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NORMA ITALIANA Prestazione termica degli edifici Coefficiente di perdita di calore per trasmissione Metodo di calcolo UNI EN ISO 13789 Thermal performance of buildings Transmission heat loss coefficient Calculation method MARZO 2001 DESCRITTORI CLASSIFICAZIONE ICS 91.120.10 SOMMARIO RELAZIONI NAZIONALI Isolamento termico, edilizia, componente, elemento per edilizia, proprietà termica, trasmissione del calore, perdita di calore, determinazione, trasmittanza termica, metodo di calcolo La norma specifica un metodo e fornisce le convenzioni per il calcolo del coefficiente di perdita di calore per trasmissione di un intero edificio e di parti di edificio. RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN ISO 13789:1999 (= ISO 13789:1999) La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN ISO 13789 (edizione settembre 1999). ORGANO COMPETENTE CTI - Comitato Termotecnico Italiano RATIFICA Presidente dell UNI, delibera del 5 marzo 2001 RICONFERMA NORMA EUROPEA UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Battistotti Sassi, 11B 20133 Milano, Italia UNI - Milano 2001 Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto dell UNI. Gr. 4 Nº di riferimento Pagina I di IV

PREMESSA NAZIONALE La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della norma europea EN ISO 13789 (edizione settembre 1999), che assume così lo status di norma nazionale italiana. La traduzione è stata curata dall UNI. Il CTI (Comitato Termotecnico Italiano - via G. Pascoli 41, 20129 Milano), ente federato all UNI, che segue i lavori europei sull argomento, per delega della Commissione Centrale Tecnica, ha approvato il progetto europeo il 6 ottobre 1997. Per agevolare gli utenti, viene di seguito indicata la corrispondenza tra le norme citate al punto "Riferimenti normativi" e le norme italiane vigenti: EN ISO 6946 = UNI EN ISO 6946 EN ISO 7345 = UNI EN ISO 7345 EN ISO 10211-1 = UNI EN ISO 10211-1 Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato dell arte della materia ed il necessario grado di consenso. Chiunque ritenesse, a seguito dell applicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell arte in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, che li terrà in considerazione, per l eventuale revisione della norma stessa. Pagina II di IV

INDICE PREMESSA 2 INTRODUZIONE 3 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 3 2 RIFERIMENTI NORMATIVI 3 3 DEFINIZIONI 4 4 COEFFICIENTE DI PERDITA DI CALORE PER TRASMISSIONE 4 figura 1 Modellizzazione dell'involucro edilizio per componenti piani e sagomati a trave... 5 5 CONVENZIONI ADDIZIONALI 7 prospetto 1 Tasso di ventilazione convenzionale tra lo spazio non riscaldato e l'ambiente esterno... 7 6 RESOCONTO 8 APPENDICE A TEMPERATURA IN AMBIENTE NON RISCALDATO 9 (normativa) APPENDICE B INFORMAZIONI SUL TIPO DI DIMENSIONI 10 (informativa) figura B.1 Esempi dei metodi per determinare le dimensioni degli elementi edilizi... 10 Pagina III di IV

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NORMA EUROPEA Prestazione termica degli edifici Coefficiente di perdita di calore per trasmissione Metodo di calcolo EN ISO 13789 EUROPEAN STANDARD NORME EUROPÉENNE EUROPÄISCHE NORM Thermal performance of buildings Transmission heat loss coefficient Calculation method (ISO 13789:1999) Performance thermique des bâtiments Coefficient de déperdition par transmission Méthode de calcul (ISO 13789:1999) Wärmetechnisches Verhalten von Gebäuden Spezifischer Transmissionswärmeverlustkoeffizient Berechnungsverfahren (ISO 13789:1999) SETTEMBRE 1999 DESCRITTORI ICS 91.120.10 La presente norma europea è stata approvata dal CEN il 16 novembre 1997. I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchi aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrispondenti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai membri del CEN. La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese e tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria responsabilità da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il medesimo status delle versioni ufficiali. I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera. CEN COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE European Committee for Standardization Comité Européen de Normalisation Europäisches Komitee für Normung Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles 1999 CEN Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono riservati ai Membri nazionali del CEN. Pagina 1 di 12

