Milano, 10 ottobre 2007.



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Milano, 10 ottobre 2007. "L adozione non ha prezzo" Campagna promossa dalle associazioni familiari per la gratuità dell adozione internazionale "La nostra è una proposta realistica per questa Finanziaria 2008. Un modo per arrivare a rendere gratuita l adozione internazionale, l unico diritto del minore per il quale occorre ancora trovare non solo una famiglia, ma una famiglia che paghi. La proposta di emendamento che abbiamo avanzato è realistica, non una chimera, qualcosa che già oggi potrebbe essere realizzato con costi compatibili per le finanze dello Stato". Marco Griffini, presidente di AiBi, annuncia così l avvio della campagna "L adozione non ha prezzo" per la gratuità dell adozione internazionale, promossa insieme a una ventina tra enti autorizzati e associazioni familiari. Sul sito www.aibi.it è stata appositamente creata una sezione dedicata ed è partita una raccolta firme a sostegno della campagna. Le associazioni propongono una modifica al testo legislativo n. 1817 sulla Finanziaria 2008, da sottoporre ai parlamentari dei diversi schieramenti politici. L iniziativa intende aprire il dibattito su un diritto da garantire per tutte le coppie che si aprono all accoglienza di un minore straniero ed è il primo passo di una campagna volta a veder riconosciuto per intero il diritto alla gratuità dell adozione internazionale, ad oggi penalizzata rispetto alla genitorialità biologica e a quella adottiva nazionale. Oggi la coppia che adotta uno o più minori all estero si vede costretta, infatti, a pagare interamente tutti i costi procedurali, oltre alle spese di viaggio e permanenza all estero, potendo godere solo di parziali contributi da parte dello Stato, legati in ogni caso al reddito familiare. La proposta avanzata dalle associazioni proponenti intende invece ampliare il sostegno attualmente concesso alle coppie passando dalla deducibilità del 50% dei costi sostenuti - quanto accade ora - alla totale detraibilità al 100% delle spese relativa alla procedura adottiva: in tal modo i costi sostenuti dalla coppia non verrebbero più scalati dal reddito complessivo ma dalle tasse da pagare. Resterebbero così deducibili al 50% le sole spese di viaggio e permanenza all estero. "Riteniamo che l inserimento da parte del governo delle nostre proposte nella Finanziaria 2008 possa costituire un effettivo riconoscimento del diritto di ogni minore a vivere in una famiglia - dice Cinzia Bernicchi dell associazione "Crescere insieme" e portavoce del coordinamento "Oltre l Adozione" -, al di là di tante generali affermazioni di principio, destinate a dissolversi nel nulla". In tale contesto l adozione Internazionale verrebbe ad assumere il significato di intervento di emergenza a favore dei minori orfani o privi della potestà genitoriale, stante la loro condizione di abbandono sancita dalle autorità straniere; verrebbe riconosciuto loro finalmente il diritto alla famiglia, sgravando l onere economico dalle coppie adottive, indipendentemente dalla condizione economica di queste ultime. E infatti paradossale come, al momento, proprio tale diritto alla famiglia di tutti i minori in concreto stato di abbandono in un Paese straniero, possa essere esercitato solo attraverso il pagamento di

tutte le spese da parte delle coppie accoglienti. Con questa misura lo Stato Italiano riconosce di doversene fare carico in modo completo, così come avviene per l esercizio di tutti i diritti dell uomo. Milano, 14 febbraio 2007. Oltre l Adozione: Bene i controlli della CAI sugli Enti Autorizzati Apprezziamo il lavoro difficile ma necessario che la CAI sta svolgendo. Rappresenta un importante, primo segnale di cambiamento per le Adozioni Internazionali in Italia - dice Cinzia Bernicchi, portavoce di Oltre l Adozione La Commissione deve esercitare un controllo maggiore non solo riguardo al numero di mandati che può essere preso in carico da ciascun ente, ma anche al rispetto dei criteri stabiliti con le tabelle dei costi per l Italia e l estero. Il coordinamento Oltre l Adozione" dimostra il suo sostegno all operato della Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) nel suo ruolo di controllo e vigilanza sugli Enti Autorizzati, in un