INDICE. 1. Introduzione. 2. Linee guida del Progetto. 3. Organizzazione degli spazi e funzioni. 4. Scelta dei materiali/sostenibilità. 5. Vegetazione.



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INDICE. 1. Introduzione. 2. Linee guida del Progetto. 3. Organizzazione degli spazi e funzioni. 4. Scelta dei materiali/sostenibilità. 5. Vegetazione. 6. Progettazione partecipata. 7. Gestione. 2

1.INTRODUZIONE. La zona di progetto è un area incolta recintata e al momento inutilizzata di circa 650 mq, storicamente limitrofa all area Osva (originaria fonderia di ottone e ghisa e smalteria), e prossima al nucleo più antico di Sesto. Circondata da edifici residenziali molto alti di recente edificazione, e abitazioni più basse in parte direttamente confinanti con il lotto di progetto, in parte arretrate e dotate di giardino, l area appare poco percepibile dalla strada (via Marsala), ed è caratterizzata dalla presenza di un albero di albicocco all interno di una distesa di cemento misto a terra con erba incolta spontanea. I confini sono per lo più costituiti da recinzioni che permettono l interazione visiva con le proprietà confinanti, ad eccezione della porzione di muro nell angolo sud-est, e della cinta cieca lungo tutto il lato nord. La posizione intima all interno del quartiere residenziale, la presenza di numerose famiglie giovani con bambini negli edifici circostanti, l impossibilità di giocare nei cortili privati e la vicinanza alle scuole rendono manifesta l esigenza di trasformare l area in un giardino pubblico con aree gioco per bambini e aree di sosta per adulti e anziani, evitando l inserimento di funzioni rumorose, data la vicinanza alle residenze, e il sorgere di manifestazioni di degrado, che interessano per esempio il vicino parco di via Cavallotti, grazie al coinvolgimento dei residenti nella zona e alla chiusura del parco in orari notturni. 2.LINEE GUIDA DEL PROGETTO. L area di progetto è costituita da un passaggio lungo e stretto, con andamento spezzato, che da via Marsala conduce alla parte rettangolare più interna ed ampia, racchiusa tra i condomini. Questo passaggio costituisce una sorta di corridoio e a causa del suo andamento, lungo il muro di cinta invita il passante ad entrare e a scoprire il giardino segreto che si sviluppa all interno. Una volta giunti al termine di questo percorso, infatti, la visuale si amplia, sia per le maggiori dimensioni dello spazio, sia per la presenza di recinzioni che permettono l interazione visiva con i lotti circostanti, dotati di giardini o spazi aperti privati che entrano in relazione con lo spazio aperto pubblico del microgiardino. Si intende rafforzare l invito ad entrare, grazie ad un segno colorato, che indirizzi il passante, fin dal marciapiede esterno, e lo conduca all area più ampia percorrendo un nuovo spazio longitudinale, che, da semplice passaggio, si trasforma anche in luogo di sosta, con vegetazione, tratti pavimentati, sedute, illuminazione e cestini portarifiuti. Il lato nord, ora costituito da muri di cinta grigi, con inserti gialli e rossi corrispondenti alle pareti perimetrali degli edifici confinanti, sottolinea questo percorso. Si vuole valorizzare questa parete attraverso una decorazione colorata ad inserto con recupero di materiali quali piastrelle colorate, che spezzi il grigiore e la scarsa qualità di questa superficie, accompagni il visitatore nel suo cammino e si raccordi al segno a terra del marciapiede esterno. Inoltre, la visuale da via Marsala sul giardino attraverso la porzione libera tra il condominio e la casa del lato est viene enfatizzata dalla posa di giochi in legno per bambini nel prato e di una betulla pendula, caratteristica per la sua chioma cascante che può trasformarsi in rifugio-capanna per i più piccoli, presenze che catturano l attenzione del passante. 3

