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Anno XII - n. 5 dicembre 2008 Reg. Trib. Milano n. 524 del 5/8/96 - Editore: Spi-Cgil Milano, Corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano - Per eventuali comunicazioni tel. 02.55025409 Direttore responsabile: Mariateresa Magenes - Segreteria di Redazione: Loredana Siverio Realizzazione: m&c, Milano - Stampa: Il Guado, Corbetta (MI) In caso di mancato recapito restituire al CMP Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi. - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 2, DCB Milano Conferenza Quadri Delegati CGIL 5 novembre 2008 - Roma SPECIALE LE PROPOSTE DELLA CGIL PER USCIRE DALLA CRISI Manifestazione 60 SPI-CGIL 13 novembre 2008 - Roma 12 DICEMBRE 2008 SCIOPERO GENERALE CGIL MANIFESTAZIONE E COMIZIO IN PIAZZA CASTELLO A MILANO La storia continua. Iscriviti allo SPI-CGIL.

ATTUALITÀ Per i diritti, per la libertà, per la dignità Il Sindacato Pensionati della Cgil celebra 60 anni di attività Il 13 novembre scorso, al Palalottomatica di Roma, si sono svolte le celebrazioni per il 60 anniversario della nascita del Sindacato Pensionati della CGIL. Lo Spi di Milano era presente, con una delegazione di 150 compagne e compagni. 60 anni di lotte e conquiste, sempre in prima fila con la CGIL per affrontare tutte le fasi politiche e sociali che hanno accompagnato la nostra storia. Ieri come oggi siamo impegnati a rendere sempre più dignitosa la vita delle persone anziane sia sotto il profilo del reddito che per i bisogni assistenziali. Da allora siamo cresciuti: in Italia siamo diventati oltre 3 milioni. A Milano più di 105.000. Un occasione per il Sindacato Pensionati per ribadire le proprie richieste al Governo, un momento di continuità della fase di mobilitazione per la piattaforma unitaria dei sindacati dei pensionati e di quella confederale. La crisi per i pensionati, le proposte per uscirne Il potere di acquisto delle pensioni si è eroso negli ultimi anni in maniera importante. A causa di tre fattori connessi fra di loro: il carovita, il meccanismo di adeguamento all inflazione dei trattamenti previdenziali, il drenaggio fiscale. Carovita, inflazione e drenaggio fiscale, le principali cause della perdita del potere d acquisto delle pensioni Le cause La crescita dei prezzi, la più alta degli ultimi 10 anni, è provocata dal vertiginoso aumento dei beni essenziali quali alimentari (+ 6,2%), abitazione (+8,2%), trasporti (+7,5%), energia (+13,6%); l indice generale dei prezzi a luglio di quest anno ha segnato un incremento pari al 3,3% (come leggerete nelle seguenti pagine, questa percentuale di aumento non è frutto del Governo Berlusconi ma dell accordo sul Welfare con il Governo Prodi del 23 luglio 2007). Ma anche l inflazione non è uguale per tutti. Se ad aumentare, infatti, sono i prezzi dei beni necessari, ad essere maggiormente penalizzate sono le famiglie costrette a destinare tutto o gran parte del proprio reddito all acquisto di questi beni, rispetto a famiglie il cui reddito consente anche qualche risparmio. Le statistiche ci vengono in soccorso: i nuclei famigliari con un reddito annuo fino a 15.334 euro consumano il 110,2% del loro reddito (indebitandosi), mentre quelle sopra i 43.334 euro solo il 60,9% (risparmiando). A fronte di ciò, il sistema di adeguamento automatico delle pensioni al carovita (cosiddetta perequazione), in vigore dal 1992 quando venne soppresso l aggancio delle pensioni alla dinamica di crescita dei salari, si è rivelato nel tempo sempre più incapace di mantenere inalterato il potere d acquisto. Inoltre, la perequazione oggi in vigore, che da semestrale è diventata annuale, è stata sospesa più volte e soltanto dal gennaio 1996 ha assunto una regolare cadenza annuale; dal 2001, infine, i prezzi dei beni di più largo consumo sono cresciuti più della percentuale applicata alle pensioni per determinarne l aumento annuo. È evidente che un meccanismo come questo, basato unicamente su un paniere di consumi, ha l effetto di colpire i redditi medi e bassi. L altro fattore che contribuisce ad erodere le pensioni, come pure stipendi e salari, è il drenaggio fiscale. Si tratta, di fatto, di una imposta occulta che all aumentare del reddito nominale, a seguito dell adeguamento delle pensioni al costo della vita, fa crescere anche le tasse su quel reddito, provocando nel tempo un incremento del prelievo fiscale. È un meccanismo strutturale che, anno dopo anno, impoverisce i pensionati mentre fa aumentare le entrate dello Stato in modo indebito. La perdita media delle famiglie italiane a causa del drenaggio è stata, per il 2007, di 157 euro a cui va aggiunto un altro effetto perverso legato alla contemporanea riduzione delle detrazioni fiscali. A tutto questo si somma il fatto che il taglio dei trasferimenti economici ai Comuni ha determinato, negli ultimi anni, un aumento generalizzato delle addizionali Irpef (come pure di quelle regionali), mentre il costo dei servizi pubblici locali, è rincarato per circa il doppio dell inflazione. Le proposte Un nuovo meccanismo di adeguamento delle pensioni al costo della vita e l eliminazione del drenaggio fiscale. Nel 2007 l Istat 2

ATTUALITÀ 1 3 2 4 5 6 7 8 9 colloca la soglia di povertà a 986 euro, ben al di sopra del reddito della stragrande maggioranza dei pensionati, con l aggravante di uno squilibrio territoriale che vede concentrate nel Sud circa due terzi delle famiglie povere. Per aumentare il valore reale delle pensioni, quindi, non basta l aggancio all inflazione, occorre che esse beneficino della redistribuzione della ricchezza prodotta. A questo fine, era previsto fin dal 1992 un incontro annuale con il Governo, mai verificatosi, salvo un impegno in tal senso del precedente esecutivo. Il nostro obiettivo è, oggi, quello di costringere il Governo a convocare, come più volte richiesto, le Organizzazioni sindacali dei pensionati per avviare un confronto in vista delle prossime scadenze parlamentari. Vogliamo, inoltre, ottenere un estensione della 14 a (che il sindacato ha ottenuto lo scorso anno per le pensioni basse) anche a coloro che percepiscono oltre 700 euro mensili. Nell assemblea dei quadri e dei delegati del 5 novembre scorso la CGIL ha presentato le proprie proposte per uscire dalla crisi. Proposte che riguardano sia i lavoratori sia i pensionati. In particolare, sono state chieste una serie di misure immediate tra le quali la detassazione della prossima 13a, l estensione della tariffa sociale per i servizi di interesse Per cambiare le scelte del Governo Le richieste dei pensionati Modificare il meccanismo di perequazione annuale che non difende le pensioni nemmeno dall aumento dei prezzi rilevati dall Istat. Infatti l aumento delle pensioni nel 2008 è stato dell 1,6% mentre il pane, la pasta, il latte e gli altri beni di prima necessità sono aumentati in media del 6,5% Meno tasse sulle pensioni: incremento delle detrazioni fiscali per aumentare di 500 euro le pensioni entro il 2008 Eliminare il drenaggio fiscale, una tassa che riduce il valore netto delle pensioni a Estendere la 14 mensilità, prevista dall accordo sul welfare del 23 luglio 2007, anche per le pensioni oltre i 650,00 euro al mese aprendo subito la trattativa Approvare la legge per la non autosufficienza mettendo subito nel calendario della Camera dei Deputati la proposta di legge di iniziativa popolare sulla non autosufficienza presentata dai sindacati dei pensionati Prevedere nella legge finanziaria 2009 un adeguato finanziamento del fondo per la non autosufficienza Destinare più risorse a comuni, regioni e province per valorizzare la contrattazione sociale e territoriale, per l equità, la difesa della salute e le politiche sociali Contrastare la privatizzazione della sanità e le riduzione dello Stato sociale che il Governo vuole attuare Per queste ragioni è indispensabile una grande mobilitazione generale dei sindacati dei pensionati di Cgil Cisl e Uil per attivare il tavolo di confronto con il Governo generale come luce, gas, acqua, il contenimento di tariffe, rette, contributi e ticket per tutti gli altri servizi, agevolazione nella ricontrattazione dei mutui casa. Ciò che vogliamo per le persone non autosufficienti La questione della non autosufficienza è inserita nella piattaforma dei sindacati pensionati CGIL, CISL e UIL, e ne costituisce uno dei punti più qualificanti ed una delle rivendicazioni che lo Spi-CGIL propone in tutte le proprie iniziative perché rappresenta un problema drammatico che coinvolge un milione di persone. Il progetto nazionale per la non autosufficienza, presentato dal Sindacato più di 10 anni fa, gode del consenso delle persone e delle famiglie perché si colloca in un punto di elevata sensibilità sociale e formula proposte capaci di dare risposte, sia pure graduali, ai bisogni delle persone. Anche Spi, Fnp e Uilp regionale hanno presentato una piattaforma rivendicativa nei confronti della Regione Lombardia, descritta dettagliatamente nelle pagine successive. Chiudendo questa riflessione, pubblichiamo qui sotto, in sintesi, le richieste dei pensionati. Valter Guazzoni Segretario Generale Spi-CGIL Milano Sarà un anno difficile. Lavoratori e pensionati si attendono misure concrete L anno che sta per chiudersi ci ha riservato preoccupazioni e speranze. È stato un anno particolare che ha segnato il ritorno al Governo del Centrodestra. Un anno che ha visto esplodere una delle crisi finanziarie ed economiche tra le più gravi sin qui conosciute, una crisi ancora in corso e della quale non si è in grado di prevedere la fine. Il 2008 ha segnato difficoltà tra le organizzazioni sindacali, divise sulle risposte da fornire alla crisi e su come affrontare i rapporti con Confindustria e Governo. Difficoltà, per alcuni versi, causate dalla stessa volontà dell Esecutivo di voler isolare la Cgil. Ma è stato anche l anno che ha risvegliato l America. La straordinaria vittoria di Barak Obama chiude il 2008 suscitando attese e speranze negli Usa, ma anche in larghissima parte del pianeta. Forse rinasce il sogno americano e la possibilità che gli stessi Stati Uniti voltino pagina davvero sulle grandi questioni internazionali, chiudendo definitivamente l era Bush. Dunque quello che stiamo archiviando è un anno davvero contraddittorio. Ciò che è certo è che l anno che verrà sarà probabilmente difficile per tantissimi lavoratori e pensionati. Lo sarà sotto il profilo economico, sociale e occupazionale. I rischi sono evidenti, le avvisaglie già indicano le difficoltà che si incontreranno. L Italia avrebbe bisogno non di parole, ma di fatti. I lavoratori e i pensionati avrebbero bisogno di provvedimenti concreti, che li aiutino in un momento difficile come quello che stiamo attraversando. Non vi è dubbio che mobilitarsi per questo obiettivo debba essere l impegno che è giusto e doveroso assumere per il 2009. Mariateresa Magenes 3