periodo in cui sono state sospese alcune associazioni che non rispettavano i requisiti richiesti per operare. Oltre l Adozione, che fin dalla sua costituzione aveva posto nella vigilanza e nelle eventuali sanzioni uno dei presupposti fondamentali per garantire le coppie in tutto l iter adottivo, invita tutti gli enti a collaborare in questa opera di controllo. Non dimentichiamoci che il fine ultimo di questo delicato lavoro è dare la possibilità a sempre più bambini abbandonati di avere una famiglia aggiunge Bernicchi Comprendiamo la preoccupazione delle famiglie che oggi sono rimaste senza un ente e con le procedure adottive in una fase di stallo, ma è anche nel loro interesse che si opera in tal senso, al fine di dare un nuovo corso alle adozioni internazionali fondato sulla trasparenza. Gli enti di Oltre l adozione sono: AMI, AiBi, AVSI, CIAI, Il Conventino, Crescere Insieme, Fondazione Patrizia Nidoli, I bambini dell Arcobaleno, N.A.D.I.A, Istituto La Casa. Roma, 25 gennaio 2007. Assemblea Enti Autorizzati: le proposte di "Oltre l'adozione". E' in corso oggi a Roma l Assemblea generale degli Enti Autorizzati cui hanno partecipato i vertici della Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI). In un momento di grande difficoltà delle Adozioni Internazionali, gli enti del coordinamento Oltre

l Adozione hanno presentato un documento che riporta, oltre all analisi complessiva del settore, anche proposte concrete per dare una svolta politica e strategica a questo importante strumento di protezione del minore: gli enti regionali e l adozione europea. Le Adozioni Internazionali in Italia, malgrado toni positivi espressi a fine anno dalla CAI, sono ancora troppo poche a fronte di migliaia di bambini abbandonati e migliaia di coppie disponibili ad accogliere un bambino come figlio e, infine, in relazione alle potenzialità dei 70 Enti Autorizzati. Occorre un cambio di rotta - dice Cinzia Bernicchi, portavoce di Oltre l Adozione e attuare nuove strategie di approccio al Paese straniero. La CAI deve esercitare un controllo maggiore non solo riguardo al numero di mandati che può essere preso in carico da ciascun ente, ma anche al rispetto dei criteri stabiliti con le tabelle dei costi per l Italia e l estero. Un primo cambiamento è stato ipotizzato da Oltre l Adozione con la proposta di rendere regionale l operatività degli Enti Autorizzati: ad oggi infatti un ente con sede in una sola regione può seguire coppie che risiedono in tutta Italia, con evidenti difficoltà nel corso dell accompagnamento prima e dopo l adozione, a scapito della migliore accoglienza per ogni bambino abbandonato. Per garantire alle coppie un accompagnamento di qualità ha detto Bernicchi occorre far sì che gli Enti Autorizzati diventino realtà attive nelle singole Regioni Italiane: le famiglie devono rivolgersi a un ente che operi sul territorio, in convenzione con la Regione corrispondente, così da essere seguite e tutelate maggiormente soprattutto quando il minore entra in famiglia e fa il suo ingresso nella vita sociale. A questo proposito gli enti di Oltre l Adozione stanno predisponendo un calendario di incontri per poter presentare il documento nelle sedi competenti delle singole Regioni Italiane. Nel corso dell assemblea l orizzonte si è anche allargato verso le nuove frontiere delle adozioni: l adozione europea e l istituto della kafala, il sistema di protezione vigente nei paesi islamici che non viene considerata adozione legittimante. Con l ingresso di Romania e Bulgaria in Unione Europea si aprono grandi possibilità per l istituto dell Adozione Europea ha concluso Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini - Anche in Europa assistiamo a un paradosso: da un lato sono migliaia i bambini fuori dalla famiglia, migliaia i minori stranieri non accompagnati che hanno lasciato il loro paese e vivono soli e migliaia i bambini in istituto adottabili che però ogni anno non sono accolti in famiglia; dall altro sono sempre di più le famiglie disponibili. Il bambino abbandonato è il primo cittadino europeo, deve essere patrimonio dei Paesi dell Unione. Questo tipo di intervento, che richiede evidentemente politiche omogenee e uniformi in Europa di tutela dell infanzia, prevede anche la realizzazione di una Banca dati europea che contenga i dati dei minori adottabili e delle coppie con Decreto di Idoneità pronte per accoglierli. Analogo paradosso vale per la kafala ha concluso Griffini - in Italia la comunità marocchina è tra le più numerose e a differenza di Spagna, Francia e Svizzera l assenza di volontà politica impedisce a migliaia di bambini marocchini di essere accolti da famiglie di connazionali che vivono nel nostro paese. Infine, come ribadito in altre occasioni, secondo Oltre l Adozione la cooperazione allo sviluppo

