Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

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1 Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N Regime forfettario e cessioni IntraUE Categoria: Regimi speciali Sottocategoria: Regime forfettario A cura di Pasquale Pirone Il contribuente che opera in regime forfettario e che effettua cessioni di beni o rende presentazioni di servizi nei confronti di altri soggetti passivi IVA appartenenti ad altro stato membro dell Unione Europea deve seguire particolari disposizioni espressamente stabilite dal legislatore nazionale nella Legge di Stabilità 2015 (che ha introdotto il regime in esame nel nostro ordinamento). Tali disposizioni sono state altresì oggetto di opportuni chiarimenti e precisazione da parte dell Agenzia delle Entrate nella recente Circolare n. 10/E/2016. In particolare, le cessioni di beni ad altro soggetto passivo IntraUe sono considerate cessioni interne mentre le prestazioni di servizio rese sono considerate operazioni intraue in reverse charge. Particolare attenzione va data anche alla corretta dicitura da riportare in fattura (oltre a quella propria prevista per il regime forfettario). Premessa Il comma 58 della Legge di Stabilità 2015 (che ha introdotto nel nostro ordinamento il regime agevolato forfettario ) individua in modo puntuale le disposizioni che devono essere applicate nel caso in cui il contribuente effettui operazioni attive e passive con operatori non residenti. Prima di procedere all analisi degli aspetti intracomunitari, appare utile richiamare la normativa prevista per le cessioni di beni e servizi resi dal contribuente forfettario nel territorio dello Stato. Al riguardo si ricorda che per le operazioni nazionali, chi opera in regime forfettario, ai sensi della lett. a) del comma 58 Legge di Stabilità 2015, ai fini dell imposta sul valore aggiunto, non opera la rivalsa della predetta imposta in fattura. In altre parole, il soggetto emette fattura senza addebitare l IVA. 1

2 Primo periodo comma 58 Legge di Stabilità 2015 (Legge n. 190/2014) Ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, i contribuenti di cui al comma 54: a) non esercitano la rivalsa dell'imposta di cui all'articolo 18 del Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e successive modificazioni, per le operazioni nazionali Si ricorda, inoltre, che il contribuente forfettario non applica altresì la ritenuta (a tal fine rilascia apposita dichiarazione al committente in cui lo informa del regime in cui opera). In definitiva, dunque, egli per le operazioni di vendita interne al territorio italiano, emette fattura non addebitando IVA e non indicando la ritenuta. Il legislatore, prevede la necessità di indicare in calce alla fattura emessa la seguente dicitura. Dicitura in fatture Regime forfettario per operazioni attive (vendita di beni e cessione di servizi) eseguite nel territorio dello Stato Operazione effettuata ai sensi dell art. 1, commi da 54 a 89 della Legge n. 190/2014 non soggetta a ritenuta ai sensi del comma 67 della Legge n. 190/2014 Regime forfettario. Sulla fattura occorre assolvere l imposta di bollo da 2 euro se il compenso fatturato è superiore ad euro 77,47 euro. In genere l imposta di bollo è assolta con contrassegno telematico attaccato poi alla fattura. Tuttavia, può essere assolta anche in modo virtuale (si tratta di una modalità che consente, previa autorizzazione dell Agenzia delle Entrate, ai contribuenti di assolvere l imposta in anticipo tramite acconti bimestrali, da versare entro una specifica scadenza) e in tal caso sulla fattura deve essere riportata la seguente annotazione: imposta di bollo assolta in modo virtuale ex DM 17/06/2014. Il contrassegno telematico è attaccato sulla fattura originale rilasciata al cliente mentre sulla compia che resta al soggetto (forfettario) che l ha emessa, alla dicitura riportata in calce occorre aggiungere altresì la seguente dicitura Imposta di bollo assolta sull originale. ID... 2

