RUSSIAN FEDERATION REAR ADMIRAL ALEXANDR GRIGORIEVICH SHTUKATUROV Deputy Chief of Staff of the Navy of the Russian Federation ENGLISH VERSION WILL BE PROVIDED SEPERARATELY Dialogo e Cooperazione: contributo della Marina Militare Russa nelle operazioni di salvaguardia della sicurezza in mare Le forze della Marina Militare Russa nell ambito degli sforzi comuni per garantire la sicurezza in mare partecipano allo svolgimento delle operazioni di difesa sia della navigazione marittima russa che della navigazione internazionale lungo il litorale della Somalia, alle attività del Gruppo di cooperazione operativa della Marina Militare ( Blackseafor ) nonché la partecipazione delle navi della flotta del Mar Nero nell operazione della Marina Militare della Turchia Armonia del Mar Nero. Le forze della Marina Militare Russa, in conformità con l incarico avuto dal Presidente della Federazione Russa e in base alla Delibera del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 2009, dal mese di Ottobre 2008 eseguono missioni per garantire la sicurezza della navigazione marittima nella zona del Golfo di Aden e lungo il litorale della Somalia. Nel 2010 la nave antisommergibile Admiral Chabanenko della flotta settentrionale e la nave vedetta Neustrashimyj hanno risolto i problemi legati alla tutela della navigazione nella zona del Golfo di Aden e lungo il litorale della Somalia, all assistenza alle navi petroliere Lena, Olekma e al rimorchiatore di salvataggio SB-36 della flotta del Mar Baltico. Gli equipaggi delle navi hanno eseguito con successo i compiti assegnatigli e nessuna delle navi scortate non è stata catturata dai pirati. Nel maggio 2010 grazie all intervento della nave antisommergibile Marshal Shaposhnikov è stata liberata la nave cisterna Moskovskij Universitet, catturata dai pirati. Dal 3 giugno 2010 ad oggi, le missioni di lotta contro la pirateria nella zone del Golfo di Aden vengono svolti dalla nave antisommergibile Admiral Levchenko che assiste la petroliera Olekma e il rimorchiatore di salvataggio SB-36. Da luglio a ottobre 2010, la nave antisommergibile Admiral Levchenko ha scortato 52 navi battenti la bandiera di 22 Paesi, 50 delle quali appartenenti a Paesi esteri. L esperienza dell utilizzo pratico delle forze della Marina Militare nel Golfo di Aden ha dimostrato che per lo svolgimento della lotta contro la pirateria sia più opportuno l impiego di navi destinate alle operazioni in alto mare e nelle zone oceaniche equipaggiate con elicotteri. Il principale metodo di azione delle navi russe consiste nell accompagnamento dei convogli navali sulla rotta stabilita dal Golfo di Aden al Mar Arabico e ritorno. Durante l esecuzione delle attività anti-pirateria, la Marina Militare Russa assegna un ruolo particolare all interazione con le forze della coalizione Anti-Pirateria. L interazione con le Marine Militari degli USA, della NATO e dell Unione Europea viene effettuata nei seguenti settori :
scambio dell informazione tattica inerente alla situazione delle navi che si trovano nella zona del Golfo di Aden e lungo il litorale della Somalia; svolgimento di addestramento e di esercitazioni congiunte con l obiettivo di definire i problemi inerenti all assistenza medica, al sostegno tecnico e logistico in caso di force majeure; organizzazione delle scorte congiunte delle navi civili lungo il corridoio di sicurezza russo; scambio di esperienza, ricerca dei nuovi metodi di lotta contro la minaccia della pirateria e soluzione dei problemi correnti durante lo svolgimento delle missioni di lotta contro la pirateria. Nello stesso tempo, durante lo svolgimento di incontri di lavoro e di consulenze, a vari livelli, è stata proposto alla Parte russa, in ripetute occasioni, di partecipare alle operazioni internazionali degli USA, della NATO e dell Unione Europea. Al momento attuale, il Comando Generale della Marina Militare Russa sta esaminando la possibilità di utilizzare navi della Marina Militare Russa per il pattugliamento delle zone del Corridoio di sicurezza internazionale a patto che questo metodo di lotta contro la Pirateria venga accompagnato con le scorte dei convogli navali su richiesta del Ministero di Trasporto della Federazione