo specifico risulta : Cs = Gh / 0,97 Ne. 4

Cs = 4,77 ( Kg/h ) / 0,97 17 ( Kw ) = 0,289 Kg/Kw h 8 10 ⁵ Kg/KJ 80 g/mj. Come ultimo, avremo un rendimento globale pari a : ηg = 1 / 8 10 ⁵ 46100 = 0,27. A prima vista, rapportando il valore trovato del rendimento globale del MCI a ciclo Diesel con i rendimenti globali di un MCI ad accensione comandata, alimentato a benzina o gas GPL e metano, parrebbe, quindi, che il rendimento del MCI a ciclo Diesel sia leggermente superiore ai valori di rendimento globale del MCI ciclo Otto per le diverse tipologie di carburante impiegato. Questo confermerebbe la teoria, dato che il MCI a ciclo Diesel possiede un rapporto di compressione più elevato. Dobbiamo, comunque sottolineare, che il valore di rendimento trovato per il MCI alimentato a metano non è assoluto, ma è rapportato al motore a tecnologia bi-fuel, il quale non è ottimizzato per essere alimentato esclusivamente a gas naturale. La tecnologia bi-fuel presenta l inconveniente di non poter sfruttare la qualità migliore del combustibile metano, che è il suo elevato potere antidetonante, e la connessa potenzialità di rendimento termodinamico ( la quale potrebbe fornire un rendimento superiore del 10 15 % rispetto ai motori a benzina ). Il motore, studiato appositamente per l alimentazione a gas, ha un rapporto di compressione elevato, pari a 13,5 : 1, per garantire un rendimento ottimale. Se poi, dovessimo fare una valutazione economica sul costo del combustibile al litro e successivamente ai Km percorsi, risulta lapalissiano che il metano si prospetta essere più conveniente e, di contro, la benzina meno vantaggiosa. Considerando che il MCI, alimentato a gasolio, consuma 4,7 litri in un ora e il costo del gasolio è di 1,38 /l, possiamo facilmente determinare la spesa sostenuta per 100 chilometri percorsi secondo le caratteristiche riferite dal tema ministeriale, ovverosia : 4,7 ( l ) 1,38 ( /l ) = 6,5. Il MCI, a ciclo otto, alimentato a benzina consuma 6,6 litri in un ora e il costo della benzina è di 1,43 /l, per cui, come nel caso precedente, la spesa sostenuta per 100 chilometri percorsi risulta : 6,6 ( l ) 1,43 ( /l ) = 9,4. Lo stesso MCI, a ciclo otto, alimentato a GPL consuma 8 litri in un ora e il costo del GPL è di 0,68 /l, per cui, la spesa per 100 chilometri percorsi risulta : 8 ( l ) 0,68 ( /l ) = 5,4. In fine, con il MCI alimentato a metano, considerando il consumo di 4,5 Kg in un ora e il costo di 0,98 /Kg, la spesa sostenuta per 100 chilometri percorsi risulta : 4,5 ( Kg ) 0,89 ( /Kg ) = 4. Il metano, quindi, rispetto ai combustibili, che alimentano oggi i motori, è sicuramente il più economico, come si può osservare dal confronto dei costi per 100 chilometri percorsi. 5

Il gas naturale risulta competitivo anche in termini di impatto ambientale: i veicoli a gas naturale sono i più puliti sia in termini di emissioni di gas effetto serra, sia di emissioni di ossidi di azoto e di idrocarburi non metanici, responsabili della formazione di ozono. Il metano è promosso a livello Europeo : il piano di azione messo a punto a livello Comunitario dalla Direzione Generale Energia e Trasporti prevede la promozione di tre soli carburanti alternativi ( metano, idrogeno e biocarburante ), con l obiettivo di sostituzione dei prodotti petroliferi da qui al 2020. Il metano contribuisce anche all abbattimento dell inquinamento acustico: il suo utilizzo riduce la rumorosità dei motori ( grazie all assenza di detonazione derivante da un più alto rapporto di compressione ) rispetto a quanto riscontrato con l utilizzo della benzina, ed ancor di più rispetto alle motorizzazioni diesel. Questa virtù è particolarmente apprezzata nei mezzi dedicati al trasporto pubblico urbano. Ritornando a soffermarci sulla richiesta del tema ministeriale: analizzare i rendimenti dei motori a combustione interna, possiamo affermare che un auto alimentata a metano raggiunge la stessa velocità di una alimentata a benzina. Il metano è leggermente penalizzante nelle prestazioni di una guida sportiva nel tempo che impiega l auto a passare da 0 a 100 Km/h. Infatti, la ripresa da fermo o cambiando marcia è leggermente più lenta. Teoricamente il metano potrebbe dare prestazioni migliori della benzina poiché è maggiore il suo numero di ottano, e dunque ha un maggior rendimento, come accade anche nelle centrali elettriche alimentate a gas ( turbo gas ); ciò richiederebbe però motori con un rapporto di compressione maggiore di quello dei motori attuali, predisposti con un rapporto di compressione adatto alla benzina. Questo non avviene ovviamente per i motori che sono già pensati per il funzionamento a gas naturale, il cui rapporto di compressione è più alto. Questi motori hanno prestazioni maggiori nel funzionamento a gas naturale rispetto a quello a benzina. Un discorso a parte meritano i motori turbocompressori: se debitamente programmata, la centralina del motore può fare in modo che, durante il funzionamento a metano, la pressione di sovralimentazione, data dalla turbina, sia superiore a quella raggiunta durante il funzionamento a benzina. In questo modo si aumenta il rapporto di compressione effettivo, per via della maggiore pressione in entrata, e quindi aumenterà l efficienza e la potenza del motore, che in questo caso sarà maggiore a metano piuttosto che a benzina. Anche per il GPL, che viene utilizzato in alternativa alla benzina, viene aggiunto, al motore dotato del sistema convenzionale, in modo da poter permettere il funzionamento del motore ad accensione comandata con l uno o con l altro tipo di combustibile ( motori bi-fuel ), un impianto di erogazione e di dosaggio del GPL nell aria aspirata, nonché un opportuno comando per consentire la commutazione dall uno all altro tipo di alimentazione. In un motore opportunamente ottimizzato per funzionare esclusivamente con tale carburante, è lecito attendersi un sostanziale aumento del rendimento globale, dovuto alla possibilità di adottare valori più alti dei rapporti volumetrici di compressione, consentiti dal maggior numero di ottano che presenta il GPL, senza peraltro l aggiunta di additivi. Occorre chiarire le differenze esistenti tra il gas naturale ( CNG ) e il gas di petrolio liquefatto ( GPL ) : il GPL viene venduto compresso a 12 bar nominali contro i 220 bar del metano, ne consegue che per i due combustibili occorrono impianti diversi, tra loro incompatibili. Con il GPL si ha una penalizzazione sulle prestazioni quasi nulla, su motori non ottimizzati, mentre con il metano si ha normalmente una perdita di 6

potenza all incirca del 7 10 %. L alimentazione a metano consente, in virtù delle minori scorie di combustione generate nel motore, un allungamento degli intervalli di cambio olio fino a 40000 Km. Di contro, sulle auto con questo tipo di alimentazione, sono da tenere sotto controllo le parti elettriche ( candele, fili, bobina, batteria ) in quanto il metano brucia assai meno rapidamente della benzina e necessita, quindi, che detti componenti siano sempre mantenuti in ottimo stato. Autore: Guarda Luca. 7