DISCIPLINA PER LA CONCESSIONE ED EROGAZIONE DELL ASSEGNO DI CURA PER IL MANTENIMENTO A DOMICILIO DELL'ANZIANO NON AUTOSUFFICIENTE



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DISCIPLINA PER LA CONCESSIONE ED EROGAZIONE DELL ASSEGNO DI CURA PER IL MANTENIMENTO A DOMICILIO DELL'ANZIANO NON AUTOSUFFICIENTE

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INDICE Art. 1 - Oggetto Art. 2 - Finalità dell intervento Art. 3 Caratteristiche dell intervento art. 4 - Destinatari Art. 5 Requisiti per la concessione dell assegno di cura Art. 6- Modalità di accesso al contributo economico denominato assegno di cura Art. 7 - Definizione della graduatoria e concessione assegno di cura Art. 8 - Entità del contributo economico Art. 9- Titolari di indennità di accompagnamento Art. 10 - Contributo aggiuntivo 160 euro per l emersione e regolarizzazione del lavoro di cura Art. 11 Erogazione dell assegno di cura: il contratto Art. 12 - Revisione e rinnovo del contratto Art. 13 - Monitoraggio e debito informativo Art. 14- Applicazione della normativa in materia di protezione dei dati personali. Art. 15 - Reclami e ricorsi 2

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ART. 1 OGGETTO Il presente atto disciplina l intervento dell assegno di cura e sostegno rivolto a persone anziane non autosufficienti istituito dalla Regione Emilia Romagna con DGR 1378/99 e s.m.i. ART. 2 - FINALITÀ DELL INTERVENTO 1. Finalità dell intervento è quella di sostenere la domiciliarità, potenziando le opportunità di permanenza nel proprio contesto di vita delle persone anziane non autosufficienti, riconoscendo un apporto economico a sostegno del lavoro di cura e assistenza svolto dai caregiver, formali o informali, siano essi famigliari piuttosto che personale assistenziale privato, anche al fine di evitare o posticipare il più a lungo possibile il ricorso ai servizi residenziali. ART. 3 CARATTERISTICHE DELL INTERVENTO 1. La concessione ed erogazione dell assegno di cura si configura come un contributo economico erogato a riconoscimento dell impegno per le attività socio-assistenziali richieste per il mantenimento presso il domicilio di persone anziane non autosufficienti 2. La concessione ed erogazione dell assegno di cura si configura come uno dei possibili interventi ricompresi nel Piano Assistenziale Individualizzato (PAI), elaborato dal Servizio Sociale del territorio di riferimento e sottoscritto dal beneficiario medesimo o da chi per esso (famigliare, tutore, amministratore di sostegno). 3. L assegno di cura integra, non sostituisce, e non preclude l accesso alle altre opportunità della rete dei servizi disponibili sul territorio, ad eccezione che per i ricoveri a carattere riabilitativo che sono gratuiti per l utente. ART. 4 - DESTINATARI 1. I destinatari dell assegno di cura e di sostegno sono persone anziane (con età uguale o superiore a 65 anni) residenti in uno dei Comuni facenti parte dell Unione. 2. In via straordinaria possono essere concessi assegni a beneficio di soggetti, non autosufficienti e con problematiche assimilabili all età senile, di età inferiore a 65 anni. 3. Alle stesse condizioni sono altresì destinatari del contributo: a) le famiglie che accolgono nel proprio ambito l anziano solo, sulla base di un accordo tra l anziano e la famiglia stessa; b) altri soggetti che con l anziano intrattengono consolidati e verificabili rapporti di cura anche se non legati da vincoli familiari.; 2

c) l anziano stesso quando sia in grado di determinare e gestire le decisioni che riguardano la propria assistenza e la propria vita; d) l Amministratore di sostegno. ART. 5 REQUISITI PER LA CONCESSIONE DELL ASSEGNO DI CURA 1. La concessione ed erogazione dell assegno di cura è riservata a persone residenti e domiciliate in uno dei Comuni facenti parte dell Unione dei Comuni del Distretto Ceramico. 2. Il contributo può essere concesso anche a persone, residenti in uno dei Comuni dell Unione, che si trovino eccezionalmente domiciliati in altro territorio, 3. Il contributo può essere concesso ad persone anziane di nazionalità straniera, purché in regola con il permesso di soggiorno ai sensi della normativa vigente. 4. L assegno di cura può essere erogato anche a più anziani all interno dello stesso nucleo familiare. 5. L accesso al beneficio dell assegno di cura è subordinato alla verifica della condizione economica del soggetto anziano beneficiario delle cure, ovvero se e qualora il valore ISEE riferito alla persona anziana, ed accertato ai sensi di legge, non superi la soglia di accesso definita ed aggiornata periodicamente dalla Regione Emilia Romagna. 6. La verifica della situazione economica attraverso l ISEE, fatta salva comunque la valutazione del bisogno espresso, è effettuata prima dell attivazione del percorso di valutazione (di cui al successivo articolo della presente disciplina), ovvero in sede di accoglimento della segnalazione dello stato di bisogno, ad opera del Servizio Sociale dell Unione che può avvalersi, per detta verifica, delle assistenti sociali oppure del personale degli sportelli sociali, ove presenti. ART. 6 MODALITA DI ACCESSO AL CONTRIBUTO ECONOMICO DENOMINATO ASSEGNO DI CURA 1. La proposta di concessione ed erogazione dell assegno di cura può pervenire dall Assistente Sociale Responsabile del caso 2. La segnalazione dei bisogni assistenziali e l eventualità di concessione dell assegno di cura possono pervenire anche da altri soggetti della rete (istituzioni, Soggetti del Terzo settore e del Volontariato) 3. L Assistente Sociale responsabile del caso, dopo avere valutato la presenza di significativi bisogni assistenziali dell anziano non autosufficiente e la conseguente opportunità di proporre l assegno di cura come intervento ricompreso nel PAI; si 3

