REGIONE LIGURIA PROVINCIA DI IMPERIA

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REGIONE LIGURIA PROVINCIA DI IMPERIA Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani (in attuazione dell Accordo di Programma tra la Regione Liguria e le Province liguri per il recupero della frazione organica dei rifiuti) Giugno 2006 (aggiornamento settembre 2006) con la consulenza tecnica di Ing. Fulvio Bianchi in collaborazione con Ing. Gianluigi Pancotti BCPM Associati - via Ruffini 19-18038 SANREMO tel. 0184 571015 - fax 0184 571016 - e-mail: studio@bcpm.it

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 1 SOMMARIO 0 Introduzione... 3 0.1 Premessa... 3 0.2 Principale contesto normativo... 4 0.3 La frazione organica dei rifiuti urbani come parte del problema dei rifiuti urbani biodegradabili... 6 1 Situazione in essere e quantità di frazione organica intercettata ex ante... 7 1.1 La produzione di Rifiuti Urbani e la quota di raccolta differenziata nella Provincia di Imperia... 7 1.2 Le analisi pro-capite e la questione turismo... 8 1.3 La frazione organica intercettata ex ante: dati qualitativi sulla raccolta... 9 1.4 La frazione organica intercettata ex ante: dati quantitativi... 9 1.5 La frazione organica intercettata ex ante: il recupero...14 1.6 La frazione organica intercettata ex ante: il costo del conferimento...15 2 Individuazione dei materiali da raccogliere in modo differenziato e delle priorità di intervento...16 2.1 Individuazione dei materiali...16 2.2 Lo sviluppo della raccolta differenziata del verde...16 2.3 La raccolta differenziata dei rifiuti alimentari...16 2.4 Le priorità di intervento...16 3 Definizione di un obiettivo di intercettazione della frazione organica per gli anni 2006 e 2007...18 3.1 L obiettivo per la raccolta differenziata della frazione verde...18 3.2 L obiettivo per la raccolta differenziata dei rifiuti alimentari...18 3.3 L obiettivo prospettato in termini di rifiuti urbani biodegradabili...19 4 Definizione delle modalità di raccolta per materiale e flusso di provenienza...20 4.1 La raccolta differenziata del verde...20 4.1.1 Sviluppo sistema attuale/osservatorio contratti d appalto...20 4.1.2 Sviluppo sistema attuale/sollecito comuni...20 4.1.3 Sviluppo sistema attuale/intercettazione ulteriori quantità...20 4.2 La raccolta differenziata dei rifiuti alimentari...21 4.2.1 Implementazione/umidi mercatali...21 4.2.2 Implementazione/umidi da ristorazione collettiva pubblica...21 4.2.3 Implementazione/umidi da ristorazione collettiva privata...21 4.2.4 Implementazione/umidi da utenze domestiche...21 4.3 Lo smaltimento della frazione organica intercettata...22

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 2 4.4 Il recupero dei rifiuti verdi ed alimentari mediante il compostaggio domestico...22 5 Strumenti e strategie di formazione ed informazione degli utenti...24 6 Analisi dei costi e dei benefici attesi dal progetto...25 7 Calendario degli interventi e modalità attuative...27 8 Definizione di un programma di analisi merceologiche per monitorare nel tempo la presenza della frazione organica nei rifiuti conferiti in discarica...28 9 Conclusioni...29

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 3 0 Introduzione 0.1 Premessa Il presente programma operativo viene redatto ai sensi dell accordo di programma per incentivare la raccolta e l avvio a recupero della frazione organica dei rifiuti urbani stipulato tra la Regione Liguria e le Province di Genova, Savona, Imperia e La Spezia. Tale accordo si pone i seguenti obiettivi generali: ottimizzazione del sistema della raccolta differenziata, con particolare riferimento ai rifiuti biodegradabili e alla frazione organica domestica, fissando obiettivi dì intercettazione, su base territoriale provinciale, tali da garantire una limitata presenza della frazione organica nel rifiuto avviato a smaltimento in discarica; avviare a recupero i rifiuti intercettati al fine della produzione di compost di qualità che rispetti le specifiche di cui alla legge 748/1984; incentivare l utilizzo del compost di qualità favorendo e diversificando le opportunità di impiego per usi agronomici; definire i fabbisogni regionali e le modalità di impiego strategico del compost di qualità certificata in programmi di reintegrazione ed arricchimento della fertilità dei suoli agricoli. Allo scopo le Province definiscono i relativi programmi che, nell ottica di una strategia complessiva di ottimizzazione del sistema della raccolta differenziata, prevedono l intercettazione alla fonte ed il successivo avvio a recupero del rifiuto biodegradabile, in particolare della frazione organica, e individuano e definiscono le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione ed assegnate a ciascuna Provincia. In particolare i programmi definiscono le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie assegnate a ciascuna Provincia per le seguenti finalità: finanziamento di interventi volti alla realizzazione di impianti di produzione di compost di qualità; acquisto di attrezzature finalizzate alla raccolta della frazione organica, attivazione di sistemi incentivanti per i Comuni che attivino nuove iniziative di raccolta, basate sul riconoscimento di un corrispettivo a posteriori in funzione del quantitativo di frazione organica raccolto. Sotto il profilo metodologico il programma è stato predisposto prendendo a riferimento le linee guida definite in sede di accordo di programma allo scopo di fornire indicazioni e metodologie uniformi e direttamente confrontabili per tutte le province.

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 4 Lo studio è adattato alla realtà dell Ambito Territoriale Ottimale Provincia di Imperia con sviluppo di analisi per i tre Comprensori Ventimigliese (A), Sanremese (B), Imperiese (C). 0.2 Principale contesto normativo Normativa Comunitaria Direttiva 91/156/CEE del Consiglio del 18 marzo 1991 che modifica la direttiva 75/442/CEE relativa ai rifiuti; Direttiva 91/689/CEE del Consiglio del 12 dicembre 1991 relativa ai rifiuti pericolosi; Direttiva 94/62/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 dicembre 1994 sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio; Direttiva 1999/31/CE del Consiglio del 26 aprile 1999 relativa alle discariche di rifiuti; Decisione del Consiglio del 19 dicembre 2002 che stabilisce criteri e procedure per l ammissione dei rifiuti nelle discariche ai sensi dell articolo 16 e dell allegato II della direttiva 1999/31/CE. Il quadro normativo comunitario è finalizzato ad una strategia europea volta a: riduzione nella produzione dei rifiuti, riutilizzo, riciclaggio, recupero energetico e smaltimento con l obiettivo generale della sostenibilità. La direttiva 1999/31/CE sulle discariche, si prefigge di assicurare un alto livello di protezione ambientale nello smaltimento dei rifiuti e di incentivare i mezzi di prevenzione della messa in discarica attraverso il riciclaggio, il compostaggio, la produzione di biogas o il recupero di materiali/energia. In particolare, con l intento di perseguire un sempre maggiore utilizzo dei rifiuti biodegradabili la Commissione Europea si prefigge i seguenti obiettivi: assicurare l ulteriore sviluppo del compostaggio in Europa fissando determinati obiettivi di riciclaggio dello scarto biodegradabile; definire valori limite, condizioni per l uso e regole di mercato comuni per i prodotti compostati nei diversi Paesi europei; sviluppare la produzione di ammendanti di qualità per l uso in agricoltura biologica e come mezzo per combattere la desertificazione nei Paesi del Sud d Europa; definire il ruolo e gli ambiti di utilizzo nella strategia integrata di gestione dei rifiuti dei processi di trattamento meccanico dei rifiuti urbani indifferenziati in materia di rifiuti biodegradabili. Normativa Nazionale D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio e successive modifiche ed integrazioni (Decreto Ronchi);

