Fiscal Flash La notizia in breve N. 86 15.04.2015 Bollo virtuale: i chiarimenti del Fisco Categoria: Imposte indirette Sottocategoria: Imposta di bollo L Agenzia delle Entrate con la Circolare n. 16/E di ieri, 14 aprile, fornisce un pratico vademecum sull imposta di bollo assolta in maniera virtuale. Il documento dell Agenzia delle Entrate contiene tutte le informazioni utili sulle corrette modalità di presentazione delle domande, sul procedimento di autorizzazione e quello di liquidazione del tributo e sugli uffici competenti. Il documento di prassi, inoltre, illustra i criteri da applicare per lo scomputo degli acconti e fa il punto sulle modalità di applicazione delle sanzioni e sull istituto del ravvedimento operoso nei casi di mancato o ritardato versamento e di dichiarazione omessa o infedele. Premessa L articolo 15 del Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, stabilisce che: l imposta di bollo può essere assolta in modo virtuale, su richiesta degli interessati, per determinati atti e documenti, definiti con appositi Decreti Ministeriali (Decreti 7 giugno 1973, 25 luglio 1975, 31 ottobre 1981, 10 febbraio 1988 e 24 maggio 2012). In particolare, il soggetto interessato deve chiedere una preventiva autorizzazione all Ufficio competente, presentando apposita domanda corredata da una dichiarazione da lui sottoscritta, contenente l indicazione del numero presuntivo degli atti e documenti che potranno essere emessi e ricevuti durante l anno. 1
In questo modo: l autorizzazione si intende concessa a tempo indeterminato ed è revocabile con atto da notificarsi all interessato; il contribuente può rinunciare all autorizzazione con le modalità previste dal nono comma dell articolo 15 del D.P.R. n. 642. Il pagamento L Ufficio competente procede alla liquidazione iniziale dell imposta dovuta per il periodo che va dalla data di decorrenza dell autorizzazione sino al 31 dicembre dello stesso anno. La liquidazione è effettuata in via provvisoria in base ai dati esposti nella dichiarazione presentata con l istanza di autorizzazione ed è ripartita in tante rate uguali quanti sono i bimestri compresi nel suddetto periodo, con scadenza alla fine di ciascun bimestre solare. Negli anni successivi, entro il 31 gennaio, il contribuente presenta all ufficio una dichiarazione con il numero degli atti e documenti emessi nell anno precedente, distinti per voce di tariffa, gli altri elementi utili per liquidare l imposta e gli assegni bancari estinti nel periodo. L ufficio, dopo i dovuti riscontri, dà corso alla liquidazione definitiva dell imposta dovuta per l anno precedente (imputando la differenza a debito o a credito alla rata in scadenza a febbraio), che viene assunta come base per la liquidazione provvisoria per l anno in corso. Se: nel corso dell anno, a liquidazione provvisoria già effettuata, intervengono modifiche della disciplina o della misura dell imposta, l ufficio riliquida provvisoriamente le restanti rate: il contribuente è tenuto a pagare la maggiore imposta riguardante la prima rata riliquidata insieme all imposta relativa alla rata successiva; le modifiche determinano un imposta minore, l ufficio provvederà alla riliquidazione, su istanza del contribuente, entro trenta giorni dalla richiesta. Entro il 16 aprile di ogni anno, alcuni soggetti (Poste, banche, altri enti, società finanziarie, e le imprese di assicurazione) devono versare a titolo di acconto il 95% dell imposta provvisoriamente liquidata, scomputabile per esigenze di liquidità dai versamenti dovuti a partire dal successivo mese di febbraio. 2
La disciplina in esame non si applica ai documenti informatici, relativamente ai quali l imposta di bollo va invece versata telematicamente tramite F24 in un unica soluzione, entro 120 giorni dalla chiusura dell esercizio. Le strutture competenti Attualmente le competenze in materia di imposta di bollo assolta con modalità virtuale risultano così ripartite: in via generale il rilascio dell autorizzazione e la liquidazione del tributo sono di competenza delle Direzioni Provinciali; per gli uffici e gli enti statali e per le Camere di Commercio il rilascio delle autorizzazioni è di competenza delle Direzioni Regionali. Alla Direzione Provinciale compete la successiva liquidazione dell imposta. Per quanto riguarda la ripartizione territoriale, la competenza è determinata in base al domicilio fiscale del contribuente. Per l individuazione del domicilio fiscale valgono i criteri stabiliti dall articolo 58 del Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600. Pertanto, competente al rilascio dell autorizzazione e alla liquidazione del tributo è la Direzione Provinciale nel cui ambito ha il domicilio fiscale il contribuente. Il Direttore provinciale, per esigenze organizzative, può individuare all interno della stessa Direzione uno o più uffici territoriali cui affidare le anzidette attività, dandone comunicazione sul sito istituzionale della Direzione Regionale. L autorizzazione L autorizzazione per l assolvimento dell imposta di bollo in modo virtuale è richiesta con istanza prodotta in bollo, fatte salve le esenzioni di cui all articolo 16 della Tabella all. B, del D.P.R. n. 6421, corredata dalla dichiarazione contenente il numero presuntivo degli atti che saranno emessi o ricevuti nell anno solare e la descrizione della loro tipologia. L ufficio, prima di concedere l autorizzazione, verifica la sussistenza dei requisiti di affidabilità e di adeguata capacità economica del richiedente ad assolvere il tributo, l entità del tributo e la quantità degli atti da assoggettare a tassazione, in modo da valutare l utilità per il contribuente all utilizzo del bollo virtuale e le adeguate garanzie per l Amministrazione. 3
