IMPLEMENTAZIONE SIC MARINI ITALIANI: REGIONE TOSCANA. Dott. Fabrizio Serena



Documenti analoghi
SEZIONE I. CONSIGLIO REGIONALE - Deliberazioni BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

2.3 Risorse ittiche marine

Art. 1 (Istituzione del Parco Marino Regionale Riviera dei Cedri )

Bio i d o i d v i er e s r i s t i à à in i n r e r t e e.

Art. 1 (Istituzione) 2. Il parco è classificato ai sensi dell art. 10, comma 1 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10 come parco marino.

Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura Fulvio CERFOLLI, PhD

VALUTAZIONE DELLA STATO DI CONSERVAZIONE DEI SIC O ZPS GESTITI DAL WWF ITALIA E DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO

Premessa La presente Relazione è redatta in applicazione del DPR 357/97 art. 5, comma 6

TITOLO 3 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E PAESAGGISTICHE Art Unità di paesaggio

Parco Nazionale del Gran Paradiso

LA CONSERVAZIONE DELLO SCOIATTOLO COMUNE IN ITALIA

- che attualmente il Lazio è interessato da 6 aree protette nazionali e da 69 aree protette regionali

Purtroppo l'ente Parco del Gargano e le Amministrazioni, se pur a conoscenza della nostra iniziativa, si sono totalmente disinteressate.

Conservazione e valorizzazione della biodiversità nel Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra

PROGETTO LIFE RI.CO.PR.I

Determinazione delle fasce di rispetto per la prevenzione e la riduzione dell inquinamento luminoso per osservatori astronomici

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna S.A.R.A. SISTEMA AREE REGIONALI AMBIENTALI

Indice degli Elaborati del PdG PIANO DI GESTIONE. Ambito territoriale di Isola di Pantelleria. versione conforme al DDG ARTA n 603 del 26/06/2009

AREE MARINE PROTETTE

BIODIVERSITÀ DEI SUOLI ITALIANI: IL CONTRIBUTO DEGLI ACARI ORIBATEI

I punti di partenza: Direttiva Uccelli selvatici (79/409/CEE) 194 specie di Uccelli (allegato I) e specie migratrici

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

sis i tema m o ga g ni n c i o o d i d i a ree p r p ot o ette

Mauro De Osti Sezione Parchi, Biodiversità, Programmazione Silvopastorale e Tutela dei Consumatori Regione del Veneto

Presentazione dell incontro

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI IMPERIA AL SINDACO DI POMPEIANA

PIAE TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI

RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012

nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE

Istituto Comprensivo Alto Orvietano FABRO

Revisione delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) della Regione Piemonte rispetto alle Important Bird Areas

Bioeccellenze dei Parchi Italiani. LE FILIERE BIOLOGICHE VIRTUOSE NEI PARCHI ITALIANI dalla definizione all implementazione

R e g i o n e L a z i

RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE

Relazione illustrativa

LA MISSIONE DEL TURISMO NEI CONFRONTI DELL UOMO E DELLA NATURA

1. Servizio / Ufficio! Politiche Ambientali. 2. Dirigente! Viviana De Podestà. 4. Referente per la comunicazione!

Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia/Francia Marittimo

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Workshop fa.re.na.it 7 marzo RN 2000: stato dell arte in Regione Veneto e PAF come strumento di programmazione delle politiche naturalistiche

PIAE TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini. COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE: Misure urgenti per la gestione coordinata delle energie rinnovabili e la tutela della biodiversità nella Regione Molise

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico febbraio 2014

Atlante delle specie faunistiche indicatrici di qualità ambientale nel territorio della Provincia di Milano

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI DI VIA KENNEDY

PERCENTUALE LAGHI IN CLASSE DI QUALITÀ BUONA O ELEVATA NELLA REGIONE LAZIO (LTLeco)

PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE

MODELLO DI DICHIARAZIONE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA QUALIFICA DI PMI

Studenti partecipanti per Rete

Capitolo 3 Caratterizzazione delle aree protette

Fondali oceanici. Fosse: profonde fino a m. Dove il fondale si consuma (subduzione)