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 5 D.Lgs. 13 gennaio 2003, n. 36 Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti ; Decreto Ministero dell ambiente e della tutela del territorio 13 Marzo 2003 Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica ; Decreto Ministero dell ambiente e della tutela del territorio 3 Agosto 2005 Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica ed in particolare l allegato 3 Campionamento e analisi dei rifiuti ; D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale (Nuovo codice dell Ambiente). Normativa Regionale L.R. 21 giugno 1999, n.18: Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia e successive modificazioni ed integrazioni; Deliberazione del Consiglio Regionale 29/2/2000, n.17: Piano regionale di gestione dei rifiuti ai sensi degli artt.29 e 30 della legge regionale 18/1999 con la quale è stato approvato il Piano regionale di gestione dei rifiuti; Deliberazione della Giunta regionale n. 949 del 1 agosto 2003 con la quale, tra gli interventi di attività A.R.P.A.L. per il 2003, è stato individuato il supporto tecnico alla stesura del programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica ai sensi dell art.5 del d.lgs. n.36/2003; D.G.R. n. 2544 del 07/05/2004: Certificazione delle politiche ambientali regionali. Approvazione documento di Politica Ambientale ed Elenco degli interventi di miglioramento ambientale, con la quale, per quanto riguarda la diminuzione del quantitativo di rifiuti urbani biodegradabili da conferire in discarica entro l anno 2011, si è preso come riferimento il valore di 105 kg/anno per abitante in coerenza con gli interventi di miglioramento ambientale che il Dipartimento Ambiente, Edilizia e Lavori Pubblici della Regione Liguria si è dato nell ambito del Sistema di Gestione Ambientale secondo la norma ISO 14001; D.G.R. n. 856 del 02/08/2004 Programma regionale per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica. Sezione aggiuntiva al Piano Regionale di gestione dei rifiuti approvato con D.C.R. n. 17/2000. Disposizioni Provinciali Piano Provinciale di Gestione Integrata dei Rifiuti adottato con D.C.P. n 97 del 12/12/2001. integrato con D.C.P. n 107 del 28/11/2002 ed approvato con D.C.P. n 43 del 30/06/2003.

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 6 0.3 La frazione organica dei rifiuti urbani come parte del problema dei rifiuti urbani biodegradabili I Rifiuti Urbani Biodegradabili (RUB) sono quei rifiuti che per loro natura subiscono processi di decomposizione aerobica o anaerobica (confronta per la definizione il D. Lg.vo 13/01/2003 n 36, art. 2, comma 1, lettera i). Essi sono costituiti essenzialmente dalle seguenti categorie di rifiuti: rifiuti di alimenti, rifiuti di giardini, rifiuti di carta e cartone, rifiuti di pannolini ed assorbenti, rifiuti legnosi, rifiuti tessili naturali. Attese le problematiche ambientali che tale tipo di rifiuti comporta in termini di percolati ed emissioni di gas di discarica, la normativa si pone l obiettivo di ridurre progressivamente la quota di RUB da smaltire in discarica. In particolare la normativa nazionale (D. Lg.vo 13/01/2003 n 36) fornisce le seguenti limitazioni: entro il 2008: quota RUB inferiore a 173 kg/anno per abitante entro il 2011: quota RUB inferiore a 115 kg/anno per abitante entro il 2018: quota RUB inferiore a 81 kg/anno per abitante Le indicazioni regionali pongono un obiettivo di ulteriore miglioramento riducendo il limite per il 2011 a 105 kg/anno per abitante. Nel 2002, anno delle analisi quantitative effettuate dalla Regione Liguria nel Programma regionale per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica, in Provincia di Imperia la quota pro capite (compresi i turisti) dei RUB smaltiti in discarica ammontava a 365 kg/(anno*ab) entità molto elevata rispetto ai limiti quantitativi sopra riportati. E quindi indispensabile procedere alla programmazione di una significativa riduzione della loro quantità da un lato attraverso la loro riduzione a monte della raccolta e dall altro attraverso l adozione di impianti post raccolta per il recupero di materia e/o di energia. Il presente programma si inserisce nel primo filone riferendosi a quella parte dei RUB che può essere intercettata attraverso la raccolta differenziata. In particolare, tralasciando i rifiuti carta-legno-tessuti per i quali la raccolta differenziata è già consolidata, lo studio viene sviluppato con riferimento alla frazione organica propriamente detta costituita da: rifiuti di alimenti; rifiuti di giardini.

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 7 1 Situazione in essere e quantità di frazione organica intercettata ex ante 1.1 La produzione di Rifiuti Urbani e la quota di raccolta differenziata nella Provincia di Imperia La produzione dei Rifiuti Urbani (RU) nella Provincia di Imperia e la relativa quota di raccolta differenziata (RD) è illustrata nella seguente tabella redatta con dati forniti sia dall ARPAL (Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente Ligure) che dalla Segreteria A.T.O. Rifiuti. PRODUZIONE RIFIUTI URBANI NELLA PROVINCIA DI IMPERIA anno RU indiff. RD R tot [ton/anno] [ton/anno] [ton/anno] 1996 116.282,00 3.815,00 120.097,00 1999 117.971,20 14.832,14 132.803,34 2003 123.779,87 25.543,70 149.323,57 2004 122.072,77 24.149,79 146.222,56 2005 126.641,73 19.493,75 146.135,48 I dati riportati non fotografano completamente la realtà provinciale perché non rientrano nei conteggi alcune realtà private che smaltiscono autonomamente i loro rifiuti differenziati. In ogni caso l esame dei dati permette di affermare che a livello provinciale la raccolta differenziata dopo un avvio stentato si è oramai stabilizzata su una quota del 20 % circa, valore peraltro abbastanza lontano dall obiettivo di percentuale minima del 35 % indicato dalla normativa vigente per la fine del 2003 ora posticipato al 2006 (vedasi art. 205 del nuovo Codice dell Ambiente). La realtà dei tre comprensori nei quali è articolato l ambito territoriale presenta alcune differenze evidenziate nella tabella che segue. PRODUZIONE RIFIUTI URBANI NEL COMPRENSORIO A (VENTIMIGLIESE) anno RU indiff. RD R tot [ton/anno] [ton/anno] [ton/anno] 1996 28.499,47 1.347,53 29.847,00 1999 30.715,33 2.515,94 33.231,27 2003 32.189,07 6.599,68 38.788,75 2004 32.411,25 5.425,64 37.836,88 2005 34.939,19 6.244,86 41.184,05

