PIANO DI GESTIONE. Valutazione delle esigenze ecologiche di habitat e specie



Documenti analoghi
Art. 1 (Istituzione del Parco Marino Regionale Riviera dei Cedri )

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 03_SAN

Art. 1 (Istituzione) 2. Il parco è classificato ai sensi dell art. 10, comma 1 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10 come parco marino.

PIAE TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA

PIAE TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini. COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA

- che attualmente il Lazio è interessato da 6 aree protette nazionali e da 69 aree protette regionali

Lamezia Terme La Fascia Costiera

Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura Fulvio CERFOLLI, PhD

I punti di partenza: Direttiva Uccelli selvatici (79/409/CEE) 194 specie di Uccelli (allegato I) e specie migratrici

Macroambito G Il territorio dei Parchi Nazionali

Riproduzione di specie dunali minacciate

I Biomi. Corso di Ecologia Applicata - Prof. Simona Castaldi Dipartimento di Scienze Ambientali - SUN

IL VERDE PUBBLICO 2.0

P.TA A MARE VIA DI VIACCIA

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 18_SML

TITOLO 3 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E PAESAGGISTICHE Art Unità di paesaggio

Fondali oceanici. Fosse: profonde fino a m. Dove il fondale si consuma (subduzione)

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI IMPERIA AL SINDACO DI POMPEIANA

-La crisi della diversità

DESCRIZIONE DEL SITO TIPO D INTERVENTO

Mauro De Osti Sezione Parchi, Biodiversità, Programmazione Silvopastorale e Tutela dei Consumatori Regione del Veneto

COMUNE DI ROCCA S. GIOVANNI OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA RELAZIONE TECNICA

LA DIVERSITÀ BIOLOGICA

COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO. Piano di Classificazione Acustica. adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

OSSERVAZIONI AL PROGETTO DI CENTRALE FOTOVOLTAICA IN LOCALITÀ PIANETTO IN COMUNE DI MONTESCUDAIO

Comune di Favignana località Torretta Cavallo


La Francia fisica PONTE DI TRANSITO. In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo

Provincia di Varese COMUNE DI ALBIZZATE. Studio del reticolo idrico comunale (D.G.R. del n 7/7868 e s.m.i.)

REGIONE LIGURIA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO RURALE PER IL PERIODO

Bio i d o i d v i er e s r i s t i à à in i n r e r t e e.

Estratto Elaborato A7 PIT. Localizzazione siti oggetto di osservazione COMUNE DI EMPOLI. Servizio Urbanistica

OGGETTO: Progetto per la realizzazione di un fabbricato rurale in C/da Fosse Vill. Paradiso.

L ambiente è costituito da: una componente abiotica - (aria, acqua, terra, rocce, ecc.)

Direzione Ambiente. Guida tecnica

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

Indice degli Elaborati del PdG PIANO DI GESTIONE. Ambito territoriale di Isola di Pantelleria. versione conforme al DDG ARTA n 603 del 26/06/2009

La macchia mediterranea. Creato da Francesco e Samuele.

1. La Direttiva «Habitat» 1

IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE. Disegno e Storia dell Arte_PATRIMONIO CULTURALE

OGGETTO: Trasmissione osservazioni al Piano di Governo del Territorio del Comune di Mesero ai sensi dell art. 14, comma 3 del d.lgs. 152/2006.

Livorno. Via Delle Galere n. 3 Piano 4 int. 10. Sub 450

BIODIVERSITÀ DEI SUOLI ITALIANI: IL CONTRIBUTO DEGLI ACARI ORIBATEI

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI

E inoltre da sottolineare il ruolo che Lanzo ha svolto e tuttora svolge come punto di riferimento per le

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05

La Rete Ecologica del Veneto

1. INSERIMENTO URBANISTICO

Cassa depositi e prestiti. Residenziale Immobiliare 2004 SpA

sis i tema m o ga g ni n c i o o d i d i a ree p r p ot o ette

Premessa La presente Relazione è redatta in applicazione del DPR 357/97 art. 5, comma 6

OSPEDALE SAN LEOPOLDO MANDIC -MERATE PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE PAESAGGISTICA

Urbino Futuro Srl. Centro polifunzionale e nodo di scambio Nuova Porta Santa Lucia. Inquadramento. Introduzione. Descrizione intervento.

La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007

ILLUMINAZIONE di esterni, inquinamento luminoso e RISPARMIO ENERGETICO

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

P I A N O D E L L A R I C O S T R U Z I O N E

Base di lavoro. Idea principale

Difesa del suolo e pianificazione dei bacini idrografici

Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna S.A.R.A. SISTEMA AREE REGIONALI AMBIENTALI

3.4. Aree protette (a cura dell Ufficio Verde Pubblico e Aree Protette - Comune di Fano)

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

L inventario delle azioni di tutela attiva e di ricostruzione della connettività nell Ambito Territoriale Omogeneo della Val di Cembra

Azioni di conservazione. Pagina 1

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

L idrovora di Ca Vendramin: le nostre ricerche. Classe IV B T.I.M. I.P.S.I.A. Porto Tolle (Ro)

Igiene urbana. Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma. Anno a cura di Mirko Dancelli

COMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000

SCHEDE DESCRITTIVE AREE DEGRADATE

Atlante delle specie faunistiche indicatrici di qualità ambientale nel territorio della Provincia di Milano

IL GLOBAL SERVICE, servizi complessivi

UNITÀ ABITATIVA SITA IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala A, piano terra, int. 2

COMUNE DI PIOMBINO DESE INTERVENTO EDILIZIO CONVENZIONATO IN ZONA RESIDENZIALE C2-301 RELAZIONE

COMUNE DI BUTTAPIETRA Provincia di Verona

OPPORTUNITÀ D INVESTIMENTO:

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Installazione di pannelli fotovoltaici su fabbricato di civile abitazione. in Laterina - Comune di Laterina

PIANO DI GESTIONE della Zone di Protezione Speciale (ZPS) ARTICOLAZIONE DEL PIANO

Dato atto che la commissione consiliare urbanistica ha espresso in data parere in merito al presente provvedimento;

Figura Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti

BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati

Università degli Studi della Basilicata Corso di Laurea in Scienze Geologiche (Biennio Specialistico) Corso di DINAMICA COSTIERA

Il sistema informativo territoriale della Carta del Rischio

FAC SIMILE RELAZIONE PAESAGGISTICA REDATTA IN FORMA COMPLETA

I lavori per la realizzazione di un parcheggio nel centro storico, nei pressi di Palazzo de Curtis e

PIANO CASA FRIULI VENEZIA GIULIA SCHEDA SINTETICA

Progetto Preliminare Adottato con delibera del Consiglio Comunale n.. del.

UNITÀ ABITATIVA SITA IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala B, piano terra, int.1

Ecolezione : a cura di Matteo Franco e Andrea Bortolotto classe 2 c IPAA G. Corazzin, ISISS Cerletti

L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI

Il Sottoscritto. Residente in via.n... [ ] proprietario (od avente titolo) Codice Fiscale.. [ ] titolare della Ditta... con sede legale in...