In caso di revoca o diniego (totale o parziale) dell autorizzazione, l ufficio notificherà apposito atto (impugnabile davanti al giudice tributario) all interessato. Quest ultimo, a sua volta, può comunicare la rinuncia all autorizzazione, presentando contestualmente la dichiarazione degli atti e documenti emessi tra l 1 gennaio e il giorno in cui ha effetto la rinuncia. La liquidazione Come accennato, la liquidazione dell imposta di bollo assolta con modalità virtuale è eseguita dall ufficio sulla base della dichiarazione a consuntivo presentata dal soggetto autorizzato entro il 31 gennaio. In particolare: l Ufficio opera contestualmente la liquidazione in via definitiva per il precedente anno solare e quella provvisoria per l anno in corso; entrambe le liquidazioni, nonché la ripartizione dell importo dovuto in rate bimestrali, confluiscono in un unico atto che costituisce avviso di liquidazione dell imposta di bollo dovuta; l avviso di liquidazione è impugnabile davanti alla Commissione Tributaria ai sensi dell articolo 19, comma 1, lettera b), del Decreto Legislativo n. 546 del 1992; ai sensi dell articolo 15, settimo comma, del D.P.R. n. 642, qualora nel corso dell anno intervengano modifiche della disciplina o della misura dell imposta, l Ufficio può procedere alla riliquidazione provvisoria, con atto da notificare al contribuente entro il mese successivo a quello di entrata in vigore del provvedimento che dispone le modifiche che danno luogo alla riliquidazione; si ha in questo caso un atto che modifica la pretesa tributaria precedentemente definita e, pertanto, lo stesso condivide la natura giuridica dell atto che va a rettificare. Le precisazioni svolte valgono anche relativamente alla liquidazione iniziale, cioè quella operata sulla base della dichiarazione presentata con la richiesta di autorizzazione, che comprende il periodo tra la data di decorrenza dell autorizzazione e il 31 dicembre. In caso di rinuncia all autorizzazione da parte dell interessato, la liquidazione dell imposta riguarda il periodo compreso dal 1 gennaio all ultimo giorno in cui è operativa l autorizzazione. 4
Il pagamento dell imposta risultante dalla liquidazione definitiva è effettuato nei venti giorni successivi alla notificazione dell avviso di liquidazione. Nel caso in cui dalla liquidazione emerga un credito, il contribuente può presentare istanza di rimborso ai sensi dell articolo 37 del D.P.R. n. 642. I versamenti Dal 20 febbraio scorso, i versamenti per l imposta di bollo virtuale (compresi l acconto ed eventuali interessi e sanzioni) vanno effettuati tramite Modello F24, indicando i codici tributo istituiti con la Risoluzione n. 12/2015. Fino al 31 marzo è stato possibile utilizzare anche il Modello F23. Relativamente all acconto, lo stesso può essere scomputato da tutti i versamenti dovuti a partire dal mese di febbraio (Circolare n. 49/2005); se non è possibile farlo interamente nel corso dell anno, il credito vantato può essere scalato anche dall acconto per l anno successivo (Circolare n. 46/2011). Dalla prossima dichiarazione annuale, il contribuente potrà segnalare la scelta sulla modalità di scomputo dell acconto: l ufficio liquiderà le rate bimestrali e l acconto sulla base di tale indicazione. Le sanzioni L imposta di bollo è dovuta sin dall origine per gli atti e i documenti indicati nella parte I della Tariffa allegata al D.P.R. 642/1972. Quindi per quanto riguarda le sanzioni: nel caso di contrassegno telematico, l assolvimento del bollo avviene con il preventivo acquisto e l apposizione dello stesso sul documento; in questo caso, le violazioni riguardanti l omesso o insufficiente versamento dell imposta sono sanzionate nella misura dal 100 al 500% dell imposta o della maggiore imposta; nel caso, invece, di imposta di bollo assolta in modo virtuale, sul documento non viene applicato il contrassegno, ma è apposta la dicitura relativa alla modalità virtuale di assolvimento dell imposta e gli estremi della relativa autorizzazione. Il tributo è liquidato dall ufficio in base alla dichiarazione del contribuente e va versato in rate bimestrali e in acconto: di conseguenza, le eventuali violazioni riguardanti i versamenti bimestrali e d acconto sono sanzionabili nella misura del 30%, ridotta ad un quindicesimo per ogni giorno di ritardo fino al quindicesimo. 5
Per l omessa o infedele dichiarazione di conguaglio, da presentare entro il 31 gennaio o insieme alla rinuncia, la sanzione è stabilita nella misura dal 100 al 200% dell imposta dovuta. L omessa presentazione della dichiarazione di conguaglio può essere regolarizzata tramite ravvedimento operoso, se presentata con ritardo non superiore a novanta giorni dalla scadenza; la sanzione, in tal caso, è ridotta a un decimo del minimo. Ravvedimento possibile anche per le violazioni relative ai versamenti bimestrali e all acconto: i termini sono quelli relativi a ciascuna rata, comunicati dall ufficio con l atto di liquidazione, e quelli relativi all acconto. - Riproduzione riservata - 6