PATTO DI GEMELLAGGIO, COLLABORAZIONE ED AMICIZIA

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 20. ) Delibera N.788 del

-La crisi della diversità

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

Studio sul settore del commercio in sede fissa

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

Le azioni previste nel Patto di Sviluppo Asse 1 - Ricerca ed innovazione OBIETTIVI E FINALITÀ

Base di lavoro. Idea principale

Esercizi per l esame di patente nautica Tutte le prove per esercitarsi in vista dell esame. 130 esercizi autocorrettivi e autovalutativi a tempo.

Ministero dello Sviluppo Economico

Il Centro Formazione Professionale di Milano via della Chiusa Fondazione ENAC Lombardia C.F.P. Canossa. Il mestiere d insegnare un mestiere

DL n. 91 del entrato in vigore dal 25 giugno

Il Programma LIFE+ per la protezione della natura e la biodiversità

Dipartimento Provinciale di Ancona Servizio Radiazioni/Rumore

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 16 DEL 3 APRILE 2006

3.4. Aree protette (a cura dell Ufficio Verde Pubblico e Aree Protette - Comune di Fano)

CURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria

BANDI ambientale a livello locale. Bando con scadenza 22 aprile 2011

ALLEGATO A: LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DELLE PRIORITÀ D INTERVENTO

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL REGIONE LAZIO

Ecolezione : a cura di Matteo Franco e Andrea Bortolotto classe 2 c IPAA G. Corazzin, ISISS Cerletti

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 18_SML

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 03_SAN

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Marine litter: più gestione a terra meno rifiuti in mare Approcci e soluzioni a partire dal progetto Life+ SMILE

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato

COMUNE DI COLOGNO AL SERIO

UNI EN ISO 9001:2008 Certificato n.9175.arpl

I-Roma: Mobili per uffici 2011/S BANDO DI GARA SETTORI SPECIALI. Forniture

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

Foto 1. Immagine panoramica della ZPS Lago di Bolsena Isole Bisentina e Martana.

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN

BIOBLITZ Italia 2012:

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, ,3 83,1 77,7 27,6 16, anni anni anni.

BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati

Comune di Cattolica Provincia di Rimini P.IVA

A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO

VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE : PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

Transcript:

IMPLEMENTAZIONE SIC MARINI ITALIANI: REGIONE TOSCANA Dott. Fabrizio Serena 1

Situazione attuale La Toscana non ha attualmente dei SIC marini, se si escludono le aree lagunari, nonostante che gli habitat prioritari sono per lo più ampiamente distribuiti nei mari Toscani. Inoltre, lo stato di conservazione è da ritenere per lo più buono, soprattutto per quanto riguarda le isole dell Arcipelago Toscano. La Regione Toscana ha provveduto nel 2007 ad includere vaste aree marine circostanti le isole di Capraia, Gorgona, Pianosa, Montecristo e Giannutri, nelle relative ZPS che prima interessavano solo la loro parte terrestre. Allo scopo di dotarsi di uno strumento che potesse consentire l individuazione di SIC marini, la Regione Toscana ha prodotto un documento sulla biodiversità marina del mare toscano. Inoltre, ha attivato un tavolo tecnico, di cui fanno parte istituti universitari, centri di ricerca, associazioni ambientaliste ed enti gestori, quali le Province e gli Enti Parco, al fine di redarre il Piano Ecoregionale per la Biodiversità che trova la sua espressione nel PRAA. In Toscana, il solo ambiente di transizione delle lagune costiere (habitat 1150) risulta interamente protetto da SIC (28.6 kmq). 2