RELAZIONE PAESAGGISTICA

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE N. 30/2000 SULL INQUINAMENTO ELETROMAGNETICO. SOMMARIO

IL MARE CHE VORREI..UN SOGNO DIVENUTO REALTA

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

Indice 1. PREMESSA INTERVENTO DI PROGETTO DETERMINAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO RISULTATI... 7

Transcript:

PIANO DI GESTIONE RESIDUI DUNALI DELLA SICILIA SUD ORIENTALE (SIC: ITA080001 - Foce del Fiume Irminio; ITA08000 - Punta Braccetto-Contrada Cammarana; ITA080006 - Cava Randello, Passo Marinaro; ITA080007- Spiaggia di Maganuco; ITA080008 - Contrada Religione) di habitat e specie COORDINAMENTO Dott.ssa Maria Carolina Di Maio, Direttore delle Riserve Naturali, referente tecnico dei P.d.G. Provincia regionale di Ragusa Prof. Alfredo Petralia, Dipartimento di Biologia Animale M. La Greca, Università Catania Settembre 009

Il Piano di Gestione, coerentemente con quanto previsto dall art. 6 comma 1 della Direttiva 9//CEE Habitat, partendo dalla valutazione dello status degli habitat e delle specie di interesse comunitario del sito e delle relative criticità, individua le misure di conservazione e le tipologie di intervento più adeguate per la tutela, e ove possibile per l incremento, della biodiversità, suggerendo un modello di sviluppo ecocompatibile delle attività socioeconomiche che insistono sia all interno, che all esterno del sito stesso. Il presente Piano di Gestione, coerentemente con la normativa di settore, sarà sottoposto ad istruttoria per approvazione da parte dell Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente; lo stesso avrà la validità che verrà definita dagli organi competenti e se normato, verrà sottoposto ad una valutazione delle attività con revisione periodica. A VALUTAZIONE GENERALE DEI SITI Il PdG dei Residui dunali della Sicilia sudorientale comprende siti di interesse comunitario: ITA080001 Foce del Fiume Irminio; ITA08000 Punta Braccetto-Contrada Cammarana; ITA080006 Cava Randello, Passo Marinaro; ITA080007 Spiaggia di Maganuco; ITA080008 Contrada Religione. Nella tabella sottostante, per ognuno di essi è indicata l area in ha ed i comuni nel cui territorio insiste il loro perimetro. Codice Denominazione Ettari Comuni ITA080001 Foce del Fiume Irminio 1 Ragusa, Scicli ITA08000 Punta Braccetto, contrada Cammarana 09 Vittoria, Ragusa ITA080006 Cava Randello, Passo Marinaro 97 Ragusa ITA080007 Spiaggia Maganuco 168 Modica, Pozzallo ITA080008 Contrada Religione 9 Modica Sulla base dell allegato 1 del Manuale per la gestione dei siti Natura 000, i SIC ITA08000, ITA080007 e ITA080008 rientrano nella tipologia Dune consolidate (DC/1), mentre i siti ITA080001 e ITA080006 rientrano nella tipologia Siti eterogenei (SE/). Il perimetro del SIC ITA080001 è incluso quasi interamente in quello della Riserva Naturale Speciale Biologica Macchia Foresta del fiume Irminio, istituita con D. A. n. 1 del 7 giugno 198, ampliata con D.D.G. n. 61/ del 1 settembre 001 ed ulteriormente modificata con D.D.G n. 17 del marzo 008 dell Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana ed affidata in gestione alla Provincia Regionale di Ragusa con il D. A. n. /89. L attuale perimetrazione della R.N.S.B. Macchia Foresta del fiume Irminio, definita con la planimetria allegata al D.D.G n. 17 del marzo 008, occupa una superficie pari a circa 69 ha tra area di riserva (zona A) e area di pre-riserva (zona B), interessando circa il 9% della superficie complessiva del SIC, dal cui perimetro sono escluse diverse particelle che riguardano alcune aree occidentali della Riserva. Tutti i SIC, essendo localizzati sulla costa meridionale orientale della Sicilia, ricadono nella fascia bioclimatica termomediterranea inferiore semiarida. VALORE NATURALISTICO I SIC compresi PdG dei Residui dunali della Sicilia sudorientale sono caratterizzati dalla presenza di habitat sabbiosi dei sistemi dunali e retrodunali, tuttavia ognuno di essi presenta caratteristiche e peculiarità naturalistiche ed una variegata e differenziata utilizzazione del suolo che vengono qui di seguito brevemente tratteggiate. 8

ITA080001 Foce del Fiume Irminio Il sito si caratterizza per ospitare un significativo esempio di macchia-foresta a Ginepro e Lentisco su cordone dunale e vegetazione ripariale lungo il tratto terminale del fiume Irminio. La macchia foresta a Ginepro marittimo rappresenta una eccezionale testimonianza della vegetazione e del paesaggio che un tempo caratterizzavano e connotavano le coste sabbiose della Sicilia meridionale. Tali aspetti, ormai quasi del tutto scomparsi, rivestono una notevole importanza scientifica, per le numerose piante ed animali legati ed adattati agli ambienti psammici, dunali e retrodunali, che risultano in pericolo di estinzione in relazione alla scomparsa e/o alla rarefazione dei loro habitat elettivi, determinata dalla urbanizzazione e dalla massiccia utilizzazione delle spiagge per la balneazione e più in generale a scopi turistici. Nelle ultime centinaia di anni, ed in particolare nel corso del XX secolo, le dune di estuario in tutta la nostra isola sono state spianate, o comunque drasticamente impoverite della originaria copertura vegetale, per far spazio alle pratiche agricole o allo sviluppo urbanistico, con l edificazione di case e villette. In questo contesto il sistema dunale presente alla foce del fiume Irminio è rimasto un caso pressoché unico(è presente analogo cordone dunale anche a Vendicari, ma con facies distinta), che ha conservato valori naturalistici che ne impongono la conservazione in quanto esemplificativo della direzione da seguire nei processi di ricostituzione della naturalità, laddove questa ricostituzione si riveli necessaria ai fini della conservazione delle risorse naturali (suolo, falde acquifere, etc.), o al loro ripristino. Si tratta in ogni caso di un ambiente caratterizato da elevata biodiversità che ospita specie vegetali rare e/o stenotope la cui tutela risulta fondamentale ai fini di contribuire al mantenimento della biodiversità a livello globale (Juniperus oxycedrus subsp. macrocarpa, Lycium intricatum, Asparagus horridus, Launaea fragilis, Ephedra fragilis, Retama raetam subsp. gussonei, Phillyrea latifolia, Rhus tripartita, Rhus pentaphylla, etc.) Il sito include anche il tratto terminale del fiume Irminio e la sua foce, che ospita una ricca ed articolata fauna vertebrata. Funge infatti da area di sosta e per molte specie di Uccelli migratori, ospita significative popolazioni della Testuggine palustre e del Colubro leopardiano e può annoverare una ricca ittiofauna, con specie meritevoli della massima tutela in relazione alla loro relativa rarità. Anche la fauna invertebrata si presenta ricca ed articolata, con presenza di specie di interesse comunitario, in relazione alla elevata eterogeneità ambientale che caratterizza il sito. E possibile riscontrare specie endemiche o rare fra la fauna dulcacquicola, riparia, psammmofila e floricola. Un porzione di considerevole estensione è rappresentata dal cordone dunale generato nel corso del tempo dalle sabbie trasportate dal fiume Irminio, che qui ha il suo estuario. Tale cordone nella parte rivolta verso il mare è coperto da formazioni a Juniperus oxycedrus subsp. macrocarpa (Ephedro-Juniperetum macrocarpae, riferibile alla codifica 0), mentre nella parte di entroterra è coperto da una macchia a Pistacia lentiscus, Ephedra fragilis e Lycium intricatum, con individui sparsi di Myrtus communis e pertanto a lieve incidenza sul paesaggio vegetale,. Tali associazioni sono riferibili al Myrto-Pistacietum lentisci e all Ephedro-Pistacietum lentisci. Una porzione del sito rappresenta la sede di un antico acquitrinio retrodunale (facente parte delle ben più estese paludi dette dei Mazzarelli ), oggi prosciugato, che mostra formazioni a mosaico, tuttora in evoluzione, contrassegnate dalla dominanza di varie facies del Pistacietum lentisci. Ad ovest della duna, si può osservare sia il Palmetto (Chamaerops humilis) che la Retama raetam subsp. gussonei (afferenti entrambe le formazioni alla codifica 0). Sono altresì presenti, soprattutto lungo la linea di costa del lato orientale della foce, dune allo stato embrionale (afferenti alla codifica 110), caratterizzate dalla presenza di Atriplex tornabenii, Elymus farctus, Eryngium maritimum, Cakile maritima, Elymus farctus e Pancratium maritimum ed habitat riferibili al retroduna mesofilo delle dune allo stato embrionale (afferente alla codifica 110), caratterizzati dalla 8

