Atti consiliari 1 Provincia di Pesaro e Urbino SEDUTA DEL 17 MARZO 2014 VERBALE SEDUTA DI LUNEDI' 17 MARZO 2014



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Transcript:

Atti consiliari 1 VERBALE SEDUTA DI LUNEDI' 17 MARZO 2014 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LUCA BARTOLUCCI INDICE Commemorazione... p. 3 Comunicazioni della Presidenza Risposta ad interpellanze ed interrogazioni... p. 3 Presentazione bilancio di previsione annuale 2014, bilancio pluriennale 2014-2016 e documento unico di programmazione... p. 13

2 La seduta inizia alle 15,30 Il Presidente invita il Segretario generale avv. Rita Benini, a procedere all'appello nominale, che dà il seguente risultato: Baldantoni Giorgio Baldelli Antonio Bartoloni Daniela Bartolucci Luca Presidente del Consiglio Cancellieri Giorgio Capanna Bruno Carloni Silvana Ceccarini Lorenzo Falcioni Francesca Maria Foronchi Franca Foschi Elisabetta Giannotti Roberto Ilari Graziano Lunghi Daniele Magnanelli Giuseppe Mariotti Donato Mei Marcello Pascucci Riccardo Perlini Vladimiro Perugini Katia Ricci Matteo Presidente della Giunta Rognini Massimo Rossi Giancarlo Rovinelli Federico Savelli Renzo Tagliolini Daniele Talè Federico Tarsi Mattia Terenzi Silvia Tomassoli Giulio Vergari Gaetano assente (entra durante la seduta) assente (entra durante la seduta) assente giustificata assente assente (entra durante la seduta) assente (entra durante la seduta) assente giustificato assente assente assente giustificato Considerato che sono presenti n. 21 componenti il Consiglio provinciale, il Presidente dichiara valida la seduta e nominatiscrutatori i consiglieri Bartoloni, Carloni e Falcioni. Sono altresì presenti gli assessori Massimo Galuzzi, Tarcisio Porto, Daniela Ciaroni, Renato Claudio Minardi, Domenico Papi, Davide Rossi. SEDUTA PRECEDENTE: MERCOLEDI' 26 FEBBRAIO 2014

3 Commemorazione (Entra il consigliere Perlini: presenti n. 22) PRESIDENTE: Negli scorsi giorni è deceduto Aldo Amati, politico del nostro territorio, che è stato consigliere provinciale dal 1970 al 1975, nel periodo in cui era Presidente Salvatore Vergari ed è stato assessore alle finanze dal 1980 al 1985 nella Giunta presieduta dal Presidente Vito Rosaspina. Abbiamo già formulato a nome di tutto il Consiglio provinciale le condoglianze dei consiglieri provinciali e mie personali. Io stesso ho presenziato alla funzione funebre civile al cimitero di Fano, proprio per rappresentare il Consiglio provinciale. Al di là degli schieramenti noi abbiamo sempre guardato all impegno che ogni persona, dal punto di vista politico, ha profuso per il bene di tutta la comunità, quindi vi invito ad osservare un minuto di silenzio in ricordo di questa persona deceduta pochi giorni fa. (Viene osservato un minuto di silenzio) Comunicazioni della Presidenza Risposta ad interpellanze ed interrogazioni PRESIDENTE: L ordine del giorno reca, al punto 1: Comunicazioni della Presidenza Risposta ad interpellanze ed interrogazioni. Comunico che sono assenti i consiglieri Foschi, Terenzi, Rossi e Talè per impegni istituzionali o per motivi di salute. Il consigliere Rossi è uscito dall ospedale, ha subito un intervento, sta bene, ci saluta, è stato molto contento della telefonata della segreteria da parte di Miriam Rocchi, dei consiglieri, ci saluta e noi gli auguriamo una pronta guarigione e di poterlo rivedere qui con noi ai prossimi Consigli. Oggi viene presentato il bilancio, da oggi scattano i 15 giorni canonici per la presentazione degli emendamenti, che devono essere consegnati entro martedì primo aprile alle ore 18, poi ci sarà l analisi degli stessi che verranno discussi nella seduta del 7 aprile. La prima interpellanza è del consigliere Tarsi che non vedo, quindi passiamo all interpellanza del consigliere Rognini in merito ai rischi di esondazione del fiume Metauro. Il consigliere Rognini rinuncia alla presentazione dell interpellanza, quindi ha la parola l assessore Galuzzi per la risposta.

4 MASSIMO GALUZZI: Il consigliere interroga per conoscere i provvedimenti assunti rispetto ai problemi della foce del Metauro in primo luogo. Penso sia proprio la situazione nella quale l impegno della Provincia in questa legislatura, in questi anni, sia stato anche abbastanza rispetto alle difficoltà complessive che i consiglieri conoscono e sanno perché, come, anche per quanto riguarda altre questioni, per intervenire sulla problematica dell attenzione rispetto ai fiumi e anche riguardo alle emergenze che si sono verificate in questa fase, servono le risorse, cospicue risorse. Mi riferisco all alluvione del 2011, alla nevicata famosa che ha comportato problemi anche per quanto riguarda l assetto dei fiumi nel febbraio-marzo 2012, allo stato d emergenza dichiarato nel novembre 2012, allo stato d emergenza dichiarato nel marzo del 2013 e allo stato d emergenza del novembre-dicembre 2013. Oltretutto, per la neve non è stato dichiarato lo stato d emergenza, mentre per tutte le altre cose c è stata la dichiarazione dello stato d emergenza, con danni rilevanti, pesanti che hanno riguardato soprattutto la questione dei fiumi. Ci siamo quindi trovati ad affrontare la situazione dei fiumi anche rispetto ad una questione che fa riferimento ad emergenze continue anche per i mutamenti climatici e alle cose che sappiamo e che conosciamo. Oltre a questo c è un tema che abbiamo discusso anche nelle settimane scorse con la Regione, ma che è stato discusso in questi ultimi anni, in questi ultimi mesi, quello del sovralluvionamento dei fiumi. Il problema di un fiume è più complessivo, va fatto riferimento ai mutamenti climatici e alle emergenze, va fatto riferimento al bacino complessivamente, è un problema che riguarda la regimentazione delle acque, la coltivazione dei terreni rurali ecc., ci sono molte implicazioni e naturalmente la salvaguardia, la tutela, la manutenzione continua, la regimentazione dei fiumi in quanto tale. Quindi diverse implicazioni, ma come i consiglieri sanno, la questione emergente negli ultimi anni è soprattutto quella del sovralluvionamento dei fiumi. C è qui il consigliere Perlini, ne abbiamo discusso più volte, lui ha seguito in particolare questa questione anche per il gruppo della minoranza, così come Giannotti e altri. La questione del sovralluvionamento ha assunto un carattere rilevantissimo. Se andate in giro per i fiumi si vede chiaro qual è il tema: sovralluvionamento rispetto all emersione dei litoidi, quindi la necessità di intervenire su questo, nel quadro di tutte le altre questioni. Sapete che nella nostra regione c è una legge secondo noi inadeguata, perché in altre regioni si permette di intervenire sui fiumi con la valorizzazione del materiale litoide, adesso ha approvato questa legge anche la nostra Regione, però deve approvare le linee guida che permettano di mettere in moto la legge. Noi abbiamo seguito tutte queste procedure, abbiamo detto che le linee guida non ci andavano tanto bene, adesso sembra che stiano trovando una mediazione: se si risolvesse anche questo problema, aiuterebbe molto l intervento per la questione che riguarda i fiumi, perché si permetterebbe di intervenire, in questo caso sui sovralluvionamenti eliminandoli, utilizzando le risorse della valorizzazione del materiale litoide, intervenendo sul decorso adeguato dei fiumi, e, senza alcuna speculazione fare anche alcuni altri interventi che riguardano sempre i fiumi, quindi una cosa più che corretta ed è l unico strumento che permetterebbe di intervenire. Perché dico questo? Perché la questione vera è che fino al 2010 in particolare, la provincia di Pesaro e Urbino aveva 400-500-600 mila euro di risorse ordinarie, più la 1010 che in parte va su fiumi, più la legge 29 che in parte va sui fiumi, per poter intervenire su una serie di problematiche relative ai fiumi. Dal 2010 le risorse si sono compresse sempre di più e oggi abbiamo 100-150 mila euro dalle derivazioni demaniali che poi prende la Regione e che rigira alle Province e 40.000 euro della legge 29 per i 1.800 chilometri di corsi d acqua che ci sono nella nostra provincia, più il reticolo minore. E evidente che non c è alcuna possibilità di intervenire adeguatamente. Ho approfittato della questione del Metauro per dir qual è il panorama generale. Il consigliere chiede della questione del Metauro e io dicevo che proprio per quanto riguarda il Metauro si pensa che la Provincia sia intervenuta abbastanza adeguatamente, perché dopo il 2005 la questione dell alluvione famosa che creò danni alla foce del Foglia e alla foce del