deve essere premessa indispensabile all autorizzazione all Ente da parte della CAI, per scoraggiare il proliferare di enti che di fatto operano come agenzie, incaricate solo di smistare pratiche burocratiche, senza incidere effettivamente nel Paese straniero a beneficio dei bambini abbandonati ed in ottemperanza al principio della sussidiarietà dell adozione internazionale. Milano, 20 luglio 2006. FERMIAMO IL PARTITO DEI PEDOFILI. Le associazioni italiane che si occupano di minori riunite nel coordinamento Oltre l Adozione, lanciano un grido d allarme. La sentenza del Tribunale dell Aja che dà il via libera alla nascita del partito dei pedofili l olandese NVD- non può passare inosservata : lo chiedono a gran voce le associazioni aderenti al Coordinamento Oltre l adozione dopo che il giudice Hofhuis, presidente della Corte, ha respinto il ricorso che ne chiedeva l immediata chiusura e delegittimazione del neonato Nvd, il partito dei pedofili olandesi. La libertà di espressione, di riunirsi, inclusa la libertà di organizzarsi in un partito politico sono le basi di una società democratica : questa la motivazione della sentenza. Una sentenza veramente grave, che legittima la perversa tendenza a considerare i bambini proprietà esclusiva degli adulti, esseri senza diritti, in nome di una presunta libertà. L innocenza dei bambini va tutelata ad ogni livello e una società che si definisca civile non può mostrarsi indifferente di fronte a segnali allarmanti come questo che giunge dall Olanda. Le associazioni del coordinamento Oltre l adozione chiedono a quanti abbiano il potere di intervenire a livello istituzionale di sostenere il loro appello: Fermiamo il partito dei pedofili. Tuteliamo i diritti dell infanzia, primo fra tutti quello all innocenza. Roma- Milano, 8 marzo 2006. Proposte per non far morire le Adozioni Internazionali. Le Adozioni Internazionali nel prossimo programma di Governo. Parlamentari che si mettano dalla parte dei bambini abbandonati e garantiscano il loro diritto alla famiglia. E questo quanto chiedono al futuro Governo gli enti del coordinamento Oltre l adozione che il prossimo martedì 28 marzo si ritroveranno a Roma - Palazzo Rospigliosi (c/o sede Coldiretti), Via XXIV maggio, 43, ore 11 - per discutere e presentare ai futuri parlamentari un documento-appello sul futuro delle adozioni internazionali.

Oltre l adozione, che riunisce gli enti storici, avanzerà una serie di proposte innovative per dare una definitiva svolta alle adozioni internazionali. Stiamo purtroppo, nuovamente assistendo a un drastico calo delle adozioni internazionali, in base agli ultimi dati forniti dalla CAI Commissione per le adozioni internazionali dice Cinzia Bernicchi, portavoce del coordinamento Se non si pone rimedio a una situazione già difficile, si rischia di far morire le adozioni internazionali, a danno di migliaia di bambini in attesa di una famiglia. Per questo chiediamo che il prossimo Governo conduca una politica strategica per le adozioni internazionali, chiediamo ai parlamentari di farsi carico dell abbandono di questi bambini che un domani dovranno diventare persone e cittadini della futura società. Pensavamo erroneamente che la Convenzione dell Aja fosse uno strumento sicuro per la protezione dei minori abbandonati aggiunge Bernicchi - mentre la realtà ci dimostra che è insufficiente e che occorre un forte impegno di tutti, per il bene dei bambini abbandonati: la famiglia All incontro parteciperanno rappresentanti di associazioni e enti autorizzati, politici, giornalisti, per discutere insieme le strade percorribili e dare così un futuro certo alle adozioni internazionali. Milano, 12 dicembre 2005 Lettera aperta delle famiglie di Oltre l Adozione a Roberta