Criteri per la selezione dei siti I siti sono stati selezionati sulla base dei seguenti criteri: presenza di habitat e/o specie prioritari Tra gli habitat sono stati presi in particolare considerazione le praterie di Posidonia oceanica, i fondi duri colonizzati da popolamenti coralligeni, popolamenti a Cystoseira spp, strutture a Lithophyllum byssoides e coralli bianchi batiali, fondi mobili colonizzati da melobesie libere, cavità sommerse. Per quanto riguarda le specie, si è cercato di includere aree circostanti le isole dell Arcipelago Toscano ove è stata registrata la presenza pressoché costante di Tursiops truncatus, oltre che di altri cetacei. Inoltre, è stato scelto un estuario, il meglio conservato nella regione, ove è stata documentata la presenza di Alosa fallax e Lampetra fluviatilis. stato di conservazione degli habitat Sono state incluse aree, come le isole dell Arcipelago Toscano, nelle quali lo stato di conservazione degli habitat prioritari è particolarmente elevato importanza della conservazione dell area nell ambito della conservazione della biodiversità a livello regionale Alcune aree continentali sono state incluse, anche se lo stato di conservazione è da considerare inferiore a quello delle isole, per l importanza che riveste la presenza di alcuni habitat nel contesto geografico presenza di habitat e specie peculiari alcune aree presentano habitat peculiari, come ad esempio i catini delle secche della Meloria, depressioni del fondo roccioso colonizzate da popolamenti di fondo mobile caratterizzati da specie rare o esclusive relazione con aree protette alcune aree sono interessate dalla presenza di zone sottoposte ad altre forme di protezione, sia sovrapposte che limitrofe; l istituzione di un SIC può contribuire ad ampliare le aree protette e a creare importanti corridoi. 3

Proposta di implementazione dei SIC marini L attuale proposta prevede l istituzione di 14 SIC situati lungo la costa continentale (3), nel sistema di secche che caratterizza la Toscana tra Livorno e Cecina (2), attorno alle isola dell Arcipelago Toscano (5), attorno a isolotti minori (3) e lungo la scarpata continentale (1). I SIC proposti andrebbero a proteggere gli habitat a P. oceanica (1120) per un totale di circa 35 kmq (pari a 12.7% circa della superficie totale occupata da questo habitat nella regione), gli habitat a scogliere (1170), i fondi a rodoliti (1110), gli habitat delle grotte marine (8330; per un totale di 0,0004 kmq, pari a circa il 90% delle grotte finora censite) e gli habitat a estuario (1130). Nell ambito dell habitat 1170 è possibile stimare che saranno protetti 2.9 kmq di coralligeno (pari al 40% del totale della superficie occupata da questa tipologia) e 12 kmq di area interessata dalla presenza i coralli profondi (pari a circa il 3% del totale della superficie interessata da questa tipologia), mentre per le altre peculiarità ascrivibili a questo habitat (strutture a Lithophyllum byssoides (Lamarck) Foslie, popolamenti a Cystoseira spp.) non è attualmente possibile stimarne l esatta estensione. Sette dei SIC previsti nell attuale proposta sono già inclusi all interno di aree protette (le isole di Gorgona, Capraia, Pianosa, Montecristo e Giannutri nel Parco Nazionale dell Arcipelago Toscano, lo Scoglietto di Portoferraio nell omonima area di tutela biologica, le Secche della Meloria) e in questo caso il provvedimento non farebbe che completare l iter di protezione. Negli altri 7 casi, si tratta di aree di nuova individuazione, per alcune delle quali già si sono creati comitati promotori per la loro valorizzazione. Particolarmente interessante sarebbe la costituzione di un SIC sulla scarpata continentale tra l Arcipelago Toscano e Capo Corso caratterizzata da un ampia area interessata dalla presenza di coralli profondi. Tali popolamenti, che presentano una dominanza di Desmophyllum dianthus, Madrepora oculata e Lophelia pertusa Linnaeus sono da ritenere particolarmente interessanti e meritevoli di attenzione. Infine, è importante considerare che la costituzione di SIC marini nei mari toscani andrebbe a interessare un area importante per la distribuzione dei cetacei, già inclusa per intero nel Santuario Pelagos e nell Osservatorio Toscano dei Cetacei. Nonostante che le informazioni sugli ecosistemi marini toscani siano da ritenere di livello soddisfacente, molti aspetti richiedono ulteriori studi, come la distribuzione di alcune tipologie, quali i popolamenti a Cystoseira spp, i fondi a rodoliti e le strutture a Lithophyllum byssoides. Inoltre, è importante monitorare lo sviluppo di specie alloctone, che interessa molte delle aree proposte a SIC e che rappresenta un importante criticità per la tutela della biodiversità nei mari toscani. 4