5 Metauro, con l esondazione alla foce del Metauro, anche lì con danni, si fecero i lavori di ricostruzione dell argine destro nel 2005, più ci sono state anche altre due tornate di lavori con il Por insieme al Comune di Fano e con l 8 per mille. Ottenuto un finanziamento di 600.000 euro dall on. Vannucci: 1.100.000 euro, dopo il 2005, riva sinistra e ulteriore tratto della riva destra. Più, con gli accordi che ci sono stati con la Società Autostrade, si sono fatti ulteriori lavori verso il ponte dell autostrada e a monte del ponte dell autostrada, per 700.000 euro. Quindi una mole notevole di interventi che hanno messo a completa norma e in salvaguardia gli argini per quanto riguarda la foce del Metauro, compresi ulteriori lavori sul fosso delle Caminate, di pulizia nell ultimo tratto della foce del Metauro, portati avanti dalla Provincia, con altri finanziamenti, autonomamente. Quindi credo che ci sia stato uno sforzo abbastanza adeguato. Siccome l interrogazione è un po datata, penso che il consigliere Rognini abbi a fatto riferimento anche ad alcune polemiche che erano sorte in quella fase con alcuni consiglieri del Comune di Fano, con alcuni cittadini e così via, anche perché in quel momento le polemiche erano relative ai lavori che Società Autostrade stava facendo, tanto è vero che c era un argine aperto in quanto la Società Autostrade aveva aperto un argine per andare a sistemare le pile del ponte dell autostrada. La pila è stata sistemata, l argine è stato richiuso, sono stati completati i lavori che ho detto, quindi credo che per quanto riguarda la foce del Metauro ci sia stata una risposta abbastanza adeguata rispetto alle problematiche che potevano essere venute avanti dal 2005. Naturalmente bisogna vedere a monte quello che succede per una foce, e qui c è tutta la premessa che ho fatto alla risposta che ho cercato di dare, perché ci vogliono risorse, perché c è il problema della legge sui sovralluvionamenti, perché ci sono da verificare tutta una serie di ulteriori interventi, però le azioni portate avanti per quanto riguarda la foce del Metauro stanno nei termini che ho cercato di riferire: servono altre risorse, va fatto riferimento a monte per quanto riguarda la foce per tutto il corso del Metauro, con la legge sul sovralluvionamento cercheremo di farlo. In questo momento per esempio, il punto più delicato è quello del Candigliano, la confluenza con il Metauro in località Furlo di Acqualagna, quello è il primo progetto che stiamo facendo per quanto riguarda l intervento anche con la legge 31 del sovralluvionamento, inoltre abbiamo avuto 180.000 euro dalla Regione per intervenire sul Furlo di Acqualagna con i danni dell alluvione novembre 2012. Stiamo cercando di mettere in moto tutti questi pochi interventi con le risorse che abbiamo, che però credo diano una risposta alle preoccupazioni che il consigliere Rognini sollevava e queste sono le cose potate avanti per quanto riguarda la foce del Metauro. PRESIDENTE: Ha la parola il consigliere Rognini per dichiararsi soddisfatto o meno. MASSIMO ROGNINI: Innanzitutto rivolgerei la parola ai cittadini di Caminate e dintorni, perché ad oggi credo che non siano ancora contenti del lavoro fatto. Io credo che non ci sia stato sufficiente interesse al problema della foce del Metauro, perché non è solo un problema di risorse economiche ma un problema di volontà amministrativa, e questo me lo deve. Il problema è abbastanza storico, non è da adesso che il Metauro ha questi problemi, sono almeno dieci anni che si parla di questi problemi e continuiamo a passare la palla alla Regione, la Regione al Comune e così via. Proprio questa mattina sono passato vicino al Metauro con la moto e ci sono ripassato oggi: versa ancora in quelle condizioni. Io non so quali interventi lei dice di avere fatto, ma fatto sta che quando mi sono consultato con i cittadini soprattutto di Caminate e dintorni mi hanno detto Consigliere, il problema ancora c è e noi lo sentiamo. Quindi bisognerebbe chiedere a loro. La Regione. Noi dovremmo essere più capaci di interfacciarci e avere modo di spingere, come si era detto tempo fa con la famosa complanare di Marotta. Lei usò le stesse parole, dicendo Forse non siamo stati troppo incisivi. Anche su questo discorso dico che forse lei non è stato incisivo nemmeno in questa cosa sul Metauro. Le chiedo di fare un incontro tra Regione, Provincia e Comune per arrivare a un tavolo di discussione, per risolvere prima possibile i problemi che ha il Metauro. Non possia-

6 mo continuare a dire La legge c è ma noi non possiamo fare niente. Dobbiamo fare un tavolo di concertazione, parlarci chiaro, vedere dove si può arrivare e avere in mano un progetto organico. Tutto qui. Grazie. PRESIDENTE: Interpellanza del consigliere Giannotti in merito al trasporto scolastico. Risponde l assessore Papi. DOMENICO PAPI: Provo a sintetizzare la risposta all interpellanza del consigliere Giannotti che riguarda il trasporto scolastico e precisamente gli studenti che da Fossombrone raggiungono il campus. Intanto esprimo apprezzamento per l interessamento del consigliere Giannotti sui problemi della scuola che ritengo siano problemi fondamentali e centrali ed in particolare l attenzione su quelli che possono essere i disagi degli studenti che dalle aree interne debbono raggiungere le scuole della costa, oppure altri luoghi abbastanza lontani dalla propria abitazione, nel rispetto sacrosanto del diritto allo studio, quindi della capacità e della possibilità che ogni studente ha di poter scegliere la scuola che meglio lo soddisfa. Detto questo però, bisogna che sottolinei alcune imprecisioni nella formulazione dell interpellanza. Il consigliere dice che gli studenti che da Fossombrone vanno al campus, debbono tutti i giorni prendere tre pullman diversi e addirittura il tempo di percorrenza supera le due ore. Aggiunge anche che c è stato un aumento del costo dell abbonamento, che è passato da 74,40 a 84,40 euro, con aumento di 10 euro. Cerchiamo allora di mettere un po a posto alcune imprecisioni. Punto n. 1: il trasporto degli studenti, nonostante i ripetuti tagli che, come sapete, sono stati due, non è stato toccato, è stato assolutamente garantito tutto il sistema del servizio precedentemente in essere. Quindi i tagli sono stati operati in altri settori, in altri luoghi, in altri periodi dell anno. Punto 2. I pullman che da Fossombrone raggiungono il campus, quelli della scuola, partono con due coppie di andata e due di ritorno e precisamente: al mattino alle 6,50 e alle 7,25 e al ritorno alle 12,40 e alle 13,40. Naturalmente con partenza da Fossombrone e arrivo al campus e viceversa, partenza dal campus e arrivo a Fossombrone. Quindi non c è assolutamente necessità di cambiare il pullman. Il pullman i ragazzi lo prendono a Fossombrone e scendono al campus, e viceversa. Certo, il percorso ha una durata di un ora e venti minuti, non oltre due ore, comunque un ora e venti minuti non sono pochi. Per quanto riguarda il costo dell abbonamento, è vero che c è stato un ritocco che peraltro bisogna ricordare è di competenza della Regione e con delibera di Giunta regionale 1068 sono stati aumentati gli abbonamenti del 3,5% e relativamente a questa tratta siamo passati da 68,40 a 74,40 euro, con un aumento di 6 euro e non di 10, quindi il costo complessivo non è di 84 ma di 74. Ricordo anche che i redditi inferiori a 13.000 euro sono garantiti e su questi sono garantite le agevolazioni, con un abbattimento del 50% sui viaggi di questa tipologia. Come potete immaginare, essendo io assessore ai trasporti e anche assessore alla pubblica istruzione, ho incontrato abitualmente gli studenti ed in particolare ho incontrato due volte i rappresentanti della consulta degli studenti delle superiori. La prima volta nel novembre 2013, una rappresentanza proprio di Fossombrone e lì, in un incontro che è durato circa due ore e mezza ci siamo confrontati, hanno fatto una serie di domande e hanno voluto una serie di risposte di chiarificazione su quello che era il sistema del trasporto in generale. Devo dire che è stato un incontro credo utile per me ma anche utile per quei ragazzi che hanno riportato a casa qualche conoscenza in più e ci siamo dati appuntamento successivo, questa volta sì, con la consulta intera delle superiori. Sono circa 40 studenti delle superiori, ci siamo visti nell ex provveditorato, precisamente il giorno 23 gennaio 2014 e bisogna che riporti la sensazione concreta che io ho avuto. Intanto mi sono trovato di fronte a dei ragazzi con una capacità di ragionamento, con una responsabilità e con un desiderio di conoscere che francamente mi ha sorpreso per quella che era la visione completa di quello che stavano affrontando: il trasporto, appunto, de-