ATTUALITÀ Il 13 novembre oltre 10.000 i pensionati al Palalottomatica Da questa grande partecipazione una spinta ad affrontare le sfide che ci troviamo di fronte Il 13 novembre è stata una gran bella giornata per lo Spi e per la Cgil. Oltre 10.000 militanti, dirigenti, capi-lega, si sono incontrati a Roma al Palalottomatica per ribadire le ragioni delle nostre richieste, per sostenere la piattaforma unitaria, per dichiarare il sostegno alle scelte della Cgil che Epifani aveva avanzato il 5 novembre nella stessa sede del Palalottomatica. Lo Spi e la Cgil, la Cgil e lo Spi, insieme per la libertà, i diritti e la dignità, attraverso un unico messaggio da portare ai lavoratori, alle lavoratrici, ai pensionati e alle pensionate del nostro paese. Su questo straordinario messaggio di cuore e di cervello, di passione e di proposte concrete, stiamo partecipando a tante iniziative in tutta Italia, perché c è bisogno di essere presenti ovunque per coinvolgere il maggior numero di persone possibile, per 4 motivi: 1) A dimostrazione che la Cgil è in buona salute e non ha paura degli insulti e del livore di personaggi del Governo e della destra. 2) Per valorizzare il ruolo dello Spi, la più grande e confederale struttura sindacale della Cgil. 3) Lo Spi che, ieri come oggi mette al 1 posto della sua strategia la solidarietà, la giustizia sociale, i diritti di cittadinanza, le condizioni di vita di chi lavora e di chi è in pensione, dei giovani e degli anziani. 4) Perché siamo il sindacato che fa della sua autonomia l etica delle sue battaglie a difesa dei valori fondanti della Costituzione, della sicurezza, della legalità, dei diritti. Un sindacato che rappresenta le diverse generazioni per tenerle unite e non certo per dividerle. A noi interessa il merito delle proposte in campo, per valutarle, dare un giudizio, combattere ciò che non va bene e sostenere le nostre richieste, con argomenti concreti e non ideologici. Sono richieste per sostenere il lavoro con una politica industriale che restituisca competitività al nostro paese. Sono richieste tese a garantire un sostegno al reddito per chi sarà espulso dal lavoro a causa della grave crisi che attraversa il mondo. Sono richieste per chi è già in pensione, al fine di garantire loro una vecchiaia lunga e serena. Si tratta di garantire ai pensionati e alle pensionate un reddito per vivere in dignità. Servizi socio-sanitari basati sull efficienza e sulla qualità. Se non ci saranno risposte positive continueremo la nostra mobilitazione con Fnp e Uilp o, anche, da soli Servizi pubblici in grado di garantire ad ogni anziano il diritto di usufruirne senza pagare di tasca propria. Questo è ciò che il nostro sindacato, lo Spi e la Cgil, ha in testa. Aumentare salari e pensioni e pretendere uno Stato sociale basato sulla giustizia e sull equità. Non si vive con 500 euro al mese, ma neppure con 700, 800, 1.000, 1.300 Un Governo che ha a cuore le condizioni delle persone, tutte e non solo una parte, che vive nel paese che esso governa, deve porsi questa domanda e decidere di conseguenza. Decidere subito, ora, restituendo ai pensionati e ai lavoratori, parte delle tasse e del fisco che ha tolto dal loro reddito. Lo deve fare con la 13 a, a dicembre e non cavarsela con promesse caritatevoli. Occorrono scelte strutturali come lo Spi, ha indicato da tempo: aumentare le pensioni ed estendere la 14 a a chi ne è rimasto escluso. Scelte concrete e non massimaliste. Non vogliamo la luna, vogliamo ciò che abbiamo chiesto, perché abbiamo ragione. Se non ci saranno risposte positive continueremo la nostra mobilitazione con Fnp e Uilp o da soli. Meglio essere uniti, ma non dipende da noi. A noi, allo Spi-Cgil compete coerenza e caparbietà, fino a quando non arriveranno buoni risultati. Carla Cantone Segretaria Generale Spi-Cgil 4

ATTUALITÀ 12 dicembre. Sciopero generale Un occasione importante per far sentire la nostra voce Il nostro territorio sarà investito in modo consistente dagli effetti della crisi economica. È questo oramai un fatto oggettivo, da tutti riconosciuto, per le ripercussioni negative che si stanno avendo e che si avranno, almeno per tutto il 2009, sul sistema delle imprese e sulla condizione lavorativa e sociale delle persone e delle famiglie. Aumentano, infatti, nel 2008 le ore di cassa integrazione ordinaria e straordinaria, aumentano gli iscritti nelle liste di mobilità, tutti i settori segnano un saldo negativo, in termini di fatturato e di occupati. Per non parlare delle famiglie che tutti i giorni sono impegnate, con sempre maggiore difficoltà, a far quadrare il bilancio mentre pesanti saranno i tagli, voluti dal governo Berlusconi, su sanità e assistenza, scuola, università e ricerca. Siamo quindi in presenza di una vera emergenza economica e sociale che come tale va affrontata, attraverso una serie di politiche e di interventi, sia a livello nazionale che a livello locale e territoriale. Si deve intervenire subito e in modo efficace, per evitare che la crisi venga pagata solo dai lavoratori e dai pensionati. Importante a questo riguardo è stato l accordo recentemente sottoscritto con la Provincia di Milano, a sostegno delle famiglie e dei lavoratori parasubordinati. Intanto ci sono coloro, giovani e non, che questa crisi l hanno già pagata. Mi riferisco, sul nostro territorio, alle migliaia di persone con contratti flessibili che sono stati lasciati a casa dalle aziende. Sono giovani, donne e immigrati, mi riferisco anche alle decine di migliaia di lavoratori precari della pubblica amministrazione, che per decisione del Governo non verranno mai stabilizzati. Tutto questo avviene, spesso, nel silenzio più assordante dei mass media e senza l ausilio degli ammortizzatori sociali e di forme adeguate di sostegno al reddito. Siamo in presenza di una vera emergenza economica e sociale che non dev'essere pagata solo da lavoratori e pensionati Per questo, come Cgil, abbiamo deciso, dopo avere costruito una nostra Piattaforma contro la crisi, di dichiarare lo Sciopero generale contro le politiche del Governo e contro le misure insufficienti con le quali si intende intervenire per far fronte agli effetti della crisi economica. Sciopero generale, quindi, il 12 dicembre, con manifestazioni previste in tutte le città. A Milano, dove sarà presente Morena Piccinini, per la Segreteria Cgil nazionale, terremo il nostro comizio davanti al Castello Sforzesco. Sarà questa, dopo la manifestazione del 27 settembre, l occasione per dare una risposta unificante, mettendo insieme le categorie dei lavoratori attivi e dei pensionati, contro le politiche anti sociali del Governo Berlusconi. Buona manifestazione a tutti. Onorio Rosati Segretario Generale Camera del Lavoro di Milano NELLE PAGINE INTERNE Il 13 novembre oltre 10000 i pensionati al Palalottomatica................................... 4 12 dicembre. Sciopero generale contro le politiche del governo sulla crisi........................ 5 Pensionati sempre più poveri, sempre più soli............................................. 6 Sette anni passati con voi............................................................. 7 Angelo Bonalumi lascia lo Spi di Milano per la segreteria Spi regionale......................... 7 La tessera 2009 della CGIL, dedicata alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani............. 8-9 Completata la segreteria della Camera del Lavoro di Milano con l ingresso di due nuovi segretari..... 10 SPECIALE: CONFERENZA DEI QUADRI E DEI DELEGATI CGIL 5 NOVEMBRE 2008.... 11-14 Perequazione delle pensioni per il 2009............................................... 15-16 Con Barack Obama alla presidenza, l Europa si attende un profondo cambiamento nei rapporti con gli Stati Uniti.................................................................. 17 Dalla crisi finanziaria alla recessione.................................................... 18 La crisi economica colpisce anche la Lombardia........................................... 19 5