Capponi, Presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali Ill.mo Presidente Capponi, ancora una volta l opinione pubblica ha letto e ha saputo di adozioni internazionali per avvenimenti scandalistici e denigratori, rispetto a un istituto di protezione tra i più importanti, se non l unico, per un bambino abbandonato, l accoglienza in una famiglia. E da associazioni di famiglie ci rivolgiamo a Lei, a seguito della recente inchiesta pubblicata dal quotidiano il Messaggero (18, 19, 20 novembre u.s.) che ha portato alla luce episodi inquietanti accaduti in Ucraina. Ancora una volta si è diffuso sconcerto tra le famiglie in procinto di adottare: com è possibile che esista ancora il rischio di finire nelle maglie della frode, nonostante per legge sia obbligatorio rivolgersi a un ente autorizzato che dovrebbe garantire il massimo dell affidabilità? Ogni volta infatti che scoppia uno scandalo in cui è coinvolto un ente autorizzato, ne va della credibilità di tutti. Credevamo che il mercato dei bambini fosse terminato con l avvento degli enti, ma è stata, evidentemente, solo un illusione. Evidentemente c è ente e ente. Forse ci si è preoccupati più di realizzare dei numeri, piuttosto che vegliare sulla correttezza delle procedure. Siamo consapevoli della gravità dell accaduto e del fatto che non ci sia un minuto da perdere. Chiediamo quindi un intervento deciso della CAI perché tuteli le famiglie e i bambini attraverso un controllo ferreo e continuato nel tempo degli enti iscritti all albo. Le Linee Guida, forse, non sono

bastate: occorrono verifiche assidue dal momento in cui la coppia affida il mandato a un ente, fino al completamento della procedura. In ogni caso Oltre l Adozione studierà la possibilità di coinvolgere una società esterna per certificare la trasparenza nelle procedure adottive degli enti autorizzati, a garanzia delle famiglie e dei bambini in attesa di diventare figli. Milano, 7 novembre 2005 Il Coordinamento di Enti Autorizzati Oltre l Adozione si trova nuovamente costretto a riscontrare quanto la Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) stia diventando un organo sempre più burocratico: da un lato calano le adozioni internazionali, per numerose ragioni ma soprattutto per mancati accordi con altri Paesi; dall altro la CAI è latitante su una serie di impegni presi con gli enti autorizzati lo scorso mese di luglio. Lo scorso luglio infatti il Presidente della CAI Roberta Capponi aveva reso noto che, in merito alle autorizzazioni da rilasciare agli enti per operare in nuovi Paesi, tutti i procedimenti si sarebbero dovuti concludere entro 120 giorni prorogabili di altri 30 -: a tutt oggi non si hanno notizie dalla CAI in merito, tutto è fermo. Sono passati 158 giorni: a fronte del lavoro svolto entro i termini previsti dagli enti nei nuovi Paesi monitoraggio, sviluppo dei progetti, ricerca personale, contatti istituzionali non è corrisposto altrettanto impegno da parte della CAI, accelerando le autorizzazioni. Oltre l'adozione ricorda alla Presidente Capponi che le pratiche che la CAI svolge non sono semplici pratiche burocratiche: ogni giorno che passa, è una speranza in meno per un bambino abbandonato che attende una famiglia Milano, 13 gennaio 2005 A seguito dell'incontro svoltosi a Roma con la Commissione Adozioni Internazionali (CAI), il Coordinamenti di Enti 'Oltre l'adozione' e il 'Coordinamento Enti Autorizzati' si esprimono con un comunicato congiunto. I Coordinamenti sottolineano l'importanza di una consultazione da parte delle Istituzioni con gli Enti prima di procedere a modifiche delle normative che riguardano le Adozioni Internazionali, essendo essi stessi i riferimenti 'sul campo'. Considerando che il Ministero per le Pari Opportunità sta lavorando a una riforma delle legge sulle Adozioni Internazionali, i Coordinamenti si augurano che vengano avviati tavoli di consultazione con i suoi rappresentanti. E' indispensabile un rilancio del ruolo della Commissione per le Adozioni Internazionali. Per meglio valorizzare le politiche dell'adozione Internazionale nonché per promuoverne la cultura in Italia e all'estero, il ruolo della CAI deve necessariamente essere rafforzato: solo in questo modo potrà collaborare più concretamente con altri organi istituzionali.