Localizzazione dei siti proposti a SIC marini Me: Secche della Meloria L: Calafuria Go: Isola di Gorgona C: Isola di Capraia V: Secche divada S: Scarpata continentale dell Arcipelago Toscano Sc: Scoglietto di Portoferraio B: Promontorio di Baratti P: Isola di Pianosa Mc: Isola di Montecristo Gn: Isola di Giannutri F: Formiche di Grosseto A: Scoglio dell Argentarola O: Estuario d Ombrone 5

SIC GIÀ ISTITUITI COMPRENDENTI HABITAT MARINI Localizzazione delle lagune habitat % del totale 1 Laguna di Orbetello 1150 70 2 Lago di Burano 1150 60 3 Padule di Scarlino 1150 5 4 Selva Pisana 1150 2 5 Padule di Orti Bottegone 1150 15 PROPOSTA NUOVI SIC MARINI Località Habitat presenti Estensione approssimativa Secche della Meloria 1120, 1170 5.0 Calafuria 1120, 1170, 8330 2.0 Promontorio di Baratti 1120, 1170 2.0 Argentarola 1120, 1170, 8330 0.12 Isola di Gorgona 1110, 1120, 1170, 8330 150.2 Isola di Capraia 1110, 1120, 1170, 8330 168.4 Scoglietto di Portoferraio 1120, 1170, 1.0 Isola di Pianosa 1120, 1170, 8330 45.0 Isola di Montecristo 1120, 1170, 8330 144.4 Isola di Giannutri 1120, 1170, 8330 107.6 Formiche di Grosseto 1120, 1170 0.7 Scarpata continentale dell Arcipelago Toscano 1170 12 Secche di Vada 1120, 1170 5 Estuario d Ombrone 1130 0.25 6

COPERTURA DEGLI HABITAT NEI SIC Tipologia di habitat Copertura attuale degli habitat nei SIC Copertura totale degli habitat nella regione Copertura prevista con l'istituzione di nuovi SIC o con l'ampliamento di quelli preesistenti 1110 (rodoliti) 0? 8** 1120 0 275 35.1 1130 0 2 0.2 1140 - - - 1150 28.6 28.6 0 1160 - - - 1170 (coralligeno) 0 5.5 2.9 1170 (L. byssoides) 0?? 1170 (coralli profondi) 0 370* 12* 1170 (pop. a Cystoseira) 0?? 1180 - - - 8330 0? 0.0004** * i dati sono riferiti all area interessata dalla tipologia, non alla superficie realmente coperta ** i dati sono riferiti alle informazioni disponibili nelle aree interessati e sono da ritenere sottostimati per la presenza di aree non ancora mappate SPECIE Specie di Allegato II Areale protetto da SIC Areale totale occupato nella regione Areale protetto previsto con l'istituzione di nuovi SIC o l'ampliamento di quelli preesistenti Alosa fallax 0.01 2 0.25 Aphanius fasciatus 28.6 28.6 0 Lampetra fluviatilis 0 2 0.25 Tursiops truncatus 0 3000* 615 * la specie è distribuita in un areale maggiore; il dato si riferisce alle aree costiere considerate zone di aggregazione della specie 7

