A cosa serve? La conoscenza delle dinamiche relative all uso del suolo è importante per la pianificazione territoriale in quanto consente di leggere lo stato attuale dei luoghi come risultante delle modificazioni intervenute in passato e di monitorare quelle in atto e di prefigurare quelle future. Perché è richiesto? -Formulazione delle strategie di gestione del patrimonio Paesistico-ambientale - Controllo e verifica dell efficacia delle politiche ambientali e l integrazione delle istanze ambientali nelle politiche settoriali
Temi principali: -Trasformazione da un uso naturale(foreste e aree umide) ad un uso semi-naturale(coltivi) Trasformazione da naturale ad artificiale ( edilizia, industriale,infrastrutturale )
Conseguenze della trasformazione: - Perdita di suolo fertile - frammentazione del territorio - Riduzione della biodiversità - alterazioni del ciclo idrogeologico - Modificazioni microclimatiche
Inoltre la crescita e la diffusione delle aree urbane e delle relative infrastrutture determinano un aumento del fabbisogno di trasporto e del consumo di energia, con conseguente aumento dell inquinamento acustico, delle emissioni di inquinanti atmosferici e di gas serra. Tipologie di trasformazione non dovute all attività umana: -riduzione delle aree costiere vulnerabili e delle piane fluviali. Piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico D.L. 180/98
Anche se non sono stati definiti degli obiettivi vincolanti e non sono stati individuati standard specifici, in molti paesi si fa strada l idea di ridurre a zero le trasformazioni per usi non biosferici del territorio. In diversi ambiti internazionali, quali UNDP, OCSE ed EPA, sono in fase di sviluppo target specifici e modalità di azione.
A scala globale l United Nations Convention on Biological Diversity (UNCBD) A scala continentale la Direttiva 79/409/CEE (meglio conosciuta come Direttiva Uccelli) la Direttiva 92/43/CEE (Direttiva Habitat) L United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) e il conseguente Protocollo di Kyoto, nel definire le strategie di contenimento delle emissioni di gas ad effetto serra, riconoscono alla biosfera terrestre un ruolo fondamentale, individuando, la conservazione degli ecosistemi vegetali e la creazione di nuove foreste quali opzioni importanti per combattere l effetto serra. Entrambi i documenti richiedono ai paesi aderenti di quantificare la ripartizione territoriale di sei diverse categorie d uso del suolo (Foreste, Aree Umide, Pascoli, Coltivi, Urbano, Altro), sul tipo di gestione che presentano, sulla biomassa ad esse associata, sui rispettivi cambiamenti nel tempo.
può avvenire a più livelli: dipendenti dalle informazioni a disposizione (diversa risoluzione spaziale, multitemporalità dell acquisizione). tipologie di approccio : -spaziale (basato su mappe) -statistico (basato su informazioni puntuali).
Il vantaggio del primo approccio è la possibilità di utilizzare i dati in ambiente GIS (Geographic Information System) dove tali dati possono essere confrontati con altre informazioni spaziali (mappe pedologiche, climatiche). Il territorio italiano tra il 1990 e il 2000 ha avviato uno studio sulle tipologie di uso del suolo e di copertura vegetazionale utilizzando i database CORINE land cover..
Il progetto Corine Land Cover (CLC) è nato a livello europeo specificamente per il rilevamento e il monitoraggio delle caratteristiche di copertura e uso del territorio, con particolare attenzione alle esigenze di tutela ambientale. La prima realizzazione del progetto CLC risale al 1990 (CLC90), mentre gli aggiornamenti successivi si riferiscono all anno 2000 tramite il progetto Image & Corine Land Cover 2000. L iniziativa, cofinanziata dagli Stati membri e dalla Commissione Europea, ha visto nel 2000 l adesione di 33 paesi tra i quali l Italia, dove l Autorità Nazionale per la gestione del progetto è stata identificata nell APAT, in quanto punto focale nazionale della rete europea EIOnet.
Avvalendosi di software GIS sono state prodotte matrici di transizione per ogni regione e per ogni livello della legenda CORINE. passi successivi del lavoro saranno l analisi delle trasformazioni avvenute al I e al II livello della legenda CORINE e l individuazione dei cambiamenti interni ad ogni tipologia (frammentazione).
un GIS è un database spaziale, ossia un database contenente dataset che comprendono l informazione geografica. Tramite un modello di dati specializzato consente la gestione di elementi vettoriali (features), immagini raster, topologie, reti e così via; a cosa serve? consente di costruire rappresentazioni geografiche complete e complesse (mappe) in cui vengono visualizzati gli elementi (features) e le loro relazioni spaziali sulla superficie terrestre. Si possono costruire sia mappe di base che mappe "avanzate", utilizzando le informazioni geografiche associate ai dati.
Fonti : - www.isprambiente.gov.it - www.territorio.regione.it - LA CARTA DELL'USO DEL SUOLO STORICA E LO STUDIO DIACRONICO DELLE DINAMICHE TERRITORIALI Università Iuav Di Venezia