IL MARE CHE VORREI..UN SOGNO DIVENUTO REALTA

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Nicola Di Matteo
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1 Progetto di educazione ambientale finanziato dalla Provincia Regionale di Palermo IL MARE CHE VORREI..UN SOGNO DIVENUTO REALTA I.T.C. FRANCESCO FERRARA ANNO SCOLASTICO 2008/ 2009 Provincia Regionale di Palermo Assessorato Politiche dell Ambiente Laboratorio provinciale In.F.E.A

2 La tematica L ecosistema marino, la salvaguardia del mare e delle coste, il territorio ed il suo uso da parte dell uomo, le forme di inquinamento che possono deteriorare il mare e la fascia costiera. Le leggi a tutela delle acque, del mare e delle coste, le modalità di funzionamento di un impianto di depurazione, le norme comportamentali per tutelare la fascia costiera e il mare, le riserve marine della Provincia di Palermo.

Le leggi a tutela delle acque, del mare e delle coste, le modalità di funzionamento di un impianto di

3 Le attività Il progetto si è articolato in diverse fasi: Presentazione del progetto ai docenti che hanno dato la loro adesione. Attività durante le ore curriculari ed extracurriculari. Seminari con un esperto di educazione ambientale. Attività di laboratorio in ore extracurriculari. Uscite didattiche. Socializzazione dell attività svolta.

Attività durante le ore curriculari ed extracurriculari.

4 Il Mare Il mare è una vasta distesa di acqua salata a ridosso dei continenti e connessa con un oceano. Lo stesso termine è alle volte usato per indicare laghi, normalmente salati, che non hanno sbocchi sull'oceano: esempi sono il Mar Caspio, il Mar Morto ed il Mar di Galilea. Il termine mare è usato anche come sinonimo di oceano quando esprime un concetto generico, per esempio quando si parla dei mari tropicali o dell acqua marina riferendosi a quella oceanica in generale.

sono il Mar Caspio, il Mar Morto ed il Mar di Galilea.

5 L inquinamento delle acque L'inquinamento marino è principalmente di origine terrestre, in particolare è una conseguenza dell'immissione di acqua di scarico e di affluenti industriali nei fiumi, che poi portano le sostanze inquinanti al mare. La principale fonte di inquinamento di origine marina è quello da idrocarburi, in particolare delle petroliere, che alcune volte riversano grandi quantità di petrolio nelle acque. Un esempio è il recente disastro ecologico provocato dall'affondamento della nave Prestige, carica di petrolio, vicino alle coste della Spagna e della Francia e quello della petroliera Jessica, lungo le coste delle isole Galapagos. Queste hanno provocato gravi problemi ambientali e molti danni all'uomo e alla sua salute a causa dell'arrivo sulle coste delle sostanze inquinanti che provocano varie malattie infettive, come ad esempio il tifo, il colera la salmonellosi. L'acqua che viene utilizzata dalle piante, dagli animali e dall'uomo arriva in buona parte dai fiumi. Se questi sono inquinati, anche la vita è in pericolo. L'uomo è il principale inquinatore perché introduce sostanze chimiche nelle acque, che poi arrivano nei fiumi attraverso fognature, piogge, scarichi industriali.

La principale fonte di inquinamento di origine marina è quello da idrocarburi, in particolare delle petroliere, che alcune volte riversano grandi quantità di petrolio nelle acque.

6 Escursione al Depuratore «Acqua dei Corsari» Il depuratore è in funzione dal 1998 e ad esso non arrivano solo le acque reflue civili, ma anche gli scarichi industriali e l acqua piovana. I reflui depurati, allo stato attuale, sono scaricati direttamente sotto costa tuttavia si stanno effettuando i lavori per la realizzazione della condotta sottomarina che ne consentirà l immissione a circa 1 km dalla costa, al fine di evitare pericolosi fenomeni di eutrofizzazione. Si sta realizzando, inoltre, un impianto per il riuso dei reflui. Il depuratore, allo stato attuale, serve la zona est di Palermo. Dalla foce del fiume Oreto all Acqua dei Corsari non dovrebbero esserci più scarichi. In realtà, come abbiamo potuto verificare nel corso delle nostre escursioni lungo la costa, il problema non è stato risolto, poiché ai vecchi canali di sovrappieno per l irrigazione si sono allacciate abusivamente condotte che scaricano reflui di incerta provenienza. Il collettore Sturzo, che raccoglie i reflui della parte centrale della città (circa abitanti), scarica invece direttamente al mare, all interno dell area dei Cantieri Navali e appena fuori il porto.

circa 1 km dalla costa, al fine di evitare pericolosi fenomeni di eutrofizzazione. Si sta realizzando, inoltre, un impianto per il riuso dei reflui.

8 Escursione presso la Riserva di Capo Rama L area di Capo Rama è stata oggetto di tutela fin dal 1968 da parte del Comune di Terrasini come Biotopo di inestimabile valore. In attuazione del Piano Regionale dei Parchi e delle Riserve della Regione Siciliana (L.R. n.14/88). L area di Capo Rama è stata oggetto di tutela fin dal 1968 da parte del Comune di Terrasini come Biotopo di inestimabile valore. In attuazione del Piano Regionale dei Parchi e delle Riserve della Regione Siciliana (L.R. n.14/88), l Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, al fine di salvaguardare il territorio di ragguardevole interesse scientifico (geologico, floristico e faunistico), distinto dal territorio circostante fortemente degradato, per la presenza di macchia a Sparzio e Olivastro, nonché di interessante vegetazione rupestre lungo la costa rocciosa, con Decreto Assessoriale n 274/44 del 23 Giugno 2000, h a istituito la Riserva Naturale Orientata Capo Rama

L area di Capo Rama è stata oggetto di tutela fin dal 1968 da parte del Comune di Terrasini come Biotopo di inestimabile valore.

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