accerta (anche secondo quanto indicato nel comma 6 del precedente Articolo 5) della presenza dei requisiti per l ammissione alla concessione del contributo economico. 4. Se e qualora siano presenti tutti i requisiti per l ammissione indicati al precedente articolo, l Assistente Sociale Responsabile del Caso invia al PUASS (Punto Unico di Accesso) dell Az. USL Distretto di Sassuolo la documentazione dell anziano e la relativa richiesta di attivazione (Allegato A) dell Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM), composta da Medico geriatra, infermiere professionale e assistente sociale. 5. Il PUASS (Punto Unico di Accesso), a cui l Assistente Sociale ha inviato la richiesta di attivazione dell UVM, organizza le visite di valutazione, nel rispetto di calendari congiuntamente definiti. L Assistente Sociale ne informa anticipatamente il referente assistenziale. 6. L UVM opera in presenza di tutti i suoi componenti 7. L UVM, per rilevare il grado di non autosufficienza si avvale di strumenti professionali quali scheda BINA (Allegato B), scheda SPMSQ (Allegato C), scheda ADL (Allegato D), scheda integrativa (Allegato E), realizzando in tal modo una valutazione multi professionale e multidimensionale relativa ai seguenti aspetti: a) condizioni di non autosufficienza per deficit cognitivi o disabilità fisiche; b) esistenza e capacità della rete di sostegno (parenti, vicini, amici, volontari) ad impegnarsi in compiti di cura, fornendo gli interventi assistenziali necessari, direttamente od avvalendosi di terzi; c) carico assistenziale che la condizione di non autosufficienza comporta; d) condizione socio-economica dell anziano e/o dei famigliari. 8. La valutazione dell anziano è effettuata, di norma, entro 30 giorni dalla segnalazione, come definito dalla DGR 2686/04, compatibilmente con le possibilità organizzative dei diversi servizi interessati. Si svolge presso il domicilio dell anziano oppure presso ambulatori dell Az. USL-Distretto di Sassuolo. 9. In caso di ipotesi di concessione dell assegno di cura durante la fase di Dimissione Protetta dai presidi ospedalieri, la valutazione sarà effettuata in seguito alla stabilizzazione delle condizioni clinico-sanitarie dell anziano e comunque al suo rientro al domicilio. 10. L esito della valutazione effettuata dall UVM è riferibile ad un punteggio di gravità complessivo, funzionale alla definizione della graduatoria dei beneficiari dell assegno di cura. 4

ART. 7 - DEFINZIONE DELLA GRADUATORIA E CONCESSIONE ASSEGNO DI CURA 1. L Assistente Sociale Responsabile del caso sottopone i progetti assistenziali, definiti in sede di UVM; per la convalida, ad una specifica Commissione, presieduta dal Responsabile dell Area Anziani dell Unione e costituita da: a) il responsabile dell Area Fragili dell Az. USL Distretto di Sassuolo b) Assistenti sociali Responsabili del Caso c) Infermiere Professionale del PUASS d) Operatore amministrativo 2. Tale commissione si riunisce trimestralmente ed ha il compito di approvare le proposte di attivazione, diniego, rinnovo, sospensione, cessazione di assegni di cura, aggiornando di conseguenza l apposita graduatoria. Il punteggio, assegnato a ciascuna situazione tramite la scheda integrativa, definisce, in relazione alle risorse economiche disponibili, l elenco dei beneficiari dell assegno di cura per il trimestre di riferimento. 3. Le proposte di attivazione di assegno di cura approvate dalla Commissione e rientranti nell elenco dei beneficiari sono da intendersi valide e attive per almeno 6 (sei) mesi. ART. 8 - ENTITÀ DEL CONTRIBUTO ECONOMICO 1. L entità del contributo economico da erogarsi è in relazione alla gravità della condizione di non autosufficienza dell anziano, alle sue necessità assistenziali ed alle attività socioassistenziali di rilievo sanitario che la famiglia e/o i soggetti indicati precedentemente si impegnano a garantire. 2. L UVM definisce l entità del contributo economico attraverso l utilizzo dell apposito strumento professionale definito dalla Regionale Emilia Romagna (scheda di rilevazione delle attività socio-assistenziali, Allegato F) che prevede 3 diversi livelli di contribuzione economica giornaliera (livello A, B e C) rapportati al gado di non autosufficienza. 3. L entità del contributo giornaliero è definito ed aggiornato periodicamente dalla Regione Emilia Romagna. ART. 9 - TITOLARI DI INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO 1. E data priorità, nella proposta di concessione dell assegno di cura e nell attivazione dell UVM, ai casi di persone non titolari di indennità di accompagnamento o altre analoghe indennità analoghe erogate dall INPS, dall INAIL o altri Istituti, di importo superiore a 400 mensili. 2. In applicazione alla DGR 122 del 06.02.07, ai titolari di dette indennità il contributo economico dell assegno è ridotto ad importi stabiliti dalla Regioni Emilia Regione. Dal 5