7 gli studenti del servizio scolastico. Hanno sottolineato alcuni aspetti che andavano secondo loro evidenziati ma sono partiti unanimemente da un punto: che il servizio che si dà agli studenti è di buona qualità, risponde pienamente alle esigenze degli studenti che vedono nel servizio stesso la possibilità di raggiungere le scuole in maniera adeguata. Hanno però sottolineato due aspetti che secondo loro debbono essere migliorati: uno che ci sono tratti nei quali alcuni studenti sono costretti a stare in piedi. In particolare abbiamo una tratta Cagli-Pergola ove 13 studenti sono in piedi. Abbiamo delle tratte Fermignano-Urbino e Urbania-Urbino. Qui noi abbiamo naturalmente aperto un confronto con l azienda e siamo in una trattativa. La risoluzione del problema non è semplice, perché il numero dei ragazzi è fluttuante durante gli anni e nello stesso tempo è difficile aggiungere una corsa che possa soddisfare questo problema. La risoluzione è trasformare i pullman a doppio piano, con una capienza superiore. Solo in questa direzione il problema può essere affrontato. Quindi hanno sottolineato questo aspetto: superare la precarietà di alcuni ragazzi che sono costretti a stare in piedi e nello stesso tempo hanno sottolineato il costo del biglietto, che secondo loro deve essere il più possibile abbattuto, pur riconoscendo la qualità del servizio e dicono che non basta soltanto, secondo loro, introdurre l elemento del reddito ma bisognerebbe introdurre anche il merito dei ragazzi relativamente al trasporto. Dicono Noi veniamo da lontano, e qualcuno viene da lontano. Se questo qualcuno è uno studente impegnato e che raggiunge risultati significativi, questi suoi risultati scolastici dovrebbero essere valutati. La discussione è stata abbastanza ampia ma, vi posso assicurare, con una disciplina, con un rispetto e con una competenza che ho ritrovato nella scuola, perché sapete vengo da quel mondo, con grande soddisfazione. Inoltre hanno messo in piedi un sistema di monitoraggio e di rilevazione dei dati che riguardano il gradimento e la condizione degli studenti, hanno elaborato un questionario, questo questionario è in giro per tutti gli studenti e l impegno che mi sono preso è che, arrivati a quella conclusione, ci rivediamo e apriamo il tavolo con le aziende per affrontare tutti i problemi che gli studenti vogliono affrontare. Quindi do il benvenuto a questa interrogazione che mi consente anche di sottolineare in qualche modo quello che sta succedendo nella provincia e anche il lavoro che modestamente questo assessorato su questo tema sta facendo. PRESIDENTE: Ha la parola il consigliere Giannotti. ROBERTO GIANNOTTI: Ringrazio per le espressioni cortesi che l assessore ha rivolto. Devo dare atto all assessore di avere preso sul serio il mestiere a cui è stato chiamato. Non capisco però la difesa d ufficio di un azienda, perché certo c è una responsabilità amministrativa ma soprattutto il riferimento è indirizzato al gestore del servizio del trasporto scolastico, poi c è qualcosa anche per la Provincia. Caro Magnanelli, il problema è più generale e non riguarda solo la tratta campus- Fossombrone, riguarda tutta la tratta studentesca e vado oltre, riguarda anche i cittadini. Se lei assessore ha un po di tempo domani, si legga qualche altro atto ispettivo e troverà un interrogazione del sottoscritto che riguarda il trasporto Gradara-Pesaro del mattino: il sovraffollamento del trasporto pubblico locale. Ma torniamo al nostro caso. Non so chi le ha dato queste notizie, ma sono notizie parziali. E vero quello che lei dice rispetto al mattino, non è vero quello che lei dice rispetto al pomeriggio, primo perché il rientro è costruito su una sola linea ma lei non ha citato sono partito dicendo che lei è in buona fede i tre rientri settimanali che fanno gli studenti e la conclusione della scuola è alle 16,30. A quell ora le fermate sono tre e gli studenti si devono fermare a Fano un ora, assessore, glielo dico io. Lei prenda per il colletto i dirigenti e dico loro: Cos è questa storia per cui nelle giornate di rientro non c è più la copertura del trasporto diretto?, perché è così. A me risulta questo, ho visto l abbonamento. A me risulta che l aumento sia di dieci euro netti, da 74,40 a 84,40. Possiamo, su questo, poi fare una verifica insieme. Mi è piaciuto anche il suo richiamo fina-

8 le, l apprezzamento per gli studenti, per la capacità. Io aggiungo che gli studenti vanno apprezzati anche per la fatica che fanno e questo ripropone la drammaticità del godimento del diritto allo studio degli studenti delle aree interne, costretti a sacrifici e in questo senso a me sembra molto legittima la sua proposta di una diversa valutazione nel merito, perché spesso, a parità di capacità c è un disagio legato agli orari, quindi anche la valutazione dovrebbe essere legata a questo passaggio. Su questo assessore, se vogliamo partecipare insieme a un assemblea degli studenti della Valle del Metauro che vanno al campus, io sono disponibile, chiamiamoli e sentiamo ma vedrà che alla fine le diranno le cose che le ho detto io. Quindi saltiamo la consulta e andiamo dal popolo studentesco, che è quello più verace. Ancora noi scontiamo una vacanza, un assenza enorme. Vi ricordate il dibattito che facemmo qui all inizio della legislatura, quando da parte delle opposizioni fu posta l esigenza del diritto allo studio, specialmente per i ragazzi delle aree interne e delegato a quel provvedimento che voi avete assunto e reiterato, che è stato un fallimento, quello dello sconto sull abbonamento. Noi dicevamo: se lo studio è un diritto, garantiamolo a tutti. Quindi bisogna che andiamo incontro agli studenti delle aree interne, non facendo pagare loro l abbonamento, in sostanza. Si è invece voluto fare quell intervento, cioè una riduzione solo per gli studenti che stanno oltre 31 chilometri dalla città, quindi quasi tutti fuori da questo discorso, legato al reddito. Non è più un intervento che conosce un diritto, è un intervento assistenziale. Morale della favola, tre richieste quest anno, in questa provincia. Abbiate almeno il coraggio di abrogare questa cosa dicendo Abbiamo sbagliato, non abbiamo i soldi, non lo facciamo più. Noi invece dicevamo che bisognava investire su questo. E un investimento rispetto all istruzione, all educazione e credo che sia una cosa positiva per la nostra comunità. In questo senso sono soddisfatto per l impegno che lei mette, sono completamente insoddisfatto per questa situazione che purtroppo è rimata così com è, con tutto il disagio che ne deriva. PRESIDENTE: Interpellanza del consigliere Giannotti in merito alla situazione del servizio cultura. ROBERTO GIANNOTTI: Purtroppo ci troviamo a discutere di situazioni vecchie. Peraltro mi permetto di richiamare il Presidente e in maniera molto amichevole i miei amici presidenti di gruppo. Non so se è stato risolto il problema dello scioglimento del Consiglio, se è stata chiarita la scadenza. Il problema è: quando scadiamo? Scadiamo quando partono i comizi elettorali e le elezioni amministrative in generale o quando partono i comizi elettorali della Provincia che non ci saranno, quindi alla nomina del commissario? PRESIDENTE: Scadiamo alla nomina del commissario. Ho dato una risposta mia, comunque. ROBERTO GIANNOTTI: Quindi minimo fino al 24 maggio, fino alla data delle elezioni quando si prenderà atto che la Provincia non si è autorinnovata, quindi un po di tempo l abbiamo. Siccome ci sono alcuni atti ispettivi, non sarebbe male destinare una seduta specifica del Consiglio provinciale solo per gli atti ispettivi, in maniera che alla conclusione del Consiglio andiamo ad esaurimento. C è una partita che continuo a non capire. Da una parte si dice che la Provincia è carente di personale in alcuni settori, dall altra constatiamo che forse alcuni settori hanno un carico di personale eccessivo, non solo per l organizzazione ma anche per l affievolirsi di alcune competenze anche nelle prospettiva del nuovo ruolo della Provincia che ha ridisegnato il campo dell intervento delle Amministrazioni provinciali, riducendo di molto le funzioni. Rispetto a questo mi era sembrato strano che da una parte si attivasse la procedura della mobilità per una dipendente dell assessorato alla cultura con una competenza specifica in alcuni settori e contestualmente si metteva in piedi un bando per l affidamento di due incarichi di collaborazione co.co.co. per svolgere funzioni che in qualche modo potevano essere

9 svolte da quella dipendente. Mi ero permesso di evidenziare questa anomalia. Sono molto curioso di conoscere la posizione della Giunta, quindi dell assessore su questa materia. PRESIDENTE: Ha la parola l assessore Rossi. DAVIDE ROSSI: La perplessità è legittima, però può essere fugata, almeno sulla base delle argomentazioni che sia il direttore generale che il dirigente del servizio forniscono, perché queste sono soprattutto scelte che vengono fatte a livello dirigenziale. Comunque la lavoratrice a cui lei fa riferimento è stata trasferita credo che sia ancora lì all ufficio transiti e trasporti con un provvedimento del direttore generale che riteneva che sussistessero le ragioni tecniche dell estrema urgenza e che non si potesse fronteggiare in altro modo l esigenza che questo ufficio trasporti aveva, indifferibile. Quindi, per il motivo che diceva lei, cioè che la cultura è una funzione che nei prossimi mesi dovrebbe perdersi da parte dell ente Provincia ed essendo invece l ufficio trasporti una competenza che rimane, si è ritenuto che questa funzionaria, che è un amministrativa, fosse trasferita presso quell ufficio. Nello stesso periodo è partito anche un progetto che si chiama Scuola di platea: è di scena la sicurezza, che fa parte del più ampio patto per la tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro, che è stato sottoscritto da varie istituzioni pubbliche, anche dalle associazioni territoriale delle imprese e serve a sviluppare la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro. Nell ambito di questo patto per la tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro è prevista anche un azione specifica, un iniziativa specifica che si chiama Scuola di platea: è in scena la sicurezza. Sostanzialmente, attraverso gli spettacoli teatrali, attraverso azioni culturali di tipo teatrale si ritiene, sia nei luoghi di lavoro che soprattutto nelle scuole, quindi rivolgendosi agli studenti, si potesse sensibilizzarli e accrescere la cultura della sicurezza attraverso lo strumento del teatro. Quindi questo progetto che portiamo avanti assieme all Amat, che come sapete è un ente convenzionato con la Provincia per ciò che riguarda la stagione di prose nei nostri teatri, mette in campo questa iniziativa che prevede laboratori teatrali nelle scuole, la preparazione degli studenti a mettere in scena uno spettacolo teatrale sulla sicurezza nell ottobre 20143, è prevista l organizzazione di tre spettacoli, sempre dedicati alla sicurezza, che sono stati inseriti nel cartellone della stagione teatrale della nostra provincia, quindi le due figure che sono state individuate con una procedura pubblica comparativa, che il dirigente del settore lavoro, formazione professionale e cultura dott. Grandicelli ha individuato, sono figure non amministrative come invece è la dipendente che è stata trasferita dall ufficio cultura all ufficio trasporti ma sono figure che invece devono essere sufficientemente esperte nel settore della comunicazione e dell organizzazione di spettacoli teatrali, competenza che al dott.ssa Rau invece non aveva. Quindi i requisiti minimi culturali e professionali che erano indicati nella procedura pubblica comparativa sono una laurea a indirizzo umanistico e l esperienza nell ambito della comunicazione e della formazione teatrale. Questi due incarichi hanno la durata di un anno, le risorse sono quelle del Fse, quindi sono collaborazioni a progetto, riguardano la realizzazione del progetto di cui ho grevemente parlato, l importo complessivo per entrambi gli incarichi è di 20.000 euro e sostanzialmente ciascuna ragazza sono due ragazze quelle che hanno superato la procedura comparativa percepiranno circa 500 euro netti al mese per un anno per realizzare questo progetto. Quindi, in conclusione, il suo quesito è sicuramente comprensibile per la coincidenza temporale in cui sono avvenute queste due operazioni, però si tratta di figure abbondantemente diverse, nel senso che è vero che la dott.ssa Rau ha lavorato all ufficio cultura ma ha svolto semplicemente funzioni amministrative, qui si tratta di realizzare invece progetti culturali e teatrali che richiedono professionalità diverse. PRESIDENTE: Ha la parola il consigliere Giannotti per dichiararsi soddisfatto o meno. ROBERTO GIANNOTTI: Anche qui, vi capisco, perché è faticoso dover rispondere,