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 8 PRODUZIONE RIFIUTI URBANI NEL COMPRENSORIO B (SANREMESE) anno RU indiff. RD R tot [ton/anno] [ton/anno] [ton/anno] 1996 45.502,21 1.279,79 46.782,00 1999 44.573,37 7.801,99 52.375,36 2003 46.004,52 11.654,37 57.658,89 2004 45.222,48 9.035,91 54.258,39 2005 45.496,23 7.607,89 53.104,12 PRODUZIONE RIFIUTI URBANI NEL COMPRENSORIO C (IMPERIESE) anno RU indiff. RD R tot [ton/anno] [ton/anno] [ton/anno] 1996 42.280,32 1.187,68 43.468,00 1999 42.682,50 4.514,21 47.196,71 2003 45.586,28 7.289,65 52.875,93 2004 44.439,05 9.688,25 54.127,30 2005 47.002,08 5.640,49 52.642,57 L esame permette di constatare come le disomogeneità territoriali all interno dell ambito, inizialmente abbastanza marcate, tendano a ridursi. 1.2 Le analisi pro-capite e la questione turismo Un ulteriore approfondimento è rappresentato dalle analisi pro-capite della produzione di rifiuti urbani che sono riportate nella tabella che segue. PRODUZIONE RIFIUTI URBANI NELLA PROVINCIA DI IMPERIA RU indifferenziata RD RU tot anno abitanti totale [ton/anno] pro-capite [kg/anno] totale [ton/anno] pro-capite [kg/anno] totale [ton/anno] pro-capite [kg/anno] 1996 217.039 116.282,00 535,77 3.815,00 17,58 120.097,00 553,34 2004 215.591 122.072,77 566,22 24.149,79 112,02 146.222,56 678,24 Si osserva una produzione annua piuttosto elevata rispetto alle medie regionali (596 kg/anno per il 2002) giustificata dalla vocazione turistica della provincia nella quale in particolari periodi si ha un significativo incremento della popolazione. Le presenze turistiche mensili e le relative fluttuazioni mensili sono riportate nella tabella che segue.

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 9 PRESENZE TURISTICHE - ANNO 2004 GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC 220.381 211.620 208.279 256.261 274.796 383.533 523.985 638.785 346.846 128.739 52.310 104.748 7.109 7.297 6.719 8.542 8.864 12.784 16.903 20.606 11.562 4.153 1.744 3.379 215.591 3,3% 3,4% 3,1% 4,0% 4,1% 5,9% 7,8% 9,6% 5,4% 1,9% 0,8% 1,6% Il numero medio delle presenze aggiuntive, pari a 9179 abitanti, non è comunque tale da giustificare la produzione di rifiuti urbani pro-capite rilevata, confermando in tal modo come le presenze reali sul territorio siano significativamente influenzate dalla realtà delle seconde case. Viceversa, utilizzando una produzione media di rifiuti pari a 600 kg/anno, si può determinare la popolazione effettivamente presente sul territorio della provincia di Imperia in 243.704 abitanti con un numero aggiuntivo medio pari a 28.113 unità equivalente al 13 % circa della popolazione residente. 1.3 La frazione organica intercettata ex ante: dati qualitativi sulla raccolta In Provincia di Imperia la realtà della frazione organica intercettata ex ante è costituita esclusivamente dalla raccolta dei rifiuti dei giardini. Non esistono, infatti, esperienze riguardanti i rifiuti alimentari che in passato sono stati raccolti in qualche realtà locale (Imperia e Camporosso) con servizi porta a porta presso strutture turistiche ma con l obiettivo di limitare gli inconvenienti igienici generati nei mesi estivi dalla frazione umida e non con motivazioni di differenziazione del rifiuto. Viceversa la realtà della raccolta del verde risulta abbastanza sviluppata. Infatti, grazie all esperienza maturata nel Sanremese in merito alla raccolta dei residui della coltivazione e lavorazione dei fiori recisi, da un lato si è avviata la raccolta e dall altro sono sorti impianti per il recupero di tale frazione. Oggi pertanto, con uno scenario economico abbastanza mutato in merito alle coltivazioni floreali, il know-how viene utilizzato con una significativa raccolta del verde proveniente dalla manutenzione dei giardini (sfalci, potature, ecc.) sia pubblici che privati, quest ultimi se operati essenzialmente da operatori professionali. 1.4 La frazione organica intercettata ex ante: dati quantitativi In termini quantitativi i dati sono sintetizzati per comprensorio nella tabella che segue.

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 10 COMPRENSORIO indiff. % su A - Ventimigliese 38.788,75 32.189,07 6.599,68 1.439,70 3,71% B - Sanremese 57.658,89 46.004,52 11.654,37 3.750,81 6,51% C - Imperiese 52.875,93 45.586,28 7.289,65 812,18 1,54% 149.323,57 123.779,87 25.543,70 6.002,69 4,02% COMPRENSORIO indiff. 2003 2004 % su A - Ventimigliese 37.836,88 32.411,25 5.425,64 1.784,92 4,72% B - Sanremese 54.258,39 45.222,48 9.035,91 3.245,82 5,98% C - Imperiese 54.127,30 44.439,05 9.688,25 1.044,74 1,93% 146.222,56 122.072,77 24.149,79 6.075,48 4,15% Nella pagina seguente è riportata una tabella riepilogativa della realtà di tutti i comuni della Provincia di Imperia. Sui dati accorpati per comprensori si nota come il Sanremese sia il più avanzato evidentemente per il motivo storico cui si faceva riferimento in precedenza. Sui dati per singoli comuni si confermano alcune disparità all interno del territorio provinciale che confermano peraltro la maggiore vocazione al recupero della frazione verde per le realtà storicamente floricole.