presenza di Limonium virgatum, Elymus athericus, Aeluropus littoralis e Juncus acutus. Gli ambiti golenali del corso del fiume Irminio ospitano da boschi ripari a galleria (afferenti alla codifica 9A0) dominati da Salix alba, Populus nigra e da liane (prevalentemente Clematis vitalba). I terreni in pendio e fortemente ciottolosi situati sul lato sinistro del corso del Fiume Irminio, sono caratterizzati da formazioni a Calicotome infesta e Rhus tripartita (Calicotomo-Rhoetum tripartitae, riconducibili alla codifica 0). Circa l 1,% del sito è interessato da aree urbanizzate e reti stradali, mentre più del 7% è utilizzato per scopi agricoli, con il % rappresentato da colture in serra. ITA08000 Punta Braccetto-Contrada Cammarana Il sito, che presenta vari tipi di substrati (calcarenitici, sabbiosi e marnosi) rappresenta uno dei pochi territori siciliani che ospita una varietà di formazioni vegetali del tutto peculiari: formazioni di scogliera a Crucianella rupestris; formazioni arbustive a Limoniastrum monopetalum; associazioni dominate da Helichrysum conglobatum var. compactum; formazioni di duna con Ginepro coccolone, Retama raetam e Ephedra fragilis e Malcolmietalia con Muscari gussonei. Nel tratto marino antistante sono presenti praterie sommerse a Cymodocea nodosa. La sua notevole biodiversità trova una plausibile spiegazione sopratutto nella varietà delle condizioni fisiche (suoli, esposizioni, etc.), ma anche nel suo ampio retroterra che fino a qualche decennio fa era caratterizzato da condizioni di buona naturalità. La rarità delle cenosi vegetali presenti, alcune delle quali uniche in Sicilia, imporrebbero con assoluta priorità l adozione di misure di tutela integrale. La fauna invertebrata annovera numerose specie endemiche strettamente legate agli ambienti dunali e retrodunali e talora localizzati in poche stazioni della Sicilia meridionale. Si tratta di una fauna che presenta numerosi adattamenti morfo-funzionali agli ambienti aridi e psammici, il cui studio riveste un grande interesse scientifico dal punto di vista ecoetologico e biogeografico. L importanza del sito è enfatizzata dalla rarità con cui oggi si riscontrano aree di questo tipo lungo il litorale meridionale siciliano, queste ultime sono infatti pressoché scomparse a seguito di urbanizzazioni incontrollate. Ciò che rimane andrebbe quindi attentamente e scrupolosamente tutelato per conservare, almeno in parte, biocenosi e habitat ormai rari ed in via di scomparsa. In particolare, l area di Punta Braccetto è costituita da una scogliera calcarea, che nel tratto iniziale, che si sviluppa da sud-est a nord-ovest, ospita formazioni ad Asparago- Limoniastretum monopetali. Spostandosi verso nord-ovest si incontra il Crucianelletum rupestris, mentre su sottili strati di sabbia si insediano Triplachne nitens, Daucus gingidium, Catapodium pignattii, Orobanche sanguinea, etc, e sul piccolo promontorio del Bianco piccolo sono presenti le formazioni vegetali caratterizzate dalla presenza di Helichrysum conglobatum var. compactum. Una porzione di considerevole estensione è rappresentata da dune colonizzate da Juniperus oxycedrus subsp. macrocarpa, Retama raetam e Ephedra fragilis. In Contrada Passo Marinaro, in corrispondenza della necropoli greca del Rifriscolaro, è presente il Vulpio-Leopoldietum gussonei, annoverante tra le caratteristiche Muscari gussonei, Maresia nana, etc. È qui presente anche l associazione a Juniperus turbinata e Quercus calliprinos. Sotto cespi di Retama raetam è poi riscontrabile l endemica Torilis webbii. Circa l 8% del sito è interessato da aree urbanizzate e reti stradali con più del,7% occupato da villaggi turistici e strutture per il divertimento, mentre più del 9% è utilizzato per scopi agricoli, con circa il % rappresentato da colture in serra. Più del % dell area del SIC è inoltre interessata da Pinete artificiali a Pinus pinea. All interno del SIC è inoltre presente un vivaio dell Azienda Foreste Demaniali. ITA080006 Cava Randello, Passo Marinaro Sito di notevole interesse geobotanico con aspetti vegetazionali altrove pressoché scomparsi: aspetti di macchia con Teucrium fruticans (Cava Randello), rarissimi esempi di 8

boschetti con Quercus calliprinos (Passo Marinaro), presenza di specie endemiche di interesse comunitario quali ad esempio Leopoldia gussonei. Il sito risulta interessante anche dal punto di vista faunistico per la presenza di numerose specie di Vertebrati, e di una articolata fauna invertebrata che annovera specie endemiche, o ad areale ristretto, e specie rare molto localizzate in Sicilia. L eliminazione dell originario bosco chiuso a Quercus ilex e la sua sostituzione con la macchia mediterranea aperta, per la creazione di una riserva di caccia, ha accresciuto nel corso del tempo la eterogeneità ambientale e conseguentemente la biodiversità di questo biotopo che ospita una grande quantità di specie rare e endemiche. Nel sito è possibile osservare la più vasta popolazione siciliana di Juniperus turbinata, che evidentemente qui trova i suoli adatti al raggiungimento della sua piena espressività e formazioni dei Malcolmietalia con presenza della specie di interesse comunitario Muscari gussonei. All interno del SIC sono presenti numerosi habitat di notevole interesse naturalistico, fra i quali alcuni di interesse comunitario. Le marne degradanti verso il fondovalle rappresentano terreni molto aridi in gran parte afitici in cui si insediano formazioni termomediterranee pre-desertiche dominate da Hedysarum glomeratum, Catapodium marinum, etc. punteggiati da rari esemplari di Rhus pentaphylla (habitat riferibili alla codifica 0). Altri ambienti rilevanti sono le sabbie rosse con formazioni arborescenti con Juniperus turbinata (habitat riferibili alla codifica 10) e le sabbie rosse miste a rocce calcaree, con Quercus ilex e rari esemplari di Quercus calliprinos (habitat riferibili alla codifica 90), orientati, in assenza di disturbo antropico, verso la ricostituzione della originaria lecceta. I pendii umidi e acidificati sono dominati da formazioni a Rhamnus alaternus e Teucrium fruticans ricchi di Cistus sp. pl., mentre nei fondovalle si rinvengono aspetti degradati riferibili ai Populietalia albae (codifica 9A0). Circa l % del sito è interessato da aree urbanizzate e reti stradali, mentre più del 6% è utilizzato per scopi agricoli, con più dell 11% rappresentato da colture in serra, che appaiono in sensibile incremento sia all interno che all esterno del SIC. ITA080007 Spiaggia di Maganuco Sito di notevole interesse biogeografico assediato dall'incalzante antropizzazione, ma che conserva ancora interessanti lembi di vegetazione psammofila ed ambienti alofili nelle depressioni retrodunali. La sua importanza è legata alla estrema rarità con la quale è possibile riscontrare ambienti similari in buone condizioni di naturalità lungo la fascia costiera della Sicilia meridionale. Esso è caratterizzato da un interessante avifauna sia stanziale che migratrice e da fauna invertebrata legata ad ambienti costieri dunali e retrodunali. Dal punto di vista floristico e vegetazionale, nonostante la forte pressione antropica che tende a ridurne gradualmente la estensione, il sito presenta ancora delle aree in discrete condizioni di naturalità e ad elevata biodiversità, con una presenza di specie di Orchidacee molto numerosa se si considera il carattere di habitat costiero con prevalenza di suoli sabbiosi. Fra queste è da segnalare l endemismo siculo Serapias orientalis siciliensis. Nelle cinture semiumide delle depressioni retrodunali è presente la classe Sarcocornietea fruticosae (riferibile alla codifica 10) con la presenza di Sarcocornia perennis, Sarcocornia fruticosa, Halimione portulacoides e Arthrocnemum macrostachyum. Nelle depressioni umide d inverno e asciutte d estate si rilevano associazioni rappresentative dei Juncetalia maritimi (riferibili alla codifica 110) quali Limonio-Juncetum acuti, Imperato- Juncetum tommasinii e Schoeno-Plantaginetum crassifoliae, caratterizzate nel loro insieme da Juncus maritimus, Hordeum maritimum, Juncus acutus, Plantago crassifolia, Centaurium spicatum, Schoenoplectus littoralis, Arthrocnemum macrostachyum, Imperata cylindrica. 8