PREMESSA Il testo della EN ISO 13789 è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 89 "Prestazioni termiche degli edifici e dei componenti edilizi", la cui segreteria è affidata al SIS, in collaborazione con il Comitato Tecnico ISO/TC 163 "Isolamento termico". Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro marzo 2000, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro marzo 2000. In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera. La presente norma fa parte di una serie di norme che definiscono i metodi di calcolo per il progetto e la valutazione delle prestazioni termiche degli edifici e dei componenti edilizi. Pagina 2 di 12

INTRODUZIONE Gli scopi della presente norma sono: a) porre chiarezza nel mercato internazionale attraverso la definizione armonizzata di una caratteristica intrinseca degli edifici, b) fornire un aiuto nel giudizio di conformità alle normative, c) fornire dati di ingresso per i calcoli del consumo energetico annuo per il riscaldamento degli edifici. Il risultato dei calcoli può essere utilizzato come dato di ingresso per il calcolo del consumo energetico annuo e dei carichi termici di un edificio, per esprimere le caratteristiche di trasmissione termica di un edificio o per esprimere un giudizio di conformità con specifiche, in termini di coefficiente di perdita di calore per trasmissione. L'uso del coefficiente di perdita di calore per trasmissione, così come definito nella presente norma, può richiedere correzioni significative per dimensionare l'impianto di riscaldamento. 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente norma specifica un metodo e fornisce le convenzioni per il calcolo del coefficiente di perdita di calore per trasmissione di un intero edificio e di parti di edificio. Ai fini della presente norma si assume che lo spazio riscaldato sia mantenuto a temperatura uniforme. La perdita di calore per ventilazione non è compresa nel campo di applicazione della presente norma. Tuttavia, al fine di valutare la perdita di calore per trasmissione attraverso uno spazio non riscaldato, la presente norma fornisce valori convenzionali dei ricambi d'aria in questi spazi. L'appendice A fornisce un metodo in regime stazionario per calcolare la temperatura in spazi non riscaldati adiacenti a edifici riscaldati. 2 RIFERIMENTI NORMATIVI La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento. EN ISO 6946 Building components and building elements - Thermal resistance and thermal transmittance - Calculation metod [Componenti e elementi per edilizia - Resistenza termica e trasmittanza termica - Metodo di calcolo] (ISO 6946) EN ISO 7345 Thermal insulation - Physical quantities and definitions [Isolamento termico - Grandezze fisiche e definizioni] (ISO 7345) EN ISO 10077-1 1) EN ISO 10211-1 EN ISO 10211-2 1) Thermal performance of windows, doors and shutters - Calculation of thermal transmittance - Simplified method [Prestazioni termiche di finestre, porte e chiusure - Calcolo della trasmittanza termica - Metodo semplificato] (ISO 10077-1) Thermal bridges in building construction - Calculation of heat flows and surface temperatures - General methods [Ponti termici in edilizia - Calcolo dei flussi termici e temperature superficiali - Metodi generali] (ISO 10211-1) Thermal bridges in building construction - Calculation of heat flows and surface temperatures - Linear thermal bridges [Ponti termici in edilizia - Calcolo di flussi termici e temperature superficiali - Ponti termici lineari] (ISO 10211-2) 1) In via di pubblicazione. Pagina 3 di 12