La forte geometria che caratterizza l area, sia a livello di impianto planimetrico che a livello di intorno (gli edifici perimetrali seguono delle direttrici forti in pianta ed in alzato), viene contrastata dal nuovo microgiardino, che è organizzato seguendo linee sinuose in pianta, nell arredo urbano e nelle decorazioni. Si intende costituire un impianto unico e giocoso che venga vissuto dal basso e contemporaneamente visto dall alto. Su di esso, infatti, affacciano gli edifici residenziali limitrofi molto alti, che instaurano così una continua relazione visiva e di controllo evitando così vandalizzazioni e garantendo così maggiore sicurezza. Attraverso cancelli pedonali già esistenti si garantisce l accesso dai condomini limitrofi, favorendo l interazione tra la vita all interno dei palazzi e il microgiardino, senza che questo si trasformi però in un estensione privata del cortile condominiale. L intento è infatti quello di creare uno spazio pubblico aperto a tutti, un punto di ritrovo dove i bambini, non solo residenti negli edifici limitrofi, possano incontrarsi anche dopo la scuola, giocare, fare merenda, fare i compiti nelle aree di sosta; e gli adulti e gli anziani possano trovarsi per chiacchierare, giocare a carte o altro, mentre accompagnano figli e nipoti o indipendentemente da essi. La vocazione a luogo di incontro, in particolare per il gioco dei bambini, e la presenza di vaste superfici grigie (le aree asfaltate, i muretti delle recinzioni, i muri di cinta e le pareti perimetrali di alcuni edifici confinanti) guidano la scelta progettuale di assegnare al colore un importanza fondamentale; le pavimentazioni, le decorazioni e i rivestimenti delle superfici, le specie vegetali sono selezionate anche a seguito di un attento studio del colore che privilegi in particolare le tinte del rosso e del giallo, in relazione ad alcuni edifici e piantumazioni presenti. Ma questa scelta al contempo vuole rispondere ai principi della sostenibilità, ambientale, economica e sociale, attraverso la conservazione più ampia possibile dell esistente, l uso di materiali naturali e privi di trattamenti chimici, materiali ed elementi di arredo urbano di riciclo, specie vegetali con basso livello di manutenzione e senza necessità di acqua vista la mancata irrigazione, e attraverso il coinvolgimento della popolazione nella realizzazione e gestione del microgiardino in risposta alle esigenze manifestate, il tutto con limitati oneri di spesa. In tale area la pianta dell albicocco costituisce una presenza caratterizzante, di valenza estetica e di importanza a livello spaziale e funzionale, da valorizzare ulteriormente, con la sua messa in evidenza e con la localizzazione di zone di sosta al di sotto dei suoi rami. 3.ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI E FUNZIONI. I criteri appena illustrati si traducono in un organizzazione del microgiardino in quattro macroaree, di seguito elencate, distinte ma fortemente correlate e connesse a creare un unitarietà complessiva dello spazio globale. -Percorso ingresso -Area di sosta sotto l albicocco -Area gioco organizzata e cementata -Area gioco libera /prato, sedute 4

-Il Percorso d ingresso prevede la messa a dimora di numerose piante per costituire un aiuola lunga circa 40 m che costeggia l intero percorso. La fascia di vegetazione insieme al segno sul marciapiede invitano ad entrare. L area cementata che costituisce il vero percorso sarà caratterizzata da tre zone di discontinuità, realizzate con legno trattato, per decorare e rendere armonioso il passaggio ora dissestato. La decorazione lungo le pareti, la presenza di una seduta e l abbondante vegetazione rifiorente fanno di questa area non solo un accesso al giardino ma una parte integrante dello stesso. La decorazione colorata con piastrelle di recupero verrà realizzata coinvolgendo i ragazzi del quartiere, utilizzando così la modalità di progettazione partecipata. -L Area di sosta sotto l albicocco è composta secondo l impianto progettuale da una seduta con andamento sinuoso che ne circonda il tronco e da quattro tavolini e sei sedute semi circolari. Tali strutture verranno realizzate in malta cementizia pigmentata decorata