VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE



Documenti analoghi
LINEE GUIDA DELL'ASL DI MODENA PER LA VALUTAZIONE DEL RUMORE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

ABBIGLIAMENTO Cardatura Confezioni borse, cinture in pelle Lavorazione e produzione pellicce Stampa serigrafica ACCONCIATORI AGRICOLTURA

Indice analitico per attività

TABELLA A Allegata alla Deliberazione G.M. n. del

LINEE GUIDA DELL'ASL DI MODENA PER LA VALUTAZIONE DEL RUMORE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

REPERTORIO DELL OFFERTA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE DI SECONDO CICLO REGIONE LOMBARDIA

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2. Allegato A

CORSO PER RSPP - MODULO B (per tutti i codici ATECO di riferimento) cod h

la valutazione dei rischi nelle costruzioni edili

COMUNE DI CALATABIANO ALBO DEI FORNITORI DI BENI E SERVIZI

REPERTORIO DELL OFFERTA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE DI SECONDO CICLO DELLA REGIONE LOMBARDIA

ELENCO COMPARTI / AREE PROFESSIONALI

All. 4 ELENCO COMPARTI / AREE PROFESSIONALI

Allegato A Categorie Merceologiche

Denominazione Corso:

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

L'obbligo di formazione dei lavoratori ai sensi del D.lgs. 81/08

Requisiti professionali

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA SETTEMBRE/DICEMBRE 2015 CONFAPINDUSTRIA EMILIA ROMAGNA

nei PERCORSI LICEALI

ELENCO CATEGORIE MERCEOLOGICHE

ELENCO DENOMINAZIONI CORSI PER CUI É PREVISTO L'ATTESTATO DI FREQUENZA

REGIONE LIGURIA Settore Sistema Scolastico Educativo Regionale APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA E PER IL DIPLOMA PROFESSIONALE

CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA ECONOMICHE

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

COMUNE DI CANALE TARIFFA PER L'APPLICAZIONE DELLA TASSA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI 1. in vigore dal 1/1/2011. Provincia di Cuneo

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi

Le nuove check list di controllo del piano di sicurezza alimentare 2006 Alcune esemplificazioni delle nuove procedure di controllo.

ELENCO CATEGORIE MERCEOLOGICHE

I nuovi Istituti Professionali

La valutazione del rischio chimico

LE NOVITA DELL ACCORDO STATO-REGIONI

Gruppo manifatture STUDIO SD13U

TASSA SUI RIFIUTI (TARI) ANNO 2016 RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA DETERMINAZIONE TARIFFE TARI METODO NORMALIZZATO 1

Cosa deve fare il SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE COMPITI

S.A.P. NA. Sistema Ambiente Provincia di Napoli S.p.A. a socio unico

INDAGINE CNA LE PREVISIONI OCCUPAZIONALI PER IL 2011 ED I FABBISOGNI FORMATIVI NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DELL UMBRIA IL CAMPIONE

ISFOL ORFEO - archivio Corsi Settori Isfol/Istat

Installazione Noleggio Manutenzione. Produzione Vendita Servizio

DOMANDA DI ISCRIZIONE AL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE

H.A.C.C.P. IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI

ELENCO CATEGORIE MERCEOLOGICHE

Formazione Lavoratori, Preposti e Dirigenti

COMUNICATO STAMPA N. 19 DEL 18 SETTEMBRE 2015

Repertorio Profili REPERTORIO DELL OFFERTA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SECONDO CICLO - DDIF PERCORSI TRIENNALI 2 QUARTO ANNO 3

Allegato C -dati provinciali degli apprendisti attivi presenti sul territorio

Profili professionali di "addetto" del repertorio regionale. PROFILI PROFESSIONALI DEL REPERTORIO REGIONALE - ADDETTO (II livello)

D. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori

Applicazione delle Norme in Materia di Tutela della Salute \ e Sicurezza sul Lavoro nelle Scuole di Sci

IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA ROMAGNA

Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

VERBALE DI ACCORDO. Il giorno 25 ottobre 2006 presso la sede di Federlegno Arredo a Milano si sono incontrate Filca Cisl,

Ristorazione collettiva senza glutine: le novità introdotte dalle delibere Regionali in materia di celiachia in Puglia

CATEGORIE BTB ADDRESSVITT

corrieri veloci, trasporto di medicinali urgenti, espurgo fosse biologiche h) imprese di traslochi e facchinaggio:

1. Ragioneria Indirizzo tradizionale, amministrativo e mercantile

VADEMECUM. Le Organizzazioni di Produttori Biologici

Glossario delle Aree di Studio (*)

STIMA DEL RISCHIO: BANCHE DATI, VALORI FORNITI DAI COSTRUTTORI E MISURE SUL CAMPO

DECRETO FORMAZIONE NUOVI ACCORDI STATO, REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO SULLA FORMAZIONE

COMUNE DI MONTEGIORGIO

NOTE DI PRESENTAZIONE DELLA MALAVOLTA CONSULTING S.a.s.

