NEWS&Finance. Define the future! Define the future! Capitalfin SpA: i successi del 2014, gli obiettivi per il nuovo anno.

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Newspaper Cap.Ital.Fin. S.p.A. Napoli, Gennaio 2015 Anno I Numero 6 NEWS&Finance Define the future! Define the future! Il nuovo anno apre il sipario e la prospettiva è ben definita e numericamente coraggiosa. Gli obiettivi, anche se ardui e complessi, hanno un valore certo: la definizione del futuro! Nei prossimi mesi le strategie preventivamente generate dalla Direzione societaria, porteranno la Cap.Ital.Fin. S.p.A. a conoscere presumibilmente una nuova "storia". Consapevole e determinata nel raggiungimento dei risultati, la CapItalFin impiegherà ancora una volta al meglio le proprie risorse. Capitalfin SpA: i successi del 2014, gli obiettivi per il nuovo anno. Il 2014 sta per concludersi e per la Cap.Ital.Fin. il resoconto di fine anno è ricco di importanti traguardi raggiunti e obiettivi sviluppati insieme a tutto il team e a coloro che hanno creduto nell'azienda e nel suo grande progetto. Nonostante il periodo di difficile congiuntura economica la società è riuscita ad incrementare ed affermare la sua presenza sul mercato. Difatti, la stessa si è resa protagonista di importanti e significativi avvenimenti; primo fra tutti il ritorno alle origini con l erogazione del prodotto diretto ancora il riassetto organizzativo interno ed in particolare dell intera area commerciale, la cura per la formazione e il costante monitoraggio della rete distributiva, le strategie di content marketing, il 3 inatteso premio ai Leadership Forum Awards come Miglior finanziaria non bancaria 106 e 107 nella cessione del quinto e tanto altro.. Continua Sede Legale ed Operativa: Corso Umberto I, 381 80138 Napoli Tel. 081 563 56 06 Fax 081 20 22 27 info@capitalfinspa.it capitalfinspa@postecert.it P. IVA e Cod. Fisc. 04356871212 - Capitale sociale 600.000,00 interamente versato Iscr. n. 35105 ex art. 106 T.U.B. elenco Banca d Italia - IVASS n. 000135915 sez. E REA NA-692357

Tuttavia, l ottica di guardare al futuro costituisce senza alcun ombra di dubbio uno dei punti di forza fondamentali che permettono all'azienda stessa di continuare a vivere e a crescere nel tempo. Quindi, ancora grandi progetti per il futuro! L entusiasmo per i risultati conseguiti sprona a sognare nuovi obiettivi da raggiungere cercando con fantasia e impegno i mezzi e le energie per realizzarli. L azienda ha elaborato una pianificazione strategica per il nuovo anno coerente con il core business ma che prevede una forte esposizione economica oltre che uno sconfinato impegno di ogni singola risorsa al fine di incrementare sempre di più la produttività, il livello di soddisfazione del cliente/ utente e soprattutto accentuare il processo di fidelizzazione della rete distributiva in virtù della quale è stato possibile porre le premesse per attuare quel balzo evolutivo che la società attende da tempo. Capitalfin aderisce al Sistema pubblico Prevenzione istituito dal Mef. La CapItalFin SpA ha aderito al Sistema pubblico di prevenzione, sul piano amministrativo, delle frodi nel settore del credito al consumo, con specifico riferimento al furto di identità ai sensi dell art. 30 sexies, comma 2, del D.Lgs. 13 Agosto 2010, n. 141 e s.m.i. La titolarità del sistema di prevenzione è assegnata al Ministero dell economia e delle finanze, mentre la realizzazione e la gestione dell archivio centrale sono stati affidati alla Consap S.p.A. In sintesi, gli obiettivi del sistema di prevenzione sono principalmente tre: -prevenire il fenomeno delle frodi attraverso strumenti di accertamento dell identità; -costituire un deterrente in grado di dissuadere i potenziali frodatori; -ridurre il contenzioso giudiziario sia nel campo civile sia in quello penale. L archivio centrale, infine, può essere consultato dalle Forze di polizia per gli aspetti connessi all analisi dei fenomeni criminali e di prevenzione dei reati finanziari. La linea di azione intrapresa dalla Società come sempre, è diretta al rispetto e all osservanza delle normative di settore. Attraverso gli strumenti di adeguata verifica della clientela si mira all acquisizione di informazioni della clientela e alla creazione del profilo di rischio di riciclaggio della stessa. Questa e tante altre sono le iniziative di cui la CapitalFin SpA si renderà protagonista. Attraverso i Projects work, le innovazioni gestionali, lo sviluppo di nuovi modelli business, diffusione e validazioni delle best pratces, assistenza e responsabilizzazione rete distributiva, la Società intende rispondere alle nuove sfide professionali nella sua ottica di crescita e affermazione sul mercato.