Tabella riassuntiva presenza ed estensione degli habitat nei SIC Est. 1130 Località Totale 1120 1170 1110 (rodoliti) 8330 Secche della Meloria 5.0 4.5 0.4 - - - Calafuria 2.0 0.6 1.2 - - 0.000008 Promontorio di Baratti 2.0 0.6 0.4 - - - Argentarola 0.12 0.01 0.08 - - 0.000100 Isola di Gorgona 150.2 0.9 0.45 4-0.000072 Isola di Capraia 168.4 8.4 2.5 4-0.000025 Scoglietto di 1.0-0.6 0.1 - Portoferraio - Isola di Pianosa 45.0 15 0.54 - -? Isola di Montecristo 144.4 0.07 1.44 - - 0.000035 Isola di Giannutri 107.6 0.32 0.32 - - 0.000180 Formiche di Grosseto 0.7 0.11 0.28 - - - Scarpata continentale dell Arcipelago 12-12 - - - Toscano Secche di Vada 5 4.0 0.5 - - - Estuario d Ombrone 0.25-0.25 Estensione totale 35.11 20.21 8 0.25 0.000420 Presenza ed estensione delle tipologie dell'habitat 1170 nei SIC Località coralligeno Pop a Cystoseira spp coralli bianchi Secche della Meloria -? - Calafuria 0.3? - Promontorio di Baratti 0.02? - Argentarola 0.05? - Isola di Gorgona 0.15? - Isola di Capraia 0.28? - Scoglietto di Portoferraio 0.05? - Isola di Pianosa 0.03? - Isola di Montecristo 1.1? - Isola di Giannutri 0.3? - Formiche di Grosseto 0.15? - Scarpata continentale dell Arcipelago Toscano - - 12 Secche di Vada 0.4? - Estuario d Ombrone - Estensione totale 2.93? 12 8

HABITAT E SPECIE PRIORITARIE: DISTRIBUZIONE, SITUAZIONE ECOLOGICA, CRITICITÀ E PIANI DI GESTIONE 1120 POSIDONIA BEDS (POSIDONION OCEANICAE) Estensione della parte inserita nei SIC rispetto al totale dell estensione dell habitat: 0% I dati di superficie sono stati misurati dalla cartografia 1:10.000 o 1:25.000 Localizzazione delle praterie Estensione Superficie coperta dai SIC proposti 1 Secche della Meloria 84 4.5 2 Costa Livornese 4.82 0.4 3 Secche di Vada 72.5 4.0 4 Costa degli Etruschi e promontorio di 6.7 0.4 Baratti 5 Golfo di Follonica 27.2-6 Golfo di Talamone 10.0-7 Promontorio di Monte Argentario 0.8 0.01 8 Formica di Burano 3 la prateria prosegue lungo le coste laziali 9 Isola di Gorgona 0.9 0.6 10 Isola di Capraia 8.4 3.5 11 Isola d Elba 21.5 0.6 12 Isola di Pianosa 15.8 15.8 13 Isola di Montecristo 0.07 0.08 14 Scoglio d Africa 17.5-15 Isola del Giglio 1.27-16 Isola di Giannutri 0.32 0.32 17 Formiche di Grosseto 0.11 0.11-9

1170 REEFS Estensione della parte inserita nei SIC rispetto al totale dell estensione dell habitat: 0% POPOLAMENTI CORALLIGENI I dati di superficie sono stati misurati dalla cartografia 1:10.000 o 1:25.000 in riferimento a aree dove la presenza della tipologia è documentata. La valutazione può essere quindi sottostimata. Localizzazione Estensione approssimativa Superficie coperta dai SIC proposti 1 Secche della Meloria 0.5-2 Calafuria 0.3 0.3 3 Secche di Vada 0.5 0.5 4 Promontorio di Baratti 0.1 0.1 5 Punt Ala e Scoglio dello Sparviero 0.04-6 Promontorio di Monte Argentario e 1 0.05 Argentarola 7 Isola di Gorgona 0.15 0.15 8 Isola di Capraia 0.18 0.18 9 Isola d Elba 0.55-10 Isolotto di Cerboli 0.02-11 Scoglietto di Portoferraio 0.02 0.02 12 Isola di Pianosa 0.03 0.03 13 Isola di Montecristo 1.1 1.1 14 Isola del Giglio 0.6-15 Isola di Giannutri 0.3 0.3 16 Formiche di Grosseto 0.15 0.15 TROTTOIR DI LITHOPHYLLUM BYSSOIDES Mentre la localizzazione é conosciuta non sono disponibili dati quantitativi dell estensione Localizzazione Estensione approssimativa 1 Isola di Gorgona - 2 Isola di Montecristo - 3 Isola di Giannutri - 4 Isola di Capraia - Superficie coperta dai SIC proposti 1

