Rassegna stampa A cura dell Ufficio Stampa FIDAS Nazionale Giovedì 30 novembre 2017 Rassegna associativa 2 Rassegna Sangue e emoderivati 6 Rassegna sanitaria, medico-scientifica e Terzo settore 8 Prima pagina 12
Rassegna associativa
IMAGAZINE.IT In collaborazione con la sezione cittadina "Mulloni" Gorizia, donazione di sangue collettiva per i militari della Pozzuolo Oltre venti militari si sono presentati al Centro Trasfusionale dell ospedale Fatebenefratelli. La presidente Zampi: "Un esempio importante in una fase in cui i donatori sono in calo" Una mattinata diversa per i militari della Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli protagonisti questa mattina di una donazione di sangue collettiva presso il Centro Trasfusionale dell ospedale Fatebenefratelli di Gorizia. In collaborazione con la sezione cittadina Remo Uria Mulloni di FIDAS Isontina, l attività ha registrato la partecipazione di oltre venti militari accompagnati dal Medical Advisor, Maggiore Pasquale Giannelli. L iniziativa sta divenendo un appuntamento fisso perciò puntiamo a ripeterlo più volte all anno, spiega la presidente della sezione goriziana, Patrizia Zampi. Un gesto di solidarietà e umanità che, ancora una volta, contraddistingue il personale della Brigata Pozzuolo. Quindi un plauso va a tutti i donatori e un sincero ringraziamento va anche al personale medico ed infermieristico del Centro Trasfusionale che si è adoperato con grande professionalità e disponibilità. Un sodalizio che dura da diverso tempo, da quando la Brigata fu protagonista durante le donazioni transfrontaliere del 2011 e 2012 in piazza della Transalpina. Il progetto delle donazioni collettive rientra tra le attività programmate dalla sezione per diffondere la cultura della donazione, far capire che donare sangue significa acquisire consapevolezza, responsabilità e coscienza civica. La promozione fatta sul campo è fondamentale, in particolare in situazioni di calo delle donazioni come quella che stiamo vivendo. Siamo convinti che ciò che funziona di più sia dare l esempio, soprattutto ai giovani, quindi risulta indispensabile per noi dedicare maggior attenzione ai donatori attraverso un approfondimento degli aspetti comunicativi e gestionali. L organizzazione delle donazioni collettive ne è un esempio, conclude la presidente. http://www.imagazine.it/notizie-trieste-gorizia-udine-friuli/5339
SASSILIVE.IT Fidas Lab, anche la Basilicata presente a Roma Si è svolto a Roma dal 24 al 26 novembre FIDASLab, il corso di formazione per responsabili associativi, proposto quest anno sotto forma di laboratorio: dalla Basilicata quattro giovani, delle sezioni di Vaglio, Grassano, Scanzano e Matera, hanno preso parte alle tre giorni capitolina. I 101 partecipanti hanno avuto l opportunità di seguire uno tra i 5 laboratori relativi alle attività che svolgono all interno delle associazioni: sono state infatti approfondite la conoscenza dei social media, le tecniche per una promozione efficace, gli aspetti relativi alla chiamata del donatore, il mondo del people raising ed infine i compiti di un ufficio stampa. Al termine delle attività è stato presentato un documento di sintesi delle attività svolte nelle varie sessioni, utili al miglioramento dei canali di comunicazione di ciascuna federata. Spazio anche per una sessione in comune riservata alla fotografia, grazie al contributo di Tommaso Sardelli, docente di teorie e tecniche dell immagine alla Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell Università Pontificia Salesiana di Roma, al fine di approfondire le modalità visive più efficaci per raccontare la donazione di sangue. Nei laboratori dedicati, i presenti sono stati divisi in 8 gruppi, ed in diverse location, tra le quali la sede nazionale FIDAS, hanno svolto le commissioni affidate, tra le quali ritratti istituzionali dei rappresentanti delle associazioni, campagne di promozione, istantanee di donazione presso autoemoteca e servizio trasfusionale. Al termine del lavoro in esterna, i partecipanti hanno scelto gli scatti migliori per condividere i risultati ottenuti e le idee sviluppate. Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale FIDAS, che ha tenuto l intervento iniziale Appartenenza alla FIDAS, veicolato attraverso un innovativa forma di partecipazione attiva dei presenti, grazie alla possibilità di risposta immediata con l ausilio di smartphone e pc, ha dichiarato al termine dei lavori: Siamo molto soddisfatti della buona riuscita della prima edizione di FIDASLab. Quest anno abbiamo voluto dare una veste nuova alla formazione, raccogliendo i suggerimenti che i partecipanti alle precedenti sessioni formative ci avevano dato. La dinamica laboratoriale ha permesso un ampia condivisione dei contenuti e soprattutto un approfondimento di quegli aspetti specifici che riguardano la vita associativa, la promozione e la comunicazione del dono. Un appuntamento annuale - ha spiegato Pancrazio Toscano Presidente Fidas Basilicata - che come Federata Fidas non perdiamo per l importanza dei corsi che riteniamo utili per la crescita dei volontari. Quattro i giovani scelti quest anno per la delegazione Lucana sia per fronteggiare i temi trattati con l utilizzo delle nuove tecnologie per una comunicazione efficace, ma anche per avviare con loro un percorso di ricambio generazionale associativo e di supporto all attività di promozione e raccolta nelle vari sedi. http://www.sassilive.it/salute-e-sociale/sociale-sanita/fidas-lab-anche-labasilicata-presente-a-roma/
Rassegna sangue e emoderivati
TIO.CH Gay, la donazione di sangue non è discriminatoria Il Consiglio degli Stati ritiene che la legge vigente è sufficiente per evitare la disparità di trattamento dei donatori gay BERNA - Non è necessario modificare le leggi per evitare la discriminazione degli omosessuali per quel che riguarda le donazioni di sangue. Il recente allentamento è ritenuto infatti sufficiente dal Consiglio degli Stati che ha bocciato - con 22 voti contro 17 e un'astensione - una mozione sul tema del gruppo PBD e già adottata dal Nazionale. A luglio è stato compiuto un grande passo per impedire la discriminazione degli uomini omosessuali, stabilendo quale criterio per l'esclusione dalle donazioni, piuttosto che il mero orientamento sessuale, un termine di 12 mesi dall'ultimo rapporto, ha ricordato Konrad Graber (PPD/LU) a nome della commissione. Per allentare ulteriormente i criteri di esclusione, non è inoltre necessario modificare la legge vigente, ha aggiunto. Una minoranza ha invano chiesto l'adozione dell'atto parlamentare sostenendo che le condizioni attuali sono sì un passo nella giusta direzione, ma che l'astinenza di 12 mesi chiesta anche a chi ha una relazione stabile continua a rappresentare una discriminazione. http://www.tio.ch/svizzera/politica/1176247/gay--la-donazione-di-sangue-non-e-discriminatoria
Rassegna Politica sanitaria, Medico-scientifica e Terzo Settore
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