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Settori di attività economica

IeFP. Istruzione e Formazione. Professionale. Come conseguire una qualifica professionale triennale

La nuova Sicurezza sul Lavoro

SMAIL IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA. Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro. Aggiornamento al 30 giugno 2011 BOLOGNA

Modello richiesta DATI per DURC

Direttiva Macchine2006/42/CE

Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008

OBBLIGHI IN MATERIA DI SICUREZZA PER DATORI DI LAVORO, PREPOSTI, DIRIGENTI E LAVORATORI

2. Sono riconosciuti crediti per il corso avanzato CASACLIMA di 16 ore, presso Agenzia CasaClima di Bolzano.

H.A.C.C.P. IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI

Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il

REPERTORIO DELL OFFERTA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE DI SECONDO CICLO DELLA REGIONE LOMBARDIA

Sviluppo & Ambiente S.r.l.

Nuovo accordo Stato Regioni sulla Formazione dei Dirigenti, dei Preposti, dei Lavoratori e dei Datori di lavoro/rspp

Un Repertorio delle professioni da cui ripartire per allineare domanda e offerta di lavoro

della SICUREZZA NELLA SCUOLA

CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE NELLE CATEGORIE TARI

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)

A cura di Provincia di Genova, Ufficio Scolastico Regionale

STUDIO ASSOCIATO DE AMBROGIO

(/(1&235$7,&+($&&2/7( &200,66,21(3529,1&,$/($57,*,$1$72 GLFHPEUH

I Giovani Imprenditori in cifre

STANDARD FORMATIVO E STANDARD PROFESSIONALE DEL RESPONSABILE TECNICO DI TINTOLAVANDERIA

Figura Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

FORMAZIONE E PRESCRIZIONI PER GLI UTILIZZATORI, I DISTRIBUTORI E I CONSULENTI (ARTICOLI 7, 8, 9 E 10 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 150/2012).

ALLEGATO A 2. Accordo Conferenza Stato Regioni del 29/9/05 per Corsi RSPP ASPP

Accordi Stato-Regioni per la formazione 21 dicembre 2011

SCHEMA RIASSUNTIVO CIRCA I CONTENUTI MINIMI DELLE INDAGINI DI CARATTERE ACUSTICO

Procedure Operative Standard in caso d interventi con presenza di fibre di amianto. Work shop Amianto - Esperienza del Comando di Milano -

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

L Insegnamento delle discipline geografiche nell istruzione e formazione professionale Maria Teresa di Palma

DA COMPILARE ELENCO CATEGORIE SUDDIVISE PER FORNITURE E SERVIZI

CORSI: R.L.S. R.S.P.P.

REPERTORIO REGIONALE DEI PROFILI PROFESSIONALI

Transcript:

VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE LINEE GUIDA per la collocazione indicativa di attività e mansioni ai fini della definizione dell obbligo di misurazione del rumore Premessa Nel corso degli ultimi anni, anche a seguito dalla entrata in vigore del decreto legislativo 277/91, fra le imprese è maturata una maggiore consapevolezza intorno alla necessità del controllo e della riduzione del rumore negli ambienti di lavoro. Insieme a questa consapevolezza si è però anche sviluppata la richiesta di poter disporre di validi criteri di orientamento, utili alla individuazione del rischio derivante dalla esposizione al rumore nelle attività e nelle mansioni tipiche del comparto dell artigianato, della piccola impresa e del commercio. Oggi l'esperienza acquisita consente di disporre di dati e informazioni molto maggiori di quanto non fosse noto all atto dell entrata in vigore del D.Lgs.277/91. Notevole, infatti, è la quantità di misurazioni effettuate in questi anni dagli operatori tecnici che hanno assistito le aziende nella valutazione del rumore così come rilevante è il contributo che deriva dalla costante attività di vigilanza svolta dagli appositi Servizi del Dipartimento di Prevenzione delle AUSL. Non può infine essere sottaciuto il contributo derivante dallo svolgimento a Modena, nell ambito della Fiera Ambiente Lavoro, dei convegni "dba", divenuti un prezioso crocevia nazionale di dati ed esperienze in campo acustico. Le conoscenze così maturate permettono di fornire alle aziende alcuni parametri indicativi per facilitare la applicazione delle disposizioni legislative inerenti la valutazione del rumore, pur con le cautele di seguito descritte. Il Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell'azienda USL di Modena e le Associazioni imprenditoriali dell artigianato, della piccola impresa e del commercio modenesi che hanno prodotto queste Linee Guida (CNA, LAPAM-Federimpresa, CLAAI, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI) intendono dare con esse un contributo per l orientamento e la diffusione di tali conoscenze fra le imprese. Presentazione Come noto, il D.Lgs.277/91 ammette la possibilità di effettuare la valutazione del rischio rumore senza ricorrere a misurazioni quando il datore di lavoro ritenga fondatamente che il Livello di Esposizione Personale (L EP ) di tutti i suoi lavoratori sia contenuto entro gli 80 db(a). Non avere alcun lavoratore della propria azienda esposto ad un L EP superiore agli 80 db(a) comporta, rispetto alle aziende con livello di rischio più elevato, apprezzabili vantaggi poiché l azienda non è tenuta a specifica informazione e formazione dei lavoratori, a far effettuare controlli sanitari mediante medico competente, a forniture di cuffie/tappi, a istituire specifica segnaletica nonché, secondo le direttive della Regione Emilia-Romagna, alla ripetizione della valutazione ogni 5 anni anziché ogni 3 o 2, per di più (se la VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE - Pag. 1 di 7

situazione si mantiene a basso rischio) evitando, come si diceva, l esigenza di misurazioni acustiche. Resta fermo, è vero, l obbligo ad adottare tutte le misure tecniche, organizzative e procedurali per ridurre al minimo il rischio ma, come si vede, il quadro degli obblighi è notevolmente ridotto. E quindi evidente l interesse delle aziende e delle loro organizzazioni a poter disporre di informazioni preliminari attendibili sui livelli di rischio nelle diverse tipologie produttive, che consenta loro da un lato di produrre una valutazione dei rischi corretta anche senza il dispendio di misurazioni acustiche non necessarie per i cicli notoriamente a basso rischio, e dall altro a individuare i cicli produttivi e le aziende in cui si configura un obbligo di valutazione approfondita con misure, da ripetere con una determinata frequenza. Per completezza informativa si ricorda che a proposito della tempistica per la ripetizione della valutazione del rumore, con Circolare n 23/93 la Regione Emilia Romagna ha fornito le seguenti indicazioni: - se nessun lavoratore è esposto a LEP > 80 db(a): ogni 5 anni - se anche un solo lavoratore è esposto a LEP > 80 db(a): ogni 3 anni - se anche un solo lavoratore è esposto a LEP > 90 db(a) o 140 db di picco: ogni 2 anni Purtroppo però, ogni generalizzazione nel campo dell assegnazione di determinate categorie di aziende a precise fasce di rischio d esposizione a rumore, induce inevitabilmente la possibilità di un certo numero di errori per l estrema variabilità dei fattori in gioco. La presenza di attrezzature particolarmente numerose o obsolete o in condizioni di scarsa manutenzione, oppure la loro collocazione in ambienti dalle caratteristiche acustiche particolarmente negative (pareti e soffitti riflettenti, ambienti senza separazioni...) e, più in generale, l organizzazione del lavoro, possono far variare anche considerevolmente i livelli di rumore prodotti e di conseguenza i livelli di esposizione. Non va dimenticato che collocare erroneamente i propri lavoratori a LEP inferiori ad 80 db(a) espone il datore di lavoro come minimo ad una sanzione da 15 a 40 milioni di lire. Pur avendo a mente tutta la delicatezza di un operazione finalizzata a distinguere le attività e le mansioni che generalmente non superano gli 80 db(a) da quelle che generalmente tale valore superano, il Dipartimento di Prevenzione dell Az.USL di Modena e le Associazioni d impresa della provincia hanno tuttavia finito col convenire sulla prevalenza dei vantaggi nel fornire queste indicazioni. Si è così deciso di concretizzare l approfondimento realizzando una Tabella contenente una serie di attività e mansioni che, quando collocate nella colonna di sinistra indicano che i dati di esperienza e di letteratura permettono, in prima approssimazione, di ritenere che i L EP dei lavoratori non superino gli 80 db(a). Simmetricamente, per le attività e mansioni collocate nella colonna di destra, le evidenze sono per un generalizzato superamento degli 80 db(a) di L EP. Come già evidenziato, l appartenenza di un attività o di una mansione esercitata nell ambito di una specifica azienda ad una delle categorie elencate nella colonna di sinistra della Tabella a seguito, non è di per sé una garanzia assoluta di non superamento degli 80 db(a) di L EP ; quanto detto vale ovviamente in maniera simmetrica per le attività e mansioni della colonna destra. Per ridurre le probabilità dei possibili errori nell applicazione del protocollo a seguito esposto si consiglia comunque alle aziende di: - verificare la propria collocazione avendo a mente le attività e le mansioni esercitate dall addetto maggiormente esposto nella settimana più rumorosa dell ultimo anno; VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE - Pag. 2 di 7