ATTUALITÀ Pensionati sempre più poveri, sempre più soli Servono un fondo regionale per la non autosufficienza e una politica nazionale più attenta alle istanze degli anziani Sempre più poveri, sempre più soli : questo è lo slogan che abbiamo usato per comunicare al governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che i pensionati lombardi chiedono una politica più incisiva per tutelare le migliaia e migliaia di anziani che si trovano nella condizione di non autosufficienza. I dati, anche nella ricca Lombardia, ci dicono che cresce il numero di famiglie in difficoltà a far fronte al grave peso economico che comporta la cura di un anziano non autosufficiente, sia esso ricoverato in una casa di riposo o accudito al proprio domicilio. Il costo medio per un ospite di una casa di riposo va dai 42,12 ai 67,65 euro al giorno, un assistente familiare costa mediamente 1.300 euro al mese, i servizi domiciliari si stima coprano solo il 7% del fabbisogno. Sono quindi in prevalenza le famiglie a farsi carico della cura dell anziano e del crescente costo economico della cura stessa. In Lombardia sono più del 30% gli anziani che percepiscono una pensione inferiore a 500 euro al mese e oltre il 20% ne percepisce una che va da 500 a 800 euro al mese. Sono queste le ragioni concrete che ci portano a rivendicare più risorse, a chiedere di diminuire le rette a carico degli ospiti delle case di riposo e delle loro famiglie, a sollecitare un estensione e qualificazione dei servizi di assistenza domiciliare, a favorire la regolarizzazione e professionalizzazione di tante assistenti famigliari straniere. Solo in questo modo si può garantire l effettiva presa in carico della persona non autosufficiente da parte del sistema pubblico. Tutto ciò si renderà possibile se sarà costituito un fondo regionale per la non autosufficienza aggiuntivo a quello già deciso dal precedente Governo Prodi. Ma come ben sapete non siamo impegnati solo a livello di Regione Lombardia, ci stiamo battendo affinché il Governo Berlusconi dia ascolto alle rivendicazioni unitarie che i sindacati dei pensionati hanno avanzato. Purtroppo questo Governo si dimostra sordo alle nostre richieste e persegue solo lo scopo di dividere il sindacato. Nonostante le difficoltà, noi continueremo a far sentire la nostra voce e continueremo a rivendicare un cambiamento delle linea economica del Governo a favore dei lavoratori e dei pensionati. Questo per evitare che le conseguenze della grave crisi finanziaria ed economica che ha investito il Cresce il numero di famiglie in difficoltà a far fronte al grave peso economico che comporta la cura di un anziano non autosufficiente nostro Paese, come tutti i paesi industrializzati, siano pagate solo dai lavoratori e dai pensionati. Per tutte queste ragioni saremo presenti in tanti allo sciopero generale proclamato dalla CGIL il 12 dicembre e metteremo al centro di questa lotta le nostre rivendicazioni contro il caro vita, per il controllo delle tariffe e soprattutto per il contenimento dei prezzi dei prodotti di prima necessità consumati con più frequenza dalle persone anziane. Inoltre, in questo contesto, per evitare un ulteriore impoverimento degli anziani, chiediamo al Governo di mettere a disposizione risorse per modificare l attuale meccanismo che regola l aumento delle pensioni al fine di ottenere un aumento che sia realmente corrispondente all inflazione reale; per una diminuzione del carico fiscale attraverso l aumento delle detrazioni e il superamento del fiscal-drag; per l estensione della 14a mensilità, introdotta dal Governo Prodi, anche ai pensionati con una pensione superiore ai 650,00 euro mensili. Vogliamo far cambiare le priorità dell agenda politica del nostro Paese per poter ottenere risultati concreti a favore del miglioramento delle pensioni e della qualità della vita di milioni di anziani. Raggiungeremo questo obiettivo se i pensionati saranno capaci di far sentire la loro voce. Anna Bonanomi Segretario Generale SPI-CGIL Lombardia 6

SINDACALE Sette anni passati con voi! Una indimenticabile esperienza che porterò con me nel mio nuovo incarico Il 1 dicembre 2008 saranno passati 2.860 giorni da quando (31 gennaio 2001) il Comitato Direttivo dello Spi-CGIL di Milano mi ha eletto nella Segreteria Comprensoriale. Sette anni sono quasi una vita; vissuta intensamente, con passione e sempre con l idea di essere al servizio della struttura, dei suoi volontari, delle iscritte e degli iscritti. L incontro con il Sindacato Pensionati è stata una stagione importante ed ha contribuito alla mia crescita umana, sindacale e politica. Ho trovato donne e uomini di grande generosità, con una immensa voglia di comprendere, di partecipare e di rendersi utili. Rappresentare queste donne e questi uomini è stato per me ragione di orgoglio e di onore. Ho ricevuto suggerimenti, consigli, giuste critiche e necessarie sollecitazioni ad intervenire su varie problematiche ma, soprattutto, ho sentito attorno a me grandi attenzioni e grandissimo affetto. Questa è, d altra parte, la forza e la peculiarità degli anziani: la saggezza, la voglia di comprendere, ma soprattutto la franchezza nei rapporti. Io, non pensionato ed in arrivo da una categoria di attivi, non mi sono mai sentito solo nella mia esperienza di direzione. Sono stato accolto senza remore e retro pensieri, subito esortato a elaborare, innovare le politiche e le modalità di informazione, a rivendicare alle Asl, agli Ospedali, ai Comuni ed ai Distretti servizi migliori e più qualificati. L immagine che mi rimarrà più impressa è quella di un sindacato fatto di uomini e donne, aperto, deciso ed irriducibile nella difesa, anche ad oltranza, dei diritti degli anziani. Ho imparato molto e di ciò devo ringraziare tutti coloro che hanno condiviso, negli anni, l esperienza della Segreteria. In particolare devo esplicitare un riconoscimento, non formale perché vero, al Segretario Generale, Valter Guazzoni: totale capacità di ascolto, assoluta garanzia di autonomia e di appoggio, grande autorevolezza basata sulle doti della sensibilità. Estendo il ringraziamento a tutto l apparato della Federazione per aver sopportato le mie modalità lavorative, molto spesso ossessive e pressanti. Continuerò a stare al vostro fianco, con un incarico nella struttura regionale. Avrò sempre bisogno dei vostri pareri, suggerimenti, critiche ed impulsi per migliorare il sistema dei servizi sanitari e sociali, per migliorare una società nella quale l anziano sia considerato una risorsa ed un portatore di diritti da esigere. Grazie per la pazienza con cui avete sopportato il mio carattere ma, soprattutto, grazie per avermi dato l opportunità di imparare, ogni giorno, qualcosa di diverso. Angelo Bonalumi lascia lo Spi di Milano per la Segreteria Spi Regionale Da tutti noi un caldo saluto e, con i nostri ringraziamenti, tanti auguri per la nuova attività A nome di tutti voi iscritti, dei compagni della Segreteria, delle compagne e compagni del Comitato Direttivo, dei Segretari di Lega e dell apparato dello Spi- CGIL di Milano, vorrei ringraziare Angelo Bonalumi che, dal 19 novembre prossimo, lascia la Segreteria di Milano. Il ringraziamento non è assolutamente una pura formalità in quanto Angelo, in questi sette anni, ha contribuito, nella sua funzione di responsabile di tutto il comparto sanità, al confronto con le Asl, gli Ospedali, i Comuni, i Distretti ed in modo particolare lo ringrazio per il lavoro unitario con Fnp CISL e Uilp UIL. Ha svolto un grande lavoro su problemi concreti nell interesse di tutti gli anziani e pensionati iscritti e non. Questo lavoro è, per tutti noi, un patrimonio che assolutamente lo Spi non può permettersi di disperdere. Dando continuità con un lavoro di squadra sinergico con le altre strutture come la Camera del Lavoro di Milano ed, in modo particolare, con lo Spi Regionale, Angelo lascia lo Spi di Milano ed entra a far parte della Segreteria del Sindacato Pensionati lombardo. Sarà quindi per lui un opportunità per continuare a svolgere il suo lavoro nell interesse dei pensionati di tutta la regione. Nel fare gli auguri ad Angelo per il suo nuovo incarico anche a nome di tutti voi, gli ho fatto una raccomandazione: avendo trascorso una vita nelle strutture milanesi, non potrà non continuare a lavorare in sinergia con lo Spi-CGIL di Milano, in modo particolare sui temi riguardanti sanità e welfare locale. In bocca al lupo Angelo!!! Valter Guazzoni 7

TESSERAMENTO La Tessera 2009 della CGIL, dedicata alla La Cgil, con un disegno del pittore Ennio Calabria, dedica la tessera del prossimo anno alla conoscenza dei valori della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Il 10 dicembre 2008 ricorre il 60 anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, proclamata dall Assemblea Generale dell ONU il 10 dicembre 1948, come ideale comune di tutti i popoli e di tutte le Nazioni. Per la prima volta nella storia dell umanità, era stato prodotto un documento che riguardava tutte le persone del mondo, senza distinzioni: veniva scritto che esistono diritti di cui ogni essere umano deve poter godere per la sola ragione di essere al mondo. È il primo atto internazionale contenente, nei suoi trenta articoli, un elenco organico di diritti fondamentali, da far valere in tutti i Paesi del mondo. Il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali e inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo. Nella Dichiarazione sono enunciati, oltre ai diritti civili e politici, anche i diritti economici e sociali alla luce del principio della loro interdipendenza e indivisibilità. Nella Dichiarazione c è un articolo strategico, l articolo 28, che definisce il concetto di pace, partendo dai diritti fondamentali della persona: ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nella quale i diritti e le libertà possano essere pienamente realizzati. Però, dopo tanti anni, la Dichiarazione dei Diritti Umani è ancora disattesa, anche perché troppo sconosciuta. Occorre quindi farne conoscere la storia e i contenuti, attraverso l insegnamento e l educazione, quale strada maestra per il rispetto dei diritti umani. La celebrazione di questo evento non può essere solo retorica, ma l occasione per sviluppare un azione straordinaria di educazione, formazione e informazione per la pace e i diritti umani. L educazione ai diritti umani non è una semplice trasmissione di informazioni e conoscenze su questi argomenti. Lo scopo principale è quello di far prendere coscienza a ciascuno della propria dignità di essere umano, portatore, come tale, di diritti. Deve educare la persona ad assumere opinioni, atteggiamento e comportamenti che conducano a rispettare se stesso e gli altri essere umani, a prescindere da qualsiasi distinzione di sesso, razza, religione. Deve altresì formare i giovani alla consapevolezza che tutti gli esseri umani nascono liberi in dignità e diritti, nonché incoraggiare le persone a diventare protagoniste nella battaglia per la difesa dei diritti umani. La scelta della CGIL va in questa direzione, partendo dalla tessera per promuovere una vasta campagna di educazione alla pace e ai diritti umani. Per quanto ci riguarda, cominciamo a pubblicare i 30 articoli della Dichiarazione dei Diritti Umani. Anna Milani Articolo 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. Articolo 2 1) Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. 2) Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico internazionale del paese o del territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità. Articolo 3 Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona. Articolo 4 Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma. Articolo 5 Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizioni crudeli, inumane o degradanti. Articolo 6 Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica. Articolo 7 Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione. Articolo 8 Ogni individuo ha diritto ad un effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali nazionali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge. Articolo 9 Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato. Articolo 10 Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri nonché della fondatezza di ogni accusa penale gli venga rivolta. Articolo 11 1) Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa. 2) Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà dei pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso. Articolo 12 Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesioni del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni. 8

TESSERAMENTO Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Articolo 13 1) Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. 2) Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese. Articolo 14 1) Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni. 2) Questo diritto non potrà essere invocato qualora l individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite. Articolo 15 1) Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza. 2) Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza. Articolo 16 1) Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all atto del suo scioglimento. 2) Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi. 3) La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato. Articolo 17 1) Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri. 2) Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà. Articolo 18 Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell osservanza dei riti. Articolo 19 Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere. Articolo 20 1) Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica. 2) Nessuno può essere costretto a far parte di un associazione. Articolo 21 1) Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti. 2) Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese. 3) La volontà popolare è il fondamento dell autorità del governo; tale volontà deve sere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione. Articolo 22 Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità. Articolo 23 1) Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. 2) Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro. 3) Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale. 4) Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi. Articolo 24 Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite. Articolo 25 1) Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all alimentazione al vestiario, all abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà. 2) La maternità e l infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale. Articolo 26 1) Ogni individuo ha diritto all istruzione. L istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L istruzione elementare deve essere obbligatoria. L istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito. 2) L istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace. 3) I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli. Articolo 27 1) Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici. 2) Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore. Articolo 28 Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati. Articolo 29 1) Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità. 2) Nell esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica. 3) Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e i principi delle Nazioni Unite. Articolo 30 Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuni dei diritti e delle libertà in essa enunciati. 9