POPOLAMENTI A CYSTOSEIRA Mentre la localizzazione é conosciuta non sono disponibili dati quantitativi dell estensione. Localizzazione Estensione approssimativa 2 Calafuria?? 4 Promontorio di Baratti?? 6 Promontorio di Monte Argentario?? 7 Isola di Gorgona?? 8 Isola di Capraia?? 9 Isola d Elba? - 10 Isolotto di Cerboli? - 11 Scoglietto di Portoferraio?? 12 Isola di Pianosa?? 13 Isola di Montecristo?? 14 Isola del Giglio? - 15 Isola di Giannutri?? 16 Formiche di Grosseto?? Superficie coperta dai SIC proposti Popolamenti a Cystoseira spp sono distribuiti in tutte le aree proposte a SIC, ma dati quantitativi relativi alla loro estensione non sono disponibili, se non per aree limitate. Sulle isole, popolamenti a Cystoseira spp interessano praticamente tutti i fondali rocciosi, e i fondi a rodoliti. Lungo la costa la loro estensione è limitata alla fascia più superficiale. POPOLAMENTI DI CORALLI BATIALI Localizzazione 1 Gorgona/Capraia 43 13 / 43 14 N 9 36 10 / 9 36 90 E Estensione Superficie coperta dai SIC proposti 370* 12 * i dati sono riferiti all area interessata dalla tipologia, non alla superficie realmente coperta 1

1110 SANDBANKS Estensione della parte inserita nei SIC rispetto al totale dell estensione dell habitat: 0% FONDI A RODOLITI Mentre la localizzazione é conosciuta non sono disponibili dati quantitativi dell estensione Localizzazione Estensione Superficie coperta dai SIC proposti 1 Isola di Gorgona - 4 2 Isola di Capraia - 4 3 Capraia/Elba - - 4 Pianosa/Montecristo - - 1150 COASTAL LAGOONS Estensione della parte inserita nei SIC rispetto al totale dell estensione dell habitat: 100% L estensione è quella riportata nelle schede dei SIC; in base alle conoscenze attuali non sembra che vi siano variazioni a tali dati Localizzazione delle lagune Estensione Superficie coperta dai SIC proposti 1 Laguna di Orbetello 25.85 25.85 2 Lago di Burano 1.41 1.41 3 Padule di Scarlino 0.07 0.07 4 Selva Pisana 1.13 1.13 5 Padule di Orti Bottegone 0.18 0.18 1

1130 ESTUARIES Estensione della parte inserita nei SIC rispetto al totale dell estensione dell habitat: 0% I dati tengono conto solo dei maggiori corsi d'acqua della regione e le estensioni comprendono la superficie effettiva della foce del fiume e l'area marina immediatamente prospiciente Localizzazione degli estuari Estensione Superficie coperta dai SIC proposti 1 Serchio 0.15 0 2 Arno 0.25 0 3 Cecina 0.15 0 4 Ombrone 0.25 0.25 8330 CAVES Estensione della parte inserita nei SIC rispetto al totale dell estensione dell habitat: 0% L estensione è stata ricavata dai rilievi presenti nei lavori riportati in bibliografia Localizzazione delle aree con cavità marine Estensione (mq) Superficie coperta dai SIC proposti 1 Calafuria 80 80 2 Promontorio di Monte Argentario 990* - 3 Argentarola 970 970 4 Isola di Gorgona 720 720 5 Isola di Capraia 250* 250* 6 Isola d Elba? - 7 Isola di Pianosa?? 8 Isola di Montecristo 350 350 9 Isola del Giglio? - 10 Isola di Giannutri 1850 1850 * il dato si riferisce alle sole grotte rilevate, è da ritenere quindi sottostimato 1