Relativamente integro è ancora il sistema delle dune incipienti con l Associazione Agropyretum mediterranei (riferibile alla codifica 110) a Elymus farctus, Sporobolus virginicus, Launaea resedifolia, Eryngium maritimum, Euphorbia paralias, Echinophora spinosa, Ammophila arenaria. Sempre sulle dune incipienti e a contatto con la spiaggia trovano spazio associazioni dei Cakiletea maritimae (riferibili alla codifica 110) con Cakile maritima, Atriplex tornabeni (estremamente effimera), Salsola kali subsp. kali, Salsola kali subsp. tragus, Glaucium flavum, Polygonum maritimum, Euphorbia paralias. Relativamente ben sviluppate sono le dune consolidate dalle associazioni dell Ammophiletea (riferibili alla codifica 10) con Ammophila arenaria subsp. australis, Launaea resedifolia, Echinophora spinosa, Medicago marina, Scolymus hispanicus, Euphorbia paralias. I Malcolmietalia (riferibili alla codifica 0) sono presenti con aspetti molto impoveriti che ospitano soltanto Maresia nana e Vulpia membranacea. Anche il Crucianelletum maritimi (riferibile alla codifica 10) risulta oggi estremamente impoverito essendo caratterizzato quasi esclusivamente da Pancratium maritimum. Nelle ristrettissime aree rocciose, potenzialmente colonizzabili da garighe a Coridothymus capitatus, ma a contatto con sentieri e altre sedi di antropizzazione è presente abbondantemente l endemismo Antirrhinum siculum. Più 60% del sito è interessato da superfici artificiali, con il 0% occupato dall area industriale ed artigianale dell ASI di Modica, poco meno del % da reti e raccordi stradali e più del % da altri tipi di urbanizzazione. Circa il % del territorio è invece utilizzato per scopi agricoli. ITA080008 Contrada Religione Sito di notevole interesse naturalistico, che assediato e penetrato dall'incalzante antropizzazione, ha recentemente quasi del tutto perduto, sia in senso qualitativo che quantitativo, gli elementi caratteristici della vegetazione e della fauna psammofila e degli ambienti salmastri. Gli ambienti alofili retrodunali sono stati degradati dall immissione di acqua dolce proveniente da insediamenti abitativi finalizzati alla ricreazione e alla balneazione. Il sito presenta di tre aree ecologicamente ben distinte: le scogliere calcaree, le spiagge con relative formazioni dunali e lo stagno retrodunale. Sulle scogliere sono presenti popolazioni di Limonium hyblaeum, Limonium virgatum e con straordinaria abbondanza di Limonium sinuatum. Altre specie da citare sono Thymelaea hirsuta, Helichrysum conglobatum var. compactum (caratteristiche del Thymelaeo- Helichrysetm siculi), Plantago macrorhiza, Lotus cytisoides, Reichardia picroides var. maritima. Tutte le formazioni presenti sulla scogliera sono da inquadrare nei Crithmo- Limonion. Nelle depressioni umide d inverno e asciutte d estate si rilevano associazioni rappresentative dei Juncetalia maritimi (riferibili alla codifica 110) quali Limonio-Juncetum acuti, Imperato-Juncetum tommasinii e Schoeno-Plantaginetum crassifoliae, caratterizzate nel loro insieme da Juncus maritimus, Hordeum maritimum, Juncus acutus, Plantago crassifolia, Centaurium spicatum, Schoenoplectus littoralis, Arthrocnemum macrostachyum, Imperata cylindrica. La zona del pantano ha cambiato i suoi caratteri in senso oligotrofico per la summenzionata immissione di acque dolci. In essa le associazioni dei Juncetalia non si trovano che in sparuti esempi in estrema condizione di impoverimento, altrettanto può dirsi per le già segnalate associazioni dei Molinio-Holoschoenion, di cui si rinviene con una certa frequenza soltanto la caratteristica Holoschoenus australis. In questo ambiente, non più con carattere di pantano salmastro, ma di laghetto a debole salinità si sono insediate formazioni nuove afferenti ai Phragmiteta. Un aspetto interessante, nonostante la 86

tendenza generale al degrado, è la presenza della rara Erianthus ravennae (presente solo nella Sicilia sud-orientale e ai laghetti di Marinello). Ancora esistente è il sistema delle dune incipienti le dune consolidate ed il Crucianelletum maritimi che presentano gli stessi elementi vegetazionali del sito precedente, sebbene con aspetti generalmente più impoveriti e degradati. Il sito è comunque da tutelare per la presenza di numerosi taxa vegetali rari o endemici: Limonium hyblaeum, Limonim sinuatum, Erianthus ravennae, Helichrysum conglobatum var. compactum, nonché per la presenza delle due Orchidaceae Barlia robertiana e Orchis coriphora. Più del 18% della superficie del sito è interessata dalla edificazione ad uso residenziale di tipo turistico, mentre più del % è utilizzata per scopi agricoli quasi e esclusivamente destinata alla serricoltura subentrata negli ultimi decenni ai vigneti ad uva da mosto, un tempo piuttosto rinomati nella zona. 87