EN ISO 13370 Thermal performance of buildings - Heat transfer via the ground - Calculation methods [Prestazione termica degli edifici - Trasmissione del calore attraverso il terreno - Metodi di calcolo] (ISO 13370) EN ISO 14683 Thermal bridges in building construction - Linear thermal transmittance - Simplified methods and default values [Ponti termici in edilizia - Trasmittanza termica lineica - Metodi semplificati e valori di progetto] (ISO 14683) 3 DEFINIZIONI Ai fini della presente norma, si applicano le definizioni della EN ISO 7345 e le seguenti: 3.1 spazio riscaldato: Ambiente o intercapedine mantenuta a una data temperatura per effetto del riscaldamento. 3.2 coefficiente di perdita di calore per trasmissione: Flusso termico dovuto a trasmissione tra lo spazio interno riscaldato e l'ambiente esterno diviso per la differenza di temperatura tra l'ambiente interno e quello esterno. Nota Entrambe le temperature sono supposte uniformi. 3.3 coefficiente di perdita di calore per ventilazione: Flusso termico tra lo spazio riscaldato e l'ambiente esterno dovuto a ventilazione diviso per la differenza di temperatura tra l'ambiente interno e quello esterno. 3.4 coefficiente di perdita di calore: Somma dei coefficienti di perdita di calore per trasmissione e ventilazione. 3.5 dimensione interna: Lunghezza misurata da muro a muro e da pavimento a soffitto all interno di ciascuna stanza dell'edificio. 3.6 dimensione interna totale: Lunghezza misurata all'interno dell'edificio, ignorando le partizioni interne. 3.7 dimensione esterna: Lunghezza misurata all'esterno dell'edificio. 4 COEFFICIENTE DI PERDITA DI CALORE PER TRASMISSIONE 4.1 Equazione fondamentale Il coefficiente di perdita di calore per trasmissione, H T, è calcolato con l'equazione: H T = L D + L s + H U dove: L D L s H U è il coefficiente di accoppiamento diretto tra lo spazio riscaldato e l'esterno attraverso l'involucro edilizio, definito dall'equazione [2], in W/K; è il coefficiente di perdita di calore attraverso il terreno in condizioni stazionarie, in W/K, definito in 4.4; è il coefficiente di perdita di calore per trasmissione verso ambienti non riscaldati definito nell'equazione [3], in W/K. La EN ISO 10211-1 fornisce una procedura generale per il calcolo del coefficiente di accoppiamento termico totale, L, dell'intero involucro o di ogni parte di esso, inclusa la perdita attraverso il terreno. Dove non sono coinvolti spazi non riscaldati, questo corrisponde al coefficiente di perdita di calore per trasmissione come definito nella norma. La EN ISO 10211-1 può essere quindi usata come alternativa o quando è richiesto un risultato più accurato. [1] Pagina 4 di 12

4.2 Confini degli spazi riscaldati Prima di eseguire i calcoli, deve essere chiaramente definito lo spazio riscaldato dell'edificio in esame. Gli elementi edilizi da considerare nei calcoli costituiscono i confini dello spazio riscaldato. L'involucro edilizio sopra il terreno è modellizzato con elementi piani e sagomati a trave, come rappresentato nella figura 1. I confini tra la parte "sottoterra", comprendente la trasmissione del calore attraverso il terreno, e la parte "sopra il terreno" dell'edificio, che comporta una diretta perdita verso l'ambiente esterno o verso spazi non riscaldati sono i seguenti, in accordo con la EN ISO 13370: - per edifici con pavimenti con soletta su terra, pavimenti sospesi e basamenti non riscaldati: il livello della superficie interna del piano terra; - per edifici con basamento riscaldato: il livello del terreno esterno. L'appendice B fornisce informazioni sull'effetto dell'uso di vari tipi di dimensioni quando l'involucro viene diviso in elementi. figura 1 Modellizzazione dell'involucro edilizio per componenti piani e sagomati a trave Legenda Elemento piano di involucro: EN ISO 6946 Finestre e porte con il proprio telaio: EN ISO 10077-1 Ponte termico potenziale: EN ISO 14683 o EN ISO 10233 Se i calcoli sono effettuati per parti di edificio, i confini di queste parti devono essere chiaramente definiti, così che la somma dei coefficienti di perdita di calore per trasmissione di tutte le parti sia uguale a quella dell'edificio. 4.3 Trasmissione diretta verso l'esterno Il coefficiente di perdita di calore per trasmissione attraverso gli elementi edilizi di separazione tra lo spazio riscaldato e aria esterna è calcolato con: L D i dove: A i U i = A i U i + k l k Ψ k + j χ oppure L j = A D i i U i + k L 2D k l k 3D + j L j è l area dell'elemento i dell'involucro edilizio, in m 2 (le dimensioni di finestre e porte sono assunte come le dimensioni delle aperture nella parete); è la trasmittanza termica del componente i dell'involucro edilizio, calcolata in accordo con la EN ISO 6946 per elementi opachi o in accordo con la EN ISO 10077-1 per elementi vetrati, in W/(m 2 K); [2] Pagina 5 di 12