10 però lei ha fatto una premessa dicendo Sostanzialmente questa è una scelta fatta dalla struttura tecnica, quindi poteva evitare di fare tutto il resto del discorso, perché dopo si è contrada etto. Cioè, da una parte dice La struttura tecnica ha adottato la procedura d urgenza per la mobilità d urgenza, che vuol dire che il direttore generale, a prescindere dalle richieste, dalla disponibilità, soprattutto dalla volontà del dipendente può disporre il trasferimento d ufficio di quello o l altro dipendente ad un servizio in carenza. Mi consenta, assessore: che la dott.ssa Rau l ha usato lei il nome, adesso lo uso anch io sia considerata un amministrativa avendo retto insieme all altra dott.ssa l assessorato alla cultura per dieci anni, a me sembra poco lusinghiero nei confronti della dott.ssa Rau. Non vorrei che fosse stato un provvedimento punitivo, mi auguro di no ma la competenza di questa impiegata è nota, quindi è stato uno spreco. Lei non può nemmeno riprendere, come scusa, il ragionamento che io le ho fatto più in generale. Più in generale io sostengo la tesi che la Provincia dovrebbe avviare un processo di riconversione del personale che a maggio si troverà senza un tavolo. Banalizzo, ma per farvi capire: tutto il personale dell assessore Ciaroni, che è una delle funzioni che non rimane in capo alla Provincia, evidentemente deve essere ricollocato. Quindi che la Provincia si ponga oggi il problema di riavviare un processo di riconversione va bene, qui no. Qui c è un esigenza di un progetto che a lei sta a cuore, lasciamo la dott.ssa Rau fino alla scadenza di maggio, poi vedremo. Altrimenti mi viene da dire che ha ragione Baldelli quando vi accusa di esagerare con i contratti di collaborazione continuata e collaborativa. Possibile che non facciamo tesoro veramente della situazione difficile, che oggi vedremo, della Provincia, e non cerchiamo di risparmiare dove si può risparmiare? Questo a me sembra uno spreco, dopodiché ridotto nei termini finanziari fa ridere ma è la cultura dello spreco che si afferma, perché per un servizio può essere utilizzato personale interno, invece si va a utilizzare personale esterno. Questo secondo me non va bene. PRESIDENTE: Interpellanza del consigliere Giannotti in merito alle casse di espansione per la mitigazione del rischio idraulico. (Entra il consigliere Cancellieri: presenti n. 23) ROBERTO GIANNOTTI: Cari amici consiglieri, la mitigazione del rischio idraulico è una delle sfide sul versante della tutela del nostro territorio, una delle sfide che in modo particolare in questa vallata ne ha parlato prima il consigliere Rognini per quello che riguarda Fano per quello che riguarda la città di Pesaro è stata una necessità. Negli ultimi vent anni ci sono state due esondazioni. L ultima, quella che ha provocato danni grazie alla vostra responsabilità, alla vostra incuria, per cui siete stati costretti a pagare un milione di euro di penale, anzi avete rimborsato un milione di euro alle ditte di via Toscana, è un emergenza. Uno dei rimedi che è stato ipotizzato in questi anni per mitigare questo rischio, quindi per evitare esondazioni nella città è stato quello di prevedere la realizzazione di tutta una serie di casse di espansione, cioè depositi in cui l acqua può essere deviata e quindi si può evitare che vada verso la città. Negli anni sono stati programmati diversi intervento, uno a Muraglia, uno a Santa Veneranda, uno a Chiusa di Ginestreto. Interventi, guarda caso, tutti fermi al palo. Non ci sarebbe niente da eccepire se non che sono interventi fermi al palo con finanziamenti già erogati, cioè la Provincia è in possesso di risorse finanziarie regionali da dieci anni su questa materia. La Provincia ha in cassa i soldi per fare alcuni di questi interventi e non li ha fatti, adducendo tutta una serie di motivazioni. Per fortuna della Provincia uno di questui interventi verrà realizzato da Società Autostrade nel contesto delle opere complementari previste, cioè la cassa di espansione di Santa Veneranda. La cassa di espansione di Muraglia è stata cancellata, anche qui non si capisce perché. Io ho capito, forse dava fastidio a qualcuno. C è in piedi la cassa di espansione di Chiusa di Ginestreto che non è riconducibile direttamente all Amministrazione provinciale, perché è un opera su cui ha responsabilità l Amministrazione comunale di Pesaro, quindi è ferma, perché dovrebbe essere

11 pagata in parte dal contributo pubblico, in parte dalle opere di urbanizzazione, in parte dal contributo del Comune. In spiegabilmente, rispetto a questo è stata lanciata l ipotesi di realizzazione di una cassa di espansione più piccola a Montecchio di Pesaro, destinando su questo secondo intervento alcune risorse finanziarie già disponibili. Mi permetto di obiettare che questa non mi sembra una scelta ponderata. La cassa di espansione di Montecchio avrà una capacità ricettiva molto più bassa della cassa di espansione di Chiusa di Ginestreto. Costa parecchio. Inoltre la domanda specifica è una richiesta: è vero che spendiamo per realizzare la cassa di espansione di Montecchio solo 400.000 euro dei due milioni di euro disponibili per comprare l area? Se questo fosse, qualche domanda più pesante, qualche punto interrogativo me lo porrei. PRESIDENTE: Ha la parola, per la risposta, l assessore Galuzzi. MASSIMO GALUZZI: Forse è l ultima volta che si interpella e si risponde sulla cassa di espansione, però è una cosa importante e per questa ragione è bene che ci si sia tornati più volte in questo Consiglio, cercando di chiarire tutte le volte le questioni, le implicazioni, i problemi. Torno a ripetere come stanno le cose, cercando di essere più chiaro possibile, perché, ripeto, il tema è rilevante. Come è stato detto per il Metauro, anche per il Foglia. Poi ci sono anche altre situazioni, ma Metauro e Foglia sono le due situazioni più importanti da questo punto di vista, come hanno dimostrato nel tempo anche i problemi che ci sono stati. Nel 2005, come ho detto prima, furono colpite, in particolare, foce del Metauro e foce del Foglia, via Lombardia e così via. Anche per quanto riguarda il Foglia, voglio dire a premessa che tutta una serie di interventi sono stati realizzati. Non è che la Provincia è stata con le mani in mano. Non lo dico per quanto mi riguarda, perché io sono qui da una legislatura e seguo queste questioni da una legislatura, altre cose sono state fatte anche negli anni precedenti e tutta una serie di questioni che il consigliere Giannotti segnalava il reperimento di finanziamenti ecc. sono anche il frutto di lavori che vengono dagli anni precedenti. Però il rifacimento degli argini nel 2005, tutta la zona di via Toscana, via Lombardia, per cui si è anche pagato rispetto ai problemi, ma successivamente sono stati rifatti tutti gli argini di tutta quella zona che ha salvaguardato in gran parte la foce del Foglia. La ripulitura dell alveo in più punti, compreso il taglio delle piante che abbiamo portato avanti anche negli anni passati. La rimozione degli accumuli di materiali litoidi dalla foce. Sono tutte attività e azioni portate avanti mano a mano, proprio a salvaguardia della foce del Foglia, di questa parte del fiume Foglia. Il consigliere Giannotti fa riferimento alle questioni che riguardano le casse di espansione e voglio essere preciso: fa riferimento alle casse di espansione per quanto riguarda il Genica, ramo Santa Veneranda e ramo Muraglia. Le cose stanno come riferito. In particolare, per essere precisi, per quanto riguarda il Genica sono a disposizione della Provincia da tempo, credo alcuni anni, 1.580.000+602.000 euro, quindi 2.180.000 euro. E vero che un primo progetto prevedeva di intervenire sul Genica con una o due casse di espansione. La Provincia ha modificato questo progetto perché, dopo che era passato un po di tempo, i costi erano lievitati, vi erano altri problemi tecnici, alcuni altri problemi. Quindi la Provincia ha formulato un ipotesi di progetto che vedesse l impegno di queste risorse, non per la realizzazione delle due casse di espansione ma per la realizzazione di una serie di opere di mitigazione, sia sul ramo Santa Veneranda che sul amo Muraglia del Genica, intervenendo dalla foce verso monte sulle strettoie, su tutti i punti problematici per impedire che si creassero problemi. In particolare i due progetti approvati come variante dalla Giunta provinciale e dall autorità di bacino, con l accordo dell autorità di bacino, della Regione e del Comune prevedono un intervento di 1.580.000 euro per il ramo Santa Veneranda e 602.000 euro per il ramo Muraglia, in modo puntuale come ho detto, dalla foce fino a rientrare. Questo è quanto previsto per quanto riguarda i fondi che c erano della Provincia, che sono stati rimodulati