VALORE PAESAGGISTICO, STORICO E ARCHEOLOGICO All interno di alcuni SIC ricadono aree di interesse archeologico vincolate ai sensi dell art. 1, lettera m, del D. L. n. del 00 ed in particolare: a) SIC ITA080001 Foce del fiume Irminio: aree archeologiche sono ubicate in: - Contrada Maestro, dove sono presenti un abitato greco di età arcaica_classica (VI-IV sec. a.c.), un abitato Preistorico (XIX-XIV sec a.c.), una Necropoli cristiana (IV sec. a.c.) e un Emporio Greco-arcaico (dal bronzo antico al II sec. d.c.); - Contrada Passo Palma, dove si rinvengono tracce di ceramica romana (III sec. d.c.) - Contrada Fornelli, con una necropoli cristiana a grotticelle (IV sec. d.c.) - Contrada Giardinelli, tracce di ceramica greco-classica e romana (III sec d.c.). All interno dell area sono state identificati anche percorsi delle Regie Trazzere. b) SIC ITA08000 Punta Braccetto-Contrada Cammarana, che ricade parzialmente nel parco archeologico di Kamarina; c) SIC ITA080006 Cava Randello, Passo Marinaro, che ricade interamente all interno del parco archeologico di Kamarina, nel quale sorgono alcune necropoli (V - II sec. a.c.). Il patrimonio rurale edilizio fisso presente all interno dei siti è differenziato, comprendendo sia fabbricati di indubbio valore storico-architettonico, quasi sempre complessi rurali e padronali parte dei quali destinatati alla residenza, che casolari, masserie ed altri manufatti quali magazzini e palmenti. Di solito si tratta di tipologie edilizie a corte di dimensioni contenute, di varia datazione. Per quanto riguarda i beni architettonici sottoposti a tutela ai sensi del Decreto 8 Giugno 1990, pubblicato nella G.U.R.S. n. 6 del 8 Luglio 1990, all interno del SIC ITA08000 Punta Braccetto-Contrada Cammarana è da segnalare la presenza in località Torre di mezzo della Torre Vigliena, di cui oggi rimangono soltanto alcuni ruderi. Le sue origini non sono recenti, fu costruita intorno al 1600, e serviva per controllare i due golfi laterali. Era un avamposto militare con notevoli armamenti e con un presidio fisso di soldati. Oltre all azione erosiva del tempo, contribuì alla sua distruzione lo sbarco alleato durante la seconda guerra mondiale. 88

VALORE PAESAGGISTICO, STORICO E ARCHEOLOGICO All interno del SIC ITA08000 Vallata del Fiume Ippari (Pineta di Vittoria) si trovano diverse aree di interesse archeologico, situate in prevalenza nelle contrade Lavinia, Castelluccio, Martorina, San Lorenzo, Colobria, mentre alla foce dell Ippari, non ricadente comunque nel territorio del SIC, insiste l antica città di Camarina. In particolare nel sito insistono le aree archeologiche qui di seguito descritte: - L'abitato e la necropoli di Camarina che si estende fino all insediamento turistico di Kastalia, occupando l area di Torre Maiello e del complesso agricolo Baglieri; - La località di Piano Resti, che è un insediamento preistorico, ed occupa un area a cavallo della strada provinciale Scoglitti Santa Croce Camerina; - La località di S. Rosalia dove sono state trovate tracce di abitato rupestre di età bizantina (V-VI-VII sec. d.c.); - La località Castello dove è stato rinvenuto un abitato rupestre di epoca bizantina (V-VI- VII sec. d.c.) ed una necropoli a fossa del XIX sec. d.c.; - La località Martorina, nella quale è stato rinvenuto un abitato rupestre di età bizantina e medioevale (V-VIII-XIX sec. d.c.); - La località di Torrevecchia dove sono stati rinvenuti rinvenimenti di necropoli cristiana (IV sec. d.c.), oltre ad una necropoli greca (V secolo a.c.); inoltre in quest'ultima località sono stati ritrovati resti di ceramica preistorica e tombe dell antica età del bronzo - facies castellucciana necropoli e villaggio, oltre a resti di sepolture di epoca greco-classica (V sec. A.C.); - In località Nipitella, sono stati ritrovati resti sparsi di ceramica dell antica età del bronzo (facies castellucciana XIX XIV sec. A.C.); - In località Mendolilli sono stati ritrovati rottami di età preistorica I età del bronzo (XIX XIV sec. A.C.). Il patrimonio rurale edilizio fisso presente all interno del sito è differenziato, comprendendo sia fabbricati di indubbio valore storico-architettonico, quasi sempre complessi rurali e padronali parte dei quali destinatati alla residenza, che casolari, masserie, mulini ed altri manufatti quali magazzini e palmenti. Di solito si tratta di tipologie edilizie a corte di dimensioni contenute, databili fra il tardo settecento e l ottocento. Nella valle sono presenti fornaci per la produzione della calce e cave di pietra da costruzione. All interno dell area sono state identificati anche i percorsi delle Regie Trazzere, qui di seguito descritti: 89

- Reggia Trazzera dei Cappuccini, che partendo da Vittoria, costeggia il Cimitero e attraversa la strada comunale Gelati fino ad arrivare alla strada comunale consorziale Pace-Zaccatazza. Alcuni tratti della Regia Trazzera non sono percorribili in quanto chiusi con cancelli posti dai proprietari dei terreni limitrofi alla stessa; - Reggia Trazzera San Silvestro e Reggia Trazzera Colorbia-San Silvestro, che attraversano la Riserva Pino d Aleppo nelle località San Silvestro, Targena e Colobria. Alcuni tratti sono percorribili ed altri fuori della Riserva sono asfaltati. Trattandosi di proprietà demaniale, il recupero dei tratti ricadenti nel sito, nonché il ripristino della percorribilità delle sopra indicate trazzere, sono stati inseriti come interventi nel Piano Triennale OO.PP. della Provincia Regionale di Ragusa Ente Gestore della Riserva. Per quanto riguarda i beni architettonici sottoposti a tutela ai sensi del Decreto 8 Giugno 1990, pubblicato nella G.U.R.S. n. 6 del 8 Luglio 1990, all interno del SIC è da segnalare la presenza di diverse aree di valore storico-architettonico quali: Villa Salina e Villa Alba per il pregio architettonico; Case Carnazza,Tremolazza e Torrevecchia per la valenza etnoantropologica legata alle tradizioni ed usi locali; Mulino di Castelluccio, detto Mulino do risu; L intera area del SIC è sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi dell art. 16 del D. L. n. 1 del 00 (ex 197/9). 90

A.1 DESCRIZIONE DELLE ESIGENZE ECOLOGICHE DELLE SPECIE DEGLI HABITAT DI INTERESSE COMUNITARIO E DELL ALLEGATO IV DELLA DIRETTIVA CEE /9 E DEL CAMPO. (MOTIVAZIONE A E B) DELLA SCHEDA NATURA 000 PRESENTI ALL INTERNO DEL SITO A.1.1 Schede descrittive per ciascuna specie e habitat di interesse comunitario, delle esigenze ecologiche. Aspetti florovegetazionali VALUTAZIONE DELLE ESIGENZE ECOLOGICHE DI HABITAT E SPECIE A.1 Descrizione delle esigenze ecologiche delle specie e delle biocenosi degli habitat di interesse comunitario presenti all interno del Sito Natura 000 110* Lagune Habitat legato a sistemi lagunari, in tempi più o meno recenti separati dall azione diretta del mare, da banchi consolidati di sabbie. Tali ambienti possono avere dimensioni diverse, mentre la salinità delle acque può variare, secondo la piovosità, l evaporazione e gli apporti di acque marine a causa di mareggiate o apporti vari. Cenosi di questo tipo abbiamo avuto modo di rinvenirli all interno dei SIC Contrada Religione (ITA080008). All interno di questo habitat sono stati rinvenute le seguenti fitocenosi: (.11) Fragmiteti Phragmites australis e (.17) Scirpeti alofili Scirpus martimus.11 Fragmiteti Phragmites australis Status Fitocenosi a dominanza di alte erbe e molto spesso legata alla presenza d acqua salmastra Specie vegetali caratteristiche - Phragmites australis, Thypha angustifolia, Thypha latifoglia, Sonchus maritimus Esigenze ecologiche Si rinviene in luoghi soggetti a lunghi periodi di sommersione e quindi attorno ai laghi o sulle foci dei fiumi. La fitocenosi è caratterizzata dalla presenza di elofite come Phragmites australis (specie dominante), Thypha angustifolia, Thypha latifoglia, Sonchus maritimus ecc.. spesso accompagnate da specie differenziali, che sottolineano la presenza di cloruri disciolti in acqua, come Suaeda maritima, Juncus acutus, Salsola soda ecc.. Spesso Phragmites australis diventa prevalente formando popolamenti quasi puri. L associazione ha un ampia distribuzione mediterranea ed euro-siberiana. E stata rinvenuta in zone circoscritte all interno dei SIC: Spiaggia Maganuco, Contrada Religione e Foce dell Irminio. Criticità Queste comunità sono particolarmente minacciate dal disturbo antropico. Tra le cause da imputare al loro degrado ricordiamo: bonifiche (801, 80), edilizia incalzante (00), inquinamento delle acque (701). 91