SINDACALE Completata la Segreteria della Camera del Lavoro di Milano con l ingresso di due nuovi segretari Il Direttivo della Camera del Lavoro di Milano ha eletto, il 20 novembre scorso, due nuovi componenti nella Segreteria della Camera del Lavoro di Milano, in sostituzione di Stefano Landini e Fulvia Colombini, entrati a far parte della Segreteria Regionale Lombarda. Si tratta di Ivana Brunato e Giovanni Minali. Ivana Brunato, 52 anni, abita a Varese. Il suo primo incarico di responsabilità nel sindacato risale al 1980. Segretaria della Federazione Lavoratori tessili e dell abbigliamento della provincia di Varese. Nel 1987 è eletta nella Segreteria della CGIL del comprensorio Busto - Ticino Olona con la responsabilità dell ufficio sindacale, occupandosi di materie importanti quali la contrattazione, la formazione ed il mercato del lavoro. Nel 1990 entra a far parte della Segreteria della CGIL di Varese, dove è responsabile dell Ufficio Organizzazione. Nel 1999 viene eletta Segretario Generale della CGIL di Varese, incarico ricoperto in tutti questi anni. Giovanni Minali, nato a Bergamo nel 1962, dopo gli studi viene assunto al Credito Bergamasco dove, già alla fine del periodo di prova, inizia a svolgere attività sindacale in azienda. Dal 1983 al 1990 è coordinatore della RSA, determinando in tale veste un cospicuo aumento della rappresentatività della FISAC aziendale. Nel luglio 1990 viene eletto Segretario Generale della FISAC CGIL di Bergamo, ricoprendone il ruolo fino al 1996. La crescita politica e organizzativa della struttura la porta a triplicare in pochi anni il numero degli iscritti. Nel 1996 entra a far parte della Segreteria Regionale della FISAC CGIL di cui, nel 2002, viene eletto Segretario Generale. La FISAC regionale, intrecciata con la FISAC milanese, inizia un percorso di intenso lavoro condiviso che segna un rilevante protagonismo nella categoria nei rapporti unitari ed una forte visibilità politica, con una contestuale e costante crescita degli iscritti. Con queste due nomine, la Segreteria della Camera del Lavoro risulta ora così composta: Onorio Rosati, Segretario Generale, Graziano Gorla, Segretario Organizzativo, Ivana Brunato, Tiziana Scalco, Nerina Benuzzi, Maurizio Stampini, Antonio Lareno, Giovanni Minali, Segretari. Ai due nuovi arrivati formuliamo tanti auguri di buon lavoro. MTM È IN ARRIVO LA TESSERA CGIL PER L ANNO 2009 Nella busta che ti arriverà a casa, a gennaio, troverai la tessera che servirà per usufruire di tutti i servizi e le convenzioni dello Spi e della CGIL, fra i quali il Patronato INCA. Tra le convenzioni, segnaliamo quella con l Unipol sugli infortuni e quella con l Etlisind sui viaggi e soggiorni. Troverai l informativa del Centro Servizi Fiscali per la denuncia dei redditi per il 2009, agevolazioni ISEE, ecc. ed inoltre il bollettino di conto corrente postale per abbonarsi al mensile Liberetà, il mensile per tutta la famiglia. Ti invitiamo, inoltre, a ritirare nelle sedi delle nostre leghe la Carta dei Servizi e convenzioni della Camera del Lavoro di Milano. 10

CONFERENZA DEI QUADRI E DEI DELEGATI CGIL 5 NOVEMBRE 2008 SPECIALE Occupazione, redditi e investimenti. Serve un accordo per uscire dalla crisi Guglielmo Epifani, Segretario Generale della CGIL: le nostre proposte È un vero e proprio manifesto-piattaforma contro la crisi, quello che è stato presentato ai delegati della CGIL il 5 novembre scorso a Roma, e insieme al Governo e al Paese. Si profilano mesi difficili per tutti i settori: circa 200.000 sono i lavoratori precari dei settori pubblici che perderanno il lavoro, altri 200.000 del settore privato. Tutti senza tutela, mentre dilaga la richiesta di cassa integrazione straordinaria ed ordinaria per le aziende di tutti i settori con il rischio concreto che presto si esauriscano le risorse necessarie a finanziarla. L Istat certifica l esistenza in Italia di 2,6 milioni di famiglie povere, che equivalgono a 7,5 milioni di persone sotto la soglia di povertà. Di fronte ad una situazione di così grande difficoltà, che comporta pesanti ricadute sia sul sistema economico che produttivo del Paese sia sulla tenuta del reddito di lavoratori e pensionati, la CGIL non vuole limitarsi a segnalare l entità dei problemi, ma intende misurarsi con proposte concrete. Proponiamo al Governo, alle forze sociali e politiche, un complesso di misure che riguardano anche la politica industriale e il welfare, che ovviamente comporta degli oneri. La nostra proposta si articola intorno ad alcuni temi prioritari. Il sostegno all occupazione: un problema rilevante è quello delle persone che perdono il lavoro, e riguarda tanto i garantiti quanto i precari. Bisogna pensare ad incrementare le risorse per la cassa integrazione, ma è anche necessario trovare forme di sostegno per i lavoratori precari che perderanno o hanno già perso il lavoro senza alcuna forma di tutela. A questo proposito, la nostra proposta è di spostare su questo fronte le risorse destinate alla detassazione degli straordinari. È giusto detassare il lavoro straordinario e, magari nella stessa azienda, mettere una parte dei lavoratori in cassa integrazione e licenziare i precari? Pensiamo di no. Il sostegno al reddito: nel primo semestre di quest anno il gettito Ire è aumentato di oltre 8 miliardi. Si tratta di un imposta pagata per il 70% dai lavoratori dipendenti e dai pensionati. Questo significa che, a parità di salario, si pagano più tasse per effetto dell inflazione. Occorre che questo incremento di tasse, circa 5-6 miliardi di euro, siano restituite a chi le ha versate in modo da garantire un invarianza fiscale che aiuti i redditi. La modalità che ci sembra più giusta è quella di intervenire a dicembre, sulle tredicesime. Si tratterebbe di una restituzione media di 500 euro. Chiediamo, inoltre, una progressiva estensione della platea dei pensionati che ricevono una 14a mensilità e la revisione del sistema di calcolo per la determinazione dell aumento dei redditi da pensione già contenuta nel Protocollo del luglio 2007 per le pensioni più basse, ma anche un rafforzamento del sistema welfare, un piano straordinario per ampliare i servizi per l infanzia e per la non autosufficienza degli anziani. Uno dei problemi più sentiti dalle famiglie che hanno acquistato casa è, come sappiamo, il peso dei mutui immobiliari erogati a tassi variabili. La nostra proposta è che sia possibile ricontrattare i mutui passando dal tasso variabile Euribor al 5,09% al tasso della banca europea al 3,75%. Un attenzione particolare, infine, dovrebbe essere rivolta ai lavoratori stranieri: per loro, infatti, perdere il lavoro equivale a perdere il permesso di soggiorno. Si tratta di decine di migliaia di persone che hanno lavorato onestamente e che producono il 10% del reddito nazionale. Per tutelarli, chiediamo una sospensione della Bossi-Fini per il tempo che sarà necessario. Ci sono sicuramente altre proposte, altri possibili interventi. Ci siamo concentrati su quelli che ci sembravano più urgenti per aiutare il Paese ad affrontare questa difficile emergenza. Proponiamo a CISL e UIL di riflettere insieme a noi su queste proposte ed invitiamo il Governo a confrontarsi. La CGIL intende fare fino in fondo la sua parte. LE PROPOSTE DELLA CGIL La crisi finanziaria in corso è ormai una crisi globale. Le sue dimensioni e l impatto che ne deriva potrebbero essere più rilevanti della grande crisi del 1929. Già oggi assistiamo a un profondo peggioramento dell economia reale perché gli effetti della crisi si stanno propagando in tutto il sistema produttivo e dei servizi. L aumento vertiginoso della cassa integrazione; il crollo della domanda; il calo degli investimenti pongono come priorità assoluta la difesa del lavoro e dell occupazione. È cresciuto un clima di paura e di sfiducia nei confronti del sistema bancario che ha conseguenze dirette e immediate sul peggioramento delle condizioni materiali dei lavoratori, dei pensionati e delle tante famiglie che con crescenti difficoltà arrivano a fine del mese. L Unione Europea ha svolto un ruolo importante con l adozione di un piano comune per fronteggiare la crisi finanziaria. Di conseguenza, il governo italiano con i decreti legge 155/08 e 157/08 ha previsto una serie di misure a sostegno della liquidità e della stabilità del sistema bancario. Queste misure sono totalmente insufficienti ad affrontare l attuale emergenza economica e sociale. Per la CGIL bisogna impedire che i costi della crisi vengano pagati dai lavoratori, dai pensionati, dai precari e, in generale, dalle famiglie a reddito medio e basso. È tempo di invertire l attuale iniqua redistribuzione della ricchezza. Per la CGIL è indispensabile una politica antirecessiva, fondata sul sostegno ai redditi da lavoro e da pensione per far ripartire la domanda interna e la produzione. A fronte di una crisi così drammatica bisogna voltare decisamente pagina. Il governo deve aprire un confronto vero con le parti sociali e deve abbandonare l impostazione sbagliata di chiusura e di autosufficienza fondata sul ricorso continuo a decreti e a voti di fiducia. Inoltre, lo Stato non può limitarsi ad essere una sorta di ammortizzatore sociale delle banche in difficoltà. Segue all interno 11