con rudimentali mosaici realizzate con piastrelle di recupero, riprendendo così il motivo della parete nell ingresso, mentre l armatura della struttura sarà composta da sedute recuperate che si appoggeranno sulla struttura di malta e saranno fissate da perni in materiale metallico. Quest area verrà realizzata grazie alla collaborazione degli abitanti del quartiere che forniranno parte del materiale di recupero per la realizzazione della stessa. Si proporrà un iniziativa denominata: Porta una sedia in giardino con l intento di rendere partecipi i cittadini, recuperando sedie di varia forma, che appositamente trattate potranno costituire la zona sosta del giardino comune. -L Area gioco organizzata e cementata sarà realizzata in funzione delle necessità dei bambini del quartiere. Giochi di movimento ed alternativi riempiranno lo spazio di cemento per favorire la vitalità dell area. Una pavimentazione colorata renderà vivace questa zona e dall alto sarà vista come una macchia dentro l altra. La scelta di giochi in legno, segue la propensione al riproporre ai bambini giochi più semplici che li portino ad una maggiore creatività. Proprio per questo motivo anche l idea di un pezzetto gessetti, una parte di asfalto non coperta, sarà per i bambini possibilità di utilizzare la fantasia. -L Area gioco libera è costituita: dal prato, da due tronchi (materiale di recupero da ditte di manutenzione del verde) appositamente trattati e privati di parti acuminate, dalla Betulla pendula che diviene la seconda presenza arborea e svolge la funzione di capanna per il gioco dei più piccoli e da una lumacona di legno che sarà motivo di cavalcate e storie per i bambini. Alle quattro aree viene data una continuità attraverso passerelle in legno trattate con impregnante naturale e posate a collegare gli ingressi con le aree funzionali. Costituire una forma molto simile ad una cellula nervosa con al centro l Area gioco organizzata. 4.SCELTA DEI MATERIALI/SOSTENIBILITA. Tutta l idea progettuale si basa sul tema fondamentale della sostenibilità visto nei suoi molteplici aspetti. 5

I materiali che verranno utilizzati nella realizzazione del progetto sono: -materiali di recupero (Provenienti dal magazzino del Comune di Sesto San Giovanni al quale è stato chiesta l autorizzazione per l utilizzo) come: panchine, cestini, vasi... -Scarti di potatura per delineare aiuole e giochi bambini -Fondi di magazzino come piastrelle -Malta pigmentata e cere naturali -Giochi sostenibili (materiale legno) -Mantenimento dell asfalto -Materiali di Progettazione partecipata per la realizzazione delle sedute 5.VEGETAZIONE. La vegetazione nel microgiardino di via Marsala è caratterizzata da una predominanza di specie rustiche, capaci di adattarsi a condizioni climatiche siccitose evitando così la posa di un impianto d irrigazione. Si è voluto valorizzare il carattere decorativo del giardino anche durante l inverno, prediligendo specie sempreverdi come Abelia Grandiflora, Lonicera caprifolium o piante caratterizzate da cortecce estremamente decorative, quali il Cornus sanguigna e la betulla. Osservando i giardini limitrofi si è individuata la Betulla come pianta ricorrente quindi la scelta della varietà pendula per dare continuità tra il micro giardino e gli spazi verdi condominiali limitrofi. La Betulla (posta nell area F) potrà avere una funzione di gioco per i bambini per questo appunto la varietà Pendula come suggestione di una capanna al di sotto della quale si possa giocare e nascondersi. Volendo rendere gli abitanti dei condomini limitrofi e dei quartieri circostanti attori in prima persona della cura dello spazio, si sono scelte varietà estremamente rifiorenti come l Echinacea purpurea e Penstemon, che si avvantaggiano del taglio dei loro fiori aumentando la vigoria e la capacità di andare nuovamente a fiore. Si è prevista all interno del giardino la presenza di piante aromatiche quali l Elicriso, la Ruta e la Lavanda che si possono prestare, una volta affrancate, con la realizzazione