Indicatori per il monitoraggio - ricchezza complessiva di specie vegetali (ricchezza floristica); grado di copertura delle cenosi e degli habitat; grado di pressione antropica; Obiettivi di gestione Opere di restauro ambientale, costruzione depuratori per diminuire l inquinamento delle acque..17 Scirpeti alofili Scirpus martimus Status Fitocenosi a dominanza di alte erbe e molto spesso legata alla presenza d acqua salmastra Specie vegetali caratteristiche - Bolboschoenus maritimus Esigenze ecologiche Questa associazione è presente in acquitrini salmastri. Fisionomicamente è costituita dalla presenza-abbondanza di Bolboschoenus maritimus (=Scirpus martimus) che spesso tende a costituire popolamenti monospecifici. E una fitocenosi che predilige substrati argillosi e limosi che si mantengono umidi anche nel periodo estivo. Si tratta di un aspetto vegetazionale raro perché probabilmente entra in competizione con il Phragmitetum communis, che essendo molto più competitivo, sottrae lo spazio utile per insediamento dello Scirpus maritimus. E una associazione che si rinviene in Sicilia in molti corpi d acqua salmastra. E stata rinvenuta in una zona circoscritta all interno della Spiaggia Maganuco dove non era stata ancora segnalata. Criticità inquinamento delle acque (701), prosciugamenti (800) Indicatori per il monitoraggio - ricchezza complessiva di specie vegetali (ricchezza floristica); grado di copertura delle cenosi e degli habitat; grado di pressione antropica; Obiettivi di gestione Limitare l asporto d acqua 9

110 (16.1) Vegetazione annua delle linee di deposito marine Status Questo habitat è molto comune lungo i litorali sabbiosi ed è caratterizzato da specie estremamente pioniere che risentono del disturbo antropico a cui sono soggetti i litorali sabbiosi soprattutto durante il periodo estivo Specie vegetali caratteristiche Salsola kali, Cakile marittima, Atriplex tornabenii, Atriplex hastata, Polygonum maritimum, Glaucium Flavum ecc.. Esigenze ecologiche Questa fitocenosi (Salsolo-Cakiletum maritimae) si rinviene normalmente subito dopo la fascia afitoica interessata dal moto ondoso. Si tratta di una vegetazione stagionale caratterizzata da specie annuali alo nitrofile, che compaiono durante il periodo estivo nei tratti prossimi alla riva per poi scomparire successivamente con i primi marosi autunnali. Fisionomicamente è caratterizzata dalla presenza di specie annuali ad habitus succulento come Salsola kali e Cakile maritima. In situazioni di maggiore alo-nitrofilia questa fitocenosi è sostituita dall Atriplicetum hastato-tornabenii. Quest ultima associazione dal punto di vista ecologico è legata alla presenza di un notevole accumulo di sostanza organica spiaggiata. Fisionomicamente, invece è caratterizzata dalla presenza di Atriplex tornabenii ed Atriplex hastata e da numerose specie degli Euphorbietalia peplis e dei Cakiletea maritimae come Cakile maritima, Polygonum maritimum, Salsola kali, Glaucium Flavum ecc.. Criticità calpestio eccessivo (70), Asporto di sabbie, pulizia delle spiagge con mezzi meccanici. Indicatori per il monitoraggio - ricchezza complessiva di specie vegetali (ricchezza floristica); grado di copertura delle cenosi e degli habitat; grado di pressione antropica; Obiettivi di gestione Diminuire il flusso di bagnanti durante il periodo estivo (per diminuire la compatazzione della sabbia), evitare la rimozione di sabbia ed il suo rimescolamento. 9

10 (18.) Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp. endemici Status Vegetazione pioniera che si insedia sui litorali rocciosi Specie vegetali caratteristiche Limonium hybleum, Crithmum maritimum, Plantago macrorrhiza, Lotus cytisoides, Frankenia hirsuta. Esigenze ecologiche Questa fitocenosi essendo soggetta a forti stress salini, perché direttamente governata dall azione degli spruzzi durante i marosi, non ha possibilità di evolvere verso aspetti più maturi in quanto è costantemente influenzata dai moti ondosi e dai venti che non permettono accumulo di substrato pedogenetico. La specie guida è appunto Limonium hybleum, specie endemica appartenente al ciclo di L. albidum (Guss.) Pignatti... Il Limonietum hyblaei è esclusivo della Sicilia meridionale, esso si rinviene all interno del SIC Punta Braccetto, Contrada Religione e in varie località lungo il litorale roccioso; in quanto si adatta a substrati di varia natura come calcari, marne, calcareniti e basalti, anche se in alcune zone la sua presenza è molto limitata. Criticità cenosi è da considerare vulnerabile a causa dello stato di degrado dei luoghi in cui si rinviene. Le criticità maggiori sono dovute al turismo balneare (a causa delle auto che parcheggiano sulle rocce) (600) ed al calpestio eccessivo (70) Indicatori per il monitoraggio - ricchezza complessiva di specie vegetali (ricchezza floristica); grado di copertura delle cenosi e degli habitat; grado di pressione antropica; Obiettivi di gestione Vietare il transito alle auto e limitare la balneazione 9

110 Vegetazione annua pioniera a Salicornia sp.pl. e altre specie delle zone fangose e sabbiose Status Fitocenosi a dominanza di specie alofile annuali appartenente alla classe dei Saginetea maritimae, localizzate nei tratti rocciosi del litorale. Specie vegetali caratteristiche Frankenia pulverulenta, Sagina maritima, Plantago coronopus, Catapodium marinum, Anthemis secundiramea, Parapholis incurva, Senecio pygmaeus e Desmazeria pignattii ecc. Esigenze ecologiche Nella medesima fascia interessata dal Limonietum hyblaei s insedia su piccole superfici pianeggianti una fitocenosi caratterizzata da piccole terofite annuali. Ecologicamente questi praticelli effimeri si rinvengono in situazioni marcatamente alofile; mentre fisionomicamente sono caratterizzati dalla presenza di due rari endemiti la Desmazeria pignattii ed il Senecio pygmaeus, accompagnate da numerose specie dei Frankenion pulverulentae come Parapholis incurva, Plantago coronopus, Sagina marittima, Frankenia pulverulentae ecc. L associazione risulta endemica del settore ibleo-maltese. E stata rinvenuta in quasi tutti i tratti di costa studiati cioè dalla Spiaggia Maganuco fino alla Foce dell Irminio. Criticità La cenosi è da considerare vulnerabile a causa dello stato di degrado dei luoghi in cui si rinviene. Le criticità maggiori sono dovute al turismo balneare (a causa delle auto che parcheggiano sulle rocce) (600) ed al calpestio eccessivo (70) Indicatori per il monitoraggio - ricchezza complessiva di specie vegetali (ricchezza floristica); grado di copertura delle cenosi e degli habitat; grado di pressione antropica; Obiettivi di gestione Vietare il transito alle auto e limitare la balneazione.. 9