l k Ψ k χ j L k 2D L j 3D è la lunghezza del ponte termico lineare k, in metri; è la trasmittanza termica lineica del ponte termico lineare k, presa dalla EN ISO 14683 o calcolata in accordo con la EN ISO 10211-2, in W/(m K); è la trasmittanza termica puntuale del ponte termico j, calcolata in accordo con la EN ISO 10211-1, in W/K (non devono essere aggiunti qui i ponti termici puntuali che normalmente sono parte di elementi edilizi piani e già considerati nelle trasmittanze termiche di questi); è il coefficiente di accoppiamento termico lineico, ottenuto da un calcolo bidimensionale in accordo con la EN ISO 10211-1, in W/(m K); è il coefficiente di accoppiamento termico lineico, ottenuto da un calcolo tridimensionale in accordo con la EN ISO 10211-1, in W/K. La sommatoria deve essere eseguita su tutti i componenti edilizi che separano l'ambiente interno da quello esterno. Per situazioni non considerate nella EN ISO 6946, EN ISO 10077-1, EN ISO 14683 o EN ISO 10211-2, si deve fare riferimento alla EN ISO 10211-1. Quando lo strato isolante principale è continuo e ha uno spessore uniforme, le trasmittanze termiche lineiche e puntuali possono essere trascurate se vengono usate le dimensioni esterne. Lo strato isolante principale è lo strato con la più alta resistenza termica negli elementi che fiancheggiano il potenziale ponte termico. Se la trasmittanza termica di un componente è variabile (per esempio finestre con scuri chiusi di notte) devono essere calcolati entrambi i valori massimo e minimo. 4.4 Coefficiente di perdita di calore per trasmissione attraverso il terreno Questo coefficiente L s viene calcolato in accordo con la EN ISO 13370. 4.5 Coefficiente di perdita di calore per trasmissione attraverso spazi non riscaldati Il coefficiente di perdita di calore per trasmissione, H U, tra spazi riscaldati e ambienti esterni attraverso spazi non riscaldati è ottenuto da: H U = L iu b con b = H ------------------------ ue H iu + H ue [3] Nota dove: L iu H iu H ue è il coefficiente di accoppiamento termico tra lo spazio riscaldato e quello non riscaldato, calcolato in accordo con 4.3 e 4.4, in W/K (L iu = L Diu + L siu ); è il coefficiente di perdita di calore dallo spazio riscaldato allo spazio non riscaldato, in W/K; è il coefficiente di perdita di calore dallo spazio non riscaldato all'ambiente esterno, in W/K. Nell'equazione [3], con il fattore di riduzione b si tiene conto della possibilità che uno spazio non riscaldato sia a temperatura differente dall'ambiente esterno (vedere appendice A). H iu e H ue includono le perdite di calore per trasmissione e ventilazione. Essi sono calcolati con: H iu = L iu + H Viu, e H ue = L ue + H Vue, [4] I coefficienti di accoppiamento termico L ue e L iu sono calcolati in accordo con 4.3 e 4.4 (L ue = L Due + L sue ) e i coefficienti di perdita di calore per ventilazione H V,ue e H V,iu da: Nota H Viu, = ρcv iu e H Vue, = ρcv ue dove: ρ è la densità dell'aria, in kg/m 3 ; c è la capacità termica specifica dell'aria, in Wh/(kg K); è la portata d aria tra lo spazio non riscaldato e l'ambiente esterno, in m 3 /h; V ue V iu è la portata d aria tra lo spazio riscaldato e quello non riscaldato, in m 3 /h. La EN ISO 6946 fornisce metodi approssimati per alcuni spazi particolari non riscaldati. [5] Pagina 6 di 12