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 11 COMUNE indiff. 2003 2004 % su indiff. % su AIROLE 262,57 242,74 19,83 0,00% 225,36 204,20 21,16 0,00% APRICALE 258,28 220,72 37,56 0,00% 274,62 238,98 35,64 0,00% AURIGO 139,90 132,96 6,94 0,00% 152,86 142,52 10,34 0,00% BAIARDO 171,39 158,18 13,21 0,00% 159,03 150,56 8,47 0,00% BORDIGHERA 9.367,64 6.952,70 2.414,94 888,85 9,49% 9.112,16 6.962,14 2.150,02 920,56 10,10% BORGOMARO 383,97 340,08 43,89 0,00% 401,78 341,76 60,02 0,00% CAMPOROSSO 3.094,57 2.063,62 1.030,95 393,73 12,72% 3.127,85 2.021,52 1.106,33 491,44 15,71% CARAVONICA 140,68 128,10 12,58 0,00% 170,74 144,08 26,66 0,00% CASTEL VITTORIO 213,06 190,78 22,28 0,00% 225,92 203,66 22,26 0,00% CERIANA 543,75 494,48 49,27 0,00% 562,18 526,06 36,12 0,00% CERVO LIGURE 1.130,52 1.049,62 80,90 1,78 0,16% 1.228,87 1.009,14 219,73 1,52 0,12% CESIO 132,08 118,46 13,62 0,00% 122,29 101,56 20,73 0,00% CHIUSANICO 252,50 233,78 18,72 0,00% 257,20 239,18 18,02 0,00% CHIUSAVECCHIA 244,11 229,80 14,31 0,00% 248,42 234,42 14,00 0,00% CIPRESSA 742,19 633,80 108,39 0,00% 831,96 647,98 183,98 0,00% CIVEZZA 257,04 247,16 9,88 0,00% Non disponibile COSTARAINERA 402,28 376,40 25,88 0,00% 419,21 385,02 34,19 0,00% DIANO ARENTINO 273,67 265,00 8,67 0,00% 311,27 293,00 18,27 0,00% DIANO CASTELLO 1.038,54 1.021,22 17,32 0,00% 1.063,43 1.050,92 12,51 0,00% DIANO MARINA 7.056,24 6.638,86 417,38 0,00% 7.066,55 6.332,48 734,07 17,96 0,25% DIANO SAN PIETRO 575,24 449,68 125,56 0,00% 606,73 494,62 112,11 0,00% DOLCEACQUA 999,04 862,66 136,38 0,00% 925,04 867,25 57,79 0,00% DOLCEDO 618,97 579,33 39,64 0,00% 666,51 594,74 71,77 0,00% IMPERIA 25.123,45 20.778,46 4.344,99 810,40 3,23% 25.407,64 20.586,00 4.821,64 1.012,70 3,99% ISOLABONA 397,80 397,80 0,00 0,00% Non disponibile

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 12 COMUNE indiff. 2003 2004 % su indiff. % su LUCINASCO 70,07 65,66 4,41 0,00% 80,70 76,70 4,00 0,00% OLIVETTA SAN MICHELE 253,96 223,59 30,37 0,00% 192,48 184,94 7,54 0,00% OSPEDALETTI 3.016,46 2.761,94 254,52 101,40 3,36% 3.116,55 2.760,54 356,01 170,35 5,47% PERINALDO 344,63 291,70 52,93 0,00% 429,77 392,30 37,47 0,56 0,13% PIETRABRUNA 190,95 177,74 13,21 0,00% 205,54 190,52 15,02 0,00% PIGNA 508,78 425,35 83,43 0,00% 462,62 451,78 10,84 0,00% PONTEDASSIO 980,28 941,00 39,28 0,00% 1.097,28 1.084,17 13,11 0,00% PRELA' 234,67 217,16 17,51 0,00% 253,71 239,32 14,39 0,00% RIVA LIGURE 1.911,22 1.644,00 267,22 0,00% 1.882,33 1.681,64 200,69 0,00% ROCCHETTA NERVINA 192,67 171,06 21,61 0,00% Non disponibile SAN BARTOLOMEO AL MARE 3.596,25 3.013,00 583,25 0,00% 3.742,42 2.908,54 833,88 7,82 0,21% SAN BIAGIO DELLA CIMA 407,83 361,68 46,15 4,96 1,22% 512,69 470,42 42,27 7,30 1,42% SAN LORENZO AL MARE 1.316,38 848,42 467,96 0,00% 1.201,22 867,51 333,71 0,00% SANREMO 41.296,73 33.404,48 7.892,25 1.923,38 4,66% 39.751,48 33.481,00 6.270,48 2.131,02 5,36% SANTO STEFANO AL MARE 2.024,40 1.523,80 500,60 0,00% 3.329,57 1.885,84 1.443,73 0,00% SEBORGA 261,54 230,64 30,90 0,00% 234,56 226,06 8,50 0,00% SOLDANO 368,92 304,63 64,29 7,06 1,91% 480,07 424,02 56,05 9,72 2,02% TAGGIA 10.261,83 7.114,42 3.147,41 1.717,21 16,73% 9.123,19 6.972,28 2.150,91 944,45 10,35% VALLEBONA 483,74 458,72 25,02 0,00% 447,69 447,64 0,05 0,00% VALLECROSIA 3.968,66 3.485,36 483,30 0,00% 4.033,83 3.494,14 539,69 10,10 0,25% VASIA 162,05 148,80 13,25 0,00% 174,60 159,58 15,02 0,00% VENTIMIGLIA 17.405,07 15.305,32 2.099,75 145,10 0,83% 17.152,25 15.822,20 1.330,05 345,24 2,01% VILLA FARALDI 235,91 221,90 14,01 0,00% Non disponibile AQUILA DI ARROSCIA (1) 69,46 62,48 6,98 0,00% 71,46 61,40 10,06 0,00% ARMO (1) 31,80 27,40 4,40 0,00% 24,94 20,94 4,00 0,00%