12 per le ragioni che ho detto e che verranno impegnati come ho detto. Nel frattempo è venuta fuori la questione del casello autostradale. Per quanto riguarda il casello autostradale c è l accordo fra Stato, Regione, Provincia, Comune e Anas per realizzare quattro casse di espansione in linea come prevede il progetto formulato insieme all autorità di bacino, Società Autostrade, Provincia, Regione, tre delle quali di 30.000, 25.000 e 65.000 mc e la quarta di 200.000 mc, in gran parte dove è previsto il casello, in funzione del casello. Come ha detto il consigliere Giannotti, gran parte della cassa sarà realizzata a spese di Società Autostrade, quindi con il computo dei fondi all interno delle opere accessorie della terza corsia dell autostrada e una parte a carico dei lottizzanti, delle operazioni urbanistiche che si prevedono sull area, compresa una pista ciclabile negli argini della cassa di espansione. Quindi questa cassa di espansione è prevista e risponde in gran parte alle esigenze che prima c erano con l idea della cassa di espansione, che erano previste nel primo progetto della Provincia. Per quanto riguarda le altre casse di espansione bisognerà trovare risorse affinché siano realizzate pure quelle, che però sono minori e c è l impegno con la Regione di reperire altri fondi per cercare di realizzare anche le tre casse di espansione minori. Veniamo al Foglia. Come ha detto il consigliere Giannotti, erano previste a suo tempo due casse di espansione, una a Montecchio e una a Chiusa di Ginestreto. Quella di Montecchio è una cassa di espansione prevista su 11 ettari di area, con una capacità di invaso di 480.000 mc. Il costo previsto è di 4 milioni e 3.196.000 euro sono previsti come fondo già disponibile da parte della Provincia. Di questi però, 2.371.000 euro sono già da tempo nelle casse della Provincia, bloccati dal patto di stabilità. Una cassa di espansione, anche se è importante, significativa, non è un opera di somma urgenza, non rientra nelle opere di stato di emergenza. Questi fondi sono quindi bloccati dal patto di stabilità e non si può modificare la questione, nel senso che non si possono spendere quei fondi, altrimenti lo faremmo con altre opere. Ricorderete che abbiamo sbloccato i fondi sulle strade bloccati dal patto di stabilità e l abbiamo potuto fare soltanto inserendo quelle opere nello stato d emergenza e siccome ci era stato riconosciuto lo stato d emergenza siamo riusciti a sbloccare quei fondi. Qui non è così perché una cassa d espansione non è prevista come stato d emergenza e non c è nessuna soluzione. Oppure trovate una soluzione per poter sbloccare i fondi che sono bloccati dal patto di stabilità. C è un milione di euro bloccati anche per quanto riguarda le scuole. Sono più esterrefatto anche del consigliere Giannotti, nel pensare che un conto è una cassa di espansione ma una scuola è una scuola. Un milione di euro che questa Provincia ha nelle sue casse per la salvaguardia delle scuole, bloccati dal patto di stabilità. Non si possono toccare nemmeno quelli, come possiamo pensare che si possano adoperare gli altri? C è una regola, non si possono adoperare questi fondi. Invece 825.000 euro dei 3.196.000 euro sono ancora nelle casse della Regione. Per questa ragione abbiamo chiesto di avere questi 825.000 euro, perché se la Regione ce li dà subito possiamo trovare il sistema di fare subito dei lavori, perché non vanno sotto il patto. Qui rientra la questione che solleva il consigliere Giannotti di acquisto dell area. Certo, è così: abbiamo previsto di acquistare l area con 400.000 euro, 11 ettari di area. E già una cassa di espansione naturale. PRESIDENTE: Ha la parola il consigliere Giannotti per dichiararsi soddisfatto o meno. ROBERTO GIANNOTTI: Finiremo questa legislatura e vi dico una cosa: ho l intenzione di fare un corso accelerato sul patto di stabilità, perché io ho una mia teoria sul patto di stabilità, cioè che sia una cosa molto elastica, rimessa all interpretazione e alla discrezionalità. Con questa scusa del patto di stabilità abbi amo buttato a mare Caprile, cioè la Provincia ha fallito sul versante di Caprile perché abbiamo perso il finanziamento regionale, abbiamo perso i fondi Fas e n on abbiamo fatto niente per recuperarli e abbiamo rischiato di annullare la speranza degli studenti dei

13 liceo classico di ritornare dentro la scuola. Io ho fatto una lettera al Presidente Ricci per richiamare l urgenza, l esigenza di intervenire nei confronti della ditta che ha vinto l appalto per i lavori all Istituto Morselli perché si utilizzi anche il mese di agosto per i lavori, in maniera che la scuola possa essere pronta il 30 settembre, non il 30 ottobre o il 15 novembre come previsto. Ho fatto questo discorso per dire che io continuo ad avere serissime perplessità. Questi problemi i li ho affrontati nella mia veste di consigliere regionale, sono stato in carica 15 anni in Regione, sono qui da quattro anni, quindi sono passati 19 anni. Sono più di 15 anni che c è una disponibilità finanziaria ed è doloso sul piano politico che ci sia. La verità è che per andare dietro al mega Presidente che lei si appresta a eleggere sindaco del Comune di Colbordolo, noi abbiamo fatto tutta una serie di scelte scellerate. Abbiamo sbagliato a fare i lavori, perché se avessimo fatto i lavori con tempestività avremmo evitato l esondazione di via Toscana e di pagare noi un milione di euro e la Regione un milione di euro per rifondere i danni alle ditte. Questa è una follia. Dare la precedenza alla cassa di espansione di Montecchio limitata nella potenza e nell efficacia rispetto alla cassa di espansione di Chiusa di Ginestreto è un errore amministrativo gravissimo. MASSIMO GALUZZI: I soldi non ci sono... ROBERTO GIANNOTTI: La cassa di espansione di Chiusa di Ginestreto costa 8 milioni ma se noi disperdiamo energie per fare la cassetta di espansione di Montecchio, perché è questo che state facendo, solo per soddisfare il vostro bacino elettorale, sbagliate, è un errore, assessore. Fra dieci anni verrò ad Urbino a dirglielo. Ha ragione Tomassoli: fate la buca a Montecchio, on fate un opera che avrebbe un impatto e i pesaresi rimangono scoperti, sotto rischio, perché la difficoltà finanziaria esiste. Bisognava indirizzare tutte quelle risorse per la grande cassa di espansione di Chiusa di Ginestreto che fa fatica a decollare. A cose fatte avremo la buca di Montecchio e non le difese per la nostra città. Presentazione bilancio di previsione annuale 2014, bilancio pluriennale 2014-2016 e documento unico di programmazione PRESIDENTE: L ordine del giorno reca, al punto 2: Presentazione bilancio di previsione annuale 2014, bilancio pluriennale 2014-2016 e documento unico di programmazione. Ripeto i tempi: viene presentato oggi il bilancio, non si vota nulla. Se ci sono domande, potranno essere fatte a conclusione dell illustrazione. Dopodiché partono da oggi 20 giorni per poter votare il bilancio: i primi 15 giorni fino al primo aprile alle ore 18 si possono presentare gli emendamenti. Dopodiché, il 7, cioè al ventunesimo giorno, ore 9 ci sarà il Consiglio, con le interpellanze, poi discussione del bilancio di previsione e votazione, mattino e pomeriggio. Chiedo a tutti i presidenti di Commissione di convocare nelle prossime tre settimane che abbiamo di fronte a noi le rispettive Commissioni, di invitare i dirigenti, gli assessori competenti per poter approfondire in modo specifico il bilancio, in modo particolare lo chiedo alla Commissione bilancio che è la Commissione regina di questo dibattimento. Ha chiesto di parlare il consigliere Magnanelli. Ne ha facoltà. GIUSEPPE MAGNANELLI: Chiedo una cortesia, anche per degli impegni miei e di qualche collega per lunedì pomeriggio: è possibile non fare le interrogazioni e passare subito al bilancio? PRESIDENTE: C è una richiesta di discutere subito il bilancio. La porteremo nella Conferenza dei capigruppo. (Interruzione). Giannotti, è una richiesta. Ha la parola il consigliere Tagliolini. DANIELE TAGLIOLINI: Resto sempre dell avviso che è sempre bene concordare sia la data che l orario in Conferenza dei capigruppo più o meno attorno al 7, concordando in quella sede mattina o pomeriggio. PRESIDENTE: Il primo giorno possibile per votarlo è lunedì 7 aprile. Abbiamo detto che