CONFERENZA DEI QUADRI E DEI DELEGATI CGIL Le conseguenze della crisi arrivano direttamente alle famiglie e alle imprese come frutto della restrizione del credito e per il peggioramento dei vecchi problemi strutturali del nostro sistema economico, produttivo e redistributivo. Per tutte queste ragioni la CGIL rivendica un Piano anticrisi, una vera e propria terapia d urto capace di affrontare la straordinaria gravità della situazione. A tal fine propone politiche forti, a partire da quelle relative alla necessità di un consistente investimento su sapere e innovazione, con l obiettivo di realizzare un accordo per il futuro dell Italia a sostegno dell occupazione, dei redditi e degli investimenti. Di conseguenza, la CGIL richiede: A. A livello nazionale I. L urgente avvio di un tavolo anticrisi, coordinato dalla Presidenza del Consiglio, sulle conseguenze della crisi, sulla tutela dell occupazione e sulla politica dei redditi, con l obiettivo di aumentare il reddito netto da lavoro e da pensione. II. L istituzione di una cabina di regia tra governo e parti sociali per verificare lo stato di attuazione dei provvedimenti anticrisi che il nostro paese deciderà di adottare. B. A livello europeo I. L avvio di un piano d azione comune per rilanciare la crescita e lo sviluppo. II. Un intervento sul versante dei redditi, della domanda interna e degli investimenti infrastrutturali. Nello specifico ciò significa: a) ridurre il tasso di sconto di circa 1,5-2 punti da parte della Bce; b) ridurre in modo significativo (in rapporto al Pil di ciascun paese) la pressione fiscale che grava su lavoratori e pensionati rendendo flessibili i parametri di Maastricht anche sul versante degli investimenti infrastrutturali; c) finanziare un piano di investimenti in innovazione, infrastrutture materiali e immateriali attraverso l emissione di un bond europeo; d) confermare gli obiettivi da raggiungere entro il 2020 definiti dai patti europei per il rispetto dell ambiente e per la lotta all inquinamento, all interno della strategia europea per lo sviluppo sostenibile. C. Sulle emergenze in corso I. Scuola: per sconfiggere la controriforma, dopo la grande manifestazione del 30 ottobre e sulla base delle proposte unitarie, la prosecuzione delle iniziative e mobilitazioni di massa su cui sono impegnati non solo gli insegnanti ma anche tanti giovani e le loro famiglie. 1. Sostegno all occupazione La CGIL rivendica: L incremento della dotazione del Fondo per gli ammortizzatori sociali, la sua estensione a tutti i lavoratori che attualmente non ne hanno diritto, il sostegno ai processi di formazione e riqualificazione dei lavoratori, oltre che al sostegno al reddito. Per i lavoratori che non ne hanno diritto la nostra proposta si riferisce ai lavoratori precari (parasubordinati, associati in partecipazione con apporto di solo lavoro, lavoratori a termine, lavoratori non subordinati delle cooperative, ecc.) e ai lavoratori di tutti i settori dove non sono previsti in via ordinaria. La contemporanea previsione, per un periodo predeterminato, di un meccanismo certo per il reintegro del Fondo in caso di mancata copertura relativa all aumento degli stati di crisi. Già oggi sono a rischio 200mila posti di lavoro, questo numero è in continua crescita e ad esso occorre aggiungere gli oltre 200mila precari non stabilizzati della pubblica amministrazione, della scuola, università e ricerca, per i quali vanno ripristinati i processi di stabilizzazione. La previsione di un impegno contributivo anche simbolico per le imprese che ricorrono agli ammortizzatori in deroga l urgente convocazione del tavolo con le parti sociali per dare corso alla delega finalizzata alla generalizzazione degli ammortizzatori e al loro riordino prevista dalla legge 247/07; la previsione, già per il 2008, di un aumento sostanziale delle risorse necessarie per cigs e mobilità per far fronte all impatto della crisi. Il governo, a fronte delle richieste dei sindacati, ha già dovuto aumentare il Fondo per gli ammortizzatori in deroga (oggi interamente a carico del bilancio pubblico) previsto nella legge finanziaria ma ciò non basta. Di fronte alla gravità della crisi si ripropone un metodo di intervento insufficiente nelle risorse e inadeguato negli strumenti. Il governo è in grave ritardo sulla generalizzazione degli ammortizzatori e il loro riordino perché ha allungato di ulteriori sei mesi il tempo per l esercizio di questa come delle altre deleghe previste dalla legge 247/07. La definizione di alcuni urgenti correttivi, per altro da tempo richiesti dalla CGIL, in merito a: Indennità di disoccupazione con requisiti ridotti: eliminazione del requisito assicurativo di due anni. In questo modo il godimento della prestazione sarebbe condizionato solo allo svolgimento di almeno 78 giorni di lavoro nell anno. Collaboratori coordinati e continuativi: dare corso alle previsioni di cui all art.1, comma 1156, lettera d), della legge 296/06 che prevede provvidenze per la formazione e il reinserimento dei collaboratori il cui rapporto sia stato risolto per effetto della crisi del committente; allargare tale provvidenza anche ad altre causali, secondo gli impegni assunti con il Protocollo del 23 luglio 2007, eventualmente utilizzando, parzialmente e per un periodo limitato, le risorse della Gestione separata presso l Inps. Periodi di cigs: prevedere, a partire dal 2009, un adeguamento significativo dell attuale importo del limite massimo mensile stabilito anno per anno per i periodi di cigs e di utilizzo degli altri ammortizzatori. L utilizzo delle risorse destinate alla detassazione degli straordinari e del lavoro supplementare. Ferme restando le risorse necessarie a coprire la detassazione dei premi contrattati al secondo livello, occorre utilizzare queste risorse (pari a circa i miliardo di euro) a sostegno dell occupazione e per chi non ha gli ammortizzatori sociali, o non ha più accesso agli stessi. La definizione di incentivi di natura fiscale. Si tratta di favorire un intervento di sostegno all occupazione fondato su sgravi o credito d imposta ulteriori, rispetto a quanto già previsto dalle Finanziarie per il 2007 e per il 2008, per l assunzione a tempo pieno e indeterminato, con maggiorazioni per favorire l assunzione delle donne e dei giovani, con particolare attenzione al Mezzogiorno. Il sostegno dell occupazione in difficoltà senza tutele. Utilizzare, in via eccezionale e per un periodo determinato, parti delle risorse del Fondo per la cassa integrazione presso l Inps (che è in attivo di circa 8 miliardi 12

5 NOVEMBRE 2008 - ROMA, PALALOTTOMATICA II. Manovra finanziaria di luglio: la modifica di una manovra sbagliata, inadeguata e profondamente errata anche nelle previsioni come abbiamo denunciato in occasione delle centinaia di manifestazioni organizzate il 27 settembre. Infatti, i pesantissimi tagli indifferenziati sul settore pubblico hanno bloccato qualsiasi attività di controllo e sviluppo della pubblica amministrazione, con pesanti ripercussioni sull economia reale e sulla dinamica del Pil. III. Fisco: l assunzione degli obiettivi contenuti nella piattaforma unitaria del novembre 2007. IV. Lavoratori pubblici: l accoglimento delle giuste ragioni che sono alla base degli scioperi interregionali indetti unitariamente per respingere l attacco in corso, sia sul versante della dignità del lavoro pubblico a partire dalla stabilizzazione dei lavoratori precari, sia su quello del contratto nazionale. V. Pensionati: il rilancio della piattaforma unitaria dei pensionati nella quale si esplicita in modo netto la necessità di rafforzare la cittadinanza sociale a partire dai territori. Il Piano anticrisi che la CGIL propone ha un valore di circa 1,5 punti di Pil tra il 2008 e il 2009, di cui lo 0,7% entro l anno. Le risorse necessarie dovranno essere reperite: a) cambiando radicalmente la manovra finanziaria; b) utilizzando 7 miliardi di euro delle maggiori entrate da Irpef (che già nel primo semestre 2008 segnalano un incremento del 9,8% rispetto al 2007), che derivano da una maggiore pressione fiscale sul lavoro dipendente, anche in relazione alla mancata restituzione del drenaggio fiscale; c) attraverso una maggiore flessibilità dei parametri europei. Non c è politica industriale senza un sistema di saperi e di ricerca adeguato, così come non può esistere un futuro di crescita all altezza della sfida che la crisi impone nel quale i saperi non rappresentino il vero valore aggiunto per il futuro del Paese. L indicazione puntuale delle fonti di finanziamento e la centralità, negli obiettivi posti, del sostegno al valore universale della scuola, dell università e della ricerca potranno permettere al nostro Paese una scelta netta e chiara, finalizzata a realizzare le misure di seguito puntualmente indicate da investire a sostegno dell occupazione e dei redditi. di euro) che in base alla legge 247/07 prevede la graduale fuoriuscita dal passivo della gestione degli ammortizzatori sociali in agricoltura, al cui ripianamento l attivo della gestione cig era obbligatoriamente destinato. Vanno, inoltre, verificati gli eventuali residui di precedenti risorse stanziate e non spese da riutilizzare per questo scopo. Il rafforzamento dell azione per la legalità. Va evitato che la crisi produca una riduzione delle tutele e della sicurezza sul lavoro. Contemporaneamente, bisogna contrastare il lavoro irregolare anche per rilanciare l emersione, la regolarizzazione e la tutela della salute e della sicurezza, superando anche l offerta al massimo ribasso nelle gare d appalto. 2. Sostegno al reddito La CGIL rivendica: Un intervento di riduzione del prelievo fiscale su salari e pensioni nel prossimo biennio. Occorre agire o con un intervento sulle detrazioni o con la restituzione del fiscal drag, a partire da 500 euro nel 2008 (tredicesima mensilità), prevedendo per il 2009 un ulteriore consistente intervento in grado di contribuire a una manovra anticiclica. La progressiva estensione della platea dei pensionati che ricevono una quattordicesima mensilità e la revisione del sistema di calcolo per la determinazione dell aumento dei redditi da pensione. La previsione è già contenuta nel Protocollo Welfare di luglio 2007 per le pensioni più basse. Agevolazioni nella ricontrattazione dei mutui. Si può concretizzare questa richiesta, da prevedere in via eccezionale per i prossimi due anni, ponendo parte degli oneri a carico del Tesoro e sostituendo l Euribor con il tasso applicato dalla Bce al rifinanziamento delle banche quale tasso di riferimento per il calcolo delle rate dei mutui a tasso variabile. Ne scaturirebbe un consistente beneficio considerato che, ad esempio, al 20 ottobre 2008 l Euribor a tre mesi si attesta a 5,09% a fronte di un tasso Bce del 3,75%. Adozione della tariffa sociale nei servizi di carattere economico generale. Si può generalizzare questa scelta con il riconoscimento della condizione di disagio economico attraverso l Isee (Indicatore della situazione economica equivalente). Contenere gli aumenti di tariffe, rette, contributi, tickets, per i servizi a domanda collettiva e individuale. Si possono prevedere riduzioni, sconti, gratuità secondo le diverse condizioni di disagio economico. Lotta all evasione e all elusione fiscale e contributiva. Deve essere rilanciata con forza considerato che oggi il 90% delle entrate Irpef proviene dal lavoro dipendente, mentre solo il 10% proviene dal lavoro autonomo. 3. Sostegno agli investimenti e politica industriale La CGIL rivendica: La garanzia del Tesoro agli affidamenti già concessi dalle banche fino al compimento degli investimenti previsti dalle stesse imprese. Il pieno sostegno ai Progetti di innovazione industriale, strumenti di politica industriale secondo quanto definito da Industria 2015, prevedendo maggiori risorse; un maggior numero di progetti finanziati. L allargamento ad altri settori strategici dell accesso ai bandi. La previsione di un fondo aggiuntivo, oltre il fondo istituito dalla Banca europea degli investimenti, per facilitare l accesso al credito delle piccole e medie imprese, a partire dal Mezzogiorno. Il sostegno dei settori e territori più esposti alla concorrenza internazionale. Il riferimento è ai settori del made in Italy, della bassa intensità tecnologica, della bassa intensità di conoscenza utilizzata ecc., oggettivamente più a rischio di crisi aziendali. Per essi è possibile intervenire attraverso una garanzia pubblica e sgravi fiscali 13