5 CONVENZIONI ADDIZIONALI 5.1 Generalità Se lo scopo dei calcoli è fornire dati per la stima del fabbisogno energetico annuale, dovrebbero essere utilizzati nei calcoli i dati disponibili più accurati. I valori definiti più sotto devono essere utilizzati se lo scopo è esprimere le caratteristiche di trasmissione termica di un edificio considerato come prodotto o esprimere un giudizio di conformità con specifiche, in termini di coefficiente di perdita di calore per trasmissione. Il risultato dei calcoli è quindi indipendente dalla posizione e dall'uso dell'edificio. 5.2 Coefficiente di perdita di calore per trasmissione attraverso il terreno Questo coefficiente rappresenta la componente in regime stazionario, L s, calcolata in accordo con la EN ISO 13370, assumendo la conduttività termica del terreno pari a 2 W/(m K). 5.3 Trasmittanza termica variabile Nel caso che la trasmittanza termica sia variabile, deve essere utilizzato il valore massimo. 5.4 Ricambi d'aria degli spazi non riscaldati Per non sottostimare la perdita di calore per trasmissione, la portata d'aria tra spazi riscaldati e non riscaldati deve essere assunta pari a zero. V iu = 0 La portata d'aria tra lo spazio non riscaldato e l'ambiente esterno è così calcolata: [6] V ue = V u n ue [7] dove: n ue è il tasso di ventilazione convenzionale tra lo spazio non riscaldato e l'ambiente esterno, in h -1 ; V u è il volume d aria nello spazio non riscaldato, in m 3. Il tasso di ventilazione n ue è il valore desunto dal prospetto 1 che meglio corrisponde alle caratteristiche dello spazio non riscaldato in esame. prospetto 1 Tasso di ventilazione convenzionale tra lo spazio non riscaldato e l'ambiente esterno Numero Tipo di tenuta all aria n ue [h -1 ] 1 Nessuna porta o finestra, tutti i giunti tra componenti ben sigilalti, nessuna apertura 0 di ventilazione 2 Tutti i giunti tra componenti ben sigillati, nessuna apertura di ventilazione 0,5 3 Tutti i giunti tra componenti ben sigillati, piccole aperture per la ventilazione 1 4 Nessuna tenuta all aria a causa di alcuni giunti aperti localizzati o aperture di ventilazione 5 permanenti 5 Nessuna tenuta all aria a causa di numerosi giunti o ampie o numerose aperture di ventilazione permanenti 10 Nota Se è noto il tasso di ventilazione a 50 Pa, n 50, o l'area di infiltrazione equivalente A l, il tasso di ventilazione n può essere valutato con una delle espressioni empiriche seguenti: n[ h 1 ] n 50 = ------ oppure n[ h 1 ] = 20 A l [ cm 2 ] ----------------------- 10V u [ m 3 ] e quindi per n ue viene assunto il valore più prossimo a n. Il valore convenzionale per la capacità termica dell'aria è ρ c = 1 200 J/(m 3 K) [0,33 Wh/(m 3 K)]. [8] Pagina 7 di 12