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 13 COMUNE indiff. 2003 2004 % su indiff. % su BORGHETTO D'ARROSCIA (1) 164,60 164,60 0,00% 179,50 165,82 13,68 0,00% COSIO DI ARROSCIA (1) 88,27 86,07 2,20 0,00% 93,52 91,52 2,00 0,00% MENDATICA (1) 120,50 111,80 8,70 0,00% 117,38 114,38 3,00 0,00% MONTEGROSSO PIAN LATTE (1) 73,72 67,42 6,30 0,00% 71,94 66,94 5,00 0,00% PIEVE DI TECO (1) 601,34 588,04 13,30 0,00% 641,40 619,84 21,56 0,00% PORNASSIO (1) 343,34 331,24 12,10 0,00% 343,92 316,42 27,50 0,00% RANZO (1) 160,86 154,26 6,60 0,00% 168,60 161,60 7,00 0,00% REZZO (1) 128,58 111,08 17,50 0,00% 136,52 117,72 18,80 0,00% VESSALICO (1) 113,14 110,94 2,20 0,00% 114,00 111,00 3,00 0,00% COM.MONT.ALTA V.ARROSCIA (1) 1.746,76 1.746,76 0,00% BADALUCCO (2) 666,55 581,16 85,39 0,00% CARPASIO (2) 70,78 63,78 7,00 0,00% CASTELLARO (2) 410,39 380,67 29,72 0,00% MOLINI DI TRIORA (2) 336,64 305,86 30,78 0,00% MONTALTO LIGURE (2) 210,54 147,68 62,86 0,00% POMPEIANA (2) 390,43 350,00 40,43 4,74 1,21% TERZORIO (2) 77,85 65,00 12,85 0,00% TRIORA (2) 261,45 233,56 27,89 0,00% COM.MONT.ARG.-ARMEA (2) 2.368,73 2.071,02 297,71 8,82 0,37% COM. MONT. INTEMELIA 362,63 104,56 258,07 0,00% TOTALE 149.323,57 123.779,87 25.543,70 6.002,69 4,85% 146.222,56 122.072,77 24.149,79 6.075,48 4,98%

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 14 1.5 La frazione organica intercettata ex ante: il recupero Nella Provincia di Imperia sono in funzione due impianti privati per il recupero della frazione verde intercettata. Il primo e più importante è quello della BEUSI s.r.l. che produce compost nel territorio comunale di Sanremo. Il secondo è quello della ITAGRO s.a.s. che produce terriccio e concime organico nel territorio di Camporosso. L indagine compiuta presso tali realtà ha portato alle seguenti note. Impianto BEUSI L impianto nasce in località Ciuvin-Valle Armea-Bussana nel 1997 per il recupero del verde proveniente dal settore floricolo. In oggi tratta una quantità complessiva di circa 7.000 ton/anno di solo verde producendo un compost di qualità discreta che rivende presso ditte piemontesi specializzate nella produzione di terriccio. L azienda riesce ad avere un bilancio positivo grazie alle entrate dei comuni e dei privati che conferiscono i rifiuti ed al ricavato del prodotto finito. L impianto potenzialmente sarebbe in grado di trattare fino a 10.000 ton/anno di verde mentre non è al momento idoneo per il trattamento del rifiuto alimentare. Come problemi attuali gli amministratori lamentano una recente riduzione dei quantitativi conferiti da alcuni comuni: a loro giudizio il fenomeno è da imputarsi alle modalità d appalto dei servizi di raccolta differenziata che caricano all appaltatore il costo finale dello smaltimento mentre l equivalente costo del rifiuto indifferenziato resta a carico diretto del Comune. Il meccanismo invoglia pertanto l appaltatore a smaltire una quota di verde come rifiuto in discarica anziché portarlo all impianto di recupero. La soluzione ottimale sarebbe il pagamento diretto da parte del Comune all impianto finale, come avviene per le discariche, oppure, in alternativa, si dovrebbe inserire nei contratti d appalto degli incentivi economici per i quantitativi di rifiuto differenziato recuperato. In prospettiva l azienda potrebbe pensare all attivazione di una linea per il rifiuto alimentare anche se dovrebbero essere fatte delle sperimentazioni in merito alla qualità del prodotto finito che potrebbe decadere al tal punto da renderlo non più commerciabile. Per garantire una cernita del rifiuto abbastanza costante si potrebbe iniziare con la raccolta del rifiuto alimentare dalle mense scolastica ed ASL imponendo contrattualmente un certo livello qualitativo. Analogo ragionamento potrebbe essere fatto per il recupero dei fanghi di depurazione. Impianto ITAGRO La ITAGRO è un azienda specializzata nella produzione di terricci, concimi organici ed altri prodotti per l agricoltura.

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 15 In un primo tempo, quando il suo mercato era costituito da operatori professionali della floricoltura, acquistava del compost per i suoi terricci con diversi problemi generati dalla qualità non costante. Nell ultimo periodo, a seguito della crisi della floricoltura, si è specializzata nella produzione di terricci per usi amatoriali venduti attraverso la grande distribuzione (IPERCOOP): poiché tale prodotto richiede un livello qualitativo costante e piuttosto elevato ha deciso di realizzare il compost in prima persona al fine di monitorarne in modo continuativo la qualità. Per garantire tale risultato riceve quindi solo rifiuto verde proveniente da alcuni comuni del Ventimigliese per una quantità complessiva di 1.600 ton/anno. La potenzialità dell impianto si aggira intorno alle 3.000 ton/anno e quindi in oggi, per raggiungere le quantità ottimali, si fa pagare per il conferimento un prezzo piuttosto basso. In prospettiva vorrebbe saturare la sua potenzialità ma solo ricevendo sfalci da manutentori comunali o professionali al fine di avere un controllo sulla omogeneità del materiale conferito. 1.6 La frazione organica intercettata ex ante: il costo del conferimento Il conferimento ai due impianti sopradescritti costa tra il 50 ed il 70 percento del costo dello smaltimento del rifiuto indifferenziato in discarica. Peraltro il dato non è certo né costante laddove il costo dello smaltimento del rifiuto differenziato è caricato all appaltatore da parte del singolo Comune. A titolo di riferimento si riporta il caso del Comune di Sanremo che paga direttamente per i RU in discarica (Collette-Ozzotto) l importo di 104,40 /t (inclusa IVA 10 % ed ecotassa) mentre per il verde conferito alla Beusi s.r.l. paga direttamente 62,50 /t (inclusa IVA 10 %).

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 16 2 Individuazione dei materiali da raccogliere in modo differenziato e delle priorità di intervento 2.1 Individuazione dei materiali In base al quadro della situazione in essere, sia della raccolta differenziata nel suo complesso che della frazione organica già intercettata, si ritiene indispensabile, al fine di aumentare la quota di raccolta differenziata rispetto ai rifiuti totali e contemporaneamente diminuire la quota di rifiuti urbani biodegradabili da collocare in discarica, agire parallelamente su due fronti: sviluppare la raccolta differenziata dei rifiuti verdi, implementare la raccolta differenziata dei rifiuti alimentari. 2.2 Lo sviluppo della raccolta differenziata del verde Abbiamo visto come la realtà della raccolta differenziata della frazione verde dei rifiuti sia abbastanza significativa. Lo sviluppo può essere ottenuto implementando la raccolta laddove questa ancora non esiste (ad esempio importanti comuni costieri quali Santo Stefano al Mare, Riva Ligure e San Lorenzo al Mare) oppure è appena allo stato iniziale con risultati quantitativi ancora modesti (i comuni dell imperiese in genere). Inoltre lo sviluppo quantitativo può essere ricercato andando a intercettare ulteriori materiali; tralasciando i residui delle lavorazioni floricole, il cui interesse territoriale è limitato al solo Sanremese e Ventimigliese, si evidenziano le seguenti componenti: rifiuti da manutenzione professionale verde pubblico; rifiuti da manutenzione professionale verde privato; rifiuti costituiti dalle alghe spiaggiate; rifiuti da manutenzione amatoriale verde privato. 2.3 La raccolta differenziata dei rifiuti alimentari In Provincia di Imperia non esiste una raccolta differenziata dei rifiuti alimentari. Le componenti di tali rifiuti possono essere sintetizzate come segue: rifiuti alimentari da mercati ortofrutticoli all ingrosso ed al dettaglio e punti vendita di settore; rifiuti alimentari da ristorazione collettiva pubblica (mense scolastiche / ospedali / ricoveri); rifiuti alimentari da ristorazione collettiva privata (pubblici esercizi / ristoranti / alberghi); rifiuti alimentari da utenze domestiche. 2.4 Le priorità di intervento Si ritiene che le priorità di intervento siano le seguenti: a) sviluppo RD verde / implementazione in nuovi comuni