Russa. Dal mese di febbraio 2007, le forze della Flotta del Mar Nero eseguono le mansioni previste dal Piano operativo Armonia del Mar Nero della Marina Militare Turca in conformità con l incarico assegnato dal Presidente della Federazione Russa nel 2005 e conformemente all Accordo tra il Commando della Marina Militare della Federazione Russa e il Commando della Marina Militare della Repubblica Turca del 2007. L obiettivo dell operazione Armonia del Mar Nero consiste nel reprimere i casi di atti terroristici nei confronti della navigazione civile, il traffico illecito di armi, di droga nonché il trasporto di gruppi terroristici. Obiettivi dell operazione : sorveglianza e inseguimento delle navi che destano sospetto; provare la presenza della Marina Militare lungo le linee di navigazione; scambio di informazione con la Marina Militare Turca sulla situazione marittima, sulla navigazione di navi mercantili sospette di partecipare al terrorismo, al traffico illecito di armi di sterminio o dei mezzi di consegna di dette armi e relativi materiali, al trasporto illecito di persone o droghe, nonché in altra attività illecita in grado di creare rischi nel Mar Nero; assistenza agli enti della Difesa marittima dell Ufficio Federale della Sicurezza della Russia nell ispezione delle navi nel mare territoriale e nei bacini interni dei porti della Federazione Russa; coordinamento e unione delle forze della flotta del Mar Nero e di quelle della Marina Militare della Turchia nell ambito delle Operazioni. Nell ambito dell operazione Armonia del Mar Nero, presso il Centro permanente di coordinamento Divnomorskoje è stato deciso il servizio di turno ed é iniziato lo scambio di
informazioni, non segrete, in merito alla situazione di navigazione nel bacino del Mar Nero con il Centro permanente di coordinamento Karadeniz Egerli. In 24 ore sono pronti ad uscire (al decollo) verso le zone di espletamento delle missioni secondo il piano operativo: una nave di superficie della base della Marina Militare di Novorossijsk; due aerei delle Forze Aerei Militari della flotta del Mar Nero dall aeroporto militare di Kacha. Durante l espletamento dell intercettazione della nave che desta sospetto, vengono distinte le seguenti fasi-chiave : rilevamento della nave, classificazione della nave in base ai criteri di definizione della sospettosità delle navi (collocazione dei segni di identificazione fuori norma, rotta e velocità instabile, tipo di comunicazione radiotelefonica fuori norma, attività sospetta sul ponte, carico sospetto, rifiuto o reazione inadeguata alla richiesta di effettuare l ispezione); interpellanza della nave tramite canali radio della rete internazionale; esecuzione dell ispezione della nave (espletamento della localizzazione o dell inseguimento); trasmissione dei rapporti e delle relazioni riguardanti la nave al Centro permanente di Coordinamento Divnomorskoje, e in seguito, al personale operativo del Centro Divnomorskoje tramite i canali segreti al Centro permanente di Coordinamento Egerli (Turchia). Zone di azione della navi russe in conformità con il Piano operativo: zona 1 entrata nello stretto di Kerch dal Mar Nero; zona 2 entrata nel porto di Novorossijsk; zona 3 entrata nel porto di Tuapse. Secondo il piano dell operazione Armonia del Mar Nero della Marina Militare della Turchia, durante tutto il periodo, le missioni in mare venivano svolte dalla nave antisommergibile Kasimov, dalla nave Zheleznjakov e dalla nave Admiral Zakharin Nel 2010, secondo il Piano dell operazione, nel periodo dal 21al 22 gennaio 2010 мтщ Zheleznjakov ha interrogato 3 navi; durante il periodo dal 31 marzo al 3 aprile 2010 la Kasimov ha interpellato 1 nave; durante il periodo dal 13 al 16 agosto 2010 г. la nave Admiral Zakharin ha interpellato 3 navi; durante il periodo dal 22 al 25 settembre 2010 г. la nave Zheleznjakov ha interpellato 8 navi. Dal 2002, le forze della flotta del Mar Nero svolgono i compiti durante l attività della Squadra di Coordinamento operativo della Marina Militare ( Blackseafor ) nel ambito dell Accordo Blackseafor sottoscritto dai Rappresentanti degli Stati del Mar Nero (Ucraina, Georgia, Bulgaria, Romania e Turchia) il 2 aprile 2001 in Istanbul.