6 RESOCONTO Il resoconto deve comprendere le informazioni seguenti: a) riferimento della presente norma; b) identificazione dell'edificio; c) piante dell'edificio con l'indicazione dei confini degli spazi riscaldati; d) descrizione dei componenti dell'involucro edilizio, ovvero dei corrispondenti elementi, compresi le dimensioni e i materiali utilizzati; e) una lista dei componenti, con le rispettive aree e trasmittanze termiche superficiali, le lunghezze e le trasmittanze termiche dei ponti termici lineari e anche il numero e le trasmittanze termiche puntuali dei ponti termici; f) il numero di ricambi d'aria assunto, nel caso vi siano spazi non riscaldati; g) il coefficiente di perdita di calore per trasmissione verso l'esterno, L D, attraverso il terreno, L s, e attraverso gli spazi non riscaldati, H U, arrotondati alla terza cifra significativa; h) il coefficiente totale di perdita di calore per trasmissione, H T, arrotondato alla terza cifra significativa; i) se vengono considerate trasmittanze termiche variabili, devono essere forniti i risultati per i valori minimo e massimo, unitamente alla descrizione delle trasmittanze termiche variabili e dei corrispondenti valori estremi. Pagina 8 di 12

APPENDICE A TEMPERATURA IN AMBIENTE NON RISCALDATO (normativa) Questa temperatura è calcolata nell'ipotesi di condizioni stazionarie. Essa è il risultato di un bilancio termico in regime stazionario dell'ambiente non riscaldato: Φ+ θ θ i H iu + θ e H ue u = --------------------------------------------- + H iu H ue [A.1] Nota dove: θ è la temperatura; Φ è il flusso termico prodotto all'interno dello spazio "non riscaldato" (per esempio apporti solari); H è il coefficiente di perdita di calore calcolato in accordo con 4 della presente norma. Il pedice i indica l'interno, il pedice e indica l'esterno e u indica non riscaldato. Il calcolo della temperatura in uno spazio non riscaldato non è necessario per l'utilizzo della presente norma, ma è richiesto per altre norme. Dal momento che essa può essere direttamente desunta dai risultati della presente norma, è stato qui indicato il metodo per calcolarla. Pagina 9 di 12

APPENDICE B INFORMAZIONI SUL TIPO DI DIMENSIONI (informativa) Per applicare il metodo di calcolo, l'involucro edilizio è stato diviso in elementi (vedere 4 e figura B.1). Tuttavia, le dimensioni dell'elemento vengono usualmente misurate in accordo con uno dei tre sistemi seguenti: interno, totale interno ed esterno. Questi tre sistemi differiscono tra loro per il modo in cui le aree piane delle giunzioni tra elementi sono incluse nelle aree degli elementi stessi. Perciò il termine ΣA i U i nell'equazione [2] è più grande nel caso in cui ci si riferisca a dimensioni esterne rispetto al caso di dimensioni interne. Di conseguenza, i valori di Ψ k risultano in genere minori per dimensioni esterne e possono anche essere negativi in qualche caso come per angoli esterni. figura B.1 Esempi dei metodi per determinare le dimensioni degli elementi edilizi Quando lo strato isolante principale è continuo, le trasmittanze termiche lineari di alcune giunzioni possono assumere valori piccoli, in particolare quando sono considerate dimensioni esterne o totali interne. In questi casi vengono spesso trascurate. Di conseguenza, possono emergere piccole differenze tra i valori del coefficiente di perdita di calore per trasmissione, calcolati sulla base dei diversi sistemi dimensionali, se alcuni ponti termici vengono trascurati nel calcolo basato su un sistema di dimensioni ma considerati quando si adotta un altro sistema di dimensioni. Perciò si raccomanda, in particolare nel caso di controversia, che l'edificio sia valutato utilizzando le dimensioni di ciascun elemento singolo (il secondo caso da sinistra nella figura B.1). Con questo metodo, la trasmittanza termica lineica di ogni giunzione viene esplicitamente considerata. Pagina 10 di 12

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