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 17 b) implementazione RD alimenti / mercati ortofrutticoli + ristorazione collettiva pubblica + ristorazione collettiva privata c) compostaggio domestico d) sviluppo RD verde / intercettazione rifiuti da manutenzione amatoriale verde privato e) implementazione RD alimenti / utenze domestiche. Parallelamente si deve dare corso alle campagne promozionali e formative di cui dirà in seguito.

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 18 3 Definizione di un obiettivo di intercettazione della frazione organica per gli anni 2006 e 2007 3.1 L obiettivo per la raccolta differenziata della frazione verde Partendo dal dato statistico rilevato per l intero territorio provinciale negli anni 2003 e 2004 nonché dall esame della tabella a consuntivo riferita ai singoli comuni si può definire l obiettivo percentuale. indicato nella seguente tabella. Anno fr. verde % fr. verde su 2003 149.323,57 6.002,69 4,02% 2004 146.222,56 6.075,48 4,15% 2006 146.000,00 6.570,00 4,50% 2006 ' 146.000,00 7.300,00 5,00% 2007' 146.000,00 10.950,00 7,50% In termini di quantitativo totale di rifiuti si è fatta l ipotesi che non vi siano modificazioni anche in considerazione della crisi economica e della conseguente contrazione dei flussi turistici. Il primo dato relativo al 2006 ipotizza un incremento del quantitativo percentuale in base al trend storico senza interventi programmatori. I dati successivi tengono conto dell efficacia degli interventi di cui al presente programma sulla base della media tra il risultato statistico già raggiunto in alcuni comuni del ponente e le altre realtà provinciali. 3.2 L obiettivo per la raccolta differenziata dei rifiuti alimentari Sulla base delle indagini ed ipotesi formulate dal Piano Provinciale di Gestione Integrata dei Rifiuti, relativamente alla produzione dei rifiuti alimentari derivanti dalla ristorazione collettiva, che è stata limitata ai 10 principali comuni costieri ove si concentra la quasi totalità di tale frazione di rifiuti, si può definire l obiettivo percentuale. indicato nella seguente tabella.

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 19 Comune Produzione 2006 2006' 2007' Sanremo 1.654,60 0% 5% 50% Imperia 974,90 0% 5% 50% Ventimiglia 663,20 0% 5% 50% Diano Marina 578,50 0% 5% 50% Bordighera 388,30 0% 5% 50% Taggia 379,50 0% 5% 50% San Bartolomeo al Mare 173,70 0% 5% 50% Vallecrosia 169,90 0% 5% 50% Camporosso 109,50 0% 5% 50% Ospedaletti 100,70 0% 5% 50% totale 5.192,80 259,64 2.596,40 Il primo dato, relativo al 2006, ipotizza la mancanza di interventi programmatori e quindi il perdurare dell assenza di qualsivoglia forma di intercettazione della frazione di rifiuti in esame. I dati successivi tengono conto invece dell efficacia degli interventi di cui al presente programma sulla base di una ragionevole previsione di attuazione. In termini quantitativi assoluti i risultati attesi potrebbero essere significativamente migliori per il contributo degli altri comuni costieri, a suo tempo non inseriti nelle analisi del Piano Provinciale, oppure di altre realtà particolari non rientranti nei predetti comuni ma potenzialmente significativi come il complesso delle Terme di Pigna e la casa di riposo di Borgomaro. Circa il recupero del rifiuto alimentare dalle utenze domestiche, si ritiene che nell orizzonte temporale richiesto (2006 e 2007) non possano realizzarsi risultati quantitativi che, viceversa, inizieranno a verificarsi negli anni seguenti. 3.3 L obiettivo prospettato in termini di rifiuti urbani biodegradabili Come già illustrato in premessa, la Regione Liguria ha stimato la quota pro capite (compresi i turisti) dei RUB smaltiti in discarica per l anno 2002 pari a 365 kg/(anno*ab). Tale valutazione è stata effettuata considerando una quantità di frazione organica intercettata pari a 5.381,60 ton/anno. Ai nostri fini, ipotizzando in prima approssimazione che restino invariati sia la metodologia di calcolo che e gli altri dati, si può ricavare come il raggiungimento degli obiettivi proposti riflettano sulla quantità dei RUB intercettati sia in termini assoluti che pro capite: 2006 : quantità aggiuntiva = 2.178,04 t/anno pari a 10 kg/(anno*ab) 2007 : quantità aggiuntiva = 8.164,80 t/anno pari a 38 kg/(anno*ab).

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 20 4 Definizione delle modalità di raccolta per materiale e flusso di provenienza 4.1 La raccolta differenziata del verde 4.1.1 Sviluppo sistema attuale/osservatorio contratti d appalto Nei Comuni ove la raccolta differenziata della frazione verde dei rifiuti è già operante occorre in via preliminare monitorare le singole realtà verificando i contratti d appalto in essere per evidenziare l eventuale rapporto tra i quantitativi intercettati e le modalità di pagamento dell onere di conferimento all impianto di trattamento finale. Tale osservatorio contrattuale, oltre a eliminare eventuali storture, potrebbe altresì consentire di addivenire alla definizione di un contratto d appalto tipo, eventualmente differenziato per comprensorio, da fornire come linea guida per l intero A.T.O.. Analogamente si dovrà procedere con i contratti d appalto per la manutenzione del verde pubblico che dovranno necessariamente prevedere l obbligo del conferimento del materiale raccolto presso impianti di compostaggio nonché l impiego di compost di qualità nelle manutenzioni stesse. 4.1.2 Sviluppo sistema attuale/sollecito comuni Nei Comuni ove la raccolta differenziata della frazione verde non è ancora operante occorre sollecitare l attivazione fornendo suggerimenti operativi, sia per quanto riguarda i flussi della manutenzione del verde pubblico che per gli altri flussi, basati sull esperienza dei Comuni viciniori da calibrare sulle singole realtà. 4.1.3 Sviluppo sistema attuale/intercettazione ulteriori quantità La raccolta dei rifiuti di giardini derivanti dalla manutenzione amatoriale del verde privato è in oggi basata sul conferimento alle aree ecologiche ed i centri di conferimento comprensoriali. Tuttavia, stante le modeste quantità singolarmente in gioco, la raccolta ottiene risultati modesti. Uno sviluppo potrebbe ottenersi fornendo all utente finale la possibilità di scambiare, laddove si conferisce, il proprio rifiuto con compost già prodotto ottenendo in tal modo il molteplice beneficio di incentivare l utente con un materiale utile, di mostrare l efficacia delle azioni di riciclaggio dei rifiuti in genere e di creare un canale certo di impiego del compost in tal modo prodotto.