01.04.2007 non possono essere concessi assegni di cura di livello C a persone che percepiscono l indennità di accompagnamento. 3. Le eventuali proposte per l attivazione dell assegno di cura per i titolari di accompagnamento (o analoga indennità), se validate dalla Commissione, saranno incluse all interno della graduatoria e posizionate al termine della graduatoria stessa. 4. Qualora la concessione dell indennità di accompagnamento avvenisse in presenza di erogazione dell assegno di cura, il beneficiario sarà collocato al termine della graduatoria come da articolo precedente 5. E tuttavia facoltà dell Assistente sociale proporre, per i casi di particolare gravità, una prosecuzione dell erogazione dell assegno di cura fino al termine del Contratto del medesimo anche in presenza di concessione di indennità di accompagnamento. Ciò a condizione che il referente assistenziale sottoscriva l impegno alla restituzione degli importi percepiti dal momento della concessione dell accompagnamento fino al termine del contratto dell assegno di cura. ART. 10 - CONTRIBUTO AGGIUNTIVO PER L EMERSIONE E REGOLARIZZAZIONE DEL LAVORO DI CURA 1. In applicazione alla DGR 1206/07, in particolare dell allegato 3, punto 3 (interventi per favorire l emersione e la regolarizzazione dei rapporti di lavoro in presenza di assistenti familiari) è concesso un contributo aggiuntivo nell' ambito del progetto che prevede l'assegno di cura, sulla base di una specifica richiesta (tramite scheda apposita, vedi Allegato G) con verifica di due requisiti indispensabili: a) documentazione attestante la regolare contrattualizzazione del rapporto di lavoro; b) il limite della condizione economico reddituale valutata in base all'isee estratto del solo beneficiario è definito ed aggiornato periodicamente dalla Regione Emilia Romagna. 2. Il contributo aggiuntivo è erogato a prescindere dal livello dell assegno (A, B o C) previa presentazione della documentazione attestante il regolare contratto con l assistente familiare. ART. 11 EROGAZIONE DELL ASSEGNO DI CURA: IL CONTRATTO 1. L Assistente Sociale Responsabile del Caso presenta alla Commissione (di cui al precedente Art. 7) le proposte per l erogazione degli assegni di cura attraverso uno specifico modulo (Allegato H) sottoscritto anche dal referente assistenziale. 2. La concessione o meno- dell assegno sarà comunicato dall Unione dei Comuni del Distretto Ceramico al referente assistenziale tramite lettera inviata a mezzo posta ordinaria 6

all indirizzo di residenza/domicilio dell anziano/a. La comunicazione dell esito, se positiva, congiuntamente al modulo di proposta, fungeranno da contratto attestante i reciproci impegni assunti. 3. La concessione dell assegno di cura ha durata, di norma, pari a 6 (sei) mesi e decorre dal giorno della valutazione da parte dell UVM. 4. Gli assegni di cura sono liquidati e pagati dall Az. USL- Distretto di Sassuolo a trimestre posticipato a decorrere dal mese di Aprile per il 1 trimestre dell anno. 5. I contributi aggiuntivi saranno liquidati con cadenza trimestrale insieme al relativo assegno di cura, previa presentazione di copia dei bollettini postali attestanti l avvenuto versamento dei contributi a favore dell assistente familiare. 6. L assegno di cura e il contributo integrativo sono attualmente finanziati dal Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRNA), da Fondi nazionali e da quote a carico dei singoli Comuni. Il numero dei beneficiari dell uno e dell altro contributo economico sarà individuato all interno delle risorse disponibili definite dalla programmazione annuale (Piano di Zona per la Salute e il Benessere Sociale). ART 12 - REVISIONE E RINNOVO DEL CONTRATTO 1. L assistente sociale Responsabile del Caso, in previsione della scadenza del contratto, avvalendosi, qualora lo ritenga opportuno, dell UVM, ne propone il rinnovo o la sospensione. In caso di necessità, o nelle situazioni più complesse, effettua una rivalutazione con conseguente ridefinizione del programma assistenziale; 2. In caso di situazioni stabilizzate e di lunga data, l assistente sociale Responsabile del Caso può proporre alla Commissione una durata di 12 (dodici) mesi, purché sia presente una erogazione continuativa precedente di almeno 12 (dodici) mesi. 3. In ogni caso sono adottate modalità affinché sia assicurata una verifica (realizzata attraverso apposito strumento, si veda Allegato I) almeno annuale da parte dell Assistente Sociale Responsabile del Caso, di norma al domicilio, che riferisce all UVM per ogni ulteriore provvedimento. 4. Il mancato rinnovo del contratto è oggetto di tempestiva informazione al referente assistenziale. 5. In caso si evidenzino aggravamenti della situazione, il referente assistenziale potrà rivolgersi al Servizio Sociale del Comune di residenza dell anziano per segnalare e descrivere le condizioni di aggravamento. L assistente sociale responsabile del caso potrà disporre, tramite visita domiciliare e/o tramite attivazione dell UVM, l eventuale riesame e relativo aggiornamento- del caso. In caso di peggioramento della condizione clinico-sanitaria, il 7