3 Fattura Emessa dal contribuente forfettario per cessioni nel territorio dello Stato Ritenuta Rivalsa IVA Imposta di bollo Solo se l importo della fattura No NO è superiore a 77, 47 euro Dicitura in fattura Operazione effettuata ai sensi dell art. 1, commi da 54 a 89 della Legge n. 190/2014 non soggetta a ritenuta ai sensi del comma 67 della Legge n. 190/2014 Regime forfettario. Imposta di bollo assolta sull originale. ID.. (solo se è assolta imposta di bollo). Cessioni di beni IntraUe Come anticipato in premessa, l art. 58 della Legge di Stabilità 2015, delinea chiaramente le regole da seguire per le cessioni (di beni e servizi) effettuate dal contribuente forfettario verso un soggetto non residente. Con particolare riferimento alle cessioni di beni Intracomunitarie (ossia cessioni di beni effettuate nei confronti di soggetti IVA appartenenti ad altro Stato membro dell Unione Europea), queste non sono considerate cessioni intracomunitarie in senso tecnico, poiché sono assimilate alle operazioni interne, per le quali l IVA non è assolta in fattura. Lettera b) comma 58 Legge di Stabilità 2015 (Cessioni di beni IntraUe contribuente forfettario) Ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, i contribuenti di cui al comma 54:.b) applicano alle cessioni di beni intracomunitarie l'articolo 41, comma 2-bis, del Decreto-Legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, dalla Legge 29 ottobre 1993, n. 427, e successive modificazioni; Nella Circolare n. 10/E/2016, l Agenzia delle Entrate precisa che, come già avveniva per chi opera in regime di vantaggio (c.d. ex minimi), il soggetto forfettario deve riportare nella fattura emessa nei confronti dell operatore comunitario l apposita dicitura per informarlo che l operazione è soggetta al regime in esame. La dicitura da riportare (oltre quella propria del regime forfettario di cui in premessa) è la seguente. Dicitura Fattura cessione beni IntraUe del contribuente forfettario Non costituisce cessione intracomunitaria ai sensi dell art. 41 c. 2-bis D.L. 331/93. 3

4 Le cessioni di beni IntraUe effettuate nei confronti di soggetti privati seguono le stesse regole previste per le cessioni effettuate verso gli operatori IVA UE. Pertanto, anche in questo caso dovrà essere riportata la stessa dicitura di cui sopra. Nella stessa Circolare si legge che per le cessioni di beni intracomunitarie, non essendo considerate cessioni IntraUe ma cessioni interne, lo stesso contribuente forfettario non è tenuto all iscrizione VIES né alla compilazione degli elenchi riepilogativi INTRASTAT. Si ricorda che l obbligo di iscrizione al VIES (VAT information exchange system) riguarda tutti i soggetti esercenti attività d impresa, arte o professione, nel territorio dello Stato, o in cui vi istituiscono una stabile organizzazione, che intendono effettuare operazioni intracomunitarie. Regime forfettario e cessione di beni IntraUe (Sono considerate cessioni interne) Rivalsa IVA Ritenuta Iscrizione VIES Obblighi Intrastat No No No No Ulteriore Dicitura in fattura Non costituisce cessione intracomunitaria ai sensi dell art. 41 c. 2-bis D.L. 331/93. Nota bene: tale dicitura deve essere aggiunta a quella propria del regime forfettario di cui in premessa e ciò al fine di evitare che il committente UE possa essere indotto a integrare la fattura con l IVA del proprio paese. Sulla fattura occorre, comunque, assolvere l imposta di bollo da 2 euro se il compenso fatturato è superiore ad euro 77,47 euro. Prestazioni servizi rese IntraUe Ai fini IVA, per le prestazioni di servizi effettuate dal soggetto che opera in regime forfettario nei confronti di soggetti passivi IVA che operano in un altro Paese UE si applicano gli articoli art. 7-ter del DPR n. 633/1972 e seguenti del D.P.R. n. 633/

5 Lettera d) comma 58 Legge di Stabilità 2015 (Cessioni di servizi IntraUe contribuente forfettario) Ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, i contribuenti di cui al comma 54:.applicano alle prestazioni di servizi ricevute da soggetti non residenti o rese ai medesimi gli articoli 7-ter e seguenti del Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e successive modificazioni. In particolare, come si legge dalla Circolare n. 10/E/2016 nel caso di prestazioni di servizio rese ad un committente, soggetto passivo d imposta, stabilito in un altro Paese Ue, va emessa fattura senza addebito di imposta (articolo 7-ter del D.P.R. n. 633 del 1972) e compilato l elenco Intrastat delle prestazioni di servizio rese. Ne consegue altresì che il contribuente forfettario deve iscriversi al VIES (ai sensi della Circolare n. 39/E/2011). Dunque, la prestazione di servizi resa ad altro soggetto passivo IVA UE è considerata operazione intracomunitaria in reverse charge. Sulle fatture in reverse charge non si applica la ritenuta (CM n. 7/E del 2008). Regime forfettario e cessione di servizi IntraUe (Sono considerate cessioni interne) Ritenuta Rivalsa IVA Iscrizione VIES Obblighi Intrastat No No Si Si Dicitura in fattura Operazione eseguita ai sensi dell art. 7-ter del D.P.R. n. 633/ Inversione contabile (o Reverse Charge ). Il prestatore (soggetto forfettario) può limitarsi ad indicare in fattura anche solo la predetta dicitura senza dover indicare anche quella propria (di cui in premessa). Inoltre, se la prestazione di servizi viene effettuata verso consumatori privati UE l operazione si considera assimilata ad una prestazione interna e quindi può essere anche sufficiente indicare la sola dicitura propria del regime forfettario. - Riproduzione riservata 5