110 (1.) Pascoli inondati mediterranei Juncetalia maritimi Status Questo habitat si rinviene all interno delle depressioni umide Specie vegetali caratteristiche Jucus acutus, Limonium narbonense, Schoenus nigrigans, Plantago crassifolia, Imperata cilindrica, Juncus acutus, Holoschoenus australis, Schoenus nigricans ecc.. Esigenze ecologiche E un tipo di vegetazione alo-igrofila, caratterizzata fisionomicamente dalla dominanza di Jucus acutus e Limonium narbonense. Questa cenosi si rinviene nelle depressioni umide, fra le dune più prossime al mare; infatti sostituisce il Cypero capitati-agropyretum juncei nei tratti inondati dell iterduna. L aumento di salinità nel suolo fa evolvere il Limonio virgati-juncetum acuti verso associazioni più mature dei Sacocornion fruticosae. Nel territorio è piuttosto rara a causa dell antropizzazione, all interno dei SIC si rinviene esclusivamente nel tratto litoraneo Spiaggia Maganuco e Contrada Religione. Altra associazione rientrante all interno di quest habitat è lo Schoeno-Plantaginetum crassifoliae. Questa fitocenosi è il punto di passaggio tra le tipiche formazioni psammmofile e le associazioni alofite dei Sarcocornietea fruticosae e si localizza su suoli con una certa umidità ed un elevato tenore salino. Tra le specie che caratterizzano fisionomicamente questa associazione ricordiamo lo Schoenus nigrigans e la Plantago crassifolia. L associazione è diffusa nell Europa meridionale, mentre all interno dei SIC studiati si rinviene esclusivamente confinata a circoscritta a piccole zone ad esempio presso Spiaggia Maganuco. Infine ritroviamo l Imperato-Juncetum littoralis che sostituisce il Limonio virgati-juncetum acuti nelle depressioni dunali distanti dalla riva. Fisionomicamente si distingue per la presenza di Imperata cylindrica, graminacea geofita rizomatosa che tende a costituire fitti popolamenti. E stata rinvenuta esclusivamente nella Spiaggia Maganuco dove conserva parte della sua naturalità ed a Punta Braccetto dove ormai rimangono pochi lembi relitti a contatto con case di villeggiatura Criticità Queste comunità sono particolarmente minacciate dal disturbo antropico. Tra le cause da imputare al loro degrado ricordiamo: bonifiche (801, 80), piantumazione di specie alloctone come Acacia sp. (16), edilizia incalzante (00), turismo balneare (600), inquinamento delle acque (701). Indicatori per il monitoraggio - ricchezza complessiva di specie vegetali (ricchezza floristica); grado di copertura delle cenosi e degli habitat; grado di pressione antropica; Obiettivi di gestione Opere di restauro ambientale, diminuzione del carico antropico, eliminazione di specie alloctone coltivate, costruzione depuratori per diminuire l inquinamento delle acque. 96

10 Praterie e fruticeti alofili mediterranei e termo-atlantici (Sarcocornietea fruticosi) Status Vegetazione che s impianta sulle calcarentiti del litorale di Punta Braccetto Specie vegetali caratteristiche Limoniastrum monopetalum, Lycium intricatum, Asparagus stipularis Esigenze ecologiche. Questa formazione si rinviene lungo le rupi formando in alcuni punti una fascia di vegetazione abbastanza compatta. Fisionomicamente questa cenosi è caratterizzata dalla dominanza di Limoniastrum monopetalum,. Questa plumbaginacea cespugliosa, che è localizzata nella Sicilia meridionale solo in questa tratto di costa, si accompagna a due specie trasgressive Lycium intricatum ed Asparagus stipularis che si rinvengono con notevole abbondanza frammisti a Limoniastrum monopetalum. All interno di questa associazione inoltre sono presenti numerose specie dell alleanza Crithmo-Limonion come Crithmum maritimum, Plantago macrorhiza, Reichardia picroides ecc.. L associazione è circoscritta alla fascia litoranea di Punta braccetto, dove in alcuni punti il Limoniastrum monopetalum forma dei cespi scandenti dalla pareti rocciose dando un impronta paesaggistica di notevole rilievo. Criticità Queste cenosi è da considerare vulnerabile a causa dello stato di degrado dei luoghi in cui si rinviene. Rimane solamente una stretta fascia litoranea a causa del turismo balneare (600,608, 690), delle strade di accesso al mare per le auto (0) e del calpestio eccessivo (70) e presenza di specie aliene (966) Indicatori per il monitoraggio - ricchezza complessiva di specie vegetali (ricchezza floristica); grado di copertura delle cenosi e degli habitat; grado di pressione antropica; Obiettivi di gestione Vietare il transito alle auto, limitare la balneazione, piani di estirpazione delle specie aliene e restauro ambientale 97

10 (1.7) Praterie e fruticeti alonitrofili Pegano-Salsoletea Status Si rinviene sulle ripide falesie di natura argillosa Specie vegetali caratteristiche Salsola verticillata, Suaeda fruticosa, Atriplex halimus Esigenze ecologiche Vegetazione arbustiva alo-nitrofila che si rinviene sulle ripide falesie di natura argillosa soggette ad un intensa erosione da parte del mare. Fisionomicamente è costituita da arbusti di Salsola verticillata, la specie con maggiore abbondanza, Suaeda fruticosa, Atriplex halimus ecc.. La vegetazione ha la sua massima diffusione nella parte occidentale del mediterraneo. In Sicilia si rinviene sporadicamente è molto spesso risulta impoverita floristicamente. All interno dei SIC studiati è stato possibile osservarla vicino la foce dell Ippari, dove sussistono le condizioni ecologiche e pedologiche succitate. Criticità Erosione (900) Indicatori per il monitoraggio - ricchezza complessiva di specie vegetali (ricchezza floristica); grado di copertura delle cenosi e degli habitat; grado di pressione antropica; Obiettivi di gestione Opere di restauro ambientale 98

110 (16.11) Dune mobili embrionali Status Questo habitat si rinviene subito dopo la fascia del Cakiletum. Specie vegetali caratteristiche Sporobolus arenarius, Elytrigia juncea, Eryngium maritimum, Pancratium maritimum, Echinophora spinosa, Launea resedifolia, Euphorbia paralias Esigenze ecologiche Subito dopo la fascia del Cakiletum si instaura un aspetto pioniero perenne caratterizzato dall Eryngio maritimi-sporoboletum arenarii, in cui assume un ruolo rilevante Sporobolus arenarius, emicriptofita stolonifera, alotollerante, la quale tende a costituire dei popolamenti talora monofitici. E una associazione perenne legata a superfici sabbiose pianeggianti soggette a sommersioni durante le mareggiate. Le stazioni interessate da questa vegetazione sono normalmente caratterizzate da umidità e salinità edafica e sono ricche in depositi organici spiaggiati come alghe, posidonia, ecc. Normalmente questa associazione viene sostituita nella parte più interna dal Cypero capitati-agropyertum juncei. Questa associazione si differenzia dalle altre associazioni psammofile per la dominanza di Elytrigia juncea (=Agropyon junceum), specie perenne caratterizzata da un buon apparato stolonifero, tramite il quale trattiene la sabbia e la stabilizza dando inizio ai processi di edificazione delle dune. Criticità Nel territorio questa vegetazione risulta molto disturbata a causa dell azione antropica: rimozione delle sabbie, serricoltura (0), turismo balneare (600), edilizia lungo costa (00). Queste attività hanno alterato in modo profondo l ambiente costiero ed in particolare i tratti interessati dai cordoni dunali. Sulle dune del SIC Spiaggia Maganuco, l associazione conserva una buona ricchezza floristica infatti sono ben rappresentate quasi tutte le specie della fitocenosi. Nel SIC Punta Religione questa associazione risulta estremamente impoverita a causa soprattutto dell'edilizia lungo la linea di costa (00). Qui del Cypero capitati-agropyertum juncei si ritrova una facies estremamente degradata ad Eryngium maritimum in cui molte specie come Elytrigia juncea sono ridotte a pochi individui. All interno del SIC Foce del Fiume Irminio questa fitocenosi non si rinviene perché la zona che potenzialmente dovrebbe essere del Cypero capitati-agropyertum juncei è occupata dall Ephedro-Juniperetum macrocarpae. Infine all interno del SIC Punta Braccetto si rinvengono sempre aspetti impoveriti con facies ad Otanthus maritimus, specie mediterranea atlantica i cui elevati valori di copertura sono determinati anche dai fenomeni di antropizzazione che interessano il territorio in oggetto. Indicatori per il monitoraggio - ricchezza complessiva di specie vegetali (ricchezza floristica); grado di copertura delle cenosi e degli habitat; numero di specie aliene; grado di pressione antropica; Obiettivi di gestione Diminuire il flusso di bagnanti durante il periodo estivo (per diminuire la compatazzione della sabbia), evitare la rimozione di sabbia ed il suo rimescolamento; restauro ambientale. 99