referente assistenziale dovrà presentare adeguata documentazione medica attestante la tipologia dell aggravamento della condizione di non autosufficienza. 6. E compito del referente assistenziale presentare documentazione ISEE aggiornata. In caso di documentazione ISEE scaduta, l erogazione dell assegno di cura sarà interrotta fino al momento della presentazione di debita documentazione aggiornata. ART. 13 - MONITORAGGIO E DEBITO INFORMATIVO 1. E assicurata la trasmissione semestrale dei dati alla Regione Emilia Romagna relativi all assegno di cura mediante inserimento degli stessi nel sistema informativo regionale SMAC. Inoltre i dati a consuntivo (comprensivi di numero beneficiari, importi erogati, etc) saranno trasmessi ai Comuni facenti parte dell Unione dei Comuni del Distretto Ceramico (e ad altri soggetti firmatari del Piano di Zona che ne facciano richiesta). ART. 14 - APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI. Saranno osservate le disposizioni previste dal codice sulla privacy secondo quanto previsto dal D.Lgs 196/03 (Codice in materia di protezione dei dati personali), la cui applicazione non può prescindere da una lettura coordinata con l Art. 622 del codice penale e dei singoli codici deontologici (medico e IP). ART. 15 - RECLAMI E RICORSI Eventuali segnalazioni e/o reclami potranno essere presentati, in forma scritta ed inviati a mezzo posta ordinaria, all Unione dei Comuni del Distretto Ceramico all attenzione del suo Dirigente che, dopo aver provveduto a compiere le necessarie e dovute analisi e verifiche della situazione segnalata, provvederà a dare risposta scritta entro il termine di 30 giorni dalla data di ricevimento. 8

1 Allegati

CARTELLA SOCIO-SANITARIA Allegato A COMUNE di Cognome e Nome Luogo e data di nascita...sesso Residenza : via... n.....comune di... tel.... (Nominativo sul campanello). Domicilio : via n...comune di...tel.. Familiare di riferimento...grado di parentela....tel.... Responsabile del caso.tel.. Medico curante : dott...tel. Invalidità civile : % Tessera sanitaria n. Titolare di indennità di Accompagnamento: SI NO In corso Titolare di Assegno di cura: SI NO In corso Redditi: Pensione categ...importo mensile di Euro.. Pensione categ....importo mensile di Euro.. Altri redditi :.. Composizione nucleo familiare di fatto Cognome e nome Data di nascita Grado di parentela. Professione 1

Notizie sulla famiglia............... Altri parenti prossimi non conviventi (Art. lo 433 c.c.) Cognome e nome Data di nascita Grado di parentela Indirizzo e tel. Situazione abitativa............... Barriere architettoniche interne Barriere architettoniche esterne Accesso ai servizi di uso comune SI SI SI NO NO NO Abitazione isolata centrale e servita Data segnalazione: SEGNALAZIONE da : Medico curante.. Servizi sociali Familiari.... Reparto ospedaliero Lungodegenza Struttura residenziale. 2

Altro.. Problematica prevalente / motivo della segnalazione............... Patologia/e prevalente/i............ Diagnosi......... Proposta di attivazione : U.V.M. Servizio Sociale S.A.D. S.A.D.I. Assegno di cura Altro Data e luogo; Assistente sociale responsabile del caso, Nome e Cognome Assistente sociale responsabile del caso (firma leggibile) Nome e cognome, firma leggibile di chi accoglie la segnalazione (se diversa dall A.S. Responsabile del Caso) 3

B.I.N.A.H. Allegato B Cognome e Nome Comune di nascita Data di nascita 1) MEDICAZIONI 1.1 non necessarie 10 1.2 per ulcerazioni e distrofie 30 1.3 per catetere a permanenza o stomia 60 1.4 per ulcere da decubito 100 2) NECESSITA' DI PRESTAZIONI SANITARIE 2.1 buona salute 10 2.2 necessità di prestazione sanitarie (non continuative) 30 2.3 necessità di prestazioni sanitarie (terapia radiante,consulenza specialistica) 70 2.4 necessità di prestazioni sanitarie continuative integrate: 2.4.1 Anziani con patologie croniche in labile compenso con elevata necessità di tutela sanitaria (come ad esempio: cure ad esempio: cure mediche e/o infermieristiche quotidiane, trattamenti di recupero funzionale, somministrazione terapie e.v. Etc.) 2.4.2 Trattamenti specialistici SNG/PEG tracheotomia respiratorie/ventilazione assistita O2 terapia ad intervalli regolari (definiti o continuativi), non in acuzie; dialisi trasfusioni eseguite in struttura: controllo dolore per via parenterale o sottocutanea tramite infusori elastomerici o pompe; alimentazione parenterale o idratazione per periodi sup a 15 gg tramite C.V periferico; alimentazione parenterale o idratazione mediante catetere venoso centrale ( CVC ) Nel caso di trattamenti specialistici multipli indicarne fino ad un massimo di 5 100 3) CONTROLLO SFINTERICO 3.1 presente 10 3.2 incontinenza urinaria o fecale episodica 30 3.3 incontinenza urinaria o fecale permanente 70 3.4 incontinenza totale (urinaria e fecale) 100 4