CONFERENZA DEI QUADRI E DEI DELEGATI CGIL per le imprese che realizzano piani di qualità con investimenti in innovazione (nuove tecnologie; organizzazione ecc.), ricerca e formazione e che si impegnano contemporaneamente a non ridurre l occupazione per tutto il 2009. Il riconoscimento di una detrazione d imposta per l innovazione. Essa può riferirsi alle ore impiegate (o all occupazione utilizzata) per la realizzazione di prototipi (prodotti, impianti ecc.) e/o per apportare modifiche innovative rilevanti al prodotto, in analogia a quanto previsto per progetti di ricerca commissionati o realizzati in collaborazione con gli enti pubblici e le università. La misura della detrazione dovrà essere riconosciuta anche in caso di assunzioni di ricercatori. 4. Investimenti pubblici La CGIL rivendica: Investimenti infrastrutturali immediatamente cantierabili Occorre dare l avvio a un nuovo piano di investimenti (anche attraverso la finanza di progetto) con funzioni anticicliche volte a colmare il deficit infrastrutturale del nostro Paese. Al riguardo si ribadisce che il governo ha commesso un errore a tagliare gli investimenti in infrastrutture che sono passati dal 2,4% al 2,1% del Pil. Il ripristino del Fas (Fondo aree sottoutilizzate). Con il decreto 112/08 le decisioni di spesa per il Fas sono state centralizzate a discapito delle Regioni e delle autonomie locali, alle quali sono stati sottratti circa 13 miliardi di euro. Per la CGIL occorre rispettare pienamente l obbligo di destinare l 85% delle risorse del Fas al Sud e utilizzare i fondi disponibili per la programmazione unificata delle risorse europee e di quelle nazionali aggiuntive, prevista dal Quadro strategico nazionale e concordata con la Commissione europea per la ripresa degli investimenti nelle aree meridionali. Sostegno ai processi di risparmio ed efficienza energetica nella produzione, nei trasporti e nel civile. Rafforzare gli investimenti nella bonifica delle aree industriali inquinate, in particolare nel Sud. Più edilizia popolare e affitti più leggeri. È necessario dare applicazione all accordo del tavolo di concertazione sulle politiche abitative del 2007, anche rilanciando un piano per l edilizia popolare e di interventi tesi a calmierare gli affitti. 5. Welfare e rafforzamento della coesione sociale La CGIL rivendica: Un sostegno al reddito delle famiglie e dei giovani inoccupati. Ciò dovrà avvenire nell ambito di un programma straordinario di contrasto alla povertà e alla crisi occupazionale prevedendo un investimento di circa 1 miliardo di euro. Benefici per i lavoratori addetti a mansioni faticose e usuranti. Ciò significa applicare pienamente la legge 247/07 in materia pensionistica e riconoscere immediatamente i benefici citati. Il rafforzamento del sistema di welfare, un piano straordinario per ampliare i servizi per l infanzia e per la non autosufficienza degli anziani. Ciò significa mantenere per il sistema di welfare un impianto universalistico (non negoziale e compassionevole come previsto nel Libro Verde), che affermi i diritti individuali e realizzi le condizioni per l occupabilità delle donne, esattamente nella direzione di una manovra anticiclica. Misure per rafforzare il controllo circa l effettiva volontarietà delle dimissioni. Occorre contrastare nettamente la pratica delle dimissioni in bianco ; la CGIL propone un modulo informatico alfanumerico scaricabile dal sito ministeriale collegato allo storico delle presenze da segnalare nel libro unico, impedendo così la vanificazione dell attività ispettiva. Va in tale direzione la richiesta di dotare il corpo degli ispettori, da qualunque ente dipendenti, di un set di computer palmari collegati al sito delle Comunicazioni obbligatorie, in modo da rendere i verbali di primo accesso fonti di prova effettiva dell eventuale mancata comunicazione anticipata dell instaurazione di un rapporto di lavoro. Utilizzo delle caserme dismesse. Si tratta di un programma straordinario che ne prevede l utilizzo come residenze temporanee per lavoratori immigrati e casa dello studente. 6. Immigrazione La CGIL rivendica: Un provvedimento di regolarizzazione degli immigrati. Tutti gli indicatori economici confermano che l immigrazione è una risorsa per lo sviluppo e, quindi, a maggior ragione nella fase di crisi sarà necessario affrontare la questione della regolarizzazione di tutti i lavoratori immigrati che sono irregolari e alimentano il lavoro nero e sommerso. Questa scelta, oltre al valore in sé, porterà risorse consistenti nelle casse dello Stato con il fisco; nel sistema previdenziale con i contributi e nel sistema finanziario attraverso risparmi e rimesse. La riforma della cittadinanza. Accanto ad una gestione positiva e più efficace dei flussi d ingresso e dei ricongiungimenti familiari, si richiama la necessità di definire i percorsi di stabilizzazione e integrazione attraverso una vera e propria riforma della cittadinanza, soprattutto per i bambini nati in Italia, per superare le discriminazioni, a partire dal diritto di voto. La sospensione degli effetti della Bossi-Fini in caso di perdita di lavoro per crisi aziendali. Dare priorità all occupazione, al sostegno ai redditi da lavoro e da pensione e agli investimenti di qualità: questo è il cuore di una strategia che attraverso il Piano anticrisi che la Cgil propone punta a dare una risposta alla gravità dei problemi dell oggi mentre costruisce un progetto per il futuro. Per questo la Cgil intende approfondire le proposte unitariamente con Cisl e Uil, valutarle contemporaneamente attraverso una campagna di ascolto con tutte le forze sociali e politiche, e aprire una fase di iniziative e mobilitazioni affinché i drammatici problemi che investono l Italia e le persone diventino finalmente una priorità condivisa. 14

PENSIONI Perequazione delle pensioni per il 2009 Non tragga in inganno la percentuale del 3,3%, non è frutto del Governo Berlusconi ma dell accordo sul welfare con il Governo Prodi del 23 luglio 2007 Anche da gennaio 2009 le pensioni saranno perequate all aumentato costo della vita. Non si tratterà, come è noto, di un aumento dell importo delle pensioni ma del parzialissimo recupero del potere di acquisto perso negli ultimi mesi. Peraltro, il parziale adeguamento all aumentato costo della vita agisce sull importo lordo delle pensioni. Se non sarà risolta la questione del drenaggio fiscale, l aumento sarà decurtato dall IRPEF e dalle addizionali regionali e comunali per cui l adeguamento dell importo netto della pensione (quota spendibile) risulterà ulteriormente ridotto. Circa l indice di rivalutazione delle pensioni, appare ormai quasi certo che sarà del 3,3% a cui si aggiungerà la differenza dello 0,1% per l anno in corso calcolato all 1,6% anziché all 1,7%. Prima di attribuire la perequazione con effetto dal 1 gennaio 2009, gli importi delle pensioni che hanno avuto decorrenza prima del 1 gennaio 2008, e che hanno avuto la perequazione provvisoria dell 1,6% da gennaio 2008, devono essere regolarizzati rispetto all aliquota effettiva dell 1,7% (con i corrispondenti arretrati per l anno 2008). A seguito della regolarizzazione, l importo del trattamento minimo (se viene confermato l indice di rivalutazione al 3,3%) passa da euro 443,12 a euro 443,56 con effetto dal 1 gennaio 2008, mentre per il 2009 sarà pari a 458,20. Con il protocollo sul welfare del 23 luglio 2007, l aliquota intera (pari al 3,3 %) si applica fino all importo di pensione corrispondente a 5 volte l importo del trattamento minimo (quindi, fino a euro 2.217,80 al mese, corrispondenti a euro 28.831,40 su base annua); per la quota di pensione eccedente tale limite l aliquota è ridotta al 75 per cento e risulta pari a [(3,3x75):100]=2,475%. Pertanto, una pensione d importo lordo pari a 1.500 lordo al mese passerà a 1.549,50 (+ 3,3 %). Se non sarà eliminato il drenaggio fiscale (es. con la detassazione della 13^, richiesta dalla CGIL), l importo netto (senza tenere conto dell addizionale regionale e comunale) passerà da euro 1.237,80 a euro 1.272,27 al mese, con un incremento reale al netto del 2,78 %, se il pensionato non ha familiari a carico e del 2,66%, se il pensionato ha il coniuge a carico. Non escludiamo manipolazioni mediatiche per far apparire l incremento come una risposta del Governo Berlusconi al disagio dei pensionati Tuttavia, poiché dal prossimo gennaio l incremento delle pensioni sarà notevolmente superiore a quello degli ultimi anni, non sono da escludere manipolazioni mediatiche per farlo apparire come una risposta dell attuale Governo al disagio dei pensionati. L INPS, accedendo alle nostre richieste, invierà in un unico cosiddetto bustone tutta la documentazione (OBIS M, certificato di pensione - Mod. RED - Mod. CUD 2009 - Mod DETR. - Detrazione per carichi di famiglia), consentendo ai pensionati, ai fini degli adempimenti connessi, una documentazione completa e accessibile a tutti. I pensionati riceveranno il BUSTONE, prevedibilmente, entro la fine di Gennaio 2009. PENSIONATI ENTI PUBBLICI Somma aggiuntiva (quattordicesima mensilità di pensione) Ancora una volta, a seguito di errori non imputabili ai pensionati, si registra un ritardo nel pagamento di somme spettanti. Il problema riguarda la somma aggiuntiva (la cosiddetta quattordicesima) relativa all anno 2008 per i pensionati di Roma, Napoli, Torino e Milano. A costoro, la quattordicesima non è stata corrisposta a luglio a causa del mancato recapito dell apposita modulistica. Agli interessati è stata inviata una nuova richiesta di autocertificazione che consentirà finalmente la corresponsione del beneficio. Il pagamento sarà effettuato a dicembre se la dichiarazione reddituale sarà stata restituita entro il 31 ottobre. Perequazione automatica Per quanto riguarda la perequazione, l INPDAP assicura che il relativo importo sarà attribuito a gennaio, mentre la certificazione sarà inviata nel successivo mese di febbraio unitamente al mod. detr. 2009 e al CUD. Riliquidazione delle nuove pensioni del comparto scuola Circa infine i tempi di riliquidazione dei trattamenti pensionistici dei dipendenti del comparto scuola in applicazione dei benefici economici dell ultimo contratto, l INPDAP accusa un errore da parte dell Amministrazione Scolastica nella trasmissione dei dati degli interessati che ha purtroppo fatto slittare di un mese l operazione che finalmente verrà definita a gennaio 2009 Recupero degli indebiti pensionistici L Istituto ha informato le OO.SS. dei pensionati del recupero degli indebiti pensionistici accertati in sede di controllo delle dichiarazioni reddituali per l anno 2006 e precedenti, infatti, è emerso un indebito pagamento di Assegni per il nucleo familiare (ANF), e di pensioni ai superstiti senza la riduzione prevista dalla Tab. F di cui alla L. 335/95. 15