14 il martedì non teniamo i Consigli per rispetto al Consiglio regionale e ai consiglieri qui presenti, quindi possiamo andare o a lunedì pomeriggio, che ritengo un po stretto come tempistica o al mercoledì e giovedì. Ma non c è problema, possiamo anche modificare la data. Ne discuteremo nella Conferenza dei capigruppo con la proposta del consigliere Magnanelli di evitare la fase delle interpellanze e interrogazioni e la possibilità di rivedere anche, eventualmente, l orario e la data del Consiglio. ROBERTO GIANNOTTI: Presidente, intervengo per mozione d ordine. Si è dato la parola a Magnanelli: io mi pronuncio esattamente contro. Ripeto quello che ho detto prima: ci vorrebbe una seduta ad hoc per far fronte a tutte le interpellanze: se il consigliere Magnanelli pretende che non si risponda agli atti ispettivi, non sono d accordo. PRESIDENTE: La proposta, che ancora è solo una proposta di convocazione del Consiglio, sarà esaminata nella Conferenza dei capigruppo dove chiariremo le modalità e la tempistica. Io ho detto orientativamente lunedì 7 ma orientativamente, altrimenti mercoledì 9 o giovedì 10. Convocheremo prima possibile la Conferenza dei capigruppo in maniera tale che possiamo dare a tutti i consiglieri i termini precisi. Voglio anche ricordare che si tratta di uno degli ultimi Consigli. Ha la parola l assessore Minardi per la presentazione del bilancio. (Entrano i consiglieri Baldantoni e Mei: presenti n. 25) RENATO CLAUDIO MINARDI: Andiamo a presentare il bilancio di previsione del 2014 e triennale 2014-2016 con una novità. Tra l altro vi leggerò una breve nota che è stata predisposta dall ufficio, perché il bilancio che approveremo quest anno non sarà un bilancio secondo gli schemi che siamo abituati a conoscere, discutere e approvare in Consiglio ma un bilancio completamente diverso. La Provincia di Pesaro e Urbino è entrata da quest anno nella contabilità armonizzata come ente sperimentatore. Questo significa che gli schemi di bilancio sono completamente diversi rispetto a prima. Nella regione Marche gli enti sperimentatori sono le tre Province di Pesaro, Macerata e Fermo, questa cosa sarà obbligatoria dall anno prossimo, abbiamo fatto questa scelta di entrare fra gli enti sperimentatori perché abbiamo ritenuto che era un passo da dover fare, questa scelta ci consente di avere un minimo di alleggerimento sull obiettivo di patto di stabilità che comunque è stato suddiviso fra Comuni e Province, ancora una volta a scapito delle Province, comunque un minimo abbattimento lo avremo. Vorrei leggervi brevemente questa nota, perché credo che sia importante per quello che riguarda la contabilità armonizzata capire anche i nuovi meccanismi, posto che dico già da subito che il dirigente, la responsabile del bilancio e tutta la struttura sono a disposizione dei consiglieri per dubbi, chiarimenti, anche se nel periodo in cui dovranno essere presentati gli emendamenti, la struttura è comunque a disposizione, perché chi è stato abituato negli anni a dare lettura di un bilancio, oggi si trova una lettura aggregata completamente diversa, anche se gli schemi che vi verranno consegnati e che sono già stati messi on-line, capisco che abbisognino di un supporto. Leggo questa breve nota, poi andrò all illustrazione del bilancio. Il D.Lgs. 118/2011 introduce la contabilità armonizzata allo scopo di rendere confrontabili i documenti contabili in tutte le pubbliche amministrazioni sia centrali che locali, in modo tale che tutta l organizzazione dei bilanci sia uguale. Sono stati approvati nuovi principi contabili redatti da un gruppo di lavoro che si è costituito presso il Ministero del tesoro, a cui partecipano anche rappresentanti di pubbliche amministrazioni di diversi livelli di governo. La struttura del bilancio è completamente cambiata: l entrata è suddivisa in titoli, tipologie e macro aggregati, suddivisi in codifiche di quarto e quinto livello. La spesa è invece suddivisa in missioni, programmi e macro aggregati suddivisi in codifiche di quarto e quinto livello. Le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dall ente. I programmi rappresentano gli aggregati omogenei di attività svolte a perseguire gli obiettivi perseguiti nell ambito del-

15 le missioni. All interno delle singole missioni devono essere comprese le spese per il personale di gestione e per gli interessi passivi relativi alla missione stessa. Quindi missioni, programmi e macro aggregati. Con la contabilità armonizzata è stato introdotto un importante concetto, ovvero quello della esigibilità. Ciò significa che in entrata e nella spesa vengono previsti quegli stanziamenti che si pensa di riscuotere o di pagare entro l anno, massimo entro i primi due mesi dell anno successivo. Inoltre la normativa impone la costituzione di un fondo rischi per quelle partiti in entrata entrate extratributarie in cui non vi è la certezza di riscuotere tutto entro l anno. Vengono poi modificate con la nuova normativa anche alcune competenze che prima erano del Consiglio e in parte vengono spostate alla Giunta, relative alle modifiche e alle destinazioni di spesa. Con la nuova contabilità viene sostituita la relazione previsionale e programmatica con il Dup, Documento unico di programmazione. Tale documento è costituito da una parte strategica che fa riferimento al programma di mandato del Presidente e da una parte operativa dove vengono evidenziate le attività previste dall ente, il tutto raggruppato sempre per missioni e per programmi. Il Mef non ha previsto un modello per questo tipo di documento. Ho voluto leggere questa nota, perché credo che sia importante in quanto cambia lo schema. Le cifre rimangono, organizzate, magari, in modo diverso. E un nuovo modo di concepire il bilancio, la struttura è a disposizione, sostanzialmente il bilancio non si fa più per competenza ma per cassa: una volta impegnata una cifra, una volta si poteva liquidare nell anno o poteva andare avanti anche nel tempo, oggi invece la spesa deve essere prevista e liquidata nell anno, massimo nei due mesi successivi alla chiusura dell esercizio. Bilancio 2014. Abbiamo vissuto anni molto difficili. Questo mandato che è iniziato nel 2009 e che termina nel 2014 ha visto anni molto difficili, grandi difficoltà che non erano ipotizzabili e non erano prevedibili nel 2009 quando il Presidente Ricci e questo Consiglio sono stati eletti dai cittadini di questa Provincia. Abbiamo avuto una serie di manovre, a partire dal 2010, 2011, 2013 fino al 2013 e vorrei ricordare, oltre alle manovre, anche l evento straordinario che ci ha visto impegnati con la straordinaria nevicata del 2012 che ha visto un costo per questo ente di circa 4,5 milioni. Vorrei ricordare ai consiglieri provinciali che dei 4,5 milioni che ha speso la Provincia nel 2012 solo per far fronte alla gestione dell emergenza neve, a oggi non è rientrato un euro. Nonostante il decreto che è stato emanato dal Governo l anno scorso, pubblicato sulla GU del 25 marzo, che prevede per le Marche, per il 2013, uno stanziamento di 14,5 milioni relativo alla gestione sia dell alluvione che riguardava prevalentemente la parte sud delle Marche che per l emergenza neve, non è rientrato un euro. Tra l altro il Governo ha stanziato queste risorse in conto capitale mentre tutti gli enti locali, a partire della Provincia, la gestione dell emergenza l hanno fatta con la spesa corrente. Quindi questo diventa un dato non di poco conto. Le manovre principali sono state quelle del 2012 che ci ha eliminato dal bilancio già approvato 4,3 milioni di euro, che si sommano per il 2012 ai 4,5 milioni della nevicata, quindi sono sostanzialmente 8,8 milioni. La manovra del 2013 ha eliminato 10,7 milioni, riconfermata per quest anno 2014 con una cifra di 10,8 milioni. Possiamo sostanzialmente dire che nel 2014 andiamo ad affrontare un bilancio di previsione con 23 milioni di euro in meno rispetto all anno in cui questo Consiglio e questa Giunta si sono insediati, con un elemento di non secondaria importanza: che nonostante i tagli 23 milioni di euro che questa Provincia ha avuto, le funzioni sono rimaste tutte quelle di prima, cioè le scuole, le strade ecc. Quindi, nel dover gestire l emergenza e nell affrontare il tema del bilancio, peraltro non facile, la cosa che possiamo dire rispetto al bilancio 2014, è che sostanzialmente è un bilancio di previsione di transizione, perché c è una riforma in essere in discussione in Parlamento, c è un provvedimento che prevede che al 25 maggio, data di scadenza del mandato di questo Consiglio, di questa Giunta e del Presidente non saranno ricelebrate le elezioni dando ai cittadini la possibilità di eleggere un nuovo Presidente e un nuovo Consiglio, ma la cosa più

16 importante è che con la riforma in essere cambieranno le funzioni e nel cambiare le funzioni cambieranno completamente tutte le impostazioni di bilancio, perché oggi parliamo di funzioni che nonostante i tagli ci sono, domani alcune di quelle funzioni probabilmente non ci saranno più. Quindi un bilancio di transizione e un bilancio tecnico, perché è un bilancio che sostanzialmente si dà sì, come obiettivo, la previsione della spesa da gennaio a dicembre ma non sarà così. Quindi un bilancio tecnico che consente oggi di affrontare la spesa per le prossime settimane, per i prossimi mesi, fino a che la riforma non dovesse essere approvata, non entrerà in vigore e trasformerà complessivamente la Provincia stessa. Dobbiamo quindi essere consapevoli che la Provincia dopo il 25 maggio sarà comunque una Provincia diversa rispetto a quella che conosciamo oggi, posto che la riforma sarà approvata, perché sappiamo che è in discussione, è già stata approvata da un ramo del Parlamento. Che cosa potevamo fare rispetto ai tagli che abbiamo subito e avuto e rispetto alle manovre alle quali abbiamo dovuto far fronte? Dovevamo sostanzialmente dare delle risposte alla spesa obbligatoria, alla spesa per la quale non possiamo fare diversamente, quindi dare una risposta ai contratti in essere, pagare i ratei di mutuo, dare una risposta al personale e a tutta la spesa obbligatoria. Quando parlo di spesa obbligatoria la prima cosa che mi viene in mente sono le manutenzioni ordinarie delle strade e le scuole. Quando parlo di scuole mi vengono in mente i 188.000 mq di scuole che in qualche modo bisogna pur riscaldare, come i 1.400 km di strade che in qualche modo devono essere manutenute. La spesa per la parte ordinaria è stata ovviamente ridotta, anche se quest anno troverete nella voce di bilancio per l ordinaria manutenzione delle strade una cifra di 1.400.000 euro. Quando dico questa cifra dobbiamo avere la consapevolezza che lì ci sono anche tutte le spese di gestione ordinaria, come le utenze Enel, l acqua, il noleggio degli impianti e quant altro, a cui si aggiungeranno 1,2 milioni di euro che saranno recuperati dall avanzo vincolato una volta che sarà approvato il consuntivo. Stessa cosa vale per le scuole: troverete una cifra di 2,4 milioni di euro, all interno della quale è prevista anche la parte relativa alla gestione del calore, a cui si aggiungono 800.000 euro per la gestione straordinaria, anche queste rivenienti dall avanzo vincolato che dovremo andare ad approvare ma che abbiamo già, comunque, accertato. Stessa cosa vale per la gestione dei fiumi, del dissesto idrogeologico. Troverete nella parte corrente 150.000 euro, più 600.000 euro, anche questi rivenienti dall avanzo vincolato. Questo per dir che in qualche modo cerchiamo di far fronte con la gestione corrente e con la gestione della spesa delle manutenzioni straordinarie, alle situazioni di emergenza, tenendo conto che ci troviamo di fronte ad una situazione di seria difficoltà. Prima Giannotti parlava del patto di stabilità. Magari fosse elastico, tutti ci augureremmo che fosse elastico. In verità una cosa assurda che è bene ricordare ai consiglieri ma anche ai cittadini è la seguente. Ricorderete come un anno fa, nel mese di aprile c è stata la frana sul Monte Ardizio, a causa della quale è stata chiusa la statale 16 per circa un mese. Ebbene, siamo riusciti ad utilizzare 4 milioni e mezzo che avevamo disponibili di risorse per sistemare le strade, per sistemare le frane, in deroga al patto di stabilità, a causa di una disgrazia che è stata quella della frana perché è stata dichiarato lo stato di emergenza. Voi capite che è una cosa quasi scandalosa che uno Stato non consenta agli enti locali di utilizzare le risorse disponibili per intervenire in situazioni di emergenza, comprese quelle delle frane o del dissesto idrogeologico ma te lo fa fare soltanto a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza che è causa di un altro evento grave come quello che abbiamo avuto. Questo per dire che è bene sapere che ci troviamo di fronte a queste situazioni giorno dopo giorno. L anno scorso abbiamo pagato tutti i debiti della pubblica amministrazione, grazie alla disponibilità anche del DL 35 che ci è venuto incontro. Abbiamo ritenuto giusto e doveroso non solo pagare le cifre messeci a disposizione dal DL 35 per circa 13 milioni ma abbiamo pagato anche tutti i debiti che avevamo in corso nel 2013. Questo significa che l anno scorso abbiamo pagato circa 17 milioni di euro alle imprese in conto capitale, cosa che tra l altro ci