Ogni anno viene nominato il Comandante del Gruppo Blackseafor. Il comando passa da uno Stato a quello successivo, in ordine alfabetico. Questo Gruppo è stato creato con lo scopo di dare un contributo all ulteriore consolidamento dell amicizia, dei rapporti di buon vicinato e della reciproca fiducia tra gli Stati costieri del Mar Nero nonché al rafforzamento della pace e della stabilità nella regione grazie all ampliamento della cooperazione e dell interazione tra le forze navali. La mansioni del Gruppo della Marina Militare del Mar Nero Blackseafor sono: organizzazione delle operazioni di ricerca e di salvataggio; interventi di aiuto umanitario; operazioni di sminamento; interventi per la tutela dell ambiente; visite amichevoli; qualunque altro tipo di mansioni concordate fra tutti i membri. La zona d azione del Gruppo è il Mar Nero. Tuttavia, è prevista la possibilità di oltrepassare i confini della stessa nel caso del consenso da parte di tutti gli Stati membri. La struttura del Gruppo comprende 4-6 navi (una nave per ogni Stato membro). La convocazione del Gruppo avviene nel caso della necessità di espletare compiti concreti. Nei periodi di assenza di tali necessità con una frequenza non inferiore a una volta all anno e con la durata 1-1,5 mesi nell ambito dell espletamento programmato per le esercitazioni. L attività delle forze della flotta del Mar Nero nell ambito del Gruppo di coordinamento operativo della Marina Militare ( Blackseafor ) viene eseguita tramite la partecipazione a mansioni attive (campagne di esercitazione navale) in base al piano Blackseafor. A tale scopo vengono periodicamente svolte (due volte all anno, in aprile e in agosto) le riunioni del gruppo di programmazione per la preparazione degli ordini operativi del Comandante della Blackseafor. Questo documento regolamenta gli interventi delle forze della flotta del Mar Nero secondo i piani di attivazione Blackseafor. Nell aprile 2010, in conformità con il piano Blackseafor, le forze della flotta del Mar Nero hanno partecipato alle esercitazioni. L attivazione è stata svolta sotto la direzione del Comandante del Gruppo della Marina Militare del Mar Nero, ufficiale della Marina Militare della Romania. Durante le esercitazioni sono stati perfezionati gli interventi di opposizione all attacco delle navi dell avversario in condizioni di impiego limitato delle forze, dell assistenza alla nave naufraga e altri episodi. I marinai russi sono intervenuto con successo nell ambito delle esercitazioni sull isolamento marittimo, sul controllo delle navi, sulla comunicazione visuale e sulle procedure di comunicazione vocale. La formazione internazionale ha messo a punto anche i provvedimenti per l assistenza alla nave in avaria, per il salvataggio delle vite umane in mare, esercitazioni di manovre di routine, di completamento delle scorte in mare e di resistenza alle minacce asimmetriche. Durante le esercitazioni nella parte sud-occidentale del Mar Nero, la Marina Militare Russa è stata rappresentata dalla nave da sbarco Jamal. Secondo la valutazione del Commando della formazione navale delle Marine Militari dei Paesi del Mar Nero, tutte le mansioni dell esercitazione del mese di agosto sono state eseguite a
perfezione mentre tutti gli equipaggi delle navi dei Paesi-membri non erano da meno sia nell esecuzione dei compiti della preparazione di base sia nell attività pratica durante la navigazione. E necessario sottolineare che in conformità con l Accordo sulla costituzione del Gruppo di coordinamento operativo della Marina Militare Blackseafor, le attività del suddetto Gruppo sono previste per le situazioni eccezionali nel Mar Nero ed esclusivamente a scopi pacifici. Oltre alle principali suddette mansioni il Gruppo Blackseafor può anche essere utilizzato nell ambito delle operazioni pacifiche svolte per delega dell ONU o dell OSCE nel caso del relativo appello di tali Organizzazioni ai Paesi del Mar Nero. Partecipando alle iniziative del Gruppo Blackseafor, la Parte russa, come tutti gli altri membri del gruppo delle Marine Militari del Mar Nero, si basa sul fatto che il territorio del Mar Nero deve rimanere una zona di cooperazione e non di competizione. Soltanto i Paesi del Mar Nero possono e devono trovare una soluzione adeguata ai problemi della sicurezza tra i quali i problemi legati alla minaccia del terrorismo e alla proliferazione delle armi di sterminio di massa.