- definire quanto tempo sono utilizzate le attrezzature di lavoro più rumorose della propria azienda considerando che bastano anche pochi minuti di uso di macchine o utensili rumorosi per superare gli 80 db(a) di L EP. Per avere L EP > 80 db(a) bastano: Livello di rumore tipico di: 30 minuti a 92 db(a) saldatori, uso di mazze con scalpelli per lavori edili, trattori non cabinati... 15 minuti a 95 db(a) avvitadadi, smerigliatrici di testa, seghe circolari per taglio alluminio... 8 minuti a 98 db(a) smerigliatrici angolari a disco, martelli demolitori, taglio jolly ceramici... Il datore di lavoro che, in ragione delle peculiarità della propria azienda, ritenesse di non riconoscersi nell assegnazione effettuata, potrebbe verificare le proprie convinzioni affidando ad una persona competente il mandato di testare strumentalmente solamente una o alcune situazioni-limite, riservandosi solo successivamente di commissionare l eventuale intera valutazione con misurazioni prevista dal D.Lgs.277/91. Occorre comunque sottolineare che, in linea di massima, chi ha già effettuato precedenti valutazioni mediante misurazioni, può attenersi con tranquillità alle risultanze delle stesse e, se tutti i L EP erano ad esempio inferiori ai 77-78 db(a), non è necessario né utile che richieda nuove campagne di misurazione, salvo l introduzione di attività / macchine / mansioni più rumorose. Viceversa, chi aveva lavoratori documentati come esposti a L EP maggiori di 80 db(a), è opportuno che, anche se solo per la prima volta, si cauteli verificando strumentalmente l avvenuto rientro al di sotto degli 80 db(a). Prima di addentrarsi nella Tabella che rappresenta la sintesi di questo approfondimento resta da segnalare che in corso d opera, si sono anche evidenziate talune attività per le quali le inquadramento definito. Tutte queste attività sono state raggruppate in una colonna centrale, e saranno oggetto nei limiti del possibile di approfondimenti futuri; naturalmente, in questi casi, l onere della valutazione (anche con misure) è riconsegnato totalmente alle aziende ed ai loro consulenti. VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE - Pag. 3 di 7

Tabella di classificazione di attività e mansioni ai fini dell obbligo di misurazione NON Confezione in tessuto Confezione di maglieria Lavanderie al pubblico, tintura capi Modelliste, figuriniste Produzione calzature (escluso montaggio e suolatura) Riparazione calzature Riparazione capi in pelle Sarti Ricamo a mano Stampa su tessuto per applicazione a caldo Stirerie Taglio, ripasso, imbusto Asolatura, applicazione bottoni Produzione tessuti a mano, decorazioni su tessuti senza macchine Acconciatori Estetiste, manicure Disossatura manuale Produzione artigianale di pasta Gelaterie Fornai Pasticcerie Rosticcerie, friggitorie e produzione pizze al taglio Stagionatura prosciutti ABBIGLIAMENTO Cardatura Confezioni borse, cinture in pelle Lavorazione e produzione pellicce Stampa serigrafica ACCONCIATORI AGRICOLTURA AGROALIMENTARE Allevamenti non di suini e bovini Lavorazione e confezione spezie Produzione caffè, estratti, lievito Produzione grassi Produzione industriale pasta Lavorazione budella Produzione industriale di pane, piadine, biscotti Caseifici Concerie, tintorie pellame Finissaggio Roccatura Tessitura (rettilinee, circolari, cotton) Lavorazione e produzione pelli Produzione di bottoni Produzione occhiali, ombrelli, penne Ricamifici Tintorie Lavanderie industriali Esercizio macchine agricole Allevamenti suini e bovini Disossatura con macchine Imbottigliamento in vetro (acqua, vini, liquori...) Lavorazione e conservazione prodotti alimentari in genere (pomodori, ortaggi...) Macellazione Mulini Preparazione di pasti ad uso industriale Produzione aceto, alcool, vino Produzione di insaccati e lavorazione carni Produzione mangimi VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE - Pag. 4 di 7