4) DISTURBI COGNITIVI E/O COMPORTAMENTALI 4.1 assenti 10 4.2 disturbi dell'umore; disturbi cognitivi lievi ( o comportamentali lieve) 50 (aspetto triste, melanconico, ansioso chiede sempre nuovi farmaci) 4.3 disturbi della cognitività (non riesce a gestire i propri compiti e le proprie necessità ma non presenta gravi e costanti BPSD disturbi comportamentali) 80 4.4 frequente/costante comportamento disturbante e/o aggressivo e/o violento (agitato, irrequieto, pericoloso per sé e per gli altri) 100 5) FUNZIONI DEL LINGUAGGIO 5.1 comprende e si esprime normalmente 10 5.2 linguaggio menomato, ma esprime comunque il suo pensiero 40 5.3 comprende solo ordini semplici, ma non riesce ad esprimere con coerenza il proprio pensiero 70 5.4 non comprende, non si esprime 100 6) DEFICIT SENSORIALI (udito e vista) 6.1 normale 10 6.2. deficit correggibile con l'aiuto di protesi e/o occhiali 20 6.3 grave deficit non correggibile 80 6.4 cecità e/o sordità completa 100 7) MOBILITA' (libertà di movimento) 7.1 cammina autonomamente senza aiuto 10 7.2 cammina con ausili e con aiuto programmato (o saltuario) 30 7.3 si sposta solo con l'aiuto di altre persone o con sedia a ruote 80 7.4 totalmente dipendente per le alzate e la mobilizzazione 100 8) ATTIVITA' DELLA VITA QUOTIDIANA (igiene personale, abbigliamento, alimentazione) 8.1 totalmente indipendente 10 8.2 aiuto programmato (o saltuario) 20 8.3 aiuto necessario ma parziale 70 8.4 totalmente dipendente 100 9) FATTORI ABITATIVI E AMBIENTALI 9.1 l'abitazione è idonea ed i servizi sono fruibili (negozi, uffici) 10 9.2 l'abitazione è idonea ma presenta barriere architettoniche e ambientali limitanti la fruibilità dei servizi esterni 20 9.3 è impedita la fruibilità completa dei servizi indispensabili (cucina e bagno) all'interno dell'abitazione 70 9.4 totale inadeguatezza dell'abitazione: assenza dei servizi fondamentali 100 5

10) STATO DELLA RETE FAMILIARE E SOCIALE (valutazione della disponibilità relazionale, affettiva ed assistenziale della rete familiare e sociale) 10.1 può contare sulla famiglia 10 10.2 può contare parzialmente sulla disponibilità della famiglia ovvero dispone della rete informale 30 10.3 famiglia e rete informale sono disponibili solo se interpellati dai servizi 60 10.4 non può contare su nessuno 100 PUNTEGGIO TOTALE RIPORTATO NELLA VALUTAZIONE (1) autosufficiente (2) non autosufficiente Componente la Commissione: Componente la Commissione: Componente la Commissione: 6

Allegato C SPMSQ (Pfeiffer E. A short portable mental status questionnaire for the assessment of organic brain deficit in elderly patients. JAMA 1975, vol 23, n.10, 433-441) Cognome e Nome Comune di nascita Data di nascita Scolarità 1) Qual è la data di oggi (giorno, mese, anno)? Sì No 2) Che giorno della settimana? Sì No 3) Qual è il nome di questo posto? Sì No 4) Qual è il suo numero di telefono? (4a. Qual è il suo indirizzo? Fare la domanda 4a solo se il paziente non ha il telefono) Sì No 5) Quanti anni ha? Sì No 6) Quando è nato? Sì No 7) Chi è il Presidente della Repubblica? Sì No 8) Chi era il Presidente della Repubblica precedentemente? Sì No 9) Qual era il cognome di sua madre da ragazza? Sì No 10) Sottragga 3 da 20 e da ogni numero fino in fondo (20-17-14-11-8-5-2)* Sì No NUMERO TOTALE DI ERRORI (Risposte No ) *Punteggio Grezzo: Registrare il numero totale di errori basato sulle 10 domande **Punteggio Corretto: Sottrarre 1 errore se il soggetto ha frequentato le scuole elementari; aggiungere 1 errore se il soggetto ha frequentato scuole oltre le medie superiori. Legenda: da 0 a 2 errori assenza di deterioramento da 3 a 4 errori deterioramento lieve da 5 a 7 errori deterioramento moderato da 8 a 10 errori deterioramento grave Osservazioni 7

Allegato D ADL - Attività della Vita Quotidiane (Katz, 1970) Cognome e Nome Indipendenti Dipendenti 1. Fare il bagno 2. Vestirsi 3. Uso servizi 4. Mobilità 5. Continenza 6. Alimentazion e E' autonomo (nessuna assistenza per lavarsi) Prende i vestiti e li indossa senza assistenza Si alimenta senza assistenza Necessita di assistenza soltanto per la pulizia di una parte del corpo (schiena, gambe) Prende i vestiti e li indossa ma necessita di assistenza per allacciarsi le scarpe Va in bagno, si pulisce e si riveste autonomamente, eventualmente usando supporti (bastone, stampelle); è in grado di usare e svuotare padella Si sposta dentro e fuori dal letto ed in poltrona senza assistenza, eventualmente usando supporti Controlla completamente feci e urine Necessita di assistenza solo per alcune operazioni (tagliare la carne) Necessita di assistenza totale Necessita di assistenza per prendere o indossare i vestiti, o rimane parzialmente svestito Necessita di assistenza per recarsi in bagno e per le funzioni successive Compie le suddette operazioni se assistito Saltuaria incontinenza Necessita di assistenza per alimentarsi; viene alimentato parzialmente o completamente per via enterale o parenterale Non si reca in bagno per i bisogni corporali Non si alza dal letto Necessita di sorveglianza, usa il catetere o è incontinente 8