17 ha anche provocato qualche difficoltà di cassa, perché quei 17 milioni sono usciti nel giro di brevissimo tempo. Altro tema, quello del personale. Dall inizio del mandato, dal 2009 siamo sostanzialmente ad una situazione in cui abbiamo circa 100 dipendenti in meno, 6 dirigenti in meno, quindi non abbiamo diminuito soltanto i dipendenti ma abbiamo diminuito anche i dirigenti, con una spesa del personale di circa due milioni e mezzo in meno rispetto a quando abbiamo iniziato il mandato. L incidenza del personale è intorno al 33% sul bilancio ordinario, siamo ampiamente entro i parametri previsti dalla legge, che prevedono di non sforare il 50%, quindi siamo il 17% al di sotto del tetto della legge. Abbiamo ridotto il debito dal 2009 al 2014, da 120 a 92 milioni di euro, quindi abbiamo diminuito di circa 30 milioni di euro. Ovviamente il dato non era scontato ma sullo stesso ci siamo dovuti impegnare per far fronte alla gestione del bilancio ordinario, perché i ratei di mutui hanno i loro costi. Abbiamo chiuso un derivato abbiamo lavorato in questi anni alla regolarizzazione delle posizioni dei prelevamenti idrici, abbiamo combattuto l evasione fiscale, abbiamo dovuto affrontare un altro evento straordinario come la sentenza di via Toscana, che è stata transata ad una cifra che ha condannato in solido la Regione e la Provincia per 4 milioni di euro, che è stata transata con una cifra molto più bassa che è stata suddivisa al 50% fra la Regione e la, tant è che troverete nella voce delle spese legali e dei rimborsi delle sentenze una cifra che s impenna. Quella cifra in larga parte, per 850.000 euro ci arriva dalla copertura assicurativa che abbiamo attivato al momento dell evento quando è accaduto, quindi questa è una voce che troverete a bilancio non per intero ma che in parte ha la sua entrata. Abbiamo riprevisto il plafond relativo alle piscine di proprietà della Provincia che sono in gestione ai Comuni e che durante le ore antimeridiane svolgono l attività didattica delle scuole, quindi abbiamo previsto il contributo, sostanzialmente abbiamo quest anno un bilancio di entrate correnti di 41 milioni e di entrate vincolate di circa 20 milioni di euro, complessivamente quindi un bilancio di 61 milioni di euro. L Ipt è in lieve aumento, la RC auto è in lieve aumento, le cifre previste in bilancio sono: per l Ipt 8,8 milioni, per la RC auto 17,8 milioni, che sono, in linea di massima, abbastanza allineate con quella che è stata la voce assestata dell anno scorso. La cosa che invece volevo rilevare, ma in parte l ho già detto in apertura, rispetto ai 23 milioni di euro in meno che abbiamo da parte dello Stato, è che il fondo di riequilibrio si attesta a 1.490. Il fondo di riequilibrio assorbiva tutte le voci trasferite da parte dello Stato, compresa l addizionale sull energia elettrica. Tra l altro su questi 1.490.000 euro c è una vicenda che stiamo cercando di chiarire con la Regione Marche che riguarda il tema dell Iva trasporti, perché una parte dell Iva trasporti lo Stato la trasferiva direttamente alle Province, con l azzeramento di tutti i trasferimenti e l avere riportato tutto nel fondo di riequilibrio, l Iva trasporti è andata a finire nel fondo di riequilibrio ma il fondo di riequilibrio non c è più perché quella è un entrata che lo Stato deve comunque garantire. Noi abbiamo in queste settimane un confronto/ contenzioso con la Regione Marche perché l Iva trasporti, se non ce la trasferisce più lo Stato, essendo funzione delegata, deve essere coperta comunque da parte della Regione Marche. Il bilancio soffre, sostanzialmente è un bilancio che non vede altro che la previsione delle spese obbligatorie come ho detto prima, un bilancio tecnico, un bilancio provvisorio, un bilancio di transizione, un bilancio che negli anni passati aveva altri spazi di manovra, perché fino al 2009-2010 gli spazi di manovra sui bilanci erano ben diversi rispetto a quelli che abbiamo ora e permettevano, ovviamente, di fare cose, di fare iniziative, di fare attività nel settore della cultura, dell ambiente, del turismo ecc., cosa che oggi purtroppo, a causa dei tagli che ci sono stati non è più possibile fare. In questi anni, dall inizio, non da quando abbiamo avuto le prime manovre, questa Amministrazione si è contraddistinta sempre per rigore e sobrietà, sin dall inizio, anche nella politica del personale, come è stato detto. Ricordo che il Presidente gira con l auto a metano, noi non abbiamo né vitalizi né auto blu,

18 giriamo con le auto private, abbiamo ridotto l anno scorso del 10% l indennità di funzione della Giunta, da destinare al centro antiviolenza perché altrimenti avremmo rischiato di chiudere anche quello. Nonostante queste difficoltà, anche l impegno della Giunta, che si è tolta una parte dell indennità quest anno siamo riusciti, nonostante le difficoltà serie, a recuperare 150.000 euro da destinare al fondo anticrisi, perché il fondo anticrisi l abbiamo sempre considerato la priorità delle priorità. In questo momento di grave difficoltà per le famiglie avere un minimo di disponibilità da mettere a disposizione delle famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese o che no hanno i soldi per pagare le bollette di acqua e rifiuti, siamo riusciti a trovare questa risorsa 150.000 euro che sarà quasi sicuramente integrata, lo dico al condizionale, da ulteriori 100.000 euro da parte di Marche Multiservizi, il Presidente si è impegnato a portarla in discussione nel primo consiglio di amministrazione che ci sarà nei prossimi giorni. Quindi se il consiglio di amministrazione dei prossimi giorni di Marche Multiservizi dovesse decidere di deliberare così come proporrà il Presidente della società, il fondo anticrisi sarà di 250.000 euro, fatto salvo eventuali integrazioni da parte di altri, come potrebbero essere le fondazioni che l hanno fatto negli anni precedenti. Un dato lo vorrei fornire, perché sostanzialmente abbiamo un mese di mandato, poco più, realisticamente anche meno. In questi anni, con il fondo anticrisi abbiamo dato risposte non gestione delle pratiche ma pratiche che sono state finanziate per il microcredito per 637 pratiche, quindi grazie al fondo del microcredito sono state finanziate 637 pratiche, quindi 637 persone o famiglie che hanno avuto finanziamenti che altrimenti attraverso le banche, senza il fondo anticrisi, non avrebbero potuto avere. Qui parlo di microprestito. Poi abbiamo evaso 4.808 pratiche relative alle bollette di acqua e rifiuti, quindi sono 4.800 pratiche che riguardano famiglie che hanno avuto la possibilità, grazie al fondo anticrisi, di poter avere un sollievo nella gestione di queste situazioni. Ovviamente abbiamo fatto tutto ciò che era possibile: rigore, sobrietà. Abbiamo dovuto tamponare l emergenza scuole, l emergenza strade che abbiamo considerato al priorità delle priorità nonostante i problemi e le difficoltà, come vi ricordavo prima; la necessità, per poter utilizzare i 4 milioni e mezzo l anno scorso per mettere mano ad alcune frane e ad una parte di sistemazione delle strade, grazie ad un altro evento che è accaduto sul Colle Ardizio. Nonostante questo, nonostante le difficoltà, nonostante il fatto che comunque si è cercato di tamponare l emergenza scuole e strade, debbo rilevare questi sono dati quasi a consuntivo che sulle strade di questa provincia in questi cinque anni sono stati investiti circa 30 milioni di euro, che non sono una cifra piccola, nonostante i vincoli del patto di stabilità. Sono stati investiti circa 30 milioni di euro e per la gestione corrente sono stati utilizzati oltre 20 milioni di euro, per cui nella viabilità in questi cinque anni sostanzialmente abbiamo messo circa 50 milioni di euro. Quando parlo di 30 milioni di euro di investimenti, intendo naturalmente investimenti che sono anche rotatorie, dentro cui c è la variante di San Lorenzo in Campo, però sono comunque interventi che riguardano le straordinarie manutenzioni, quindi i malti, gli asfalti ecc. e gli interventi pianificati o programmati ed appaltati, che sono interventi nuovi. Quindi 30 di investimenti più 20 di parte corrente. Le scuole. Sulle scuole in questi anni abbiamo fatto interventi per 12 milioni di euro circa, più qui parlo di investimenti: del Morselli che deve partire, di Sassocorvaro, del liceo scientifico di Fano e altri interventi minori come Olivetti, Cagli, Volta, Urbania ecc. oltre 20 milioni di euro di gestione corrente. Quando parlo di 20 milioni di euro di gestione corrente intendo anche la gestione del calore, quindi dentro ci sono anche le spese per il calore. Abbiamo recuperato l ex carcere minorile, che al netto dell acquisto ha visto un investimento di 4,7 milioni di euro che sono stati investiti facendo una nuova sede per il Job, per gli uffici del lavoro e della formazione, un investimento che è stato fatto su una proprietà che è della Provincia e che non ci fa più pagare gli affitti che erano piuttosto esosi, e che prima pagavamo a fondo perduto al privato. Potevamo fare di più? Si può sempre fare