La Capitalfin stipula ed aggiorna nuovi rapporti di Convenzione. La Cap.Ital.Fin S.p.A. nel corso degli anni ha intrapreso una serie di accordi di convenzione con Enti e Amministrazioni, pubbliche e private, diventando in questo modo la condizione per poter affiancare ad una operazione di Cessione del Quinto dello Stipendio un secondo finanziamento garantito assimilabile per molti aspetti al primo ma con una differente natura giuridica e la cui erogazione non trova la sua base normativa nel Decreto 180 del 1950 se non per una successiva assimilazione. Di seguito la lista completa ed aggiornata delle convenzioni siglate. Aeronautica Militare Azienda Sanitaria Locale Salerno Azienda Sanitaria Locale Latina Assodifesa Azienda Ospedaliera A.Cardarelli Comune di Benevento Comune di Caserta Comune di Pozzuoli Ufficio Scolastico Regionale Sicilia

Comune di Torre Annunziata Consiglio Di Stato Tribunali Amministrativi CRAL Comune di Napoli Università degli Studi di Napoli Federico II CRAL Ippcca Comune di Napoli INPS INTERCRAL Polizia Italia ASL Napoli 2 Nord Ente Ecclesiastico, Ospedale Generale Regionale "F. Miulli" Comune di Napoli Provincia di Torino AZIENDA OSPEDALIERA "G.RUMMO"

Ufficio Scolastico Regionale Calabria Asia Benevento Regione Piemonte Azienda Ospedaliera OO.RR. S. Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona Ministero dell Economia e delle Finanze CSOC Provincia di Bari Provincia di Cosenza Provincia di Messina Fondazione ENASARCO Regione Toscana Regione Veneto MIUR Ufficio Scolastico Regionale per l Emilia Romagna Ufficio Scolastico per la Lombardia

ULSS 13 Mirano COMUNE DI COSENZA SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DI NAPOLI GIUNTA REGIONE CAMPANIA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA "TOR VERGATA" SECONDA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PALERMO UNIVERSITA' DEL SALENTO REGIONE CALABRIA

Mono & Pluri, la newsletter dedicata agli iscritti. E non solo Abbiamo raccolto i vostri commenti: in molti ci avete chie-sto di poter ricevere una newsletter e finalmente è partita questa nuova avventura. Dal 9 dicembre scorso, infatti, è possibile iscriversi a Mono & Pluri, la newsletter che rac-conta quello che accade nel mondo Enasarco: informazioni utili, scadenze, aggiornamenti normativi, eventi e tanto altro. L abbiamo pensata come un email dedicata agli iscritti che fosse pratica, veloce e personale: per iscriversi così come per cancellarsi ci auguriamo ovviamente di ricevere solo ri-chieste di nuove adesioni - basta un semplice clic. Ditte e agenti possono inviare la richiesta della propria area riser-vata inenasarco, ma il servizio è disponibile per tutti dalla homepage del sito www.enasarco.it. Come sempre, attendiamo i vostri preziosi feedback. fonte Enasarco http://www.enasarco.it/magazine Enasarco: Cessione del quinto nuova convenzione tipo Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha approvato una nuova convenzione tipo in cui sono fissati i tassi di interesse massimi applicabili sui prestiti che prevedano la Cessione del quinto. Gli istituti finanziari interessati a sottoscriverla possono consultare la guida e la Procedura di adesione. http://www.enasarco.it/guida/cessione_del_quinto fonte Enasarco http://www.enasarco.it CSOC: Test di valutazione per Società di mediazione creditizia Il CENTRO STUDI OPERATORI DEL CREDITO, perseguendo il suo intento di affiancare gli Operatori del credito in un percorso di accrescimento professionale e di diffusione dei contenuti della riforma propone per le società di Mediazione Creditizia un TEST DI VALUTAZIONE al fine di verificare la rispondenza delle strutture organizzative al Decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze 22 gennaio 2014, n. 31 e alle Linee Guida dell OAM. Gli esperti del CSOC provvederanno ad elaborare, in base alle risposte prodotte al questionario, una risposta personalizzata in merito alla conformità della società di mediazione creditizia rispetto ai requisiti organizzativi imposti dalla riforma e circa le ulteriori attività da predisporre per il pieno rispetto della normativa. Fonte CSOC http://www.csoc.it/