PENSIONI Sia nel primo che nel secondo caso, l indebito accertato verrà recuperato nel termine massimo di 60 mesi a decorrere dalla rata di pensione di marzo 2009, attraverso la ritenuta di 1/5 del trattamento pensionistico. I pensionati interessati saranno contestualmente informati della ricostituzione e del successivo recupero dell indebito con apposita lettera. Detrazioni d imposta per carichi familiari Circa le detrazioni IRPEF per familiari a carico, l Inpdap ha verificato il fatto che circa 200.000 pensionati non avevano ancora comunicato, come ora previsto ogni anno, di essere in possesso delle condizioni per l attribuzione delle dette detrazioni. Dunque, agli interessati l INPDAP ha inviato un modello semplificato di dichiarazione che dovrà essere restituito (preferibilmente attraverso il CAF), entro il 28 novembre prossimo. Eventuali indebiti saranno recuperati in unica soluzione in quanto l Istituto, quale sostituto d imposta, dovrà versarli all Agenzia delle Entrate in sede di conguaglio fiscale di fine anno. Vito Volpe QUESTI I NUOVI IMPORTI DI PENSIONE (SE CONFERMATO L AUMENTO DEL 3,3%): Per l'anno 2008 l'istat ha rilevato conguagli sul valore provvisoriamente attribuito di 1,6% pari allo + 0,10% minimo definitivo 2008 443,56 In via previsionale, per il 2009, per le pensioni minime è previsto l'aumento percentuale del + 3,30% minimo provvisorio 2009 458,20 Per le pensioni superiori al minimo l'aumento sarà assegnato nel seguente modo: IN BASE ALL ACCORDO SUL WELFARE CON IL GOVERNO PRODI DEL 23 LUGLIO 2007 fino a (5 minimi) 2.217,80 aumento del + 3,30% quota oltre (5 minimi) 2.217,80 aumento del + 2,475% Pensione sociale Assegno sociale Pensione minima Invalidità civile A. o P. IMPORTI definitivi MENSILI 2008 IMPORTI provvisori MENSILI 2009 326,34 395,98 443,56 246,97 337,11 409,05 458,20 255,13 Il Segretario Generale, Valter Guazzoni la Segreteria dello Spi-Cgil di Milano il Direttore e la Redazione di NOIoggi augurano un sereno Natale e un felice 2009 16

FILO DIRETTO CON L EUROPA Barack Obama neo Presidente americano l Europa si attende un profondo cambiamento nei rapporti con gli Stati Uniti Dunque gli Stati Uniti hanno voltato pagina. L elezione di Barack Obama alla Presidenza degli USA rappresenta un fatto di grandissima rilevanza. Per tante ragioni. Lo è perché per la prima volta un afroamericano varcherà la soglia della Casa Bianca, assumendone la più alta carica; lo è perché, con questa elezione, è come se gli States avessero finalmente fatto i conti con la loro storia; lo è perché con Obama può riaprirsi il sogno americano che vogliamo sia propedeutico ad una nuova e positiva fase nelle relazioni internazionali. Del resto l ambizione al nuovo mondo, segnalata dal ritorno di Barack Obama e dei democratici a Grant Park, ruota attorno a due messaggi centrali. Uno è il superamento delle divisioni ideologiche che hanno portato alla paralisi politica di Washington. Come John Kennedy nel 1960, Obama ha corso per diventare il Presidente di tutti gli americani, non di una sola parte. L altro messaggio è la riscoperta del ruolo del Governo, così fortemente richiamata nel discorso della vittoria a Chicago. Una riscoperta indispensabile di fronte ai grandi problemi che gli Stati Uniti hanno dinnanzi ed alla stessa crisi finanziaria che sta investendo l intero pianeta. In questo quadro l Europa attende con grande fiducia l affermazione di una nuova politica americana nei rapporti internazionali. Si tratta di verificare quale sarà il nuovo approccio, soprattutto su alcuni aspetti essenziali che riguardano da un lato l atteggiamento che la nuova amministrazione americana, sotto la guida di Obama, avrà nei confronti del processo di costruzione europea e del ruolo che l Europa intende svolgere in un mondo non più unipolare e, dall altro, in quale quadro si consolideranno i rapporti tra Europa e Usa in merito alla presenza militare in alcune realtà, a partire da quella afghana. Così come sarà importante comprendere come si svilupperà la vicenda dello scudo antimissile che investe l Europa anche nei rapporti con la Russia. È forte la convinzione che, con le elezioni presidenziali americane, si è chiuso un lungo ciclo segnato dall unilateralismo politico-militare e da un neoliberismo economico fondato sulla deregulation e sul mito di un mercato capace di regolarsi da sé. La guerra in Iraq e l esplosione del sistema finanziario hanno reso evidente una crisi di leadership degli Stati Uniti. Ma una crisi di leadership americana non può essere guardata con favore da nessuno. Perché se è vero che l America da sola non può dare un ordine al mondo, è altrettanto vero che senza gli Stati Uniti è impossibile dare al mondo un assetto stabile e sicuro. D altra parte, una delle ragioni del favore elettorale americano e della simpatia dell opinione pubblica mondiale verso Barack Obama consiste proprio nel fatto che egli si presenta come un Presidente che può far tornare a far amare l America e restituirle una nuova autorevolezza morale e politica. Per questo l auspicio di tutti è che, con la nuova Presidenza americana, gli Stati Uniti voltino pagina, lasciandosi alle spalle l unilateralismo, e imbocchino con convinzione la strada del multilateralismo e della condivisione con l intera comunità internazionale, a partire dall Europa, delle scelte e delle responsabilità. D altra parte la necessità del multilateralismo non deriva da un approccio ideologico, ma dalla presa d atto di quanto sia cambiato il mondo. Anche perché se Stati Uniti ed Europa continuano ad essere soggetti forti, tuttavia il mondo non si esaurisce in essi. Tre miliardi di persone, a tanto assomma la popolazione dei nuovi Paesi emergenti, sono entrati nell economia mondiale negli ultimi quindici anni. L Europa quindi attende non solo un innovazione di stile ma soprattutto un profondo cambiamento nella sostanza dei rapporti con gli Stati Uniti. È del tutto evidente che un rapporto più forte e positivo tra Usa ed Europa rappresenterebbe un grande contributo all obiettivo di un rinnovato e più giusto governo mondiale. Il mondo ha bisogno davvero di trovare velocemente fiducia e speranza nel proprio futuro. Antonio Panzeri Vice Presidente Commissione Affari Sociali e Occupazione del Parlamento Europeo 17

FILO DIRETTO CON IL SENATO Dalla crisi finanziaria alla recessione Governo in ritardo sulle misure da assumere In questi ultimi giorni in Parlamento si è parlato molto della vicenda legata alla Commissione di Vigilanza della RAI. La questione è dal punto di vista istituzionale abbastanza rilevante ma con ogni probabilità risulta essere di scarso interesse per l opinione pubblica. Ciò di cui si discute troppo poco, in primo luogo per responsabilità del Governo, sono i gravi problemi economici e sociali connessi alla crisi finanziaria. Ormai tutti gli indicatori economici certificano l avvio di una fase di recessione; la crisi finanziaria di alcune settimane fa sta ormai coinvolgendo pesantemente l economia reale di tutti i Paesi. Per queste ragioni nei giorni scorsi abbiamo presentato, sia alla Camera che al Senato, due mozioni che richiedevano una discussione urgente ed approfondita sul problema del potere d acquisto di salari e pensioni e su quello dell occupazione. La risposta del Governo è stata, come sempre, arrogante: è stato sminuito il significato del dibattito parlamentare su quei temi e addirittura la maggioranza parlamentare ha approvato un ordine del giorno della Lega Nord che propone il ripristino della scala mobile su base provinciale. In questo quadro occorre quindi battersi con forza per cambiare la politica economica e sociale del Governo e continuare, di conseguenza, a contrastare la Legge Finanziaria. È necessario sostenere gli investimenti pubblici e attuare una politica di tutela dei redditi più bassi. La proposta del PD di detassare la 13a mensilità dei lavoratori dipendenti e dei pensionati va in quella direzione. Pensiamo ad uno sgravio fiscale di 400 euro per i redditi fino a 30.000 euro annui. In sostanza riteniamo che possa essere una misura di equità sociale in grado di rilanciare i consumi. Convinzione recentemente espressa anche da Confcommercio. Purtroppo già il Ministro del Lavoro Sacconi sta mettendo le mani avanti. Condivide la proposta ma precisa, in modo un po grottesco, che non vi sono sufficienti risorse per attuarla. D altra parte è l intero Governo che è in ritardo preoccupante sulle misure da assumere per affrontare la fase di recessione ormai iniziata. A parte gli interventi condivisibili a sostegno del sistema bancario, il Governo ipotizza un ulteriore piano straordinario di 80 miliardi di euro. Nel concreto però non vengono indicate precise misure, salvo un generico richiamo all avvio della costruzione di infrastrutture pubbliche, e soprattutto non sono assolutamente chiare le modalità per reperire una massa finanziaria così ingente. In ogni caso continuano ad essere assenti ipotesi di misure per il sostegno dei salari e delle pensioni. Risulta quindi evidente che il Governo non intende accettare la nostra proposta che punta ad una redistribuzione dei redditi e di parte della ricchezza a favore dei ceti sociali più poveri e più bisognosi. I potenti interessi economici, rappresentati dal capo del Governo e dalla sua maggioranza evidentemente non intendono andare nella direzione di rinunciare a parte delle rendite e dei profitti per rispondere alle esigenze delle categorie sociali più deboli e più esposte al peso della recessione. È questo un atteggiamento politico inaccettabile. Contro di esso dobbiamo batterci in Parlamento e nel Paese. Per uscire dalla crisi economica bisogna favorire l equità sociale e rilanciare con forza i consumi. Diversamente la recessione in corso è destinata a prolungarsi pericolosamente scaricando i suoi effetti devastanti soprattutto sui pensionati e sui lavoratori dipendenti. Giorgio Roilo Capo Gruppo PD nella Commissione Lavoro e Previdenza Sociale del Senato 18