CRITICITÀ E PROPOSTE DI GESTIONE Le porzioni di habitat prioritari inserite all interno delle aree proposte a SIC presentano nell insieme una buona condizione ecologica. Questo è vero principalmente attorno alle isole minori dell Arcipelago Toscano, dove le differenti biocenosi presentano uno stato di conservazione elevato, il cui mantenimento è garantito dai vincoli di protezione che già interessano tali aree. Nelle zone attualmente non interessate da vincoli di protezione, le principali criticità sono rappresentate dalla pesca commerciale e sportiva e da una frequentazione turistica incontrollata. La pesca ha effetti negativi diretti sulla struttura e abbondanza dei popolamenti ittici, ma anche effetti indiretti sugli habitat. In particolar modo i popolamenti coralligeni risultano danneggiati dagli strumenti da pesca, reti e lenze di vario tipo, che danneggiano anche gravemente gli organismi bentonici strutturanti. Gli effetti negativi della frequentazione turistica incontrollata sono legati anch essi alla distruzione degli habitat, principalmente per gli ancoraggi su aree sensibili, quali le praterie di Posidonia oceanica e i popolamenti coralligeni. Proposte possibili di gestione devono essere indirizzate principalmente a controllare tali tipi di pressioni antropiche. Per quanto riguarda i SIC proposti attorno alle isole minori dell Arcipelago Toscano e dello Scoglietto di Portoferraio, le norme di protezione attualmente dettate dagli organi di gestione, se fatte rispettare, sono da ritenere sufficienti alla conservazione degli habitat. Per le aree situate lungo la costa, non ancora protette, le proposte possono essere riassunte in un divieto totale di pesca sia commerciale che sportiva e una regolamentazione della fruizione turistica. I n relazione alla ridotta estensione delle aree proposte, è da ritenere che il divieto di pesca non vada a intaccare la produzione economica legata a tale attività nelle zone interessate. La sola area di grandi dimensioni è quella denominata Scarpata continentale dell Arcipelago Toscano, che, però, non è interessata da attività produttive. La regolamentazione dell attività turistica consta principalmente nel posizionamento di ormeggi fissi che possano evitare danneggiamento meccanico agli habitat sensibili. La presenza di ormeggi fissi può, nel contempo regolamentare il numero di natanti presenti contemporaneamente all interno delle aree. 1

Per quanto riguarda le cavità sommerse, si può prevedere una regolamentazione delle attività turistiche che interessi il numero di visitatori, il grado di esperienza subacquea e il controllo da parte di guide ambientali. Alcune aree sono interessate più o meno marginalmente da fenomeni limitati di inquinamento urbano o agricolo o legato all acquicoltura. Tali disturbi sono da ritenere comunque di scarsa entità, quindi sostenibili almeno nelle entità attuali. È comunque necessario prevederne un monitoraggio per poter valutare la loro sostenibilità nel tempo. Un importante criticità che interessa praticamente tutte le aree è la presenza di specie introdotte. Molte zone dell arcipelago e delle coste toscane sono invase da alghe introdotte, quali Achrothamnion preissii, Womersleyella setacea e Caulerpa racemosa var. cylindracea. La colonizzazione di un area da parte di tali alghe può causare importanti cambiamenti nella struttura dei popolamenti bentonici e un erosione della biodiversità. Il controllo di alcune attività antropiche che sono considerate vettori di dispersione, come il divieto di pesca e di ancoraggio, potrebbe limitare l espansione di tali specie all interno delle aree proposte a SIC. Per quanto riguarda specie, le norme proposte per gli habitat sono da ritenere sufficienti per la loro conservazione. La presenza di mammiferi marini e di uccelli è legata ad aree già all interno di ZPS e facenti parte dl Parco Nazionale dell Arcipelago Toscano, i cui vincoli possono garantirne la conservazione. Per le specie ittiche, è fondamentale il divieto di pesca nelle aree interessate. Riassumendo, i punti principali di una gestione dei siti potrebbero essere: monitoraggio dello stato ecologico degli habitat divieto di pesca divieto di ancoraggio gestione e controllo delle attività turistiche 1