Il ruolo e la professione docente nella scuola che cambia Licia Cianfriglia - 06.06.2014 Giornate di Psicologia Positiva - VII Edizione Università degli Studi di Firenze Simposio: Osservatorio Nazionale Salute e Benessere degli Insegnanti (ONSBI). I risultati preliminari del processo di monitoraggio e di raccolta dati. associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola ADERENTE ALL ESHA EUROPEAN SCHOOL HEADS ASSOCIATION 1
Uno scenario complesso nuove richieste della società e del mondo del lavoro obiettivi fissati dall Europa* mutamenti socio economici flussi migratori cambiamenti demografici imporsi di nuovi modelli sociali e culturali mutamenti tecnologici * Bruxelles, 2.6.2016 - Raccomandazione del Consiglio sul programma nazionale di riforma 2014 dell Italia (considerazione 14, raccomandazione 6) 2
Le sfide per la Scuola ripensare la quantità e la qualità delle conoscenze da insegnare riequilibrare nella formazione il rapporto tra teoria e pratica, verso una didattica per competenze creare contesti e processi per la personalizzazione dell'apprendimento contrastando il fenomeno della dispersione tener conto della relazione tra identità culturale e universalità del sapere nel processo di globalizzazione 3
Il compito della Scuola: orientare nel cambiamento «Aiutare ad imparare a vivere», facendo i conti con la con la complessità, l'incertezza, la liquidità (E. Morin) guidare all'acquisizione di una conoscenza contestualizzata ricomporre la frammentazione dei saperi disciplinari, favorendo interazione/integrazione continua tra discipline diverse favorire lo sviluppo della competenza di riflettere sulle conoscenze e sui grandi problemi del nostro tempo urgenza del cambiamento degli approcci al sapere (metodi di insegnamento) 4
Una professione nuova con un disegno antico art.395 del T.U. leggi sull istruzione, D.Lgs. 297/94 La funzione docente è "esplicazione essenziale dell attività di trasmissione della cultura, di contributo alla elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione umana e critica della loro personalità". La funzione docente prevede attività d insegnamento e attività connesse. art. 26, comma 1 del CCNL 2006-2009 La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici definiti per i vari ordini e gradi dell istruzione. La funzione docente si fonda sull autonomia culturale e professionale dei docenti; essa si esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio 5
Le sfide della professione docente Accettare la valutazione delle proprie prestazioni professio; 6,7% Realizzare l'integrazione di studenti stranieri; 4,5% Non risponde; 1,3% Altro; 0,2% Sviluppare la valutazione per competenze; 7,6% Recuperare legittimazione sociale per la professione; 31,9% Abbattere l'insuccesso scolastico; 23,3% Introdurre metodologie didattiche interattive e collaborative; 24,6% Fonte: indagine Nomisma-ANP La professione docente, 2009. 6
Le principali aspettative dei docenti Deburocratizz azione del lavoro; 24,1% Altro; 1,9% Non risponde; 1,2% Incremento retributivo; 48,1% Miglioramento del prestigio sociale; 24,8% Fonte: indagine Nomisma-ANP La professione docente, 2009. 7
E favorevole all introduzione di un sistema di riconoscimento del merito? In disaccordo; 16,8 Non risponde; 2,8 D'accordo; 66,0 Né d accordo né in disaccordo; 14,4 Fonte: indagine Nomisma-ANP La professione docente, 2009. 8
E' favorevole all'introduzione di meccanismi di carriera per differenziare la retribuzione? In disaccordo; 21,7 Non risponde; 2,2 D'accordo; 57,3 Né d accordo né in disaccordo; 18,9 Fonte: indagine Nomisma-ANP La professione docente, 2009. 9
I fattori di disagio esterni della professione docente complessità del contesto di lavoro molteplicità delle richieste che si riversano sulla scuola bassa motivazione degli alunni aumento dei fenomeni di bullismo elevata dispersione numerosità crescente di bisogni educativi speciali difficoltà nel far conseguire livelli di conoscenze e competenze adeguate agli allievi mancanza di adeguati strumenti di sostegno professionale formazione valorizzazione/riconoscimento 10
I fattori di disagio esterni della professione docente progressiva diminuzione del riconoscimento sociale degenerazione del dialogo scuola-famiglia (delegittimazione, mancato esercizio della sussidiarietà educativa) Al progressivo mutamento del mandato sociale della scuola non si è fatto corrispondere un parallelo investimento nella formazione culturale e professionale di coloro che devono farsene carico. La libertà professionale e l autonomia delle scuole, prive di mezzi per la piena attuazione, finiscono per essere un alibi che nasconde la scarsa centralità che il sistema scolastico ha avuto all interno delle politiche nazionali. 11
I fattori di disagio interni della professione docente assenza di un sistema di valorizzazione dell impegno mediante carriera mancanza di riconoscimento della qualità professionale assenza di una differenziazione delle responsabilità appiattimento delle retribuzioni, con la pretesa unicità della professione assenza di una formazione continua in servizio inadeguatezza delle procedure di reclutamento: assenza di selezione attitudinale che espone al rischio di sfiducia e senso di impotenza, sistema delle graduatorie con fenomeno della precarietà e dell età elevata inadeguatezza degli ambienti di lavoro (spazi, sedi, attrezzature,risorse) elevata femminilizzazione della professione: conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, ma scarso riconoscimento sociale 12
Una professione altamente usurante secondo l indagine ONSBI una percentuale non trascurabile di docenti considera il proprio lavoro emotivamente estenuante: 33% spesso o molto spesso o sempre 33% qualche volta i restanti raramente o quasi mai costituiscono la parte di categoria a rischio che richiede attenzione coloro che dichiarano di non aver voglia al mattino di andare al lavoro (22%) di non essere orgogliosi del proprio lavoro (14%) di non sentirsene coinvolti (15%) 13
I fattori per la promozione del benessere a scuola interventi di carattere normativo di modifica del reclutamento e dello status professionale: selezione mediante prove attitudinali formazione in servizio valutazione retribuzioni e carriera leadership diffusa e management intermedio analisi e diagnosi organizzativa da parte del dirigente: struttura formale competenze tecnico professionali ambiente relazionale 14
Benessere individuale e benessere organizzativo azione continua di monitoraggio e di formazione riflessiva, orientata a sviluppare negli individui capacità e competenze: prontezza di reazione e adattabilità intelligenza situazionale visione integrata delle variabili del sistema autonomia decisionale e responsabilità individuazione e promozione di metodologie di lavoro innovative ed efficaci, funzionali al benessere organizzativo, nelle sue dimensioni di chiarezza degli obiettivi organizzativi e disponibilità delle informazioni pertinenti al lavoro riconoscimento e valorizzazione degli apporti e delle competenze di ciascuno, equità organizzativa ascolto attivo, gestione delle conflittualità, sostegno a relazioni interpersonali collaborative apertura all ambiente esterno e innovazione 15
Prof.ssa Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP - Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola Viale del Policlinico 129/a 00161 - Roma Sito web: www.anp.it E-mail: cianfriglia@anp.it Tel. 06.44245820 / 06.44243262 Fax 06.44254516 Licia Cianfriglia, Firenze 06.06.2014 16