Valutazione Classe (numero di classe dipendenti ) (I late-loss ADL (4-5-6) implicano un carico assistenziale maggiore) A Indipendente in tutte le funzioni. B C D Indipendente in tutte le funzioni eccetto una. Indipendente in tutte le funzioni eccetto che nel fare il bagno (1) ed in un'altra funzione (x). Indipendente in tutte le funzioni eccetto che nel fare il bagno (1), nel vestirsi (2) ed in un'altra funzione (x). E Indipendente in tutte le funzioni eccetto che nel fare il bagno (1), nel vestirsi (2), nell'uso dei servizi (3), nella mobilità (4) ed in un altra funzione (x) F Altro Dipendente in tutte le sue funzioni. Dipendente in almeno due funzioni ma non classificabile come C, D, E o F IADL Attività strumentali della vita quotidiana (Lawton e Brodv, 1969) A. Capacità di usare il telefono 3 Usa il telefono 2 Compone solo numeri telefonici ben conosciuti 1 Risponde al telefono ma non è in grado di chiamare 0 E' incapace di usare il telefono B. Fare acquisti 3 Fa tutte le proprie spese senza aiuto 2 Fa solo piccoli acquisti senza aiuto 1 Ha bisogno di essere accompagnato per gli acquisti 0 E' completamente incapace di fare acquisti C. Mezzi di trasporto 4 Viaggia da solo con i mezzi pubblici o la propria auto 3 Fa uso di taxi ma non usa mezzi pubblici 2 Viaggia su mezzi pubblici solo se assistito o accompagnato 1 Si sposta con taxi o auto solo con l'assistenza degli altri 0 Non si sposta D. Assunzione farmaci 2 E' capace di assumere correttamente le medicine 1 Le assume solo se già preparate e separate 0 Non è in grado di assumere le medicine da solo E. Capacità di gestire denaro 2 Gestisce autonomamente le proprie finanze 1 E' in grado di fare piccoli acquisti quotidiani ma necessita di aiuto per quelli importanti 0 E' incapace di gestire il denaro /14 Punteggio totale (A+B+C+D+E) Osservazioni data di compilazione Il Medico 9

Allegato E SCHEDA INTEGRATIVA DI VALUTAZIONE PER ASSEGNO DI CURA (da compilarsi da parte dell UVM) Cognome e Nome Data 1 BINA punteggio possibile (da 100 a 1000 punti) punteggio attribuito 1000 2 MMSE (da 24 a 30 punti) MMSE (da 21 a 23 punti) MMSE (da 11 a 20 punti) MMSE (da 0 a 10 punti) oppure SPSMQ (da 1-2 errori) SPSMQ (da 3-4 errori) SPSMQ (da 5-7 errori) SPSMQ (da 8-10 errori) 0 punti 30 punti 70 punti 100 punti 0 punti 30 punti 70 punti 100 punti 100 Presenza/assenza famigliari di riferimento (intendiamo i parenti obbligati: coniugi, nipoti diretti e figli) 3 Anziano/a senza famigliari 200 punti 200 anziano/a con 1 solo famigliare autosufficiente 100 punti anziano/a con uno o più famigliari ma non adeguati/non autosufficiente/i 150 punti anziano/a con 2 o più famigliari autosufficienti 50 punti Situazione di convivenza/coabitazione 150 4 Anziano/a che vive solo 150 punti Anziano/a che vive con 1 famigliare o con altra persona (intendiamo es. convivente di fatto, badante, altri parenti..) Anziano che vive con 2 o più famigliari o altre persone- 100 punti 30 punti 5 Presenza assistente famigliare con regolare contratto di lavoro 200 punti 200

6 Isolamento/ distanza della rete di sostegno (Attribuire il punteggio unicamente nei casi di forte isolamento territoriale: grande distanza geografica da tutti i famigliari e/o dai principali servizi (negozi alimentari, trasporti, medico, ) 200 punti 200 Carico assistenziale dell'anziano/a necessità di assistenza continua 24h/24h 250 punti 250 7 necessità di assistenza serale e notturna 150 punti necessità di controlli più volte al giorno 100 punti necessità di monitoraggio settimanale 50 punti 8 Particolare situazione di disagio socioeconomico (specificare di cosa si tratta) 250 punti 250 9 Utilizzo del Centro Diurno - (sottrarre) 200 punti - 10 Posizione reddituale rispetto al valore ISEE max definito dalla RER (sottrarre) 10 punti per ogni 1.000 di differenza tra valore ISEE dell'anziano e il tetto previsto - PUNTEGGIO TOTALE SCHEDA INTEGRATIVA 2350 I componenti dell UVM Medico Geriatra Assistente sociale Infermiera Professionale

