: MACRO per pianificazione progettazione e valutazione alternative, MICRO per affinamento soluzioni progettuali giovedì 5 novembre 2015// Centro Studi PIM Villa Scheibler
L esperienza dell utilizzo dei modelli in Provincia di Milano/Città Metropolitana a cura di a cura di Marco ing. Daleno Città Metropolitana di Milano
MODELLI e CONTEGGI del traffico a supporto delle decisioni i i CONTEGGI indispensabili per una DIAGNOSI (= comprensione della situazione ) è auspicabile averne SEMPRE a disposizionei i MODELLI utili per una PROGNOSI (= MODELLI utili per una PROGNOSI ( previsione ) obiettivo: usare bene quello giusto.
L uso di conteggi e modelli è addirittura obbligatorio i per determinati ti procedimenti amministrativi. Ad esempio: i procedimenti riguardanti l insediamento di grandi strutture di vendita.
rotatoria a Carugate (2003) Un esempio rotatoria a Carugate (2003). Un esempio positivo
rotatoria a Carugate (2003). Un esempio positivo
rotatoria a Carugate (2003). Un esempio positivo L intervento fu deciso previe indagini di L intervento fu deciso previe indagini di traffico e ben due microsimulazioni con due modelli differenti, portate all'attenzione del Consiglio Provinciale.
esperimento a San Donato (2013): un insuccesso
esperimento a San Donato (2013): un insuccesso L intervento fu deciso previa indagine di traffico e una microsimulazione, ma fu sottovalutata la capacità della rotatoria terminale al mattino. L esperimento fu annullato dopo quattro giorni.
esperimento a San Donato (2013): un insuccesso Le misure di traffico raccolte alla postazione di Peschiera illustrano la crisi. L intervento ha ridotto drasticamente la capacità da 8.000 a 3500 transiti biorari!
esempio: modello a 4 stadi (1999-2004) a catene di spostamento M ti i d l i i i ti i Motivi del viaggio organizzati in catene di spostamento ( diari ) giornaliere.
esempio: modello a 4 stadi (1999-2004) Era fortemente incentrato su una segmentazione approfondita della domanda di mobilità. 11 GRUPPI SOCIOECONOMICI Num. Codice identificativo Descrizione del gruppo socioeconomico 1 LAU_IND Lavoratori autonomi nel campo dell'industria 2 LAU_SER Lavoratori autonomi nel campo dei servizi 3 DIMP_IND Dipendenti e impiegati nel campo dell'industria 4 DIMP_SER Dipendenti e impiegati nel campo dei servizi 5 OPE_IND_AU Operai nell'industria CON disponibilitá dell'automobile 6 OPE_SER_AU Operai nei servizi CON disponibilitá dell'automobile 7 OPE_SA Operai SENZA disponibilitá di automobile 8 ST_SUP Studenti delle scuole superiori 9 ST_UNI Studenti universitari 10 NOCC_ AU Non occupati CON disponibilitá di automobile 11 NOCC_SA Non occupati SENZA disponibilitá di automobile
esempio: modello a 4 stadi (1999-2004) Era fortemente incentrato su una segmentazione approfondita della domanda di mobilità. 10 MOTIVI DI VIAGGIO, ORGANIZZATE IN PLURIME CATENE DI ATTIVITA GIORNALIERE, CALIBRATE GRAZIE ALL INDANGINE SULLA MOBILITA SVOLTA DA ATM NEL 1995 Codice H I S F M U Q P C A Motivo del viaggio Ritorno a casa Lavoro nell'industria Lavoro nei servizi Affari e/o consegne Studio nelle scuole medie superiori Studio nelle universitá Acquisti Accompagnamento di persone Cure Altro
esempio: modello a 4 stadi (1999-2004) Descrizione dell'offerta di trasporto 370 zone 17.000 archi 6.000 nodi Percorsi autolinee
esempio: modello a 4 stadi (1999-2004)
esempio: modello a 4 stadi (1999-2004) ( Strade Autostrade, tangenziali e superstrade: 41,8 km/h Altre strade extraurbane: 29,0 km/h urbane: 20,1 km/h
esempio: modello a 4 stadi (1999-2004) Non si riuscì tuttavia a validare il modello. In particolare fu fatale la correlazione, giudicata insufficiente, i con i volumi di traffico misurati nelle ore di punta sulle strade provinciali. Inoltre il modello era troppo pesante: il grafo, con i suoi 17.000 archi, era eccessivamente voluminoso. La preparazione e la verifica dei dati di ogni scenario comportava giorni di lavoro. Il modello fu usato solo nel primo Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (2003) e nel Piano di Bacino Mobilita' e Trasporti (2004), poi fu abbandonato.
Se l uso dei modelli in sede di prognosi è complicato è comunque utile, in sede diagnostica, ricercare ed esaminare dati reali misurati (conteggi di traffico) Nel seguito si presentano alcuni esempi interessanti
Serie storica: il grande calo nel periodo 2007-2013 2013-12% -11% -18%
TRAFFICO: STAGIONALITA' DEL FENOMENO L intervallo di variazione stagionale è ampio: 50% per la media nazionale, 17% (escludendo agosto) per le autostrade più stabili come la Milano-Torino
ANCHE IL TRAFFICO PESANTE E' STAGIONALE (un po' meno...) Anche per il traffico pesante la variazione stagionale non è trascurabile: 20% (escludendo agosto).
STAGIONALITA' DEI VOLUMI ORARI (il caso paullese ) I valori massimi oscillano in un intervallo di variazione del 20%.
STAGIONALITA' E VARIAZIONI ANNUE DEL TRAFFICO. Il traffico è un fenomeno variabile nel tempo. Sarebbe importante sempre una analisi di sensitività di ogni prognosi!
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