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 21 4.2 La raccolta differenziata dei rifiuti alimentari 4.2.1 Implementazione/umidi mercatali La raccolta dei rifiuti alimentari da mercati ortofrutticoli, sia all ingrosso che al minuto, nonché dei punti vendita al dettaglio deve essere implementata mediante un sistema porta a porta dotando ciascun esercizio di un apposito contenitore di dimensioni personalizzate in base alla produzione prevista ed alla frequenza della raccolta. Al singolo gestore dovrà essere affidata la responsabilità del contenitore e quindi della cernita del rifiuto. Da valutare la possibilità di incentivi economici per gli operatori mediante riduzione delle tariffe TARSU applicate. 4.2.2 Implementazione/umidi da ristorazione collettiva pubblica La raccolta dei rifiuti alimentari delle grandi utenze costituite dai servizi di ristorazione collettiva pubblica quali mense scolastiche, ospedali e ricoveri deve essere implementata introducendo nei contratti d appalto apposite clausole contrattuali che impongano l obbligo della differenziazione del rifiuto nelle varie frazioni con particolare riferimento all umido. Ogni punto di produzione dovrà quindi essere dotato di apposito contenitore di idonee dimensioni gestito dal responsabile del servizio che verrà raccolto con frequenza opportunamente elevata. 4.2.3 Implementazione/umidi da ristorazione collettiva privata La raccolta dei rifiuti alimentari delle strutture di ristorazione collettiva privata, quali pubblici esercizi, ristoranti, alberghi, campeggi, ecc. deve essere implementata mediante un sistema porta a porta dotando ciascun esercizio di un apposito contenitore di idonee dimensioni, eventualmente dotati di coperchi filtranti per l aria esausta. Stante le ridotte dimensioni medie degli esercizi del territorio provinciale, al fine di ridurre il volume dei contenitori nonché gli inconvenienti igienici connessi, la frequenza della raccolta dovrà essere giornaliera quanto meno nei periodi di massima affluenza turistica. Anche in questo caso al singolo gestore dovrà essere affidata la responsabilità del contenitore e quindi della cernita del rifiuto e dovrà essere valutata la possibilità di incentivi economici mediante riduzione delle tariffe TARSU applicate. 4.2.4 Implementazione/umidi da utenze domestiche La raccolta dei rifiuti alimentari dalle utenze domestiche deve essere implementata mediante sperimentazione, in alcune delimitate realtà locali quali un quartiere e/o frazione di una cittadina costiera od un comune di dimensioni medio piccole, di un sistema porta a porta. Non ritenendo adatto alla realtà provinciale, stanti gli spazi cittadini disponibili e le prevalenti vocazioni turistiche, un

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 22 sistema con contenitori stradali, si ritiene indispensabile dotare le utenze domestiche di sacchetti a perdere, del tipo a tenuta ed in materiale biodegradabile, e relativi contenitori, privilegiando le piccole dimensioni che scoraggino la raccolta di materiali estranei. La frequenza della raccolta, da tararsi sulle differenti realtà territoriali, dovrà prevedere, quantomeno nel periodo estivo, 2-3 passaggi settimanali. La sperimentazione, volta a verificare sul campo problematiche, costi e obiettivi raggiunti, avrà come fine ultimo la definizione di un progetto di raccolta differenziata dell umido delle utenze domestiche da sviluppare su buona parte del territorio provinciale. 4.3 Lo smaltimento della frazione organica intercettata In merito alla destinazione dei rifiuti intercettati mediante l adozione del presente programma, si ritiene opportuno precisare quanto segue. Il previsto incremento dei quantitativi di rifiuti verdi intercettati potrà essere nell immediato assorbito dagli impianti privati di compostaggio esistenti nel territorio provinciale la cui potenzialità appare in linea con gli obiettivi proposti, oppure mediante il trasporto ad impianti ubicati al di fuori del territorio provinciale. I rifiuti alimentari intercettati potranno essere anch essi trasportati ad impianti di trattamento ubicati al di fuori del territorio provinciale oppure, qualora in una prima fase non fossero disponibili, potranno essere provvisoriamente avviati agli impianti di biostabilizzazione esistenti a margine delle due discariche provinciali di Ponticelli e Collette-Ozzotto la cui attuale produzione di materiale idoneo per ricoprimenti e sistemazioni delle discariche stesse verrebbe in tal modo ampliata. Nel medio-lungo periodo si conferma invece la previsione, già inserita nel Piano Provinciale di Gestione Integrata dei Rifiuti, di dotare la Provincia di un impianto pubblico di compostaggio, ubicato a lato del previsto impianto di separazione secco-umido, ed in grado di trattare separatamente sia i rifiuti verdi che quelli alimentari per la produzione di compost di diversa qualità oppure in altro impianto pubblico individuato dalla Provincia nell ambito di un eventuale variante alla propria pianificazione. 4.4 Il recupero dei rifiuti verdi ed alimentari mediante il compostaggio domestico In aggiunta ai sistemi sino al momento descritti si aggiunge la programmazione di interventi volti a favorire il recupero dei rifiuti verdi ed alimentari mediante la pratica del compostaggio domestico. Infatti, con tale attività, che agevola lo spontaneo processo di fermentazione aerobica dei rifiuti organici biodegradabili, il singolo utente smaltisce autonomamente il proprio rifiuto verde ed alimentare