19 meglio, però credo che con le condizioni e le situazioni date, chiunque al posto nostro sarebbe stato in grande difficoltà. Quindi, per concludere vorrei semplicemente ricordare che il bilancio di previsione del 2014 conferma il rigore e la sobrietà degli anni precedenti, conferma la scelta di fare il possibile per far fronte alle emergenze scuole e strade e tutelare il personale di questo ente. Come ho detto è un bilancio tecnico, un bilancio di transizione. Naturalmente tecnico perché ormai siamo a fine legislatura, di transizione perché probabilmente di qui a un mese, due mesi, tre mesi le funzioni che abbiamo oggi potrebbero non esserci più. Credo che con le cifre che sono state date, con le difficoltà che abbiamo avuto, con i tagli che abbiamo avuto e con i vincoli di patto di stabilità che abbiamo dovuto sopportare, molto di più non sarebbe stato possibile fare. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, assessore. Le avevo chiesto di non superare i 30 minuti e lei è stato precisissimo perché ha parlato per 29 minuti. D altronde parlando di un bilancio che tra l altro è l ultimo bilancio del nostro mandato, c era anche una sorta di bilancio complessivo degli anni in cui lei ha ricoperto questo ruolo. Ha la parola il consigliere Baldelli. ANTONIO BALDELLI: Le parole dell assessore mi hanno lasciato un po sconcertato, o meglio la definizione bilancio tecnico mi ha lasciato un po sconcertato, assessore. Significa che la Provincia rinuncia completamente alla programmazione, rinuncia praticamente al futuro, si ferma qua. Lei svolge, con questo bilancio tecnico, la funzione del commissario liquidatore, dice Fermi tutti, mandiamo avanti l industria, paghiamo gli stipendi, vediamo se c è qualche nuova commessa. Questo è il suo ruolo per l anno 2014. PRESIDENTE: Consigliere, scusi se la blocco ma non c è dibattito. Oggi è solo la presentazione. ANTONIO BALDELLI: Non è che siamo nell esame del test per cui faccio domanda e a domanda risposta, bisogna che vengano argomentate le mie domande, altrimenti poteva mandare una cassetta alla mia residenza e io ascoltavo la cassetta dell assessore. Se questo è il modo di condurre... Una cassetta registrata la potevo inserire in macchina, ascoltando il buon Minardi mentre andavo al lavoro. Se questo è il modo di condurre il Consiglio provinciale mi metto subito seduto, non argomento nemmeno. PRESIDENTE: Oggi, come logica si apre un percorso che dura venti giorni e nella conclusione del percorso c è il suo intervento e quello del gruppo che rappresenta per esprimere tutte le proprie valutazioni rispetto al bilancio. Questo volevo dire. ANTONIO BALDELLI: E la nostra presenza oggi per cos è? Domanda retorica. PRESIDENTE: Perché l iter previsto per il bilancio è questo, cioè c è un momento in cui c è la presentazione... ANTONIO BALDELLI: Allora chiudiamo il Consiglio, non c è problema. Chiudiamo il Consiglio, Presidente. Le domande le volevo argomentare... PRESIDENTE: Non si può fare l intervento ma le domande ci sono. ANTONIO BALDELLI: Presidente, io non sono un maresciallo dei carabinieri che le dico Lei, venerdì 15 dicembre dov era alle 17,30?. PRESIDENTE: Ho capito, ma io volevo dirle che se nel suo intervento ci sono delle domande, lo spazio è questo. Scusi, pensavo fosse un intervento, abbia pazienza. ANTONIO BALDELLI: Niente. Fatta questa premessa, se mi è consentito vorrei dire: la programmazione della Provincia per l anno 014 chi la farà? Se questo è un bilancio tecnico, sue testuali parole, solo previsione delle spese obbligatorie. Ho appuntato, quindi non posso sbagliare nemmeno un articolo né una parola. Poi, i derivati che fine hanno fatto? Lei ha portato, più che un bilancio preventivo, un

20 discorso da bilancio consuntivo: Abbiamo speso 30 milioni di euro sulle strade. Un altra domanda, retorica: dove li ha messi questi 30 milioni di euro sulle strade? Percorrendo tutti i giorni le strade provinciali, vorrei saperlo. Assessore Minardi, giri la domanda all assessore Galuzzi: dove li ha messi questi 30 milioni? Quindi vorremmo sapere anche la situazione dei derivati come verrà affrontata in questo anno 2014. Il patto è elastico. Per voi è stato elastico il patto con la creazione della società Valore Immobiliare, e come. Peccato che ancora non se ne è accorta la Corte dei conti, quando se ne accorgerà voi non ci sarete più. Però questa Provincia, anche se avete fatto il giochino della Valore Immobiliare, è in default o meno? Questi immobili sono stati venduti? Non sono stati venduti. Quindi qual è il costo che grava sulla Provincia, di questa società Valore Immobiliare, che è una società di scopo, credo, che serve solamente per vendere questi immobili. Quindi, se questi immobili sono stati venduti dobbiamo chiuderla, se non sono stati venduti, quanto costa, quanto pesa sul bilancio la società Valore Immobiliare? Poi ho appreso con favore che l ordine del giorno presentato per la reintegrazione della partecipazione alla spesa delle piscine di Urbino, Cagli e Pergola è stato reintegrato. Ma in che modo è stato reintegrato, assessore? Voi darete quest anno quella misera somma che dovevate pagare nel 2013 e non avete pagato, o reintegrerete per intero quella che era inizialmente la partecipazione? Perché c è differenza, c è una differenza dell 80%, quasi. Spero che mi possa dare risposta e spero di avere anche esaudito le richieste del Presidente Bartolucci, però una domanda va comunque motivata e va dotata di una premessa. PRESIDENTE: Ha la parola il consigliere Cancellieri. GIORGIO CANCELLIERI: Prendo atto, intanto, con interesse che anche la Provincia ha adottato la contabilità armonizzata, una contabilità che ho dettato anch io nel mio Comune. Questo però prevede che debba essere fatto con assoluta serietà e con assoluta precisione il riaccertamento dei residui attivi e passivi. Il presupposto è questo, quindi vuol dire che voi avete fatto questo, che siete riusciti a riaccertare con assoluta precisione residui passivi e residui attivi. Presumibilmente entro il 2015 tutti gli enti dovranno andare verso la contabilità armonizzata che prevede più trasparenza ma prevede anche un lavoro assolutamente certosino e di applicazione da parte dei responsabili di settore che si devono assolutamente incontrare molto e organizzare i costi, le spese, i pagamenti e quindi dico che è un passo buono per un ente, però il percorso è comunque complicato. Di fatto a chi fa questa contabilità viene ridotto il tetto per quanto riguarda il patto di stabilità. Il grande vantaggio che hanno gli enti locali a sposare e a fare la contabilità armonizzata è proprio quello che viene ridotto il tetto del patto di stabilità, quindi la mia domanda è: avete previsto quanto di tetto viene ridotto per quanto riguarda il patto di stabilità in questa Provincia? Dopodiché dico quello che ha detto Baldelli, nel senso che le strade sono un colabrodo, è una cosa disdicevole. Prima mi ha telefonato un amico e mi ha detto Fra due mesi si chiude la Provincia? Allora dì loro che devono asfaltare le strade, prima di chiudere, perché qui non si cammina più. E anche un tuo amico, assessore. Comunque, siccome il patto di stabilità sarà migliorato per quanto riguarda l ente Provincia se farete quella contabilità, il tetto che si riduce nel dover rispettare il patto lo si investa soprattutto sulle strade. Siamo tutti curiosi di vedere come sarà costruita la prossima Amministrazione provinciale, perché ancora, per quanto un ramo del Parlamento ha approvato la riforma, di fatto non è certo che quello che si dice sarà quello che si farà fra qualche mese, quindi siamo tutti curiosi anche di vedere come sarà amministrata la Provincia, anche perché l;e competenze in seno alla Provincia rimangono tante e quelle dell edilizia scolastica e delle strade rimangono delle competenze che non ho capito in capo a chi andranno, se le vorremo togliere alle Province. Quindi aspettiamo tutti curiosi e vedremo cosa uscirà dal cilindro. PRESIDENTE: Ha la parola l assessore per dare delle risposte, per quanto possibile.