10 (16.1) Dune mobili del cordone litorale con presenza di Ammophila arenaria Status Questo habitat si rinviene nella parte più elevata dei cordoni dunali e sostituisce Cypero capitati-agropyretum juncei sulle alte dune interne dove assume un ruolo determinante nel processo d innalzamento dei cordoni dunali Specie vegetali caratteristiche Ammophila australis, Otanthus maritimus, Medicago marina, Eryngium maritimum, Launaea resedifolia, Echinophora spinosa Esigenze ecologiche La specie caratteristica e dominante è Ammophila australis che con i suoi grossi cespi trattiene la sabbia favorendo lo sviluppo in altezza delle dune. Purtroppo nel territorio, a causa dell antropizzazione quest aspetto è poco rappresentato, rinvenendosi esempi solo nelle poche località dove ancora sono presenti ampi depositi sabbiosi. La vegetazione in oggetto, analogamente alla precedente risulta ampiamente diffusa nel Mediterraneo. Nelle zone oggetto della nostra indagine questa associazione occupa superfici piuttosto ridotte e frammentate. I migliori esempi si rinvengono alla Foce dell Ippari (SIC Punta braccetto) e nella Spiaggia Maganuco. Criticità Asporto di sabbie, serricoltura (0), turismo balneare (600), edilizia lungo costa (00) Indicatori per il monitoraggio - ricchezza complessiva di specie vegetali (ricchezza floristica); grado di copertura delle cenosi e degli habitat; grado di pressione antropica; Obiettivi di gestione La comunità in oggetto sta lentamente scomparendo a causa della fragilità degli habitat in cui questa cenosi insiste per cui occorrerebbe intervenire prontamente con piani di tutela, conservazione e restauro ambientale. 00

10* (16.) Dune fisse del litorale del Crucianellion maritimae Status Questo habitat si localizza nelle stazioni interne retrodunali dove ricopre un ruolo importante nella stabilizzazione delle superfici sabbiose Specie vegetali caratteristiche Centaurea sphaerocephala, Ononis ramosissima, Lotus creticus, Seseli tortuosum, Euphorbia terracina ecc.. Esigenze ecologiche Colonizza superfici con suoli poco mobili e dotati di una componente di humus. Fisionomicamente si differenzia dalle altre associazioni dei Crucianelletalia maritima e per la presenza di due psammofite tipiche di questi ambienti costieri, quali Centaurea sphaerocephala ed Ononis ramosissima. Nei territori indagati inoltre si rinvengono numerose altre specie caratteristiche dell alleanza Ononidion ramosissimae come: Lotus creticus, Seseli tortuosum, Euphorbia terracina, ecc.. Criticità Il Centaureo-Ononidetum ramosissimae è noto solo per la Sicilia dove attualmente è in forte regressione ha causa del turismo balneare (600), dell edilizia lungo costa (00) e delle colture serricole (0) che insistono prevalentemente nelle superfici da essa interessate. All interno dei SIC indagati questa associazione risulta particolarmente in pericolo anche per la presenza di specie aliene (966) che colonizzano le superfici sui cui insiste questa cenosi. Tra le specie più invasive individuate all interno dei territori indagati abbiamo avuto modo di censire Saccharum spontaneum ssp aegyptiacum (Canna d'egitto) un emicriptofita cespitosa paleotropicale che all interno del SIC Spiaggia Maganuco riesce a colonizzare le superfici interessate dal Centaureo-Ononidetum ramosissimae costituendo molto spesso comunità monolitiche (fig. 7). Altra invasiva che disturba e minaccia questa comunità è il Carpobrotus edulis succulenta della famiglia delle Aizoaceae originaria del Sud-Africa, che per le sue capacità invasive, riesce a colonizzare estese superfici, formando anch essa comunità monofitiche, che portano alla totale scomparsa delle nostre essenze autoctone (fig. 8). 01

Fig.7 Fig. 8 Indicatori per il monitoraggio - ricchezza complessiva di specie vegetali (ricchezza floristica); grado di copertura delle cenosi e degli habitat; grado di pressione antropica; Obiettivi di gestione In merito nei siti di interesse comunitario dovrebbe essere effettuato al più presto un piano d estirpazione, soprattutto in località Punta Braccetto dove Carpobrotus sp. pl. minaccia oltre che la vegetazione succitata anche la rarissima Crucianella rupestris. Inoltre dovrebbe essere effettuato il ripristino ambientale per agevolare la ripresa di questo habitat. 0

0 - Dune con prati dei Malcolmietalia Status Questo habitat si localizza nelle stazioni interne retrodunali Specie vegetali caratteristiche Leopoldia gussonei, Vulpia membranacea, Lotus halophilus, Brassica tournefortii, Polycarpon difillum, Ononis diffusa, Medicago tornata, Medicago littoralis ecc. Esigenze ecologiche A ridosso del Centaureo-Ononidetum ramosissimae si rinviene, limitatamente a pochissimi tratti, una fitocenosi effimera molto rara e esclusiva di questo tratto di costa il Vulpio-Leopoldietum gussonei. Questa cenosi risulta legata a suoli sabbiosi costieri ma spesso si rinviene anche in ex coltivi. L associazione è caratterizzata da psammofite annuali rilevante è pure la presenza in questa associazione della bulbosa endemica Leopoldia gussonei. Questa fitocenosi si può considerare come un aspetto secondario derivante dalla degradazione del Centaureo- Ononidetum ramosissimae. Essa sembra localizzata esclusivamente nel tratto sabbioso compreso tra i Macconi di Gela e le dune di Camarina. Da noi è stata rinvenuta all interno della zona archeologica di Passo Criticità Il Vulpio-Leopoldietum gussonei Il Centaureo-Ononidetum ramosissimae è noto solo per la Sicilia dove attualmente è in forte regressione ha causa del turismo balneare (600), dell edilizia lungo costa (00) e delle colture serricole (0) che insistono prevalentemente nelle superfici da essa interessate. Indicatori per il monitoraggio - ricchezza complessiva di specie vegetali (ricchezza floristica); grado di copertura delle cenosi e degli habitat; grado di pressione antropica; Obiettivi di gestione Dovrebbe essere effettuato un ripristino ambientale per agevolare la ripresa di questo habitat. 0