SCHEDA PER DEFINIZIONE LIVELLO ASSEGNO DI CURA Allegato F Cognome e Nome Data U.V.M.... Gestione dei disturbi comportamentali caratterizzati da aggressività o pericolo per sé o per altri e dell'alterazione del ritmo sonno-veglia per soggetti dementi SI NO LIV. A Somministrazione degli alimenti solidi e/o liquidi ad anziani con difficoltà di deglutizione/assunzione e alimentazione artificiale SI NO Effettuazione delle attività di igiene personale quotidiana SI NO Mobilizzazione e prevenzione della sindrome da immobilizzazione SI NO Gestione dei disturbi comportamentali e/o cognitivi in soggetti dementi SI NO Aiuto nell'alimentazione e/o idratazione SI NO Aiuto nella mobilizzazione, deambulazione ed uso corretto degli ausili protesici SI NO Aiuto nell'assolvimento delle attività di igiene personale quotidiana SI NO Effettuazione delle operazioni periodiche di pulizia completa della persona (bagno/doccia) SI NO Effettuazione dell'attività di vestizione SI NO Assistenza globale per l'incontinenza SI NO Sostegno nel mantenimento delle relazioni personali interne ed esterne al nucleo familiare e promozione del benessere complessivo dell'anziano, con particolare attenzione alla costante cura dell'ambiente di vita (luminosità, areazione, temperatura, riduzione disturbi per la percezione dell'anziano) ed mantenimento di modalità comunicative (verbali e non verbali) SI NO Attività per il mantenimento di idonee condizioni igenico sanitarie dell'ambiente di vita dell'anziano SI NO Aiuto nella vestizione, scelta e cura dell'abbigliamento SI NO Aiuto nell'espletamento delle operazioni periodiche di pulizia completa della persona (bagno-doccia) SI NO Supervisione e sorveglianza dell'anziano, anche avvalendosi di idonee strumentazioni telematiche SI NO Preparazione dei pasti, controllo dell'assunzione di alimenti e liquidi SI NO Supervisione durante le attività di igiene quotidiana SI NO Supervisione e sorveglianza delle posture e/o della deambulazione con o senza ausili SI NO Aiuto nella gestione della incontinenza e/o dell'uso dei servizi igenici SI NO Aiuto nell'espletamento di attività significative per l'anziano in rapporto con l'esterno e di stimolo per il mantenimento delle relazioni sociali Attività di riattivazione/stimolazione per il mantenimento delle residue capacità psicofisiche dell'anziano SI NO I componenti dell'u.v.m.... SI NO LIV. A L I V E L L O B L I V E L L O C

Allegato G MODULO DI RICHIESTA PER LA CONCESSIONE DEL CONTRIBUTO ECONOMICO INTEGRATIVO A FAVORE DI SOGGETTI BENEFICIARI DELL ASSEGNO DI CURA CHE UTILIZZANO ASSISTENTI FAMILIARI CON REGOLARE CONTRATTO DI LAVORO E CON ISEE ESTRATTO INFERIORE A (rif. D.G.R. 1206/07 Allegato 3, punto 3) Io sottoscritto....nato/a a... il, residente a.. in via n.. Codice Fiscale recapito telefonico n..... Titolare del contratto per l erogazione dell Assegno di cura a favore di: Cognome e Nome dell anziano Residente nel Comune di RICHIEDO Il contributo aggiuntivo di mensili a decorrere dal. DICHIARO di essere in possesso dei requisiti previsti per poter beneficiare del contributo aggiuntivo; che l assistenza è svolta a favore del/la beneficiario/a dell Assegno di Cura e presso il domicilio dello/a ed è garantita da un monte ore settimanale pari a 24 ore su 24 ore (non inferiore a 20) che l assistenza è fornita da : ( se prestata da assistente familiare) Nome e cognome dell assistente familiare nata a..il.... residente/domiciliata a..in via n. ( se prestata da cooperativa o ditta) Denominazione cooperativa /ditta. con sede a.via.n. codice fiscale/partita iva rec. telefonico n.

che il datore di lavoro è il/la Sig./ra.nato/a.. il residente a.via.n codice fiscale.rec. telefonico n... MI IMPEGNO A informare, entro 10 giorni dalla comunicazione obbligatoria inviata al Centro per l impiego, l Assistente Sociale del Comune di Residenza del beneficiario dell Assegno di Cura in caso di: - cessazione del rapporto di lavoro con l assistente familiare - cambio di cooperativa/ ditta di assistenza - modifica dell orario di lavoro e/o del rapporto di lavoro inviare all Area Anziani dell Unione dei Comuni del Distretto Ceramico entro il 15 del mese di ogni trimestre precedente ( in caso di assistenza prestata da assistente familiare ) copia della ricevuta del bollettino postale attestante l avvenuto versamento dei contributi per l assistente familiare ( in caso di assistenza prestata da personale di cooperativa o ditta) copia della della ricevuta o fattura emessa dalla cooperativa/ditta che fornisce il personale di assistenza consentire ai Servizi competenti lo svolgimento di controlli periodici ed ordinari per verificare il permanere del rapporto di lavoro e le condizioni della sua realizzazione restituire le eventuali somme indebitamente percepite Autorizzo inoltre l Area Anziani dell Unione dei Comuni del Distretto Ceramico ed il Comune di residenza al trattamento dei dati personali dichiarati nel presente modulo (Decreto legislativo 196/03 Codice Privacy ). il.. in fede NB. ALLEGARE ALLA PRESENTE RICHIESTA IL CONTRATTO DI LAVORO STIPULATO CON L ASSISTENTE FAMILIARE.

Allegato H PROPOSTA DI EROGAZIONE DI ASSEGNO DI CURA PER IL MANTENIMENTO A DOMICILIO DELL ANZIANO NON AUTOSUFFICIENTE A seguito dell UVM realizzata in data.. l Assistente Sociale Responsabile del Caso... del Comune di propone la concessione di assegno di cura finalizzato a garantire le prestazioni assistenziali sotto descritte a favore dell anziano: Cognome e Nome nato/a il... residente a..., in via....., n.... domiciliato/a (se diverso da residenza) via..., n.... a..., in individuando come referente dell assistenza e titolare del contratto di assegno di cura il/la Sig. /ra..., nato/a... il..., residente a... in via..... n.... Codice fiscale recapito telefonico parentela ; n....; rapporto di L A.S. propone l erogazione dell assegno di cura di livello (come definito dall U.V.M.): livello A = 22,00 livello A ridotto = 7,75 livello B = 17,00 livello B ridotto = 5,16 livello C = 13,00 Secondo una durata dal / /20 al / /20. Il/la Sig./ra.., in qualità di referente assistenziale e titolare dell eventuale contratto di assegno di cura, si impegna, qualora l assegno di cura venga concesso ed erogato, a garantire, nell ambito del programma di Assistenza Domiciliare Integrata definito dall UVM, le prestazioni assistenziali di seguito elencate: cura delle operazioni per l igiene personale quotidiana cura delle operazioni periodiche di pulizia completa della persona aiuto nell alzata/ messa a letto aiuto o controllo nella preparazione od assunzione dei pasti,