FILO DIRETTO CON IL CONSIGLIO REGIONALE La crisi economica colpisce anche la Lombardia Occorrono interventi di sostegno alle famiglie, al lavoro, alle imprese La crisi finanziaria mondiale, originata negli Stati Uniti, sta iniziando a colpire l economia europea e italiana. Il rischio di una crisi economica senza precedenti è reale. In Lombardia si registrano i primi segnali preoccupanti. Rallentano gli ordini, si assiste a una frenata della produzione industriale e al calo del fatturato delle imprese. Cresce il numero delle aziende in crisi, costrette a chiudere o a ridimensionarsi fortemente. Raddoppia rispetto allo scorso anno il numero di licenziamenti, mobilità, cassa integrazione. La crisi investe tutto il settore industriale: il tessile, l auto, gli elettrodomestici, la meccanica, le telecomunicazioni, ma anche il terziario e il commercio, così come il sistema aeroportuale, già segnato dalla crisi Alitalia. A questi va aggiunto il settore della scuola, che con la legge Gelmini vedrà il taglio di numerosi insegnanti anche nella nostra Regione. Tengono solo le aziende che si sono innovate e si sono poste sul mercato con prodotti selettivi e di qualità. Già oggi si calcola in 200-250.000 posti di lavoro a rischio. Ma il numero potrebbe aumentare ancora di più. Pagano per primi i tanti lavoratori e lavoratrici che hanno un contratto così detto atipico: interinali, a tempo determinato, a partita Iva, che non hanno alcun paracadute. Non possono cioè accedere alla cassa integrazione e alla mobilità. Sono lasciati a casa e basta. Pagano in primo luogo i giovani che svolgono lavori prevalentemente precari, le donne che faticosamente avevano conquistato negli scorsi anni una presenza significativa nel mondo del lavoro, gli over 50 che come si sa sono troppo giovani per andare in pensione e considerati troppo vecchi per lavorare. Di fronte a questa situazione, per alcuni versi drammatica, non si può ovviamente stare a guardare, occorre correre ai ripari. C è bisogno che tutti, a partire dalle Istituzioni, prendano misure che facciano uscire il nostro Paese e la nostra regione dalla crisi, che realizzino i necessari interventi di sostegno alle famiglie, al lavoro e alle imprese. Per questo abbiamo chiesto e ottenuto come Partito Democratico in Regione Lombardia un Consiglio Regionale Straordinario sulla crisi economica, nel quale si è ampliamente discusso della difficile situazione della nostra regione. Abbiamo chiesto come Pd alla Giunta Formigoni di assumere provvedimenti per il sostegno ai redditi e alle famiglie, attraverso l innalzamento del limite di esenzione dell addizionale Irpef, il blocco delle tariffe dei servizi di competenza regionale, la sospensione degli aumenti dei Canoni ALER previsti dalla legge regionale 7/08, l incremento del fondo sostegno affitti, l istituzione di un fondo per abbattere gli interessi dei mutui per la prima casa, misure strutturali per rafforzare i servizi per minori, persone non autosufficienti, e per ridurre i costi sostenuti dalle famiglie. Abbiamo chiesto la tutela del lavoro, dall estensione della cassa integrazione a tutti i settori e le tipologie di lavoro. Abbiamo chiesto un sostegno alle imprese, a partire dal serissimo problema dell accesso al credito e degli alti tassi di interesse, agendo nei confronti del sistema bancario, cui va chiesto di fare la sua parte per uscire da questa pesante crisi economica e finanziaria. Alcune delle nostre proposte sono state accolte e sono contenute nelle misure che la Giunta Regionale prenderà a sostegno delle famiglie, del lavoro, delle imprese, altre no. In particolare per le famiglie sarà stanziato un fondo di circa venti milioni di euro, altre risorse saranno messe a disposizione per il sostegno agli affitti e ai mutui per la casa, ma non sarà ridotta la tassazione regionale, né bloccati gli aumenti degli affitti ALER. Con queste misure non tutto è, comunque, risolto. Ci aspetta un 2009 difficile. Alcune importanti decisioni devono essere prese dal Governo nazionale, a partire dall intervento per gli ammortizzatori sociali. Sono preoccupata per le decisioni di tagli alla sanità e alle politiche sociali contenute nella Finanziaria nazionale. Se confermate, non vi saranno politiche di sostegno alle famiglie da parte di Berlusconi, ma le stesse si troverebbero ad affrontare costi aggiuntivi, e le misure, pur se insufficienti, decise nel consiglio regionale straordinario, sarebbero vanificate. Ardemia Oriani Consigliera Partito Democratico Regione Lombardia Componente Commissione Sanità 19

CONVENZIONI Convenzione fra Cgil, Spi e SUNIA di Milano Con l obiettivo di un rafforzamento dei rapporti tra Cgil - Camera del Lavoro Metropolitana, Spi-Cgil e il SUNIA di Milano nell iniziativa politica e di servizio sui problemi della casa e dello sviluppo della residenza nei piani territoriali e per agevolare i propri iscritti, si concorda quanto segue: Il SUNIA svolge, oltre che una iniziativa politica e di aggregazione sindacale specifica attorno al bisogno casa, anche una attività di servizio e di assistenza suddivisi in diversi livelli di intervento: INFORMAZIONE: svolta in modo gratuito in una fase di primo livello, in cui viene fornita una prima informazione su leggi e regolamenti riguardanti l edilizia privata, pubblica e condominiale, e inoltre l eventuale indicazione di procedure che potrebbero essere intraprese dal SUNIA in caso si debba passare ad un livello diverso di intervento, quale consulenza, apertura pratiche ecc.; CONSULENZA su leggi e regolamenti riguardanti edilizia privata, pubblica e condominiale; in particolare sull affitto, l acquisto, le spese ed i regolamenti condominiali, il recupero ed il risanamento degli immobili, le nuove costruzioni, il sistema fiscale immobiliare e le pratiche edilizie (condono, catasto, concessioni e convenzioni, cooperative, ecc.), le pratiche notarili; APERTURA DI PRATICHE VERTENZIALI SINGOLE E COL- LETTIVE gestite direttamente, su delega, dal Sindacato e/o attraverso comitati di caseggiato; ASSISTENZA DEL SINDACATO IN SEDE LEGALE O NEI CON- FRONTI DEGLI ENTI PUBBLICI, sui temi ove ciò è praticabile; ASSISTENZA TECNICA E LEGALE (avvocati, architetti, amministratori, notai, ecc.) attraverso professionisti o strutture convenzionate con il SUNIA; ASSISTENZA LEGALE per la definizione dei contratti di affitto; CASE POPOLARI - servizi gratuiti offerti agli inquilini, iscritti con delega, che abitano in questi alloggi: Anagrafe Utenza, procedure per il cambio fascia, cambio di intestazione del contratto, ampliamento e/o diminuzione del nucleo familiare, verifiche di eventuale morosità, verifiche giusta attribuzione fascia, ecc. Quindi: TUTTI I LAVORATORI, LE LAVORATRICI, I PENSIONATI E LE PENSIONATE ISCRITTI/E ALLA CGIL E ALLO SPI DI MILANO POTRANNO RIVOLGERSI AL SUNIA PER TUTTE LE PROBLE- MATICHE SULLA CASA, AD UN COSTO TESSERA CONVEN- ZIONATO COME ESPOSTO NELLA SEGUENTE TABELLA. Descrizione servizio Costo tessera SUNIA Costo tessera SUNIA per iscritti Cgil Privato Case popolari con delega per anni successivi Ragioni in più per iscriversi al 65,00 rinnovo 70.00 nuova più servizi a pagamento 42,00 più delega di 42,00 per anni successivi più servizi a pagamento Sono esclusi dalla convenzione i costi dei legali e dei tecnici i quali operano già ai minimi tabellari. Convenzione Nazionale Unipol - Spi destinata a tutti gli iscritti Lo Spi-Cgil ha attivato con l Unipol una polizza infortuni gratuitamente destinata a ciascuno dei nostri iscritti. 25,00 più sconto del 10% per servizi a pagamento 25,00 più delega di 42,00 per anni successivi tutti i servizi sono gratuiti PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI AL SUNIA DI MILANO AL SEGUENTE NUMERO TELEFONICO 02.4232621 L accordo con Unipol Assicurazioni Spa garantisce A TUTTI GLI ISCRITTI ALLO SPI-CGIL UNA DIARIA GIORNALIERA DI 16,50 SE IN RICOVERO OSPEDALIERO E DI 11,00 PER GESSATURA. Quest ultima verrà corrisposta anche qualora l iscritto comprovi una frattura al bacino, al femore, al coccige o alle costole, infortuni piuttosto frequenti per i quali non viene abitualmente applicato alcun mezzo di contenzione. Crediamo che questo rappresenti un ulteriore passo in avanti lungo il percorso intrapreso per offrire al maggior numero possibile di persone alcuni elementari ma importanti vantaggi che l iscrizione allo Spi-Cgil loro comporta. PER INFORMAZIONE RIVOLGERSI ALLA PROPRIA SEDE DI LEGA SPI-CGIL. 20