di talee per costituire nuove piante che possano ornare i balconi dei palazzi che si affacciano su giardino. Come specie erbacea da prato viene scelta la Festuca arundinacea poiché resistente alla siccità. Particolarmente significativa è stata la scelta delle specie da collocare lungo il vialetto all entrata del giardino così da invitare chi percorre via Marsala ad entrarvi. La vegetazione che verrà messa a dimora in questa porzione, oltre alle caratteristiche di rusticità e di resistenza alla siccità, ha la specifica capacità di adattarsi ad una situazione di ombra luminosa. Questa porzione di giardino è stata denominata in pianta come Area A e le specie che vi verranno messe a dimora sono: Abelia Grandiflora e Lonicera caprifolium (poste in parallelo), Echinacea purpurea, Penstemon, Nigella damascena, Geranium macrorrhizum poste di fronte al Caprifoglio e decrescenti per altezza. Le altre Specie presenti mantengono le caratteristiche generali di resistenza alla siccità e rusticità e sono state organizzate in altre 5 aree: Aiuola B: Papaver Rhoeas,Cosmos bipinnatus, Centaurea cyanus, Salvia patens, Oenothera odorata poste dietro la seduta al disotto dell albicocco con l intenzione di dare la percezione di un prato spontaneo che possa decorare un punto di valore del giardino quale la seduta. Aiuola C: 6

Cornus sanguinia, Panicum virgatum, Salvia officinalis, Stacchys macranthaa, Ruta graveolens, Agastache foenicum Helicrhrysum italicum Lavanda officinalis Nepeta cataria Marrubium cylleneum Lewisia le essenze sono poste in una successione decrescente in maniera tale che le specie più alte facciano da quinta a quelle più basse. Aiuola D: Costituita da Cornus sanguigna, Ligustrum sp, Viburnum sp arbusti molto decorativi che vengono posti a formare una siepe caratterizzata da specie decorative anche in inverno con fogliame sempreverde, bacche o corteccia rossa. Aiuola E: Costituita da quattro vasi esagonali (materiale di recupero) all interno dei quali si porranno a dimora Ruta gravedens e Marrubium cyllenum specie caratterizzate da una buona rusticità. Area F: Una piccola area dove verranno posti alcuni Cornus sanguigna a costituire una quinta rossa per la Betulla in inverno. Per la stima dei costi della vegetazione è stato utilizzato in parte il Catalogo della Cooperativa Sociale Cascina Bollate, caratterizzata da prezzi elevati e ma anche dalla possibilità di scegliere specie e varietà solitamente inusuali. Si ritiene, inoltre, che l acquisto del materiale vegetale pervenuto da realtà che lavorano per finalità sociali oltre che commerciali, sia un ulteriore elemento di sostenibilità all interno di questo progetto. 6.PROGETTAZIONE PARTECIPATA. La necessità e la volontà di realizzare parte del giardino e della sua manutenzione con il coinvolgimento degli abitanti del quartiere è un elemento strategico al fine di garantire un buon utilizzo degli spazi e di limitarne eventuali vandalizzazioni. Le azioni che vedranno una progettazione partecipata saranno: la realizzazione delle sedute, la decorazione del muro di cinta lungo il vialetto e la manutenzione del verde. Queste due attività vedono il coinvolgimento di diversi target di persone. Da precedenti esperienze in atto nella città di Milano il progettare insieme porta ad un senso di appartenenza, di responsabilità e di condivisione. 7.GESTIONE. La manutenzione del verde necessita di personale specializzato che sappia operare in maniera accorta in modo da non danneggiare il materiale vegetale ed impiantato. Inoltre aree di piccole dimensioni quali quelle dei microgiardini, possono essere gestite da imprese sociali volte ad inserimenti lavorativi di persone in situazioni di fragilità. La gestione del giardino e la sua manutenzione è un altra fase che può vedere il coinvolgimento in alcune fasi della cittadinanza. Attraverso il taleaggio il giardino diventa una riserva di biodiversità per i contesti limitrofi potendo costituire così una continuità tra questo ed i balconi che vi si affacciano. 7