somministrazione dei pasti assistenza e aiuto nella deambulazione, mobilizzazione, vestizione e nella gestione delle altre attività quotidiane, anche avvalendosi degli ausili ritenuti opportuni; espletamento di attività significative per l anziano in rapporto con l esterno, controllo e sorveglianza per il riposo notturno, controllo e sorveglianza dell anziano, anche avvalendosi di idonee strumentazioni telematiche, attività per il mantenimento di idonee condizioni igienico -sanitarie dell ambiente di vita, prevenzione delle piaghe da decubito, anche avvalendosi degli ausili ritenuti opportuni, aiuto o controllo nell espletamento delle normali attività quotidiane sia all interno dell abitazione che in rapporto con l esterno, attività di stimolo per il mantenimento di possibili relazioni sociali, attività per la prevenzione ed il mantenimento delle residue capacità psico-fisiche dell anziano,... Il referente assistenziale si impegna inoltre a collaborare con la Responsabile del caso Ass. Soc.le... per il puntuale svolgimento delle attività sopra descritte e a comunicare a quest ultima eventuali variazioni che potranno intervenire quali: - data di ingresso in strutture residenziali ( Case protette- Case di Riposo- R.S.A) - data di riconoscimento dell indennità di accompagnamento o altre indennità di importo pari o superiore a 350,00 mensili ( INAIL, di Guerra, ecc....), - variazioni anagrafiche e di reddito del nucleo familiare, - eventuale data di decesso della persona anziana in assegno di cura. L esito della presente proposta sarà comunicato dai Servizi Sociali dell Unione dei Comuni Distretto Ceramico al referente assistenziale tramite lettera inviata a mezzo posta ordinaria all indirizzo di residenza/domicilio sopra indicato. La comunicazione dell esito, SE POSITIVA, insieme alla presente proposta fungeranno da documentazione attestante l erogazione dell assegno di cura secondo i parametri (impegno assistenziale, importo, durata) sopra descritti. In caso di esito positivo e di concessione di assegno di cura, il contributo dovrà essere : accreditato su conto corrente bancario intestato a... CODICE IBAN riscosso in contanti presso tutti gli sportelli della Banca Popolare di Novara e Verona ( ex B.S.G.S.P. ) Autorizzo inoltre il Servizio Assistenza Anziani del Distretto di Sassuolo-Az.USL di Modena e il Comune di residenza al trattamento dei dati personali dichiarati nel presente contratto. (Decreto leg.vo 196/03 Codice Privacy ). Per l UVM

Allegato I SCHEDA DI VERIFICA ANNUALE PER EVENTUALE PROPOSTA DI RINNOVO, SOSPENSIONE, VARIAZIONE LIVELLO DI ASSEGNO DI CURA (da compilarsi da parte dell Assistente Sociale) Visita domiciliare effettuata in data Presso il/la Sig./ra Cognome e Nome Residente a in Via Nome e cognome del famigliare referente Grado di parentela Valutazione dei principali indicatori del livello di cura e assistenza: 1. Igiene e cura della persona 0 1 2 3 2. Cura dell alimentazione 0 1 2 3 3. Controllo e sorveglianza diurna 0 1 2 3 4. Controllo e sorveglianza notturna 0 1 2 3 5. Attività di mobilizzazione, occupazionali 0 1 2 3 e di relazione all interno dell abitazione 6. Relazioni con l ambiente esterno 0 1 2 3 7. Utilizzo degli ausili 0 1 2 3 8. Igiene e mantenimento dell ambiente di vita 0 1 2 3 LEGENDA: 0 = se l anziano non necessita dello specifico intervento 1 = inadeguata al bisogno 2 = sufficiente al bisogno 3 = adeguata al bisogno Segnalare eventuali variazioni rispetto alla scheda integrativa utilizzata dall UVG per la proposta di attivazione dell assegno di cura- nell ambito degli item di seguito riportati: a) Presenza/assenza di obbligati : coniugi, nipoti diretti e figli) b) Situazione di convivenza/coabitazione c) Presenza assistente famigliare con regolare contratto di lavoro

d) Isolamento/ distanza della rete di sostegno e) Carico assistenziale dell'anziano/a f) Particolare situazione di disagio socio-economico (specificare di cosa si tratta) g) Utilizzo del Centro Diurno Verificati e valutati gli elementi sopra indicati, si propone: La prosecuzione e rinnovo dell erogazione dell assegno di cura con il medesimo livello (A, B, C); La prosecuzione e rinnovo dell erogazione dell assegno di cura variazione del livello (da livello a livello ); NB: allegare scheda regionale di livello La sospensione (indicare se temporanea o definitiva) dell erogazione dell assegno di cura La revisione da parte di UVG della situazione Altro (specificare cosa) Firma dell Assistente Sociale Responsabile del Caso