Banche: segnalazione in Centrale rischi di una posizione a sofferenza. La segnalazione nelle banche dati dei cattivi pagatori, siano esse pubbliche (la Centrale Rischi della Banca d Italia) che private (Crif, ecc.) è un po lo spauracchio di ogni correntista. E ciò non solo per gli effetti che essa comporta sotto il profilo del credito, ma anche e soprattutto per le conseguenze sociali e contrattuali, in termini di immagine, che il privato potrebbe subire in poco tempo. Numerose sentenze, tuttavia, non hanno fatto altro che confermare la circostanza secondo cui la segnalazione in Centrale Rischi di una posizione a sofferenza non può avvenire indiscriminatamente, come semplice ritorsione e sprone per ottenere il pagamento dal cliente. Esistono condizioni e paletti che le banche devono rispettare: in difetto può scattare anche il risarcimento del danno, ottenuto dal correntista in via d urgenza (con quello che i tecnici definiscono ricorso all articolo 700 del codice di procedura civile ). Vediamo, dunque, alcune di queste pronunce (almeno le più importanti e recenti). Innanzitutto precisa la Cassazione [1] la segnalazione di una posizione in sofferenza presso la Centrale Rischi della Banca d Italia, secondo le istruzioni del predetto istituto e le direttive del CICR, richiede una valutazione, da parte dell intermediario, riferibile alla complessiva situazione finanziaria del cliente, e non può quindi scaturire dal semplice ritardo nel pagamento del debito o dal volontario inadempimento. Al contrario deve essere presente una situazione patrimoniale deficitaria, caratterizzata da una grave e non transitoria difficoltà economica equiparabile, anche se non coincidente, con la condizione d insolvenza. Lo stato di insolvenza che non deve necessariamente coincidere con quello proprio della dichiarazione di fallimento può giustificare la segnalazione del debitore alla Centrale rischi solo se vi sia una valutazione negativa della situazione patrimoniale del medesimo, evincibile anche da una grave difficoltà economica, che induce la definitiva irrecuperabilità del credito, sulla base di circostanze di fatto: quali la pluralità di inadempimenti, la costituzione di garanzie reali in favore di terzi o l esistenza di pignoramenti non andati a buon fine [2]. Nella gestione della Centrale dei Rischi, la Banca d Italia non si sottrae alla disciplina generale in tema di trattamento dei dati personali [3]. Pertanto si configura una responsabilità civile della Banca d Italia in relazione ai danni cagionati dal predetto trattamento [4]. Con la conseguenza che il correntista può citare in giudizio la Banca per ottenere la rettifica o la cancellazione della segnalazione erroneamente effettuata [5]. Ai fini dell obbligo di segnalazione alla Centrale dei Rischi che spetta alle banche, il credito può essere considerato in sofferenza allorché sia vantato nei confronti di soggetti in stato di insolvenza, anche non accertato da un giudice con una sentenza, o che versino in situazioni sostanzialmente equiparabili; in particolare, la nozione di insolvenza che si ricava dalle Istruzioni emanate dalla Banca d Italia, sulla base delle direttive del CICR, non si identifica con quella dell insolvenza fallimentare. Bisogna piuttosto far riferimento ad una valutazione negativa della situazione patrimoniale, apprezzabile come deficitaria, ovvero come grave difficoltà economica, senza quindi alcun riferimento al concetto di incapienza ovvero di definitiva irrecuperabilità [6]. [1] Cass. sent. n. 15609 del 8.07.2014. [2] Cass. sent. n. 23083 del 10.10.2013. [3] Dettata dal d.lgs. 3 giugno 2003, n. 196. [4] Ai sensi dell articolo 11 d.lgs. 3 giugno 2003, n. 196. [5] Cass. sent. n. 7958 del 01.04.2009. [6] Cass. sent. n. 21428 del 12.10.2007. Fonte http://www.laleggepertutti.it/