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 23 sottraendolo alla gestione cittadina. Il beneficio, oltre all immediato ritorno economico per la collettività, è costituito anche dall incentivazione della cultura del riciclaggio che si estende naturalmente ad altre frazioni di rifiuti. L azione promozionale si articolerà nelle seguenti fasi successive: in via preliminare si attiverà una campagna pubblicitaria di informazione e sensibilizzazione dei cittadini sulle tematiche dei rifiuti biodegradabili in genere e sul compostaggio domestico; successivamente si procederà all organizzazione di corsi di compostaggio autonomo eventualmente articolati in diversi livelli quali la semplice informazione e cultura generale, l avvicinamento alle tecniche base e l approfondimento per gli interessati all attuazione pratica; infine si incentiverà la pratica mediante convenzionamento tra i comuni e le singole utenze finalizzato alla erogazione di agevolazioni economiche per l acquisto del composter, alla determinazione delle procedure di verifica e controllo dei risultati raggiunti ed alla eventuale riduzione delle tariffe TARSU. E di tutta evidenza come il compostaggio domestico, che ha radici profonde nelle tradizionali pratiche contadine, potrebbe essere la reale risoluzione del problema dell intercettazione della frazione organica non solo nei Comuni a bassa densità abitativa dell entroterra, ma anche negli insediamenti sparsi posti a corona dei centri costieri che si trovano inevitabilmente lontani dai primari percorsi di raccolta dei rifiuti ed il cui raggiungimento da parte di servizi porta a porta avrebbe dei costi proibitivi.

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 24 5 Strumenti e strategie di formazione ed informazione degli utenti Il presente programma può portare a risultati concreti nella sola ipotesi che sia supportato da una forte azione di sensibilizzazione dell utenza che è il vero soggetto in grado di decretarne il successo. L azione generale di informazione deve inoltre avere valenza sovracomunale, non solo per una riduzione dei costi ma perché si deve tendere a formare una coscienza e conoscenza diffusa territorialmente sulla problematica dei rifiuti e del costo economico ed ambientale del loro smaltimento. Preceduti quindi da una idonea campagna pubblicitaria si avvieranno contemporaneamente due progetti di formazione sulle tematiche dei rifiuti biodegradabili in genere, del recupero della frazione verde e alimentare, dell utilizzo del compost, del compostaggio domestico e delle iniziative previste dal presente programma. Il primo con un format dedicato alle scuole, eventualmente articolato per le diverse fasce di età, oltre alla divulgazione delle problematiche ambientali connesse al conferimento in discarica dei rifiuti biodegradabili, illustrerà le principali tecniche di raccolta differenziata e di trattamento dei rifiuti intercettati e potrà comprendere anche l organizzazione di uscite per la visita di realtà già esistenti sul territorio relative al conferimento e trattamento dei rifiuti. Il secondo, dedicato alla popolazione in genere, sarà invece di carattere più generale e includerà anche un illustrazione delle finalità e delle iniziative in fase di implementazione da parte delle amministrazioni comunali a seguito delle iniziative del presente programma. L organizzazione dovrà essere affidata preferibilmente ai Centri di Educazione Ambientale ed alle associazioni impegnate nelle tematiche di difesa dell ambiente e presenti il più diffusamente possibile sul territorio: dovranno comunque essere coinvolti gli insegnanti delle scuole interessate, personale dei gestori dei servizi, operatori del settore e comunque soggetti in grado di trasferire informazioni semplici e coinvolgenti per il pubblico. In una seconda fase, al momento dell attivazione dei nuovi servizi previsti (scambio rifiuto verde/compost - raccolta umidi da ristorazione collettiva - raccolta sperimentale umidi da utenze domestiche - compostaggio domestico) si terranno degli incontri, sia con le categorie economiche interessate che con i gruppi di utenti coinvolti, nei quali i gestori dei servizi forniranno indicazioni pratiche su come attuare le nuove modalità di selezione, raccolta e conferimento delle varie frazioni dei rifiuti. Tali incontri saranno assolutamente indispensabili laddove si attuerà la raccolta porta a porta dell umido domestico in quanto nell occasione si spiegherà l impiego dei materiali dati in consegna (sacchetti e relativi contenitori) e le modalità di organizzazione del servizio di raccolta. Gli incontri di seconda fase, infine, dovranno essere reiterati nel tempo allo scopo di verificare con gli utenti i problemi riscontrati e quindi apportare le eventuali modifiche alle modalità operative sino a quel momento adottate.

Programma operativo per l intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani - pag. n 25 6 Analisi dei costi e dei benefici attesi dal progetto In generale l analisi degli aspetti economici della gestione dei rifiuti presenta grandi difficoltà perché si prendono in considerazione oltre agli aspetti meramente finanziari anche costi e benefici ambientali e sociali. Infatti mentre i costi industriali del servizio sono determinabili come somma dei costi di raccolta, trasporto e conferimento agli impianti di trattamento, i benefici sono costituiti dalla riduzione dei costi di smaltimento, dal beneficio ambientale per la riduzione dei rifiuti biodegradabili conferiti nelle discariche, dal conseguente aumento della vita delle discariche stesse, dal riciclaggio in genere e dal conseguente risparmio di materie prime, e quindi di risorse naturali, fino ai generici benefici sociali e culturali. Nello specifico della Provincia di Imperia il dato conosciuto del differenziale di costo dello smaltimento finale tra il rifiuto conferito in discarica ed il rifiuto verde portato all impianto di compostaggio risulta pari a un valore medio di 40 /ton. Tale importo, assunto come riferimento anche per la generica frazione organica, dovrà essere detratto dal costo dei nuovi servizi di raccolta della frazione stessa prospettati dal presente progetto. Pertanto il risparmio appare significativo alla luce dei costi della raccolta e trasporto a discarica dei rifiuti indifferenziati con sistema a contenitori che, nella realtà della Città di Sanremo presa come riferimento per la Provincia di Imperia, si colloca intorno ai 65 /ton. Per completezza si riferisce altresì come il costo della raccolta con sistema porta a porta in contesti territoriali diversi ma di analoghe dimensioni, si colloca intorno ai 75 /ton. In conclusione quindi l implementazione di nuovi servizi di raccolta differenziata della frazione organica potrebbe comportare un costo reale limitato a 35 /ton a fronte dei numerosi benefici sopraindicati. L analisi del programma consente inoltre di esprimere le seguenti ulteriori valutazioni. Lo sviluppo del sistema attuale della raccolta differenziata del verde L osservatorio dei contratti d appalto ed il sollecito ai comuni non costituisce un costo. L intercettazione di ulteriori quantità attraverso lo scambio con compost, utilizzando le aree ecologiche ed i centri di conferimento esistenti, comporta esclusivamente l aggravio del costo del materiale recuperato che può in prima approssimazione essere considerato pressoché nullo. In conclusione a fronte di costi modestissimi si potrebbe ottenere un ragionevole beneficio per la collettività. L implementazione della raccolta differenziata dei rifiuti alimentari ed del compostaggio domestico Una corretta analisi dei costi di tali nuovi servizi deve essere calibrata sulle singole realtà locali.