NON Liutai, costruzione artigianale di strumenti a corda Restauro strumenti musicali Intagliatori di legno a mano Lavorazione artistica di cuoio e pelle Orologiai Riparazione oreficeria, bigiotteria Restauri d arte (dipinti, cornici, mobili, stucchi) Autorimesse Autoscuole Espurgo pozzi Facchini e stivatori Noleggio Trasporti su strada Decorazioni su ceramica Allestimento campionari di piastrelle ARTISTICO Lavorazione pietre preziose Produzione oreficeria AUTOTRASPORTI CERAMICA E VETRO Installazione del vetro Produzione e lavorazione artistica del vetro Lavorazione ardesia e marmo Produzione manufatti ceramici Taglio piastrelle Taglio del vetro Biomedicale: solo assemblaggio CHIMICA Biomedicale: produzione e trattamento prodotti biomedicali Lavorazione gomma e materie plastiche Lavorazione vetroresina Produzione e confezionamento di prodotti chimici Alberghi Bar Benzinai Lavaggio auto Commercio al minuto Commercio all'ingrosso Mense, ristoranti, pizzerie Ambulanti Edicole COMMERCIO E PUBBLICI ESERCIZI Discoteche VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE - Pag. 5 di 7

NON EDILIZIA Imbianchini Intonacatori Carpentieri edili Costruttori edili, muratori Costruzione prefabbricati Lavorazione terracotta (fornaci) Lavori stradali Levigatori Marmisti Lavorazione lapidei Pavimentatori, piastrellisti Perforazioni suolo, pozzi GRAFICA E FOTOGRAFI Copisterie Decorazioni murali e su tela Legatoria a mano Fotocomposizione Neonisti Registrazioni video e fonografiche Studi grafici e pubblicitari Eliografia Fotografi Fotolaboratori Montaggio cornici Tappezzieri Antennisti Elettrauto Carburatoristi Meccanici riparatori di auto e moto (Prestare particolare attenzione per l estrema variabilità della casistica!) Assemblaggio componenti elettronici Installatori e riparatori impianti idraulici, termosanitari, elettrici, gas Installatori antifurto e antincendio Ascensoristi Radiatoristi Riparazione e assemblaggio biciclette Riparazione impianti frigoriferi Riparazione radio, tv, elettrodomestici Cartellonisti Costruzione plastici Serigrafia LEGNO Montaggio scale, infissi, pareti e pavimenti METALMECCANICA Cartotecnica Legatoria editoriale Stampa offset Tipografia, litografia Lavorazione clichè in zinco Abbattimento piante Lavorazioni di falegnameria Segherie, produzione imballaggi Verniciatori Trattamenti superficiali Carpenterie Carrozzerie Affilatura utensili Elettromeccanica Fonderie Lattonieri Meccanica di produzione Verniciatori Gommisti Sabbiatura Saldatura (escluso stagno ) Lavorazione alluminnio Montaggio e assemblaggio VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE - Pag. 6 di 7

NON Decorazione con fiori Derattizzazione Gestione imprese turistiche, noleggio di mezzi di trasporto Imprese di pulizia Odontotecnici Ottici (riparazione occhiali) Podologi, masso-fisioterapi-sti, massaggiatori Servizi di informatica Tecnici ortopedici Uffici e servizi amministrativi Vendita e toelettatura animali SERVIZI E TURISMO Disinfestazione In chiusura si ricorda ancora che l elenco sopra riportato vuole avere un carattere indicativo: resta ferma la responsabilità del datore di lavoro nello stabilire se, nello specifico caso, i livelli di esposizione L EP (dipendenti sia dai livelli di rumore che dai tempi di esposizione) possano ragionevolmente ritenersi inferiori a 80 db(a). BIBLIOGRAFIA Atti del convegno dba 90 - Rumore e vibrazioni: valutazione, prevenzione e bonifica, Az.Usl di Modena e Regione Emilia-Romagna, Modena 1990; Atti del convegno dba 94 - Rumore e vibrazioni: valutazione, prevenzione e bonifica in ambiente di lavoro, Az.Usl di Modena e Regione Emilia-Romagna, Modena 1994; Atti del convegno dba 98 - Dal rumore ai rischi fisici: valutazione, prevenzione e bonifica in ambiente di lavoro, Az.Usl di Modena e Regione Emilia-Romagna, Modena 1998; VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE - Pag. 7 di 7