Composizione del Collegio di coordinamento dell'arbitro Bancario Finanziario per l'anno 2015 La Banca d'italia, secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni in materia di ABF, in data 12 gennaio 2015 ha estratto a sorte i nominativi dei componenti effettivi e supplenti del Collegio di coordinamento dell'abf per l'anno 2015, designati dalle associazioni rappresentative degli intermediari e dei clienti. Fonte http://www.bancaditalia.it/media/ Banche Popolari, la riforma approvata in Cdm. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo che reca "disposizioni urgenti per il sistema bancario e gli investimenti". Dieci popolari con attivi sopra otto miliardi si trasformeranno in società per azioni, abolito il voto capitario. Il governo vara la riforma delle banche popolari, avviando la trasformazione in Spa per quelle maggiori dimesioni: saranno dieci gli istituti coinvolti nel processo che i mercati si aspettavano da tempo. Il Consiglio dei Ministri, che si è tenuto nel pomeriggio a Roma, ha varato il provvedimento in tandem con le misure a sostegno degli investimenti, parte nota come Investment Compact. Questo comprende la semplificazione della chiusura dei conti corrente, le patent box ma non gli accordi fiscali per i grandi investitori. La riforma delle popolari. Dalla riorganizzazione del settore del credito sono escluse le Banche di credito cooperativo, come ha anticipato lo stesso premier, Matteo Renzi, rispondendo a una esplicita richiesta arrivata via Twitter dalla deputata di Forza Italia, Gabriella Giammanco.

Rivoluzione IVA dal primo gennaio per chi compra online. La nuova norma per servizi online, software e app Con l'arrivo del 2015 cambia un aspetto decisivo per gli acquisti on line, infatti, secondo quanto stabilito dalla nuova normativa europea, i consumatori italiani subiranno un aumento dell aliquota pagata sui servizi, sui software e sulle applicazioni via Web. La regola è semplice, ma ha un impatto abbastanza importante su chi è abituato a sfruttare i servizi online, infatti fino ad oggi chi comprava all'estero pagava con l'iva del paese del fornitore. Dal primo gennaio invece chi acquista online dovrà pagare il servizio con applicata l'iva del suo paese di residenza. In sintesi i consumatori non potranno più godere di quel piccolo sconto sui listini dato dalle differenze di aliquote applicate in Europa. In Italia sulla maggioranza dei prodotti grava il 22% di IVA, mentre in Gran Bretagna, Francia, Belgio Germania e Lussemburgo tra il 20% e il 15%. Skype ad esempio, stando alle nuova normativa, costerà più caro del 7%, dato che oggi applica l'iva del Lussemburgo. C è da osservare inoltre che attualmente se l acquirente è un cittadino che non risiede nell Ue, eso sarà esentato dal pagamento dell imposta, almeno finché non sarà inserita nella Gazzetta ufficiale una voce apposita che regoli questo caso specifico. Questo tema non riguarda, però, soltanto i privati ma anche i produttori e gli sviluppatori italiani di programmi e servizi digitali, i quali dovranno fare i conti con questo cambio di regole. E' bene sottolineare che la nuova normativa europea vale solo ed esclusivamente per transazioni B2C, quindi da aziende a consumatori finali, non da aziende ad aziende o liberi professionisti. Inoltre non si applica per i beni fisici: quando si compra un DVD su Amazon.fr si pagherà come sempre l'iva francese, su Amazon.de quella tedesca e così discorrendo. Alla luce di tutto ciò, se a gennaio il costo di un servizio a cui si è abbonati dovesse leggermente aumentare, sappiate che la colpa non è del fornitore, ma della nuova normativa europea.

Caro Collaboratore, la Cap.Ital.Fin. S.p.A. da sempre riconosce la centralità delle risorse umane e ritiene che un fattore di successo e sviluppo di un'impresa sia costituito proprio del contributo professionale delle persone che vi operano. Difatti l'intera gestione dell'azienda è improntata al rispetto della personalità e professionalità di ciascun collaboratore in un quadro di lealtà e fiducia. Dal prossimo numero abbiamo una sorpresa riservata per TE! Abbiamo deciso di riservare e dedicare una sezione del Magazine alle iniziative, analisi e considerazioni di tutti i Collaboratori della CapitalFin SpA. L'occasione è di grande impatto, per l'alta visibilità e come chance di dimostrare sempre il proprio talento. Attraverso questo periodico vogliamo tenerti informato su tutte le novità che interessano il mondo del credito e della finanza, potrai inoltre confrontarti con obiettivi osservabili e misurabili e condividere risultati alla cui realizzazione hai contribuito anche Tu! Lo Staff Cap.Ital.Fin. SpA

CAPITALFIN SPA Visitaci e seguici sui nostri Social Network clicca sulle icone F L T Y + Cap.Ital.Fin. S.p.A. Corso Umberto I, 381 80138 Napoli P. IVA e Cod. Fisc. 04356871212 Capitale sociale 600.000,00 interamente versato Iscr. n. 35105 ex art. 106 T.U.B. elenco Banca d Italia IVASS n. 000135915 sez. E REA NA-692357