In merito all'emergenza nel sud est asiatico, i due Coordinamenti precisano che l'adozione Internazionale non è al momento lo strumento con il quale affrontare l'emergenza; al contrario è necessario l'aiuto in loco alle popolazioni attraverso il sostegno a distanza. Tuttavia l'adozione Internazionale non è da escludere per il futuro. Milano, 4 gennaio 2005 "In questo momento lo strumento con il quale affrontare l'emergenza nei Paesi colpiti dallo Tsunami è quello dell'aiuto in loco alle popolazioni attraverso il sostegno a distanza e non l'adozione Internazionale". Una posizione molto chiara e netta quella assunta dal Coordinamento degli Enti autorizzati all'adozione Internazionale "Oltre l'adozione" attraverso l'intervento della propria portavoce Cinzia Bernicchi. I centralini degli Enti Autorizzati in questi giorni ricevono decine di chiamate da parte di aspiranti genitori adottivi che, spinti dalla forte emozione per quanto accaduto, danno la propria disponibilità ad adottare un minore rimasto orfano in seguito al maremoto che ha colpito il Sud Est Asiatico. "L'adozione è uno strumento di tutela necessario per i minori in stato di abbandono: in questo momento, però, dobbiamo lasciare che le autorità abbiano i mezzi ed il tempo necessario per accertare la reale situazione di ciascun minore. La solidarietà a questi bambini, ed a queste famiglie che sono rimaste senza nulla, deve invece esprimersi attraverso il sostegno economico ai progetti in loco volti a fronteggiare da subito l'emergenza sanitaria, alimentare e di accoglienza per poter proseguire poi, in una fase successiva, alla ricostruzione". Dobbiamo impegnarci affinché il più alto numero possibile di bambini, ora soli, possa essere ricongiunto alla propria famiglia o presso famiglie di parenti, a famiglie affidatarie o adottive del proprio Paese. Invitiamo quindi tutti coloro che condividono questo approccio, e che desiderano esprimere concretamente la propria solidarietà, a sostenere i progetti avviati dagli Enti aderenti al Coordinamento "Oltre l'adozione" in quelle aree martoriate. Attualmente sono partiti i progetti di: AiBi in Sri Lanka, AMI in India, AVSI in Sri Lanka e Thailandia, CIAI in India, I BAMBINI DELL'ARCOBALENO in Thailandia, NADIA in Thailandia. Milano, 18 novembre 2004 Si è costituito "Oltre l'adozione", coordinamento di Enti Autorizzati per la Sussidiarietà dell'adozione Internazionale, fondato da nove associazioni: Ai.Bi. - Associazione Amici dei Bambini, AMI - Amici per le Missioni Indiane, AVSI Associazione Volontari per il Servizio Internazionale, Associazione IL CONVENTINO, CIAI - Centro Italiano Aiuti all'infanzia, CRESCERE INSIEME onlus,

Fondazione PATRIZIA NIDOLI Onlus, I BAMBINI dell'arcobaleno Bambarco Onlus e NADIA - Nuova Associazione di Genitori Insieme per l'adozione Onlus. Il Coordinamento, aperto a tutti gli Enti che condividano i principi ispiratori fissati nello Statuto e nel Codice Deontologico, vuole essere un punto di riferimento politico e culturale nei confronti delle istituzioni italiane ed estere, del mondo della comunicazione e delle varie componenti della società civile internazionale. "Obiettivo primario di "Oltre l'adozione" è promuovere, difendere e diffondere una cultura dell'adozione Internazionale, nel rispetto della centralità del bambino e in linea con il principio di sussidiarietà indicato nella Convenzione de L'Aja del 1993 - dice Cinzia Bernicchi, portavoce di "Oltre l'adozione" - L'adozione è infatti l'ultimo strumento di tutela possibile per il minore in stato di abbandono, quando altri interventi di protezione nel proprio Paese d'origine - sostegno alla famiglia originaria, adozione nazionale, affido - si siano rivelati irrealizzabili" Secondo gli Enti fondatori di "Oltre l'adozione", è necessario che sia promossa una politica estera a favore dei bambini a rischio o in stato di abbandono nei Paesi esteri, nonchè una maggiore cooperazione tra le Autorità Centrali per l'adozione Internazionale dei Paesi esteri e gli Enti Autorizzati. "Il Coordinamento, che favorirà la collaborazione tra i soggetti coinvolti nel percorso adottivo - Enti, Tribunali per i Minorenni, Enti Locali, Servizi territoriali - precisa Luciano Vanti, Segretario generale di "Oltre l'adozione" - si pone, come primo obiettivo, di realizzare una Carta dei Servizi che sia uno strumento di trasparenza rispetto all'operato degli Enti nel rapporto con le coppie adottive e le istituzioni".